Metodologia di calcolo della prestazione energetica dell illuminazione nel terziario

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1 Metodologia di calcolo della prestazione energetica dell illuminazione nel terziario

2 Ridurre emissioni di CO₂ Ridurre dipendenza energetica PROTOCOLLO DI KYOTO (1997) EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI Insieme di azioni di progettazione, realizzazione e gestione che permettono, a parità di comfort, di consumare meno energia Consumo energetico globale per settori in Europa trasporti 31% industria 28% edifici 41% DIRETTIVA 2002/91/CE Energy Performance Building Directive attuato in Italia da D.Lgs.192/05 D.M. 26/06/2009 «Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici» Introduce l indice di PRESTAZIONE ENERGETICA GLOBALE EPgl che esprime il consumo di energia primaria totale dell edificio riferito all unità di superficie utile o di volume lordo: EPgl= EPi+ EPacs+ EPe + EPill

3 UNI EN 15193:2008 "Energy performance of buildings Energy requirements for lighting " Fabbisogno energetico annuo dell impianto di illuminazione per unità di superficie in edifici appartenenti al terziario Light Energy Numeric Indicator = E / A E : energia consumata su base annua dall impianto comprese le potenze parassite A : superficie utile della zona considerata IMPIEGO DELL ENERGIA IN EDIFICI COMMERCIALI space other cooling water heating Lighting 30% office equipment space heating

4 UNI EN 15193:2008 "Energy performance of buildings Energy requirements for lighting " Fabbisogno energetico annuo dell impianto di illuminazione per unità di superficie in edifici appartenenti al terziario Light Energy Numeric Indicator = E / A E : energia consumata su base annua dall impianto comprese le potenze parassite A : superficie utile della zona considerata LENI valore limite Sistema di controllo (automatico o manuale) Destinazione d uso (uffici, ospedali, ecc.) Classe di qualità illuminotecnica UNI (*, **, ***)

5 IL RISPARMIO ENERGETICO DEVE ESSERE PERSEGUITO A PATTO DI GARANTIRE IL BENESSERE DEGLI OCCUPANTI (COMFORT VISIVO) *UNI : «Illuminazione dei luoghi di lavoro. Parte 1: Posti di lavoro in interni»: fornisce i requisiti illuminotecnici per gli ambienti lavorativi

6 SE SI GARANTISCE UNA MAGGIORE QUALITÀ ILLUMINOTECNICA, È LECITO CONSUMARE DI PIÙ

7 SE SI GARANTISCE UNA MAGGIORE QUALITÀ ILLUMINOTECNICA, È LECITO CONSUMARE DI PIÙ VICEVERSA, IL RICORSO A SISTEMI AUTOMATICI DI REGOLAZIONE, DEVE GARANTIRE UN MINOR CONSUMO ENERGETICO VALORE LIMITE PiÙ BASSO

8 CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA UNI EN LENI STRUMENTO DI VERIFICA Edifici esistenti STRUMENTO DI PROGETTAZIONE Edifici di progetto

9 Perché il LENI si applica agli edifici del terziario e non ad edifici residenziali? 1. L utente finale coincide con l intestatario della fornitura elettrica 2. Non è possibile prevedere orari di utenza determinati 3. La maggiore densità di potenza che caratterizza gli edifici del terziario consente un più ampio margine di risparmio energetico

10 IN PRESENZA DI UN CONTROLLO MANUALE o AUTOMATICO CONTROLLO DI PRESENZA Spegnimento o attenuazione delle lampade quando in un locale non sono presenti occupanti CONTROLLO DI LUMINOSITÁ spegnimento o variazione del flusso luminoso delle lampade in relazione alla disponibilità di luce diurna ENERGIA Consumo annuo POTENZA impegnata dalle lampade TEMPO Ore annue di accensione delle lampade FATTORE DI DIPENDENZA DALLA LUCE DIURNA FATTORE DI DIPENDENZA DALL OCCUPAZIONE

11 PER RIDURRE L ENERGIA IMPIEGATA DALL IMPIANTO, SI PUÒ INTERVENIRE SULLA POTENZA ASSORBITA DAGLI APPARECCHI ILLUMINANTI E/O SUL TEMPO DI ACCENSIONE DELLE LAMPADE RISPARMIO ENERGETICO POTENZA INSTALLATA Sorgenti ad alta efficienza luminosa Apparecchi illuminanti con elevato fattore di utilizzo Corretta manutenzione delle lampade TEMPO DI ACCENSIONE utilizzazione di luce naturale adattamento al profilo di utenza pianificazione dei gruppi di accensione sistemi di gestione e controllo

12 EFFICIENZA LUMINOSA: rapporto fra il flusso luminoso e la potenza; maggiore è il flusso emesso rispetto alla potenza assorbita, maggiore è l efficienza della sorgente. SCELTA DELLE SORGENTI Comfort visivo Risparmio energetico Flessibilità BISOGNA PREDILIGERE LA CONFIGURAZIONE DELL IMPIANTO MENO ENERGIVORA FRA QUELLE IN GRADO DI SODDISFARE I PREFISSATI REQUISITI ILLUMINOTECNICI

13 SORGENTI Più UTILIZZATE NEGLI EDIFICI DEL TERZIARIO LED FLUORESCENTI ALOGENE A IODURI METALLICI

14 L EFFICIENZA LUMINOSA COMPLESSIVA DIPENDE NON SOLO DALLE SORGENTI, MA ANCHE DAGLI APPARECCHI ILLUMINANTI FATTORE DI UTILIZZO percentuale del flusso luminoso generato utile alla realizzazione dell illuminamento richiesto sul compito visivo

15 PER PRESERVARE L EFFICIENZA DELLE LAMPADE, è NECESSARIA UNA ADEGUATA MANUTENZIONE CONTRO SPORCIZIA E USURA FATTORE DI MANUTENZIONE rapporto tra l illuminamento medio sul compito visivo dopo un certo periodo di uso dell impianto e l illuminamento ottenuto alla prima accensione. La UNI EN15193 prevede un dispositivo in grado di regolare la potenza erogata in funzione del decadimento del flusso luminoso

16 PER RIDURRE L ENERGIA IMPIEGATA DALL IMPIANTO, SI PUÒ INTERVENIRE SULLA POTENZA ASSORBITA DAGLI APPARECCHI ILLUMINANTI O SUL TEMPO DI ACCENSIONE DELLE LAMPADE RISPARMIO ENERGETICO POTENZA INSTALLATA Sorgenti ad alta efficienza luminosa Apparecchi illuminanti con elevato fattore di utilizzo Corretta manutenzione delle lampade TEMPO DI ACCENSIONE utilizzazione di luce naturale adattamento al profilo di utenza pianificazione dei gruppi di accensione sistemi di gestione e controllo

17 SE È POSSIBILE SPEGNERE O REGOLARE IL FLUSSO LUMINOSO IN FUNZIONE DELLA LUCE NATURALE PRESENTE IN AMBIENTE O DELLA PRESENZA DI OCCUPANTI, SI PUÒ RIDURRE IL TEMPO DI ACCENSIONE DELLE LAMPADE RISPARMIO ENERGETICO legato al tempo di accensione CARATTERISTICHE DEL LOCALE Disponibilità di luce naturale Profilo di utenza CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO Gruppi di accensione Dispositivi di gestione e controllo La valutazione del LENI deve essere condotta per singoli ambienti caratterizzati dalla stessa destinazione d uso e da un unico sistema di controllo e per ciascuno di essi va individuata l area che beneficia di luce naturale

18 VANTAGGI DELLA LUCE NATURALE 1) Garantisce apporti energetici gratuiti 2) Grazie alla sua variabilità in termini di intensità e qualità, regola i ritmi circadiani e influenza positivamente lo stato psico-fisico delle persone

19 CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO SCELTA DEI SISTEMI DI CONTROLLO Interruttori manuali locali con sistemi on/off, oppure dimmer Interruttori a tempo (dimmer) Sensori di presenza (a infrarossi, ultrasuoni o microonde) Sensori di luce diurna (on/off, oppure regolazione graduale) Corretta pianificazione dei gruppi di accensione: 1) In base alle aree con diversa disponibilità di luce naturale 2) In base ad aree con diversa frequenza di occupazione

20 Controllo Manuale Controllo Automatico - 19,6% energia - 70,2 CO₂kg/anno - 55,10 euro - 36,1% energia - 250,4 CO₂kg/anno - 196,52 euro

21 EFFICIENZA ENERGETICA EFFICIENZA ENERGETICA SISTEMI PASSIVI Apporto di luce naturale PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA SISTEMI ATTIVI Impianto di illuminazione Sistemi di controllo e gestione PROGETTAZIONE IMPIANTISTICA PROGETTAZIONE INTEGRATA RISPARMIO Energetico, ambientale, economico BENESSERE PSICO-FISICO

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