LA CADUTA DELLA NEVE AL SUOLO
|
|
- Evelina Marino
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LA CADUTA DELLA NEVE AL SUOLO La caduta del cristallo di neve: le idrometeore In meteorologia sono così chiamati i prodotti di condensazione o sublimazione del vapore acqueo che interessano il suolo o l'aria subito sovrastante. Per lo studio della neve è importante saper riconoscere e rilevare le diverse idrometeore in quanto molte di esse hanno effetti particolari sulla possibilità di saldatura fra gli strati o col terreno, sulla permeabilità della neve superficiale, sugli scambi termici e di umidità. Vediamo, in sintesi, le principali forme di idrometeore in montagna: 1) Nebbia / Foschia Sospensione di piccolissime gocce d'acqua di condensa che si forma, in calma d'aria, a seguito di un raffreddamento, in genere notturno; per convenzione internazionale la visibilità deve essere inferiore a 1 km. In montagna comunemente si chiama nebbia anche la nuvola bassa. Quando le gocce sono più disperse e la visibilità è superiore a 1 km si parla di foschia o bruma, da non confondere con la caligine che è data da sospensione di particelle solide non di ghiaccio (polvere, cenere, ecc.). 2) Rugiada Deposito di gocce d'acqua per condensazione del vapore su superfici più fredde dell'aria sovrastante, come avviene con la perdita di calore per irraggiamento durante le notti serene e con calma di vento o quasi. 3) Pioviggine Precipitazione molto fitta, lenta ed uniforme di piccolissime gocce d'acqua (diametro inferiore a 0,5 mm); sulla neve apporta calore ed acqua con aumento del peso e rapida diminuzione della coesione tra i cristalli, mentre un successivo gelo porta a lastre ghiacciate impermeabili. 4) Galaverna Deposito di ghiaccio duro, biancastro e di aspetto spugnoso, prodotto dal rapido congelamento di microscopiche gocce sopraffuse di nebbia o di foschia, trasportate dal vento, per l'urto contro un ostacolo; ricordare che il deposito avviene sempre sul lato sopravvento.
2 5) Calabrosa La calabrosa è uno strato di ghiaccio semitrasparente, più o meno omogeneo che si forma sul terreno per solidificazione di grosse gocce di nebbia. L'effetto sul manto nevoso è sempre negativo, creando strati impermeabili che scompaiono solo per sublimazione (ad esempio sotto l'azione di un vento secco) o per fusione. 6) Vetrone O anche chiamato gelicidio; strato di ghiaccio anche di notevole spessore che può formarsi sia quando gocce sopraffuse (liquide a temperatura < 0 C) di pioggia colpiscono un terreno di poco sopra 0 C, sia viceversa quando normali gocce di pioggia cadono su superfici la cui temperatura sia < 0 C. L'effetto sul manto nevoso è sempre negativo, creando strati impermeabili che scompaiono solo per sublimazione (ad esempio sotto l'azione di un vento secco) o per fusione.
3 7) Brina Deposito di ghiaccio per sublimazione inversa di vapore su superfici a temperatura sotto 0 C, con costruzione di cristalli laminari a forma di foglia, di piume o di scaglie che possono raggiungere anche grandi dimensioni acquisendo un aspetto striato caratteristico. La brina si forma più facilmente sui versanti in ombra e/o esposti a nord dove si accumula e ristagna l'aria fredda. Se inglobati nel manto nevoso questi cristalli creano una situazione di grave e duraturo pericolo di instabilità, sia perché offrono un minimo attrito allo scorrimento fra di loro, sia perché le sole metamorfosi possibili sono o la fusione o la scomparsa per sublimazione diretta. Si possono incontrare due tipi di cristalli striati, indicati entrambi col nome di brina anche se diversi per origine: Brina di superficie Si forma solo in superficie; cristalli striati ma laminari, molto fragili ma con discreta resistenza alla compressione una volta impilati l'uno sull'altro; minima coesione tra cristalli che non offrono attrito allo scorrimento; gli strati inglobati hanno spessori molto ridotti, al massimo di qualche millimetro. Brina di fondo Si forma all'interno del manto nevoso (a qualsiasi livello, anche se è più frequente a contatto col suolo, da cui il nome) ed è la fase finale della metamorfosi da gradiente; cristalli striati ma prismatici o piramidali cavi, singolarmente molto resistenti alla compressione ma senza coesione fra di loro, lo scorrimento è facile anche se le forme spigolate forniscono un certo attrito; strati anche di parecchi centimetri di spessore.
4 8) Nevischio o neve granulosa Precipitazione solida corrispondente alla pioviggine. Piccoli granuli discoidali (diametro < 1 mm), bianchi e opachi, che non rimbalzano e non si frantumano cadendo su terreno duro. Sulla neve creano uno strato di "pallini" a minima coesione che, se coperto da una nuova nevicata, determina sempre un punto di rottura in quanto la loro possibile metamorfosi ha solo risultati negativi. 9) Neve tonda Simili al nevischio la neve tonda si presenta con granelli di ghiaccio (2-3 mm di diametro) opachi e bianchi, sferici o conici, facilmente comprimibili. 10) Gragnola Simili al nevischio anche la gragnola che presenta granuli (fino a 5 mm di diametro) trasparenti o traslucidi, sferici o irregolari, duri, che cadendo al suolo rimbalzano con suono caratteristico. 11) Grandine La grandine non è da confondere con la gragnola o la neve tonda. Si presenta con grani o pezzi di ghiaccio (chicchi) con diametro da 5 a 50 mm, separati o agglomerati in pezzi più grandi e irregolari, che si formano durante temporali violenti e di lunga durata, raramente con temperatura a terra inferiore a 0 C. 12) Pioggia Gocce d'acqua liquida con diametro > 0,5 mm; nel caso di rovesci (precipitazioni di breve durata ma di forte intensità) il diametro è compreso tra 2 e 7 mm. Sulla neve gli effetti sono molteplici e sempre importanti: percola nella massa, favorendo la fusione in superficie e creando solcature caratteristiche. La quantità di pioggia caduta si misura in millimetri (1 mm = 1 L/mq = 1litro per metro quadrato). Inzuppando il manto diminuisce la coesione interna fino ad originare il distacco di valanghe. Crea i presupposti per la formazione di croste ghiacciate; aumenta in modo rapido e notevole il peso della neve. Per quanto riguarda la fusione della neve spesso si osserva che una pioggia, anche intensa e di una certa durata, ha scarsi effetti visibili sullo spessore preesistente; la cosa si spiega tenendo conto del calore latente di fusione del ghiaccio (80 kcal/kg) e del calore specifico dell'acqua (1 kcal/kg C). Facciamo un esempio esemplificativo: 10 millimetri di pioggia alla temperatura di 2 C cadono sopra uno strato di neve con peso di 400 kg/mc (400 Kg per metro cubo) a 0 C; in 1 metro quadrato lo spessore di 1 mm di neve pesa 0,4 kg, quindi per fonderla sono necessarie 32 kcal (0,4 * 80); 10 mm di pioggia (cioè 10 kg di acqua in un metro quadrato), passando da 2 C a 0 C, fornisce 20 kcal (1 * 2 * 10); quindi il calore fornito dalla pioggia può sciogliere (20 : 32) 0,625 mm di neve, una quantità che difficilmente salta all occhio. 13) Tormenta Neve trasportata da vento forte e più o meno turbinoso; i cristalli soffiati possono essere quelli sollevati dal suolo o quelli che stanno cadendo durante una nevicata. Si distingue la tormenta alta, quando la neve è sollevata ad una altezza tale da non ridurre la visibilità all'altezza degli occhi, e la tormenta bassa, quando la visibilità è praticamente zero. I principali effetti della tormenta sono quelli della rottura meccanica dei cristalli ed il loro accumulo nelle zone sottovento, azioni determinanti per la successiva stabilità della copertura nevosa (vedi azione del vento sulla stabilità del manto nevoso).
5 14) Nevicata Precipitazione di cristalli di ghiaccio, più o meno aggregati in fiocchi, che si depositano sul terreno formando un miscuglio eterogeneo di ghiaccio, aria ed acqua. Le nevicate più intense ed abbondanti, a grossi fiocchi, avvengono con temperature relativamente calde (tra 0 e -5 C), condizione che permette un maggior contenuto di vapore nell'atmosfera e quindi la formazione di un maggior numero di cristalli e di maggiore dimensione. Per quanto ad intensità di nevicata, in calma d'aria il massimo al momento è di 4,2 cm/h, registrato il 30 marzo 1975 (quindi con neve "calda" pesante) in località Rifugio Gilberti (Alpi Carniche; quota m). Il peso della neve fresca varia in funzione della temperatura e della forma dei cristalli; da rilievi sulle Alpi a quota m risultano i seguenti valori: Temperatura ( C) Peso minimo (kg/mc) Peso massimo (kg/mc) Già in fase di deposito fiocchi e cristalli vanno incontro ad un cambiamento di forma per effetto del loro peso, in quanto le strutture più sottili si rompono con conseguente riduzione degli spazi "vuoti" interclusi: in pratica la neve subisce un assestamento, che si evidenzia in un aumento di densità dall'alto in basso e in una graduale diminuzione dello spessore totale, riduzione che dipende dal sovraccarico di neve, dal tempo trascorso dopo il deposito e dalla temperatura dell'aria. Nemmeno uno strato derivato da una singola nevicata è, quindi, omogeneo per forma dei cristalli e per densità ai diversi livelli di quota e ciò comporta notevoli differenze nella trasmissione di calore e di umidità, con effetti diversi sulle possibili successive metamorfosi e sulla stabilità del manto. La successione di più nevicate porta alla costruzione di depositi formati da strati di caratteristiche molto diverse, facilmente riconoscibili in una stratigrafia. La diversificazione in strati è poi accentuata dal tipo di metamorfosi che agisce e che può variare anche in uno strato derivato da una singola precipitazione (alla base si può avere trasformazione da gradiente, con formazione di brina di fondo incoerente e quindi instabile, mentre in alto la metamorfosi da isotermia consolida la neve formando uno strato apparentemente resistente, ma anch'esso instabile perché senza un sufficiente appoggio al terreno).
CAI S.Donà e Treviso Scuole Alpinismo e Scialpinismo
CAI S.Donà e Treviso Scuole Alpinismo e Scialpinismo La Neve 2 La Neve L organizzazione mondiale della meteorologia ha stabilito 10 forme principali, tra le più comuni: 3 Il manto nevoso Il manto nevoso
DettagliLA NEVE E LE VALANGHE
3^LEZIONE INTERVENTO METEOROLOGO LUCA LOMBROSO Il ciclo dell acqua LA NEVE E LE VALANGHE Prima di capire cos è la neve è opportuno approfondire la conoscenza del liquido più comune sulla Terra: l acqua
DettagliNeve e Valanghe Corso SA1 CAI Monviso Saluzzo
Neve e Valanghe Corso SA1 CAI Monviso Saluzzo 19.02.2014 OBIETTIVO Comprendere il bollettino pericolo valanghe La neve: Formazione e Metamorfismi Le valanghe: Stabilità del manto nevoso e Classificazione
DettagliGUIDA PRATICA PER LA LETTURA DEI METEOGRAMMI
GUIDA PRATICA PER LA LETTURA DEI METEOGRAMMI INFORMAZIONI GENERALI Nello spazio grigio viene riportata la località a cui si riferisce il meteogramma (in questo caso Verona), le coordinate geografiche e
Dettagli20 Corso SA Scuola Intersezionale di Alpinismo e Scialpinismo Valle dell Adda
20 Corso SA1 2011 - Scuola Intersezionale di Alpinismo e Scialpinismo Valle dell Adda Introduzione Gli scialpinisti rappresentano quasi il 50 % delle vittime da valanga La conoscenza del manto nevoso e
DettagliNIVOLOGIA. Servizio Valanghe Italiano
NIVOLOGIA Servizio Valanghe Italiano PERCHE BISOGNA PREVENIRE IL RISCHIO DA INCIDENTE IN VALANGA? 100 TRAVOLTI 23 MORTI 100 INCIDENTI STRADALI 3 MORTI QUINDI RISCHIO ALTO P. CO. S. PREPARAZIONE DELLA GITA
Dettagli1.1 La storia di un fiocco di neve Onde di Rossby lungo i meridiani...1
INDICE 1 Cenni di circolazione generale dell atmosfera (Mario Giuliacci)...1 1.1 La storia di un fiocco di neve...1 1.1.1 Onde di Rossby lungo i meridiani...1 1.2 La circolazione generale dell atmosfera...3
DettagliNUBI E PRECIPITAZIONI Collegio Maestri di sci Trento Corso maggio 2016 ALTE MEDIE A SVILUPPO VERTICALE BASSE Nubi a filamento, formate interamente da cristalli di ghiaccio, a movimento assai lento. Si
DettagliUnità 11: DIANMICA E TERMODINAMICA DELL ATMOSFERA FENOMENI PERICOLOSI PER IL VOLO
Unità 11: DIANMICA E TERMODINAMICA DELL ATMOSFERA FENOMENI PERICOLOSI PER IL VOLO 1. Le meteore e le nubi Per meteora si intende un fenomeno osservato nell'atmosfera o sulla superficie terrestre. Tale
DettagliCAI Milano Scuola di Scialpinismo MARIO RIGHINI
Fronte caldo L aria calda, scorrendo sulla superficie frontale, si alza, si raffredda, condensa e dà luogo a precipitazioni estese generalmente non molto intense. Queste sono annunciate dalla presenza
Dettagliil manto nevoso o neve al suolo: definizione
I CRISTALLI DI NEVE CLASSIFICAZIONE E RICONOSCIMENTO A cura di Daniele Moro Settore Neve e Valanghe Regione FVG CORSO 2a AINEVA SELLA NEVEA 13-17 DICEMBRE 2010 Daniele Moro il manto nevoso o neve al suolo:
DettagliTrasformazioni fisiche della materia: i passaggi di stato
Trasformazioni fisiche della materia: i passaggi di stato Nelle condizioni terrestri la materia può presentarsi in tre differenti stati fisici o stati di aggregazione: solido, liquido e aeriforme. I solidi
DettagliELEMENTI DI NIVOLOGIA. Università degli Studi di Pavia Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale
Corso Neve e Valanghe - A.A.04/05 ing M. BARBOLINI ELEMENTI DI NIVOLOGIA Università degli Studi di Pavia FORMAZIONE DEL CRISTALLO DI NEVE (1) La formazione dei cristalli di neve nelle nubi avviene in due
DettagliLE NUVOLE BREVE INTRODUZIONE
LE NUVOLE BREVE INTRODUZIONE DEFINIZIONE Ammasso di goccioline d acqua o di minuscoli cristalli di ghiaccio in sospensione nell aria, di spessore e densità tali da impedire più o meno la vista del cielo,
DettagliLlLa valanga non sa che sei un esperto. Andre Roche
LlLa valanga non sa che sei un esperto Andre Roche La neve si forma quando l umidità contenuta nell aria condensa per l abbassamento della temperatura (più l aria è fredda e meno umidità riesce a contenere
DettagliLEGENDA DEI SIMBOLI UTILIZZATI NEL BOLLETTINO DOLOMITI NEVE E VALANGHE
LEGENDA DEI SIMBOLI UTILIZZATI NEL BOLLETTINO DOLOMITI NEVE E VALANGHE Versione 1.0 ARPAV-DRST-SNV-UPPV Settembre 2012 La simbologia utilizzata è finalizzata alla redazione dei bollettini e ai fenomeni
DettagliDESCRIZIONE ICONE NUOVO BOLLETTINO AINEVA
DESCRIZIONE ICONE NUOVO BOLLETTINO AINEVA 1. GRADO DI PERICOLO Assenza neve Informazioni insufficienti. Debole Moderato Marcato Molto e Forte pericolo di Aumento del pericolo durante il giorno 2. ESPOSIZIONI
DettagliLA VALUTAZIONE E LA PREVENZIONE DEL PERICOLO/RISCHIO VALANGHE è una questione di forma mentale, di preparazione e di metodo.
LA VALUTAZIONE E LA PREVENZIONE DEL PERICOLO/RISCHIO VALANGHE è una questione di forma mentale, di preparazione e di metodo. Mario Di Gallo gennaio 2012 Il consolidamento del manto nevoso è inversamente
DettagliCAI S.Donà e Treviso Scuole Alpinismo e Scialpinismo
CAI S.Donà e Treviso Scuole Alpinismo e Scialpinismo 1 La Neve 2 La neve è composta da aria ed acqua. Per capirne le trasformazioni è utile gli scambi di materia tra gli stati dell acqua: 2 La Neve L organizzazione
DettagliAcqua e umidità atmosferica
Acqua e umidità atmosferica Ciclo idrologico Umidità, nuvole e precipitazioni Umidità Precipitazioni globali Meccanismi di risalita Processi precipitativi Precipitazioni globali Umidità assoluta L umidità
DettagliCARATTERISTICHE DELLA NEVE AL SUOLO
CARATTERISTICHE DELLA NEVE AL SUOLO Abbiamo visto come i vari tipi di metamorfismo modificano le caratteristiche di forma e coesione dei cristalli una volta caduti al suolo. Descriviamo adesso le caratteristiche
DettagliLA PIOGGIA. Marco Acutis. Corso di studi in Produzione e Protezione delle Piante e dei Sistemi del Verde
LA PIOGGIA Marco Acutis Corso di studi in Produzione e Protezione delle Piante e dei Sistemi del Verde L acqua Fondamentale per i vegetali - costituente fino al 95% nei vegetali (98% nelle cactacee, 7%
DettagliImmagini di: Per gli approfondimenti si rimanda agli specifici manuali e CD/DVD. Mauro Valt AINEVA
Informazioni La Classificazione internazionale della neve stagionale presente al suolo A cura dell associazione interregionale neve e valanghe AINEVA Questa presentazione è stata realizzata da AINEVA per
DettagliAddressing the environmental impact of salt use on the roads
Addressing the environmental impact of salt use on the roads CLEAN-ROADS project Corso di formazione per i cantonieri 30 Settembre,1 2 Ottobre 2014 Sala Belli - Provincia Autonoma di Trento Come e perché
DettagliLEGENDA DEI SIMBOLI UTILIZZATI NEL BOLLETTINO DOLOMITI NEVE E VALANGHE
LEGENDA DEI SIMBOLI UTILIZZATI NEL BOLLETTINO DOLOMITI NEVE E VALANGHE ARPAV-DRST-SNV-UPPV novembre 2013 Versione 4.0 1. Area di interesse...2 2. Struttura del bollettino Dolomiti Neve e Valanghe...2 3.
Dettaglipiù una massa d aria è fredda, meno essa può contenere acqua
1. Le trasformazioni dell'acqua 2. Il calore latente 3. La saturazione dell'aria 4. La soprafusione 5. Il calore specifico 6. L'irraggiamento solare 7. Isotermia 8. L'energia del manto nevoso 9. L'influenza
DettagliI fenomeni pericolosi per il volo (ghiaccio e temporali)
TURIN FLYING INSTITUTE I fenomeni pericolosi per il volo (ghiaccio e temporali) Meteorologia Carlo Molino 1.1 Volare con sicurezza: Volare in condizioni avverse è uno dei maggior problemi che affligge
DettagliCorso di Meteorologia marina
Corso di Meteorologia marina Studio dell aria: le sue caratteristiche e i movimenti in senso orizzontale e verticale Meteorologia Pressione (1.013 mbar, 760 mmhg, hpa) Temperatura ( C) Umidità (%) Definizioni,
DettagliCorso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio. Corso di Costruzioni Idrauliche A.A
Corso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio Corso di Costruzioni Idrauliche A.A. 2004-05 www.dica.unict.it/users/costruzioni Le precipitazioni Ing. Antonino Cancelliere Dipartimento di
DettagliElementi di meteorologia. Corso per docenti delle scuole primaria, secondaria di I e II grado
Elementi di meteorologia Corso per docenti delle scuole primaria, secondaria di I e II grado 1 BOLLETTINO METEO Il sole riscalda la terra 2 Come si crea il tempo meteorologico? 3 Il sole riscalda la terra
DettagliIDROMETEORE. le principali idrometeore sono. la galaverna il vetrone gli uragani i tornado i mulinelli le trombe marine.
Meteora è un qualsiasi fenomeno osservabile A seconda che questo abbia origine dal vapore acqueo, dall'elettricità o da particelle solide in sospensione avremo, rispettivamente, le: idrometeore, elettrometeore
DettagliIl rilievo nivometeorologico giornaliero modello 1 AINEVA
Il rilievo nivometeorologico giornaliero modello 1 AINEVA Corso per Osservatore Nivologico Modulo AINEVA 2a 22-26 febbraio 2016 Passo Rolle (TN) COS E IL MODELLO 1 AINEVA Il modello 1 AINEVA è un modulo
DettagliL ATMOSFERA TERRESTRE classe I sez. C allievo Gallo Giuseppe
L ATMOSFERA TERRESTRE classe I sez. C allievo Gallo Giuseppe L ATMOSFERA TERRESTRE E UN INVOLUCRO CHE CIRCONDA LA TERRA, E COMPOSTA DA AZOTO,OSSIGENO,ARGON E ANIDRIDE CARBONICA. GLI STRATI DELL ATMOSFERA
DettagliGlossario dei termini meteorologici più utilizzati nel bollettino meteo
Glossario dei termini meteorologici più utilizzati nel bollettino meteo Glossario dei termini meteorologici più utilizzati nel bollettino meteo (ORDINE ALFABETICO) (RAGGRUPPATI PER TEMA) ORDINE ALFABETICO:
DettagliAzoto. La molecola di azoto e formata da due atomi di azoto, legati insieme con un triplo legame:
Aria ed atmosfera L aria Questo sottile strato, inodore ed incolore è una miscela di gas: 78 % di azoto; 21 % di ossigeno; 0,03 % di anidride carbonica; 0,97 % altri gas. Azoto La molecola di azoto e formata
DettagliCRONACA METEO LIGURIA
CRONACA METEO LIGURIA Settembre - novembre 2007 A cura di: Paolo Muzio Arriva la stagione autunnale, quella delle grandi piogge, in un anno tra i più avari di precipitazioni. Si spera in questa stagione
DettagliCICLO IDROLOGICO. Una prima ipotesi: il Sole innalzerebbe l'acqua del mare nell'atmosfera, donde ricadrebbe come pioggia.
CICLO IDROLOGICO CICLO IDROLOGICO Sin dall antichità e fin verso il 1400 d.c., il concetto di ciclo idrologico è stato argomento di speculazione da parte di molti pensatori. Una prima ipotesi: il Sole
DettagliValle d Aosta - evento 14-17 dicembre 2008
Valle d Aosta - evento 14-17 dicembre 2008 Dellavedova Paola Ufficio Neve e Valanghe - Fondazione Montagna Sicura Condizioni precedenti l evento Settori Altezza neve al suolo (2000 m) Altezza neve fresca
DettagliLa CHIMICA, come tutte le scienze, ha un suo LINGUAGGIO e un METODO
La CHIMICA, come tutte le scienze, ha un suo LINGUAGGIO e un METODO La Chimica è lo studio delle trasformazioni della materia La materia è Tutto ciò che ha massa Tutto ciò che occupa spazio Tutto ciò che
DettagliNOZIONI DI METEOROLOGIA. di Piernando Binaghi
NOZIONI DI METEOROLOGIA di Piernando Binaghi Nozioni di meteorologia - Piernando Binaghi 2001 Scopo Conoscere alcuni elementi di base della meteorologia Saper cogliere gli aspetti piu significativi delle
DettagliLa protezione contro le sovratensioni. - prima parte -
Pubblicato il: 17/11/2003 Aggiornato al: 17/11/2003 - prima parte - di Gianluigi Saveri Il fenomeno delle sovratensioni può essere causato da diversi eventi che si manifestano durante i temporali. I fulmini
DettagliUmidità dell aria e termoregolazione corporea:
Umidità dell aria e termoregolazione corporea: Organismi omeotermi: mantengono costante la temperatura corporea attraverso meccanismi di termoregolazione. Traspirazione: responsabile della dispersione
DettagliPiergiorgio Ferretti
Piergiorgio Ferretti Meteo Storo 2009 Quattordicesima edizione del Meteo Storo, in questa, come nelle tredici precedenti pubblicazioni, presento i dati relativi ai rilevamenti atmosferici registrati a
DettagliLaura Girola corsi E/F Liceo scientifico G.B.Grassi Saronno (VA) CLASSE PRIMA
Laura Girola corsi E/F Liceo scientifico G.B.Grassi Saronno (VA) CLASSE PRIMA 1 CHIMICA 2 ESERCIZI SULLE UNITA DI MISURA 3 4 LE CARATTERISTICHE DELLA MATERIA Che cosa è la materia? Tutto ciò che puoi vedere?
DettagliLA GENESI DELLA NEVE
LA GENESI DELLA NEVE La formazione delle nuvole La formazione delle nuvole e dei conseguenti fenomeni di precipitazione sono un fenomeno complesso, legato al fatto che l'acqua in natura può essere contemporaneamente
DettagliI INTERVENTO ESPERTO METEOROLOGO LUCA LOMBROSO
13/02/03 Ripasso contenuti del triennio -ALTA E BASSA PRESSIONE I INTERVENTO ESPERTO METEOROLOGO LUCA LOMBROSO ANTICICLONE O ZONA DI ALTA PRESSIONE ( A O H) Vi è un aumento di pressione rispetto alle aree
DettagliStudio dei bollettini meteo e/o nivometeo. Mi informo. Segnali della montagna. Osservo. Conoscenze, osservazioni ed esperienza.
METEO Mi informo Studio dei bollettini meteo e/o nivometeo Osservo Segnali della montagna Interpreto Conoscenze, osservazioni ed esperienza E adotto i COMPORTAMENTI adeguati alla situazione.finalmente
DettagliLe idee della chimica
G. Valitutti A.Tifi A.Gentile Seconda edizione Copyright 2009 Zanichelli editore Capitolo 2 Le trasformazioni fisiche della materia 1. La materia e le sue caratteristiche 2. I sistemi omogenei e i sistemi
DettagliNeve, brina e galaverna
Neve, brina e galaverna La neve I diversi tipi di fiocchi I fattori che influenzano il manto nevoso Previsione del limite delle nevicate Le nevicate in Valle d Aosta ed in Italia La brina, la galaverna
DettagliLaura Girola Liceo scientifico G.B.Grassi Saronno (VA) CLASSE PRIMA
Laura Girola Liceo scientifico G.B.Grassi Saronno (VA) CLASSE PRIMA 1 CHIMICA 2 ESERCIZI SULLE UNITA DI MISURA 3 4 Le caratteristiche di un corpo Ogni corpo possiede proprietà fisiche definite da grandezze
DettagliAria e gas perfetti. kelvin, n numero di moli, R costante dei gas perfetti.
Aria e gas perfetti Aria secca a terra è composta da miscela di gas per lo più N 2 (78%) e O 2 (21%) e componenti minori di CO 2, e altri gas L aria è per alcuni scopi trattata come se fosse un gas perfetto
DettagliSERVE A QUALCOSA CONOSCERE LE PREVISIONI DEL TEMPO? Possiamo affidarci a metodi empirici. informiamoci
Meteorologia SERVE A QUALCOSA CONOSCERE LE PREVISIONI DEL TEMPO? Possiamo affidarci a metodi empirici oppure informiamoci Meteorologia - Introduzione Cosa significa fare una previsione del tempo? Significa
DettagliCONDENSAZIONI E PRECIPITAZIONI
Condizioni per la condensazione Il processo di condensazione è, come abbiamo visto, determinato dal passaggio di stato che porta l'acqua dallo stato gassoso (vapore acqueo) a quello liquido. Durante questo
DettagliCRONACA METEO LIGURIA
Rivista Ligure di Meteorologia n 25 anno VII CRONACA METEO LIGURIA Marzo - maggio 2007 A cura di: Paolo Muzio Un inverno, questo appena passato, che si ricorderà sicuramente per l anomalia termica positiva:
DettagliI flussi di calore sensibile e la temperatura dell aria
I flussi di calore sensibile e la temperatura dell aria L aria in prossimità delle piante assorbe in misura ridotta la radiazione solare. Le variazioni nella temperatura dell aria sono determinate perciò
DettagliCRONACA METEO LIGURIA
CRONACA METEO LIGURIA Giugno - agosto 2007 A cura di: Paolo Muzio Una estate che si potrebbe definire normale, di altri tempi. Se non fosse per la oramai cronica mancanza di precipitazioni sul nordovest.
DettagliLa sinterizzazione rappresenta il processo che porta dalle polveri ad un compatto in genere più denso, meno poroso e più resistente (è il passaggio
La sinterizzazione rappresenta il processo che porta dalle polveri ad un compatto in genere più denso, meno poroso e più resistente (è il passaggio da una situazione incoerente ad una coerente). Si parla
DettagliFormazione ed evoluzione del manto nevoso Parte Ia
Formazione ed evoluzione del manto nevoso Parte Ia Corso per Osservatore Nivologico Modulo AINEVA 2a 22-26 febbraio 2016 Passo Rolle (TN) LA NEVE definizione Forme cristalline solide dell acqua; cristalli
Dettagli4 FORZE FONDAMENTALI
FORZA 4! QUANTE FORZE? IN NATURA POSSONO ESSERE OSSERVATE TANTE TIPOLOGIE DI FORZE DIVERSE: GRAVITA' O PESO, LA FORZA CHE SI ESERCITA TRA DUE MAGNETI O TRA DUE CORPI CARICHI, LA FORZA DEL VENTO O DELL'ACQUA
DettagliVERIFICA Temperatura, calore e passaggi di stato
ERIICA Temperatura, calore e passaggi di stato Cognome Nome Classe Data I/1 ero o also? La temperatura è il valore indicato da un termometro posto in contatto e in equilibrio termico con un corpo. Il termometro
DettagliApprofondimento sui meccanismi di genesi delle precipitazioni orografiche
Approfondimento sui meccanismi di genesi delle precipitazioni orografiche Adriano Barbi (1), Simone Gabriele Parisi (2) (1) Servizio Meteorologico - Teolo (PD) ARPAV, Dipartimento Regionale Sicurezza del
DettagliPassaggi di stato. Prof.ssa Paravizzini Maria Rosa
Passaggi di stato Prof.ssa Paravizzini Maria Rosa Proprietà e trasformazioni fisiche Le proprietà fisiche di una sostanza possono essere colte attraverso i sensi (colore, odore, consistenza al tatto) o
DettagliTICINO: record storico per l'intero mese di maggio... lo comunica meteosvizzera in un articolo appena uscito. MeteoSvizzera - Maggio 2009: caldo? No, caldissimo! Aprile ci ha lasciato abbondanti precipitazioni
DettagliCorso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica. Docente: Dr. Giorgio Pia
Corso di Tecnologia dei Materiali ed Elementi di Chimica Docente: Dr. Giorgio Pia L Idratazione 2C 3 S + 6H = C 3 S 2 H 3 + 3Ca(OH) 2 2C 2 S + 4H = C 3 S 2 H 3 + Ca(OH) 2 L Idratazione 2C 3 S + 6H = C
DettagliI SIMBOLI DEI METEOROLOGI
M E T E O I SIMBOLI DEI METEOROLOGI Le cartine meteo sono piene di strani simboli e le 'legende'dicono in genere poco di più. Che serve sapere che una linea a triangoli e pallini significa fronte occluso
DettagliLAUREA MAGISTRALE INGEGNERIA CIVILE
UNIVERSITA DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA FACOLTA DI INGEGNERIA LAUREA MAGISTRALE INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE AEROPORTUALI ED ELIPORTUALI LECTURE 08 METEOROLOGIA NELLA PROGETTAZIONE
DettagliIntroduzione alla Chimica. Paolo Mazza
Introduzione alla Chimica Paolo Mazza 2 aprile 2013 Indice 1 Introduzione 2 2 Le teorie della materia 4 2.1 Teoria atomica.................................... 4 2.2 Teoria cinetica.....................................
DettagliCiclo idrologico. Ciclo idrologico in foresta
Ciclo idrologico Il motore che alimenta il ciclo idrologico è la radiazione solare L energia radiante è in grado di far passare l'acqua dallo stato solido allo stato liquido e dallo stato liquido a quello
DettagliClub Alpino Italiano Sezione di Viareggio NOZIONI DI METEOROLOGIA
Club Alpino Italiano Sezione di Viareggio NOZIONI DI METEOROLOGIA Viareggio 21/10/2010 Cos'è la meteorologia? La meteorologia è quella scienza che studia l'atmosfera e i suoi fenomeni, gli agenti atmosferici,
DettagliChe tempo farà? Una previsione al Volo
INCONTRI DI IN-FORMAZIONE con rinfresco e visita guidata al Museo dell Aeronautica G. Caproni di Mattarello Che tempo farà? Una previsione al Volo a cura di Andrea Piazza Meteotrentino - Provincia Autonoma
DettagliRACCOMANDAZIONI PER OTTIMIZZARE I TRATTAMENTI ANTIGHIACCIO DELLE STRADE
CLEAN-ROADS project Corso di formazione per I cantonieri 30 settembre e 1-2 ottobre 2014 Sala Belli c/o Provincia Autonoma di Trento RACCOMANDAZIONI PER OTTIMIZZARE I TRATTAMENTI ANTIGHIACCIO DELLE STRADE
DettagliLa misura della temperatura
Calore e temperatura 1. La misura della temperatura 2. La dilatazione termica 3. La legge fondamentale della termologia 4. Il calore latente 5. La propagazione del calore La misura della temperatura La
DettagliCarte meteorologiche, fronti, instabilità
Carte meteorologiche, fronti, instabilità Le scale meteorologiche Le masse d aria Alte e basse pressioni Le carte meteorologiche I sistemi frontali Plampincieux, 28 maggio 2007 Le scale meteorologiche
DettagliHELP DESK SERVIZIO METEO INVERNALE PER I GESTORI DELLA VIABILITÀ
HELP DESK SERVIZIO METEO INVERNALE PER I GESTORI DELLA VIABILITÀ Il servizio meteo invernale rappresenta la soluzione più efficace per la gestione delle criticità che colpiscono la viabilità durante questa
DettagliLE PROPRIETA DELLA MATERIA
LE PROPRIETA DELLA MATERIA Gli aspetti macroscopico, microscopico e particellare della materia La materia è tutto ciò che possiede una massa e occupa un volume, cioè una porzione di spazio Un campione
DettagliStati della materia. Esempio. Fusione e solidificazione. Esempio. Stati di aggregazione della materia
Stati della materia STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA E GAS PERFETTI Cosa sono gli stati della materia? Gli stati della materia sono come si presenta la materia nell universo fisico e dipendono dalla
DettagliANALISI TOPOLOGICA. Chiara CADDEO, Stefania PODDA, Antonella RUIU GRUPPO 35 ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 4
GRUPPO 35 Chiara CADDEO, Stefania PODDA, Antonella RUIU LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA Coordinate N 39 12 54 E 09 06 18 L area presa in esame si trova nella città di Cagliari nel Sud della Sardegna, L area
DettagliMeteorologia ed Escursionismo. 1 o Corso ASE
Meteorologia ed Escursionismo 1 o Corso ASE 1 Meteorologia ed escursionismo Le nuvole.. 2 Meteorologia ed escursionismo vanno.. 3 Meteorologia ed escursionismo vengono.. 4 Meteorologia ed escursionismo
DettagliLA MATERIA E IL MODELLO PARTICELLARE
LA MATERIA E IL MODELLO PARTICELLARE - Gli oggetti che ci circondano sono costituiti di materia. - Come possiamo definire la materia? La materia è tutto ciò che possiede una massa e occupa un volume. -
DettagliScuola Alpinismo "Cosimo Zappelli" CAI Viareggio NOZIONI DI METEOROLOGIA
Scuola Alpinismo "Cosimo Zappelli" CAI Viareggio NOZIONI DI METEOROLOGIA Viareggio 02/05/2013 Cos'è la meteorologia? La meteorologia è quella scienza che studia l'atmosfera e i suoi fenomeni, gli agenti
Dettagli1. Gli strati dell atmosfera
1. Gli strati dell atmosfera L atmosfera varia per composizione e caratteristiche e diventa via via più rarefatta fino a svanire nello spazio. Si estende fino ai 1000 km di altitudine e si può suddividere
DettagliNeve Valanghe 1 -classificazione valanghe -proprietà della neve e metamorfismi
Neve Valanghe 1 -classificazione valanghe -proprietà della neve e metamorfismi Innesco diminuzione angolo statico di attrito Statisticamente coinvolgono meno lo scialpinista in incidenti perché più prevedibili
DettagliSmarrirsi non è possibile?
Smarrirsi non è possibile? Tarcento Palazzo Frangipane PROGRAMMARE E VARIARE UN'ESCURSIONE IN BASE AL METEO A cura di Marco Virgilio 6 MARZO 2 0 1 4 CONDIZIONI ATMOSFERICHE E RISCHI IN MONTAGNA Le statistiche
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE E AMBIENTALI PRODUZIONE, TERRITORIO, AGROENERGIA LA PIOGGIA.
DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE E AMBIENTALI PRODUZIONE, TERRITORIO, AGROENERGIA LA PIOGGIA Marco Acutis Corso di studi in Produzione e Protezione delle Piante e dei Sistemi del Verde L acqua Fondamentale
DettagliInsegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie
Insegnamento di Progetto di Infrastrutture viarie Opere in terra Caratteristiche di un terreno Compressibilità e costipamento delle terre Portanza sottofondi e fondazioni stradali Instabilità del corpo
DettagliNivologia 2 La neve al suolo: proprietà fisiche, scambi termici, metamorfismi
Corso AINEVA MODULO 2A OSSERVATORE NIVOLOGICO Nivologia 2 La neve al suolo: proprietà fisiche, scambi termici, metamorfismi Maria Cristina Prola Manto nevoso e temperatura Gradiente termico Bilancio energetico
Dettaglineve & valanghe 1 NEVE & VALANGHE G.Galli Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Silvio Saglio SEM - Società Escursionisti Milanesi
neve & valanghe 1 NEVE & VALANGHE G.Galli - 2010 neve & valanghe 2 premessa perché una lezione di neve e valanghe in un corso di cascate? perché le valanghe sono un PERICOLO dell ambiente montano innevato
DettagliALLA SCOPERTA DELL ARIA
ALLA SCOPERTA DELL ARIA Istituto Comprensivo di Buddusò - Scuola Primaria - Ins. Dore L atmosfera che circonda la Terra come uno scudo invisibile è una miscela di gas e vapore acqueo che altro non sono
DettagliAbbigliamento tecnico GORE-TEX Benefici principali
Abbigliamento tecnico GORE-TEX Benefici principali Prodotti GORE-TEX Impermeabilità nel tempo, resistenza al vento e traspirabilità I prodotti GORE-TEX consentono di lavorare nel massimo comfort e con
DettagliMASSE D ARIA E FRONTI. Prof.ssa C. Agizza
MASSE D ARIA E FRONTI Prof.ssa C. Agizza 1 Porzione limitata di atmosfera. Si può estendere verticalmente fino al limite della troposfera. Massa d aria Caratterizzata da temperatura e umidità. Può coprire
DettagliPROGRAMMA DELLA SERATA -Cenni grandezze fisiche in meteorologia. - Valanghe - Metodi di valutazione del pericolo. Alpinismo Sesto Gnaccarini
Meteorologia Neve Valanghe Conoscere per diminuire i rischi PROGRAMMA DELLA SERATA -Cenni grandezze fisiche in meteorologia - La neve e sua formazione - Valanghe - Metodi di valutazione del pericolo Corso
DettagliEnergia geotermica. Energia Calore
Energia geotermica Energia Calore Tutte le energie Meccanica Radiante o elettromagnetica Termica Potenziale Cinetica Chimica Elettrica Nucleare L energia è una proprietà della materia; essa si evidenzia
DettagliTecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino. Solidificazione e
Solidificazione e Difetti Cristallini nei Solidi FONDERIA Nella tecnica di fonderia il metallo, fuso nei forni, viene colato in una forma cava della quale, solidificando, assume la configurazione e le
DettagliDINAMICA DEGLI INQUINANTI A.A PROPRIETA DELL ATMOSFERA PROF. RENATO BACIOCCHI
DINAMICA DEGLI INQUINANTI A.A. 2012 2013 PROPRIETA DELL ATMOSFERA PROF. RENATO BACIOCCHI ARGOMENTI TRATTATI: 1. ATMOSFERA Estensione e struttura dell atmosfera Composizione dell aria Principali parametri
DettagliLezione 14 Termologia Cambiamenti di stato. Dilatazioni termiche. Trasmissione del calore.
Lezione 14 Termologia Cambiamenti di stato. Dilatazioni termiche. Trasmissione del calore. Cambiamenti di stati di aggregazione Gli stati di aggregazione della materia sono: solido, liquido gassoso (e
DettagliSTABILITA DEL MANTO NEVOSO. Università degli Studi di Pavia Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Ambientale
Corso Neve e Valanghe - A.A.04/05 ing M. BARBOLINI STABILITA DEL MANTO NEVOSO Università degli Studi di Pavia FORMAZIONE DEL MANTO NEVOSO (1) IL MANTO NEVOSO E UN MEZZO ETEROGENEO! FORMAZIONE DEL MANTO
DettagliLa materia. La materia è ogni cosa che occupa uno spazio (e possiamo percepire con i nostri sensi).
La materia La materia è ogni cosa che occupa uno spazio (e possiamo percepire con i nostri sensi). Essa è costituita da sostanze, ciascuna delle quali è formata da un determinato tipo di particelle piccolissime,
DettagliUNITA di MISURA e DIMENSIONI delle OSSERVABILI FISICHE. UdM 1
UNITA di MISURA e DIMENSIONI delle OSSERVABILI FISICHE UdM 1 Lo studio dei fenomeni naturali si basa sulle osservazioni sperimentali e richiede la misura di certe grandezze fisiche. Ai fini della misurazione
Dettagli