Via Pietro Micca, Torino tel. 011/ PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO LINEE GUIDA

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1 PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO LINEE GUIDA 1. Premessa L alternanza scuola-lavoro non è un percorso formativo, ma una metodologia didattica che si realizza all interno dei percorsi curricolari e presuppone il conseguimento degli stessi obiettivi formativi previsti per il percorso ordinario. Per la sua realizzazione il Dirigente Scolastico coinvolge tutte le componenti scolastiche e i partners, con i quali saranno coprogettati i piani di fattibilità, tenendo presente quanto convenuto tra le parti in base alla convenzione (che deve precedere l inizio delle attività) stipulata con imprese o con enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore (art. 4 L. 53/2003). L interazione tra i due sistemi dell istruzione - formazione e del lavoro deve essere continua a partire dalla progettazione del percorso formativo unitario, prevedendo l intreccio di tre elementi: le esigenze formative della scuola, previste dal Piano dell Offerta Formativa; le aspettative delle aziende, in termini di fabbisogni professionali; le attese degli studenti, che si concretano nei piani di studio personalizzati, formulati dal consiglio di classe. Compito dei docenti è valorizzare la capacità dello studente di apprendere dall esperienza, mentre l'alunno assume attraverso il contratto formativo sottoscritto con la scuola e l azienda impegni e responsabilità nell attività in aula e in quella lavorativa. 2. Comitato Tecnico Scientifico 6.1 È l organo di gestione del progetto di alternanza ed è composto da: 1

2 Dirigente scolastico Rappresentante dell azienda o dell ente pubblico e privato (compreso terzo settore) Funzione strumentale Coordinatore della classe coinvolta Referente di progetto, nominato da Dirigente Scolastico Il CTS potrà essere ampliato prevedendo la partecipazione di specialisti delle discipline attinenti il profilo professionale. 2.2 Compiti del CTS Individua il tutor interno (scolastico/formativo) e il tutor esterno (aziendale). Progetta il percorso di formazione intrecciando le esigenze formative della scuola, le aspettative delle aziende in termini di fabbisogni professionali - e le attese degli studenti che, ad opera del consiglio di classe, si concretizzeranno in piani di studio personalizzati; 3. Consiglio di classe 6.1 Acquisisce la disponibilità di alunni e genitori. 6.2 Costruisce il percorso formativo in moduli articolati in unità di apprendimento, espresse in termini di conoscenze, abilità, capacità e competenze, elaborando percorsi personalizzati, tenendo presente il Profilo Educativo Culturale e Professionale del secondo ciclo. 6.3 Predispone il contratto formativo Le attività da svolgere in laboratorio devono essere funzionali a quelle on the job, fornendo loro la coerente cornice teorica e assicurando l omogeneità delle esperienze fatte dagli alunni della stessa classe. A questo scopo è necessario prevedere la 2

3 presenza dei tutor interni e dei tutor esterni ad almeno tre riunioni del consiglio di classe, relative a: programmazione iniziale delle attività educative e didattiche; monitoraggio attraverso la valutazione intermedia, per concordare revisioni, in itinere, della programmazione iniziale; valutazione finale. Gli aspetti più significativi di questa valutazione confluiranno nel Portfolio dello studente, favorendo così l autovalutazione dell esperienza. 4. Collegio docenti Individua le seguenti figure: 6.1 Incaricato dei rapporti con le imprese e del monitoraggio degli allievi che si avvalgono dell alternanza (art. 4 comma 2 L. 53/2003); 6.2 componenti del Comitato Tecnico Scientifico, la cui nomina è di competenza del Collegio Docenti 5. Modalità organizzative e contenuti 6.1 Le iniziative d aula saranno realizzate nell ambito del monte ore curricolare, utilizzando la flessibilità di cui al D.M. 234/2000. Saranno coinvolti alunni provenienti da classi parallele di diverse sezioni. 6.2 La fase d aula prevederà un modulo di orientamento, destinato a tematiche trasversali riguardanti la cultura d impresa e un modulo professionalizzante, secondo le indicazioni del CTS. 6.3 Sarà prevista una fase di formazione dei tutor, destinata alla realizzazione dei seguenti obiettivi: sviluppare competenze organizzative con particolare riferimento alla gestione del progetto; realizzare in maniera sistematica e documentata i rapporti con il contesto territoriale; 3

4 sapere gestire azioni di monitoraggio/valutazione. 6. Valutazione periodica e finale È necessario porre in essere una molteplicità di approcci valutativi e precisamente: 6.1 Per il progetto, si farà riferimento al processo che, partendo dal piano di fattibilità, si sviluppa fino alla realizzazione del percorso formativo. Si devono quindi tenere presenti i seguenti aspetti: tecnici (complessità, originalità, documentazione ecc.) formativi (motivazione dello studente, suo grado di coinvolgimento ecc.) 6.2 Per lo studente, saranno considerati gli obiettivi cognitivi e comportamentali. Il Consiglio di classe concorderà con il tutor esterno: la griglia di osservazione dei comportamenti e del processo di apprendimento l applicazione dei criteri per la valutazione dell esperienza di alternanza - stabiliti dal Collegio docenti e recepiti dal consiglio di classe - tenendo presente la situazione di partenza dello studente. 6.3 Per la scuola, sarà valutato il coinvolgimento complessivo di tutte le componenti scolastiche in funzione sia degli aspetti organizzativi/procedurali, sia ai fini del conseguimento degli obiettivi formativi programmati. Ad ogni studente sarà rilasciata una certificazione delle competenze acquisite, che costituisce un credito formativo da far valere nel successivo percorso scolastico/formativo/lavorativo. Sarà concordata tra consiglio di classe e tutor esterno la modalità di accertamento delle competenze acquisite, anche con riferimento agli allievi diversamente abili. Gruppo di lavoro composto da: Silvana Di Costanzo Dirigente Amministrativo Graziella Canna Gallo - Dir. Sc. L.C. Lagrangia di Vercelli 4

5 Alfonso Lupo Dir. Scol. ITIS Peano di Torino Rita Marrone Dir. Scol. ITG Russel di Torino Antonino Moro Dir. Scol. ITIS Pininfarina di Moncalieri Luisa Dal Paos Coord. specializz. informatica ITIS Avogadro TO Nicola Sacco Dir. Scol. IPC Giolitti di Torino Coordinamento tecnico scientifico - Graziella Ansaldi Fresia Rif. GA/mv 5

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