LE MANUTENZIONI E I CONTROLLI DEGLI IMPIANTI TERMICI
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- Alfonsina Lombardi
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1 LE MANUTENZIONI E I CONTROLLI DEGLI IMPIANTI TERMICI Perche fare i controlli? RISPARMIO ENERGETICO Un impianto termico più efficiente consuma meno combustibile a parità di calore prodotto. RISPARMIO ECONOMICO Fare manutenzione e verifiche periodiche dell impianto permette di risparmiare sulle spese di riscaldamento e aumenta la durata dell impianto. PIU SICUREZZA La manutenzione e le verifiche periodiche garantiscono un elevato livello di sicurezza in particolare contro i rischi di asfissia, esplosione, incendio per voi e i vostri vicini. PIU QUALITA DELL AMBIENTE Una combustione più efficiente riduce l emissione di sostanze inquinanti in atmosfera e concorre a migliorare la qualità dell ambiente in cui viviamo. Qual è la normativa di riferimento? La normativa di riferimento per quanto riguarda il contenimento dei consumi di energia e i controlli di efficienza energetica degli impianti termici attualmente in vigore è: L.10/1991 D.P.R. 412/1993 e D.P.R. 551/1999 D.Lgs. 192/2005 aggiornato al D.Lgs. 311/2006, D.P.R. 59/2009 e D.M. 26 giugno 2009 D.Lgs. 152/2006 aggiornato al D.Lgs. 128/2010 Che cosa e un impianto termico? E un impianto tecnologico destinato alla climatizzazione estiva e invernale degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, oppure alla sola produzione centralizzata di acqua calda per gli stessi usi, comprendente i sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore nonché gli organi di regolazione e di controllo. Sono compresi negli impianti termici gli impianti autonomi di riscaldamento di potenza < 35 kw (caldaiette). Non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, 1
2 caminetti, apparecchi per il riscaldamento localizzato ad energia radiante, purchè la somma delle potenze nominali del focolare degli apparecchi al servizio di una sola unità immobiliare non superi o sia uguale a 15 kw. Sono considerati impianti termici anche: le termocucine, i termocaminetti, le caldaie a legno, a cippato, a pellets.. Non è considerato impianto termico lo scaldaacqua o boiler. Chi e il responsabile dell impianto? L Occupante a qualsiasi titolo (proprietario, inquilino, ecc.) negli edifici con impianti termici autonomi. L Amministratore di Condominio negli edifici dotati di impianti termici centralizzati. In tutti i casi è possibile delegare la responsabilità dell impianto ad un terzo in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente (vedasi in particolare l art. 11 del D.P.R. 412/93), che assume la figura di Terzo Responsabile. Obblighi del responsabile dell impianto Far eseguire da ditta abilitata le operazioni di manutenzioni e controllo secondo le periodicità stabilite dalla normativa vigente. Predisporre e mantenere aggiornato il libretto di impianto o di centrale. Rispettare il periodo annuale di riscaldamento (per la Provincia di Treviso dal 15 ottobre al 15 aprile) e l orario giornaliero di accensione del riscaldamento (durata massima giornaliera 14 ore tra le ore 5 e le ore 23). Mantenere la temperatura degli ambienti riscaldati entro i limiti stabiliti da legge (massimo 20 C con una tolleranza di 2 C). Quando devono essere compilati il libretto di impianto o di centrale? Tutti gli impianti termici sia esistenti sia di nuova installazione (art. 11, comma 9, DPR 412/93) devono essere muniti di libretto. Il libretto di impianto riguarda gli impianti con potenza termica del focolare nominale inferiore a 35 kw mentre il libretto di centrale riguarda gli impianti con potenza termica nominale superiore a 35 kw. Il Libretto deve essere conservato presso l'unità immobiliare in cui è collocato l'impianto termico (art. 11, comma 11, DPR 412/93). La compilazione iniziale (schede 1, 4, 5, 6 e 7), comprensiva dei risultati della prima verifica del rendimento di combustione, deve essere effettuata all'atto della prima messa in servizio dalla ditta installatrice; per impianti già esistenti al 29/10/1993 la compilazione iniziale deve essere effettuata dal responsabile dell'esercizio e della manutenzione (art. 11, comma 11, DPR 412/93). A partire dal Settembre 2003 sono entrati in vigore i nuovi libretti di impianto e di centrale approvati dal Decreto MAP del 17 marzo I libretti esistenti devono pertanto essere allegati ai nuovi modelli resi disponibili dal manutentore. 2
3 Cosa si deve fare per mantenere efficiente il proprio impianto? Si devono effettuare con regolarità le operazioni di manutenzione e di controllo di efficienza energetica ai sensi del D.Lgs 192/2005 così come modificato dal D.Lgs. 311/2006 e confermato dal D.P.R. 59/2009. Quando fare i controlli? Le operazioni di controllo e manutenzione, in mancanza di indicazioni date dall installatore o dal fabbricante della caldaia, vanno effettuate ogni anno. I controlli di efficienza energetica devono essere eseguiti almeno con le seguenti periodicità secondo il tipo di impianto. Potenza Nominale dell impianto Combustibile e anzianita dell impianto Ubicazione e tipo di Generatore Periodicita Controllo Efficienza Energetica Tipo C Camera stagna Tipo B Camera aperta all esterno di locali abitati Tipo B Camera aperta all interno di locali abitati ogni 4 anni Gas 8 anni ogni 4 anni < 35 kw biennale Gas > 8 anni Qualsiasi biennale liquido o solido Qualsiasi annuale 35 kw Qualsiasi Qualsiasi annuale Per le centrali termiche di potenza termica nominale 350 kw è previsto un secondo controllo del rendimento di combustione a metà del periodo di riscaldamento. Chi fa la manutenzione? Il manutentore deve essere un tecnico qualificato in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente. Al termine dei controlli deve trascrivere i risultati sul libretto di impianto o di centrale, compilare il rapporto di controllo (allegato G per gli impianti < 35 kw, le cosidette caldaiette o allegato F per gli impianti > 35 kw), che deve essere firmato e timbrato dal manutentore e controfirmato dal responsabile dell impianto. 3
4 Cosa si deve fare per un nuovo impianto? Se si installa una nuova caldaia o si sostituisce un impianto esistente si deve: Farsi rilasciare dalla ditta installatrice abilitata la dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/2008. Far compilare il libretto di impianto o di centrale. Inviare la scheda identificativa dell impianto (scheda 1 bis, allegata al libretto dell impianto) alla Provincia. Richiedere all installatore la verifica fumi alla prima messa in servizio della caldaia. Che cos è la dichiarazione di conformità o la dichiarazione di rispondenza dell impianto? La dichiarazione di conformità prevista ai sensi del D.M. 37/2008 è un documento attestante che i prodotti utilizzati sono a norma e che sono stati installati a regola d arte. Per gli impianti installati prima dell'entrata in vigore del D.M. 37/08 la dichiarazione di conformità può essere sostituita dalla dichiarazione di rispondenza rilasciata da un tecnico abilitato ai sensi dello stesso D.M. 37/2008. Impianti termici ad olio combustibile Negli impianti termici ad uso civile di potenza compresa tra i 300 kw e i 3000 kw 2010 l uso dell olio combustibile non è consentito ai sensi del D.Lgs. 152/2006 così come modificato dal D.Lgs. 128/2011. Solo gli impianti termici ad uso civile di tale potenza per i quali è stata ottenuta o presentata domanda di autorizzazione alle emissioni alla data del 26/08/2010, possono continuare ad utilizzare tale combustibile fino al 01/09/2013. Si rammenta che per impianti termici di potenza < 300 kw invece l olio combustibile o sue emulsioni non è ammesso da 01/09/2007. Impianti termici > 35 kw Ai sensi del D.Lgs. 152/2006 così come modificato dal D.Lgs. 128/2010, per gli impianti termici civili di potenza compresa tra i 35 kw e i 3000 kw è previsto che venga compilata una dichiarazione (da allegare alla dichiarazione di conformità negli impianti di nuova installazione o al libretto di centrale negli impianti già esistenti alla data del 29 aprile 2006) attestante che l impianto è conforme alle caratteristiche tecniche di cui all art. 285 del D.Lgs 152/06 ed è idoneo a rispettare i valori limite previsti dall art. 286 dello stesso decreto. Inoltre, sia per gli impianti nuovi che per quelli già esistenti, è necessario allegare al libretto di centrale un elenco delle manutenzioni ordinarie e straordinarie necessarie ad assicurare il rispetto dei valori limite. Per gli impianti esistenti la documentazione sopra riportata deve essere prodotta entro il 31/12/
5 Ai sensi dell art. 287 del D.Lgs. 152/2006 il personale addetto alla conduzione degli impianti termici civili di potenza > 232 kw deve essere munito di patentino di abilitazione rilasciato dall Autorità individuata da legge regionale. Quale rendimento minimo deve rispettare la mia caldaia? GENERATORI AD ACQUA CALDA DATA DI INSTALLAZIONE ANTE 29/10/1993 POST 29/10/1993 ANTE 31/12/1997 POST 01/01/1998 ANTE 08/10/2005 POST 08/10/2005 TIPOLOGIA DI GENERATORI AD ACQUA CALDA MINIMO RENDIMENTO TUTTI I GENERATORI TUTTI I GENERATORI CALDAIE STANDARD CALDAIE A BASSA TEMPERATURE CALDAIE A CONDENSAZ IONE CALDAIE A CONDENSAZI ONE (84 + 2log Pn) -2 (84 + 2log Pn) (84 + 2log Pn) (87,5 + 1,5log Pn) (91 + 1log Pn) (90 + 2log Pn) 1 ALTRE TIPOLOGIE DI CALDAIE (88 + 2log Pn)- 1 GENERATORI AD ARIA CALDA DATA DI INSTALLAZIONE ANTE 29/10/1993 POST 29/10/1993 MINIMO RENDIMENTO (83 + 2log Pn) -6 (83 + 2log Pn) -3 Dove per log Pn si intende il logaritmo in base 10 della potenza utile nominale del singolo generatore, espressa in kw. Le verifiche della Provincia L Ente Provincia ha il compito di verificare lo stato di manutenzione e il rendimento di combustione degli impianti di riscaldamento in tutti i Comuni della Provincia (compreso il Comune di Treviso in base ad una convenzione stipulata tra gli Enti). I verificatori sono tecnici specializzati muniti di tesserino di riconoscimento e le loro verifiche vengono preannunciate da comunicazione scritta da parte della Provincia. Sanzioni Il Responsabile dell impianto termico che non ottempera alle disposizioni di legge in materia di controllo e manutenzione degli impianti termici è punibile con sanzioni amministrative da 500 a Euro, ai sensi dell art. 15, comma 5 del D.Lgs. 192/2005. Inoltre il Responsabile dell impianto termico che non osserva l obbligo di contenimento dei consumi di energia entro i limiti di rendimento previsti dalla normativa vigente è 5
6 punibile con una sanzione amministrativa da 516,46 a Euro ai sensi dell art. 34 comma 5 della Legge 10/91. In base al D.Lgs. 152/2006 così come modificato dal D.Lgs. 128/2010 per gli impianti di potenza > 35 kw la mancata o incompleta redazione della dichiarazione di cui all'art. 284 nonché la sua mancata trasmissione all ente competente, la messa in esercizio di un impianto non conforme alle caratteristiche tecniche previste dalla normativa, il non rispetto dei valori limite di emissione è punita con una sanzione amministrativa da 516,00 a 2582,00 Euro ai sensi dell art Inoltre l utilizzo di combustibili non consentiti è punito con una sanzione amministrativa da 200,00 a 1.000,00 Euro ai sensi dell art. 296 del D.Lgs 152/06. La conduzione di impianto termico civile > 232 kw da parte di personale non munito di patentino di conduzione è punita con una sanzione amministrativa da 15 a 46 Euro ai sensi dell art
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