L affermazione dei modelli di sviluppo post-industriale
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- Rossana Corsi
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1 L affermazione dei modelli di sviluppo post-industriale Il rapporto tra attività produttive e territorio negli ultimi due decenni è andato in contro a profonde modificazioni a causa di tre fenomeni interdipendenti: Declino del tradizionale modello industriale fordista Affermazione delle economie immateriali e dei servizi Coscienza della sostenibilità ambientale e nuove relazioni tra città e campagna Attività produttive e globalizzazione La transizione verso un modello di sviluppo post-industriale è stato accelerato dal fenomeno della globalizzazione, che può essere distinto in: Globalizzazione vera e propria (non solo economica, ma anche culturale) Internazionalizzazione (dei mercati, degli scambi) Multinazionalizzazione (delle imprese) 1
2 Fino agli anni settanta il modello industriale nelle società occidentali può essere descritto attraverso tre ordini di relazioni: Rispetto all organizzazione delle attività produttive Rispetto ai rapporti con lo Stato e con l economia pubblica Rispetto ai rapporti con lo spazio fisico e le politiche territoriali Rispetto all organizzazione della produzione industriale la fase fordista si caratterizza per: Modello di sviluppo organizzato sulla grande impresa (gerarchica, centralizzata, con fattori di produzione interni ) Rispetto ai rapporti con lo Stato la fase fordista si caratterizza per: Partecipazione diretta dello Stato nelle grandi imprese Sostegno alle grandi imprese attraverso politiche keynesiane o assunzione dei costi delle economie esterne (welfare, beni pubblici, infrastrutture materiali e immateriali) 2
3 Rispetto ai rapporti con il territorio la fase fordista si caratterizza per: Concentrazione territoriale in aree caratterizzate da alta dotazione di infrastrutture materiali (trasporti marittimi e terrestri) Indifferenza rispetto alle condizioni ecologiche e ambientali del territorio Indifferenza rispetto alla presenza di risorse immateriali (risorse umane qualificate, pubblica amministrazione efficiente, etc.) Il declino del modello industriale nella fase fordista Gli effetti scatenanti del declino sono: La raggiunta maturità del ciclo economico nei settori tradizionali (siderurgia, chimica di base, meccanica) La crescita del settore dei servizi (servizi avanzati alle imprese, servizi sofisticati in risposta alle nuove domande sociali) L affermazione delle tecnologie informatiche (ICT) a supporto dei processi industriali (produzione, gestione, commercializzazione) 3
4 Il rapporto tra settori economici nella fase post-industriale Gli effetti dell information technology sull organizzazione territoriale Organizzazione delle grandi imprese in rete Concentrazione nelle città e nelle aree urbane delle funzioni direzionali Diffusione delle unità di produzione in aree dove sono presenti condizioni localizzative più favorevoli (costo del lavoro più basso, meno vincoli ambientali) Dismissione delle grandi aree industriali metropolitane e riconversione degli spazi e delle strutture ad attività terziarie e quaternarie 4
5 I nuovi fattori di competitività territoriale nell era dell information technology La portata economica di un territorio nel sistema occidentale non si misura più in termini di quantità di beni prodotti ma piuttosto di qualità dell innovazione. In quest ottica diventano rilevanti: le infrastrutture in chiave di accessibilità alle reti, piuttosto che le infrastrutture per movimentare le merci le competenze professionali nei settori innovativi, piuttosto che la quantità di forza lavoro la sinergia con le istituzioni pubbliche locali che possono contribuire a creare le condizioni esterne alla produzione e l integrazione con altri settori nel campo dei servizi Vecchi e nuovi modelli di competitività territoriale Fase fordista Sistemi nazionali caratterizzati dalla concentrazione in poli industriali ad alta dotazione infrastrutturale Fase post fordista sistemi regionali di produzione e innovazione che accolgono o tentano di attrarre i nodi di grandi imprese globali (modello Renano ) sistemi locali e distretti di piccole e medie imprese che operano in nicchie di mercato in stretta relazione con dotazioni difficilmente riproducibili (modello della Terza Italia ) 5
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