MISURA F, AZIONE F4 COLTIVAZIONI A PERDERE PER LA FAUNA SELVATICA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MISURA F, AZIONE F4 COLTIVAZIONI A PERDERE PER LA FAUNA SELVATICA"

Transcript

1 MISURA F, AZIONE F4 COLTIVAZIONI A PERDERE PER LA FAUNA SELVATICA PROGRAMMA DI ATTUAZIONE E ISTRUZIONI APPLICATIVE 1. OBIETTIVI DELL AZIONE ED INTERVENTI L azione F4 prevede di favorire l alimentazione delle seguenti specie di piccola fauna selvatica: Starna, Pernice rossa, Coturnice, Lepre comune. 2. ZONE DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI Gli interventi sono realizzabili esclusivamente nelle seguenti zone: Aree protette nazionali (Legge 394/91), regionali (L.R. 12/90) e provinciali (L.R. 25/95); Zone di Protezione Speciale (ZPS) individuate ai sensi della direttiva 79/409/CE (Uccelli) e Siti d importanza Comunitaria (SIC) individuati ai sensi della direttiva 92/43/CE (Habitat); Oasi di protezione (art. 9 L.R. 70/96); Zone di ripopolamento e cattura (art. 10 L.R. 70/96). 3. PREDISPOSIZIONE DEI PROGETTI D INTERVENTO 1. Le Amministrazioni provinciali competenti per territorio possono predisporre uno o più Progetti d intervento nell ambito delle zone di attuazione degli interventi. 2. Nelle Aree protette i Progetti d intervento devono essere predisposti dalle Amministrazioni provinciali in collaborazione con gli Enti di Gestione delle aree protette competenti per territorio. 3. Nelle zone delimitate ai sensi delle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE i Progetti d intervento devono essere predisposti dalle Amministrazioni provinciali in collaborazione con i Soggetti Gestori competenti per territorio. 4. Nelle zone classificate montane i Progetti d intervento devono essere predisposti dalle Amministrazioni provinciali in collaborazione con le Comunità Montane competenti per territorio (Allegato A, L.R. 16/99). 4. BENEFICIARI FINALI E CONDIZIONI DI AIUTO 1. I beneficiari finali degli aiuti sono gli imprenditori agricoli singoli e associati, e le istituzioni pubbliche che gestiscono aziende agricole. 2. Il periodo d impegno è quinquennale, a partire dalla campagna agraria Sono ammessi al regime di aiuto solamente i terreni coltivati a seminativi dalla campagna agraria fino alla campagna 1

2 precedente l anno d inizio dell impegno, con una tra le seguenti colture: Frumento tenero Frumento duro Segale Orzo Avena Mais Riso Orticole Barbabietola da zucchero Piante sarchiate da foraggio Tabacco Colza Ravizzone Girasole Soia Sorgo Miglio Panico Erba medica Trifoglio Veccia Colza Ravizzone Girasole 2. La durata dell impegno è quinquennale, con rinnovo annuale. 3. La densità della coltura deve essere uguale a quella ordinariamente prevista per scopi produttivi. 4. Le superfici non possono dare luogo a produzione vendibile. 4. Sono ammissibili anche i terreni ritirati dalla produzione ai sensi del Reg. CEE 2328/91, il cui periodo d impegno sia terminato. 5. COLTIVAZIONI A PERDERE 1. Sui terreni oggetto dell intervento occorre coltivare, in miscela, in strisce o in parcelle, almeno due tra le specie vegetali seguenti: Frumento tenero Frumento duro Segale Orzo Avena Grano saraceno 5. La coltura deve essere lasciata in campo per l alimentazione della fauna selvatica: almeno fino al 30 settembre dell anno successivo alla semina per le colture a semina autunnale almeno fino al 1 marzo dell anno successivo alla semina per le colture a semina primaverile. 6. E vietato l impiego di concimi chimici di sintesi o fitofarmaci. 7. In caso di concimazioni organiche, la quantità di azoto non potrà superare i 120 kg/ha x anno. 2

3 8. Le operazioni colturali e le eventuali concimazioni organiche devono essere registrate. 9. Il richiedente deve impegnarsi ad osservare la normale Buona Pratica Agricola sulla parte della superficie aziendale non assoggettata all intervento. 10. La superficie totale impegnata non può variare nel tempo, pur potendo ruotare nell ambito aziendale, fatte salve le condizioni di ammissibilità di cui al successivo comma 14 e le disposizioni generali della Misura F previste nel P.S.R Le specie coltivate possono cambiare nel corso del periodo di impegno, nell ambito di quelle indicate nell Articolo 5 comma Le coltivazioni a perdere destinate all impegno nell ambito della Azione F4 non possono essere oggetto di lavorazioni meccaniche nel periodo compreso tra il 30 aprile ed il 31 agosto. 13. La superficie oggetto di ogni singola domanda non può essere superiore al 15% della S.A.U. aziendale; tale percentuale può essere aumentata fino al 50% per aziende con S.A.U. inferiore ai 5 Ha. 14. La superficie ammissibile dell appezzamento oggetto della coltivazione deve essere compresa fra 500 e m 2. La larghezza minima ammissibile dell appezzamento è di 10 m. 15. Le superfici già assoggettate agli impegni dell Azione F1 possono essere convertite alla presente Azione F4 nel caso in cui non sia stato raggiunto il limite massimo ammissibile di cui al successivo Articolo 6. La durata dell impegno è costituita dagli anni restanti ai sensi della preesistente domanda. 6. MISURA DEL PREMIO 1. Per gli interventi di cui all Articolo 1 sono previsti 600 /Ha x anno. 2. La superficie massima del territorio regionale ammissibile alla Azione F4 è quantificata in 250 Ha; eventuali progetti approvati ma non finanziati possono venire finanziati negli anni successivi a fronte di economie dei fondi destinati alla Misura F. 3. Per le stesse superfici non è possibile usufruire del risarcimento dei danni prodotti dalla fauna selvatica ai sensi dell art. 55 della L.R. 70/96 e dell art. 10 della L.R. 36/ Per le stesse superfici non è ammesso il cumulo con altre azioni 3

4 agroambientali, né con altri premi o contributi pubblici. 7. PREDISPOSIZIONE, PRESENTAZIONE ED APPROVAZIONE DEI PROGETTI 1. I progetti vengono predisposti dalle Amministrazioni provinciali così come specificato nell Articolo 3 del presente regolamento. 2. Ciascun progetto potrà prevedere una superficie massima di coltivazioni a perdere non superiore a 30 Ha e non inferiore a 2 Ha. 3. I progetti devono pervenire alla Regione Piemonte, Direzione Territorio rurale, C.so Stati Uniti 21, Torino entro e non oltre le ore del 10 settembre La Direzione Territorio rurale approva con specifica Determinazione i progetti ritenuti idonei conformemente a quanto contenuto nel presente regolamento, ed elabora la graduatoria di tali progetti in base ai criteri di cui al successivo Articolo La Direzione Territorio rurale si riserva di chiedere eventuali modifiche ed integrazioni ai progetti presentati, nel caso in cui questi risultino carenti di documentazione o poco aderenti alle finalità del presente regolamento. 6. Le adesioni ai progetti approvati devono pervenire alle Amministrazioni provinciali competenti, ovvero alle Comunità Montane per i progetti che ricadono in territorio montano (Allegato A, L.R. 16/99), entro e non oltre le ore del 10 ottobre Gli Enti Istruttori istruiscono le domande di adesione e predispongono gli elenchi dei beneficiari ammessi a finanziamento entro e non oltre il 10 novembre I progetti dovranno articolarsi nelle parti di seguito indicate: Descrizione del territorio interessato dall intervento (tipologia dell area ai sensi della classificazione riportata all Articolo 2, descrizione delle caratteristiche ambientali, dell uso del suolo e pedologiche, vocazione produttiva, vocazione faunistica, descrizione di eventuali altre misure agroambientali in atto o effettuate, descrizione di eventuali modificazioni previste nell aggiornamento degli strumenti di pianificazione territoriale). Indicazione delle specie, di cui all Articolo 1, alle quali sono destinate le coltivazioni per 4

5 l alimentazione a perdere e di eventuali altre specie che risulterebbero avvantaggiate dagli interventi. Cartografia dell area oggetto di intervento in scala 1: Indicazione delle superfici sulle quali si intende attuare l intervento. piccola fauna selvatica di cui all Articolo 1. c) Vocazione faunistica, desunta dai piani d area delle aree protette e dai piani faunisticovenatori provinciali, per le specie interessate, con priorità per la compresenza di due o più specie di piccola fauna selvatica. Elenco delle aziende agricole che hanno aderito preliminarmente al progetto con indicazione di ragione sociale, Comune ove ricade la maggior parte dei terreni oggetto di impegno, superficie oggetto dell impegno. 8. CRITERI DI PRIORITÀ 1. Qualora le superfici dei progetti presentati e ritenuti idonei per l approvazione superino la superficie massima ammissibile, come specificato all Articolo 6, comma 2, vengono stabiliti i seguenti criteri di priorità: a) Interventi ricadenti in zone a divieto di caccia permanente (aree protette, SIC e ZPS) o a divieto di caccia per il periodo di attuazione della Azione F4 (Oasi e ZRC). 2. In base a tali criteri di priorità verrà formulata una graduatoria per definire i progetti finanziabili che rientrano nella superficie massima ammissibile. 3. Qualora la superficie totale dei progetti finanziabili in base ai suddetti criteri superi il limite massimo ammissibile di 250 ettari, sarà ridotta la superficie finanziabile del progetto che in graduatoria determina tale esubero. 9. PARAMETRI SPECIFICI PER LA REDAZIONE OTTIMALE DEI PROGETTI 1. Al fine di facilitare la predisposizione corretta dei progetti e renderli più efficaci e rispondenti ai fabbisogni della fauna selvatica, per il raggiungimento degli obiettivi evidenziati all Articolo 1, si evidenziano i seguenti criteri progettuali: b) Presenza di popolazioni autoctone stabili delle specie di 5

6 a) L estensione della superficie oggetto d intervento deve essere razionalmente commisurata alla superficie ed alla distribuzione degli elementi naturali ed alla distanza tra appezzamenti oggetto di intervento. b) Nel caso in cui la superficie oggetto della domanda sia frazionata in due o più appezzamenti, la distanza massima intercorrente tra i due punti più vicini dei loro bordi esterni non deve essere superiore a 500 metri. c) L appezzamento oggetto della domanda, oppure almeno uno di essi nel caso in cui la domanda sia frazionata in due o più appezzamenti, deve essere adiacente ad uno o più elementi dell agroecosistema a prevalente funzione ambientale e paesaggistica (siepi arbustive e alberate, filari e alberi isolati, strade e tratturi a fondo naturale e inerbiti di separazione tra appezzamenti, macchie e boschetti, laghetti e stagni, boschi di estensione superiore a cinquemila metri quadrati e distanza superiore a centro metri da altri appezzamenti boscati, misurata tra i due punti più vicini dei loro bordi esterni ai sensi L.R. 27/1981). d) Per adiacente si intende che almeno uno dei lati dell appezzamento deve essere confinante con uno dei sopra citati elementi per almeno 50 metri, o al limite parallelo a distanza perpendicolare, misurata nel punto di massima ampiezza, non superiore a 50 metri. 2. I parametri di cui al precedente comma 1 si devono intendere come criteri ottimali nella stesura dei progetti e non come parametri obbligatori. 10. CONTROLLI A CAMPIONE E MONITORAGGIO 1. La Regione Piemonte si riserva la facoltà di effettuare controlli a campione per il monitoraggio della fauna selvatica all interno delle aree di intervento, a prescindere da quelli già previsti nel Piano di sviluppo rurale, allo scopo di verificare l andamento dei singoli progetti. 11. DISPOSIZIONI FINALI 1. Per quanto non espressamente previsto dal presente regolamento si rimanda alle disposizioni contenute nel Piano di sviluppo rurale ai sensi del Regolamento CE n. 1257/99, approvato con deliberazione della Giunta Regionale n del 31 luglio

7 2. Per le disposizioni generali della Misura F si rimanda altresì alla Deliberazione della Giunta Regionale n del 7 gennaio

Allegato 4 NORME TECNICHE AGRONOMICHE PER LE PRODUZIONI AGRICOLE INTEGRATE DELLA REGIONE TOSCANA

Allegato 4 NORME TECNICHE AGRONOMICHE PER LE PRODUZIONI AGRICOLE INTEGRATE DELLA REGIONE TOSCANA Allegato 4 NORME TECNICHE AGRONOMICHE PER LE PRODUZIONI AGRICOLE INTEGRATE DELLA REGIONE TOSCANA (Regolamento CE 1257/1999 - Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 Misura 6 azione 6.2 Agricoltura integrata

Dettagli

La condizionalità in Puglia

La condizionalità in Puglia La condizionalità in Puglia Le norme per il mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali Bari-Palazzo Agricoltura, 27 giugno 2006 REGIONE PUGLIA ASSESSORATO ALLE RISORSE AGROALIMENTARI

Dettagli

LE SCIENZE NATURALI IN PIEMONTE ASTI, 12 NOVEMBRE 2016

LE SCIENZE NATURALI IN PIEMONTE ASTI, 12 NOVEMBRE 2016 LE SCIENZE NATURALI IN PIEMONTE ASTI, 12 NOVEMBRE 2016 Il Piano di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte: una risorsa per la biodiversità? Il punto di vista di agricoltori e ornitologi. Bruno e Gabriella

Dettagli

(L.R. 7/95 e ss. mm. ed ii., art. 20)

(L.R. 7/95 e ss. mm. ed ii., art. 20) BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DI PROPRIETARI O CONDUTTORI DI TERRENI AGRICOLI PER INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE A FINI FAUNISTICI (L.R. 7/95 e ss. mm. ed ii., art. 20) L Ambito

Dettagli

Determinazione dirigenziale n. 768 del 16/09/2016

Determinazione dirigenziale n. 768 del 16/09/2016 Determinazione dirigenziale n. 768 del 16/09/2016 PSR 2014-2020: misura 10 (Pagamenti agro-climatico-ambientali): campagna 2016. DGR n. 21-3089 del 29.03.2016 e DD n. 248 del 21.04.2016 e s.m.i. Approvazione

Dettagli

CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELL'INDENNIZZO DEI DANNI CAUSATI DALLA FAUNA SELVATICA E DOMESTICA INSELVATICHITA ALLE PRODUZIONI AGRICOLE

CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELL'INDENNIZZO DEI DANNI CAUSATI DALLA FAUNA SELVATICA E DOMESTICA INSELVATICHITA ALLE PRODUZIONI AGRICOLE PROVINCIA DI PAVIA Settore Faunistico Naturalistico CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELL'INDENNIZZO DEI DANNI CAUSATI DALLA FAUNA SELVATICA E DOMESTICA INSELVATICHITA ALLE PRODUZIONI AGRICOLE art. 14 comma

Dettagli

OGGETTO: ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI PER LA CREAZIONE DI PRATI STABILI E PRATI POLIFITI DA VICENDA (CODICI COLTURA 350, 360, 370).

OGGETTO: ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI PER LA CREAZIONE DI PRATI STABILI E PRATI POLIFITI DA VICENDA (CODICI COLTURA 350, 360, 370). OGGETTO: ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI PER LA CREAZIONE DI PRATI STABILI E PRATI POLIFITI DA VICENDA (CODICI COLTURA 350, 360, 370). La LIPU-BirdLife Italia in collaborazione con Il Parco Adda Sud, nell ambito

Dettagli

Misura M04 Investimenti in immobilizzazioni materiali (art. 17)

Misura M04 Investimenti in immobilizzazioni materiali (art. 17) Misura M04 Investimenti in immobilizzazioni materiali (art. 17) Sottomisura 4.4 - Sostegno a investimenti non produttivi connessi all'adempimento degli obiettivi agroclimatico-ambientali Tipologia di intervento

Dettagli

Il greening dei pagamenti diretti e la Condizionalità. 9 Marzo 2012

Il greening dei pagamenti diretti e la Condizionalità. 9 Marzo 2012 LA PAC dopo il 2013 II parte Il greening dei pagamenti diretti e la Condizionalità 9 Marzo 2012 Dr. Francesco Tropea Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Direzione Generale delle Politiche

Dettagli

ELENCO DELLE NORME E DEGLI STANDARD PER IL MANTENIMENTO DEI TERRENI IN BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE E AMBIENTALI

ELENCO DELLE NORME E DEGLI STANDARD PER IL MANTENIMENTO DEI TERRENI IN BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE E AMBIENTALI ALLEGATO N. 2 ELENCO DELLE NORME E DEGLI STANDARD PER IL MANTENIMENTO DEI TERRENI IN BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE E AMBIENTALI DI CUI ALL ARTICOLO 6 E ALL ALLEGATO III DEL REGOLAMENTO (CE) N. 73/09-1 -

Dettagli

Le misure del PSR Marche e la Rete Natura 2000 regionale

Le misure del PSR Marche e la Rete Natura 2000 regionale Workshop «I programmi di sviluppo rurale 2014-2020, la Rete Natura 2000 e la biodiversità» Roma, 12 luglio 2016 Le misure del PSR Marche 2014-20 e la Rete Natura 2000 regionale Servizio Ambiente e Agricoltura

Dettagli

Operazione Pagamento compensativo per le zone forestali Natura 2000

Operazione Pagamento compensativo per le zone forestali Natura 2000 I primi bandi forestali del P.S.R. 2014-2020 2020 Operazione 12.2.1 Pagamento compensativo per le zone forestali Natura 2000 Elisa Guiot Franca De Ferrari Settore Foreste elisa.guiot@regione.piemonte.it

Dettagli

LA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale

LA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale LA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 SUOLO, ACQUA, CLIMA: IL PSR DELLA SOSTENIBILITA AGRO-CLIMATICO-AMBIENTALE Regione del Veneto DIPARTIMENTO

Dettagli

L'accesso è libero tanto agli Enti pubblici che ai privati, con un aiuto, a seconda dei casi, che varia fra l'80% ed il 100 %.

L'accesso è libero tanto agli Enti pubblici che ai privati, con un aiuto, a seconda dei casi, che varia fra l'80% ed il 100 %. Con la presente comunico, sperando di fare cosa gradita, che da parte della Regione Liguria è stato dato avvio alle procedure di presentazione delle domande di aiuto e pagamento relative alla Misura 216

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 44/21 DEL

DELIBERAZIONE N. 44/21 DEL Oggetto: Legge regionale 23 luglio 1998, n. 23 Norme per la protezione della fauna selvatica e per l esercizio della caccia in Sardegna. Danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole, zootecniche,

Dettagli

ALLEGATO 2 - NORME PER IL MANTENIMENTO DEI TERRENI IN BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE E AMBIENTALI (regolamento CE 1782/2003, art.

ALLEGATO 2 - NORME PER IL MANTENIMENTO DEI TERRENI IN BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE E AMBIENTALI (regolamento CE 1782/2003, art. ALLEGATO 2 - NORME PER IL MANTENIMENTO DEI TERRENI IN BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE E AMBIENTALI (regolamento CE 1782/2003, art. 5 e Allegato IV) CAMPO DI CONDIZIONALITA : BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE E

Dettagli

SCHEDA DI MISURA 8.2 DESCRIZIONE DELLA MISURA

SCHEDA DI MISURA 8.2 DESCRIZIONE DELLA MISURA SCHEDA DI MISURA 8.2 DESCRIZIONE DELLA MISURA 8.2.0 Codice e titolo della misura (codifica delle misure all'allegato I parte 5 - del Regolamento di esecuzione) Misura 12 Indennità natura 2000 e indennità

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-20 Misura 11 Agricoltura biologica Sottomisura 11.1 Introduzione dell agricoltura biologica Descrizione della sottomisura La sottomisura vuole sostenere nelle aziende

Dettagli

P R O V I N C I A D I L E C C E SERVIZIO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, TUTELA VENATORIA SETTORE TERRITORIO AMBIENTE E PROGRAMMAZIONE STRATEGICA

P R O V I N C I A D I L E C C E SERVIZIO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, TUTELA VENATORIA SETTORE TERRITORIO AMBIENTE E PROGRAMMAZIONE STRATEGICA P R O V I N C I A D I L E C C E SERVIZIO PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, TUTELA VENATORIA SETTORE TERRITORIO AMBIENTE E PROGRAMMAZIONE STRATEGICA BANDO PER L EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI PREVISTI DAL PROGRAMMA

Dettagli

La Rete Natura 2000 in Piemonte

La Rete Natura 2000 in Piemonte Il PSR per la tutela della biodiversità La in Piemonte Marina Cerra Torino, 13 dicembre 2010 Settore Pianificazione e Gestione Aree naturali protette Conservazione della natura approcci diversi nel tempo

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO EDILIZIA URBANISTICA E AMBIENTE. Nr. 316 DEL 30/07/2011

DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO EDILIZIA URBANISTICA E AMBIENTE. Nr. 316 DEL 30/07/2011 DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO ELIZIA URBANISTICA E AMBIENTE Nr. 316 DEL 30/07/2011 OGGETTO: APPROVAZIONE VALUTAZIONE INCIDENZA DEL P.A.E. - PIANO ATTIVITÀ ESTRATTIVE COMUNALE - pag.1 nr.

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO MISURA 8 Investimenti per lo sviluppo delle zone forestali e miglioramento della redditività delle foreste. (ex M. 123, M. 122, M. 221, M. 222, M. 223, M. 226, M. 227, artt. 17 e 21 Reg. UE 1305/2013)

Dettagli

L esperienza della Regione Veneto nell utilizzo delle informazioni sui suoli nella programmazione agroambientale

L esperienza della Regione Veneto nell utilizzo delle informazioni sui suoli nella programmazione agroambientale L esperienza della Regione Veneto nell utilizzo delle informazioni sui suoli nella programmazione agroambientale Parleremo di Valutazione Ambientale Strategica del PSR 2007-2013 Definizione del rischio

Dettagli

PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE E DI INCREMENTO FAUNISTICO

PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE E DI INCREMENTO FAUNISTICO AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA RIETI 1 Via dei Flavi, 16 02100 Rieti www.atcri1 atcri1@tiscali.it atcrieti1@pec.it PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO AMBIENTALE E DI INCREMENTO FAUNISTICO 1 Modalità per l accesso

Dettagli

Prospettive dell agricoltura all interno della. Rete Natura 2000

Prospettive dell agricoltura all interno della. Rete Natura 2000 Prospettive dell agricoltura all interno della Rete Natura 2000 Assessorato della Difesa dell Ambiente Servizio Tutela della Natura Paulilatino, 29.06.2009 CONDIZIONALITÀ E AMBIENTE Perché la condizionalità

Dettagli

Misura 11 - Agricoltura biologica (art. 29 del Regolamento (UE) n. 1305 del 17 dicembre 2013)

Misura 11 - Agricoltura biologica (art. 29 del Regolamento (UE) n. 1305 del 17 dicembre 2013) ALLEGATO A Misura 11 - Agricoltura biologica (art. 29 del Regolamento (UE) n. 1305 del 17 dicembre 2013) La misura vuole sostenere nelle aziende agricole l introduzione o il mantenimento del metodo di

Dettagli

DescrEnte IDSpecie Descrizione Ore_ha Provincia di AREZZO 1001 Avena Provincia di FIRENZE 1001 Avena Provincia di GROSSETO 1001 Avena

DescrEnte IDSpecie Descrizione Ore_ha Provincia di AREZZO 1001 Avena Provincia di FIRENZE 1001 Avena Provincia di GROSSETO 1001 Avena DescrEnte IDSpecie Descrizione Ore_ha Provincia di AREZZO 1001 Avena 25.00 Provincia di FIRENZE 1001 Avena 25.00 Provincia di GROSSETO 1001 Avena 25.00 Provincia di LIVORNO 1001 Avena 25.00 Provincia di

Dettagli

L.R. 1/2005, art. 4, c. 96 B.U.R. 3/8/2005, n. 31. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 13 luglio 2005, n. 0230/Pres.

L.R. 1/2005, art. 4, c. 96 B.U.R. 3/8/2005, n. 31. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 13 luglio 2005, n. 0230/Pres. L.R. 1/2005, art. 4, c. 96 B.U.R. 3/8/2005, n. 31 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 13 luglio 2005, n. 0230/Pres. Regolamento recante criteri e modalità per la concessione e l erogazione dei contributi

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNI DI ORANI E SARULE

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNI DI ORANI E SARULE 0 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNI DI ORANI E SARULE PIANO DI GESTIONE DEL SIC MONTE GONARE ITB021156 A CURA DI PROF. IGNAZIO CAMARDA (COORDINATORE, ASPETTI BOTANICI) ING. SEBASTIANO CARTA (PIANIFICAZIONE)

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SERVIZIO SVILUPPO SOSTENIBILE E AREE PROTETTE Prot. n. DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE N. 56 DI DATA 25 Luglio 2016 O G G E T T O: Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della

Dettagli

IL DIRETTORE DEL SERVIZIO. lo statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;

IL DIRETTORE DEL SERVIZIO. lo statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; DETERMINAZIONE PROT.N. 5810 REP.N. 90 Oggetto: Reg. (CE) n. 1698/2005. PSR 2007/2013. Misura 214 Pagamenti Agroambientali - Azioni 214/1 Agricoltura Biologica, 214/2 Difesa del suolo, 214/4 Tutela dell

Dettagli

Le Misure agro -ambientali del PSR MARCHE

Le Misure agro -ambientali del PSR MARCHE Le Misure agro -ambientali del PSR MARCHE 2014-2020 Le Misure Agro-climatico-ambientali, Agricoltura biologica e indennità del PSR 2014/2020 Misura 10 - Pagamenti agro-climatico-ambientali Misura 11 Agricoltura

Dettagli

IL DIRETTORE DEL SERVIZIO. Lo statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;

IL DIRETTORE DEL SERVIZIO. Lo statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; del 15.05.2017 Oggetto: Reg. (UE) n. 1305/2013. PSR 2014/2020 Misura 10, Misura 13 e Misura 15. Reg. (UE) n. 2017/807 della Commissione dell 11 maggio 2017. Proroga dei termini per la presentazione delle

Dettagli

Strumenti di finanziamento europei per la conservazione della biodiversità. Patrizia Rossi Responsabile Agricoltura LIPU BirdLife Italia

Strumenti di finanziamento europei per la conservazione della biodiversità. Patrizia Rossi Responsabile Agricoltura LIPU BirdLife Italia Strumenti di finanziamento europei per la conservazione della biodiversità Patrizia Rossi Responsabile Agricoltura LIPU BirdLife Italia Crisi della biodiversità nel mondo, in Europa e in Italia In Europa

Dettagli

Regione Piemonte Azione 214.3/1 Provincia/Comunità Montana Assessorato Agricoltura, Tutela della fauna e della flora

Regione Piemonte Azione 214.3/1 Provincia/Comunità Montana Assessorato Agricoltura, Tutela della fauna e della flora Regione Piemonte Azione 214.3/1 Provincia/Comunità Montana. REGOLAMENTO (CE) 1698/2005 PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013: AZIONI AGROAMBIENTALI Azione 214.3 Incremento del carbonio organico del suolo

Dettagli

IL SERVIZIO AGROMETEOROLOGICO DELL ASSAM A SUPPORTO DELLE SCELTE AZIENDALI

IL SERVIZIO AGROMETEOROLOGICO DELL ASSAM A SUPPORTO DELLE SCELTE AZIENDALI IL SERVIZIO AGROMETEOROLOGICO DELL ASSAM A SUPPORTO DELLE SCELTE AZIENDALI SEMINARIO: RISCHIO MICOTOSSINE NELLA FILIERA CEREALICOLA MARCHIGIANA Osimo (AN) 12 aprile 2013 Dott. Agr.. Angela Sanchioni Centro

Dettagli

ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO- PASTORALE. DETERMINAZIONE N. 7308/254 DEL 16 aprile 2010

ASSESSORATO DELL'AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO- PASTORALE. DETERMINAZIONE N. 7308/254 DEL 16 aprile 2010 DETERMINAZIONE N. 7308/254 DEL 16 aprile 2010 Oggetto: PSR 2007-2013. Reg. (CE) n. 169/2005. Misura 214 Pagamenti Agroambientali Azioni 214/1 Agricoltura Biologica, 214/2 Difesa del suolo, 214/4 Tutela

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 9 DEL REGIONE LIGURIA INTERVENTI STRUTTURALI A FAVORE DELLE COOPERATIVE AGRICOLE

LEGGE REGIONALE N. 9 DEL REGIONE LIGURIA INTERVENTI STRUTTURALI A FAVORE DELLE COOPERATIVE AGRICOLE LEGGE REGIONALE N. 9 DEL 19-04-2006 REGIONE LIGURIA INTERVENTI STRUTTURALI A FAVORE DELLE COOPERATIVE AGRICOLE Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA N. 5 del 26 aprile 2006 Il Consiglio regionale

Dettagli

Disciplinare per l attribuzione ai Comuni delle competenze in materia di Valutazione di Incidenza

Disciplinare per l attribuzione ai Comuni delle competenze in materia di Valutazione di Incidenza Disciplinare per l attribuzione ai Comuni delle competenze in materia di Valutazione di Incidenza Premessa I commi 4 e 5, art. 1 della L.R. n. 16/2014 dispongono quanto segue: comma 4. Le determinazioni

Dettagli

Sant Ippolito (PU), 23 Aprile 2004 convegno ELEMENTI CHIMICI UTILI IN AGRICOLTURA: FITODEPURAZIONE, FERTIRRIGAZIONE, UTILIZZO DEI FANGHI

Sant Ippolito (PU), 23 Aprile 2004 convegno ELEMENTI CHIMICI UTILI IN AGRICOLTURA: FITODEPURAZIONE, FERTIRRIGAZIONE, UTILIZZO DEI FANGHI Sant Ippolito (PU), 23 Aprile 2004 convegno ELEMENTI CHIMICI UTILI IN AGRICOLTURA: FITODEPURAZIONE, FERTIRRIGAZIONE, UTILIZZO DEI FANGHI Intervento: Il nuovo Piano di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione

Dettagli

DECRETO N Del 23/11/2016

DECRETO N Del 23/11/2016 DECRETO N. 12088 Del 23/11/2016 Identificativo Atto n. 6847 PRESIDENZA Oggetto DETERMINAZIONE IN ORDINE ALLE DISPOSIZIONI INTEGRATIVE AL CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE VENATORIA 2016/2017

Dettagli

DIREZIONE GENERALE SISTEMI VERDI E PAESAGGIO (www.sistemiverdi.regione.lombardia.it) Unità Organizzativa Sistemi Verdi e Foreste

DIREZIONE GENERALE SISTEMI VERDI E PAESAGGIO (www.sistemiverdi.regione.lombardia.it) Unità Organizzativa Sistemi Verdi e Foreste DIREZIONE GENERALE SISTEMI VERDI E PAESAGGIO (www.sistemiverdi.regione.lombardia.it) Unità Organizzativa Sistemi Verdi e Foreste Struttura Foreste (foreste@regione.lombardia.it) MIS. 221 Imboschimento

Dettagli

A relazione dell'assessore Sacchetto:

A relazione dell'assessore Sacchetto: REGIONE PIEMONTE BU20 17/05/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 14 maggio 2012, n. 26-3865 DGR n. 47-13133 del 25 gennaio 2010 - Piani strategici regionali di indirizzo per lo sviluppo e la valorizzazione

Dettagli

ALLEGATO 1 ELENCO DELLE VARIBILI PRIMARIE

ALLEGATO 1 ELENCO DELLE VARIBILI PRIMARIE ALLEGATO 1 ELENCO DELLE VARIBILI PRIMARIE Forma giuridica Forma di conduzione Superficie totale in proprietà Superficie totale in affitto Superficie totale in uso gratuito Totale Sat Superficie agricola

Dettagli

Art. 7.2 Sistema delle aree forestali

Art. 7.2 Sistema delle aree forestali Art. 7.2 Sistema delle aree forestali DEFINIZIONE DI AREE FORESTALI sono tutte le superfici con vegetazione arborea ed arbustiva spontanea o di origine artificiale in grado di produrre legno o altri prodotti

Dettagli

MISURA 214 Pagamenti agroambientali

MISURA 214 Pagamenti agroambientali MISURA 214 Pagamenti agroambientali PROPOSTA DI MODIFICA ALLEGATO AZIONE 214. 12 - Metodi e tecniche di coltivazione sostenibile del tabacco TABELLE BASELINE IMPEGNI AGGIUNTIVI Roma, 30 aprile 2010 Misura

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 55 DEL 31 OTTOBRE 2005

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 55 DEL 31 OTTOBRE 2005 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 55 DEL 31 OTTOBRE 2005 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 7 ottobre 2005 - Deliberazione N. 1291 - Area Generale di Coordinamento N. 11 -

Dettagli

Prot. n. (ABF/00/D2155AA) LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Richiamate:

Prot. n. (ABF/00/D2155AA) LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Richiamate: . n. (ABF/00/D2155AA) Page 1 of 8 LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Richiamate: - la Legge 11 febbraio 1992 n. 157 che all'art. 15, comma 1, prevede la determinazione da parte dell'amministrazione

Dettagli

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2014 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > FARRO

Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2014 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > FARRO Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2014 Norme tecniche di coltura > Colture erbacee > FARRO CAPITOLO DELLE NORME GENERALI Scelta dell'ambiente di coltivazione e vocazionalità

Dettagli

Lo statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;

Lo statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; DECRETO N. 138/DecA/11 Oggetto: PSR 2007/2013 Misure 211 e 212: direttive per l emanazione del bando per annualità 2014 di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 3/32 del 31.01.2014. Lo statuto

Dettagli

CORSO PER OPERATORI ADDETTI ALLA VALUTAZIONE DEI DANNI ARRECATI DALLA FAUNA SELVATICA ALLE PRODUZIONI AGRICOLE E RELATIVA PREVENZIONE

CORSO PER OPERATORI ADDETTI ALLA VALUTAZIONE DEI DANNI ARRECATI DALLA FAUNA SELVATICA ALLE PRODUZIONI AGRICOLE E RELATIVA PREVENZIONE CORSO PER OPERATORI ADDETTI ALLA VALUTAZIONE DEI DANNI ARRECATI DALLA FAUNA SELVATICA ALLE PRODUZIONI AGRICOLE E RELATIVA PREVENZIONE MODULO 1 Lezione n.1 Aspetti normativi in materia di indennizzi dei

Dettagli

ADEGUAMENTI NECESSARI IN TRE CASI AZIENDALI CHE NON RISPETTANO I REQUISITI. Diversificazione delle colture. Mantenimento dei prati permanenti

ADEGUAMENTI NECESSARI IN TRE CASI AZIENDALI CHE NON RISPETTANO I REQUISITI. Diversificazione delle colture. Mantenimento dei prati permanenti ADEGUAMENTI NECESSARI IN TRE CASI AZIENDALI CHE NON RISPETTANO I REQUISITI Impegni del greening, come si applicano in aziende a seminativo In vista dell entrata in vigore del greening, il 1 gennaio 2015,

Dettagli

MISURA Pagamenti Agroambientali. Azione 2 - Difesa del suolo Annualità 2014 ISTRUZIONI REGIONALI PER LA COMPILAZIONE DELLE DOMANDE

MISURA Pagamenti Agroambientali. Azione 2 - Difesa del suolo Annualità 2014 ISTRUZIONI REGIONALI PER LA COMPILAZIONE DELLE DOMANDE MISURA 214 - Pagamenti Agroambientali Azione 2 - Difesa del suolo ISTRUZIONI REGIONALI PER LA COMPILAZIONE DELLE DOMANDE Le presenti istruzioni regionali per la compilazione on-line delle domande della

Dettagli

21/04/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 32. Regione Lazio

21/04/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 32. Regione Lazio Regione Lazio DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 18 aprile 2016, n. G03872 Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014/2020 del Lazio. Regolamento

Dettagli

CAMPO DI CONDIZIONALITA : BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE E AMBIENTALI. Obiettivo 1: EROSIONE DEL SUOLO: Proteggere il suolo mediante misure idonee

CAMPO DI CONDIZIONALITA : BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE E AMBIENTALI. Obiettivo 1: EROSIONE DEL SUOLO: Proteggere il suolo mediante misure idonee Allegato parte integrante Allegato 2 ELENCO DELLE NORME PER IL MANTENIMENTO DEI TERRENI IN BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE E AMBIENTALI DI CUI ALL ART. 5 E ALL ALLEGATO IV DEL REG. (CE) N. 1782/03. CAMPO

Dettagli

MISURA 10 - Pagamenti agro-climatico-ambientali. SOTTOMISURA Pagamenti per impegni agro-climatico-ambientali

MISURA 10 - Pagamenti agro-climatico-ambientali. SOTTOMISURA Pagamenti per impegni agro-climatico-ambientali MISURA 10 - Pagamenti agro-climatico-ambientali SOTTOMISURA 10.1 - Pagamenti per impegni agro-climatico-ambientali TIPO DI INTERVENTO 10.1.1 - Difesa del suolo Annualità 2017 ISTRUZIONI REGIONALI PER LA

Dettagli

APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA NITRATI NELLE ZONE VULNERABILI. Il Programma d Azione della Regione Toscana Regolamento n. 32/2006

APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA NITRATI NELLE ZONE VULNERABILI. Il Programma d Azione della Regione Toscana Regolamento n. 32/2006 APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA NITRATI NELLE ZONE VULNERABILI Il Programma d Azione della Regione Toscana Regolamento n. 32/2006 Divieto di utilizzo di Azoto nella Stagione autunno-invernale (1 dicembre-28

Dettagli

AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA LUCCA 11. Procedura per la concessione di contributi per gli interventi di

AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA LUCCA 11. Procedura per la concessione di contributi per gli interventi di ANNO 2015 AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA LUCCA 11 Procedura per la concessione di contributi per gli interventi di MIGLIORAMENTO AMBIENTALE A FINI FAUNISTICI * * * Art. 1. SOGGETTI BENEFICIARI Le richieste,

Dettagli

Il PSR 2014/2020 della Toscana e la Rete Natura 2000 e la biodiversità

Il PSR 2014/2020 della Toscana e la Rete Natura 2000 e la biodiversità Il PSR 2014/2020 della Toscana e la Rete Natura 2000 e la biodiversità Rita Turchi Regione Toscana 12 luglio 2016 CREA - Centro di ricerca per le Politiche e la Bioeconomia - Roma La Rete Natura 2000 in

Dettagli

DIREZIONE GENERALE SISTEMI VERDI E PAESAGGIO (www.sistemiverdi.regione.lombardia.it) Unità Organizzativa Sistemi Verdi e Foreste

DIREZIONE GENERALE SISTEMI VERDI E PAESAGGIO (www.sistemiverdi.regione.lombardia.it) Unità Organizzativa Sistemi Verdi e Foreste DIREZIONE GENERALE SISTEMI VERDI E PAESAGGIO (www.sistemiverdi.regione.lombardia.it) Unità Organizzativa Sistemi Verdi e Foreste Struttura Foreste (foreste@regione.lombardia.it ) Aspetti positivi della

Dettagli

COMUNE DI CAPRACOTTA Provincia di Isernia

COMUNE DI CAPRACOTTA Provincia di Isernia COMUNE DI CAPRACOTTA Provincia di Isernia Prot. n. Avviso pubblico per l assegnazione di orti urbani IL SINDACO in esecuzione della delibera di Consiglio Comunale n. 18_ del 16/10/2015 di approvazione

Dettagli

PROVINCIA DI BOLOGNA SEGRETERIA GENERALE

PROVINCIA DI BOLOGNA SEGRETERIA GENERALE PROVINCIA DI BOLOGNA SEGRETERIA GENERALE REGOLAMENTO DELL'ATTIVITA' DI CATTURA A SCOPO DI RIPOPOLAMENTO IN TALUNE AREE CONTIGUE DEL PARCO DEI GESSI BOLOGNESI E CALANCHI DELL'ABBADESSA. in vigore dal 05.09.1999

Dettagli

Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia

Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia DECRETO N 057 / Pres. Copia dell'originale siglato digitalmente. Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia IL PRESIDENTE REGOLAMENTO APPLICATIVO DELLA MISURA 132 - SOSTEGNO AGLI AGRICOLTORI CHE PARTECIPANO

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA. Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale

REPUBBLICA ITALIANA. Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale D.D.G. n. 402 REPUBBLICA ITALIANA VISTO lo Statuto della Regione Siciliana; Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente Dipartimento Regionale dell Ambiente Il Dirigente Generale VISTA la Legge

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 32 IL CONSIGLIO REGIONALE APPROVA. I Segretari Daniela Lastri Gian Luca Lazzeri

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 32 IL CONSIGLIO REGIONALE APPROVA. I Segretari Daniela Lastri Gian Luca Lazzeri 8.8.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 32 IL CONSIGLIO REGIONALE APPROVA con la maggioranza prevista dall articolo 26 dello Statuto. DELIBERAZIONE 24 luglio 2012, n. 63 Il Presidente

Dettagli

Alla c.a. Dott. P. Zanza Dott.ssa A. Spaggiari S.T.A.C.P. di Parma P.le Barezzi, Parma

Alla c.a. Dott. P. Zanza Dott.ssa A. Spaggiari S.T.A.C.P. di Parma P.le Barezzi, Parma --------------------------------------------------------------------------------------------------------- Alla c.a. Dott. P. Zanza Dott.ssa A. Spaggiari S.T.A.C.P. di Parma P.le Barezzi,1 43121 Parma ATC

Dettagli

ANNO MODALITA PER L ACCESSO AI FONDI E PROCEDURE DI ATTUAZIONE SOTTOAMBITO GROSSETO 7

ANNO MODALITA PER L ACCESSO AI FONDI E PROCEDURE DI ATTUAZIONE SOTTOAMBITO GROSSETO 7 A.T.C. GROSSETO AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA GROSSETO SEDE FISCALE : VIA TRIESTE 5-58100 GROSSETO SEDE OPERATIVA: VIA BUOZZI N.55 58100 GROSSETO TEL.0564/417375 FAX 0564/420140 e- mail: atc07@caccia.regione.toscana.it

Dettagli

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE SETTORE FORESTAZIONE, PROMOZIONE DELL'INNOVAZIONE E INTERVENTI

Dettagli

Il biologico in Toscana

Il biologico in Toscana Logicamente Bio Dove va l agricoltura l biologica? 23 Novembre 2007 Torino Il biologico in Toscana Regione Toscana - D.G. dello Sviluppo Economico Settore Agricoltura Sostenibile Dott. Leonardo Calistri

Dettagli

- Regolamento di esecuzione (UE) n.809/2014 che reca modalità applicative del regolamento (UE) 1306/2013;

- Regolamento di esecuzione (UE) n.809/2014 che reca modalità applicative del regolamento (UE) 1306/2013; 80 6.5.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 18 REGIONE TOSCANA Direzione Generale Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze Area di Coordinamento Sviluppo Rurale

Dettagli

DETERMINAZIONE. Estensore VITELLONI PIERPAOLO. Responsabile del procedimento DE MARTINO FILIPPA. Responsabile dell' Area F.

DETERMINAZIONE. Estensore VITELLONI PIERPAOLO. Responsabile del procedimento DE MARTINO FILIPPA. Responsabile dell' Area F. REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: AMBIENTE E SISTEMI NATURALI FORESTE E SERVIZI ECOSISTEMICI DETERMINAZIONE N. G12795 del 20/09/2017 Proposta n. 16388 del 19/09/2017 Oggetto: Regolamento (UE) n.

Dettagli

Art Il parco è classificato ai sensi dell art. 10, comma 1 della legge regionale 14 luglio 2003, n. 10 come parco marino.

Art Il parco è classificato ai sensi dell art. 10, comma 1 della legge regionale 14 luglio 2003, n. 10 come parco marino. Legge regionale 21 aprile 2008, n. 13 Istituzione del Parco Marino Regionale «Fondali di Capocozzo - S. Irene - Vibo Marina Pizzo - Capo Vaticano - Tropea». (BUR n. 8 del 16 aprile 2008, supplemento straordinario

Dettagli

LA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale

LA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale LA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 IMPRESE AGRICOLE E FORESTALI: IL PSR PER GLI INVESTIMENTI E L AMMODERNAMENTO Regione del Veneto

Dettagli

DECRETO 18 febbraio 2004

DECRETO 18 febbraio 2004 DECRETO 18 febbraio 2004 Disposizioni nazionali di attuazione del regolamento (CE) n. 1782/03 del Consiglio, del 29 settembre 2003, relativamente al titolo IV, capitolo IV, che istituisce un regime di

Dettagli

Regione Umbria Giunta Regionale

Regione Umbria Giunta Regionale Regione Umbria Giunta Regionale DIREZIONE REGIONALE RISORSA UMBRIA. FEDERALISMO, RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI Servizio Agricoltura sostenibile e gestione procedure P.S.R. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

Dettagli

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE INTEGRATA DEL COLZA

DISCIPLINARE DI PRODUZIONE INTEGRATA DEL COLZA DISCIPLINARE DI PRODUZIONE INTEGRATA DEL COLZA REGIONE UMBRIA COLZA - SCHEDA TECNICO-AGRONOMICA La scheda colturale deve essere integrata con le prescrizioni obbligatorie e i consigli enunciati nell Allegato

Dettagli

DECRETO 10/08/2016 GAZZETTA UFFICIALE 27/08/2016. con oggetto. MODALITÀ DI ACCESSO e LINEE GUIDA

DECRETO 10/08/2016 GAZZETTA UFFICIALE 27/08/2016. con oggetto. MODALITÀ DI ACCESSO e LINEE GUIDA DECRETO 10/08/2016 GAZZETTA UFFICIALE 27/08/2016 con oggetto MODALITÀ DI ACCESSO e LINEE GUIDA per il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati SPRAR VADEMECUM si consiglia la stampa nel

Dettagli

SOTTOAMBITO GROSSETO 8 SCADENZA 31 LUGLIO 2015

SOTTOAMBITO GROSSETO 8 SCADENZA 31 LUGLIO 2015 A.T.C. GROSSETO AMBITO TERRITORIALE DI CACCIA GROSSETO SEDE FISCALE : VIA TRIESTE 5-58100 GROSSETO SEDE OPERATIVA: VIA BUOZZI N.55 58100 GROSSETO TEL.0564/417375 FAX 0564/420140 e- mail: atc07@caccia.regione.toscana.it

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA LA SARDEGNA ALLEGATO 2

REGIONE AUTONOMA DELLA LA SARDEGNA ALLEGATO 2 ELENCO DELLE NORME PER IL MANTENIMENTO DEI TERRENI IN BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE E AMBIENTALI DI CUI ALL ARTICOLO 5 E ALL ALLEGATO IV DEL REGOLAMENTO (CE) N. 1782/03 1/17 CAMPO DI CONDIZIONALITÀ: BUONE

Dettagli

Delibera di Giunta Regionale n. 269 del 18/03/2011

Delibera di Giunta Regionale n. 269 del 18/03/2011 REGIONE LIGURIA REPUBBLICA ITALIANA COMMISSIONE EUROPEA Delibera di Giunta Regionale n. 269 del 18/03/2011 Regolamento n. 1698/05, Programma regionale di sviluppo rurale 2007-2013: bando di apertura presentazione

Dettagli

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali

ART A. Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Settore Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali Decreto n. 445 del 13/04/2016 Oggetto: Reg. UE n. 1308/2013

Dettagli

IL PIANO DI GESTIONE DELLE SCIARE E DELLE ZONE UMIDE DI MARSALA E MAZARA OPPORTUNITÀ DEL CICLO DI PROGRAMMAZIONE

IL PIANO DI GESTIONE DELLE SCIARE E DELLE ZONE UMIDE DI MARSALA E MAZARA OPPORTUNITÀ DEL CICLO DI PROGRAMMAZIONE IL PIANO DI GESTIONE DELLE SCIARE E DELLE ZONE UMIDE DI MARSALA E MAZARA OPPORTUNITÀ DEL CICLO DI PROGRAMMAZIONE 2007-2013 Dott. Paolo Valentini Task Force Rete Ecologica Regione Siciliana La base normativa

Dettagli

Deliberazione del Consiglio. del n. 2

Deliberazione del Consiglio. del n. 2 Deliberazione del Consiglio del 04-02-2008 n. 2 OGGETTO: APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO PER LA CORRESPONSIONE DI AIUTI ALLA RICOSTRUZIONE DI MURI A SECCO. I L C O N S I G L I O Vista la Legge regionale di

Dettagli

Bando pubblico per l assegnazione ai produttori di 278 ha di diritti di nuovo impianto dalla Riserva regionale

Bando pubblico per l assegnazione ai produttori di 278 ha di diritti di nuovo impianto dalla Riserva regionale Direzione Generale Servizio Produzioni Bando pubblico per l assegnazione ai produttori di 278 ha di diritti di nuovo impianto dalla Riserva regionale Riferimenti normativi: Reg. CE n. 1493/99 relativo

Dettagli

CHIEDE l accertamento dei danni arrecati dalla fauna selvatica A TAL FINE DICHIARA

CHIEDE l accertamento dei danni arrecati dalla fauna selvatica A TAL FINE DICHIARA PROVINCIA DI PAVIA Settore Faunistico Naturalistico Richiesta di accertamento dei danni causati dalla fauna selvatica alle colture agricole (art. 47 l.r. 26/93 e succ. mod.; D.C.P. n prot. 3 0344 del 29/09/2005)

Dettagli

ALLEGATO A al Progetto Esecutivo

ALLEGATO A al Progetto Esecutivo COMUNITA MONTANA ESINO FRASASSI Via Dante 268-60044 Fabriano (AN) ENTE GESTORE DEL PARCO NATURALE REGIONALE GOLA DELLA ROSSA E DI FRASASSI Bando per Accordi agroambientali d area per la tutela della biodiversità

Dettagli

Oggetto: Progetto PSR Filiera locale: Le produzioni del Conero - La qualità che tutela l ambiente.

Oggetto: Progetto PSR Filiera locale: Le produzioni del Conero - La qualità che tutela l ambiente. A tutte le imprese agricole e associazioni agricoltori area Parco del Conero Oggetto: Progetto PSR Filiera locale: Le produzioni del Conero - La qualità che tutela l ambiente. Gent.mi, in allegato vi inviamo

Dettagli

SETTORE INTERVENTI COMUNITARI PER LA PESCA.FORMAZIONE, AGGIORNAMENTO E QUALIFICAZIONE OPERATORI RURALI.INCREMENTO IPPICO.

SETTORE INTERVENTI COMUNITARI PER LA PESCA.FORMAZIONE, AGGIORNAMENTO E QUALIFICAZIONE OPERATORI RURALI.INCREMENTO IPPICO. REGIONE TOSCANA DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE SETTORE INTERVENTI COMUNITARI PER LA PESCA.FORMAZIONE, AGGIORNAMENTO E QUALIFICAZIONE OPERATORI RURALI.INCREMENTO IPPICO. Il Dirigente Responsabile:

Dettagli

AREA AMBIENTE E TERRITORIO

AREA AMBIENTE E TERRITORIO AREA AMBIENTE E TERRITORIO VERSO UNA GESTIONE SOSTENIBILE DEI GRANDI MAMMIFERI IN ITALIA: UNO SGUARDO OLTRE L EMERGENZA CINGHIALE di ANNALISA SACCARDO Workshop organizzato da: ASSOCIAZIONE TERIOLOGICA

Dettagli

SETTORE PRODUZIONI AGRICOLE, VEGETALI E ZOOTECNICHE. PROMOZIONE GILIBERTI GENNARO

SETTORE PRODUZIONI AGRICOLE, VEGETALI E ZOOTECNICHE. PROMOZIONE GILIBERTI GENNARO REGIONE TOSCANA DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE SETTORE PRODUZIONI AGRICOLE, VEGETALI E ZOOTECNICHE. PROMOZIONE Il Dirigente Responsabile: GILIBERTI GENNARO Decreto soggetto a controllo di regolarità

Dettagli

Deliberazione della Giunta Regionale 5 settembre 2005, n

Deliberazione della Giunta Regionale 5 settembre 2005, n Deliberazione della Giunta Regionale 5 settembre 2005, n.16-757 Direttiva tecnica in materia di localizzazione degli impianti radioelettrici, spese per attività istruttorie e di controllo, redazione del

Dettagli

Regione Autonoma della Sardegna

Regione Autonoma della Sardegna Regione Autonoma della Sardegna Modalità e procedure per l erogazione dell aiuto agli operatori biologici iscritti nell elenco regionale, relativo al rimborso delle spese di controllo e certificazione,

Dettagli

Al Sig. Presidente. Esente da bollo ai sensi dell art. 1bis CO.GE ATC MC2 della tabella All. B al D.P.R. 6/10/72 Via della concordia 24/f

Al Sig. Presidente. Esente da bollo ai sensi dell art. 1bis CO.GE ATC MC2 della tabella All. B al D.P.R. 6/10/72 Via della concordia 24/f Al Sig. Presidente Esente da bollo ai sensi dell art. 1bis CO.GE ATC MC2 della tabella All. B al D.P.R. 6/10/72 Via della concordia 24/f n. 642 e succ. modificazioni 62100 MACERATA OGGETTO: Art. 20 L.R.

Dettagli

LE INTENZIONI DI SEMINA DELLE PRINCIPALI COLTURE ERBACEE

LE INTENZIONI DI SEMINA DELLE PRINCIPALI COLTURE ERBACEE 8 febbraio 2012 Annata agraria 2011-2012 LE INTENZIONI DI SEMINA DELLE PRINCIPALI COLTURE ERBACEE Le intenzioni di semina dichiarate dagli agricoltori, relative all annata agraria 2011-2012, mostrano un

Dettagli

A relazione dell'assessore Ferrero: Vista la legge 11 febbraio 1992, n. 157 e s.m.i.;

A relazione dell'assessore Ferrero: Vista la legge 11 febbraio 1992, n. 157 e s.m.i.; REGIONE PIEMONTE BU39S3 25/09/2014 Deliberazione della Giunta Regionale 22 settembre 2014, n. 16-337 L. 157/1992. L.r. 5/2012. DGR n. 31-7448 del 15.4.2014 e s.m.i.. Approvazione dei piani di prelievo

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AREA DI COORDINAMENTO VISTO. lo Statuto dell Agenzia, approvato con Delibera della Giunta Regionale n. 25/37 del 3.7.

IL DIRETTORE DELL AREA DI COORDINAMENTO VISTO. lo Statuto dell Agenzia, approvato con Delibera della Giunta Regionale n. 25/37 del 3.7. Oggetto: Programma di sviluppo rurale 2007-2013 Re. (CE) 1698/2005. Misura 122 - Migliore valorizzazione economica delle foreste Azione 122.2 - Recupero della gestione produttiva del ceduo mediterraneo

Dettagli

SERVIZIO SVILUPPO ECONOMICO, AGRICOLTURA E PROMOZIONE DEL TERRITORIO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

SERVIZIO SVILUPPO ECONOMICO, AGRICOLTURA E PROMOZIONE DEL TERRITORIO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE SERVIZIO SVILUPPO ECONOMICO, AGRICOLTURA E PROMOZIONE DEL TERRITORIO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 239 DEL 08/04/2013 OGGETTO LEGGE 24.12.2004, N. 313 "DISCIPLINA DELL'APICOLTURA". AVVISO PUBBLICO REGIONALE

Dettagli

10) I CENTRI PRIVATI DI RIPRODUZIONE DI FAUNA SELVATICA. 10.1) Analisi

10) I CENTRI PRIVATI DI RIPRODUZIONE DI FAUNA SELVATICA. 10.1) Analisi 10) I CENTRI PRIVATI DI RIPRODUZIONE DI FAUNA SELVATICA 10.1) Analisi I Centri Privati di Riproduzione di Fauna Selvatica allo Stato Naturale (CPRFS) sono destinati alla produzione di specie di qualità,

Dettagli

Riferimento normativo Articolo 36, lettera a), punto vi) e Articolo 41 del Reg. (CE) n. 1698/2005.

Riferimento normativo Articolo 36, lettera a), punto vi) e Articolo 41 del Reg. (CE) n. 1698/2005. MISURA 216 SOSTEGNO AGLI INVESTIMENTI NON PRODUTTIVI (TERRENI AGRICOLI) Riferimento normativo Articolo 36, lettera a), punto vi) e Articolo 41 del Reg. (CE) n. 1698/2005. Giustificazione logica alla base

Dettagli

Vista la legge 183 del 16 aprile 1987, concernente il coordinamento delle politiche riguardanti l appartenenza dell Italia all Unione europea;

Vista la legge 183 del 16 aprile 1987, concernente il coordinamento delle politiche riguardanti l appartenenza dell Italia all Unione europea; DECRETO 16 marzo 2005 Disposizioni nazionali di attuazione del regolamento (CE) n. 1782/2003 del Consiglio, del 29 settembre 2003, relativamente al titolo IV, capitolo IV, che istituisce un regime di aiuto

Dettagli