Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico
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1 Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico 1
2 PERCORSO SULLA FOGLIA Scuola Secondaria di Primo Grado Giuseppe Mazzini Livorno CLASSI PRIME SEDE TOZZETTI A.S. 2013/2014 2
3 COLLOCAZIONE DEL PERCORSO NEL CURRICOLO VERTICALE Il percorso introduce gli alunni delle classi prime alla osservazione di una struttura del regno vegetale. Non vi sono particolari prerequisiti matematici, anzi può essere introdotto il concetto di misurazione diretta di un area per eccesso e per difetto. 3
4 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO OSSERVARE LE FOGLIE PER INDIVIDUARNE VARIANTI E INVARIANTI CLASSIFICARE LE FOGLIE CALCOLARNE L AREA 4
5 APPROCCIO METODOLOGICO OSSERVAZIONE VERBALIZZAZIONE SCRITTA DISCUSSIONE COLLETTIVA CONCETTUALIZZAZIONE PRODUZIONE CONDIVISA 5
6 MATERIALI FOGLIE QUADERNO MATITE RIGHELLO 6
7 AMBIENTE Il giardino della scuola, dove sono presenti numerose specie di piante La classe ordinaria 7
8 TEMPO IMPIEGATO Per la messa a punto preliminare 3 ore Per la progettazione specifica e dettagliata nelle classi 5 ore Tempo scuola di sviluppo del percorso 12 ore Per la documentazione del percorso 12 ore 8
9 ALTRE INFORMAZIONI In questo percorso la costruzione del sapere avviene a partire dall osservazione del mondo reale, passo dopo passo. Gli alunni, sia pure guidati, sono artefici del loro sapere attraverso la metodologia laboratoriale 9
10 GRUPPO DI LAVORO Classi coinvolte 1A 1B 1C Docenti impegnati Galeazzi Nardi Nencioni 10
11 COME IL GRUPPO HA GESTITO LA SCELTA Dopo un attento esame di possibili lavori di scienze, si decide di sperimentare un percorso di biologia con un ridotto uso di tecniche matematiche e più rivolto all osservazione diretta, vista la collocazione nel curricolo 11
12 COME E INIZIATO IL PERCORSO Abbiamo portato gli alunni nel giardino della scuola e abbiamo chiesto loro di raccogliere delle foglie da piante diverse: erbe arbusti alberi 12
13 LA RACCOLTA E LA CONSERVAZIONE DEI CAMPIONI 13
14 UTILIZZO DEI CAMPIONI RACCOLTI Abbiamo suddiviso i ragazzi in gruppi di quattro e distribuito i vari tipi di foglia nei gruppi. 14
15 ESEMPI DI MATERIALE RACCOLTO 15
16 INIZIAMO AD ELABORARE I DATI RACCOLTI Abbiamo chiesto ai ragazzi di disegnare le foglie sul quaderno in dimensioni reali ripassando il contorno 16
17 INIZIA L ELABORAZIONE 17
18 POI Abbiamo chiesto di colorare i disegni delle foglie tenendo conto della differenza di colore tra il sotto e il sopra della foglia 18
19 19
20 DALLA COPIA DELLE LINEE EMERGENTI ALLA DESCRIZIONE COLORATA E COMPLETA DELLE CARATTERISTICHE 20
21 Si comprende l importanza sperimentale di passare dall oggetto (che puo deteriorarsi) alla sua rappresentazione (che puo essere ulteriormente elaborata) 21
22 Dopo avere riprodotto i campioni sul quaderno Viene chiesto di scrivere sul quaderno tutte le osservazioni che si ritengono interessanti sul materiale raccolto. 22
23 Ma quali caratteristiche osservare? I lavori documentati sul quaderno vengono confrontati e discussi per arrivare alla produzione condivisa di una serie di indicatori 23
24 ECCO ALCUNE DOMANDE CHE VENGONO FUORI DALLA DISCUSSIONE SU CHE COSA OSSERVARE COME SI PUO DESCRIVERE LA FORMA DI UNA FOGLIA? SI PUO CONSIDERARE UNA FOGLIA DIVISA IN PIU PARTI? IL CONTORNO E UGUALE PER TUTTE LE FOGLIE? SI PUO STABILIRE COME ERA ATTACCATA AL RAMO? CHE COLORE HA LA SUPERFICIE FOGLIARE? SFIORANDO OGNI FOGLIA DA ENTRAMBE LE PARTI CI SONO DIFFERENZE? COSA SI PUO DIRE SU QUANTO UNA FOGLIA E LUNGA O LARGA? 24
25 E LE VARIE DOMANDE DISCUSSE VENGONO SELEZIONATE, RIVISTE E RISCRITTE UGUALI PER TUTTI 25
26 Ogni gruppo osserva e trascrive le particolarità 26
27 Alla fine ogni foglia ha una sua scheda completa 27
28 Discussione ulteriore Dal materiale prodotto, dal confronto e dalla discussione delle particolarità, fra tutte le domande inziali emergono tre quesiti fondamentali condivisi da tutti 28
29 I TRE QUESITI FONDAMENTALI da quante parti è costituita la tua foglia? quali sono le caratteristiche comuni, cioè invarianti? quali sono le differenze tra le varie foglie? 29
30 Gli alunni riconoscono come elementi varianti in tutti i tipi di foglie la forma, le venature e il bordo 30
31 BORDO? FORMA? VENATURE? 31
32 Per poter meglio classificare le varie tipologie di forma, bordo/margine e venatura/nervatura utilizzando un corretto linguaggio scientifico, abbiamo proiettato sulla LIM un glossario figurato 32
33 33
34 Razionalizzazione delle risposte 34
35 ACQUISIZIONE DELLA CORRETTA TERMINOLOGIA sopra e sotto diventano lamina superiore e inferiore gambino diventa picciolo bordo diventa margine venatura diventa nervatura 35
36 UN PASSO AVANTI: COME SI PUO DIRE QUANTO E GRANDE UNA FOGLIA? SI CHIEDE AGLI ALUNNI DI MISURARE LUNGHEZZA E LARGHEZZA DELLA FOGLIA CON IL RIGHELLO, E DI VALUTARE LO SPAZIO OCCUPATO DALLA LAMINA. GLI ALUNNI ESPRIMONO LA LORO PERPLESSITA 36
37 Perplessità sulla grandezza di una foglia Si deve considerare più grande una foglia lunga lunga e stretta, oppure una foglia più corta, ma «panciuta»? 37
38 Dalla discussione si concorda che la cosa migliore è cercare di misurare non solo la lunghezza, ma tutto lo spazio occupato. Si propone allora il metodo della quadrettatura 38
39 Metodo della quadrettatura Appare abbastanza intuitivo che occorre confrontare la sagoma della foglia con il numero di quadretti contenuti al suo interno 39
40 Si devono poi contare quanti quadretti sono attraversati dal contorno, la loro grandezza, arrivando così a una misurazione per eccesso e per difetto dell area della foglia. 40
41 Verifica degli apprendimenti Si è osservato che termini come lamina superiore e inferiore, picciolo, margine, nervatura, sono diventati di uso consapevole e sicuro da parte degli alunni. 41
42 Verifica degli apprendimenti La costruzione dei saperi per gradi successivi, iniziando dai saperi informali, approcciando il tema con l osservazione sperimentale e arricchendo la discussione attraverso la ricerca di un vocabolario scientifico specifico, ha mostrato negli alunni migliori capacità operative e una maggiore solidità argomentativa rispetto ad analoghi interventi svolti con lezioni frontali tradizionali. 42
43 ESEMPIO DI VERIFICA 43
44 Altro esempio di verifica Calcolare l area di una figura piana attraverso la quadrettatura 44
45 Valutazioni Gli alunni sono in grado di classificare i più comuni tipi di foglie. Le successive verifiche hanno mostrato risultati molto soddisfacenti, anche negli alunni con difficoltà speciali 45
46 Valutazioni La produzione di relazioni laboratoriali ha potenziato negli alunni le capacità espressive e di sintesi 46
47 Valutazioni La discussione sulla grandezza della foglia ha consentito di comprendere che lunghezza e superficie sono grandezze non confrontabili, potendo così introdurre il concetto di grandezze disomogenee 47
48 Valutazioni Il metodo della quadrettatura ha consentito una migliore comprensione del concetto di area e di come poterla misurare anche per generiche figure piane curvilinee. Inoltre è risultata intuitiva e meglio compresa l introduzione dell approssimazione per eccesso e per difetto e della precisione di una misura diretta. Fine della presentazione 48
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