ANALISI DELL'IMPATTO DELLA REGOLAMENTAZIONE (AIR)

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1 ANALISI DELL'IMPATTO DELLA REGOLAMENTAZIONE (AIR) Titolo: Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle forze di polizia ai sensi dell articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. Il provvedimento reca il riordino delle forze di polizia di cui all articolo 16 della legge 1 aprile 1981, n Si tratta della Polizia di Stato, dell Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza e della Polizia penitenziaria. Considerando la peculiarità dei rispettivi ordinamenti delle suddette componenti, che interessano quattro amministrazioni differenti (Interno, Difesa, Mef e Giustizia), si è ritenuto di presentare il documento di analisi d impatto diviso per Capi, da I a IV, in maniera speculare rispetto al provvedimento, ciascuno riferito alla forza di polizia rispettivamente disciplinata. CAPO I : Revisione dei ruoli del personale della Polizia di Stato Referente: Dirigente Superiore Antonino Bella, Consigliere ministeriale aggiunto Ufficio per l Amministrazione Generale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza; tel. 06/ ; dipps.uffammgen.ps@interno.it. SEZIONE 1 - Contesto e obiettivi dell intervento di regolamentazione A) Rappresentazione del problema da risolvere e delle criticità constatate, anche con riferimento al contesto internazionale ed europeo, nonché delle esigenze sociali ed economiche considerate. Il presente schema di decreto legislativo è stato predisposto in attuazione dell articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, che ha delegato il Governo alla revisione della disciplina in materia di reclutamento, di stato giuridico e di progressione in carriera del personale delle Forze di polizia. Il Capo I del provvedimento in esame è dedicato alla Polizia di Stato. In particolare, tenuto conto dei principi di delega da seguire, con specifico riferimento al personale non direttivo e direttivo, sono state apportate modifiche alle leggi di ordinamento della Polizia di Stato e ad altre fonti normative che recano disposizioni di settore volte ad adeguare, in linea con i criteri di delega, lo stato giuridico, la progressione in carriera e il relativo trattamento economico del personale, nonché la dotazione organica complessiva in ragione delle connesse esigenze di funzionalità. Le citate misure sono state adottate d intesa con le altre Forze di polizia, avendo, a parametro di riferimento comune, l esigenza di procedere all eventuale unificazione, soppressione o istituzione di nuovi ruoli gradi e qualifiche, alla semplificazione delle procedure, al riconoscimento e valorizzazione del merito e della professionalità, nonché al mantenimento della sostanziale equiordinazione del personale e dei connessi trattamenti economici, fermo restando il riconoscimento delle peculiarità ordinamentali e funzionali del medesimo personale di ciascuna Forza di polizia e dei princìpi contenuti all articolo 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183 ( Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l impiego, di incentivi all occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro ), che riconosce la specificità delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. L intervento normativo, inoltre, in linea con il parere n /2016 reso dal Consiglio di Stato 1

2 in data 12 maggio 2016 in ordine all altro schema di decreto legislativo di attuazione dell articolo 8, comma 1, lettera a), concernente la razionalizzazione delle Forze di polizia e l assorbimento del Corpo forestale dello Stato (decreto legislativo 18 agosto 2016, n. 177), ha operato la revisione della disciplina vigente in materia di ordinamento del personale della Polizia di Stato, e segnatamente: del decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 1982, n.335, recante Ordinamento del personale della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia ; del decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 1982, n. 337, recante Ordinamento del personale della Polizia di Stato che espleta attività tecnico-scientifica o tecnica ; del decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 1982, n. 338, recante Ordinamento dei ruoli professionali dei sanitari della Polizia di Stato ; del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1987, n. 240, recante Nuovo ordinamento della banda musicale della Polizia di Stato ; del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n.334, recante Riordino dei ruoli del personale direttivo e dirigente della Polizia di Stato, a norma dell articolo 5, comma 1, della legge 31 marzo 2000, n. 78. B) Indicazione degli obiettivi (di breve, medio o lungo periodo) perseguiti con l intervento normativo. Gli obiettivi che si intendono perseguire con il presente decreto riguardano: a) il miglioramento della funzionalità complessiva dell organizzazione della Polizia di Stato mediante: il potenziamento e l ampliamento delle funzioni, in particolare, per il personale con qualifica apicale dei ruoli degli agenti e assistenti, dei sovrintendenti e degli ispettori che espletano funzioni di polizia e degli altri ruoli della polizia di Stato, con conseguente intervento sui trattamenti economici connessi alle nuove funzioni e responsabilità; l introduzione di un parametro stipendiale più elevato; la ridefinizione delle specifiche competenze di ciascuna qualifica; la valorizzazione e l adeguamento del ruolo degli ispettori e ruoli equiparati e delle carriere dei funzionari, attraverso la previsione di uno sviluppo di carriera, rispettivamente, direttivo e dirigenziale; l introduzione della nuova qualifica apicale del sostituto commissario nel ruolo degli ispettori; b) l ampliamento delle opportunità di progressione di carriera, mediante: la valorizzazione del merito e della professionalità, nonché - direttamente correlata con quest ultima - dell anzianità di servizio, con i titoli acquisiti nel corso della carriera; la modifica della disciplina dell accesso alla qualifica iniziale del ruolo dei sovrintendenti con la previsione di modalità semplificate e meno onerose volte a valorizzare in particolare l esperienza professionale acquisita negli anni dal personale con qualifica apicale del ruolo degli agenti ed assistenti; c) il miglioramento della professionalità del personale, mediante l elevazione del titolo di studio per l accesso alla qualifica iniziale del ruolo di base (diploma di scuola secondaria di secondo grado), nonché prevedendo il possesso di titoli di studio universitari per la partecipazione al concorso ovvero per il conseguimento delle qualifiche apicali, rispettivamente, nelle carriere dei funzionari e nel ruolo degli ispettori; d) l istituzione di un nuovo ruolo in sostituzione di quello direttivo speciale di cui agli articoli 14 e seguenti del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334, istituzione temporaneamente sospesa, in attesa del riordino dei ruoli, dall articolo 1, comma 261 della legge 23 dicembre 2006, n C) Descrizione degli indicatori che consentiranno di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi indicati e di monitorare l attuazione dell intervento nell ambito della VIR. 2

3 Il grado di raggiungimento degli obiettivi che si intendono realizzare mediante l intervento normativo sarà accertato attraverso la verifica effettuata a seguito dell adozione del decreto legislativo, con riferimento: a) all ulteriore elevazione degli attuali livelli di professionalità del personale; b) ad una maggiore efficacia dell azione della Polizia di Stato, anche in conseguenza di quanto sub a); c) alla semplificazione delle procedure di selezione e avanzamento e alla razionalizzazione dei relativi costi. Tali obiettivi saranno, pertanto, agevolmente verificati nel tempo e saranno oggetto di monitoraggio anche nell ambito della VIR. D) Indicazione delle categorie dei soggetti, pubblici e privati, destinatari dei principali effetti dell intervento regolatorio. I destinatari dei principali effetti dell intervento sono gli appartenenti a tutte le qualifiche dei diversi ruoli e carriere della Polizia di Stato. SEZIONE 2 - Procedure di consultazione precedenti l intervento Non sono previste procedure di consultazione. Ciononostante, tenuto conto dell esigenza di assicurare il principio della sostanziale equiordinazione del personale delle Forze di polizia e dei connessi trattamenti economici, l intervento normativo è stato preceduto da un ampio confronto: a) tra le amministrazioni interessate, nell ambito di appositi tavoli tecnici - costituiti per l individuazione di un ventaglio di ipotesi di lavoro, ritenute maggiormente confacenti alle esigenze delle singole Forze di polizia, secondo i criteri direttivi della delega, per la valutazione e validazione delle predette ipotesi; b) con le organizzazioni sindacali, al fine di disporre di un quadro esaustivo delle criticità eventualmente rilevate da sottoporre alle valutazioni dei tavoli sub a). SEZIONE 3 - Valutazione dell opzione di non intervento di regolamentazione (opzione zero) L opzione di non intervento è stata esclusa, atteso che, in mancanza di una specifica iniziativa legislativa, non sarebbe possibile procedere al riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate. SEZIONE 4 - Opzioni alternative all intervento regolatorio Non sussistono opzioni alternative all intervento legislativo, tenuto conto che l adeguamento dell ordinamento della polizia di Stato e delle altre Forze di polizia può avvenire solo attraverso la modifica delle disposizioni di legge che regolano la materia. SEZIONE 5 - Giustificazione dell opzione regolatoria proposta e valutazione degli oneri amministrativi e dell impatto sulle PMI A) Svantaggi e vantaggi dell opzione prescelta. Non risultano svantaggi dall opzione prescelta. L intervento consente di ottenere vantaggi in termini di maggiore professionalità, efficienza e funzionalità e, nel contempo, semplificazione dell azione amministrativa relativamente al nuovo assetto ordinamentale del personale della Polizia di Stato, così sintetizzabili: 3

4 a) aumento significativo degli ufficiali di polizia giudiziaria in relazione alle esigenze di disporre di un maggior numero di operatori per lo svolgimento delle relative funzioni, finalizzate soprattutto al potenziamento dell attività di prevenzione e repressione dei reati; b) aumento significativo degli ufficiali di pubblica sicurezza per disporre di un maggior numero di operatori per lo svolgimento delle funzioni di prevenzione e di tutela dell ordine e della sicurezza pubblica, nonché per la valorizzazione della direzione di uffici e reparti; c) valorizzazione della funzione di autorità di pubblica sicurezza; d) semplificazione delle procedure di avanzamento e dei concorsi interni, rispettivamente, per la promozione al grado superiore e per l accesso ai ruoli sovraordinati, al fine di ridurre tempi e costi; e) incremento delle opportunità di progressione di carriera per il personale di tutti i ruoli mediante l introduzione del modello della carriera aperta ; f) valorizzazione delle funzioni svolte da coloro che rivestono il grado apicale, mediante conferimento di diversi e superiori compiti e responsabilità, con connessa introduzione di una specifica denominazione, al maturare di una determinata anzianità, che conferisce preminenza gerarchica; g) valorizzazione, in particolare, del ruolo degli ispettori e ruoli equiparati e delle carriere dei funzionari, grazie alla previsione dello sviluppo direttivo e dirigenziale delle rispettive carriere, con conseguente potenziamento delle funzioni ed incremento del trattamento economico. B) Individuazione e stima degli effetti dell opzione prescelta sulle micro, piccole e medie imprese. Non si prevedono effetti sulle micro, piccole e medie imprese, in quanto la proposta di intervento normativo riverbera effetti esclusivamente sul personale della Polizia di Stato e delle altre Forze di polizia. C) Indicazione e stima degli oneri informativi e dei relativi costi amministrativi, introdotti o eliminati a carico di cittadini e imprese. Non sono previsti oneri informativi a carico di cittadini e imprese in quanto la proposta di intervento normativo riverbera effetti esclusivamente sull ordinamento della Polizia di Stato e delle altre Forze di polizia. D) Condizioni e fattori incidenti sui prevedibili effetti dell intervento regolatorio. Non risultano condizioni o fattori che possano limitare la regolare applicazione dell intervento in esame. SEZIONE 6 - Incidenza sul corretto funzionamento concorrenziale del mercato e sulla competitività del paese Gli interventi previsti dalla presente iniziativa non comportano alcun impatto sul funzionamento concorrenziale del mercato, né sulla competitività del Paese. SEZIONE 7 - Modalità attuative dell intervento di regolamentazione A) Soggetti responsabili dell attuazione dell intervento regolatorio. I soggetti responsabili in via primaria dell attuazione dell intervento regolatorio sono: a) il Governo, in relazione all emanazione del decreto legislativo attuativo della delega contenuta nell articolo 8 della citata legge n. 124 del 2015; 4

5 b) il Ministro dell interno (e, ove previsto, gli altri Ministri interessati) ovvero il Capo della polizia-direttore generale della pubblica sicurezza, per quanto concerne i decreti attuativi. B) Azioni per la pubblicità e per l informazione dell intervento (con esclusione delle forme di pubblicità legale degli atti già previste dall ordinamento). Non si prevedono azioni per la pubblicità e per l informazione dell intervento, oltre all inserimento nel sito web istituzionale. C) Strumenti e modalità per il controllo e il monitoraggio dell intervento regolatorio. Il controllo e il monitoraggio saranno effettuati dalla Polizia di Stato nelle forme e con gli strumenti in atto senza ulteriori oneri per la finanza pubblica. D) Meccanismi eventualmente previsti per la revisione dell intervento regolatorio. L articolo 8 della citata legge n. 124 del 2015 prevede la possibilità per il Governo di adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo in commento, uno o più decreti legislativi recanti disposizioni integrative e correttive. E) Aspetti prioritari da monitorare in fase di attuazione dell intervento regolatorio e considerare ai fini della VIR. Gli aspetti prioritari da monitorare in fase di attuazione dell intervento regolatorio e considerare ai fini della VIR sono i seguenti: a) vantaggi derivanti dalla nuova regolazione; b) miglioramento dei livelli di professionalità del personale e di efficienza della Polizia di Stato; c) semplificazione e snellimento delle procedure concorsuali e di avanzamento, fermo restando il merito e la professionalità; d) analisi complessiva del rapporto costi-benefici dell intervento. SEZIONE 8 Rispetto dei livelli minimi di regolazione europea L intervento regolatorio non recepisce direttive europee. 5

6 Capo II: Revisione dei ruoli del personale dell Arma dei carabinieri Referente: Gen. B. Massimo Masciulli, Capo Ufficio Legislazione del Comando Generale dell Arma dei carabinieri; tel. 06/ ; SEZIONE 1 - Contesto e obiettivi dell intervento di regolamentazione A) Rappresentazione del problema da risolvere e delle criticità constatate, anche con riferimento al contesto internazionale ed europeo, nonché delle esigenze sociali ed economiche considerate. Il presente schema di decreto legislativo è stato predisposto in attuazione dell articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, che ha fornito delega al Governo per la revisione della disciplina in materia di reclutamento, di stato giuridico e di progressione in carriera del personale delle Forze di polizia. Il Capo II del provvedimento in esame è dedicato all Arma dei carabinieri. In particolare, tenuto conto dei principi di delega da seguire, con specifico riferimento al personale non direttivo e direttivo, sono state apportate modifiche al decreto legislativo 15 marzo 2010, n.66 recante Codice dell ordinamento militare (di seguito denominato brevemente COM) e ad altre fonti normative che recano disposizioni di settore volte ad adeguare, in linea con i criteri di delega, lo stato giuridico, la progressione in carriera e il relativo trattamento economico del personale, nonché la dotazione organica complessiva in ragione delle connesse esigenze di funzionalità. Le citate misure sono state adottate d intesa con le altre Forze di polizia ed in coordinamento con le Forze armate, avendo, quale parametro di riferimento comune, l esigenza di procedere all eventuale unificazione, soppressione o istituzione di nuovi ruoli gradi e qualifiche, alla semplificazione delle procedure, al riconoscimento e valorizzazione del merito e della professionalità nonché al mantenimento della sostanziale equiordinazione del personale e dei connessi trattamenti economici, fermo restando il riconoscimento delle peculiarità ordinamentali e funzionali del medesimo personale di ciascuna Forza di polizia e dei princìpi contenuti all articolo 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183 ( Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l impiego, di incentivi all occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro ), che riconosce la specificità delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. B) Indicazione degli obiettivi (di breve, medio o lungo periodo) perseguiti con l intervento normativo. Gli obiettivi che si intendono perseguire con il presente decreto riguardano: a) il miglioramento della funzionalità complessiva dell organizzazione dell Arma dei carabinieri mediante: il potenziamento e ampliamento delle funzioni, in particolare, per il personale con grado apicale del ruolo appuntati e carabinieri, sovrintendenti e ispettori; il conseguente intervento sui trattamenti economici connessi alle nuove e superiori funzioni e responsabilità attraverso l incremento dei parametri stipendiali ovvero l introduzione di nuovi livelli parametrali in corrispondenza delle qualifiche qualifica speciale/carica speciale al predetto personale apicale con una determinata anzianità nel grado; la ridefinizione delle specifiche competenze di ciascun grado e la rimodulazione dei medesimi con l introduzione del grado di luogotenente; la valorizzazione e l adeguamento delle carriere degli ufficiali e degli ispettori, che hanno uno sviluppo, rispettivamente, dirigenziale e direttivo; 6

7 b) l ampliamento delle opportunità di progressione di carriera, mediante: la valorizzazione del merito e della professionalità, nonché - direttamente correlata con quest ultima - dell anzianità di servizio, con i titoli acquisiti nel corso della carriera; la modifica della disciplina di accesso ai gradi iniziali dei ruoli dei sovrintendenti e degli ispettori, con la previsione di modalità semplificate e meno onerose volte a valorizzare, in particolare, l esperienza professionale acquisita negli anni dal personale che riveste i gradi apicali nel ruolo appuntati e carabinieri e nel ruolo sovrintendenti; c) il miglioramento della professionalità del personale, mediante l elevazione del titolo di studio per l accesso al grado iniziale del ruolo di base (diploma di scuola secondaria di secondo grado), nonché prevedendo il possesso di laurea magistrale per l accesso o per l immissione in servizio dopo il corso di formazione iniziale nelle carriere degli ufficiali. C) Descrizione degli indicatori che consentiranno di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi indicati e di monitorare l attuazione dell intervento nell ambito della VIR. Il grado di raggiungimento degli obiettivi che si intendono realizzare mediante l intervento normativo sarà accertato attraverso la verifica che, a seguito dell adozione del decreto legislativo, sia effettivamente constatata: a) l ulteriore elevazione degli attuali livelli di professionalità del personale; b) una maggiore efficacia dell azione dell Arma dei carabinieri, anche in conseguenza di quanto sub a); c) la semplificazione delle procedure di selezione e avanzamento e la razionalizzazione dei relativi costi. Tali obiettivi saranno pertanto agevolmente verificati nel tempo e saranno oggetto di monitoraggio anche nell ambito della VIR. D) Indicazione delle categorie dei soggetti, pubblici e privati, destinatari dei principali effetti dell intervento regolatorio. I destinatari dei principali effetti dell intervento sono gli appartenenti all Arma dei carabinieri, suddivisi nelle categorie appuntati e carabinieri, sovrintendenti, ispettori e ufficiali. SEZIONE 2 - Procedure di consultazione precedenti l intervento Non sono previste procedure di consultazione. Ciò nonostante, tenuto conto dell esigenza di assicurare il principio della sostanziale equiordinazione del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate e dei connessi trattamenti economici, l intervento normativo è stato preceduto da un ampio confronto tra: a) le amministrazioni interessate, nell ambito di appositi tavoli tecnici - costituiti per l individuazione di un ventaglio di ipotesi di lavoro, ritenute maggiormente confacenti alle esigenze dei singoli Corpi di polizia secondo i criteri direttivi della delega - e strategici, per la valutazione e validazione delle predette ipotesi; b) le citate Organizzazioni e i rispettivi Organismi di rappresentanza del personale, al fine di disporre di un quadro esaustivo delle criticità eventualmente rilevate sul territorio da sottoporre alle valutazioni dei tavoli sub a). SEZIONE 3 - Valutazione dell opzione di non intervento di regolamentazione (opzione zero) L opzione di non intervento è stata esclusa, atteso che in mancanza di una specifica iniziativa legislativa non sarebbe possibile procedere al riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate. 7

8 SEZIONE 4 - Opzioni alternative all intervento regolatorio Non sussistono opzioni alternative all intervento legislativo, tenuto conto che l adeguamento dell ordinamento dell Arma dei carabinieri e delle altre Forze di polizia può avvenire solo attraverso la modifica delle disposizioni di legge che regolano la materia. SEZIONE 5 - Giustificazione dell opzione regolatoria proposta e valutazione degli oneri amministrativi e dell impatto sulle pmi A) Svantaggi e vantaggi dell opzione prescelta. Non risultano svantaggi dall opzione prescelta. L intervento consente di ottenere vantaggi in termini di maggiore professionalità, efficienza, funzionalità e economicità del nuovo assetto ordinamentale del personale dell Arma dei carabinieri, così sintetizzabili: a) la rimodulazione della dotazione organica dei ruoli, in diminuzione, correlata all assorbimento del personale proveniente dal Corpo forestale dello Stato e al conseguente adeguamento della configurazione ordinativa. In particolare, in attuazione dello specifico principio di delega che fa riferimento alla forza effettiva al 28 agosto 2015, ai cessati dal servizio e alle autorizzazioni alle assunzioni non esercitate alla medesima data, nonché alle esigenze di funzionalità, la nuova dotazione organica (comprensiva delle unità in extraorganico di cui agli artt del COM) risulta complessivamente pari a unità (di cui consistenze organiche assegnate ai sensi della Tabella A di cui all art.12, comma 1, del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177), con una riduzione di unità rispetto a quella precedente ( ), al netto dell incremento riconosciuto a seguito dell assorbimento del Corpo forestale dello Stato; b) la graduale copertura delle vacanze in organico nei ruoli degli ispettori e dei sovrintendenti in relazione alla rideterminazione della dotazione organica complessiva prevista in attuazione della legge delega; c) la rivisitazione delle progressioni di carriera nei ruoli e l introduzione di qualifiche, correlate alla rimodulazione delle funzioni, per i gradi apicali dei ruoli degli ispettori, dei sovrintendenti e degli appuntati e dei carabinieri, in possesso di una determinata anzianità nel grado; INTERVENTI ATTUALE FUTURO PRINCIPALI promozione ad appuntato scelto dopo 15 anni nel ruolo dopo 14 anni nel ruolo qualifica speciale - appuntato scelto con 8 anni nel grado promozione a brigadiere dopo 7 anni nel ruolo dopo 5 anni nel ruolo promozione a brigadiere dopo 7 anni nel ruolo capo dopo 5 anni nel ruolo qualifica speciale - brigadiere capo con 8 anni nel grado promozione a luogotenente carica speciale dopo 15 nel grado di maresciallo aiutante dopo 8 anni nel grado di maresciallo aiutante - luogotenente con 4 anni nel grado 8

9 d) l istituzione del nuovo grado di luogotenente, con contestuale riduzione della permanenza nel grado di maresciallo aiutante; e) la rimodulazione dei ruoli degli ufficiali con la creazione di un nuovo ruolo normale in cui confluiscono, senza disperderne le specifiche professionalità, gli attuali ruoli normale e speciale, l armonizzazione del ruolo forestale, nonché la ridenominazione in ruolo tecnico per il ruolo tecnico logistico, con la ridefinizione dei comparti. B) Individuazione e stima degli effetti dell opzione prescelta sulle micro, piccole e medie imprese. Non si prevedono effetti sulle micro, piccole e medie imprese, in quanto la proposta di intervento normativo riverbera effetti esclusivamente sul personale dell Arma dei carabinieri e delle altre Forze di polizia. C) Indicazione e stima degli oneri informativi e dei relativi costi amministrativi, introdotti o eliminati a carico di cittadini e imprese. Non sono previsti oneri informativi a carico di cittadini e imprese in quanto la proposta di intervento normativo riverbera effetti esclusivamente sull ordinamento dell Arma dei carabinieri e delle altre Forze di polizia. D) Condizioni e fattori incidenti sui prevedibili effetti dell intervento regolatorio. Non risultano condizioni o fattori che possano limitare la regolare applicazione dell intervento in esame. SEZIONE 6 - Incidenza sul corretto funzionamento concorrenziale del mercato e sulla competitività del paese Gli interventi previsti dalla presente iniziativa, nella misura in cui valorizzano le professionalità dell Arma dei carabinieri e delle altre Forze di polizia, tendono a migliorarne l efficienza con riflessi sulla sicurezza complessiva, reale e percepita, del Sistema Paese, favorendo così un impatto positivo sul funzionamento concorrenziale del mercato e sulla competitività del Paese. SEZIONE 7 - Modalità attuative dell intervento di regolamentazione A) Soggetti responsabili dell attuazione dell intervento regolatorio. I soggetti responsabili in via primaria dell attuazione dell intervento regolatorio sono: a) il Governo, in relazione all emanazione del decreto legislativo attuativo della delega contenuta nell articolo 8 della citata legge n. 124 del 2015; b) il Ministro della difesa, in relazione agli assetti organizzativi dell Arma dei carabinieri, la cui regolazione è demandata, ai sensi del provvedimento sub a), ad appositi decreti ministeriali; c) il Comando Generale dell Arma dei carabinieri, per la rivisitazione organizzativa e dell ordinamento del personale conseguente all entrata in vigore delle disposizioni sub a) e b). B) Azioni per la pubblicità e per l informazione dell intervento (con esclusione delle forme di pubblicità legale degli atti già previste dall ordinamento). Non si prevedono azioni per la pubblicità e per l informazione dell intervento, oltre all inserimento nel sito web istituzionale. C) Strumenti e modalità per il controllo e il monitoraggio dell intervento regolatorio. 9

10 Il controllo e il monitoraggio saranno effettuati dall Arma dei carabinieri nelle forme e con gli strumenti in atto senza ulteriori oneri per la finanza pubblica. D) Meccanismi eventualmente previsti per la revisione dell intervento regolatorio. L articolo 8 della citata legge n. 124 del 2015 prevede la possibilità per il Governo di adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo in argomento, uno o più decreti legislativi recanti disposizioni integrative e correttive. E) Aspetti prioritari da monitorare in fase di attuazione dell intervento regolatorio e considerare ai fini della VIR. Gli aspetti prioritari da monitorare in fase di attuazione dell intervento regolatorio e considerare ai fini della VIR sono i seguenti: a) vantaggi derivanti dalla nuova regolazione; b) miglioramento dei livelli di professionalità del personale e di efficienza dell Arma dei carabinieri; c) semplificazione e snellimento delle procedure concorsuali e di avanzamento, fermo restando il merito e la professionalità; d) analisi complessiva del rapporto costi-benefici dell intervento. SEZIONE 8 Rispetto dei livelli minimi di regolazione europea L intervento regolatorio non recepisce direttive europee. 10

11 Capo III: Revisione dei ruoli del personale del Corpo della Guardia di finanza Referente: Gen. B. Vincenzo Tedeschi, Capo Ufficio Legislazione del Comando Generale della Guardia di finanza; tel. 06/ ; SEZIONE 1 - Contesto e obiettivi dell intervento di regolamentazione A) Rappresentazione del problema da risolvere e delle criticità constatate, anche con riferimento al contesto internazionale ed europeo, nonché delle esigenze sociali ed economiche considerate. Il presente schema di decreto legislativo è stato predisposto in attuazione dell articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, recante Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, che ha fornito delega al Governo per la revisione della disciplina in materia di reclutamento, di stato giuridico e di progressione in carriera del personale delle Forze di polizia. Il Capo III del provvedimento in esame è dedicato al Corpo della guardia di finanza. In particolare, tenuto conto dei principi di delega da seguire, con specifico riferimento al personale non direttivo e direttivo, sono state apportate modifiche alle leggi di ordinamento del predetto Corpo e ad altre fonti normative che recano disposizioni di settore volte ad adeguare, in linea con i criteri di delega, lo stato giuridico, la progressione in carriera e il relativo trattamento economico del personale, nonché la dotazione organica complessiva in ragione delle connesse esigenze di funzionalità. Le citate misure sono state adottate d intesa con le altre Forze di polizia, avendo, a parametro di riferimento comune, l esigenza di procedere all eventuale unificazione, soppressione o istituzione di nuovi ruoli gradi e qualifiche, alla semplificazione delle procedure, al riconoscimento e valorizzazione del merito e della professionalità nonché al mantenimento della sostanziale equiordinazione del personale e dei connessi trattamenti economici, fermo restando il riconoscimento delle peculiarità ordinamentali e funzionali del medesimo personale di ciascuna Forza di polizia e dei princìpi contenuti all articolo 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183 ( Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l impiego, di incentivi all occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro ), che riconosce la specificità delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco; L intervento normativo, inoltre, in linea con il parere n /2016 reso dal Consiglio di Stato in data 12 maggio 2016 in ordine all altro schema di decreto legislativo di attuazione dell articolo 8, comma 1, lettera a), concernente la razionalizzazione delle Forze di polizia e l assorbimento del Corpo forestale dello Stato (decreto legislativo 18 agosto 2016, n. 177), ha operato il riassetto, a carattere compilativo, delle norme vigenti per il personale sub direttivo previste da provvedimenti risalenti, quali il regio decreto 3 gennaio 1926, n. 126 ( Approvazione del regolamento organico per la regia Guardia di finanza ), la legge 3 agosto 1961, n. 833 ( Stato giuridico dei vicebrigadieri e dei militari di truppa della Guardia di finanza ), la legge 10 maggio 1983, n. 212 ( Norme sul reclutamento, gli organici e l avanzamento degli ispettori e dei sovrintendenti della Guardia di finanza ) e la legge 1 febbraio 1989, n. 53 ( Modifiche alle norme sullo stato giuridico degli appartenenti ai ruoli ispettori e appuntati e finanzieri del Corpo della Guardia di finanza nonché disposizioni relative alla Polizia di Stato, alla Polizia penitenziaria e al Corpo forestale dello Stato ), di cui è contestualmente disposta l abrogazione. 11

12 B) Indicazione degli obiettivi (di breve, medio o lungo periodo) perseguiti con l intervento normativo. Gli obiettivi che si intendono perseguire con il presente decreto riguardano: a) il miglioramento della funzionalità complessiva dell organizzazione del Corpo della guardia di finanza mediante: il potenziamento e ampliamento delle funzioni, in particolare, per il personale con grado apicale del ruolo appuntati e finanzieri, sovrintendenti e ispettori; il conseguente intervento sui trattamenti economici connessi alle nuove e superiori funzioni e responsabilità attraverso l incremento dei parametri stipendiali ovvero l introduzione di nuovi livelli parametrali in corrispondenza della qualifiche qualifica speciale/cariche speciali al predetto personale apicale con una determinata anzianità nel grado; la ridefinizione delle specifiche competenze di ciascun grado e la rimodulazione dei medesimi con l introduzione del grado di luogotenente; la valorizzazione e l adeguamento delle carriere degli ufficiali e degli ispettori, che hanno uno sviluppo, rispettivamente, dirigenziale o direttivo; b) l ampliamento delle opportunità di progressione di carriera, mediante: la valorizzazione del merito e della professionalità, nonché - direttamente correlata con quest ultima - dell anzianità di servizio, con i titoli acquisiti nel corso della carriera; la modifica della disciplina dell accesso alla qualifica iniziale del ruolo dei sovrintendenti con la previsione di modalità semplificate e meno onerose volte a valorizzare, in particolare, l esperienza professionale acquisita negli anni dal personale con qualifica apicale nel ruolo appuntati e finanzieri e sovrintendenti; c) il miglioramento della professionalità del personale, mediante l elevazione del titolo di studio per l accesso alla qualifica iniziale del ruolo di base (diploma di scuola secondaria di secondo grado), nonché prevedendo il possesso di titoli di studio universitari per la partecipazione al concorso, ovvero per l immissione in servizio dopo il corso di formazione iniziale, nelle carriere degli ufficiali e degli ispettori. C) Descrizione degli indicatori che consentiranno di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi indicati e di monitorare l attuazione dell intervento nell ambito della VIR. Il grado di raggiungimento degli obiettivi che si intendono realizzare mediante l intervento normativo sarà accertato attraverso la verifica che, a seguito dell adozione del decreto legislativo, sia effettivamente constatata: a) l ulteriore elevazione degli attuali livelli di professionalità del personale; b) una maggiore efficacia dell azione della Guarda di finanza, anche in conseguenza di quanto sub a); c) la semplificazione delle procedure di selezione e avanzamento e la razionalizzazione dei relativi costi. Tali obiettivi saranno pertanto agevolmente verificati nel tempo e saranno oggetto di monitoraggio anche nell ambito della VIR. D) Indicazione delle categorie dei soggetti, pubblici e privati, destinatari dei principali effetti dell intervento regolatorio. I destinatari dei principali effetti dell intervento sono gli appartenenti al Corpo della guardia di finanza, suddivisi nelle categorie appuntati e finanzieri, sovrintendenti, ispettori e ufficiali. SEZIONE 2 - Procedure di consultazione precedenti l intervento Non sono previste procedure di consultazione. 12

13 Ciò nonostante, tenuto conto dell esigenza di assicurare il principio della sostanziale equiordinazione del personale delle Forze di polizia e dei connessi trattamenti economici, l intervento normativo è stato preceduto da un ampio confronto tra: c) le amministrazioni interessate, nell ambito di appositi tavoli tecnici - costituiti per l individuazione di un ventaglio di ipotesi di lavoro, ritenute maggiormente confacenti alle esigenze dei singoli Corpi di polizia secondo i criteri direttivi della delega - e strategici, per la valutazione e validazione delle predette ipotesi; d) le citate Organizzazioni e i rispettivi Organismi di rappresentanza del personale, al fine di disporre di un quadro esaustivo delle criticità eventualmente rilevate sul territorio da sottoporre alle valutazioni dei tavoli sub a). SEZIONE 3 - Valutazione dell opzione di non intervento di regolamentazione (opzione zero) L opzione di non intervento è stata esclusa, atteso che in mancanza di una specifica iniziativa legislativa non sarebbe possibile procedere al riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate. SEZIONE 4 - Opzioni alternative all intervento regolatorio Non sussistono opzioni alternative all intervento legislativo, tenuto conto che l adeguamento dell ordinamento del Corpo della guardia di finanza e delle altre Forze di polizia può avvenire solo attraverso la modifica delle disposizioni di legge che regolano la materia. SEZIONE 5 - Giustificazione dell opzione regolatoria proposta e valutazione degli oneri amministrativi e dell impatto sulle pmi A) Svantaggi e vantaggi dell opzione prescelta. Non risultano svantaggi dall opzione prescelta. L intervento consente di ottenere vantaggi in termini di maggiore professionalità, efficienza, funzionalità e economicità del nuovo assetto ordinamentale del personale del Corpo della guardia di finanza, così sintetizzabili: a) la previsione di due soli ruoli degli ufficiali, normale (articolato in comparto ordinario, aeronavale e speciale) - in cui confluiscono, senza disperderne le specifiche professionalità mediante l introduzione di idonee misure in termini di progressione di carriera e impiego, i ruoli speciale e aeronavale - e T.L.A.; b) la rimodulazione, in diminuzione, della dotazione organica del Corpo della guardia di finanza, con la possibilità di incrementare fino a unità, fermo restando il volume organico complessivo e l invarianza di spesa, le consistenze degli ispettori, figure fondamentali per lo svolgimento delle complesse attività di polizia economicofinanziaria; c) la semplificazione delle procedure di avanzamento e dei concorsi interni, rispettivamente, per la promozione al grado superiore e per l accesso ai ruoli sovraordinati, al fine di ridurre tempi e costi; d) l incremento delle opportunità di progressione di carriera per il personale di tutti i ruoli mediante l introduzione del modello della carriera aperta ; e) valorizzazione delle funzioni svolte da coloro che rivestono il grado apicale, mediante conferimento di diversi e superiori compiti e responsabilità, con connessa introduzione di una specifica qualifica, al maturare di una determinata anzianità, che conferisce preminenza gerarchica; f) valorizzazione dei ruoli degli ispettori e degli ufficiali, anche attraverso l elevazione del 13

14 titolo di studio richiesto per il relativo accesso e conseguente adeguamento delle funzioni e del trattamento economico. B) Individuazione e stima degli effetti dell opzione prescelta sulle micro, piccole e medie imprese. Non si prevedono effetti sulle micro, piccole e medie imprese, in quanto la proposta di intervento normativo riverbera effetti esclusivamente sul personale del Corpo della Guardia di finanza e delle altre Forze di polizia. C) Indicazione e stima degli oneri informativi e dei relativi costi amministrativi, introdotti o eliminati a carico di cittadini e imprese. Non sono previsti oneri informativi a carico di cittadini e imprese in quanto la proposta di intervento normativo riverbera effetti esclusivamente sull ordinamento del Corpo della Guardia di finanza e delle altre Forze di polizia. D) Condizioni e fattori incidenti sui prevedibili effetti dell intervento regolatorio. Non risultano condizioni o fattori che possano limitare la regolare applicazione dell intervento in esame. SEZIONE 6 - Incidenza sul corretto funzionamento concorrenziale del mercato e sulla competitività del paese Gli interventi previsti dalla presente iniziativa non comportano alcun impatto sul funzionamento concorrenziale del mercato né sulla competitività del Paese. SEZIONE 7 - Modalità attuative dell intervento di regolamentazione A) Soggetti responsabili dell attuazione dell intervento regolatorio. I soggetti responsabili in via primaria dell attuazione dell intervento regolatorio sono: a) il Governo, in relazione all emanazione del decreto legislativo attuativo della delega contenuta nell articolo 8 della citata legge n. 124 del 2015; b) il Ministro dell economia e delle finanze, in relazione agli assetti organizzativi del Corpo della guardia di finanza, la cui regolazione è demandata, ai sensi del provvedimento sub a), ad appositi decreti ministeriali; c) il Comando Generale della Guardia di finanza, per la rivisitazione organizzativa e dell ordinamento del personale conseguente all entrata in vigore delle disposizioni sub a) e b). B) Azioni per la pubblicità e per l informazione dell intervento (con esclusione delle forme di pubblicità legale degli atti già previste dall ordinamento). Non si prevedono azioni per la pubblicità e per l informazione dell intervento, oltre all inserimento nel sito web istituzionale. C) Strumenti e modalità per il controllo e il monitoraggio dell intervento regolatorio. Il controllo e il monitoraggio saranno effettuati dal Corpo della Guardia di finanza nelle forme e con gli strumenti in atto senza ulteriori oneri per la finanza pubblica. D) Meccanismi eventualmente previsti per la revisione dell intervento regolatorio. L articolo 8 della citata legge n. 124 del 2015 prevede la possibilità per il Governo di adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo in commento, uno o più 14

15 decreti legislativi recanti disposizioni integrative e correttive. E) Aspetti prioritari da monitorare in fase di attuazione dell intervento regolatorio e considerare ai fini della VIR. Gli aspetti prioritari da monitorare in fase di attuazione dell intervento regolatorio e considerare ai fini della VIR sono i seguenti: a) vantaggi derivanti dalla nuova regolazione; b) miglioramento dei livelli di professionalità del personale e di efficienza del Corpo della guardia di finanza; c) semplificazione e snellimento delle procedure concorsuali e di avanzamento, fermo restando il merito e la professionalità; d) razionalizzazione dell ordinamento del personale ufficiale a seguito della riduzione a due soli ruoli; e) analisi complessiva del rapporto costi-benefici dell intervento. SEZIONE 8 Rispetto dei livelli minimi di regolazione europea L intervento regolatorio non recepisce direttive europee. 15

16 Capo IV: Revisione dei ruoli del personale del Corpo di polizia penitenziaria Referenti: - dott. Luca Venditto, magistrato addetto all'ufficio Legislativo del Ministero della giustizia ( ) - dott. Giancarlo Triscari, magistrato addetto all'ufficio Legislativo del Ministero della giustizia ( ) SEZIONE 1 - Contesto e obiettivi dell intervento di regolamentazione A) Rappresentazione del problema da risolvere e delle criticità constatate, anche con riferimento al contesto internazionale ed europeo, nonché delle esigenze sociali ed economiche Nel dare attuazione ai principi di delega di cui all articolo 8, comma 1, lettera a) della legge n. 124/2015, un capo specifico è dedicato al personale del Corpo di Polizia penitenziaria. In particolare, tenuto conto dei principi di delega da seguire, di cui il presente schema costituisce attuazione, con specifico riferimento al personale non direttivo e direttivo del Corpo di Polizia penitenziaria, si è dovuto intervenire sui testi di legge attualmente in vigore con riguardo all assetto complessivo di disciplina del trattamento economico e giuridico e della progressione in carriera, nonché provvedendo alla rideterminazione della dotazione organica. Le suddette misure di attuazione sono state adottate in linea con le scelta operate d intesa con le altre forze di Polizia, avendo, a parametro di riferimento, le esigenze di procedere all eventuale unificazione, soppressione o istituzione di nuovi ruoli gradi e qualifiche, la semplificazione delle relative procedure, i riconoscimento e valorizzazione del merito e della professionalità nonché il mantenimento della sostanziale equiordinazione del personale e dei connessi trattamenti economici, fermo restando il riconoscimento delle peculiarità ordinamentali e funzionali del medesimo personale di ciascuna Forza di polizia. Si è, sotto tale profilo, nel procedere alla definizione del trattamento giuridico e economico e degli ulteriori profili oggetto di intervento, dovuto altresì tenere conto della specificità del ruolo delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché dello stato giuridico del personale ad essi appartenente, in dipendenza della peculiarità dei compiti, degli obblighi e delle limitazioni personali, previsti da leggi e regolamenti, per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell'ordine e della sicurezza interna ed esterna. Inoltre, in questo complessivo quadro di intervento e con specifico riferimento al personale direttivo del Corpo di Polizia, si è data attuazione a quanto previsto dall articolo 1, comma 973, della legge di stabilità 2016, che prevede il riallineamento della carriera del personale dei ruoli direttivi ordinario e speciale del Corpo di polizia penitenziaria, pregiudiziale ai fini della corretta revisione dei ruoli del personale interessato. Si evidenzia, sotto tale profilo, che con legge 28 luglio 1999, n. 266, era stato già prevista una delega al Governo per l istituzione, tra l altro, dei ruoli direttivi - ordinario e speciale - del Corpo di polizia penitenziaria, con carriera analoga a quelle del corrispondente ruolo della Polizia di Stato. In attuazione della citata delega, il decreto legislativo 21 maggio 2000, n. 146, ha istituito i suddetti ruoli, articolandoli in quattro qualifiche, con ordine gerarchico e con livello analogo a quello del corrispondente ruolo dei commissari della Polizia di Stato, all epoca vigente. Ciò posto, tuttavia, per effetto del mutamento del quadro normativo, intervenuto successivamente a detto decreto legislativo, l ordinamento del personale del Corpo di polizia penitenziaria, così come delineato, non assicura più l adesione ai principi di omogeneità con le altre Forze di Polizia previsti dalla legge di delega, in particolare con le disposizioni della Polizia di Stato ed in particolare con le disposizioni del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334, emanato in attuazione dell articolo 5, comma 1, della 16

17 legge 31 marzo 2000, n. 78, e successive modifiche, nel testo antecedente alla data di entrata in vigore del decreto attuativo della legge n. 124/2015. Il presente intervento, dunque, per la parte relativa al personale direttivo del Corpo di Polizia penitenziaria, rimuove l attuale situazione di disallineamento tra le carriere del personale direttivo del Corpo di polizia penitenziaria e quelle del corrispondente personale della Polizia di Stato, avuto riguardo sia alla differente articolazione delle qualifiche, sia alle disposizioni concernenti la promozione alle qualifiche superiori. B) Indicazione degli obiettivi (di breve, medio o lungo periodo) perseguiti con l'intervento normativo. Gli obiettivi perseguiti riguardano: - il miglioramento della funzionalità complessiva dell organizzazione del Corpo di Polizia penitenziaria mediante: il potenziamento e ampliamento delle funzioni, in particolare, per il personale con qualifica e gradi apicali del ruolo degli agenti e assistenti, dei sovrintendenti e degli ispettori (assistenti capo, sovrintende capo e sostituto commissario), con conseguente intervento sui trattamenti economici connessi alle nuove funzioni e responsabilità; l introduzione di un parametro stipendiale più elevato; la ridefinizione delle specifiche competenze di ciascuna qualifica; la valorizzazione e adeguamento delle carriere degli ispettori e dei funzionari, attraverso la loro caratterizzazione, rispettivamente, direttiva e dirigenziale; l introduzione delle nuove figure professionali del sostituto commissario e del commissario coordinatore. - l ampliamento delle opportunità di progressione di carriera, mediante: la valorizzazione del merito e della professionalità, nonché - direttamente correlata con quest ultima - dell anzianità di servizio, con i titoli acquisiti nel corso della carriera; la modifica della disciplina dell accesso alla qualifica iniziale del ruolo dei sovrintendenti con la previsione di modalità semplificate e meno onerose volte a valorizzare in particolare l esperienza professionale acquisita negli anni dal personale con qualifica apicale del ruolo degli agenti ed assistenti - il miglioramento della professionalità del personale, mediante l elevazione del titolo di studio per l accesso alla qualifica iniziale del ruolo di base (diploma di scuola secondaria di secondo grado), nonché prevedendo il possesso di titoli di studio universitari per la partecipazione al concorso ovvero per l immissione in servizio, dopo il corso di formazione iniziale, nelle carriere degli ispettori e dei funzionari e ufficiali; - il riallineamento del trattamento giuridico ed economico del personale direttivo del Corpo di polizia penitenziaria con quello corrispondente della Polizia di Stato. C) Descrizione degli indicatori che consentiranno di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi indicati e di monitorare l attuazione dell intervento nell ambito della VIR. - Instaurazione tavoli di confronto con le Organizzazioni sindacali rappresentative per la determinazione dei criteri di avanzamento del personale del Corpo. - Attività delle Commissioni di progressione in carriera previste dall art. 50 del decreto legislativo 30 ottobre 1992, n. 443, competenti ad esprimere parere per la valutazione del merito del personale dei ruoli subdirettivi ; - Attività del Consiglio di Amministrazione competenti ad esprimere parere per la valutazione del merito del personale delle qualifiche della carriera dei funzionari; 17

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