Sommario Rassegna Stampa

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2 Rubrica Acer Corriere di Viterbo e della Provincia 05/05/207 TRASVERSALE, LA TUSCIA PRESSA IL GOVERNO 3 Rubrica Edilizia Corriere della Sera - Ed. Roma 05/05/207 NUVOLA, PAGHERA' CHI HA SBAGLIATO (E.Pazzali*) 5 3 Corriere della Sera - Ed. Roma 05/05/207 LA DELIBERA DEL COMUNE E' DI 4 ANNI FA NE' PRIMA, NE' DOPO QUALCUNO HA CONTROLLATO (F.Fia.) 9 Il Tempo 05/05/207 PONTE DEI CONGRESSI AL VIA NEL 209 (F.m.) 7 29 Italia Oggi 05/05/207 L'APE E' FALSO? IL COSTRUTTORE CONDANNATO PER TRUFFA (C.De Stefanis) 29 Italia Oggi 05/05/207 MODULI UNIFORMATI PER L'EDILIZIA (A.Ciccia Messina) 9 3 Italia Oggi 05/05/207 APPALTI, NUOVA GARANZIA (R.La Costa) 0 35 Italia Oggi 05/05/207 MENO VINCOLI SUGLI INVESTIMENTI (M.Barbero) 36 Italia Oggi 05/05/207 COMMISSARI ISCRITTI ALL'ALBO ANAC (A.Mascolini) 2 36 Italia Oggi 05/05/207 FONDI AREE METROPOLITANE, 3 MIN A ROMA, 25 A MI 3 36 Italia Oggi 05/05/207 GIUSTIFICARE I PREZZI CORREGGE L'ANOMALIA 4 Rubrica Lavori pubblici Sommario Rassegna Stampa Testata Titolo Pag. Corriere della Sera - Ed. Roma 05/05/207 HANNO COSTRUITO SUI RIFIUTI (F.Fiano) 5 Corriere della Sera - Ed. Roma 05/05/207 MARRA NON LIBERO? E' ANCORA INFLUENTE 7 6 Il Tempo 05/05/207 A ROMA UNA NUOVA GRANDE MOSCHEA (F.Musacchio) La Repubblica - Cronaca di Roma 05/05/207 EUR, PONTI E CASCATELLE NEI GIARDINI RITROVATI E L'ACQUARIO ASPETTA (L.Serloni) 7 La Repubblica - Cronaca di Roma 05/05/207 NUVOLA DI FUKSAS ALLA VERIFICA DELLA CORTE DEI CONTI (L.D'albergo) 20 2 Rubrica Politica locale Corriere della Sera - Ed. Roma 05/05/207 ASSEMBLEA NAZIONALE PD: LA PRIMA VOLTA SENZA BETTINI (A.Arzilli) Corriere della Sera - Ed. Roma 05/05/207 TREDICINE, SI SVEGLIA IL RICORSO ADDORMENTATO AL TAR DAL 996 (E.Dellapasqua) 6 Corriere della Sera - Ed. Roma 05/05/207 SCONTRINO GATE MARINO, PROCESSO ALLE SEGRETARIE (G.De Santis) Il Giornale 05/05/207 LA RAGGI NON PAGA LE BOLLETTE CHIUSI GLI UFFICI DEI CONSIGLIERI (L.Cesaretti) 35 Il Messaggero - Cronaca di Roma 05/05/207 SALARIO, BONUS ANTI-ASSENZE (L.De Cicco) Il Messaggero - Cronaca di Roma 05/05/207 COMUNE E I MUNICIPIO LITE SUL VERDE PUBBLICO Il Tempo 05/05/207 LE DIMISSIONI DAL CAMPIDOGLIO REGALANO I DOMICILIARI A MARRA (V.Di Corrado) 27 Il Tempo 05/05/207 RAGGI: "REGISTREREMO IL MARCHIO SPQR" ANCHE LA LAZIO LO STAMPERA' SULLE MAGLIE (Fra.sch.) La Repubblica - Cronaca di Roma 05/05/207 PASSA IL SALARIO ACCESSORIO STOP INCENTIVI AD PERSONAM (G.Vitale) La Repubblica - Cronaca di Roma 05/05/207 ECCO PERCHE' MARRA VA AI DOMICILIARI "NON E' PIU' PERICOLOSO" (Giu.sca.)

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35 Primo Piano di venerdì 5 maggio 207 Politica interna Legittima difesa: È passata alla Camera con 225 sì, 66 no e astenuti la proposta di legge sulla legittima difesa che modifica gli articoli 52 e 59 del codice penale. Il testo, frutto di un accordo tra Pd e i centristi di Alfano, in un primo momento era stato appoggiato anche da FI che però ieri ha votato contro dopo la presa di posizione netta in tal senso di Berlusconi. Contrari, con motivazioni diverse, anche M5S, Lega, Fratelli d Italia, Mdp e Sinistra italiana. Cartelli e proteste in aula. Il leader della Lega Salvini, presente sulle tribune, è stato espulso. Nel testo viene specificato che si considera legittima difesa la reazione a un`aggressione in casa, in negozio o in ufficio commessa di notte o all`introduzione con violenza, minaccia o inganno. Resta comunque ferma la necessità che vi sia proporzione tra difesa e offesa e l`attualità del pericolo. Nella modifica dell`art 59 si stabilisce che nella legittima difesa domiciliare è sempre esclusa la colpa di chi spara se l`errore, in situazioni di pericolo per la vita e la libertà personale o sessuale, è conseguenza di un grave turbamento psichico causato dall`aggressore. Ma il provvedimento rischia di finire su un binario morto al Senato dove i 5 voti dei bersaniani saranno determinanti senza contare che lo stesso Renzi è convinto che il provvedimento, così com è, presenta aspetti poco chiari e logici e annuncia possibili interventi per eliminare le contraddizioni del testo. Di Maio: Sotto torchio, assediato dalla curiosità, dall`interesse, ma pure dai pregiudizi e dallo scetticismo. Così mercoledì sera Luigi Dí Maio ha affrontato la platea di studenti di Harvard. Il pubblico formato da diversi studenti e docenti di origine italiana ha posto molte questioni di attualità. Come il referendum sull`euro. Di Maio ha abbandonato le asperità euroscettiche precisando che quella battaglia appartiene al 203: «Noi non vogliamo distruggere l`europa, prima del voto referendario apriremo un ampio dibattito». Politica estera Francia verso il ballottaggio: Finisce sotto i fischi e i lanci di uova la campagna per l`eliseo. All`indomani del violento scontro in tv, in seguito al quale Macron ha deciso di sporgere denuncia per "falso" dopo che Le Pen ha insinuato che potrebbe avere «un conto alle Bahamas», ieri Marine Le Pen e Emmanuel Macron sono tornati sul terreno e l`accoglienza non è stata delle più calorose. In visita sorpresa in un`azienda di trasporti a Dol-de-Bretagne, Le Pen è stata fatta oggetto di lanci di uova. Fischi sono invece piovuti su Macron, quando è arrivato tra gli operai di una vetreria di Albi che reclamavano l`abrogazione del Job s Act, che lui intende invece rafforzare. I sondaggi sono fermi da giorni sul per il il leader di En marche!, senza che il dibattito tivù li abbia spostati (anzi, per il 64% l`ha vinto Macron). Ong: Pieno sostegno al procuratore di Catania Carmelo Zuccaro e alle sue indagini. Così il Consiglio superiore della magistratura prova a risolvere il caso dell`inquirente che ha pubblicamente denunciato, pur senza averne le prove, presunti coinvolgimenti delle Organizzazioni non governative nel traffico di migranti. Ma dalla decisione del comitato di presidenza dell`organo di autogoverno delle toghe potranno derivare nuove mosse; a cominciare dalla convocazione dello stesso magistrato, per comprendere meglio contenuto e ragioni delle sue affermazioni. Intanto ieri i tre responsabili della ong maltese Moas, nell`audizione davanti alla commissione Difesa del Senato, hanno ribadito: «Collaboriamo con la Guardia costiera italiana, li avvertiamo di tutto quello che facciamo». Tesi che trova riscontro nelle parole dell`ammiraglio Vincenzo Melone, comandante generale della guardia costiera, a sua volta audito dalla commissione, il quale ha confermato che anche se entrano in acque libiche, anche se agiscono autonomamente, persino in assenza di una chiamata di soccorso, le navi che intervengono per salvare dei migranti fanno solo il loro dovere. E ieri, dopo giorni di polemiche incandescenti, anche il governo ha rotto il silenzio sulla questione delle ong. Ci ha pensato il premier Paolo Gentiloni a far capire che l`esecutivo non cavalcherà

36 alcun populismo: «Ringrazio i volontari, la Guardia costiera e la Marina che ogni giorno salvano vite umane. Noi ne siamo fieri». Economia e finanza Deficit: A due settimane da una valutazione precisa sull`andamento dei conti pubblici e sui rischi di squilibri macroeconomici in Italia, la Commissione europea ha dato ieri un suo benestare di massima alla manovra pari allo 0,2% del prodotto interno lordo annunciata dal governo Gentiloni in aprile. A parlare di misure «a un primo acchito» in linea con le richieste comunitarie è stato ieri il vice presidente della Commissione Valdis Dombrovskis. L`annuncio è stato accolto positivamente a Roma. Intanto Italia, Francia, Spagna e Portogallo hanno scritto alla Commissione europea per chiedere formalmente la modifica dei parametri che governano i conti pubblici del Continente. Fisco: È un fiume di denaro, quasi un miliardo di euro, quello che dalle web companies sta per finire nelle casse del Fisco italiano. L`accordo firmato ieri da Google con l`agenzia delle Entrate per 306 milioni di euro è il più recente in ordine di tempo ma non sarà l`ultimo. In lista d`attesa c`è Amazon, il colosso delle vendite online fondato da Jeff Bezos, al quale poche settimane fa la Guardia di Finanza di Milano ha contestato una mancata dichiarazione d`imposte per 30 milioni di euro. E nell`elenco c`è anche il social network di Mark Zuckerberg, Facebook, sul quale sono in corso gli accertamenti delle Fiamme Gialle ma non ancora una quantificazione del conto da saldare. Alla fine del 205 era stata Apple a svolgere suo malgrado il ruolo di apripista, accordandosi con il Fisco per il pagamento di 38 milioni di euro, primo caso in Italia tra i big di internet.