Laser o punzonatura una competizione?

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1 esperti a confronto Laser e punzonatura: diffi cilmente, in queste due tecnologie si mettono in evidenza, come dire, le condizioni di partenza della gara. Una sorta di sconfi tta o vittoria sarà attribuita alla capacità di stabilire le condizioni di lavoro... oppure le inclinazioni naturali degli addetti ai lavori Luciano Bestetti 146 Laser o punzonatura una competizione? Nel tentativo di nobilitare la sua creatura, I Giochi Olimpici, il Barone De Coubertin disse: L importante è partecipare. Ammesso che ciò sia vero, certamente il motto è destituito di fondamento per quel che riguarda la maggior parte delle altre attività umane, in cui è prevista la competizione. Vincere è decisivo in politica, nell economia di mercato, in un concorso, per un posto di lavoro, e, in larga misura, anche nella scuola. Lo è tanto più nella tecnologia, dove il successo è spesso determinato dal fatto di riuscire a ottenere risultati migliori rispetto agli altri. Ma la competizione premia davvero la tecnologia migliore, oppure spesso e volentieri l efficienza è truccata da un buon background culturale dell utilizzatore? Per esempio: laser o punzonatura? La domanda è interessante, bisogna vedere da che punto di vista. E lo vedremo qui di seguito dalle dichiarazioni dei due protagonisti di questo incontro organizzato dalla redazione di Lamiera, Fabrizio Barberis, responsabile vendite Italia per i prodotti Prima Industrie e Finn-Power, e Vincenzo Cavelli della Amada Italia.Il Gruppo Prima Industrie è fra i leader mondiali nel settore delle macchine laser e di lavorazione lamiera ed opera nei seguenti settori: laser e macchine laser ad alta potenza per applicazioni industriali (Prima Industrie), sistemi per la lavorazione della lamiera (Finn- Power), elettronica industriale (Prima Electronics e OSAI). Oggi il Gruppo, che ha sede a Torino, è fra i più grandi costruttori di macchinari laser e di lavorazione lamiera a livello mondiale e, in questo settore, offre la più vasta gamma di prodotti (macchine laser, punzonatrici, combinate, piegatrici, pannellatrici e automazione). Il Gruppo conta su oltre 1600 dipendenti, 10 stabilimenti produttivi in Italia, Finlandia, Stati Uniti e Cina e una capillare rete di vendita e assistenza clienti in oltre 60 Paesi. Amada Co. Ltd. è un gruppo di livello mondiale con imprese in Giappone, Asia, Nord America, Europa e in altri Paesi, che sviluppa, produce e fornisce macchine, automazioni ed apparecchiature periferiche (come i magazzini), utensili, software, e

2 prodotti di consumo necessari per le diverse lavorazioni della lamiera come il taglio, la punzonatura, la piegatura e la saldatura di lamiere sottili, macchinari da taglio ed anche i servizi di manutenzione a queste relativi. Per quanto riguarda il volume della produzione, il gruppo Amada è il maggiore produttore nel suo genere in Giappone. Grazie all integrazione dell hardware con il software, l azienda è in grado di fornire prodotti della più alta qualità, garantendo la totale soddisfazione alle necessità degli utilizzatori. Nella competizione fra laser e punzonatura entrano in gioco tanti fattori, di carattere sia tecnologico, sia culturale, sia simbolico, che complicano abbastanza i criteri di scelta. Quindi, è piuttosto difficile pensare a una competizione pura. Se mai bisognerebbe riflettere sulla complementarietà delle due tecnologie e/o sulla loro eventuale integrazione. Ma, a questo punto, tanto vale leggere le dichiarazioni dei nostri due contendenti, per interpretare non tanto i punti di forza e di debolezza delle stesse tecnologie quanto il rapporto tra l una e l altra. Se vi riconoscerete in questa duplice intervista, vuol dire che abbiamo conseguito il nostro obiettivo. I PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA Lavorazione al Laser e Punzonatura molto spesso si sovrappongono. Vi sono applicazioni in cui tecnologicamente, cioè prescindendo da qualsiasi considerazione economica, è possibile solo una delle due lavorazioni? Barberis - «Sì. Ci sono applicazioni, per esempio la deformazione del materiale o le bugnature, che possono essere fatte solo con la punzonatrice. Così come i tagli di materiali spessi tipo l acciaio inox, non possono che essere fatti col laser. Ovviamente, all interno delle applicazioni che possono essere eseguite con entrambe le tecnologie, bisogna stabilire quale offre maggior convenienza e quali sono i parametri di scelta. Fino a poco tempo fa, ancor prima dell acquisizione di Finn-Power, mi sono sempre occupato solamente di laser, mi veniva quindi naturale trovare delle argomentazioni soprattutto a favore della mia tecnologia. Oggi, però, ho dovuto allargare la visuale e stabilire in maniera imparziale fin dove arriva il laser e fin dove arriva la punzonatrice. Un tempo si diceva che per tagliare particolari di lamiera sottile con tante forme semplici o asole era più conveniente usare la punzonatrice. Dove invece vi erano forme complesse, con magari una prevalenza di taglio lineare rispetto al totale, conveniva il taglio laser. Oggi però le nuove tecnologie in entrambi i campi hanno ristretto molto questo gap. Penso alla nostra Syncrono, macchina laser che vanta elevatissime accelerazioni, fino a 6G, quindi riesce a fare 1200 fori al minuti. Oppure penso alle punzonatrici combinate con cesoia in grado di punzonare forme rettangolari a velocità di produzione elevatissime, non confrontabili con il laser. Per cui oggi nei criteri di scelta tra l una e l altra, considererei soprattutto due parametri: la flessibilità e la produttività. Non c è dubbio che il laser è in generale una tecnologia più flessibile; si può passare da un materiale spesso 25 mm fino a 1 mm, grazie a immediate operazioni manuali; non richiede un magazzino utensili e non ha limiti sulla figura geometrica. Questo è un grosso vantaggio per un contoterzista. Per contro, se ci sono elevate esigenze di produttività automatizzata senza presidio, il sistema ideale è sicuramente la punzonatrice (o combinata), da consigliare, a parer mio, anche nel caso di esigenze di separazione dei pezzi, grazie al fatto che quest ultima non richiede il letto di fachiro su cui adagiare la lamiera. Cavelli - «Certamente, ci sono applicazioni specifiche per l una o per l altra tecnologia e più o meno sono quelle individuate dal collega Barberis; tuttavia, esiste effettivamente in alcuni casi l eventualità che i due tipi di lavorazione si sovrappongono. Amada ha studiato il problema ed ha inserito nei tre settori, punzonatura, laser e combinata altrettante realtà ben diversificate. Nella punzonatura le innovative tecnologie elettriche con la serie EM e Acute che hanno permesso, con consumi elettrici estremamente ridotti (meno di 6kw) ed azzerando l utilizzo di oli, estreme velocità di lavorazione assieme ad una qualità eccezionale e ciò utilizzando il concetto di non solo punzonatura, quindi deformazione, filettatura, bugnatura, sbruffatura, marcatura e sbavatura. Nel campo del laser, l introduzione del nuovo modello LC-F1 (presente nello stand Amada in Emo ) permette di sviluppare velocità e qualtià grazie ai motori lineari e al nuovo generatore, con consumi elettrici equivalenti ad una macchina con asservimenti tradizionali. Dulcis in fundo, la combinata EML è la principessa della linea Amada, in Fabrizio Barberis Per le macchine laser bidimensionali, la tendenza degli ultimi anni è stata quella di aumentare le prestazioni 147

3 esperti a confronto 148 cui abbiamo confluito il meglio della tecnologia elettrica nella punzonatura con il valore aggiunto della nuova tecnologia laser. Restano comunque lavorazioni che in maniera più specifica vengono realizzate dall una o dall altra tipologia di macchine. PASSATO, PRESENTE, FUTURO Quali sono le maggiori innovazioni tecnologiche che hanno caratterizzato questi due settori negli ultimi anni e quali pensate siano le future? Vincenzo Cavelli Sia per la punzonatura sia per il taglio laser, è stata prestata grande attenzione alle esigenze del basso impatto ambientale Barberis - «Le punzonatrici Finn-Power nel 1999 rappresentarono una rivoluzione: sono macchine molto veloci, servo elettriche, quindi più prestazioni e meno consumi. Queste macchine non solo punzonavano, ma facevano pure bugnature, filettature, nervature e quant altro. Invece, per le macchine laser bidimensionali, la tendenza degli ultimi anni sia da parte nostra sia da parte della concorrenza è stata quella di aumentare le prestazioni. La nostra Syncrono arriva a 6G di accelerazione; grazie a due meccaniche sincronizzate, una più piccola con minori inerzie e una più grande per un area di lavoro maggiore, è aumentato tantissimo il livello di prestazione. Per quanto riguarda le macchine laser tridimensionali, ricordo la testa Vivida presentata l anno scorso a EuroBLECH. Anche in questo caso, ci sono degli assi locali che gestiscono i movimenti e riescono ad avere delle inerzie migliori, che si combinano con gli assi grandi della macchina. Con questa macchina abbiamo ridotto i tempi di ciclo fino al 30%, caratteristica alquanto apprezzata in campo automobilistico. Per quanto riguarda il futuro, un paio di grosse novità saranno presentate alla EMO di Milano. Sia per quanto riguarda i prodotti Finn-Power sia per i prodotti Prima Industrie, puntiamo a rendere le macchine sempre più affidabili. Le macchine sempre più spesso lavorano non presidiate, quindi l affidabilità è indispensabile. Stiamo lavorando anche per ridurre fortemente i costi di esercizio; Finn-Power in tal senso ha fatto passi importanti con l utilizzo dei motori servoelettrici, noi lo faremo per i nostri laser. Cavelli - «Negli anni, da quando cioè questi macchinari sono entrati a far parte del settore della lavorazione della lamiera, sono stati fatti passi da gigante a livello tecnologico. Per quanto riguarda Amada in particolare la punzonatura, le maggiori innovazioni apportate sono l inserimento dei motori elettrici, il cui consumo è inferiore ai precedenti modelli ma con un aumento sostanziale delle velocità di lavorazione e qualità, dell esecuzione, nonché la totale assenza dell utilizzo dell olio; tutto questo porta a dei costi inferiori del pezzo prodotto sia in tempi di esecuzione sia in manutenzione praticamente ridotta a zero. Per ciò che concerne invece la tecnologia laser, nella nuova linea LC-F1 è stato progettato un motore elettrico lineare che ha una velocità di esecuzione superiore del 30% rispetto ai sistemi tradizionali, ma con costi energetici inferiori del 20%. D importanza primaria per Amada è anche l abbattimento del rumore, che raggiunge valori in decibel decisamente bassi. In sostanza, sia per la punzonatura sia per il taglio laser, è stata prestata grande attenzione alle esigenze sempre più attuali del basso impatto ambientale. In questo momento di difficoltà internazionale, com è l andamento del mercato nei due settori? Il laser eroderà ancora mercato alla punzonatura? Barberis - «Ricordo una previsione di qualche anno fa, che prospettava nei successivi 10 anni un notevole aumento della vendita di macchine laser a discapito delle punzonatrici. Negli ultimi anni però, grazie anche alle nuove tecnologie combinate laser/cesoia, questo gap è diminuito. Finn-Power, ad esempio, ha contribuito ad aumentare i motivi di scelta verso questo tipo di tecnologia aumentandone le prestazioni e spostando l applicazione di taglio verso altre applicazioni di deformazione del materiale. Cavelli - «Per il momento si prevede che l erosione sarà molto limitata, poiché la punzonatrice è destinata a diventare sempre più un centro di lavoro dotato di numerose funzioni legate non solo alla classica punzonatura, ma anche alla filettatura, alla deformazione, alla piegatura, a lavorazioni quindi che fino a ieri venivano realizzate su altre macchine.

4 Dunque, in alcuni casi la stessa macchina utilizza entrambe le tecnologie mediante teste combinate. Cosa ne pensate? Quale futuro s intravede per questa tipologia di macchine? Ritenete che sia più il Laser o la Punzonatura a trarre beneficio da tale combinazione? Cavelli - «È assolutamente vero che esistono macchine predisposte per la realizzazione di entrambe le tecnologie. In queste macchine, cosiddette combinate, non esiste prevalenza di una tipologia di lavorazione sull altra e quindi nessuna delle due viene maggiormente avvantaggiata. In futuro sarà necessario individuare quelle particolari realizzazioni che ne possono sfruttare appieno le prerogative. Per questo settore abbiamo introdotto due linee di prodotto che vanno nella direzione di accontentare il cliente, la serie EML veloce, precisa, di alta qualità e bassi consumi, la serie C1 in cui abbiamo inserito il fattore compattezza; l intera linea ha un impatto a livello di spazio occupato estremamente minimo, con delle caratteristiche di funzionalità eccezionali. Barberis - «Finn-Power ha sempre puntato, e punta ancora, sulla combinata laser/punzonatrice. Una novità che probabilmente vedremo sarà l integrazione delle sorgenti laser Prima Industrie sulle combinate Finn-Power. Dunque, Prima Industrie e Finn-Power credono molto in questa evoluzione, perché garantisce la maggiore produttività e forse anche la migliore flessibilità in assoluto, se si parla di materiale sottile. Ha dei costi ancora piuttosto elevati; tuttavia il costo di una combinata è meno dalla somma delle due singole. In tale combinazione, la punzonatura trae più beneficio, anche perché non deve utilizzare degli utensili di tranciatura per fare un lavoro che alla fine risulterebbe di qualità poco soddisfacente. IL KNOW HOW È LA CARTA VINCENTE Cavelli - «Per il momento il know how dei nostri sistemi è al 100% nelle nostre mani. Per i Paesi emergenti non è ancora stato possibile raggiungere conoscenze sufficienti a far proprie queste tecnologie. Il futuro dipende da noi. C è poi la questione ecologica, alla quale i Paesi emergenti non sono molto sensibili. Tuttavia, uno dei temi più di moda che è sulla bocca di tutti è quello sull ecosostenibilità. Ebbene, le vostre tecnologie come si pongono in tale contesto? Cavelli - «Un must di Amada è costituito dallo studio e dalla realizzazione di tecnologie che siano sempre più a basso impatto ambientale, e quindi sempre più ecosostenibili. Basti prendere in considerazione, come già ricordato, le punzonatrici dotate di motori elettrici ed ha una totale assenza dell utilizzo degli oli. Per la tecnologia laser ricordo ancora la realizzazione di modelli provvisti di motori lineari, che riescono a realizzare prodotti di alta precisione con un consumo energetico davvero ridotto. Nel campo della piegatura, segnalo la realizzazione di macchine modello HDS che hanno consumi idraulici del 70% inferiori alle macchine tradizionali e velocità superiori. In tutto questo vale il concetto della riduzione del rumore. Barberis - «Finn-Power da oltre 10 anni produce macchine con azionamenti servoelettrici; ha iniziato con le punzonatrici, poi sono arrivate le combinate, le piegatrici, le pannellatrici ecc., il tutto all insegna del risparmio energetico e ciò non è cosa da poco se si pensa che in futuro i costi energetici aumenteranno. Quali sono gli aspetti su cui puntate maggiormente per mantenervi competitivi sul mercato, prezzo, qualità, flessibilità e quant altro? 149 Il know how relativo alla costruzione dei vostri sistemi è ancora saldamente nelle vostre mani oppure i Paesi emergenti sono riusciti (o riusciranno) a impadronirsene? Barberis - «I Paesi emergenti sono un pericolo ma anche una risorsa per il futuro del mercato in generale. Prima o poi, sapranno sviluppare soluzioni simili o alternative, ma ciò dovrebbe essere per aziende della nostra portata un ulteriore stimolo ad incrementare l eccellenza che ci ha sempre contraddistinto. Insomma, il know how decennale di Finn-Power e Prima Industrie è una carta competitiva da giocare per mantenere il gap tecnologico. Fabrizio Barberis I Paesi emergenti sono un pericolo ma anche una risorsa per il futuro del mercato in generale

5 esperti a confronto 150 Barberis - «Qualità, affidabilità e innovazione tecnologica sono tutti elementi imprescindibili per un azienda che vuole essere competitiva ed essere giudicata moderna, al passo con i tempi e pronta a soddisfare le esigenze del mercato. Qualità e affidabilità soprattutto; il prezzo ovviamente è importante, ma solo a condizione che le prime due siano soddisfatte. Cavelli - «Punti che sicuramente non si possono sottovalutare sono prezzo, qualità e flessibilità. Amada si propone oggi come azienda che offre la possibilità di gestire il cliente a 360 gradi: si tratta del concetto di Amada Engineering, cioè fornire non solo macchine, ma anche automazione, utensili, ricambi, software e assistenza. E non solo: Amada vuole essere un partner capace di sostenere il cliente in ogni momento, offrendo anche un valido aiuto nella ricerca della migliore soluzione per soddisfare le necessità produttive del cliente stesso nonché nella soluzione dei diversi problemi che l utilizzatore di macchine può trovarsi ad affrontare. Quali sono le competenze che, secondo voi, deve avere un neolaureato per essere rapidamente inserito nel vostro settore? Cavelli - «Sicuramente, a parte una buona preparazione teorica, è indispensabile la propria disponibilità a fare esperienza sul campo a contatto diretto con le diverse realtà lavorative del settore. Noi sviluppiamo a livello nazionale contatti con diversi istituti tecnici per poter inserire degli stage presso la nostra sede italiana; questo ci permette di creare un filo diretto con i nostri futuri tecnici. In campo internazionale Amada organizza ogni anno corsi interni per creare i futuri tecnici, che si occuperanno delle macchine per la lavorazione della lamiera. Barberis - «Ogni anno organizziamo un incontro al Politecnico di Torino con nuovi ingegneri che aspirano a un rapido accesso nel nostro settore, a prescindere dal momento contingente, ovviamente; un giovane ingegnere deve presentare un curriculum vitae che evidenzi il voto di laurea possibilmente il più alto possibile, (questa è una delle prerogative) in un tempo di permanenza all università non superiore ai 6-7 anni. Il nostro settore accoglie in modo naturale specializzazioni quali meccanica, aeronautica, elettronica e meccatronica. In realtà, ciò che maggiormente interessa in fase di selezione oltre a verificare naturalmente la preparazione tecnica (che dovrebbe comunque essere abbastanza scontata per i provenienti da Atenei di fama come Milano, Torino, Bari e Napoli) è il grado di conoscenza della lingua inglese, la disponibilità alla mobilità nazionale e internazionale, nonché la disponibilità in una fase iniziale a trascorrere alcuni periodi nei reparti produttivi a fianco di chi opera direttamente sul prodotto e compiere addirittura operazioni come montaggi meccanici, messe in funzioni e programmazione sulle macchine. In sostanza vogliamo verificare la disponibilità a sporcarsi le mani. Un ulteriore elemento prezioso è la capacità di rapportarsi con le altre persone con preparazioni tecniche anche diverse, specialmente con persone che parlano altre lingue. Dunque, l ingegnere meccanico dovrà interfacciarsi con l elettronico e viceversa. Sembrano caratteristiche che mal si sposano con la proverbiale razionalità dell ingegnere, tuttavia sono ingredienti indispensabili per chi vuole diventare non solo un buon progettista, ma magari in futuro anche un product manager o un project manager. MERCATO, MARKETING E DINTORNI Le vostre strategie di mercato sono diverse se rivolte a Paesi industrializzati rispetto a quelle rivolte e Paesi in via di sviluppo? Se sì, quali sono le differenze? Vincenzo Cavelli Per il momento il know how dei nostri sistemi è al 100% nelle nostre mani. Il futuro dipende da noi Barberis - «Non tanto l approccio di marketing è diverso quanto le esigenze, che variano in certi mercati. Penso, ad esempio, al mercato cinese, dove noi produciamo una tipologia di macchine adatte a quel mercato. Essendo diverse le esigenze e avendo noi una gamma di prodotto alquanto completa, diamo la possibilità al commerciale di proporre il prodotto giusto nel posto giusto al momento giusto. Ovviamente, le macchine di maggior contenuto tecnologico e quindi di più alto costo sono destinate ai Paesi più industrializzati. Cavelli - «Amada ha introdotto diverse tipologie di prodotti, con l obiettivo di soddisfare in tempo reale le esigenze di tutti i

6 mercati e di ogni utilizzatore. Per i mercati dei Paesi emergenti abbiamo realizzato prodotti entry level più adatti quindi a situazioni in crescita non solo economica, ma anche tecnologica. Per i Paesi industrializzati vengono offerti ovviamente prodotti di fascia superiore. A quali esigenze devono rispondere l asservimento e l automazione delle vostre macchine? Cavelli - «L asservimento e l automazione costituiscono sicuramente ausili molto importanti per i nostri macchinari, e che in particolari realtà produttive diventano fondamentali per agevolare il mantenimento dei livelli di produzione. Per questo motivo, quindi, caratteristiche fondamentali di questi prodotti sono l affidabilità nel tempo, la diagnostica rapida ed efficiente accompagnati da un servizio di assistenza con risposta immediata e dislocato sul territorio. Barberis - «Le aziende hanno capito che per ridurre i costi di esercizio bisogna soprattutto ridurre il costo del personale e per ridurre il costo del personale bisogna fare in modo che le macchine lavorino in automatico, senza presidio. Noi questa esigenza la vediamo già da anni. Oggi, per quanto riguarda le macchine laser bidimensionali circa una unità su tre è equipaggiata con un sistema di carico e scarico, tant è che abbiamo una vasta gamma di sistemi di asservimento. Dunque, i tempi di carico e scarico sono importanti, gli automatismi sono importanti; anche nel caso delle macchine laser tridimensionali, abbiamo automatizzato i nostri sistemi con tavole rotanti asservite da robot antropomorfi, che prelevano il pezzo e lo posizionano. Per quanto riguarda le macchine Finn-Power, l asservimento è garantito da sistemi periferici di gestione vera e propria, quello che chiamiamo il Night Train, cioè il treno della notte; si tratta di un magazzino formato da più torri, posizionato dietro alle macchine, anche più di una, che gestisce in entrata e in uscita il prodotto. Per cui è possibile immagazzinare il prodotto lavorato e tenerlo eventualmente immagazzinato per farlo uscire all occorrenza. Immaginate una linea completa di punzonatura, che può includere la macchina laser, una punzonatrice, una pannellatrice totalmente gestita in entrata e in uscita. Insomma, una sorta di FMS. Su tutte le vostre macchine sono presenti funzioni di teleassistenza o telemanutenzione. Barberis - «Sì, già da anni utilizziamo un sistema di diagnosi e di assistenza on-line tramite internet, e oggi questo servizio funziona davvero bene sia come Prima Industrie sia come Finn-Power. I nostri tecnici si collegano all occorrenza con il controllo del cliente, visualizzano sul loro computer il problema e intervengono in remoto. Se è necessario intervenire personalmente, grazie a questa telediagnosi si ha la possibilità di arrivare preparati dal cliente con il pezzo di ricambio. Ad esempio sulle sorgenti laser abbiamo applicato dei termostati sul cuscinetto, che rilevano con largo anticipo un eventuale surriscaldamento e quindi evitano il rischio d interventi dispendiosi a posteriori. Cavelli - «Le macchine Amada sono ormai da diverso tempo dotate di teleassistenza, studiata per essere sempre in grado di aiutare il cliente a far fronte alle problematiche che si presentano di volta in volta. Ultima domanda. Qual è la situazione della manodopera specializzata, anche in relazione alle nuove tecnologie di lavorazione? Cavelli - «La nostra tendenza è di rendere le macchine Amada sempre più intelligenti, quindi lavoriamo molto sul software: ciò rende il loro utilizzo veramente a prova di sprovveduti. Tuttavia, specialmente per le macchine laser, un breve ciclo di specializzazione è necessario sia per la sicurezza della lavorazione sia per la sicurezza dell operatore. Barberis - «Le macchine laser tridimensionali richiedono un minimo di specializzazione. Però la tendenza è di renderle il meno possibile legate alla manodopera specializzata. Tuttavia, forniamo corsi di formazione; una macchina laser tridimensionale normalmente richiede una specializzazione più accurata rispetto a una macchina bidimensionale, per la quale sono sufficienti un paio di settimane di corso. Una macchina tridimensionale richiede invece 3-4 settimane di addestramento. CONCLUSIONI Nella sfida tra lavorazione laser e punzonatura vincere non significa battere l uno o l altro processo. Ognuno ha limiti e punti di forza diversi e ogni utilizzatore deve trovare ciò che gli serve guardandoci dentro e guardandosi intorno. Ovviamente, come in tutto, ci vuole equilibrio: non è consigliabile chiedere alle macchine qualcosa che le stesse non possono dare. La vera sfida è essere consapevoli dei propri bisogni, conoscere se stessi, conoscere i fornitori e costruire la propria qualità. Tutte le tappe dell evoluzione tecnologica sono segnate da questa procedura. L esperienza farà il resto. 151