Gestione operativa dei rifiuti sanitari

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1 Gestione operativa dei rifiuti sanitari Conoscere le norme per migliorare l efficienza Introduzione o Introduzione, premessa, obiettivi; Fonti normative e fonti operative; Il quadro di riferimento normativo di gestione dei rifiuti e gli adempimenti del produttore: o Definizioni principali: Rifiuto; Produttore del rifiuto; Detentore del rifiuto; o La classificazione dei rifiuti in base all origine; I rifiuti urbani; I rifiuti speciali; o La classificazione dei rifiuti in base alle caratteristiche di pericolosità; Le caratteristiche di pericolosità dei rifiuti; o I codici CER; Assegnazione dei codici CER analisi delle regole e criticità; o La definizione di deposito temporaneo; I tempi di giacenza dei rifiuti nel deposito temporaneo; I rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo ed il deposito temporaneo; La scelta dei criteri di giacenza dei rifiuti; Le sanzioni nel caso di inosservanza dei tempi di giacenza dei rifiuti; 1 1

2 o Il registro di carico e scarico dei rifiuti; Soggetti obbligati alla compilazione e tipologie di rifiuto da annotare; Le aziende sanitarie ed il registro di carico e scarico; Quale funzione ha il registro di carico e scarico dei rifiuti; Tempi di compilazione per le registrazioni sul registro; I rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo e le registrazioni sul registro di carico e scarico; o Il formulario di identificazione dei rifiuto; Quale ruolo e responsabilità sono proprie del produttore di rifiuto; Gli oneri del produttore/detentore; L obbligo del produttore/detentore di verificare le autorizzazioni dei soggetti che gestiscono i propri rifiuti; o Il ciclo di gestione interna di un rifiuto pericoloso; o Il MUD; 2 Il DPR 254/2003 la tipologia, la gestione, la classificazione dei rifiuti sanitari e la loro corretta classificazione: o Il processo di gestione dei rifiuti prodotti da aziende sanitarie: Il quadro complessivo del processo; o Disciplina dei rifiuti sanitari: L art.227 del Testo Unico 152/2006 e il DPR 254/2003 o Finalità e campo di applicazione del DPR 254/2003: Criteri di gestione; Rifiuti esclusi;

3 La tipologia dei rifiuti sanitari disciplinati dal DPR 254/2003; o Definizione di rifiuto sanitario: Gli allegati I e II al DPR 254/2003 o Categorie e classificazione dei rifiuti disciplinati dal DPR 254/2003: I rifiuti sanitari non pericolosi; Definizione aggiornata al Testo Unico Ambientale 152/2006; Esempi di tipologie di rifiuti sanitari non pericolosi; I rifiuti sanitari non pericolosi nel caso di mancata assimilazione ai rifiuti urbani; I rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo; Definizione aggiornata al Testo Unico Ambientale 152/2006; Il rischio chimico; Possibile origine dei rifiuti sanitari pericolosi non a rischio infettivo nelle strutture sanitarie; Gli imballaggi contaminati da sostanze pericolose; Le modalità di confezionamento dei rifiuti; La tipologia dei contenitori da utilizzare; La manipolazione dei rifiuti; La loro movimentazione all interno della struttura sanitaria; I rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo; CER * Origine umana: possibile rischio biologico; Il rischio biologico; CER * Origine umana: possibile fonte infettiva; 3

4 a) Pazienti in isolamento infettivo; b) Criteri di contaminazione per le altre tipologie di pazienti; CER * Origine veterinaria criteri di contaminazione; I rifiuti da esumazione ed estumulazione; I rifiuti derivanti da altre attività cimiteriali; I rifiuti sanitari assimilati ai rifiuti urbani; Rifiuti assimilati ed assimilabili; a) Le competenze del Comune; b) Le competenze dello Stato; c) Applicazione normativa sulla assimilazione; Elenco dei rifiuti assimilati nel DPR 254/2003 Rifiuti sterilizzati; Definizione di sterilizzazione ai sensi del DPR 254/2003; La sterilizzazione dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo; Report fotografico sulle modalità di sterilizzazione di un rifiuto sanitario pericoloso a rischio infettivo; Norme operative della sterilizzazione; I rifiuti sanitari che richiedono particolari sistemi di gestione; Modalità di gestione; I medicinali citotossici e/o citostatici; 4

5 I medicinali scaduti e/o inutilizzabili; Le modalità di confezionamento dei farmaci scaduti e/o inutilizzabili; Organi e parti anatomiche non riconoscibili e piccoli animali da esperimento; Sostanze stupefacenti e psicotrope; I rifiuti speciali, prodotti al di fuori delle strutture sanitarie, analoghi ai rifiuti pericolosi a rischio infettivo; Rifiuti sanitari pericolosi prodotti al di fuori delle strutture sanitarie da attività di assistenza domiciliare; Modalità operative di gestione dei rifiuti prodotti; Recupero di materia dai rifiuti sanitari; o Acque reflue provenienti da struttura sanitaria; Differenza tra acque di scarico e rifiuti liquidi; Scarichi idrici contenenti feci, sangue, urina; o Trasporto di merci e rifiuti pericolosi: l ADR; I rifiuti pericolosi prodotti nella struttura sanitaria e l ADR; I contenitori per rifiuti pericolosi e l ADR; 5 I rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo, le modalità di selezione, gestione, confezionamento e smaltimento: o L analisi dei dati della produzione in Italia dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo; o Il deposito temporaneo, il deposito preliminare, raccolta e trasporto dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo; La tipologia e le caratteristiche degli imballaggi;

6 La tipologia e le caratteristiche degli imballaggi per taglienti e pungenti; I tempi di giacenza dei rifiuti sanitari pericolosi nel deposito temporaneo; 6 I rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo e l ADR; Modalità di trasporto; Modalità di smaltimento dei rifiuti a rischio infettivo; o Modalità operative di gestione dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo: Criteri di provenienza o di contaminazione per i rifiuti di origine umana: Analisi dei criteri di provenienza; Analisi dei criteri di contaminazione; Criteri di provenienza o di contaminazione per i rifiuti di origine veterinaria: Analisi dei criteri; Modalità di riempimento del contenitore; Le operazioni vietate; I tempi di apertura di un contenitore per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo; Il processo interno di gestione dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo nell ambito della struttura sanitaria; Modalità di gestione dei rifiuti taglienti e/o pungenti; Riepilogo di alcune tipologie di rifiuto che comunemente sono prodotti nella struttura sanitaria e che non sono da considerarsi pericoloso a rischio infettivo; SISTRI o Le strutture sanitarie ed il SISTRI; o Le tipologie di rifiuto sanitario soggette al SISTRI;

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