Il tubo del tempo. Dalla descrizione grammaticale alla cognizione della grammatica
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- Fabiola Spinelli
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1 Il tubo del tempo Dalla descrizione grammaticale alla cognizione della grammatica
2 Parte prima: La situazione attuale Il posto della grammatica cognitiva
3 A che cosa serve la grammatica? Tante risposte: Descrivere la lingua Classificare le parti del linguaggio Costruire un modello di funzionamento...
4 Elementi comuni Analisi (distinzione...) Descrizione Attribuzione valore (classificazione, funzionalizzazione,...)
5 Un problema Quali criteri? Linguistico? Semantico cognitivo?
6 Aristotele Se la cava con un criterio di tipo funzionale caratterizzando,la sua classificazione contemporaneamente secondo una prospettiva sintattica e semantica: onoma + rhema (parte nominale e parte verbale)
7 Brøndal 1948 Les partie du discours Oppone alle definizioni morfologiche o morfologicosintattiche definizioni che chiama logiche. Queste seconde vertono sulla relazione delle parti del discorso con la sfera semantica attraverso l'apparato schematico del pensiero. Usa quattro tipi di categorie: sostanza, qualità, quantità, relazione.
8 Idea di fondo C'è una coerenza tra struttura delle classi di parole e strutture della mente. In altre parole le forme grammaticali hanno una funzione semantica. In questa fase però non si riesce a definire: occorre aspettare lo sviluppo delle scienze cognitive.
9 Marvin Minsky Marvin Minsky è un ponte di collegamento ideale tra Brøndal e Langacker Apre una prospettiva nuova in linguistica descrivendo la capacità di parlare e di capire il linguaggio in termini di agenzie.
10 Agenzia linguistica Uno dei modelli concettuali più interessanti di Minsky è quello che riguarda l'agenzia del linguaggio che è una vera e propria chiave che ci permette di aprire la scatola nera della comprensione linguistica.
11 I polinemi Uno dei concetti più interessanti che pertengono all'agenzia linguistica è quello di polineme. Un polineme è un agente particolare in grado di inviare messaggi di attivazione a molte agenzie che lo raccolgono. La cosa interessante è che le agenzie reagiscono in modo diverso agli stimoli dei diversi polinemi.
12 Istruzioni procedurali Questa descrizione ha il merito di aprire la porta su un mondo straordinariamente inesplorato, quello delle istruzioni procedurali contenute nel linguaggio. E precisamente questo mondo è diventato l'oggetto dell'indagine della grammatica cognitiva.
13 Ronald Langacker Ripartendo da un'idea di funzione semantica delle forme grammaticali arricchita da questa profondità procedurale, Langacker studia il sistema grammaticale come dispositivo di costruzione semantica. Si confronta con principi e fenomeni non linguistici collegati ai meccanismi generali della cognizione.
14 Grammatica e percezione Un primo concetto di fondo è che le parti del discorso vanno colte in termini di dimensioni percettive essenziali dell'esperienza, primariamente spaziale, in relazione a una nozione percettiva di schema corporeo.
15 Classi di parole = Categorizzazioni radicate nelle modalità della percezione.
16 Questo modello è universale? Da che cosa è data l'universalità del modello? Dall'universalità delle funzioni cognitive. Si evita una strumentazione di tipo intralinguistico estremamente difficile da sostenere anche nelle sue versioni più formalizzate.
17 Grammatica e formalizzazione La grammatica NON è un sistema formale autonomo ma un repertorio di dispositivi di simbolizzazione. Se ne deduce che OGNI sua parte è dotata di significato anche se questo significato non si colloca entro un dominio di tipo dichiarativo. Se ne deduce ancora che tale significato non è intrinseco ma contestuale.
18 La costruzione del significato Contenuto concettuale Evocano Elementi Lessicali Impongono costruzione di significato Elementi grammaticali
19 Profilaggio e prominenza Prominenza: è la salienza conferita ai vari aspetti di una situazione. (Es. Soggetto ha come prominenza l'idea di figura primaria, piuttosto che di agente) Profilaggio: è un tipo di prominenza che consiste nella selezione di una qualche entità concepita all'interno del contesto evocato come ciò che una certa espressione indicherà o ciò a cui si riferirà. (Es. Occhio serve come base per iride, pupilla, cornea che profilano diverse parti) Il profilo di un'espressione è ciò che determina la sua categoria grammaticale. (Es. Un nome profila una cosa, un verbo, profila un processo)
20 Relazioni atemporali Aggettivi avverbi e preposizioni profilano relazioni atemporali. (Nel senso di non processuali, anche se, ovviamente contengono essi stessi istruzioni con una marcatura procedurale forte che diventa sempre più consistente quanto più si astrattizzano). Ma la distinzione tra verbo e altre parti del discorso non si riferisce a proprietà intrinseche, bensì al modo con cui una certa situazione viene concettualizzata. Per questo, ad es. Nell'analisi del Profilaggio processuale è fondamentale il punto di vista (C) del modello epistemico di base, come vedremo.
21 Elementi in gioco Per le espressioni che profilano le relazioni (es.verbi) entra in gioco un secondo tipo di prominenza: quella relativa conferita ai partecipanti di una relazione profilata. (Es. Soggetto e oggetto sono caratterizzati semanticamente come partecipanti focali primari e secondari in una relazione profilata) Gli schemi di costruzione sono a pieno titolo entità dotate di significato. Tale "semantica" va però cercato nel dominio della procedura e non nel dominio dichiarativo (o lessicale in senso stretto).
22 Esempi interpretativi Passivo = bisogno di un modo in cui dare prominenza focale primaria a un partecipante della relazione che altrimenti non avrebbe. Idem per le strutture enfatiche. Esplosione ed esplodere: interpretano uno stesso evento con immagini diverse, il primo nei termini di una cosa, il secondo di un processo. Semanticamente sono distinti PERTANTO anche grammaticalmente sono distinti.
23 Sintesi finale Gli schemi di costruzione del significato sono una manifestazione linguistica di processi cognitivi non linguistici più generali. Il nostro apparato percettivo guida l'interazione con il mondo e orienta le prospettive che ne abbiamo. Gli elementi grammaticali sarebbero gli strumenti per la rappresentazione di queste prospettive.
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