Autorità di Bacino del Fiume Arno
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- Giacinta Giuseppe
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1 Autorità di Bacino del Fiume Arno Modello idraulico dell asta principale del fiume Arno nel tratto della pianura di Firenze compreso tra Nave di Rosano e la confluenza con il fiume Ombrone, al fine dell approfondimento del quadro conoscitivo e della conseguente modifica alla perimetrazione delle aree a pericolosità idraulica FIRENZE 4 DICEMBRE 2013
2 Modello idraulico sull asta del Fiume Arno Nave di Rosano Brucianesi Lunghezza del tratto: 38 km
3 Inquadramento generale Prato Sesto Fiorentino Campi Bisenzio Pontassieve Fiesole Poggio a Caiano Carmignano Firenze Signa Lastra a Signa Bagno a Ripoli Scandicci Comuni interessati: n. 13 Rignano sull Arno
4 Modellazione sull asta principale del Fiume Arno Sezioni Arno: Sezioni affluenti: Lunghezza Arno: Lunghezza affluenti: APE: Connessioni APE: Sfioratori: Immissioni: n. 260 n km 33 km n. 179 n. 282 n. 199 n. 17
5 Dati di riferimento Modello idraulico sviluppato dal Genio Civile di Firenze sull asta principale del Fiume Arno
6 Dati di riferimento Sezioni trasversali disponibili (Rilievi del Provveditorato 2001, del Consorzio di Bonifica Toscana Centrale, della Provincia di Prato) Modello Digitale del Terreno ad alta risoluzione con celle 1x1m (DTM e DSM LIDAR, Ministero dell Ambiente e Regione Toscana) Idrogrammi di piena derivati dal modello di regionalizzazione delle portate di piena ALTO 2000 e dal SIMI Dati idrologici registrati (taratura riferita all evento del 1992) Scale di deflusso aggiornate agli idrometri (CFR Toscana, AdB)
7 Modellazione idrologico-idraulica schema di moto vario unidimensionale in alveo quasi-bidimensionale per le aree allagate
8 Tratto Nave di Rosano - Firenze Durata critica: 18-24h Nave di Rosano Qmax Tr200 : Qmax Tr100 : Qmax Tr30 : 3839 mc/s 3365 mc/s 2570 mc/s Qmax Tr200 : Qmax Tr100 : Qmax Tr30 : Ponte di Varlungo 3833 mc/s 3369 mc/s 2561 mc/s
9 Taratura su evento 1992 Livelli agli Uffizi - evento Livelli [m s.l.m.] /10/92 30/10/92 30/10/92 31/10/92 31/10/92 1/11/92 1/11/ misurati modello
10 Tratto urbano fiorentino Durata critica: 18-24h Ponte di Varlungo Ponte alla Vittoria Qmax Tr200 : Qmax Tr100 : Qmax Tr30 : 3645 mc/s 3354 mc/s 2569 mc/s Qmax Tr200 : Qmax Tr100 : Qmax Tr30 : 3839 mc/s 3365 mc/s 2570 mc/s
11 Tratto fiorentino Cascine Durata critica: 18-24h Qmax Tr200 : Qmax Tr100 : Qmax Tr30 : 3645 mc/s 3354 mc/s 2569 mc/s Ponte all Indiano Qmax Tr200 : Qmax Tr100 : Qmax Tr30 : 3403 mc/s 3201 mc/s 2563 mc/s Ponte alla Vittoria Esondazioni in destra e sinistra idraulica per tempi di ritorno compresi tra 30 e 100 anni
12 Tratto Ponte all Indiano A1 Durata critica: Qmax Tr200 : Qmax Tr100 : Qmax Tr30 : 18-24h 3831 mc/s 3539 mc/s 2664 mc/s Attraversamento A1 Ponte all Indiano Qmax Tr200 : Qmax Tr100 : Qmax Tr30 : 3403 mc/s 3201 mc/s 2563 mc/s Esondazioni in sinistra a monte della confluenza con T. Greve per Tr = 30 anni Esondazioni in sinistra a valle del T. Greve per Tr = 200 anni Esondazioni in destra per Tr = 100 anni
13 Tratto attraversamento A1 - Signa Durata critica: Qmax Tr200 : Qmax Tr100 : Qmax Tr30 : 24h 2787 mc/s 2770 mc/s 2640 mc/s Ponte a Signa Esondazioni in destra per Tr = 30 anni Esondazioni in sinistra per Tr = 100 anni Attraversamento A1 Qmax Tr200 : Qmax Tr100 : Qmax Tr30 : 3831 mc/s 3539 mc/s 2664 mc/s
14 Tratto Signa - Brucianesi Durata critica: Qmax Tr200 : Qmax Tr100 : Qmax Tr30 : 24h 3054 mc/s 3022 mc/s 2867 mc/s Ponte a Signa Brucianesi Qmax Tr200 : Qmax Tr100 : Qmax Tr30 : 2787 mc/s 2770 mc/s 2640 mc/s Esondazioni in destra e sinistra per tempi di ritorno compresi tra 30 e 100 anni
15 APE allagate per Tr30
16 APE allagate per Tr100
17 APE allagate per Tr200
18 Incremento dei battenti rispetto a PAI attuale (Tr200)
19 Portate massime transitabili Ponte A1 Q = 3820 mc/s Le Cascine Q = mc/s Ponte a Signa Q = 2700 mc/s Q = 3200 mc/s (PAI) Ponte alle Grazie Q = 3515 mc/s Ponte di Varlungo Q = 3840 mc/s Nave di Rosano Q = 3850 mc/s Ponte Vecchio Ponte alla Vittoria Q = 3650 mc/s Q = 3550 mc/s (PAI) Brucianesi Q = 3050 mc/s Q = 3450 mc/s (PAI) Ponte San Niccolò Q = 3730 mc/s Q = 3830 mc/s (PAI)
20 Conclusioni e sviluppi futuri Il quadro conoscitivo è stato aggiornato (sezioni 2001) e maggiormente dettagliato (LIDAR) rispetto al PAI attuale Le differenze maggiori rispetto al PAI attuale sono a valle di Firenze Aggiornamento sezioni (es. Torrente Vingone), celle, connessioni Mappatura delle aree allagate, dei battenti e della pericolosità ai sensi del PAI e della direttiva alluvioni Sviluppo modellazione idraulica a valle di Brucianesi
21 Direttiva 2007/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2007 relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni SCOPO ridurre le conseguenze negative per la salute umana, l ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche connesse con le alluvioni all interno della Comunità PUNTI DI RIFERIMENTO Riferimento territoriale distretto idrografico/unità di gestione (Unit of Management - UoM) Autorità competenti Comunicazione alla Commissione europea entro 26 maggio 2010: Autorità di bacino
22 Direttiva Alluvioni 2007/60/CE I prodotti Le scadenze Valutazione preliminare del rischio 22 settembre 2011 Mappe della pericolosità da alluvione e mappe del rischio di alluvioni 22 giugno 2013 Piano di gestione del rischio di alluvioni 22 giugno 2015 (direttiva 22 dicembre 2013) (direttiva 22 dicembre 2015)
23 Analogie, differenze e rapporto PAI Mappe/PG Alluvioni PAI dl 180/1998 dpcm 29 settembre 1998 idraulica + geomorfologia integrazione con previsioni urbanistiche Mappe/PG Alluvioni direttiva 2007/60/CE decreto legislativo 49/2010 dpcm 29 settembre 1998 solo idraulica integrazione con le attività di Protezione Civile Protezione Civile
24 Piano stralcio Assetto Idrogeologico (PAI d.p.c.m. 6 maggio 2005) Norme di attuazione Articolo 27 Adeguamento degli strumenti di governo del territorio Articolo 32 Procedura di integrazione e modifica del PAI Articolo 35 Attività di supporto tecnico ad enti pubblici e privati
25 Piano stralcio Assetto Idrogeologico (PAI d.p.c.m. 6 maggio 2005) Articolo 27 A seguito dell approvazione del PAI le amministrazioni competenti procedono ad una verifica di coerenza tra il PAI e i propri strumenti di pianificazione urbanistica. Le risultanze di tale verifica sono comunicate all Autorità di Bacino entro 90 giorni decorrenti dall entrata in vigore del PAI. Nei casi in cui, a seguito della verifica di cui al comma che precede, le amministrazioni competenti procedano all adeguamento, questo consiste nell introdurre nei propri strumenti di governo del territorio le condizioni d uso contenute nel PAI. Nei casi in cui le amministrazioni competenti procedano, ai fini dell adeguamento, ad approfondire il quadro conoscitivo del PAI trova applicazione l art. 32.
26 Piano stralcio Assetto Idrogeologico (PAI d.p.c.m. 6 maggio 2005) Articolo 32 Il PAI ha valore a tempo indeterminato. L Autorità di Bacino provvede alla revisione del PAI ogni 3 anni, e comunque qualora si verifichino: modifiche significative del quadro conoscitivo ulteriori studi conoscitivi ed approfondimenti la realizzazione delle opere previste dal PAI
27 Piano stralcio Assetto Idrogeologico (PAI d.p.c.m. 6 maggio 2005) Non costituiscono variante essenziale al PAI le modifiche e integrazioni della perimetrazione delle aree pericolose indicate nelle cartografie di cui agli artt. 5 e 9 e la modifica del livello di pericolosità conseguenti: - alle ridefinizioni cartografiche previste dal secondo comma del presente articolo; - alla realizzazione delle opere di messa in sicurezza; - alle rettifiche di minima entità; - agli approfondimenti del quadro conoscitivo di cui al successivo comma 8. Le modifiche di cui al comma che precede sono deliberate con atto del Segretario Generale, previo parere favorevole del Comitato Tecnico, entro il termine di 90 giorni dalla ricezione della proposta di variante completa in tutti gli elementi richiesti. Le proposte di varianti cartografiche devono essere redatte e presentate all Autorità di Bacino secondo le indicazioni contenute nell allegato 2. Agli enti locali che intendono proporre le ridefinizioni cartografiche previste dal presente articolo l Autorità di Bacino fornisce i necessari criteri ed eventuali modelli di simulazione. Gli approfondimenti del quadro conoscitivo compiuti, secondo le indicazioni contenute nell allegato 2, dalle amministrazioni competenti ai fini dell adeguamento di cui all art.27, devono essere trasmessi all Autorità di Bacino che si esprime con parere vincolante.
28 Piano stralcio Assetto Idrogeologico (PAI d.p.c.m. 6 maggio 2005) Articolo 35 ( ) l Autorità di Bacino fornisce ai Comuni e agli altri enti interessati il necessario supporto tecnico per la predisposizione di: atti di pianificazione territoriale per le parti attinenti il dissesto idrogeologico individuazione di tipologie di intervento di prevenzione e ripristino interventi sulle attività produttive ad elevato contenuto di attenuazione del dissesto
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