Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo
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- Amerigo Cavalli
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1 Elementi di Psicologia dello Sviluppo (II modulo) Mirco Fasolo
2 Bibliografia Testi obbligatori - D amico, Devescovi (2003). Comunicazione e linguaggio nei bambini. Carocci: Roma. (Tutto) - Schaffer (2004). Psicologia dello sviluppo. Milano: Cortina Editore. (Capitoli 9 e 10) Testi facoltativi - Berti, Bombi (2008). Introduzione alla psicologia dello sviluppo. Bologna: Il Mulino. Capitoli 12 e 13) - Camaioni, Di Blasio (2007). Psicologia dello sviluppo. Bologna: Il Mulino. (Capitolo 8)
3 Cosa vuol dire comunicare?
4 Che cosa vuol dire comunicare? Comunicazione Vs. Linguaggio Comunicazione: scambio di informazioni e relazioni sociali. La comunicazione si realizza all interno di un gruppo (natura sociale), costituendone la base dell interazione e delle relazioni interpersonali (natura relazionale), prevedendo la condivisione di significati e di sistemi di segnalazione (natura culturale) e l accordo sulle regole sottese a ogni scambio (natura convenzionale).
5 Natura e convenzioni: segni e codici L atto comunicativo mette in relazione il piano dell espressione (come esprimere un concetto) e il piano del contenuto (cosa viene espresso, il concetto da esprimere).
6 Sono possibili 3 relazioni: - Arbitraria: con l utilizzo di simboli, la relazione è convenzionalizzata, frutto dell accordo sociale (la parola treno, il numero 999, la nota FA). - Ma: Croatian Ministry of Interior AD [
7 - Iconica: con l utilizzo di icone, l espressione rimanda all oggetto di riferimento, grazie alla somiglianza tra i due (un disegno, una fotografia, un suono onomatopeico). cock-a-doodle-doo
8 - Contigua: con l utilizzo degli indici, vi è una relazione di contiguità temporale e/o spaziale tra espressione e contenuto (espressioni emotive del volto, gesto di indicazione).
9 Modello comunicativo Le corrispondenze tra espressione e significato dei segni e le regole di combinazione, sono stabilite dai codici, che permettono la trasmissione di un messaggio tra due individui. Il modello della comunicazione può essere sintetizzato in 6 (+1) elementi:
10 (7)
11 1 Emittente 2 Ricevente 3 Canale 4 Messaggio 5 Codice 6 Referente 7 Contesto
12 Linguaggio e lingua Lingua: il sistema simbolico astratto e socialmente determinato. Linguaggio: la capacità cognitiva che consente l uso della lingua.
13 Comunicazione verbale e non verbale Ognuno di questi sistemi [non verbali] concorre alla generazione e alla elaborazione del significato di un atto comunicativo, producendo una specifica di significato che partecipa alla configurazione finale del significato medesimo (Anolli 2002).
14 600 Prosodia. - Fa riferimento alle caratteristiche soprasegmentali del parlato: intonazione, tono, ritmo, intensità della voce. rot ta 478 hz la pot ta 132 hz Time (s) hz 431 hz 374 hz 358 hz to re da i Time (s)
15 Sorriso e sguardo. - Movimenti del corpo, del volto e degli occhi, arricchiscono di significato la comunicazione.
16 Gesti. - un insieme di movimenti articolati che produciamo col corpo o con le mani, in accompagnamento con le parole o in assenza di esse - l insieme di movimenti o gesticolazione delle mani che accompagnano il parlato - un movimento delle braccia e delle mani in uno spazio riservato alle espressioni simboliche
17 Caratteristiche del linguaggio Produttività: poche regole specifiche e un numero ristretto di elementi permettono la produzione di un numero infinito di frasi. Composizionalità (creatività): regole e elementi sono diversamente combinabili. Doppia articolazione: a livello di suoni (privi di significato) e a livello di frasi. Ricorsività: la possibilità di creare frasi e discorsi teoricamente infiniti.
18 Le componenti della lingua Suono Fonologia Lessico Significato Semantica Morfologia Sintassi Grammatica Contesto Pragmatica Funzioni comunicative Conversazione Discorso
19 Fonetica e fonologia Fonetica È lo studio dei suoni linguistici (foni) dal punto di vista fisico e psicologico Fonologia Si occupa delle rappresentazioni astratte e delle regolarità dei suoni linguistici Un fonema è un unità a cui i parlanti attribuiscono un valore distintivo la cui funzione è fondamentalmente quella di distinguere una parola da un altra
20 Semantica Si occupa dello studio del significato - delle parole: semantica lessicale, - delle frasi: semantica proposizionale.
21 Morfologia Morfologia: La parte della grammatica che studia la forma delle parole (variabili - nome, articolo, aggettivo, pronome e verbo - e invariabili - avverbio, preposizione, congiunzione, interiezione) Morfema: sequenza minima di fonemi dotata di significato.
22 Morfologia libera Morfologia legata L insieme dei funtori (articoli, preposizioni, pronomi, congiunzioni) Legata alla parola a cui si accompagnano (flessioni di verbi, nomi, aggettivi)
23 Sintassi L insieme dei principi che governano il modo in cui le parole e i morfemi sono ordinati per formare una frase possibile in una data lingua.
24 Pragmatica Studia i meccanismi che permettono a parlanti e ascoltatori di interpretare il linguaggio nel contesto verbale e non verbale. Ne fanno parte: - La deissi: il modo in cui nelle diverse lingue si fa riferimento al contesto; - Gli atti linguistici: gli atti socialmente riconosciuti che compiamo attraverso un enunciazione linguistica;
25 - Le presupposizioni: le informazioni implicite necessarie per la corretta interpretazione dell atto linguistico; - I postulati e le implicature conversazionali: principi che governano la conversazione come attività sociale.
26 La pragmatica si occupa inoltre dello studio del discorso: - Dei tipi di discorso: racconto, barzelletta, ecc.; - Della coesione testuale: l organizzazione delle diverse parti del discorso; - Le relazioni di coreferenza: l organizzazione di frasi e proposizioni.
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