n. 70 del 13 Ottobre 2014 DECRETO n. 105 del

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "n. 70 del 13 Ottobre 2014 DECRETO n. 105 del 01.10.2014"

Transcript

1 Regione Campania Il Commissario ad acta per la prosecuzione del Piano di rientro del settore sanitario (Deliberazione Consiglio dei Ministri 23/4/2010) DECRETO n. 105 del Oggetto: Obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale a norma dell'art. 1, commi 34 e 34 bis, della legge 662/96. Recepimento dell'accordo ai sensi dell'art. 4 del Decreto Legislativo 28 agosto 1997, n. 281 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sulle linee progettuali per l'utilizzo delle risorse vincolate per la realizzazione degli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale per l'anno PREMESSO che : a) con delibera del Consiglio dei Ministri in data 24 luglio 2009 si è proceduto alla nomina del Presidente pro-tempore della Regione Campania quale Commissario ad acta per il risanamento del servizio sanitario regionale, a norma dell articolo 4 del decreto legge 1 ottobre 2007, n. 159, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n. 222; b) con la medesima delibera il Commissario è stato incaricato di dare attuazione al Piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario regionale campano ed, in via prioritaria, di provvedere alla realizzazione di specifici interventi, identificati in diciotto punti, tenendo conto delle specifiche prescrizioni ed osservazioni comunicate dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e dal Ministero dell economia e delle finanze, in occasione della preventiva approvazione dei provvedimenti regionali attuativi degli obiettivi previsti dal Piano di rientro, ovvero in occasione delle riunioni di verifica trimestrale ed annuale con il Comitato per la verifica dei livelli essenziali di assistenza ed il tavolo per la verifica degli adempimenti, di cui agli articoli 9 e 12 dell intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005; c) tra gli interventi previsti al punto (5 è disposto il riassetto della rete ospedaliera con adeguati interventi per la dismissione/riconversione/riorganizzazione dei presidi non in grado di assicurare adeguati profili di efficienza e di efficacia; d) con delibera del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010 il nuovo Presidente della Regione Campania è stato nominato Commissario ad Acta per il Piano di Rientro con il compito di proseguire nell attuazione del Piano stesso secondo Programmi operativi di cui all art.1, comma 88 legge n.191/09; e) con deliberazione del Consiglio dei Ministri del il Dott. Mario Morlacco è stato nominato Sub Commissario con il compito di affiancare il Commissario ad Acta nella predisposizione dei provvedimenti da assumere in esecuzione dell incarico commissariale ai sensi della Deliberazione del Consiglio dei Ministri del ; f) che con delibera del Consiglio dei Ministri del il Prof. Ettore Cinque è stato nominato sub Commissario ad acta con il compito di affiancare, insieme al Dott. Morlacco, il Commissario ad acta nella predisposizione dei provvedimenti da assumere per l attuazione del Piano di Rientro. 1

2 PREMESSO, altresì, che: a. il Piano Sanitario Nazionale approvato con D.P.R. 7 aprile 2006, a cui occorre far riferimento, individua gli obiettivi da raggiungere per attuare la garanzia costituzionale del diritto alla salute e degli altri diritti, sociali e civili, in ambito sanitario e prevede che i suddetti obiettivi si intendono conseguibili nel rispetto dell'intesa del 23 marzo 2005 ai sensi dell articolo 1, comma 173 della legge 30 dicembre 2004, n. 311 e nei limiti ed in coerenza con le risorse programmate nei documenti di finanza pubblica per il concorso dello Stato al finanziamento del SSN; b. il predetto PSN, nell ambito di un più ampio disegno teso a promuovere le autonomie regionali e a superare le diversità territoriali, impegna Stato e Regioni all individuazione di strategie condivise volte a superare le disuguaglianze ancora presenti in termini di risultati di salute, accessibilità e promozione di una sempre maggiore qualità dei servizi, strategie che possano declinarsi, tramite l adozione di linee di indirizzo concordate, in programmi attuativi specifici per la promozione e la tutela dello stato di salute dei cittadini. VISTI: a. l'art. 1, comma 34 della legge 23 dicembre 1996, n. 662, il quale tra l altro prevede che il CIPE, su proposta del Ministro della Sanità, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, possa vincolare quote del Fondo Sanitario Nazionale alla realizzazione di specifici obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale indicati nel Piano Sanitario Nazionale, da assegnare alle Regioni per la predisposizione di specifici progetti, ai sensi del successivo comma 34bis; b. il comma 34-bis del predetto art. 1, aggiunto dall art. 33 delle legge 27 dicembre 1997, n. 449, come modificato dall art. 79, comma 1quater, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, aggiunto dalla relativa legge di conversione 6 agosto 2008, n. 133, il quale prevede che per il perseguimento degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale indicati nel PSN, le regioni elaborano specifici progetti sulla scorta di linee guida proposte dal Ministro della salute ed approvate con Accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano. La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, su proposta del Ministro della salute, individua i progetti ammessi a finanziamento utilizzando le quote a tal fine vincolate del FSN ai sensi del comma 34. A decorrere dall anno 2009, il CIPE, su proposta del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, d intesa con la Conferenza Stato Regioni provvede a ripartire tra le regioni, le quote vincolate, all atto dell adozione della propria delibera, a titolo di finanziamento della quota indistinta del FSN di parte corrente. Al fine di agevolare le regioni nell attuazione dei progetti di cui al comma 34, il Ministero dell Economia e delle Finanze provvede ad erogare, a titolo di acconto, il 70 per cento dell importo complessivo annuo spettante a ciascuna regione, mentre l erogazione del restante 30 per cento è subordinata all approvazione da parte della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, su proposta del Ministro della salute dei progetti presentati dalle regioni. La mancata presentazione ed approvazione dei progetti comportano, nell anno di riferimento, la mancata erogazione della quota residua del 30 per cento ed il recupero, anche a carico delle somme a qualsiasi titolo spettanti nell anno successivo, dell anticipazione del 70 per cento già erogata. VISTO l'accordo, sancito in Conferenza Stato-Regioni in data 20 febbraio 2014 Rep. Atti n. 13/CSR, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano in materia di obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale per l attuazione del Piano Sanitario Nazionale , con il quale si è convenuto che per l anno 2013, nelle more dell approvazione del nuovo PSN, una particolare attenzione deve essere rivolta ai temi che, a seguito dei mutamenti intervenuti nella struttura demografica, economica e sociale del Paese, richiedono un riallineamento dei meccanismi organizzativi e gestionali soprattutto su problematiche non più marginali con prioritario riferimento alla fragilità degli anziani e dei malati cronici, alla tutela della salute fisica e psicologica delle donne, dei bambini e degli adolescenti. 2

3 VISTI gli allegati A TAB. 1 e B TAB. 1 e 2, del sopra citato Accordo, che individua le linee progettuali ed i vincoli economici specifici per l utilizzo da parte delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, dei fondi di cui al summenzionato articolo 1, comma 34 della legge 23 dicembre 1996, n. 662 per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale per l anno CONSIDERATO che: a. nella stessa seduta del 20 febbraio 2014 Rep. Atti n. 27/CSR, la Conferenza Stato-Regioni ha sancito, inoltre, Intesa sulla proposta del Ministro della Salute di assegnazione alle Regioni delle risorse vincolate, ai sensi dell'art. 1, comma 34 e 34bis della legge 23 dicembre 1996, n. 662, alla realizzazione, per l'anno 2013, degli obiettivi individuati nel PSN , con cui è stato stanziato per la Regione Campania un importo pari a euro ,00, di cui è stato erogato da parte del Ministero dell Economia e delle Finanze il 70 per cento a titolo di acconto; b. la tabella allegata alla proposta su cui è stata acquisita l Intesa provvede a ripartire la quota di compartecipazione della Regione Sicilia in favore delle regioni a statuto ordinario aventi diritto, per cui l importo complessivo spettante per l anno 2013 risulta superiore rispetto al totale per regione delle quote vincolate alle 20 linee progettuali, indicate nell ultima colonna dell allegato B tabella 2 dell Accordo; c. con nota integrativa di prot. n del il Ministero della Salute ha comunicato le quote residuali vincolate proporzionalmente in favore di ciascuna Regione a valere sulle medesime linee progettuali già approvate con ASR e che, pertanto, le risorse assegnate alla Regione Campania ammontano a complessivi euro ,00; d. all erogazione della quota residua del 30 per cento si provvederà nei confronti delle singole regioni, a seguito dell approvazione dei progetti da parte della Conferenza Stato Regioni su proposta del Ministero della Salute, previa valutazione favorevole del Comitato permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza di cui all art. 9 della citata Intesa del 23 marzo 2005 e, per quanto attiene alla linea progettuale relativa alle misure dirette al contrasto delle disuguaglianze in sanità, verrà redatto un rapporto sugli interventi proposti e, successivamente, una relazione sui risultati conseguiti nelle singole Regioni; e. ciascun progetto, ai fini dell erogazione di quanto stanziato, dovrà essere corredato di un prospetto in cui siano evidenziati: - gli obiettivi che si intendono conseguire; - i tempi entro i quali tali obiettivi si ritengono raggiungibili; - i costi connessi, fermo restando che il raggiungimento degli obiettivi non potrà comportare ulteriori oneri connessi all acquisizione di risorse umane aggiuntive; - gli indicatori, preferibilmente numerici, che consentano di misurare la validità dell intervento proposto, PRESO ATTO: a. che la Regione Campania per l anno 2013 è tenuta al rispetto dei seguenti vincoli specifici sulle risorse destinate alle linee progettuali stabiliti con il richiamato Accordo: a.1 Interventi per il riassetto organizzativo e strutturale della rete dei servizi di assistenza ospedaliera e territoriale Farmacia dei servizi euro a.2 Modelli avanzati di gestione delle malattie croniche euro a.3 Implementazione piano di indirizzo per la riabilitazione di cui all Accordo Stato Regioni del 10 febbraio 2011 euro a.4 Assistenza ai pazienti in condizioni di Stato Vegetativo e Stato di Minima Coscienza nella fase degli esiti (di cui all Accordo Stato Regioni del 5 maggio 2001) euro a.5 Assistenza agli anziani in condizioni di fragilità e di non autosufficienza euro a.6 Tutela della fragilità e contrasto alle disuguaglianze in sanità euro a.7 Cure palliative e terapia del dolore. Sviluppo dell assistenza domiciliare palliativa specialistica euro a.8 Sviluppo dei processi di umanizzazione all interno dei percorsi assistenziali euro

4 a.9 Interventi per l implementazione della Rete Nazionale Malattie Rare e per la promozione della rete nazionale dei tumori rari a.10 Tutela della maternità percorso nascita parto analgesia euro a.11 Tutela della fertilità e della funzione ormonale nelle giovani donne affette da neoplasia o malattie croniche degenerative mediante l istituzione di biobanche del tessuto ovarico e cellule germinali euro a.12 Implementazione dei percorsi diagnostico assistenziali e di supporto per migliorare la vita delle donne affette da malattie croniche invalidanti della sfera uro genitale (endometriosi infiltrante, vulvodinia, cistite interstiziale) euro a.13 Implementazione della rete nazionale dei centri territoriali per la prevenzione primaria e la diagnosi precoce delle infezioni da HPV euro a.14 Implementazione della rete nazionale dei centri territoriali per la prevenzione primaria e la diagnosi precoce dei tumori dell apparato genitale maschile euro a.15 Definizione dei modelli di assistenza ai bambini e adolescenti affetti da patologie croniche, disturbi del comportamento, dell apprendimento e del linguaggio, da autismo, da disturbo da deficit da attenzione/iperattività (ADHD) e da psicosi affettive e non affettive dell infanzia e dell adolescenza mediante l organizzazione di centri di riferimento a valenza regionale e/o interregionale e la realizzazione di reti assistenziali euro a.16 Sviluppo degli strumenti del governo clinico e della valutazione della qualità e della sicurezza delle prestazioni Risk management euro a.17 Implementazione del Codice Etico nelle aziende sanitarie euro a.18 Piano Nazionale Prevenzione euro a.19 Superamento OPG e salute mentale euro a.20 Sicurezza nei luoghi di lavoro euro b. in conformità agli allegati A e B di cui all Accordo Stato Regioni del e al Piano Sanitario Regionale, i competenti uffici regionali, fermo restando il completamento dei progetti già finanziati con le risorse relative all anno 2012, hanno provveduto alla predisposizione dei sottoelencati progetti che allegati al presente provvedimento, ne costituiscono parte integrante: b.1 Linea progettuale Interventi per il riassetto organizzativo e strutturale della rete dei servizi di assistenza ospedaliera e territoriale Farmacia dei servizi; b.2 Linea progettuale 1.2 Partecipazione delle farmacie al processo di miglioramento dell assistenza primaria territoriale b.3 Linea progettuale 1.3 Sperimentazione di un modello integrato di supporto al paziente in politerapia nell ambito della farmacia territoriale b.4 Linea progettuale Costruzione di percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA) attraverso l adozione di raccomandazioni nazionali, creazione di una rete tra le strutture specialistiche e costruzione di banche dati, per la valutazione dei risultati b.5 Linea progettuale Gestione e cura delle alterazioni del metabolismo glucidico in età evolutiva attraverso l uso integrato della comunicazione e dell informazione tecnologica ( e healt) su piattaforma regionale elettronica b.6 Linea progettuale Costruire il percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA), la rete tra i centri di Artrite Reumatoide (AR) e una banca dati, per implementare l appropriatezza e ottimizzare l assistenza b.7 Linea progettuale Miglioramento della qualità dell Assistenza sanitaria in Regione Campania nella gestione delle patologie croniche mediante un innovativo Sistema informatizzato della Governance dei farmaci in Registro ASL con particolare riferimento all ormone somatotropo b.8 Linea progettuale Attuazione dei percorsi di accreditamento e corretto utilizzo dei servizi ospedalieri e territoriali del paziente anziano nella Regione Campania b.9 Linea progettuale Strumenti di Economia Sanitaria e Management a supporto della implementazione del percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) e della rete tra i Centri per la diagnosi e cura della Sclerosi Multipla (SM) in Campania 4

5 b.10 Linea progettuale Implementazione di percorsi diagnostico terapeutici sull uso appropriato delle statine b.11 Linea progettuale Le malattie croniche in età evolutiva: definizione e gestione di nuovi percorsi diagnostici terapeutici in Campania b.12 Linea progettuale 3 - Percorsi riabilitativi unici integrati per le persone con ictus e per le persone sottoposte a chirurgia protesica dell anca e del ginocchio e per frattura del femore b.13 Linea progettuale 4 - Assistenza ai pazienti in condizioni di Stato Vegetativo e Stato di minima Coscienza nella fase degli esiti b.14 Linea progettuale 5 - Assistenza agli anziani in condizioni di fragilità e di non autosufficienza. b.15 Linea progettuale 6 - Tutela della fragilità e contrasto alle disuguaglianze in sanità b.16 Linea progettuale 7 - Cure palliative e terapia del dolore. Sviluppo dell'assistenza domiciliare palliativa specialistica b.17 Linea progettuale Analisi ed implementazione dei processi di umanizzazione dei percorsi assistenziali nelle strutture di ricovero pediatrico della Regione Campania b.18 Linea progettuale Sviluppo dei processi di umanizzazione all interno dei percorsi assistenziali- Area prioritaria di intervento AREA CRITICA b.19 Linea progettuale Sviluppo dei processi di umanizzazione all interno dei percorsi assistenziali- Area prioritaria di intervento Comunicazione b.20 Linea progettuale 9.1 Interventi per l implementazione della Rete per le Malattie Rare e per la promozione della rete nazionale dei tumori rari. b.21 Linea progettuale 9.2 Rete Tumori Rari Campania - Attivare procedure di coordinamento tra presidi e centri interregionali b.22 Linea progettuale Rete Campana Sottotipi Rari del Tumore Mammario - Attivare procedure di coordinamento tra presidi e centri interregionali b.23 Linea progettuale Consolidamento delle funzioni di Centro di Riferimento Regionale per la neuro oncologia pediatrica dell AO Santobono Pausilipon nell ambito della rete dei tumori rari in Campania. b.24 Linea progettuale 10 - Istituzione di una rete sanitaria integrata tra consultori familiari e punti nascita, finalizzata al miglioramento dell assistenza alla gravidanza fisiologica ed a popolazioni particolarmente vulnerabili, alla riduzione delle IVG, alla riduzione dei T.C, alla promozione della parto- analgesia b.25 Linea progettuale Realizzazione di una rete regionale interdisciplinare per l attuazione di percorsi diagnostico-terapeutici finalizzati alla preservazione della fertilità in giovani affetti da patologia neoplastica e al successivo supporto alla procreazione dei soggetti guariti b.26 Linea progettuale 11.2 Progetto istituzione biobanca del tessuto ovarico e cellule germinali per giovani donne affette da neoplasia o malattie croniche degenerative a rischio di insufficienza ovarica iatrogena b.27 Linea progettuale 12 Dolore pelvico cronico: proposta di una rete assistenziale e valutazione del suo impatto su tasso di diagnosi e qualità della vita b.28 Linea progettuale 13.1 Creazione di una rete finalizzata ad implementare la vaccinazione anti HPV b.29 Linea progettuale Affezioni da HPV ed altre infezioni trasmissibili sessualmente: Interventi di prevenzione primaria, secondaria e per la diagnosi precoce delle affezioni da HPV b.30 Linea progettuale 14 - Implementazione della rete nazionale dei centri territoriali per la prevenzione primaria e la diagnosi precoce dei tumori dell'apparato genitale maschile b.31 Linea progettuale 15 - Implementazione dei percorsi di diagnosi e presa in carico dei disturbi del comportamento, dell'apprendimento e del linguaggio dell'età evolutiva b.32 Linea progettuale 16.1 Sviluppo degli strumenti di governo clinico e della valutazione della qualità e della sicurezza delle prestazioni Risk Management 5

6 b.33 Linea progettuale Analisi e gestione del rischio clinico produttivo di danno di rilievo medico-legale al paziente nelle grandi Aziende Ospedaliere della Regione Campania b.34 Linea progettuale L implementazione dell attività di Clinical Risk Management nelle Aziende Sanitarie b.35 Linea progettuale 17 - Rete etica dei farmacisti delle aziende sanitarie per l'unitarietà della assistenza farmaceutica e la garanzia di accesso alla cura" b.36 Linea progettuale Gestione dell emergenza psichiatrica in adolescenza (12-18 anni) Potenziamento dell offerta regionale di interventi, servizi e strutture in Salute Mentale b.37 Linea progettuale Superamento OPG e azioni su minori con problematiche psichiche e/o da dipendenza sottoposti a provvedimento dell'autorità giudiziaria b.38 Linea progettuale 20.1 Implementazione di infrastruttura tecnologica di supporto alla gestione della sicurezza delle strutture sanitarie pubbliche per la prevenzione degli eventi infortunistici e delle malattie professionali nelle strutture sanitarie pubbliche della Campania b.39 Linea progettuale 20.2 La movimentazione manuale dei carichi e del paziente e le malattie professionali nelle strutture sanitarie pubbliche della Campania b.40 Linea progettuale 20.3 La movimentazione manuale dei carichi e le malattie muscolo scheletriche nei comparti produttivi della Campania b.41 Linea progettuale Flussi informativi ed Attività di monitoraggio verifiche attrezzature, macchine ed impianti ex D.Lgs.81/08 b.42 Linea progettuale D.L.vo 81/08 e s.m.i. art.40 Rapporto Medici Competenti con il S.S.N. RILEVATO che: a. l art. 1 comma 7 dell Intesa tra Governo, Regioni e Province Autonome concernente il nuovo Patto per la salute (Rep. Atti 243/CSR del 03/12/2009) stabilisce che le risorse di cui all art. 1, commi 34 e 34 bis della L. 662/96 non sono da considerarsi contabilmente vincolate, bensì programmabili al fine di consentire specifiche verifiche circa il raggiungimento degli obiettivi fissati nell ambito dei LEA; per le regioni interessate ai Piani di rientro la fissazione degli obiettivi va integrata con quella dei medesimi piani; b. con decreto del Presidente della Giunta Regionale, Commissario ad Acta per l attuazione del Piano di rientro è stato adottato il piano di riassetto della rete ospedaliera e territoriale regionale e pertanto, le singole linee progettuali vanno ad integrarsi con le azioni da porre in essere nell ambito del programma operativo approvato dal Presidente della Giunta Regionale Commissario ad Acta con Decreto n. 41 del 14/07/2010, di cui il piano di razionalizzazione della rete ospedaliera è parte; c. il conseguimento da parte dei Direttori Generali delle aziende sanitarie degli obiettivi previsti dalle singole linee progettuali rappresenta oggetto di valutazione da parte della Regione; RITENUTO per quanto su esposto: a. di dover approvare il riparto delle risorse vincolate agli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale 2006/2008 a valere sul FNS 2013, per complessivi euro ,00 tra le linee progettuali così come di seguito specificato: b. di approvare, altresì i sopra elencati progetti allegati, da inoltrare al Ministero della Salute per il seguito di competenza ai sensi dell Accordo Stato Regioni Rep. Atti n. 13/CSR del 20/02/ 2014; c. di precisare che il Progetto per l attuazione del Piano nazionale della prevenzione Linea progettuale 18 è stato prorogato con Decreto Commissariale n. 120 del 09/12/2013; d. di incaricare la Direzione Generale per la Tutela della salute e Coord. SSR di provvedere all ulteriore corso del presente provvedimento ed agli adempimenti conseguenti, comprese 6

7 eventuali modifiche ed integrazioni di carattere tecnico ai progetti richieste dal Ministero della Salute in sede di esame dei medesimi; DECRETA Per le motivazioni richiamate in premessa, da intendersi qui di seguito integralmente riportate 1. di approvare il riparto delle risorse vincolate, pari a ,00 di cui all'allegato A dell'intesa sancita in Conferenza Stato-Regioni in data 20 febbraio 2014 Rep. Atti n. 27/CSR e nota integrativa del Ministero della Salute n del 28/03/2014, assegnate alla Regione Campania per l elaborazione di specifici progetti, ai sensi dell art.1, comma 34 bis, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, nell ambito delle linee prioritarie individuate dall Accordo Stato - Regioni del 20 febbraio 2014 secondo gli importi di seguito indicati: 1.1 Interventi per il riassetto organizzativo e strutturale della rete dei servizi di assistenza ospedaliera e territoriale Farmacia dei servizi euro Modelli avanzati di gestione delle malattie croniche euro Implementazione piano di indirizzo per la riabilitazione di cui all Accordo Stato Regioni del 10 febbraio 2011 euro Assistenza ai pazienti in condizioni di Stato Vegetativo e Stato di Minima Coscienza nella fase degli esiti (di cui all Accordo Stato Regioni del 5 maggio 2001) euro Assistenza agli anziani in condizioni di fragilità e di non autosufficienza euro Tutela della fragilità e contrasto alle disuguaglianze in sanità euro Cure palliative e terapia del dolore. Sviluppo dell assistenza domiciliare palliativa specialistica euro Sviluppo dei processi di umanizzazione all interno dei percorsi assistenziali euro Interventi per l implementazione della Rete Nazionale Malattie Rare e per la promozione della rete nazionale dei tumori rari Tutela della maternità percorso nascita parto analgesia euro Tutela della fertilità e della funzione ormonale nelle giovani donne affette da neoplasia o malattie croniche degenerative mediante l istituzione di biobanche del tessuto ovarico e cellule germinali euro Implementazione dei percorsi diagnostico assistenziali e di supporto per migliorare la vita delle donne affette da malattie croniche invalidanti della sfera uro genitale (endometriosi infiltrante, vulvodinia, cistite interstiziale) euro Implementazione della rete nazionale dei centri territoriali per la prevenzione primaria e la diagnosi precoce delle infezioni da HPV euro Implementazione della rete nazionale dei centri territoriali per la prevenzione primaria e la diagnosi precoce dei tumori dell apparato genitale maschile euro Definizione dei modelli di assistenza ai bambini e adolescenti affetti da patologie croniche, disturbi del comportamento, dell apprendimento e del linguaggio, da autismo, da disturbo da deficit da attenzione/iperattività (ADHD) e da psicosi affettive e non affettive dell infanzia e dell adolescenza mediante l organizzazione di centri di riferimento a valenza regionale e/o interregionale e la realizzazione di reti assistenziali euro Sviluppo degli strumenti del governo clinico e della valutazione della qualità e della sicurezza delle prestazioni Risk management euro Implementazione del Codice Etico nelle aziende sanitarie euro Piano Nazionale Prevenzione euro Superamento OPG e salute mentale euro Sicurezza nei luoghi di lavoro euro

8 2. di approvare i seguenti progetti che, allegati al presente provvedimento, ne costituiscono parte integrante e sostanziale: 2.1 Linea progettuale Interventi per il riassetto organizzativo e strutturale della rete dei servizi di assistenza ospedaliera e territoriale Farmacia dei servizi; 2.2 Linea progettuale 1.2 Partecipazione delle farmacie al processo di miglioramento dell assistenza primaria territoriale 2.3 Linea progettuale 1.3 Sperimentazione di un modello integrato di supporto al paziente in politerapia nell ambito della farmacia territoriale 2.4 Linea progettuale Costruzione di percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA) attraverso l adozione di raccomandazioni nazionali, creazione di una rete tra le strutture specialistiche e costruzione di banche dati, per la valutazione dei risultati 2.5 Linea progettuale Gestione e cura delle alterazioni del metabolismo glucidico in età evolutiva attraverso l uso integrato della comunicazione e dell informazione tecnologica ( e healt) su piattaforma regionale elettronica 2.6 Linea progettuale Costruire il percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA), la rete tra i centri di Artrite Reumatoide (AR) e una banca dati, per implementare l appropriatezza e ottimizzare l assistenza 2.7 Linea progettuale Miglioramento della qualità dell Assistenza sanitaria in Regione Campania nella gestione delle patologie croniche mediante un innovativo Sistema informatizzato della Governance dei farmaci in Registro ASL con particolare riferimento all ormone somatotropo 2.8 Linea progettuale Attuazione dei percorsi di accreditamento e corretto utilizzo dei servizi ospedalieri e territoriali del paziente anziano nella Regione Campania 2.9 Linea progettuale Strumenti di Economia Sanitaria e Management a supporto della implementazione del percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) e della rete tra i Centri per la diagnosi e cura della Sclerosi Multipla (SM) in Campania 2.10 Linea progettuale Implementazione di percorsi diagnostico terapeutici sull uso appropriato delle statine 2.11 Linea progettuale Le malattie croniche in età evolutiva: definizione e gestione di nuovi percorsi diagnostici terapeutici in Campania 2.12 Linea progettuale 3 - Percorsi riabilitativi unici integrati per le persone con ictus e per le persone sottoposte a chirurgia protesica dell anca e del ginocchio e per frattura del femore 2.13 Linea progettuale 4 - Assistenza ai pazienti in condizioni di Stato Vegetativo e Stato di minima Coscienza nella fase degli esiti 2.14 Linea progettuale 5 - Assistenza agli anziani in condizioni di fragilità e di non autosufficienza Linea progettuale 6 - Tutela della fragilità e contrasto alle disuguaglianze in sanità 2.16 Linea progettuale 7 - Cure palliative e terapia del dolore. Sviluppo dell'assistenza domiciliare palliativa specialistica 2.17 Linea progettuale Analisi ed implementazione dei processi di umanizzazione dei percorsi assistenziali nelle strutture di ricovero pediatrico della Regione Campania 2.18 Linea progettuale Sviluppo dei processi di umanizzazione all interno dei percorsi assistenziali- Area prioritaria di intervento AREA CRITICA 2.19 Linea progettuale Sviluppo dei processi di umanizzazione all interno dei percorsi assistenziali- Area prioritaria di intervento Comunicazione 2.20 Linea progettuale 9.1 Interventi per l implementazione della Rete per le Malattie Rare e per la promozione della rete nazionale dei tumori rari Linea progettuale 9.2 Rete Tumori Rari Campania - Attivare procedure di coordinamento tra presidi e centri interregionali 2.22 Linea progettuale Rete Campana Sottotipi Rari del Tumore Mammario Attivare procedure di coordinamento tra presidi e centri interregionali 2.23 Linea progettuale Consolidamento delle funzioni di Centro di Riferimento Regionale per la neuro oncologia pediatrica dell AO Santobono Pausilipon nell ambito della rete dei tumori rari in Campania. 8

9 2.24 Linea progettuale 10 - Istituzione di una rete sanitaria integrata tra consultori familiari e punti nascita, finalizzata al miglioramento dell assistenza alla gravidanza fisiologica ed a popolazioni particolarmente vulnerabili, alla riduzione delle IVG, alla riduzione dei T.C, alla promozione della parto- analgesia 2.25 Linea progettuale 11 - Realizzazione di una rete regionale interdisciplinare per l attuazione di percorsi diagnostico-terapeutici finalizzati alla preservazione della fertilità in giovani affetti da patologia neoplastica e al successivo supporto alla procreazione dei soggetti guariti 2.26 Linea progettuale 11 Progetto istituzione biobanca del tessuto ovarico e cellule germinali per giovani donne affette da neoplasia o malattie croniche degenerative a rischio di insufficienza ovarica iatrogena 2.27 Linea progettuale 12 Dolore pelvico cronico: proposta di una rete assistenziale e valutazione del suo impatto su tasso di diagnosi e qualità della vita 2.28 Linea progettuale 13.1 Creazione di una rete finalizzata ad implementare la vaccinazione anti HPV 2.29 Linea progettuale Affezioni da HPV ed altre infezioni trasmissibili sessualmente: Interventi di prevenzione primaria, secondaria e per la diagnosi precoce delle affezioni da HPV 2.30 Linea progettuale 14 - Implementazione della rete nazionale dei centri territoriali per la prevenzione primaria e la diagnosi precoce dei tumori dell'apparato genitale maschile 2.31 Linea progettuale 15 - Implementazione dei percorsi di diagnosi e presa in carico dei disturbi del comportamento, dell'apprendimento e del linguaggio dell'età evolutiva Linea progettuale 16.1 Sviluppo degli strumenti di governo clinico e della valutazione della qualità e della sicurezza delle prestazioni Risk Management 2.33 Linea progettuale Analisi e gestione del rischio clinico produttivo di danno di rilievo medico-legale al paziente nelle grandi Aziende Ospedaliere della Regione Campania 2.34 Linea progettuale L implementazione dell attività di Clinical Risk Management nelle Aziende Sanitarie 2.35 Linea progettuale 17 - Rete etica dei farmacisti delle aziende sanitarie per l'unitarietà della assistenza farmaceutica e la garanzia di accesso alla cura" 2.36 Linea progettuale Gestione dell emergenza psichiatrica in adolescenza (12-18 anni) Potenziamento dell offerta regionale di interventi, servizi e strutture in Salute Mentale 2.37 Linea progettuale Superamento OPG e azioni su minori con problematiche psichiche e/o da dipendenza sottoposti a provvedimento dell'autorità giudiziaria 2.38 Linea progettuale 20.1 Implementazione di infrastruttura tecnologica di supporto alla gestione della sicurezza delle strutture sanitarie pubbliche per la prevenzione degli eventi infortunistici e delle malattie professionali nelle strutture sanitarie pubbliche della Campania 2.39 Linea progettuale 20.2 La movimentazione manuale dei carichi e del paziente e le malattie professionali nelle strutture sanitarie pubbliche della Campania 2.40 Linea progettuale 20.3 La movimentazione manuale dei carichi e le malattie muscolo scheletriche nei comparti produttivi della Campania 2.41 Linea progettuale Flussi informativi ed Attività di monitoraggio verifiche attrezzature, macchine ed impianti ex D.Lgs.81/ Linea progettuale D.L.vo 81/08 e s.m.i. art.40 Rapporto Medici Competenti con il S.S.N. 3. di precisare che il Progetto per l attuazione del Piano nazionale della prevenzione Linea progettuale 18 è stato prorogato con Decreto Commissariale n. 120 del 09/12/2013; 4. di trasmettere, i progetti sopraelencati al Ministero della Salute per la valutazione in ordine all ammissibilità al finanziamento e per il successivo inoltro alla Conferenza Stato Regioni ai sensi dell accordo del 25 marzo 2009; 5. di incaricare la Direzione Generale per la Tutela della salute e Coord. SSR di provvedere all ulteriore corso del presente provvedimento ed agli adempimenti conseguenti, comprese eventuali modifiche ed integrazioni di carattere tecnico ai progetti richieste dal Ministero della Salute in sede di esame dei medesimi; 9

10 6. di inviare il presente al Dipartimento per la Salute e Risorse Naturali, alla Direzione Generale per la tutela della salute e Coord. SSR, al Settore Stampa, Documentazione, Informazione per la pubblicazione sul BURC. Si esprime parere favorevole Il Sub Commissario ad Acta Dott. Mario Morlacco Il Sub Commissario ad Acta Prof. Ettore Cinque Il Capo Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali Prof. Ferdinando Romano Il Direttore Generale Tutela della salute e Coord. SSR Dott. Mario Vasco Il Funzionario estensore Dott.ssa Francesca Maria Gaito Il Commissario ad Acta Stefano Caldoro 10

11 Il Commissario ad acta per la prosecuzione del Piano di rientro del settore sanitario (Deliberazione Consiglio dei Ministri 23/4/2010) Obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale a norma dell art. 1, commi 34 e 34 bis, della Legge 662/96. Recepimento dell Accordo (Rep. N. 13/CSR del 20/02/2014) ai sensi dell art. 4 del Decreto Legislativo 28 agosto 1997, n. 281 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sulle linee progettuali per l utilizzo delle risorse vincolate per la realizzazione degli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale. Annualità

12 Linee progettuali per l'utilizzo da parte della Regione delle risorse vincolate per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale anno 2013 Piano Finanziario Linea progettuale Interventi per il riassetto organizzativo e strutturale della rete dei servizi di assistenza ospedaliera e territoriale Farmacia dei servizi ,00 Linea progettuale Partecipazione delle farmacie al processo di miglioramento dell'assistenza primaria territoriale ,00 Linea progettuale Sperimentazione di un modello integrato di supporto al paziente in politerapia nell ambito della farmacia territoriale ,00 Linea progettuale Costruzione di percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA) attraverso l adozione di raccomandazioni nazionali, creazione di una rete tra le strutture specialistiche e costruzione di banche dati, per la valutazione dei risultati ,00 Linea progettuale Gestione e cura delle alterazioni del metabolismo glucidico in età evolutiva attraverso l uso integrato della comunicazione e dell informazione tecnologica ( e healt) su piattaforma regionale elettronica ,00 Linea progettuale Costruire il percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA), la rete tra i centri di Artrite Reumatoide (AR) e una banca dati, per implementare l appropriatezza e ottimizzare l assistenza ,00 Linea progettuale Miglioramento della qualità dell Assistenza sanitaria in Regione Campania nella gestione delle patologie croniche mediante un innovativo Sistema informatizzato della Governance dei farmaci in Registro ASL con particolare riferimento all ormone somatotropo ,00 Linea progettuale Attuazione dei percorsi di accreditamento e corretto utilizzo dei servizi ospedalieri e territoriali del paziente anziano nella Regione Campania ,00 Linea progettuale Strumenti di Economia Sanitaria e Management a supporto della implementazione del percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) e della rete tra i Centri per la diagnosi e cura della Sclerosi Multipla (SM) in Campania ,00 Linea progettuale Implementazione di percorsi diagnostico terapeutici sull uso appropriato delle statine ,00 Linea progettuale Le malattie croniche in età evolutiva: definizione e gestione di nuovi percorsi diagnostici terapeutici in Campania ,00 2

13 Linea progettuale 3 - Percorsi riabilitativi unici integrati per le persone con ictus e per le persone sottoposte a chirurgia protesica dell anca e del ginocchio e per frattura del femore ,00 Linea progettuale 4 - Assistenza ai pazienti in condizioni di Stato Vegetativo e Stato di minima Coscienza nella fase degli esiti ,00 Linea progettuale 5 - Assistenza agli anziani in condizioni di fragilità e di non autosufficienza ,00 Linea progettuale 6 - Tutela della fragilità e contrasto alle disuguaglianze in sanità ,00 Linea progettuale 7 - Cure palliative e terapia del dolore. Sviluppo dell'assistenza domiciliare palliativa specialistica ,00 Linea progettuale Analisi ed implementazione dei processi di umanizzazione dei percorsi assistenziali nelle strutture di ricovero pediatrico della Regione Campania ,00 Linea progettuale Sviluppo dei processi di umanizzazione all interno dei percorsi assistenziali- Area prioritaria di intervento AREA CRITICA ,00 Linea progettuale Sviluppo dei processi di umanizzazione all interno dei percorsi assistenziali- Area prioritaria di intervento Comunicazione ,00 Linea progettuale 9.1 Interventi per l implementazione della Rete per le Malattie Rare e per la promozione della rete nazionale dei tumori rari ,00 Linea progettuale 9.2 Rete Tumori Rari Campania - Attivare procedure di coordinamento tra presidi e centri interregionali ,00 Linea progettuale Rete Campana Sottotipi Rari del Tumore Mammario Attivare procedure di coordinamento tra presidi e centri interregionali ,00 Linea progettuale Consolidamento delle funzioni di Centro di Riferimento Regionale per la neuro oncologia pediatrica dell AO Santobono Pausilipon nell ambito della rete dei tumori rari in Campania ,00 Linea progettuale 10 - Istituzione di una rete sanitaria integrata tra consultori familiari e punti nascita, finalizzata al miglioramento dell assistenza alla gravidanza fisiologica ed a popolazioni particolarmente vulnerabili, alla riduzione delle IVG, alla riduzione dei T.C, alla promozione della parto- analgesia ,00 Linea progettuale 11 Progetto istituzione biobanca del tessuto ovarico e cellule germinali per giovani donne affette da neoplasia o malattie croniche degenerative a rischio di insufficienza ovarica iatrogena ,00 Linea progettuale 11 - Realizzazione di una rete regionale interdisciplinare per l attuazione di percorsi diagnostico-terapeutici finalizzati alla preservazione della fertilità in giovani affetti da patologia neoplastica e al successivo supporto alla procreazione dei soggetti guariti ,00 3

14 Linea progettuale 12 Dolore pelvico cronico: proposta di una rete assistenziale e valutazione del suo impatto su tasso di diagnosi e qualità della vita ,00 Linea progettuale 13.1 Creazione di una rete finalizzata ad implementare la vaccinazione anti HPV ,00 Linea progettuale Affezioni da HPV ed altre infezioni trasmissibili sessualmente: Interventi di prevenzione primaria, secondaria e per la diagnosi precoce delle affezioni da HPV ,00 Linea progettuale 14 - Implementazione della rete nazionale dei centri territoriali per la prevenzione primaria e la diagnosi precoce dei tumori dell'apparato genitale maschile ,00 Linea progettuale 15 - Implementazione dei percorsi di diagnosi e presa in carico dei disturbi del comportamento, dell'apprendimento e del linguaggio dell'età evolutiva ,00 Linea progettuale Sviluppo degli strumenti di governo clinico e della valutazione della qualità e della sicurezza delle prestazioni Risk Management ,00 Linea progettuale Analisi e gestione del rischio clinico produttivo di danno di rilievo medico-legale al paziente nelle grandi Aziende Ospedaliere della Regione Campania ,00 Linea progettuale L implementazione dell attività di Clinical Risk Management nelle Aziende Sanitarie ,00 Linea progettuale 17 - Rete etica dei farmacisti delle aziende sanitarie per l'unitarietà della assistenza farmaceutica e la garanzia di accesso alla cura" ,00 Linea progettuale Gestione dell emergenza psichiatrica in adolescenza (12-18 anni) Potenziamento dell offerta regionale di interventi, servizi e strutture in Salute Mentale ,00 Linea progettuale Superamento OPG e azioni su minori con problematiche psichiche e/o da dipendenza sottoposti a provvedimento dell'autorità giudiziaria ,00 Linea progettuale 20.1 Implementazione di infrastruttura tecnologica di supporto alla gestione della sicurezza delle strutture sanitarie pubbliche per la prevenzione degli eventi infortunistici e delle malattie professionali nelle strutture sanitarie pubbliche della Campania ,00 Linea progettuale 20.2 La movimentazione manuale dei carichi e del paziente e le malattie professionali nelle strutture sanitarie pubbliche della Campania ,00 Linea progettuale 20.3 La movimentazione manuale dei carichi e le malattie muscolo scheletriche nei comparti produttivi della Campania ,00 Linea progettuale Flussi informativi ed Attività di monitoraggio verifiche attrezzature, macchine ed impianti ex D.Lgs.81/ ,00 Linea progettuale D.L.vo 81/08 e s.m.i. art.40 Rapporto Medici Competenti con il S.S.N ,00 Totale ,00 Piano Nazionale della Prevenzione , ,00 4

15 Linea Progettuale 1.1 DIREZIONE GENERALE PER LA TUTELA DELLA SALUTE E COORDINAMENTO SSR Linea Progettuale 1 Interventi per il riassetto organizzativo e strutturale della rete dei servizi di assistenza ospedaliera e territoriale Farmacia dei servizi Scheda di Progetto 5

16 Titolo del progetto: Interventi per il riassetto organizzativo e strutturale della rete dei servizi di assistenza ospedaliera e territoriale Farmacia dei servizi Referenti operativi e amministrativi: Direzione Generale per la tutela della salute e Coordinamento del SSR U.O.D. 04 Assistenza territoriale UOD 06 Assistenza ospedaliera Importo assegnato: ,00 Durata del progetto: 12 mesi Con l approvazione dell Accordo Integrativo Regionale per la Medicina Generale è stata condivisa la necessità di una nuova e più moderna organizzazione dell assistenza sanitaria e socio-sanitaria territoriale distrettuale, con particolare riferimento all area delle cure primarie. Infatti il rafforzamento delle Cure Primarie è considerato ormai condizione indispensabile per affrontare in maniera adeguata le difficoltà legate alla qualità e all appropriatezza delle prestazioni e degli interventi, ai tempi e alle liste d attesa, alla sostenibilità economica del sistema sanitario. Con tale Accordo Integrativo è stata delineata una figura di Medico di Medicina Generale in linea con il ruolo e le funzioni attribuite dal vigente ACN e dalla legislazione nazionale e regionale in materia. Gli aspetti che l Accordo ha focalizzato sono i seguenti: 1. la centralità della persona e la personalizzazione degli interventi; 2. il rafforzamento e l estensione del rapporto fiduciario del MMG e della Medicina di Famiglia ; 3. l integrazione del MMG con il territorio e il lavoro in associazione; 4. la presa in carico e il lavoro in rete quale garanzia della continuità di assistenza; 5. la garanzia del diritto all accesso attraverso il mantenimento di una struttura capillare di studi medici ; 6. la tutela delle fragilità e l umanizzazione delle cure; 7. la corresponsabilità nel governo della domanda e nel governo clinico dell assistenza distrettuale. In tale quadro, come espressamente indicato nel piano sanitario regionale e ripreso nei programmi operativi, un ruolo centrale nello sviluppo della medicina territoriale è stato riconosciuto, nell ambito della riorganizzazione delle cure primarie, al MMG attraverso un suo maggiore coinvolgimento nel governo della domanda e dei percorsi sanitari, sperimentando nuove modalità erogative favorenti l integrazione con le altre professionalità sanitarie del territorio. Il MMG deve realmente integrarsi nella rete dei servizi che connotano l offerta sanitaria e partecipare al governo della domanda, non solo attraverso il perseguimento dell appropriatezza prescrittiva, ma soprattutto divenendo attore e promotore di efficaci interventi di prevenzione e fornitore di cure primarie ad ampio raggio, anche in maniera integrata con altre professionalità sanitarie e sociali. Anche lo sviluppo e la programmazione regionale delle attività territoriali richiede il coinvolgimento attivo dei MMG. La condivisione nella fase di predisposizione e definizione dei provvedimenti 6

17 regionali porterebbe a superare preventivamente eventuali criticità applicative a livello territoriale e nel contempo, con una responsabilizzazione diretta dei mmg, ad assicurare una corretta applicazione della norma definendone anche modalità di monitoraggio e verifica, ai fini della appropriatezza applicativa. Prioritario allo sviluppo delle cure primarie è lo sviluppo del Sistema informativo regionale nell ambito della gestione del governo clinico e del perseguimento di percorsi di appropriatezza assistenziale. Infatti con la riorganizzazione ed il potenziamento del Sistema Informativo Sanitario la Regione ha l obiettivo di favorire una più completa presa in carico del cittadino promuovendo e tutelando al più alto livello possibile il suo stato di salute attraverso: a. la realizzazione di un sistema di continuità delle cure efficiente ed integrato con tutti i livelli assistenziali (cure primarie, specialistiche, integrazione socio-sanitaria) b. il miglioramento del livello organizzativo delle cure primarie e del suo livello di accessibilità c. lo sviluppo di un concetto di appropriatezza inteso come processo dinamico e non come singole azioni, anche attraverso l individuazione di luoghi dove attivare il confronto tra le varie professionalità operanti in ambito sanitario. In tale quadro di riferimento concettuale, fondamentale è la raccolta continua e sistematica dei dati prescrittivi sulla base della motivazione diagnostica introducendo il codice di diagnosi (ICD-9), al fine di offrire ad ogni MMG la possibilità di un confronto costante del proprio operato con i propri colleghi di distretto, di Azienda Sanitaria e tra Aziende a livello regionale e nazionale. Sulla base di tale confronto sarà possibile avviare tutta una serie di iniziative comparative e di audit, finalizzate al perseguimento dell appropriatezza prescrittiva. Nucleo fondamentale del SIR, quindi, è l istituzione di una banca dati delle patologie croniche e acute da alimentare ed aggiornare costantemente e sistematicamente. La suddetta banca dati permetterà di: a. Descrivere e dimensionare le patologie croniche e acute maggiormente presenti nelle popolazioni assistite e stimarne l impatto assistenziale b. Osservare gli scostamenti in termini epidemiologici delle frequenze attese c. Individuare e risolvere le principali criticità nella gestione delle malattie croniche d. Monitorare l appropriatezza prescrittiva dei medici di medicina generale nell ambito di PDTA condivisi e in conformità ai provvedimenti regionali adottati in materia. Diventano, pertanto, obiettivi specifici del sistema integrato delle cure primarie: a. la presa in carico degli assistiti, con particolare riguardo ai pazienti affetti da patologie croniche ed oncologici, e l adesione ai livelli assistenziali di diagnosi e cura previsti da PDTA condivisi b. la definizione e monitoraggio di indicatori di qualità assistenziale anche con la finalità di misurazione dello stato di salute degli assistiti portatori di patologia cronica; c. la misurazione dell impatto di cui al punto a) sui consumi complessivi e specifici d. la valutazione ed analisi di natura epidemiologica; e. la valutazione ed analisi di farmacovigilanza. Attualmente in Regione Campania le forme associative in rete sono 199, i MMG facenti parte delle associazioni di medicina in rete sono 1674 per assistiti; le forme associative in gruppo sono 191, i MMG che ne fanno parte sono 821 per assistiti. Per la forma in associazione in rete e di gruppo, fino alla definizione del nuovo ACN, non si prevedono ulteriori modalità di sviluppo e pertanto non saranno ammesse a usufruire dell indennità nuove associazioni di questo tipo. 7

18 Il piano di riorganizzazione della rete territoriale prevede lo sviluppo di forme organizzative complesse monoprofessionali (AFT) e multiprofessionali (UCCP) al fine di realizzare nel territorio la continuità dell assistenza, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, e garantire una effettiva presa in carico dell'utente ed il perseguimento dell appropriatezza delle cure. Nella programmazione dello sviluppo dell assistenza territoriale, in assenza di un nuovo ACN ovvero di un decreto ministeriale che in via transitoria, emanasse disposizioni per l attuazione dei principi richiamati dall art.1 della Legge n. 189/2012 e in considerazione che la Regione, essendo in piano di rientro, non può prevedere risorse aggiuntive da investire nello sviluppo delle cure primarie, si è cercato di coniugare quello che al momento è una risorsa irrinunciabile e cioè la capillarità dell assistenza di medicina generale con l attuale distribuzione degli studi medici sul territorio, e le nuove esigenze organizzative cui sopra si è fatto cenno. In questo quadro di sviluppo, appare quindi problematico considerare come fonte di finanziamento la riconversione delle indennità percepite dai mmg in servizi da garantire nell ambito delle forme organizzative complesse così come definito dal comma 2 dell art. 23 ter dell ACN vigente che recita testualmente Per l attivazione e il funzionamento delle singole unità complesse delle cure primarie, gli stessi accordi, nella valutazione delle risorse necessarie a ciascuna, riallocano gli incentivi e le indennità, fino ad allora di competenza dei medici che ne entrano a far parte, riferiti all associazionismo, all impiego di collaboratori di studio, agli infermieri professionali ed agli strumenti informatici in un quadro di tutela dei diritti previdenziali e di equità di trattamento tra tutti i partecipanti alla unità complessa delle cure primarie, con la salvaguardia del valore economico del trattamento individuale e ferma restando la specificità di area. In linea con quanto previsto dall art.1 comma 4 lettera h) della Legge 189/ ruolo unico per le funzioni di medico di medicina generale e per incentivare il superamento delle attuali forme organizzative (medicina di gruppo e di rete) senza oneri aggiuntivi per la Regione, l Accordo integrativo regionale ha previsto la possibilità per i MMG con doppio incarico (assistenza primaria e continuità assistenziale) di accedere, in forma gratutita, ad aggregazioni funzionali già esistenrti anche in deroga alle limitazioni previste dall art.54 dell ACN vigente. Tale disposizione rappresenta il primo passo per l aggregazione dei MMG in funzione dello sviluppo delle AFT e delle UCCP Per le forme organizzative monoprofessionale (AFT), nel rispetto di quanto previsto dal comma 3 dell art. 23 bis dell ACN vigente, e dal comma 2 dell art.1 della Legge 189/2012 che sancisce che le stesse rappresentino forma organizzative che erogano prestazioni sanitarie, si prevede che i mmg continuino a lavorare nei loro studi ed inoltre in una sede unica di riferimento che assicuri l attività sulle 12 ore o sulle 24 ore in integrazione coi i medici di continuità assistenziale. Lo sviluppo in rete delle attività dei mmg afferenti alla AFT, secondo il dettato dell art.54 dell ACN vigente, nonché una riorganizzazione dell orario di apertura degli studi rappresenta una ulteriore possibilità per gli assistiti di una assistenza h 12. Le attività delle AFT rappresentano comunque il motore dello sviluppo ed applicazione di PDTA condivisi con momenti di audit, momenti formativi per la diffusione ed il perseguimento di percorsi di appropriatezza assistenziale. Presso le sedi delle aggregazioni saranno in particolare assicurate: attività assistenziali ambulatoriali dedicate ai pazienti cronici/fragili/a rischio; attività rientranti nella medicina di iniziativa ed in particolare: promozione della salute e prevenzione primaria; attività ambulatoriali, anche al fine di ridurre l'uso improprio del pronto soccorso. A supporto del medico sarà presente personale infermieristico e di segreteria. Accanto allo sviluppo delle AFT sono previste forme organizzative più complesse la cui realizzazione ed organizzazione deve necessariamente tenere conto delle singole realtà territoriali. Le forme organizzative che la Regione individua secondo un gradiente di complessità crescente sono rappresentate dal: Presidio Ambulatoriale Distrettuale n. 70 del 13 Ottobre 2014 Il Presidio Ambulatoriale Distrettuale costituisce il punto di riferimento dell assistenza territoriale per il cittadino che deve identificare un luogo fisico dove trovare risposta assistenziale continuativa in h24. 8

19 Si tratta di ambulatori distrettuali gestiti dai Medici di Assistenza Primaria per effettuazione di visite e prestazioni sanitarie, collocati strategicamente, a regime, in strutture individuate dalle ASL: situati in aree distanti da presidi ospedalieri; situati presso aree ad alta densità abitativa e/o aree di interesse turistico; almeno uno per distretto sanitario. Tale struttura dovrebbe essere localizzata vicino ad una postazione di ambulanze del 118, al fine di poter trasferire il paziente presso l Ospedale di riferimento, qualora se ne verificasse la necessità, ovvero nella stessa struttura, anche per ottimizzare i costi, purché il personale sia differenziato e ciascuno svolga il proprio compito. Le prestazioni erogabili sono quelle tipiche dell ambulatorio del medico di MMG e del PLS: visita medica, prescrizione di farmaci salvavita, certificazione per turnisti, medicazioni, prestazioni urgenti che richiedono un servizio di primo soccorso, prestazioni di particolare impegno (di cui all allegato D dell ACN della MG). In tale ambito vengono erogate anche prestazioni infermieristiche. Per ogni turno deve essere presente almeno una unità medica e una unità di personale infermieristico. All ambulatorio possono accedere non soltanto gli assistiti ma tutti i cittadini, compresi i non residenti e l accesso può avvenire anche tramite invio da parte del Pronto Soccorso di riferimento dopo effettuazione del Triage (codici bianchi). Nel Presidio Ambulatoriale Distrettuale si può prevedere la pronta disponibilità di Medici Specialisti Ambulatoriali Interni per prestazioni di primo intervento per alcuni gruppi di patologie. L unità di base di questa struttura è rappresentata da una aggregazione di MMG che già operano in studi singoli od associati e che potrebbero far parte di AFT già costituite. Presidio Ambulatoriale Territoriale Integrato Il Presidio Ambulatoriale Territoriale Integrato si fonda su una collaborazione fra più professionisti che rende possibile lo scambio di opinioni e pareri clinici, la condivisione di spazi e attrezzature per una loro ottimale fruizione, la garanzia di una copertura oraria h24, la possibilità di un organizzazione del lavoro più flessibile con possibilità di visite e altre prestazioni su prenotazione. Presso il Presidio Ambulatoriale Territoriale Integrato possono essere erogate: visite ambulatoriali comunemente svolte dai MMG, dai PLS e dagli specialisti ambulatoriali interni; analisi diagnostiche di primo livello (da tecnologie elementari fino alla telemedicina); consulenze specialistiche; prestazioni infermieristiche. Inoltre, possono essere svolte attività correlate, quali raccolta prelievi, prenotazione di prestazioni specialistiche e/o di ricovero degli assistiti, valutazioni connesse all'attività dell'assistenza Domiciliare Integrata (ADI). Rappresenta una evoluzione organizzativa delle attuali strutture poliambulatoriali presenti sul territorio che verrebbero integrate con la presenza dei MMG/PLS, dei Medici di Continuità Assistenziale ed ove possibile con il servizio

20 Tale evoluzione organizzativa: garantisce un efficace continuità dell assistenza mediante una gestione integrata del paziente, la riduzione dei ricoveri inappropriati, la attivazione dei percorsi assistenziali con conseguente diminuzione del ricorso al pronto soccorso per prestazioni che sarebbero classificate come codici bianchi o verdi; contribuisce a realizzare un riequilibrio fra ospedale e territorio propedeutico ad una ridistribuzione delle risorse, basata sull individuazione del livello di assistenza e della sede per l erogazione della prestazione appropriata in considerazione dei principi di efficacia, efficienza ed economicità, nonché dei principi etici; persegue il coordinamento funzionale dell attività della Medicina Generale, dei Pediatri di libera scelta, degli Specialisti Ambulatoriali Interni con le attività del distretto; garantisce un elevato livello di integrazione tra i diversi servizi sanitari e sociali, realizzato con il supporto del MMG, che rappresenta il primo dei poli della rete integrata di assistenza sociosanitaria; realizza forme di maggiore fruibilità e accessibilità dei servizi e delle attività territoriali da parte dei cittadini; utilizza gli strumenti della rete e della telemedicina per la gestione del paziente nelle località disagiate, montane e nelle isole minori; diventa il punto di riferimento dell assistenza territoriale al fine di intercettare la domanda, soddisfarla per quanto è possibile, governarne successivi eventuali percorsi sanitari e sociali, in un ottica di appropriatezza. Strutture Polifunzionali per la Salute n. 70 del 13 Ottobre 2014 Le Strutture Polifunzionali per la Salute (di seguito SPS) si identificano con una sede fisica e rappresentano un centro attivo e dinamico della comunità locale per la salute ed il benessere, in grado di raccogliere la domanda dei cittadini e di organizzare la risposta nelle forme e nei luoghi appropriati. Le AA.SS.LL. provvederanno ad offrire ai cittadini adeguate forme di assistenza extraospedaliera incentrate sui sistemi di cure primarie volte a garantire una più efficace presa in carico dei nuovi bisogni di salute. Il modello SPS, con l offerta di servizi e prestazioni che essa propone, è un presidio strategico del distretto sociosanitario finalizzato a fronteggiare alcune tra le più evidenti criticità del rapporto tra il SSR e il cittadino, nonché a garantire i livelli essenziali di assistenza sanitaria e sociosanitaria propri del distretto. Nell ambito delle SPS possono essere pertanto allocati: ambulatori di prime cure e per le piccole urgenze aperti nelle ore diurne, per piccoli interventi che non necessitano di ricovero in ospedale; la sede del coordinamento delle attività comuni a tutti i medici di famiglia, sia che agiscano all interno sia che mantengano gli studi medici al di fuori della ex struttura ospedaliera e per attività quali: raccolta di dati epidemiologici, definizione di programmi e di protocolli terapeutici, approfondimenti sui temi specifici quali uso dei farmaci, interventi di educazione alla salute dei cittadini; la sede della attività di continuità assistenziale; la sede delle attività di PSAUT, ovvero Punti di Primo Intervento (emergenza territoriale 118). Per tali presidi si dovranno garantire i collegamenti con la rete delle elisuperfici; ambulatori infermieristici in cui gli infermieri distrettuali, pur mantenendo una propria autonomia professionale, operano in stretto rapporto di collaborazione con i medici di medicina generale nei moduli operativi integrati; 10

Delibera della Giunta Regionale n. 683 del 10/12/2012

Delibera della Giunta Regionale n. 683 del 10/12/2012 Delibera della Giunta Regionale n. 683 del 10/12/2012 A.G.C. 20 Assistenza Sanitaria Settore 1 Prevenzione, Assist. Sanitaria - Igiene sanitaria Oggetto dell'atto: FONDO SANITARIO NAZIONALE. QUOTE A DESTINAZIONE

Dettagli

Mod. B - copia pag. 3 Dgr n. del

Mod. B - copia pag. 3 Dgr n. del OGGETTO: Progetti relativi agli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale indicati nel Piano Sanitario Nazionale ex art. 1, commi 34 e 34 bis, della Legge n. 662/96. Anno 2013. - Accordo

Dettagli

DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA (Delibera del Consiglio dei Ministri del 28 ottobre 2009)

DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA (Delibera del Consiglio dei Ministri del 28 ottobre 2009) DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA DECRETO n. 13 15 02 2010 OGGETTO: ASL RM/A - parere positivo ai sensi l art. 3 Decreto Commissariale n. U0016 27 febbraio 2009. IL COMMISSARIO AD ACTA VISTA la Legge costituzionale

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto

Dettagli

n. 68 del 28 Ottobre 2011 DECRETO n. 40 del 27.05.2011

n. 68 del 28 Ottobre 2011 DECRETO n. 40 del 27.05.2011 Regione Campania Il Presidente Commissario ad acta per la prosecuzione del Piano di rientro del settore sanitario (Deliberazione Consiglio dei Ministri 23/4/2010) DECRETO n. 40 del 27.05.2011 Oggetto:

Dettagli

OGGETTO: Azienda USL RM/C parere positivo ai sensi dell art. 3 del Decreto Commissariale n. U0016 del 27 febbraio 2009. IL COMMISSARIO AD ACTA

OGGETTO: Azienda USL RM/C parere positivo ai sensi dell art. 3 del Decreto Commissariale n. U0016 del 27 febbraio 2009. IL COMMISSARIO AD ACTA DECRETO DEL COMMISSARIO AD ACTA DECRETO n. 4 del 18 01 2010 OGGETTO: Azienda USL RM/C parere positivo ai sensi dell art. 3 del Decreto Commissariale n. U0016 del 27 febbraio 2009. IL COMMISSARIO AD ACTA

Dettagli

16/09/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 74 - Supplemento n. 1 Pag. 261 di 422. Regione Lazio

16/09/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 74 - Supplemento n. 1 Pag. 261 di 422. Regione Lazio 16/09/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 74 - Supplemento n. 1 Pag. 261 di 422 Regione Lazio DIREZIONE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione

Dettagli

IL MINISTRO DELLA SALUTE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE

IL MINISTRO DELLA SALUTE DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE Testo aggiornato al 5 dicembre 2007 Decreto ministeriale 22 Febbraio 2007, n. 43 Gazzetta Ufficiale 6 Aprile 2007, n. 81 Regolamento recante Definizione degli standard relativi all assistenza ai malati

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITA DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA Aggiornamento delle Linee guida per la metodologia

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015 OGGETTO: Approvazione "Progetto di Sviluppo delle cure domiciliari

Dettagli

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE

DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE INDICE PREMESSA ANALISI DELLE CRITICITA' TERRITORIALI AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO NEL RISPETTO DEGLI INDIRIZZI

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 47/7 DEL 25.11.2014

DELIBERAZIONE N. 47/7 DEL 25.11.2014 Oggetto: Fondo nazionale per le non autosufficienze annualità 2014. Programma attuativo riferito all assegnazione di 9.214.000 di cui al Decreto Interministeriale del 7 maggio 2014. Interventi a favore

Dettagli

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.)

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL 22-07-2009 REGIONE TRENTO (Prov.) Disposizioni per la prevenzione e la cura dell Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative legate all invecchiamento e per il sostegno delle

Dettagli

- il D.P.C.M. 14.02.2001 Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni sociosanitarie ;

- il D.P.C.M. 14.02.2001 Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni sociosanitarie ; REGIONE ABRUZZO DELIBERAZIONE NR. 742 DEL 12/11/2012 GIUNTA REGIONALE Omissis LA GIUNTA REGIONALE Visti - il D.P.C.M. 14.02.2001 Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni sociosanitarie

Dettagli

DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETI PRESIDENZIALI DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 luglio 2014. Ripartizione delle risorse relative al «Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità» 2013-2014

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 8 agosto 2006, n. 580. Approvazione accordo integrativo regionale dei medici di medicina generale

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 8 agosto 2006, n. 580. Approvazione accordo integrativo regionale dei medici di medicina generale 16-9-2006 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CALABRIA - PartiIeII-n.17 20295 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 8 agosto 2006, n. 580 Approvazione accordo integrativo regionale dei medici di medicina

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014 Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei

Dettagli

POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT DETERMINAZIONE. Estensore ORLANDI MARIA CRISTINA. Responsabile del procedimento DI TULLIO PATRIZIA

POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT DETERMINAZIONE. Estensore ORLANDI MARIA CRISTINA. Responsabile del procedimento DI TULLIO PATRIZIA REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA DETERMINAZIONE N. G19250 del 30/12/2014 Proposta n. 22841 del 30/12/2014 Oggetto: Presenza

Dettagli

DELIBERAZIONE n 365 del 03/09/2009

DELIBERAZIONE n 365 del 03/09/2009 DELIBERAZIONE n 365 del 03/09/2009 OGGETTO: Adozione dei progetti formativi aziendali: Formazione di referenti del sistema aziendale di gestione del rischio clinico per la sicurezza dei pazienti e Formazione

Dettagli

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Numero data Oggetto: Approvazione del Piano annuale di Risk Management (PARM): Gestione del Rischio Clinico e delle Infezioni correlate all assistenza (ICA) - 2015

Dettagli

FORUM P.A. SANITA' 2001

FORUM P.A. SANITA' 2001 FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como Direzione Sanitaria, Dipartimento Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.) Dipartimento Servizi Sanitari di Base, Staff Educazione

Dettagli

Oggetto: Individuazione delle Unità Operative di Nutrizione Artificiale Domiciliare nella Regione Lazio LA GIUNTA REGIONALE

Oggetto: Individuazione delle Unità Operative di Nutrizione Artificiale Domiciliare nella Regione Lazio LA GIUNTA REGIONALE Oggetto: Individuazione delle Unità Operative di Nutrizione Artificiale Domiciliare nella Regione Lazio LA GIUNTA REGIONALE Su proposta del Presidente della Regione Lazio, lo Statuto della Regione Lazio;

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 Oggetto: LR 20/ 97, art. 3. Finanziamento di progetti d intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive.

Dettagli

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica

La continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi

Dettagli

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI d) relazioni bilaterali con la Turchia, i Paesi del Caucaso, le Repubbliche centrasiatiche e la Russia; e) temi trattati nell ambito delle Nazioni Unite e delle Agenzie Specializzate; f) temi relativi

Dettagli

Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute

Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute IPOTESI A Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute Art. 1. Al fine di garantire la nuova organizzazione dei servizi sanitari

Dettagli

IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DELLA SALUTE Testo aggiornato al 20 settembre 2013 Decreto ministeriale 26 marzo 2013 Gazzetta Ufficiale 8 agosto 2013, n. 185 Contributo alle spese dovuto dai soggetti pubblici e privati e dalle società scientifiche

Dettagli

A relazione dell'assessore Monferino:

A relazione dell'assessore Monferino: REGIONE PIEMONTE BU42 20/10/2011 Deliberazione della Giunta Regionale 3 ottobre 2011, n. 18-2663 Proseguimento e consolidamento a regime del percorso per la Gestione integrata del diabete di tipo 2 nell'adulto,

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007 DELIBERAZIONE N. 44/ 12 Oggetto: Aumento del numero massimo di strisce per autocontrollo della glicemia concedibili gratuitamente ai pazienti diabetici in età pediatrica e adolescenziale. L Assessore dell

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 19 maggio 2011, n. 1111

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 19 maggio 2011, n. 1111 17466 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 91 del 10-06-2011 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 19 maggio 2011, n. 1111 Approvazione dei percorsi per la diagnosi e la cura delle bronco-pneumopatie

Dettagli

PARTE III PROGRAMMA DI SPESA E.F. 2007 RELATIVO A SPESE CONDOMINIALI, ONERI ACCESSORI, ONERI DI PARTECIPAZIONE A CONSORZI E COMUNIONI

PARTE III PROGRAMMA DI SPESA E.F. 2007 RELATIVO A SPESE CONDOMINIALI, ONERI ACCESSORI, ONERI DI PARTECIPAZIONE A CONSORZI E COMUNIONI 28-3-2007 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 42 7 UPB 1.2.1.1.620 Spese generali di funzionamento Cap. 04350 Manutenzione ordinaria sul patrimonio disponibile e indisponibile

Dettagli

Piano di investimento dei fondi per la Farmacovigilanza 2008-2009. Regione Lazio

Piano di investimento dei fondi per la Farmacovigilanza 2008-2009. Regione Lazio Piano di investimento dei fondi per la Farmacovigilanza 2008-2009 Regione Lazio Premessa L attuazione delle linee di indirizzo elaborate dalla Regione Lazio per l impegno dei fondi 2007 della farmacovigilanza

Dettagli

BILANCIO DI MISSIONE 2012 RENDICONTO 2011

BILANCIO DI MISSIONE 2012 RENDICONTO 2011 AZIENDA USL DI RAVENNA BILANCIO DI MISSIONE 2012 RENDICONTO 2011 Gruppo di lavoro Coordinamento Milva Fanti Redazione dei capitoli Presentazione e conclusioni: Capitolo 1: Giuliano Silvi Capitolo 2: Gianni

Dettagli

Ministero della Salute. Decreto 22 ottobre 2013

Ministero della Salute. Decreto 22 ottobre 2013 Ministero della Salute Decreto 22 ottobre 2013 Approvazione del programma, presentato dalla Regione Friuli-Venezia Giulia, per la realizzazione di strutture sanitarie extraospedaliere per il superamento

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 Modifica della deliberazione 18 luglio 2008, n. 1820 (Sistema di accreditamento per l'affidamento in gestione degli interventi formativi cofinanziati

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura

Dettagli

CITTA DI CAVA DE TIRRENI PROVINCIA DI SALERNO. DETERMINAZIONE Sett. 3 Servizi alla Persona e alle Imprese

CITTA DI CAVA DE TIRRENI PROVINCIA DI SALERNO. DETERMINAZIONE Sett. 3 Servizi alla Persona e alle Imprese CITTA DI CAVA DE TIRRENI PROVINCIA DI SALERNO DETERMINAZIONE Sett. 3 Servizi alla Persona e alle Imprese OGGETTO: Liquidazioni prestazioni sociosanitarie di cui al DPCM 29 novembre 2001 alla struttura

Dettagli

ACCORDO LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO

ACCORDO LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO ACCORDO tra il Ministro dell' istruzione, dell'università e della ricerca, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano riguardante il primo anno

Dettagli

Direzione Regionale: SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Area: INVEST. IN EDIL. SANIT., HTA E NUCLEO DI VALUTAZ. PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE

Direzione Regionale: SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Area: INVEST. IN EDIL. SANIT., HTA E NUCLEO DI VALUTAZ. PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. 176 DEL 28/04/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 6259 DEL 21/04/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Area: INVEST. IN EDIL.

Dettagli

TUTTO CIO PREMESSO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE: Articolo 1 (Premesse)

TUTTO CIO PREMESSO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE: Articolo 1 (Premesse) CONVENZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA E LA REGIONE PIEMONTE PER LA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO INTERREGIONALE DI COORDINAMENTO PER LE MALATTIE RARE. TRA la Regione Piemonte, codice fiscale 800876770016,

Dettagli

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE

IL DIRETTORE GENERALE DELIBERA N. 39 DEL 30.1.2014-OGGETTO: UOC GESTIONE DEL PERSONALE APPROVAZIONE PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA DELL AZIENDA OSPEDALIERA

Dettagli

La multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute

La multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute III GIORNATA NAZIONALE DELLE CURE A CASA Qualità, tecnologie e sostenibilità nelle cure domiciliari Ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli, Sala Assunta Isola Tiberina, Roma 12 settembre 2011 -

Dettagli

Premesso che: - il D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni, agli articoli dal 16 al 16 sexies interviene in materia

Premesso che: - il D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni, agli articoli dal 16 al 16 sexies interviene in materia Premesso che: - il D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni, agli articoli dal 16 al 16 sexies interviene in materia di formazione continua, definendone le finalità, i

Dettagli

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL

Dettagli

Cure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012

Cure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012 Cure Domiciliari Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012 DEFINIZIONE DELLE CURE DOMICILIARI Le cure domiciliari consistono in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi, prestati da personale

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 2/7 DEL 22.1.2014

DELIBERAZIONE N. 2/7 DEL 22.1.2014 Oggetto: Intesa tra il Governo e le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano e le Autonomie locali, ai sensi dell art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, concernente l utilizzo di

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789 14812 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 77 del 18-05-2011 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789 Accordi/Intese Stato-Regioni in materia sanitaria. Anno 2010. Recepimento.

Dettagli

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Servizio Sanitario Regionale Basilicata Azienda Sanitaria Locale di Potenza NUMERO 2013/00669 DEL 11/11/2013 Collegio Sindacale il 11/11/2013 Controllo preventivo regionale

Dettagli

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 02/05/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 35

Regione Lazio. Decreti del Commissario ad Acta 02/05/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 35 Regione Lazio Decreti del Commissario ad Acta Decreto del Commissario ad Acta 22 aprile 2014, n. U00140 Sistema di Educazione Continua in medicina della Regione Lazio: contributo alle spese dovuto dai

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

OGGETTO: Applicazione Legge n. 190 del 23/12/2014 legge di stabilità 2015. Adeguamento indennità di esclusività Dott.ssa Daniela Soro.

OGGETTO: Applicazione Legge n. 190 del 23/12/2014 legge di stabilità 2015. Adeguamento indennità di esclusività Dott.ssa Daniela Soro. AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI SASSARI Via Coppino, 26-07100 SASSARI C.F. - P. IVA 02268260904 DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 386 DEL 16/09/2015 OGGETTO: Applicazione Legge n. 190

Dettagli

L Assessorato alla Sanità della regione Marche ed il Coordinamento Regionale del Tribunale per la Tutela dei diritti del Malato CONVENGONO E STIPULANO

L Assessorato alla Sanità della regione Marche ed il Coordinamento Regionale del Tribunale per la Tutela dei diritti del Malato CONVENGONO E STIPULANO PROTOCOLLO D INTESA tra l Assessorato alla Tutela della salute, volontariato, veterinaria, acque minerali termali e sorgenti della Regione Marche ed il Movimento Cittadinanzattiva Tribunale per i Diritti

Dettagli

Il moderno ruolo del medico di assistenza primaria nel sistema delle cure domiciliari distrettuali

Il moderno ruolo del medico di assistenza primaria nel sistema delle cure domiciliari distrettuali Il moderno ruolo del medico di assistenza primaria nel sistema delle cure domiciliari distrettuali Ovidio Brignoli, MMG, Brescia (Vice-Presidente SIMG - Società Italiana di Medicina Generale) Cosa dovrebbe

Dettagli

Protocollo di intesa. tra

Protocollo di intesa. tra Protocollo di intesa tra L Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) con Sede in Roma, Via IV Novembre, 144 (CF 01165400589), rappresentato dal Presidente Massimo De

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE

CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE: UN LAVORO DI RETE CONSULTA PROVINCIALE PER LA SALUTE ORGANISMO DI RAPPRESENTANZA DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO SANITARIO ISTITUITO DALL ART. 5 della LEGGE PROVINCIALE

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

Protocollo di intesa. tra. L Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) REGIONE LAZIO.

Protocollo di intesa. tra. L Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) REGIONE LAZIO. Protocollo di intesa L Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) tra e REGIONE LAZIO per l erogazione di prestazioni di assistenza sanitaria da parte dell istituto

Dettagli

Udine, 30 ottobre 2015

Udine, 30 ottobre 2015 Udine, 30 ottobre 2015 2 CONVEGNO INTERREGIONALE CARD La Prevenzione nel distretto DIREZIONI TECNICHE REGIONALI: Stato dell arte nelle Regioni del Triveneto, della realizzazione delle leggi di riforma

Dettagli

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 104 13/01/2014 Identificativo Atto n. 9 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI PER LA DIFFUSIONE NELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E FORMATIVE DI

Dettagli

AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI SASSARI. Via Coppino, 26-07100 SASSARI C.F. - P. IVA 02268260904

AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI SASSARI. Via Coppino, 26-07100 SASSARI C.F. - P. IVA 02268260904 AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI SASSARI Via Coppino, 26-07100 SASSARI C.F. - P. IVA 02268260904 DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 339 DEL 07/08/2015 OGGETTO: Rapporto di collaborazione,

Dettagli

DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO

DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO n. 431 del 22.07.2015 Struttura proponente: U.O.C. Gestione delle risorse umane. Oggetto: - Costituzione (*) del Fondo per il trattamento accessorio legato alle

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE D.P.G.R. N. 70640 DEL 22.12.1997. Verbale delle deliberazioni dell'anno 2013

AZIENDA SANITARIA LOCALE - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE D.P.G.R. N. 70640 DEL 22.12.1997. Verbale delle deliberazioni dell'anno 2013 AZIENDA SANITARIA LOCALE - A.S.L. DELLA PROVINCIA DI VARESE D.P.G.R. N. 70640 DEL 22.12.1997 Verbale delle deliberazioni dell'anno 2013 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE IN DATA 23/01/2013 N. 31 OGGETTO:

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

STANZIAMENTO: Competenza: euro 18.284,46 Cassa: euro 18.284,46

STANZIAMENTO: Competenza: euro 18.284,46 Cassa: euro 18.284,46 34452 La Dirigente dell Ufficio 4 Dr.ssa Maria De Palma L Assessore relatore sulla base delle risultanze istruttorie di cui innanzi, propone alla Giunta l adozione del seguente atto finale in quanto rientrante

Dettagli

Estensore. Il Direttore della U.o.c.

Estensore. Il Direttore della U.o.c. DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Numero data Oggetto: Artt. 25 e 26 CCNL 2002/2005 - Area della Dirigenza Medica - Verifica e valutazione dei dirigenti medici Dott.ssa Daniela Bosco, Dirigente Medico

Dettagli

Articolo 8. Articolo 8. (Piani di rientro, tariffe di prestazioni sanitarie e percorsi diagnostico-terapeutici)

Articolo 8. Articolo 8. (Piani di rientro, tariffe di prestazioni sanitarie e percorsi diagnostico-terapeutici) Sezione IV Sezione IV Salute Salute Articolo 8. Articolo 8. (Tariffe di prestazioni sanitarie e percorsi diagnostico terapeutici) (Piani di rientro, tariffe di prestazioni sanitarie e percorsi diagnostico-terapeutici)

Dettagli

LINEE GUIDA BUDGET. Premessa. 1) I Soggetti

LINEE GUIDA BUDGET. Premessa. 1) I Soggetti Pagina 1 di 7 LINEE GUIDA BUDGET Premessa Per processo di Budget o Budgeting si intende un sistema di controllo direzionale basato sulla negoziazione tra i Centri di Responsabilità aziendali ed i livelli

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale proposta approvata nella seduta del 9 agosto 2002 Oggetto: Individuazione rete dei presidi regionali per le malattie rare e adempimenti regionali

Dettagli

La legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni:

La legge individua due diverse tipologie di autorizzazioni: IMPORTANTI NOVITA PER CHI DEVE APRIRE UNO STUDIO PROFESSIONALE Legge regionale n. 10 del 21.07.2006 AUTORIZZAZIONE ALL ESERCIZIO DI ATTIVITA SANITARIE. La Legge Regionale n. 10 del 21.07.2006 ha provveduto

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali IL MINISTRO VISTO l articolo 9 del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502, e successive modifiche e integrazioni, il quale prevede la costituzione

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE. N. 126 del 18 dicembre 2014

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE. N. 126 del 18 dicembre 2014 R E G I O N E C A L A B R I A DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE N. 126 del 18 dicembre 2014 Oggetto: Variazione al Bilancio 2014. Assegnazioni di risorse dallo Stato in relazione a capitoli di pertinenza

Dettagli

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO POLITICHE DI SOLIDARIETA' SOCIALE E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA SETTORE TUTELA DEI MINORI, CONSUMATORI

Dettagli

Deliberazione del Direttore Generale N. 212. Del 26/11/2013

Deliberazione del Direttore Generale N. 212. Del 26/11/2013 Deliberazione del Direttore Generale N. 212 Del 26/11/2013 Il giorno 26/11/2013 alle ore 10.00 nella sede Aziendale di via San Giovanni del Cantone 23, la sottoscritta Dott.ssa Mariella Martini, Direttore

Dettagli

A.C. 2985 ed abb. (Nuovo testo unificato - Approvato dal Senato A.S. 344)

A.C. 2985 ed abb. (Nuovo testo unificato - Approvato dal Senato A.S. 344) A.C. 2985 ed abb. Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie (Nuovo testo unificato - Approvato dal Senato

Dettagli

ACCORDO GOVERNO-REGIONI-PROVINCE AUTONOME REGOLAMENTAZIONE PROFILI FORMATIVI APPRENDISTATO QUALIFICA DIPLOMA PROFESSIONALE

ACCORDO GOVERNO-REGIONI-PROVINCE AUTONOME REGOLAMENTAZIONE PROFILI FORMATIVI APPRENDISTATO QUALIFICA DIPLOMA PROFESSIONALE ACCORDO GOVERNO-REGIONI-PROVINCE AUTONOME REGOLAMENTAZIONE PROFILI FORMATIVI APPRENDISTATO QUALIFICA DIPLOMA PROFESSIONALE Gazzetta Ufficiale n.77 del 31.3.2.2012 Nell odierna seduta del 15 marzo 2012;

Dettagli

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA DELIBERA 3 agosto 2012. Fondo per lo sviluppo e la coesione regione Puglia. Programmazione delle residue risorse 2000-2006 e 2007-2013 e modifica

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 24 Dicembre 2010, n. 8 Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio 2011;

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 24 Dicembre 2010, n. 8 Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio 2011; Oggetto: Percorsi triennali di IeFP Sistema di finanziamento e piano di riparto delle risorse finanziarie da erogare alle Province per l anno scolastico e formativo 2011-2012. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA

Dettagli

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006)

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Art.1 (Oggetto e finalità) 1. La Regione con la presente legge, in armonia

Dettagli

Oggetto: Prodotti senza glutine ai soggetti celiaci. Ampliamento delle modalità di erogazione. LA GIUNTA REGIONALE

Oggetto: Prodotti senza glutine ai soggetti celiaci. Ampliamento delle modalità di erogazione. LA GIUNTA REGIONALE Oggetto: Prodotti senza glutine ai soggetti celiaci. Ampliamento delle modalità di erogazione. LA GIUNTA REGIONALE Su proposta del Presidente della Regione Lazio, VISTO lo Statuto della Regione Lazio;

Dettagli

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013

Dettagli

AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI

AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Provincia Autonoma di Trento AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Trento via Degasperi 79 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Reg. delib. n. 271 2014 OGGETTO: Approvazione del documento

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA. tra

PROTOCOLLO DI INTESA. tra Prefettura di Torino Ufficio Territoriale del Governo PROTOCOLLO DI INTESA Il Prefetto di Torino nella persona del Dott. Alberto Di Pace tra e il Dirigente dell Ufficio di Ambito Territoriale per la provincia

Dettagli

BANDO PUBBLICO PROGRAMMA INMP 2015 PER PROGETTI DI SANITÀ PUBBLICA IN TEMA DI SALUTE, MIGRAZIONE E POVERTA

BANDO PUBBLICO PROGRAMMA INMP 2015 PER PROGETTI DI SANITÀ PUBBLICA IN TEMA DI SALUTE, MIGRAZIONE E POVERTA BANDO PUBBLICO PROGRAMMA INMP 2015 PER PROGETTI DI SANITÀ PUBBLICA IN TEMA DI SALUTE, MIGRAZIONE E POVERTA RAZIONALE Il progetto interregionale 2014 prevede, al paragrafo E.5, che l INMP persegua i propri

Dettagli

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e

Dettagli

REGIONE LAZIO. OGGETTO: Piano regionale della prevenzione 2005 2007 Anno 2005 LA GIUNTA REGIONALE

REGIONE LAZIO. OGGETTO: Piano regionale della prevenzione 2005 2007 Anno 2005 LA GIUNTA REGIONALE DGR 729 del 4 agosto 2005-08-29 REGIONE LAZIO OGGETTO: Piano regionale della prevenzione 2005 2007 Anno 2005 LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alla Sanità; VISTO lo Statuto della Regione Lazio;

Dettagli

REGOLAMENTO AZIENDALE DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE

REGOLAMENTO AZIENDALE DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PUGLIA AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI FOGGIA REGOLAMENTO AZIENDALE DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE Articolo 1 Costituzione

Dettagli

D.G.R.n.94-4335 del 13.11.2006

D.G.R.n.94-4335 del 13.11.2006 D.G.R.n.94-4335 del 13.11.2006 Approvazione criteri per l assegnazione contributi ai Soggetti gestori delle funzioni socioassistenziali per le attività delle Equipe Adozioni e per la promozione dell affidamento

Dettagli

Decreto del Presidente in qualità di Commissario ad acta (delibera del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010)

Decreto del Presidente in qualità di Commissario ad acta (delibera del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010) Decreto del Presidente in qualità di Commissario ad acta (delibera del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010) DECRETO n. OGGETTO: Recepimento accordi per la remunerazione del Policlinico Universitario

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE - 22/10/2013 - N 741

LA GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE - 22/10/2013 - N 741 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE - 22/10/2013 - N 741 Riconoscimento dell equivalenza ai diplomi universitari dell area sanitaria dei titoli del pregresso ordinamento, in attuazione dell articolo 4,

Dettagli

REGIONANDO 2000 REGIONE LAZIO ASSESSORATO SALVAGUARDIA E CURA DELLA SALUTE

REGIONANDO 2000 REGIONE LAZIO ASSESSORATO SALVAGUARDIA E CURA DELLA SALUTE REGIONANDO 2000 REGIONE LAZIO ASSESSORATO SALVAGUARDIA E CURA DELLA SALUTE PROGETTO TRIENNALE DI POTENZIAMENTO DELL ASSISTENZA DOMICILIARE NEL LAZIO, ANNI 1998/2000. Premessa Il programma di assistenza

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri IL MINISTRO PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E L INTEGRAZIONE VISTO il decreto legge 16 maggio 2008, n. 85, recante «Disposizioni urgenti per l'adeguamento delle strutture di Governo in applicazione

Dettagli

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici DISEGNO DI LEGGE Art. 1. (Obiettivi e finalità) 1. La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere

Dettagli

IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO di concerto con IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO

IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO di concerto con IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO Decreto 10 febbraio 2014 Riparto dell'incremento del «Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili» di cui all'articolo 13, commi 8 e 9, del decretolegge 31 agosto

Dettagli