FAO - Geographical Indications Study Tour

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1 FAO - Geographical Indications Study Tour Bologna, 9 ottobre 2014 Direzione Generale Agricoltura, economia ittica, attività faunistico - venatorie Servizio Percorsi di qualità, relazioni di mercato e integrazione di filiera Alberto Ventura alventura@regione.emilia-romagna.it

2 PLV produzioni agricole Emilia-Romagna 2012: M (+2,64%)

3 Dop e Igp in Emilia-Romagna 39 DOP-IGP 19 DOP di cui 15 interregionali 20 IGP DOP Parmigiano-Reggiano Grana padano Provolone Valpadana Prosciutto di Parma Prosciutto di Modena Culatello di Zibello Coppa piacentina Salame piacentino Pancetta piacentina Salamini italiani alla cacciatora Olio di Brisighella Olio Colline di Romagna Aceto balsamico tradizionale di Modena Aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia Formaggio di Fossa di Sogliano Patata di Bologna Aglio di Voghiera Casciotta di Urbino Squacquerone di Romagna IGP Vitellone bianco dell Appennino centrale Mortadella Bologna Zampone Modena Cotechino Modena Salame Cremona Fungo di Borgotaro Marrone di Castel del Rio Scalogno di Romagna Pera dell Emilia-Romagna Pesca nettarina di Romagna Asparago verde di Altedo Coppia ferrarese Aceto balsamico di Modena Amarene brusche di Modena Riso del Delta del Po Coppa di Parma Ciliegia di Vignola Salame Felino Agnello del Centro Italia Melone mantovano

4 Dop e Igp in Emilia-Romagna (Servizio Percorsi di Qualità dati al 31 dicembre 2012) Dop/Igp registrate (ottobre 2013) n. 39 % su totale nazionale 15% Fatturato alla produzione (Mln ) % sul totale nazionale (Ismea 2011) 44,5% % della PLV agricola regionale ,4% Imprese per categoria Dop/Igp Aceti diversi dagli aceti di vino Carni Formaggi Oli e grassi Ortofrutticoli e cereali Preparazioni di carni Prodotti di panetteria Totale

5 Dop e Igp in Emilia-Romagna (Servizio Percorsi di Qualità dati al 31 dicembre 2012) Numero di imprese per tipologia Az.agr. Trasf Aziende agricole Aziende di trasformazione

6 Produzione certificata in Emilia-Romagna - 31 dicembre 2012 Denominazione u.m variazione 2012/2011 IGP Vitellone Bianco dell App. Cent. capi ,16% IGP Agnello del Centro Italia** kg IGP Amarene Brusche di Modena kg ,89% IGP Asparago verde di Altedo kg ,76% IGP Marrone di Castel del Rio kg ,25% IGP Pera dell'emilia-romagna kg ,64% IGP Pesca e nettarina di Romagna kg ,98% IGP Scalogno di Romagna kg ,28% IGP Fungo di Borgotaro kg ,41% DOP Patata di Bologna kg ,51% DOP Aglio di Voghiera kg ,79% IGP Riso del Delta del Po kg - 0* ,06% IGP Ciliegia di Vignola** kg Melone mantovano** kg *: nessuna azienda in Emilia-Romagna ha certificato il prodotto finito nell'anno **: registrate nel 2013 ***: registrate nel 2012, ma non prodotte in blu le produzioni in calo costante, o superiore al 20% nel 2012

7 Produzione certificata in Emilia-Romagna - 31 dicembre 2012 Denominazione u.m variazione 2012/2011 IGP Aceto Balsamico di Modena litri ,51% DOP Aceto Balsamico Tradiz. di MO litri ,95% DOP Aceto Balsamico Tradiz. di RE litri ,28% DOP Brisighella kg ,19% DOP Colline di Romagna kg ,76% DOP Grana Padano forme ,81% DOP Parmigiano Reggiano forme ,65% DOP Formaggio di fossa di Sogliano forme n.d. - DOP Casciotta d'urbino* kg DOP Provolone Valpadana* kg DOP Squacquerone di Romagna** kg IGP Coppia ferrarese kg ,28% *: nessuna azienda in Emilia-Romagna ha certificato il prodotto finito nell'anno **: registrate nel 2013 ***: registrate nel 2012, ma non prodotte in blu le produzioni in calo costante, o superiore al 20% nel 2012

8 Produzione certificata in Emilia-Romagna - 31 dicembre 2012 Denominazione u.m variazione 2012/2011 DOP Coppa Piacentina pezzi ,65% DOP Pancetta Piacentina pezzi ,29% DOP Salame Piacentino pezzi ,43% IGP Cotechino Modena kg ,49% IGP Mortadella Bologna kg ,84% IGP Zampone Modena kg ,44% IGP Salame Cremona kg ,39% DOP Salamini italiani alla cacciatora kg ,34% DOP Culatello di Zibello pezzi ,79% DOP Prosciutto di Modena pezzi ,10% DOP Prosciutto di Parma pezzi ,60% IGP Coppa di Parma kg ,11% IGP Salame Felino** kg *: nessuna azienda in Emilia-Romagna ha certificato il prodotto finito nell'anno **: registrate nel 2013 ***: registrate nel 2012, ma non prodotte in blu le produzioni in calo costante, o superiore al 20% nel 2012

9 Prime 10 DOP IGP in Italia per fatturato alla produzione (anni Milioni di ) Rapporto Qualivita - Ismea 2012 Denominazione Grana Padano Parmigiano Reggiano Prosciutto di Parma Prosciutto di San Daniele Mozzarella di Bufala Campana Aceto balsamico di Modena IGP Gorgonzola Mortadella Bologna Bresaola della Valtellina Mela dell Alto Adige Totale prime dieci DOP-IGP Totale fatturato alla produzione DOP-IGP % sul totale fatturato alla produzione 81,31 82,31 83,76

10 Le norme attuali e i cambiamenti Regolamento UE 1151/2012 e norme applicative (Reg. CE 1898/06; DM 14 ottobre 2013; Del. RER 1273/97, in corso di revisione) Introduce protezione ex-officio, nuove indicazioni (es. prodotto di montagna), ruolo dei consorzi (tutela, controllo, promozione ecc.) Regolamento UE 261/2012 (Pacchetto latte in OCM unica): possibilità per i Consorzi di regolare la produzione per DOP/IGP lattiero-casearie Nuova PAC e PSR: attenzione alla qualità? Promozione? Estensione della programmazione della produzione al settore dei prosciutti DOP/IGP

11 Il dossier per Dop e Igp La domanda di registrazione comprende almeno (Reg. 1151/2012, articolo 8): a) il nome e l indirizzo del gruppo richiedente e delle autorità o, se disponibili, degli organismi che verificano il rispetto delle disposizioni del disciplinare; b) il disciplinare: c) un documento unico limitato agli elementi seguenti: i) gli elementi principali del disciplinare: il nome, una descrizione del prodotto, incluse, se del caso, le norme specifiche applicabili al confezionamento e all'etichettatura, e una descrizione concisa della delimitazione della zona geografica; ii) la descrizione del legame del prodotto con l'ambiente geografico o con l'origine geografica, inclusi, se del caso, gli elementi specifici della descrizione del prodotto o del metodo di ottenimento che giustifica il legame.

12 Il disciplinare Il disciplinare comprende almeno i seguenti elementi (Reg. 1151/2012, art. 7): a) il nome da proteggere come denominazione di origine o indicazione geografica, quale utilizzata nel commercio o nel linguaggio comune, e solo nelle lingue attualmente o storicamente utilizzate per descrivere il prodotto specifico nella zona geografica delimitata b) la descrizione del prodotto comprese se del caso le materie prime, nonché le principali caratteristiche fisiche, chimiche, microbiologiche od organolettiche del prodotto; c) la definizione della zona geografica delimitata riguardo al legame con l ambiente e, se del caso, gli elementi che indicano il rispetto delle condizioni di cui all articolo 5, paragrafo 3 (zona di approvvigionamento più ampia dell area di origine); d) gli elementi che comprovano che il prodotto agricolo o alimentare è originario della zona geografica delimitata;

13 Il disciplinare Il disciplinare comprende almeno i seguenti elementi (Reg. 1151/2012, art. 7): e) la descrizione del metodo di ottenimento del prodotto e, se del caso, dei metodi locali, leali e costanti nonché informazioni relative al confezionamento, quando il gruppo richiedente stabilisce in tal senso e fornisce sufficienti motivazioni specifiche per prodotto per cui il confezionamento deve aver luogo nella zona geografica delimitata per salvaguardare la qualità, garantire l origine o assicurare il controllo f) gli elementi che stabiliscono: i) il legame fra la qualità o le caratteristiche del prodotto e l ambiente geografico (DOP), o ii) il legame fra una determinata qualità, la reputazione o un altra caratteristica del prodotto agricolo o alimentare e l origine geografica (IGP); g) il nome e l'indirizzo delle autorità o degli organismi che verificano il rispetto delle disposizioni del disciplinare, e i relativi compiti specifici; h) qualsiasi regola specifica per l etichettatura del prodotto agricolo o alimentare in questione

14 Le autorità che si occupano di Dop e Igp Unione europea: riceve i dossier, li esamina e, se rispondenti alle norme, registra le denominazioni Ministero: riceve la domanda di registrazione e il parere regionale; esegue l istruttoria e invia il dossier alla CE; valutazioni etichette di prodotti con ingredienti Dop e Igp Regioni: ricevono la domanda di registrazione ed esprimono il parere; vigilanza sull azione degli organismi di controllo Organismi di Controllo - OdC (accreditati EN 45011): verificano il rispetto del disciplinare approvato, su autorizzazione ministeriale Consorzi di tutela (riconosciuti ai sensi della Legge 526/99, art. 14): tutela e promozione; vigilanza sui mercati; valutazioni etichette di prodotti con ingredienti Dop e Igp Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari - ICQRF: decreto di autorizzazione agli OdC e vigilanza sui mercati e sull attività degli OdC NAS, NAC, CFS : varie azioni di vigilanza sui mercati e sulla produzione

15 Quali attività e azioni da parte della Regione APPLICAZIONE NORME REGISTRAZIONE Supporto ai gruppi di produttori nella definizione del dossier per la richiesta di DOP o IGP Prima istruttoria della richiesta di riconoscimento e avvio iter di registrazione (compresa gestione eventuali opposizioni) Collaborazione col Ministero nella fase nazionale del percorso Gestione eventuali modifiche successive VIGILANZA sul corretto funzionamento del sistema di controllo (verifica operato Enti terzi incaricati del controllo sugli operatori) PROMOZIONE -LR 16/96: finanziamento ai Consorzi di tutela di campagne promozionali e azioni dirette della Regione es. Deliziando insieme a Unioncamere, Un Mare di Sapori -PSR: misura 133 del PSR, singola e nei progetti di filiera EDUCAZIONE ALIMENTARE: LR 29/2002 programmi triennali RICERCA E SPERIMENTAZIONE: LR 28/98, misura 124 del PSR INVESTIMENTI nelle imprese agricole e industriali: le produzioni a qualità regolamentata hanno sempre un punteggio di priorità Sostegno alle SPESE DI CERTIFICAZIONE: misura 132 del PSR

16 Obiettivi per il futuro Riconoscimento internazionale DOP e IGP (WTO?) Effettiva applicazione protezione ex-officio e maggiori strumenti e risorse per tutela Chiarezza delle norme Lotta alla contraffazione (anche attraverso coordinamento delle forze in campo) Adottare un approccio più orientato al mercato e alle esigenze dei consumatori nella gestione delle DOP e IGP (non tutto dipende dalle norme) Visione realmente interprofessionale dei consorzi di tutela Favorire tutti gli strumenti utili a programmare e adattare al mercato la produzione (contratti quadro, progetti di filiera, investimenti comuni, contratti di rete ecc)

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