CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE BIOLOGICHE LABORATORIO DI FISICA - A.A
|
|
- Barbara Cosentino
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE BIOLOGICHE LABORATORIO DI FISICA - A.A Turno: Nome Studenti Gruppo: Data SCHEMA RIASSUNTIO DELL'ESPERIENZA DI ELETTROLISI. Preparare la soluzione elettrolitica Preparare la soluzione nel matraccio da 50 ml utilizzando come soluto g di SO (H O) 5 e come solvente acqua demineralizzata. Mescolare accuratamente. Quantità di SO (H O) 5 pesata: +/- mg Concentrazione di in soluzione (C teo ): +/- g /l Attenzione: - Per il calcolo nella concentrazione ricordarsi di considerare i pesi atomici/molecolari: M SO(HO)5 : 9.68 g/mol - M : 6.55 g/mol - L errore sulla singola pesata è dato dalla precisione della bilancia (pari a 0. mg) - L errore sulla concentrazione si ricava con la formula per la propagazione per prodotti e rapporti. L errore sul volume è dato dalla precisione del matraccio usato (indicata sul matraccio stesso).. Costruire la elettrolitica ed il relativo circuito.) Preparare una spira di rame e pesarla. Attenzione: prestare molto attenzione quando si pesa la spira; per essere sicuri di avere urato un valore corretto fare la pesata su diverse bilance. I due pesi devono essere uguali (possono differire al più di pochi decimi di milligrammo). Se si trovano discordanze tra le due ure ripetere l operazione facendo più attenzione..) Prelevare 50 ml della soluzione precedentemente preparata e porli all interno di un beaker Tale volume va determinato CON ATTENZIONE mediante 5 pipettate da 0 ml.) Collegare nel modo corretto tutti gli elementi del circuito. Fare in particolar modo attenzione: - ad aver connesso la spira di rame (che costituisce il catodo) al polo negativo e il filamento centrale di platino al polo positivo - che nessun elemento metallico formi un cortocircuito (in particolare la spira di rame e il filamento centrale non devono toccarsi), in modo da essere certi che la corrente passi solo attraverso la soluzione elettrolitica. Effettuare la prima elettrolisi Accendere l alimentatore e nel contempo far partire il cronometro. Durante l intera durata dell elettrolisi verificare che la corrente resti costante. In caso contrario agire sul potenziometro dell alimentatore per riportare la corrente al valore desiderato. Al termine dell elettrolisi spegnere l alimentatore ed estrarre la spira facendo attenzione a maneggiarla con cura per evitare la perdita di parte del che si è ositato. Porre la spira all interno della stufa lasciandola asciugare all interno per circa minuti, dopo di che pesarla nuovamente.
2 Non buttare la soluzione che ha subito l elettrolisi ma coprire il beaker con del parafilm e tenerlo da parte. Determinazione della costante di Faraday con il metodo della pesata e del suo errore La costante di Faraday si ricava mediante la relazione: F M Q z m M i t z m - M = peso atomico del (pari a 6.55 g/mol) - z = valenza del (pari a ). dove: - Q = carica che è circolata nel circuito. Se la corrente durante l elettrolisi è rimasta pressoché costante la carica si ricava come prodotto tra l intensità di corrente e il tempo di durata dell elettrolisi: Q i t - m = massa di rame che si è ositata sul catodo. Tale massa si ricava come differenza tra il peso della spira dopo e prima dell elettrolisi: m P P. L errore sulla costate di Faraday F si ricava con la formula per la propagazione dei prodotti e rapporti. Le variabili affette da errore sono: - m, il cui errore si trova usando la formula della propagazione degli errori somme e differenze - t, il cui errore dipende dallo strumento utilizzato per la ura della durata dell elettrolisi (considerando un comune cronometro, l errore tipico è di qualche secondo) - i, il cui errore è dato dalla precisione dell amperometro, ed è pari all % del valore urato (se si leggeva quindi una corrente di ma, l errore associato è pari a 0. ma) TABELLA RIASSUNTIA DELLA PRIMA ELETTROLISI (metodo pesata) Peso spira prima dell elettrolisi (mg) Peso spira dopo l elettrolisi (mg) Massa di ositata (mg) Corrente i (ma) Durata elettrolisi (s) Costante di Faraday ± ± 5. Determinazione della costante di Faraday con il metodo della variazione di concentrazione e del suo errore Una metodologia alternativa ed indiretta per la determinazione della massa di rame ositata sul catodo consiste nella ura della variazione di concentrazione di nella soluzione che ha subito l elettrolisi. Se infatti parte del presente in soluzione va a ositarsi sul catodo, la concentrazione di in soluzione dopo l elettrolisi risulterà minore della concentrazione iniziale. Quindi conoscendo la variazione di concentrazione ed il volume di soluzione utilizzato per l elettrolisi è possibile ricavare la massa di rame che non è più presente in soluzione al termine dell elettrolisi.
3 I valori di concentrazione della soluzione si ottengono per mezzo di ure di assorbanza, effettuate mediante l utilizzo di uno spettrofotometro. Esiste infatti una relazione di proporzionalità diretta tra la concentrazione C di una soluzione e la sua assorbanza A: C A (relazione di Lambert-Beer) Il coefficiente di proporzionalità è stato determinato sperimentalmente dagli studenti degli anni scorsi ed è assunto pari a:. 0.0 g / l L utilizzo dello spettrofotometro richiede alcune ure preliminari atte a ricercare le migliori condizioni sperimentali di impiego dello strumento (punto 5.) e la sua precisione intrinseca (punto 5.) Di seguito vengono illustrati i passi necessari a tali determinazioni. 5. Spettro di assorbimento: ricerca max Preparare una nuova soluzione in un altro matraccio da 50 ml utilizzando come soluto g di SO (H O) 5 e come solvente ammoniaca Quantità di SO (H O) 5 pesata: +/- mg Concentrazione di in soluzione: +/- g /l Fare una serie di ure di assorbanza (max. 0) partendo dal valore di 550 nm e variando la lunghezza d'onda della luce utilizzata alla ricerca del valore per cui si ha assorbanza massima. Ricordarsi di effettuare la sottrazione del bianco per ognuna delle lunghezze d'onda utilizzate. Misura (nm) A max = (nm) D ora in avanti tutte le ure di assorbanza verranno effettuate impostando allo spettrofotometro il valore di max 5. Determinazione della precisione dello spettrofotometro Preparare 0 cuvette e riportare nella seguente tabella l'assorbanza urata per ognuna di esse in corrispondenza di max. Calcolare poi il valor medio Ā, la deviazione standard S A e la deviazione standard della media S Ā Ā: S A : S Ā :
4 Ora si hanno tutti gli elementi necessari per determinare la costante di Faraday relativa alla prima elettrolisi già effettuata, mediante la ura della variazione di concentrazione, e per stimarne l errore. erificare la concentrazione della soluzione preparata al punto nel seguente modo: Prelevare dal matraccio 0 ml della soluzione, versarli in un beaker e diluirli con 0 ml di ammoniaca. Mescolare bene e riempire due cuvette, urarle allo spettrofotometro sempre in corrispondenza della max (ricordarsi sempre di usare anche una cuvetta riempita di ammoniaca per la sottrazione del bianco). La concentrazione della soluzione si trova con la seguente formula: C = A = +/- g /l dove A è il valore medio di assorbanza urato, il volume di soluzione usato per la ura di assorbanza (cioè 0 ml) e il volume di ammoniaca aggiunto (cioè 0 ml). L errore su C si ricava utilizzando la formula generale di propagazione degli errori (N.B. il calcolo delle derivate parziali lo si può trovare in appendice ) Controllare che C teo (del punto ) e C non siano troppo diversi mediante il calcolo della compatibilità: C.L = La concentrazione della soluzione DOPO l'elettrolisi (C ) si ottiene in modo analogo a quanto appena descritto: mescolare bene la soluzione che ha subito l elettrolisi, prelevarne 0 ml, versarli in un beaker e diluirli con 0 ml di ammoniaca. Mescolare bene e riempire due cuvette, urarle allo spettrofotometro sempre in corrispondenza della max (ricordarsi sempre di usare anche una cuvetta riempita di ammoniaca per la sottrazione del bianco). La massa di rame non più in soluzione (e quindi ositata sulla spira) si ricava mediante la formula: m = (C - C ) = A A con: = volume di soluzione usato per l'elettrolisi (50 ml), = volume di soluzione usato per la ura di assorbanza prima dell'elettrolisi (0 ml) = volume di ammoniaca aggiunto a per la ura di assorbanza (0 ml), A = ura di assorbanza prima dell elettrolisi = volume di soluzione usato per la ura di assorbanza dopo l'elettrolisi (0 ml), = volume di ammoniaca aggiunto a per la ura di assorbanza (0 ml). A = ura di assorbanza dopo l elettrolisi In questo caso l errore su m si calcola usando la formula generale della propagazione degli errori. I risultati delle derivate parziali rispetto alle variabili di interesse sono riportate in appendice. TABELLA RIASSUNTIA DELLA PRIMA ELETTROLISI (metodo concentrazione) Assorbanza media prima dell elettrolisi (A ) Assorbanza media dopo dell elettrolisi (A ) Massa di ositata (mg) Corrente i (ma) Durata elettrolisi (s) Costante di Faraday ± ±
5 6. Effettuare le altre elettrolisi Effettuare altre tre o quattro elettrolisi seguendo le modalità descritte ai punti e, usando sempre la soluzione senza ammoniaca del punto. Ora, per ogni elettrolisi, è possibile determinare in parallelo la massa ositata sulla spira sia con il metodo della pesata che con il metodo della variazione di concentrazione. Riassumere tutti i dati ottenuti nella seguente tabella: TABELLA RIASSUNTIA DELLE ARIE ELETTROLISI (entrambi i metodi) Corrente i (ma) Durata elettrolisi (s) Peso spira prima dell elettrolisi (mg) Peso spira dopo l elettrolisi (mg) Massa di ositata (mg) metodo pesata F metodo della pesata olume di soluzione usato per l'elettrolisi ( ) olume soluzione per ure assorbanza prima dell elettrolisi ( ) olume ammoniaca aggiunto per ure assorbanza prima dell elettrolisi ( ) Assorbanza media prima dell elettrolisi (A ) olume soluzione per ure assorbanza dopo l elettrolisi ( ) olume ammoniaca aggiunto per ure assorbanza dopo l elettrolisi ( ) Assorbanza media dopo l elettrolisi (A ) Massa di ositata (mg) metodo concentr. F metodo della concentrazione Elettrolisi Elettrolisi Elettrolisi Elettrolisi Per ognuno dei metodi utilizzati, calcolare il valor medio di F trovato nelle o elettrolisi effettuate, con il suo errore C/mol) : S S F e discuterne la compatibilità col valore atteso (9685 F N Metodo della pesata: F media = +/- C/mol C.L.= Metodo della concentrazione : F media = +/- C/mol C.L.= 5
6 Infine confrontare la deviazione standard di F (S F ) ottenuta sopra con l errore stimato con la propagazione degli errori. Commentare la concordanza o non concordanza delle stime. Concordanza: si o no e valori Commento: Appendice ) Si è visto come sia possibile determinare la concentrazione della soluzione per elettrolisi andando a urare l assorbanza di un aliquota di quella soluzione, opportunamente diluita con ammoniaca: C = A Questa formula è una espressione non riconducibile a una semplice somma o a una semplice combinazione prodotto/rapporto, quindi per calcolare l errore su C è necessario applicare la formula generale di propagazione degli errori: C C A (A) dove: C C A A l errore su alfa medio ( C A C ) è pari a : ± 0.0 g/l C l errore su A è dato dalla precisione dello spettrofotometro determinata al punto 5. C A L errore su ( ) è quello associato alla singola pipettata da 0 ml. Esso tiene conto sia dell incertezza intrinseca dello strumento (accuratezza nella fabbricazione), sia dell incertezza dello sperimentatore. Nel complesso l errore su una pipettata da 0 ml è stimabile in ±0. ml. C A L errore su ( ) è quello associato a due pipettate da 0 ml. Esso risulta quindi pari a: Per calcolare l errore su C è quindi sufficiente inserire, nella formula (A), i valori delle derivate e degli errori calcolati usando le formule sopra elencate ) Utilizzando il metodo della variazione di concentrazione, la massa ositata si ricava usando la formula: m = (C - C ) = A A Anche in questo caso l errore su m si calcola usando la formula generale della propagazione degli errori. La seguente tabella (che riporta che i risultati delle derivate parziali rispetto alle variabili di interesse) facilita il calcolo dell errore su m. 6
7 Singoli termini della formula Elettrolisi Elettrolisi Elettrolisi Elettrolisi m α m α m A m A A m A m A m A A m A m m m m j m x j j x Le modalità di calcolo dei vari errori Appendice. i sulle singole variabili sono già state introdotte in 7
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE BIOLOGICHE LABORATORIO DI FISICA
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE BIOLOGICHE LABORATORIO DI FISICA Turno: Nome Studenti Gruppo: Data ----------------------------------------------------------------------------------- Al termine dell
DettagliSCHEDA DI LABORATORIO
SCHEDA DI LABORATORIO Elettrolisi dell Acqua e Separazione Elettrolitica di un Metallo Premessa Teorica Connessione tra materia e la carica elettrica Metodo per misurare la carica elettrica mediante elettrolisi
DettagliCORSO DI PERFEZIONAMENTO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI FISICA CORSO DI PERFEZIONAMENTO PERCORSI DIDATTICI DI FISICA E MATEMATICA: MODELLI, VERIFICHE SPERIMENTALI, STATISTICA ATOMI E CARICA ELETTRICA: PROPOSTA
DettagliDETERMINAZIONE DEL CONTENUTO IN CAFFEINA
DETERMINAZIONE DEL CONTENUTO IN CAFFEINA (PER VIA SPETTROFOTOMETRICA ATTRAVERSO LA COSTRUZIONE DELLA RETTA DI TARATURA). O CH 3 H 3 C 1 6 N N 7 5 2 8 O N N 3 4 9 CH 3 Caffeina (1,3,7-trimetil-3,7-diidro-1H-purin-2,6-dione)
DettagliLa legge. Il colorimetro. L esperienza. Realizzato da. August Beer ( ) Johann Heinrich Lambert ( )
LA LEGGE DI LAMBERT-BEER BEER Esperienza con il sensore colorimetrico La legge Il colorimetro August Beer (1825-1863) L esperienza Johann Heinrich Lambert (1728-1777) Realizzato da La legge di Lambert
DettagliFORMULARIO DI CHIMICA
ARGOMENTO Grandezze chimiche fondamentali: 1. Numero di Avogadro 2. Mole 3. Massa Molare 4. Densità 5. Volume molare di un gas Modi di esprimere la concentrazione: 1. Molare M 2. Parti per milione ppm
DettagliLa separazione elettrolitica di un metallo. Scheda di Laboratorio
La separazione elettrolitica di un metallo Scheda di Laboratorio Premessa Destinatari: classe seconda di un istituto tecnico commerciale, nell insegnamento di scienze della materia. Argomento proposto:
DettagliDeterminazione dell azoto totale e ammoniacale in spettrofotometria: modalità di calibrazione e confrontabilità nel tempo
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA CORSO DI LAUREA INTERFACOLTÀ IN BIOTECNOLOGIE Determinazione dell azoto totale e ammoniacale in spettrofotometria: modalità di calibrazione e confrontabilità nel tempo Relatore:
DettagliCorso di Chimica Analitica II e Laboratorio Docenti: Davide Atzei e Antonella Rossi
Corso di Chimica Analitica II e Laboratorio Docenti: Davide Atzei e Antonella Rossi Analisi elettrogravimetrica del rame in composti, leghe e minerali contenenti rame 1 OBIETTIVI I metodi dell analisi
DettagliVerificheremo che a seconda dei valori della resistenza in questione è possibile:
Misure di resistenze elettriche: esistono molti metodi di ura di resistenze la cui scelta è determinata dalla precisione richiesta nella ura, dall intervallo di valori in cui si presume cada la resistenza
DettagliXVII ZOLFO. Metodo XVII.1 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO TOTALE. Metodo XVII.2 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO DA SOLFATI
XVII ZOLFO Metodo XVII.1 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO TOTALE Metodo XVII.2 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO DA SOLFATI XVII - ZOLFO Metodo XVII.1 DETERMINAZIONE DELLO ZOLFO TOTALE 1. Principio Il campione viene
DettagliESPERIENZA DI LABORATORIO N 1. 1) Misura diretta mediante tester della resistenza elettrica dei resistori R1, R2, R3 e calcolo degli errori di misura.
ESPERIENZA DI LABORATORIO N. ) Misura diretta mediante tester della resistenza elettrica dei resistori R, R, R3 e calcolo degli errori di misura. Dalla misurazione diretta delle singole resistenze abbiamo
DettagliDeterminazione del contenuto di licopene
Determinazione del contenuto di licopene (Corso di Fisiologia della produzione e della post-raccolta) Il colore arancione, giallo e rosso di foglie, fiori e frutti è dovuto principalmente alla presenza
DettagliDistribuzione Gaussiana - Facciamo un riassunto -
Distribuzione Gaussiana - Facciamo un riassunto - Nell ipotesi che i dati si distribuiscano seguendo una curva Gaussiana è possibile dare un carattere predittivo alla deviazione standard La prossima misura
DettagliMisura del coefficiente di Hall per i metalli. Cognome Nome Data
- Piano Nazionale Lauree Scientifiche Progetto IDIFO5 - Scuola Nazionale di Fisica Moderna per Insegnanti SNFMI Università di Udine, 8-12 settembre 2014 Misura del coefficiente di Hall per i metalli Cognome
DettagliProcedura operativa per il calcolo dell incertezza
Procedura operativa per il calcolo dell incertezza 1 Le procedure di seguito riportate vengono utilizzate per stimare l incertezza della preparazione dei materiali di riferimento da parte di ULTRA Scientific
DettagliSCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA
SCHEDA N 1 IL PENDOLO SEMPLICE SCHEDA N 8 DEL LABORATORIO DI FISICA Scopo dell'esperimento. Determinare il periodo di oscillazione di un pendolo semplice. Applicare le nozioni sugli errori di una grandezza
Dettagli23/10/2013. La normalità si può mettere in relazione con la molarità di una soluzione attraverso la relazione: N = M x n
Moli (n) = massa del soluto/pm Molarità = moli (n) di soluto contenute in 1 litro di soluzione Molalità = moli (n) di soluto contenute in 1Kg di soluzione Normalità = Eq/V (numero di equivalenti di soluto
DettagliEsercizi S A 2.0 S B. =0.2; Metodo B: S B ii)
Si usano ue metoi ifferenti per misurare il carico i rottura i un filo i acciaio e si fanno 0 misure per ognuno ei metoi. I risultati, espressi in tonnellate, sono i seguenti: Metoo :..5.7..6.5.6.4.6.9
DettagliRelazione dell'esperienza fatta nel laboratorio di fisica: Carica e scarica di un condensatore
Bormio, 30 Gennaio 2016 Studenti: -... Relazione dell'esperienza fatta nel laboratorio di fisica: Carica e scarica di un condensatore Un condensatore è un sistema di due conduttori affacciati, detti armature,
DettagliMA + H + MAH + Materiale: 500 cc di soluzione di NaOH 0.01 M 500 cc di soluzione di HCl 0.01 M fresca Metil-arancio (MA) Etanolo Acqua distillata
Cambiamenti nell aspetto degli spettri di assorbimento elettronico del metilarancio in funzione del ph a seguito della reazione di protonazione del metilarancio. Scopo dell esperimento è osservare la variazione
DettagliSchema a blocchi di uno spettrofluorimetro
MONOCROMATORE EMISSIONE EM Schema a blocchi di uno spettrofluorimetro MONOCROMATORE ECCITAZIONE SORGENTE EXC RIVELATORE (TUBO FOTOMOLTIPLICATORE) Anche il DNA assorbe nell UV Cosa determina l assorbanza
DettagliTutte le altre grandezze fisiche derivano da queste e sono dette grandezze DERIVATE (es. la superficie e il volume).
Grandezze fisiche e misure La fisica studia i fenomeni del mondo che ci circonda e ci aiuta a capirli. Tutte le grandezze che caratterizzano un fenomeno e che possono essere misurate sono dette GRANDEZZE
DettagliLaurea Magistrale in Biologia
Laurea Magistrale in Biologia Laboratorio del corso di Chimica Fisica Biologica Anno accademico 2009/10 SCOPO Determinazione dei parametri termodinamici associati alla denaturazione termica di una piccola
DettagliEstrazione di acido salicilico con acetato di n-butile
S.A.G.T. Anno Accademico 2009/2010 Laboratorio Ambientale II A Dottoressa Valentina Gianotti Marco Soda Matricola num. 10015062 Estrazione di acido salicilico con acetato di n-butile L estrazione liquido-liquido
DettagliC I R C O N F E R E N Z A...
C I R C O N F E R E N Z A... ESERCITAZIONI SVOLTE 3 Equazione della circonferenza di noto centro C e raggio r... 3 Equazione della circonferenza di centro C passante per un punto A... 3 Equazione della
DettagliErrore casuale, o indeterminato (influenza la precisione) Deriva dall effe9o prodo9o dalla presenza di variabili incontrollate nelle misure.
Errore sperimentale Errore casuale, o indeterminato (influenza la precisione) Deriva dall effe9o prodo9o dalla presenza di variabili incontrollate nelle misure. Errore sistema0co o determinato (influenza
DettagliRelazione di fisica ESPERIMENTO N 1
ISTITUTO SUPERIORE "B. RUSSELL" DI ROMA Relazione di fisica ESPERIMENTO N 1 1.TITOLO Misurazione indiretta della massa di un cilindretto metallico mediante i metodi della tara di J.C. Borda e della doppia
Dettagliε 340 nm A 260 nm A 260nm = 1.36 A 340 nm = A 340nm A = c [NADH] = : 6.22 x 10 3 = x 10-6 M
ESERCIZI 2 Esercizio n.1 Trovare la concentrazione di NAD e NADH in una soluzione miscelata basandosi sui seguenti dati ottenuti in una cuvetta da 1 cm : I coefficienti di estinzione molare a 260 nm sono
DettagliSviluppo microbico Procedure di valutazione dello sviluppo microbico. Esercitazione 1. Analisi sperimentali. Metodi diretti.
Procedure di valutazione dello sviluppo microbico Analisi sperimentali Materiale Microrganismo: Saccharomyces cerevisiae Terreno colturale: 1 turno MEB Composizione (g/l) MEB: estratto malto 20, peptone
DettagliGLI ERRORI DI MISURA
Revisione del 26/10/15 ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE V.E.MARZOTTO Valdagno (VI) Corso di Fisica prof. Nardon GLI ERRORI DI MISURA Richiami di teoria Caratteristiche degli strumenti di misura Portata: massimo
DettagliIntervallo di fiducia del coefficiente angolare e dell intercetta L intervallo di fiducia del coefficiente angolare (b 1 ) è dato da:
Analisi chimica strumentale Intervallo di fiducia del coefficiente angolare e dell intercetta L intervallo di fiducia del coefficiente angolare (b 1 ) è dato da: (31.4) dove s y è la varianza dei valori
DettagliISTOGRAMMI E DISTRIBUZIONI:
ISTOGRAMMI E DISTRIBUZIONI: i 3 4 5 6 7 8 9 0 i 0. 8.5 3 0 9.5 7 9.8 8.6 8. bin (=.) 5-7. 7.-9.4 n k 3 n k 6 5 n=0 =. 9.4-.6 5 4.6-3.8 3 Numero di misure nell intervallo 0 0 4 6 8 0 4 6 8 30 ISTOGRAMMI
DettagliLEZIONE 4. Le soluzioni
LEZIONE 4 Le soluzioni Le soluzioni sono miscugli omogenei i cui costituenti conservano le loro proprietà. Nelle soluzioni il solvente è il componente in maggiore quantità. Il soluto è il componente delle
DettagliMisure su linee di trasmissione
Appendice A A-1 A-2 APPENDICE A. Misure su linee di trasmissione 1) Misurare, in trasmissione o in riflessione, la lunghezza elettrica TL della linea. 2) Dal valore di TL e dalla lunghezza geometrica calcolare
DettagliMISURE DI VISCOSITA CON IL METODO DI STOKES
MISURE DI VISCOSITA CON IL METODO DI STOKES INTRODUZIONE La viscosità di un fluido rappresenta l attrito dinamico nel fluido. Nel caso di moto in regime laminare, la forza di attrito è direttamente proporzionale
DettagliCORSO DI MATEMATICA E LABORATORIO ESERCIZI ASSEGNATI NELL A.A. 2016/17
CORSO DI MATEMATICA E LABORATORIO ESERCIZI ASSEGNATI NELL A.A. 26/7 GABRIELE BIANCHI Gli esercizi che seguono sono quelli che assegnerò durante il corso 26/7. Tutti gli esercizi presenti in un compito
DettagliMisure di dispersione (o di variabilità)
08/04/014 Misure di dispersione (o di variabilità) Range Distanza interquartile Deviazione standard Coefficiente di variazione Misure di dispersione 7 8 9 30 31 9 18 3 45 50 x 9 range31-74 x 9 range50-941
DettagliCALORIMETRO DELLE mescolanze
CALORIMETRO DELLE mescolanze Scopo dell esperienza è la misurazione del calore specifico di un corpo solido. Il funzionamento del calorimetro si basa sugli scambi di energia, sotto forma di calore, che
DettagliCostruzione di. circuiti combinatori
Costruzione di circuiti combinatori Algebra Booleana: funzioni logiche di base OR (somma): l uscita è 1 se almeno uno degli ingressi è 1 A B (A + B) 0 0 0 0 1 1 1 0 1 1 1 1 AND (prodotto): l uscita è 1
DettagliCodifica binaria. Rappresentazioni medianti basi diverse
Codifica binaria Rappresentazione di numeri Notazione di tipo posizionale (come la notazione decimale). Ogni numero è rappresentato da una sequenza di simboli Il valore del numero dipende non solo dalla
DettagliMISURA DELLA DISTANZA FOCALE DI UNA LENTE CONVERGENTE
MISURA DELLA DISTANZA FOCALE DI UNA LENTE CONVERGENTE La distanza focale f di una lente convergente sottile è data dalla formula: da cui 1 f = 1 p + 1 q f = pq p + q dove p e q sono, rispettivamente, le
DettagliMISURE DI CALORIMETRIA
MISURE DI CALORIMETRIA L esperienza comprende tre parti: Determinazione del calore specifico di alcuni materiali Verifica del valore della costante di Joule J. Misura del calore latente di fusione del
DettagliISTITUTO TECNICO AGRARIO Carlo Gallini
Determinazione della densita di un solido PRINCIPIO La densità è ottenuta per calcolo dopo aver determinato massa e volume MATERIALI Cilindro di plastica da 100 ml REATTIVI Nessun reattivo 1. Determinazione
Dettagli4) 8 g di idrogeno reagiscono esattamente con 64 g di ossigeno secondo la seguente reazione:
Esercizi Gli esercizi sulla legge di Lavoisier che seguono si risolvono ricordando che la massa iniziale, prima della reazione, deve equivalere a quella finale, dopo la reazione. L uguaglianza vale anche
DettagliSCHEDA PER LO STUDENTE DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN CORPO SOLIDO
SCHEDA PER LO STUDENTE DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN CORPO SOLIDO I Titolo dell esperienza N 2 DETERMINAZIONE DEL VOLUME E DELLA DENSITÀ DI UN CORPO SOLIDO IRREGOLARE Autori Prof.sse Fabbri Fiamma,
DettagliGuida al calcolo del maggior ricavo o compenso per i contribuenti non soggetti agli studi di settore o ai parametri. (art. 7, Legge n.
Guida al calcolo del maggior ricavo o compenso per i contribuenti non soggetti agli studi di settore o ai parametri (art. 7, Legge n. 289 del 2002) Di seguito sono riportate le informazioni utili al contribuente
DettagliCorso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II
Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC1 Scopo dell'esperienza: Circuiti in corrente continua 1. Utilizzo di voltmetro ed amperometro; 2. verifica della validita'
DettagliPreparazione e. elettrocromici. Descrizione dell esperienza
Preparazione e caratterizzazione di polimeri elettrocromici Descrizione dell esperienza 1. Introduzione L esperienza ha come obiettivo la preparazione di un polimero conduttore (pedot) con proprietà elettrocromiche
DettagliSOLUZIONI e DILUIZIONI
SOLUZIONI e DILUIZIONI Introduzione In chimica viene definita soluzione un sistema in cui due o più sostanze formano un miscuglio omogeneo. Nella maggior parte dei casi una soluzione è costituita da due
DettagliTOPOGRAFIA 2013/2014. Prof. Francesco-Gaspare Caputo
TOPOGRAFIA 2013/2014 L operazione di misura di una grandezza produce un numero reale che esprime il rapporto della grandezza stessa rispetto a un altra, a essa omogenea, assunta come unità di misura. L
DettagliLABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea Triennale in Chimica CORSO DI: LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA Docente: Dr. Alessandro Caselli
DettagliProve di miscibilità
Prove di miscibilità Materiali: Vetreria: becher, pipette pasteur, spruzzette, bacchetta per agitazione. Composti: acqua distillata, alcool etilico non denaturato, acetone, etere di petrolio, olio d oliva
Dettagliẋ 1 = 2x 1 + (sen 2 (x 1 ) + 1)x 2 + 2u (1) y = x 1
Alcuni esercizi risolti su: - calcolo dell equilibrio di un sistema lineare e valutazione delle proprietà di stabilità dell equilibrio attraverso linearizzazione - calcolo del movimento dello stato e dell
DettagliCapitolo 8. Intervalli di confidenza. Statistica. Levine, Krehbiel, Berenson. Casa editrice: Pearson. Insegnamento: Statistica
Levine, Krehbiel, Berenson Statistica Casa editrice: Pearson Capitolo 8 Intervalli di confidenza Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Economia Dipartimento di Economia e Management, Università
DettagliEsempio di Relazione Esperimento rivolto a Istituti di scuola superiore di secondo grado Esperimento N 14 Luigi De Biasi
Esempio di Relazione Esperimento rivolto a Istituti di scuola superiore di secondo grado Esperimento N 1 Luigi De Biasi .1 a) Studio della caratteristica di una resistenza Obbiettivo: erificare la validità
DettagliIl riducente si ossida cedendo elettroni all agente ossidante
L ossidante si riduce acquistando elettroni dall agente riducente Il riducente si ossida cedendo elettroni all agente ossidante La conduzione dell elettricità Quando una sostanza è sottoposta ad una differenza
DettagliEsercizi di termologia
Esercizi di termologia L. Paolucci 4 dicembre 2009 Sommario Termologia: esercizi e problemi con soluzioni. Per la classe seconda. Anno Scolastico 2009/0. Versione: v Si ricordi che cal 4,86. Quindi il
Dettagli5. Esercitazione 5: Dimensionamento del primo stadio di una turbina assiale
5. Esercitazione 5: Dimensionamento del primo stadio di una turbina assiale Lo scopo della presente esercitazione è il dimensionamento del primo stadio di una turbina assiale con i seguenti valori di progetto:
DettagliMISURA DIRETTA DI RESISTENZE CON IL METODO DIRETTO
MISU DIETT DI ESISTENZE CON IL METODO DIETTO Sperimentatori: Marco Erculiani (n matricola: 4549 V.O) Ivan Noro (n matricola: 458656 V.O) Durata dell esperimento: ore ( dalle ore 09:00 alle ore :00) Data
DettagliStrumentazione e misure Elettroniche 03EMN Ponte di Wheatstone
Strumentazione e misure Elettroniche 03EMN Ponte di Wheatstone Valeria Teppati October 6, 2004 1 1 Introduzione Scopo di questa esercitazione è la misura di un resistore incognito di circa 1.2 kω con una
DettagliAnalisi del vino. - Cu, Pb, Cd e Zn mediante DPASV - Fe mediante DPV - Anidride solforosa mediante DPV
Analisi del vino Tracce di rame, piombo ferro e zinco possono essere presenti nel vino come contaminanti derivati dalle usuali pratiche di produzione sia delle uve che del vino vero e proprio. L anidride
DettagliCalcoli applicati alla chimica analitica. Unità di misura del Sistema Internazionale
Calcoli applicati alla chimica analitica Unità di misura del Sistema Internazionale Soluzioni e loro concentrazioni Stechiometria chimica 1 Unità di misura SI Il Sistema Internazionale delle Unità (SI)
DettagliModulo di Fisica. Modulo di Laboratorio di Fisica
Organizzazione del corso di Fisica e Laboratorio di Fisica AA 009/010 Modulo di Fisica Docente E- Prof. Paris Matteo 6 CFU Modulo di Laboratorio di Fisica Docente E- Prof. Veronese Ivan 3 CFU Modulo di
DettagliLa chimica analitica risponde, occupandosi di determinare formule e strutture
Domane e risposte della CHIMICA Dato un composto sconosciuto come determinarne la formula? La chimica analitica risponde, occupandosi di determinare formule e strutture ChimicaGenerale_lezione2 1 Determinazione
DettagliSISTEMI LINEARI. x y + 2t = 0 2x + y + z t = 0 x z t = 0 ; S 3 : ; S 5x 2y z = 1 4x 7y = 3
SISTEMI LINEARI. Esercizi Esercizio. Verificare se (,, ) è soluzione del sistema x y + z = x + y z = 3. Trovare poi tutte le soluzioni del sistema. Esercizio. Scrivere un sistema lineare di 3 equazioni
DettagliEsercizi di Ricapitolazione
Esercizio 1. Sono dati 150g di una soluzione S 1 concentrata al 12%. (a) Determinare quanti grammi di soluto occorre aggiungere a S 1 per ottenere una nuova soluzione S 2 concentrata al 20%. (b) Determinare
DettagliA) Preparazione di una soluzione di NaOH 0.05 M
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II A.A. 2016/17 Laurea triennale in Preparazione e standardizzazione di una soluzione di Esercitazione n 2 NaOH 0.05 M. Determinazione della concentrazione di
DettagliAMPICILLINA SODICA PREPARAZIONE INIETTABILE. Ampicillina sodica polvere sterile per preparazioni iniettabili
1 0 1 0 1 0 1 0 1 001/FU Aprile 00 Commenti entro il Settembre 00 NOTA: Armonizzata con la versione revisionata della B.P. La monografia è stata completamente revisionata per armonizzarla con le corrispondenti
DettagliUniversità degli studi della Tuscia. Principi di Statistica dr. Luca Secondi A.A. 2014/2015. Esercitazione di riepilogo Variabili casuali
Università degli studi della Tuscia Principi di Statistica dr. Luca Secondi A.A. 014/015 Esercitazione di riepilogo Variabili casuali ESERCIZIO 1 Il peso delle compresse di un determinato medicinale si
DettagliSoluzione Per una miscela di due liquidi
Soluzione soluto Si definisce soluto il componente che nel passaggio in soluzione perde il suo stato di aggregazione. Un sale che si scioglie in acqua, o un gas che si scioglie in un liquido Solvente Il
DettagliMisura del campo magnetico di un magnete permanente
1 Relazione sperimentale Abbiamo misurato il campo magnetico nel traferro di un magnete permanente a C mediante il metodo di misura di Felici. Per la misure elettriche di precisione si è ricorso all uso
DettagliSOLUZIONE. a) Calcoliamo il valore medio delle 10 misure effettuate (media campionaria):
ESERCIZIO SU TEST STATISTICO (Z, T e χ ) Da una ditta di assemblaggio di PC ci viene chiesto di controllare la potenza media dissipata da un nuovo processore, che causa a volte problemi di sovraccarico
DettagliBENZILPENICILLINA BENZATINICA PREPARAZIONE INIETTABILI. Benzilpenicillina Benzatinica polvere sterile per preparazioni iniettabili
1 1 1 1 1 1 1 1 0 1 0 1 0 1 1 01/FU Maggio 00 Commenti entro il 0 Settembre 00 NOTA: Corretta in seguito ai commenti della Dott.ssa Mozzetti La monografia è stata revisionata per armonizzarla con le altre
DettagliDETERMINAZIONE DELLA TEMPERATURA ED ENTALPIA DI FUSIONE DELLO STAGNO MEDIANTE CALORIMETRIA A SCANSIONE DIFFERENZIALE
DETERMINAZIONE DELLA TEMPERATURA ED ENTALPIA DI FUSIONE DELLO STAGNO MEDIANTE CALORIMETRIA A SCANSIONE DIFFERENZIALE La tecnica della calorimetria a scansione differenziale (DSC) permette di effettuare
DettagliESERCIZIO SOLUZIONE. 13 Aprile 2011
ESERCIZIO Un corpo di massa m è lasciato cadere da un altezza h sull estremo libero di una molla di costante elastica in modo da provocarne la compressione. Determinare: ) la velocità del corpo all impatto
DettagliStudio delle oscillazioni del pendolo semplice e misura dell accelerazione di gravita g.
Studio delle oscillazioni del pendolo semplice e misura dell accelerazione di gravita g. Abstract (Descrivere brevemente lo scopo dell esperienza) In questa esperienza vengono studiate le proprieta del
DettagliLe unità fondamentali SI. Corrente elettrica
ESERITAZIONE 1 1 Le unità fondamentali SI Grandezza fisica Massa Lunghezza Tempo Temperatura orrente elettrica Quantità di sostanza Intensità luminosa Nome dell unità chilogrammo metro secondo Kelvin ampere
DettagliMisure voltamperometriche su dispositivi ohmici e non ohmici
Misure voltamperometriche su dispositivi ohmici e non ohmici Laboratorio di Fisica - Liceo Scientifico G.D. Cassini Sanremo 7 ottobre 28 E.Smerieri & L.Faè Progetto Lauree Scientifiche 6-9 Ottobre 28 -
DettagliMISURE SPERIMENTALI DI CONDUCIBILITA DI ELETTROLITI FORTI
MISURE SPERIMENTALI DI CONDUCIBILITA DI ELETTROLITI FORTI APPARECCHIATURA: - Conduttimetro CRISON GLP 31+ - Cella conduttometria - Bagno termostatico - Termometro - Bicchiere da 100 ml - 2 matracci da
DettagliAppendice 1: Verifiche scritte
ANNO SCOLASTICO 2015-2016 CLASSE 1 LB DISCIPLINA: FISICA DOCENTE: Romio Silvana A. PROGRAMMA Le misure delle grandezze. Introduzione alla fisica: la Fisica come scienza, limiti e validità di una teoria
DettagliELETTROCHIMICA: studia le relazioni tra energia chimica ed energia elettrica
ELETTROCHIMICA: studia le relazioni tra energia chimica ed energia elettrica Pila Energia chimica? energia elettrica Si basa su reazioni redox con G < 0 Cella di elettrolisi Energia elettrica? energia
Dettagli4. In un becker ci sono 50 ml di NaOH 0,10 M. Quale soluzione, se aggiunta alla soluzione nel becker, non provoca variazioni del ph?
1. Quale tra i seguenti acidi è il più debole? a. CH 3 COOH K a = 1,8*10 5 c. HF K a = 3,5*10 4 b. HCN K a = 4,9*10 10 d. HCNO K a = 1,6*10 4 2. Nell equilibrio: Fe 3+ ( aq ) + SCN ( aq ) Fe(SCN) 2+ (
DettagliINTERPOLAZIONE. Introduzione
Introduzione INTERPOLAZIONE Quando ci si propone di indagare sperimentalmente la legge di un fenomeno, nel quale intervengono due grandezze x, y simultaneamente variabili, e una dipendente dall altra,
Dettagli1. Cromatografia per gel-filtrazione
1. Cromatografia per gel-filtrazione La gel filtrazione è un metodo cromatografico che separa le sostanze in base alle loro dimensioni molecolari. I materiali che costituiscono il supporto per la gel-filtrazione
DettagliInteri positivi e negativi
Definizioni: numerali e numeri Un numerale è solo una stringa di cifre Un numerale rappresenta un numero solo se si specifica un sistema di numerazione Lo stesso numerale rappresenta diversi numeri in
DettagliSpettroscopia UV-visibile
Spettroscopia UV-visibile Cosa si misura: Trasmittanza ed Assorbanza Molti composti assorbono la radiazione elettromagnetica nelle regioni del visibile (vis) e dell ultravioletto (UV). Nel diagramma sottostante
DettagliSCALA QUADRATICA. Grafico di y(x) Grafico di y(x 2 ) y. X=x 2
SCALA QUADRATICA Grafico di y(x) y Grafico di y(x 2 ) y x X=x 2 1 SCALE NON LINEARI L utilizzo di scale non lineari permette di: Riconoscere le curve di tipo esponenziale o potenza Semplificare le curve
DettagliMisure di dispersione (o di variabilità)
14/1/01 Misure di dispersione (o di variabilità) Range Distanza interquartile Deviazione standard Coefficiente di variazione Misure di dispersione 7 8 9 30 31 9 18 3 45 50 x = 9 range=31-7=4 x = 9 range=50-9=41
DettagliLaboratorio di Fisica-Chimica
Laboratorio di Fisica-Chimica Lezione n.1. Che cos'è la Fisica? La Fisica è una scienza che si occupa dello studio dei fenomeni che avvengono in natura. Questo studio viene compiuto tramite la definizione
DettagliRappresentazione di numeri relativi (interi con segno) Rappresentazione di numeri interi relativi (con N bit) Segno e Valore Assoluto
Rappresentazione di numeri relativi (interi con segno) E possibile estendere in modo naturale la rappresentazione dei numeri naturali ai numeri relativi. I numeri relativi sono numeri naturali preceduti
DettagliLezione 4 a - Misure di dispersione o di variabilità
Lezione 4 a - Misure di dispersione o di variabilità Abbiamo visto che la media è una misura della localizzazione centrale della distribuzione (il centro di gravità). Popolazioni con la stessa media possono
DettagliCOMPITO A DI CHIMICA DEL
COMPITO A DI CHIMICA DEL 17-09-13 1A) Una miscela di solfato di rame pentaidrato e solfato di calcio diidrato viene scaldata fino alla perdita completa di acqua. La diminuzione in peso della miscela risulta
Dettagli3.1 Verifica qualitativa del funzionamento di un FET
Esercitazione n. 3 Circuiti con Transistori Rilevamento delle curve caratteristiche Questa esercitazione prevede il rilevamento di caratteristiche V(I) o V2(V1). In entrambi i casi conviene eseguire la
DettagliStatistica. Esercitazione 4 17 febbraio 2011 Medie condizionate. Covarianza e correlazione
Corso di Laurea in Scienze dell Organizzazione Facoltà di Sociologia, Università degli Studi di Milano-Bicocca a.a. 2010/2011 Statistica Esercitazione 4 17 febbraio 2011 Medie condizionate. Covarianza
DettagliRELAZIONE ESPERIMENTI SVOLTI IN LABORATORIO
RELAZIONE ESPERIMENTI SVOLTI IN LABORATORIO PRIMO ESPERIMENTO : 13/05/2017 OBIETTIVO: Dimostrare che per due fili di stessa caratteristiche, posti in parallelo passi la stessa corrente che in un filo posto
DettagliProprietà della varianza
Proprietà della varianza Proprietà della varianza Proprietà della varianza Proprietà della varianza Intermezzo: ma perché dovremmo darci la pena di studiare come calcolare la varianza nel caso di somme,
DettagliEsercitazioni di statistica
Esercitazioni di statistica Boxplot e numeri indici Stefania Spina Universitá di Napoli Federico II stefania.spina@unina.it 14 Ottobre 014 Stefania Spina Esercitazioni di statistica 1/37 Definizioni La
DettagliSCHEDA PER LO STUDENTE DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN LIQUIDO TRAMITE IL PRINCIPIO DI ARCHIMEDE
SCHEDA PER LO STUDENTE DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN LIQUIDO TRAMITE IL PRINCIPIO DI ARCHIMEDE I Titolo dell esperienza N 4 DETERMINAZIONE DELLA DENSITÀ DI UN LIQUIDO CON IL PRINCIPIO DI ARCHIMEDE
DettagliAnalisi degli Errori di Misura. 08/04/2009 G.Sirri
Analisi degli Errori di Misura 08/04/2009 G.Sirri 1 Misure di grandezze fisiche La misura di una grandezza fisica è descrivibile tramite tre elementi: valore più probabile; incertezza (o errore ) ossia
Dettagli