ENEL PRODUZIONE ESPERIENZE DI GESTIONE E SPUNTI DI RIFLESSIONE
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- Ortensia Paoletti
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1 ENEL PRODUZIONE ESPERIENZE DI GESTIONE E SPUNTI DI RIFLESSIONE F.Fornari - Responsabile ICI SNO G. Barettini - Responsabile UB CN/EAS M. Sciolla Responsabile UB CN
2 ENEL Idroelettrico in Piemonte ENEL PRODUZIONE UB Cuneo impianti ENEL GREEN POWER UT Piemonte impianti ENEL Produzione Ingegneria Civile e Idraulica 2
3 ENEL dighe in Piemonte ENEL PRODUZIONE 21 grandi dighe 17 dighe regionali ENEL GREEN POWER 8 grandi dighe dighe regionali 3
4 ENEL interventi su grandi dighe Melezet Sampeyre Grazie ad una buona collaborazione con Regione Piemonte nel 2010 sono stati risolti alcuni casi critici Rio Freddo Fedio 4 effettuati 2 programmati allo studio 4
5 ENEL interventi su dighe regionali Anche per opere di competenza regionale sbloccate situazioni annose Difficoltà insorte per individuazione siti conferimento 5
6 Diga Sampeyre (prov. CN GEM UB CN) Situazione interrimento prima dei lavori Durata Periodo esecuzione: 22 settembre 29 dicembre 2010 intervento: 99 gg solari consecutivi Asportazione meccanica di m3 di cui 10% recupero come inerte pregiato e collocazione del materiale restante in due siti adibiti a parcheggio comune Sampeyre Costo medio: 7,00 /m3 Invaso a lavori ultimati 6
7 Diga Fedio (prov. CN GEM UB CN) Situazione interrimento prima dei lavori Periodo esecuzione: 06 ottobre 01 dicembre 2010 Durata intervento: 57 gg solari consecutivi Asportazione meccanica di m3 e collocazione del materiale a ritombamento cava privata sita in comune Demonte Costo medio: 6,88 /m3 Invaso a lavori ultimati 7
8 Diga Rio Freddo (prov. CN EGP UT PIE) Periodo esecuzione: ott-nov 2010 Durata intervento: 41 gg solari consec. Asportazione meccanica di m3 collocazione del materiale : 15% recupero come inerte pregiato, restante ritombamento in cava privata Costo medio: 7,2 /m3 Situazione interrimento prima dei lavori Invaso a lavori ultimati 8
9 Bacini di Monpantero (prov. TO GEM UB CN) Materiale di origine glaciale particolarmente fine, difficoltà di collocazione in zona Durata intervento: 45 gg solari consecutivi Asportazione meccanica di m3 e collocazione del materiale in sito a 115 km Costo medio: 22 /m3 9
10 Bacino di Piazzette (prov. TO GEM UB CN) Durata intervento: 74 gg solari consecutivi Asportazione meccanica di 5000 m3 e collocazione del materiale Per realizzazione area parcheggio Costo medio: 15 /m3 10
11 Vasca Varzo (prov. VB EGP UT PIE) Intervento programmato 2012 Materiale classificato fanghi di dragaggio no valore commerciale no procedura semplificata 11
12 Vasca Varzo (prov. VB EGP UT PIE) Predisposto progetto per realizzazione discarica : impianto per il deposito a titolo definitivo del limo Asportazione meccanica di m3 Costo medio: 13,6 /m3 Posizione vasca Zona deposito 12
13 Diga Rimasco (prov. VC EGP UT PIE) Forte interrimento pari a circa 30% invaso utile Insufficienza organi di scarico 15% Realizzazione nuovo scarico di fondo con finalità di fluitazione riattivando galleria bypass esistente 13
14 Materiale limoso da asportare per realizzazione scarico - mc Materiale privo di valore; in sede autorizzativa ne viene indicata la ricollocazione nell ambito del bacino da smaltire mediante fluitazione una volta realizzato il nuovo scarico Diga Rimasco (prov. VC EGP UT PIE) Sabbie e ghiaie da asportare per recupero invaso - mc Il materiale ha valore commerciale; in sede autorizzativa ne viene indicata la destinazione presso impianto di frantumazione a distanza di 15 KM 14
15 Un problema solo italiano? Esperienze in Giappone molte analogie: impianti con età media molto elevata corsi d acqua prevalentemente torrentizi a forte pendenza intense precipitazioni alta sismicità soluzioni tecniche interessanti 15
16 JCOLD DAMS IN JAPAN Approccio generale: restituire al corso d acqua la sua naturalità attraverso un ciclo sistematico di asportazione meccanica e fluitazioni 16
17 JCOLD DAMS IN JAPAN Dighe di controllo in coda bacino per intercettare inerti grande pezzatura 17
18 JCOLD DAMS IN JAPAN Tunnel di bypass per diversione sedimenti 18
19 SFANGAMENTI ANNI BACINI CON FONDO NATURALE SAMPEYRE FEDIO BACINI CON FONDO IN CALCESTRUZZO VENAUS PIAZZETTE
20 Sfangamento tipo Iter Progetto di Gestione Invaso Iter Piano Operativo di Svaso Fluitazione preparatoria in primavera Iter Progetto Terre e Rocce da Scavo Svaso bacini in autunno Asportazione meccanica con formazione aree di parcheggio, riempimento aree di cava, invio a frantoio delle parti migliori per utilizzo industriale. Monitoraggio di controllo e verifica
21 Fattivo coinvolgimento delle Amministrazioni Pubbliche Regione Piemonte Settore Sbarramenti Regione Piemonte Settore Opere Pubbliche ARPA Cuneo e Torino Comunità Montane Provincia di Cuneo Vigilanza Faunistica Ambientale Provincia di Torino Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche Amministrazioni Comunali
22 Emanazione normative regionali REGOLAMENTO REGIONALE SU SBARRAMENTI FLUVIALI DI RITENUTA D.P.G.R. 1/R del 29 gennaio 2008 Stabilisce una disciplina per gli sbarramenti non soggetti alle norme del D.P.R. 1363/59 e detta il procedimento di approvazione dei progetti di gestione delle operazioni di svaso, sfangamento e spurgo LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO D.G.R del 15 febbraio 2010 Applicazione dell art. 186 del D.Lgs. 152/2006 che indica le modalità di utilizzo come sottoprodotti delle terre e rocce da scavo escludendole dalla categoria dei rifiuti.
23 Linee Guida Terre e Rocce da Scavo Le operazioni di svuotamento di bacini di laminazione sono da ritenersi come operazioni di scavo in cui si possono originare terre e rocce da scavo.
24 I limi estratti dai bacini idroelettrici si configurano come Terre e Rocce da Scavo essendo: 1) originati da un processo non direttamente destinato alla loro produzione; 2) con impiego certo ed integrale; 3) con utilizzo che non dà luogo ad emissioni o impatti ambientali; 4) non sottoposti a trattamenti preliminari; 5) con valore economico di mercato.
25 Caratterizzazione del materiale Punti di campionamento previsti dalle Linee Guida per la Gestione delle Terre e Rocce da Scavo Disposizione a griglia Sito < m 2 almeno 5 punti di sondaggio m 2 da 5 a 15 punti di sondaggio m 2 da 15 a 60 punti di sondaggio m 2 da 60 a 120 punti di sondaggio > m 2 almeno 2 punti di sondaggio ogni m 2
26 Caratterizzazione del materiale Punti di campionamento eseguiti alle diverse profondità richieste dalla normativa (circa 1 campione ogni 1,5 m di profondità)
27 Fattivo coinvolgimento delle Amministrazioni Pubbliche Pagamento dei canoni di estrazione Precedente normativa D.G.R del 14/1/2002 canoni stabiliti dal demanio: materiale a ottima granulometria: 3,2 Euro/mc materiali non pregiati: 2,58 Euro/mc Art. 114 del d.lgs. 152/2006 Al fine di assicurare il mantenimento della capacità di invaso, e la salvaguardia sia della qualità dell acqua invasata sia del corpo ricettore, le operazioni di svaso, sghiaiamento e sfangamento delle dighe sono effettuate sulla base di un progetto di gestione di ciscun invaso Nella definizione dei canoni di concessione di inerti le amministrazioni determinano specifiche modalità ed importi per favorire lo sghiaiamento e sfangamento degli invasi per asporto meccanico
28 Fattivo coinvolgimento delle Amministrazioni Pubbliche Pagamento dei canoni di estrazione Evoluzione normativa D.G.R del 2/8/2010 Disposizioni transitorie in materia di concessioni demaniali per attività di manutenzione degli invasi : Canone materiale a ottima granulometria: 3,2 Euro/mc materiali non pregiati: 0,5 euro/mc
29 Fattivo coinvolgimento delle Amministrazioni Pubbliche Velocità iter di approvazione dei Progetti di Gestione Invaso (circa 7-8 mesi) Collaborazione nell individuazione di siti di destinazione Velocità nel formulare pareri ed approvazioni Riconoscimento delle problematiche ENEL anche sotto l aspetto economico
30 Fattivo coinvolgimento delle Amministrazioni Pubbliche.si sono incontrate e compensate armonicamente, nel pieno rispetto paesaggistico ed ambientale, le esigenze di ENEL Produzione e del Comune di Lemie i problemi di uno sono diventati la soluzione dei problemi di un altro in un clima di trasparenza e fiducia. (sindaco di Lemie)
31 SPUNTI DI RIFLESSIONE PROGETTI DI GESTIONE INVASI
32 Criticità: Impossibilità di conoscere il sito di destinazione finale del materiale asportato meccanicamente Necessità di rimandare molte informazioni al Piano Operativo di Svaso Sviluppi: Il Progetto di Gestione deve tracciare linee di condotta per attività di esercizio, analizzare le modalità di fluitazione ed analizzare i comportamenti da adottarsi in condizioni eccezionali, ma non può entrare nel merito sulle asportazioni meccaniche. 32
33 Fedio: 20 gr/l per max 0,5 h tra 20 e 15 gr/l per max 1,5 h tra 15 e 10 gr/l per max 3 h tra 10 e 5 gr/l per max 6 h meno di 5 gr/l per oltre 6 h O 2 sempre >5 mg/l TORBIDITA AMMESSE Sampeyre: 10 ml/l su una media di 4 ore 6,5 ml/l sull intera giornata O 2 sempre >5 mg/l Criticità:Difficoltà di definire a priori concentrazioni accettabili. Difficoltà di rispettare i limiti durante gli svuotamenti autunnali con le scarse portate transitanti ed impossibilità di effettuare reinvasi per non inficiare i tratti di canalone realizzati. 33
34 Operazioni di Fluitazione Durante la realizzazione del canalone di passaggio acque da effettuarsi in condizioni di morbida si è dovuto procedere ad una costante movimentazione paratoie per rispettare le concentrazioni imposte a fronte di una differente capacità di erosione da parte delle acque dipendente da: tipo di materiale, portata scaricata e livello del bacino 34
35 Fedio: 20 gr/l per max 0,5 h tra 20 e 15 gr/l pr max 1,5 h tra 15 e 10 gr/l per max 3 h tra 10 e 5 gr/l per max 6 h meno di 5 gr/l per oltre 6 h Sampeyre: 10 ml/l su una media di 4 ore 6,5 ml/l sull intera giornata O 2 sempre >5 mg/l O 2 sempre >5 mg/l Criticità: Difficoltà di gestione di valori di soglia espressi in massa per unità di volume. 35
36 TORBIDITA AMMESSE Sviluppi: Applicare valori sito-specifici determinati in ogni corso d acqua con analisi pre-operazioni condotte durante i momenti di morbida/eventi meteorici o con analisi bibliografica di dettaglio. Opportunità di limiti espressi in modo volumetrico. Disporre di monitoraggi in continuo a bocca diga differenziati dai punti di controllo ambientale. 36
37 SPUNTI DI RIFLESSIONE PIANI OPERATIVI DI SVASO
38 Ai sensi dell art.5 del DM 30/6/2004, 4 mesi prima delle Operazioni di svaso deve essere inviato alla Pubblica Amministrazione un Piano Operativo dettagliato. Criticità:Difficoltà di definire a priori il momento ideale per le operazioni. Sviluppi:Conservare flessibilità sulla tempistica. Portate invaso Sampeyre Portate invaso Fedio 25 6 Inizio interventi mc/s mc/s Apporti in mc/s /04/10 lun 12/04/10 lun 19/04/10 lun 26/04/10 lun 03/05/10 lun 10/05/10 lun 17/05/10 lun 24/05/10 lun 31/05/10 lun 07/06/10 lun 14/06/10 lun 21/06/10 lun 28/06/10 lun 05/07/10 lun 12/07/10 lun 19/07/10 lun 26/07/10 lun 02/08/10 lun 09/08/10 lun 16/08/10 lun 23/08/10 lun 30/08/10 lun 06/09/10 lun 13/09/10 lun 20/09/10 lun 27/09/10 lun 04/10/10 lun 11/10/10 lun 18/10/10 lun 25/10/10 lun 05/04/10 lun 12/04/10 lun 19/04/10 lun 26/04/10 lun 03/05/10 lun 10/05/10 lun 17/05/10 lun 24/05/10 lun 31/05/10 lun 07/06/10 lun 14/06/10 lun 21/06/10 lun 28/06/10 lun 05/07/10 lun 12/07/10 lun 19/07/10 lun 26/07/10 lun 02/08/10 lun 09/08/10 lun 16/08/10 lun 23/08/10 lun 30/08/10 lun 06/09/10 lun 13/09/10 lun 20/09/10 lun 27/09/10 lun 04/10/10 lun 11/10/10 lun 18/10/10 lun 25/10/10 lun Esperienze ENEL Produzione Inizio interventi Apporti in mc/s 38
39 SPUNTI DI RIFLESSIONE PROGETTI TERRE E ROCCE DA SCAVO
40 Criticità:Numero elevatissimo punti di campionamento con difficoltà di esecuzione in sicurezza ed impossibilità di raggiungimento strati profondi Castello 110 campionamenti Chiotas 120 campionamenti Piastra 100 campionamenti Sviluppi:Numero di campionamenti più gestibile Discriminare tra inquinamento e fondo naturale (es: Stagno con limite della 152/06 a 1 mg/kg; idrocarburi naturali,.). 40
41 SPUNTI DI RIFLESSIONE ATTIVITA DI SVASO
42 ACCORGIMENTI AMBIENTALI ADOTTATI Operazioni di fluitazioni pre-asportazione meccanica eseguite nelle migliori collocazioni temporali (primavera) Realizzazione Passaggi specifici per le acque naturalmente corrivanti durante le operazioni di cantiere Monitoraggio h 24 durante le fasi significative Adeguati sistemi per evitare l imbrattamento della viabilità pubblica 42
43 Operazioni di fluitazioni pre-asportazione meccanica eseguite nella migliore collocazione temporale (primavera) 43
44 Realizzazione Passaggi specifici per le acque naturalmente corrivanti durante le operazioni di cantiere impostati durante le fluitazioni primaverili ed ultimati ad inizio svasi 44
45 Monitoraggio Stazioni di rilevamento h 24 ubicate in alveo a valle diga Ottimi risultati nell andamento dei parametri monitorati. Fluitazione Fedio Svuotamento Fedio Valle diga Confluenza Stura 45
46 Monitoraggio Stazioni di rilevamento h 24 ubicate in alveo a valle diga Sviluppi: Posizionamento ad adeguata distanza dalla diga per avere un riscontro valido anche nei monitoraggi ambientali post-riempimento 46
47 Evitare l imbrattamento della viabilità pubblica Bagnatura platea Lavaggio ruote autocarri 47
48 SPUNTI DI RIFLESSIONE Autorizzazione idraulica
49 Riutilizzo del materiale per produzione di inerti Idoneità e riutilizzo di parte del materiale in impianti autorizzati alla produzione di inerti per calcestruzzo (Sampeyre e Fedio) Criticità: Difficoltà di quantificazione delle percentuali di materiale riutilizzabile da inserire in autorizzazione idraulica. Sviluppi: Strumenti per salvaguardare la differenziazione rispetto ad una valutazione omogenea del materiale. 49
50 Conguaglio canoni di estrazione Criticità: Difficoltà di stimare in modo preciso il materiale estratto in fase di autorizzazione idraulica e relativa corresponsione dei canoni demaniali. Sviluppi: Auspicabile una procedura di conguaglio degli importi da farsi ad ultimazione lavori. 50
51 Grazie dell attenzione
Torino, Ottobre 2011
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