L anziano ospedalizzato: fattori di fragilità in Pronto Soccorso

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1 Incontri dell Accademia Medica di Pistoia Pistoia, 14 Dicembre 2011 L anziano ospedalizzato: fattori di fragilità in Pronto Soccorso Relatore: Monica Marini E. Capaccioli, V. Payta, F. Pronti, R. Raffaelli, M. Marini. Giornale di Gerontologia, vol. LVIII, n.6, 2010, pp 404

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4 Il recupero della funzione durante e dopo la dimissione ospedaliera, nell anziano, riflette principalmente: la condizione clinica lo stato funzionale precedente la condizione di vulnerabilità dell anziano fragile ma anche l effetto negativo di un eventuale prolungato allettamento la mancanza di atti riabilitativi

5 Sviluppo e validazione del Codice Argento Elaborato su oltre record fatto di semplici dati anagrafici ed amministrativi (ricoveri ordinari e in day-hospital nei sei mesi precedenti e consumo di farmaci nei tre mesi precedenti il ricovero indice), di pazienti ultra75enni ricoverati in presidi ospedalieri dell ASL 10 di Firenze in grado di predire in modo molto accurato la mortalità a 12 mesi.

6 L anziano fragile in Pronto Soccorso (1) Scopo dello studio valutare, attraverso la rilevazione di aspetti bio-psicosociali, la prevalenza di soggetti fragili, ricoverati nell Area Medica dell Ospedale di Pistoia, da indirizzare al Percorso Anziano fragile verificare la fattibilità dell accertamento in Pronto Soccorso

7 L anziano fragile in Pronto Soccorso (2) Soggetti e metodi persone con età 65 ricoverati nei vari setting dal Pronto Soccorso nel periodo compreso tra il 28 Ottobre e 16 Novembre 2009 la raccolta dati è stata effettuata attraverso la compilazione di una scheda specificatamente preparata dal Gruppo di studio Analisi dei dati software SPSS per Windows versione 16.0, considerando come statisticamente significativi valori di p <0.05. Le frequenze percentuali sono state confrontate con test 2

8 RISULTATI (1): caratteristiche socio-demografiche dei 290 anziani variabile n / % Età media 80.9 ±7.8 Classi d età (40) (24.8) (35.2) Sesso femminile 162 (55.9) variabile n /% Anziano che vive solo 123 (42.4) Anziano che vive con il coniuge 52(18.0) Residenti in RSA 4(1.4) Ass. dal Centro Diurno 3(1.0) ADI 5 (1.7) Ass. domiciliare privata parziale Ass. domiciliare privata 24h su 24h 35(12.1) 31(10.7)

9 RISULTATI (2): caratteristiche cliniche Variabili N % recenti problemi di memoria 77 29,6 recenti deficit nella deambulazione 83 31,9 recente disabilità 59 22,7 21 (7,2%) sono in fase terminale di malattia 6 (2,1%) hanno patologie psichiatriche 9 (3,1%) quelli che abusano di alcool o stupefacenti

10 Delirium Vs Stato cognitivo, recenti problemi della deambulazione,funzionali ed età Delirium NO SI N (%) N (%) p precedenti problemi di memoria 18 (10%) 35 (46%) <0.05 problemi nella deambulazione negli ultimi 15 giorni 18 (10%) 35 (44%) <0.05 disabilità negli ultimi 15 giorni 27 (14%) 26(46%) <0.05 Classe di età n % delirium > (15.3%) 13 (19.4 %) 24 (29.3 %) <0.05

11 Possibili rischi iatrogeni del paziente fragile in ospedale: un lungo elenco eccesso di controllo dei disturbi comportamentali (contenzione fisica e chimica), allettamento (UdP) catetere, abuso di farmaci, ecc. frammentazione delle cure Una lunga lista che va interpretata senza pessimismi né scandalismi

12 Cosa fare allora? appropriatezza del ricovero valutazione del tipo di ricovero identificazione del soggetto fragile a maggior rischio trattamento individualizzato al fine di ridurre il danno iatrogeno e la necessità di successiva istituzionalizzazione

13 Conclusioni (1) dall osservazione effettuata dalla letteratura scientifica (soggetti a maggior rischio di disabilità) E possibile stabilire che i soggetti da reclutare per un eventuale percorso specifico potrebbero essere quelli che afferiscono all area medica con età 80 anni e che presentano problemi di memoria precedenti e una delle seguenti caratteristiche: recenti problemi della deambulazione recente disabilità senza figli (fragilità sociale)

14 Conclusioni (2) Da quanto osservato, nella maggior parte dei casi, l'anziano ospedalizzato presenterà delirium o un alto rischio di manifestarlo. E quindi fondamentale indispensabile che gli tutto il personale sviluppi le competenze idonee per prevenirlo e gestirlo

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