OUTLOOK ABI-CERVED SULLE SOFFERENZE DELLE IMPRESE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "OUTLOOK ABI-CERVED SULLE SOFFERENZE DELLE IMPRESE"

Transcript

1 1/2 3,6k k 1,5k OUTLOOK ABI-CERVED SULLE SOFFERENZE DELLE IMPRESE Stima e previsione dei tassi di ingresso in sofferenza delle per fascia dimensionale DICEMBRE 2015 #2 (2 a+2b) 1 75,5%

2 2 INCIDENZA DELLE NUOVE SOFFERENZE IN NETTO CALO IN TUTTA L ECONOMIA SINTESI DEI RISULTATI Nell industria, imprese e PMI sotto i livelli pre-crisi nel 2017 L incidenza delle nuove sofferenze sullo stock di prestiti si ridurrà in modo sensibile nei prossimi anni, rimanendo però a livelli ancora superiori a quelli pre-crisi. È questo, in estrema sintesi, il quadro che emerge dal nuovo Outlook sulle sofferenze delle imprese, che sostanzialmente conferma i risultati dell Outlook di aprile per il 2015 e il 2016, introducendo per la prima volta le previsioni per il Sulla base di attese di una progressiva ripresa del quadro macroeconomico, il tasso di ingresso in sofferenza è previsto in calo dal picco del 3,9%, toccato a giugno 2015, al 2,3% di fine 2017, 0,6 punti percentuali in più del. La ricostruzione delle serie storiche dei tassi per classe dimensionale e le previsioni prodotte nell ambito del progetto congiunto Abi-Cerved, indicano diffusi miglioramenti per tutte le fasce dimensionali già a partire dal 2015, con cali più marcati per le imprese e una riduzione dei divari tra società maggiori e società minori. Nel 2015 si stima una diminuzione delle nuove sofferenze in tutti i settori dell economia italiana, con la sola eccezione delle costruzioni, per cui invece si prevede un deciso calo solo a partire dal Nell industria i tassi sono attesi nel 2017 a livelli inferiori rispetto a quelli pre-crisi sia per le PMI che per le società. Un netto miglioramento è previsto anche nei servizi, in cui però in tutte le fasce dimensionali i tassi rimarranno al termine del periodo di previsione superiori a quelli di fine. Anche dal punto di vista territoriale, nel 2015 sono attesi miglioramenti diffusi, con cali più marcati nel Mezzogiorno e nel Nord Ovest. Le previsioni indicano ulteriori riduzioni delle nuove sofferenze in tutta la Penisola, accompagnate da una progressiva riduzione dei divari che si erano ampliati in modo significativo durante la crisi.

3 3 Stime e previsioni dei tassi di ingresso in sofferenza per dimensione di impresa 4,1% 3,8% rettificate in rapporto alle consistenze 1,1% 0,7% 3,3% 2,7% 3,1% 1,7% 3,1% 1,2% 0,8% Fonte: stime e previsioni Abi-Cerved Nonostante le buone prospettive sul fronte dei nuovi flussi, l elevato stock di crediti deteriorati accumulato in via fisiologica durante la lunga e profonda crisi rappresenta un punto meritevole di attenzione. Esso è infatti continuato ad aumentare a ritmi sostenuti nel corso del 2015 soprattutto a motivo della crescita delle sofferenze: secondo i dati della Banca d Italia a settembre queste hanno superato la soglia di 200 miliardi (il 10% dei crediti concessi), di cui 143 originate da prestiti erogati a. Senza interventi che favoriscano la cessione di porzioni significative di questo stock, l aumento è destinato a continuare nel prossimo futuro.

4 4 LE SOFFERENZE BANCARIE DELLE IMPRESE ITALIANE Nel corso del 2015 lo stock di sofferenze lorde accumulato dalle banche italiane è aumentato a ritmi elevati, nonostante il miglioramento della congiuntura economica. Secondo i dati più recenti della Banca d Italia, a settembre del 2015, lo stock di sofferenze lorde ha infatti raggiunto la cifra record di 200 miliardi di euro, superando la soglia del 10% del totale dei crediti verso la clientela. È un valore del 13% superiore a quello di settembre e pari a quasi cinque volte quello di sette anni fa 1 (43 miliardi a settembre ). Oltre il 70% di questo stock (143,4 miliardi di euro) è originato da prestiti che il sistema bancario ha erogato a. Anche in questo caso, lo stock è cresciuto a ritmi del 13,3% su base annua. Sofferenze lorde del sistema bancario italiano miliardi di euro 200,0 mld 143,4 mld altri Fonte: elaborazioni Abi-Cerved su dati Banca d'italia dic 07 dic 08 dic 09 dic 10 dic 11 dic 12 dic 13 dic 14 dic 15 Il flusso di nuove sofferenze, pur rallentando nel corso del 2015, indica che lo stock è destinato a crescere nel corso dei prossimi mesi, se non aumenta in modo significativo la capacità del sistema bancario di liberarsi dei crediti deteriorati in portafoglio, attraverso la cessione di questi asset o un loro più rapido smaltimento 2. Il tasso di ingresso in sofferenza delle ha infatti arrestato la sua crescita nel secondo trimestre del 2015 ma si è mantenuto su livelli storicamente elevati. Si è attestato al livello record del 3,9%, se calcolato con riferimento al numero di prestiti e a un livello più alto ma inferiore rispetto al precedente massimo, se calcolato in base all importo dei crediti, pari al 4,4% a giugno 2015 (4,8% alla fine del ). 1. Diversamente dai dati di settembre, i valori di fine non includevano i dati di Cassa Depositi e Prestiti. 2. Questa estate è stato approvato un pacchetto di misure (L. 6 agosto 2015, n. 132) che mirano a favorire una più rapida dismissione delle sofferenze dai bilanci bancari. Un più rapido smaltimento delle sofferenze potrebbe essere favorito dall attivazione della cd. bad bank o di forme di garanzia pubbliche sul mercato dei NPL, recentemente allo studio del Governo.

5 5 Tassi di ingresso in sofferenza per le società non finanziarie rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti 4,4 3,9 numeri importi 1,6 1,1 Fonte: elaborazioni Abi-Cerved su dati Banca d'italia q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q1 q3 q I dati ufficiali di fonte Banca d Italia offrono dettagli relativi agli andamenti dei tassi di ingresso in sofferenza per area geografica, settore dell impresa e taglio del credito erogato dalle banche, ma non esistono statistiche sugli andamenti per dimensione di impresa. Abi e Cerved hanno stimato questi indicatori sulla base degli score individuali di rischio che Cerved elabora per le società italiane (v. box): le stime, presentate per la prima volta nello scorso numero dell Outlook, sono qui aggiornate con previsioni fino al In base ai modelli di Abi e Cerved, alla fine del 2015 il tasso di ingresso in sofferenza si attesterà al 3,6%, in calo di due decimi rispetto all anno precedente. Le stime per classe dimensionale indicano che a una maggiore dimensione di impresa è associato un minor rischio di default e che il miglioramento previsto tra e 2015 riguarda tutte le fasce dimensionali considerate. Il calo è maggiore tra le imprese, per cui il tasso passa dal 4,1% di fine al 3,8% di fine 2015; per le altre fasce dimensionali i tassi sono attesi in diminuzione di 0,2 punti percentuali. Il gap tra imprese e società, pur riducendosi di un decimo percentuale tra 2015 e, rimane ampio e ben maggiore di quello pre-crisi: nel, il tasso di ingresso delle società minori era di 1,1 punti percentuali superiore rispetto a quello delle, nel 2015 il divario è di 2,1 punti. Tassi di ingresso in sofferenza per dimensione di impresa 1,1% 0,7% 4,1% 3,3% 2,7% 3,8% 3,1% 1,7%

6 6 IL PROGETTO ABI-CERVED PER LA STIMA DEI TASSI DI DECADIMENTO PER DIMENSIONE DI IMPRESA Cerved e Abi hanno avviato un progetto congiunto che ha lo scopo di stimare e prevedere i tassi di decadimento per classe dimensionale delle imprese, contribuendo così ad ampliare il set informativo a disposizione degli analisti e, più in generale, di tutti gli operatori interessati. Il progetto si pone l obiettivo di stimare i tassi di ingresso in sofferenza in numeri a partire dal 1990 per macrosettore di attività economica, area geografica e classe dimensionale delle imprese, per un totale di 64 cluster, e di modellare i tassi così ottenuti per poter costruire previsioni e simulazioni. La stima dei tassi di decadimento è ottenuta attraverso un processo che utilizza uno score di Cerved disponibile per il complesso delle società italiane, il CeBi-Score4, come valutazione sintetica del rischio economico-finanziario di un impresa, trasformandolo in indicatori individuali del rischio delle singole o EIDR (Expected Individual Default Rates) e riproporziando gli EIDR riproporzionati sulla serie storica pubblicata dalla Banca d Italia. La possibilità di disporre di un indicatore a livello individuale con la proprietà di replicare, in media, le dinamiche dei tassi di decadimento di sistema, fornisce un potente stimatore del tasso stesso a livello di cluster dimensionale. Attraverso una proporzione è stata quindi ricostruita la serie storica dal 1990 dei tassi di decadimento (TD) per i 64 cluster considerati nel progetto. Nell ambito del progetto di ricerca, Cerved e Abi distinguono le in quattro classi dimensionali, utilizzando i criteri definiti dalla Commissione Europea: CLASSIFICAZIONE DELLE IMPRESE PER DIMENSIONE Microimpresa Piccola impresa Media impresa Grande impresa Occupati < 10 < 50 < e e e oppure Fatturato 2mil 10mil 50mil > 50mil oppure oppure oppure e Attivo 2mil 10mil 43mil > 43mil I tassi di decadimento ottenuti alimentano un modello di stima di rischiosità dei prestiti alle imprese con un grado di dettaglio dato dall intersezione tra i livelli di dettaglio settoriale, territoriale e dimensionale.

7 7 GLI ANDAMENTI SETTORIALI La lunga crisi che ha colpito l economia italiana ha avuto impatti negativi su tutta l economia, ma con diverse intensità. In termini di sofferenze, i dati della Banca d Italia indicano un forte ampliamento dei divari nel corso degli ultimi anni, che in base alle stime non si è arrestato nel Tassi di ingresso in sofferenza per macrosettore rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti 5,9% 5,9% 3,5% 3,3% servizi costruzioni industria agricoltura 3,4% 3,0% 2,4% Tassi di ingresso in sofferenza per dimensione di impresa nell'industria 3,8% 3,5% 2,2% 1,2% 0,8% 2,8% 2,3% 1,7% 2,0% Tra 2015 e, il tasso di ingresso in sofferenza è atteso in netto calo nell industria (dal 3,4% al 3%), in diminuzione di due punti decimali nel terziario (dal 3,5% al 3,3%) e di un punto nell agricoltura (da a 2,4%). Nelle costruzioni nel 2015 si arresta il peggioramento, ma il tasso rimane al livello record dell anno precedente (5,9%). Ovunque i tassi rimangono comunque su livelli ben più elevati di quelli pre-crisi, con un gap tra settori più e meno rischiosi che è passato da 3 decimi di punti percentuali a 3,5 punti. Nell industria il tasso di ingresso in sofferenza delle imprese, che si era già ridotto tra e (dal 4,1% al 3,8%), è stimato nel 2015 in ulteriore calo, al 3,5%. Per le società i tassi erano rimasti invece fermi al massimo storico del 2,8% tra e : nel 2015 si prevede un calo di tre decimi percentuali. Per le imprese il lieve miglioramento stimato tra e (da 2,4% a 2,3%) si rafforzerà nel 2015, con i tassi attesi al 2% alla fine dell anno. Per le società industriali, che evidenziano gli aumenti meno marcati delle sofferenze durante la crisi, si stima un tasso di ingresso in sofferenza dell nel 2015, +0,6 punti percentuali rispetto al.

8 8 Tassi di ingresso in sofferenza per dimensione di impresa nelle costruzioni 6,9% 6,6% 6,8% 6,4% 6,3% 6,2% 5,7% 5,8% Tassi di ingresso in sofferenza per dimensione di impresa nei servizi 1,2% 1,0% 0,7% 3,7% 3,5% 2,9% 2,7% 2,4% 2,2% La stima dei tassi di ingresso in sofferenza per fascia dimensionale indica che le costruzioni fanno eccezione alla regola generale di un maggior rischio associato a dimensioni minori di impresa. La crisi ha infatti fatto impennare i tassi di ingresso in sofferenza di tutte le fasce dimensionali, ma gli effetti sono stati peggiori per le società più, con la conseguenza che nel i tassi erano più elevati tra e imprese rispetto a e aziende. Tra e 2015 le stime indicano invece un miglioramento marcato tra le imprese (da 6,9% a 6,4%), di 1-2 decimi percentuali tra le PMI (da 6,8% a 6,6% per le e da 6,3% a 6,2% tra le ), mentre continua il peggioramento delle imprese, per cui i tassi raggiungono il 5,8% (5,7% nel ). Nei servizi i tassi di ingresso in sofferenza sono attesi in calo tra e 2015, dal 3,5% al 3,3%, un livello più che doppio rispetto a quello del. Nel terziario sono attesi cali di due decimi percentuali in tutte le fasce dimensionali, con tassi che nel 2015 si attestano al 3,5% per le imprese, al 2,7% per le, al 2,2% per le e all per le società.

9 9 GLI ANDAMENTI TERRITORIALI La lunga crisi ha prodotto un forte ampliamento dei divari territoriali dei tassi di ingresso in sofferenza: nel, tra l area più rischiosa (il Mezzogiorno) e la meno rischiosa (Nord Est) il divario era di 0,8 punti percentuali; nel il gap si è triplicato. Si stima che nel 2015 i divari torneranno a ridursi: i miglioramenti riguarderanno tutta la Penisola, con andamenti più positivi nel Mezzogiorno (da 5,6% a 5,1%) e nel Nord Ovest (da 3,4% a 3,1%). Cali di un solo decimo di percentuale nel Centro (da 4,1% a 4%) e nel Nord Est (da 2,9% a 2,8%). Ovunque i tassi rimarranno comunque più che doppi rispetto a quelli osservati nel. Tassi di ingresso in sofferenza per macroarea rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti 5,1% 5,6% 4,1% 4,0% 3,4% 3,1% Sud e Isole Centro Nord Est Nord Ovest 2,2% 2,9% 2,8% Le statistiche relative alle imprese riflettono gli andamenti territoriali descritti per il totale delle società: tra e 2015 è atteso ovunque un miglioramento, che sarà maggiore nel Mezzogiorno (-0,4 punti percentuali) e nel Nord Ovest (-0,2 punti percentuali), rispetto al Centro e al Nord Est (-0,1 punti). Le PMI con sede nel Mezzogiorno sono quelle che hanno sofferto maggiormente la crisi: per le società i tassi di ingresso in sofferenza sono passati dal 2,1% del a un massimo del 5,3% del (dall al 4,9% per le ), per poi diminuire in modo sensibile nel 2015 al 4,9% (4,4% per le ). Tra e 2015 il tasso è diminuito di più Microimprese: tassi di ingresso in sofferenza per macroarea rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti Sud e Isole Centro Nord Est Nord Ovest 2,3% 5,2% 5,6% 4,2% 4,1% 3,6% 3,4% 3,2% 3,1%

10 10 tra le società del Nord Ovest (-0,3 punti percentuali), rispetto al Centro e al Nord Est (-0,1 punti). Anche nel caso delle PMI, i livelli di rischiosità rimangono comunque nel Mezzogiorno (4,9% le e 4,4% le ) e nel Centro (3,7% e 3,4%) ampiamente maggiori di quelli stimati nel Nord Ovest (2,6% e 2%) e nel Nord Est (2,3% e ). Anche tra le imprese, nonostante l inversione di tendenza prevista tra e 2015, il divario tra Nord e Sud rimane ampio. Le società meridionali evidenziano tassi di ingresso in sofferenza nel pari al 3,8%, un tasso superiore a quello stimato per le imprese con sede nel Nord e a quello per le società con sede nel Centro. Nel 2015, è previsto un netto miglioramento, con il tasso che dovrebbe attestarsi al 3,3%. In base alle stime, nel 2015 le società del Nord Ovest superano quelle del Nord Est, diventando le meno rischiose: il tasso si riduce infatti dall all 1,3%, mentre quello del Nord Est passa dall all. Per le società maggiori del Centro, il tasso è atteso al nel 2015, un livello leggermente minore del. Piccole imprese: tassi di ingresso in sofferenza per macroarea 5,3% 4,9% rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti Sud e Isole Centro Nord Est Nord Ovest 2,1% 1,2% 1,1% 3,8% 3,7% 2,9% 2,6% 2,4% 2,3% Medie imprese: tassi di ingresso in sofferenza per macroarea rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti Sud e Isole Centro Nord Est Nord Ovest 0,9% 0,8% 4,9% 4,4% 3,5% 3,4% 2,3% 2,0%

11 11 Grande imprese: tassi di ingresso in sofferenza per macroarea 3,8% 3,3% rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti 2,6% Sud e Isole Centro Nord Est Nord Ovest 1,3% 1,0% 0,6% 0,5% 1,3%

12 12 LE PREVISIONI AL 2017 In base allo scenario macroeconomico elaborato da Abi in autunno, l economia italiana rafforzerà la sua crescita nel prossimo biennio, raggiungendo un tasso di crescita intorno all nel Alla ripresa dell economia italiana contribuiranno tutte le componenti, con la parziale eccezione dei consumi pubblici, attesi in calo fino al Le attese sono di una crescita a ritmi di circa l 1% dei consumi privati, con una dinamica più vivace per le esportazioni e gli investimenti. I modelli di Abi e Cerved indicano che, in base a questo scenario, il tasso di ingresso in sofferenza per le è previsto in forte calo, dal massimo del 3,8% del al 2,3% nel Nonostante questo deciso miglioramento il tasso è previsto comunque a livelli superiori a quelli pre-crisi al termine del periodo di previsione. Le previsioni per fascia dimensionale indicano che nel 2017 il tasso di ingresso per le imprese, in netto miglioramento rispetto al picco del (dall allo 0,8%), si avvicinerà molto al livello del (0,7%). In forte calo anche gli andamenti previsti per le altre fasce dimensionali, con l attesa di un restringimento dei divari da 2,2 punti percentuali () a 1,7 punti (2017). Previsione dei tassi di ingresso in sofferenza per dimensione di impresa 3,8% 3,6% 3,1% 1,7% 3,1% 2,9% 1,2% 2,3% 0,8% Fonte: stime e previsioni Abi-Cerved Previsione dei tassi di ingresso in sofferenza per macrosettore rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti servizi costruzioni industria agricoltura Fonte: elaborazioni Abi-Cerved su dati Banca d'italia 5,9% 5,9% 5,0% 4,1% 3,5% 3,3% 3,4% 2,6% 3,0% 2,4% 2,0% 2,4% 2,0% 1,7%

13 13 Industria: previsione dei tassi di ingresso in sofferenza per dimensione di impresa 3,5% 3,0% 2,9% 2,4% 2,4% 2,0% 0,9% 1,3% 0,9% 0,5% Fonte: stime e previsioni Abi-Cerved Nell industria i tassi si manterranno nel 2017 oltre i livelli del solo per le imprese (2,4% contro 2,2%), mentre nelle altre fasce dimensionali si tornerà sotto i livelli pre-crisi: le attese indicano infatti che alla fine dell esercizio di previsione, il tasso si attesterà allo 0,5% per le imprese (0,8% nel ), allo 0,9% per le (1,2%) e all 1,3% per le (). Nelle costruzioni, nonostante un deciso calo tra 2015 e 2017 (dal 5,9% al 4,1%), il tasso di ingresso in sofferenza rimarrà a livelli più che tripli rispetto al. Nel corso del 2016 e del 2017 il miglioramento continuerà ad essere guidato dalle aziende, che torneranno ad essere meno rischiose rispetto alle altre fasce dimensionali. D altra parte, si prevede per le imprese tassi maggiori rispetto alle, che a loro volta rimarranno più rischiose delle aziende. Per tutte le fasce dimensionali, i livelli pre-crisi rimarranno comunque distanti Costruzioni: previsione dei tassi di ingresso in sofferenza per dimensione di impresa Fonte: stime e previsioni Abi-Cerved

14 14 Servizi: previsione dei tassi di ingresso in sofferenza per dimensione di impresa 3,5% 3,3% 2,7% 2,2% 2,8% 2,6% 2,1% 2,2% 2,0% 1,7% 1,2% 1,3% 0,9% Fonte: stime e previsioni Abi-Cerved Previsione dei tassi di ingresso in sofferenza per macroarea rettificate in rapporto alle consistenze dei prestiti Sud e Isole Centro Nord Est Nord Ovest 5,1% 4,0% 3,1% 2,8% 4,3% 3,3% 2,4% 2,3% 3,6% 3,7% Fonte: stime e previsioni Abi-Cerved Nel 2017 l incidenza delle sofferenze nei servizi diminuirà al 2% (dal 3,3% del 2015), rimanendo di cinque decimi percentuali maggiore rispetto ai livelli del. In tutte le fasce dimensionali non si tornerà comunque al di sotto del livello pre-crisi, con un deciso restringimento dei divari tra aziende e società. Dal punto di vista territoriale, i modelli indicano un miglioramento diffuso a tutte le aree del Paese, con una dinamica particolarmente positiva per le società che operano nel Mezzogiorno, che però rimarranno le più rischiose, e per quelle che operano nel Nord Ovest, che si avvicineranno ai livelli di quelle del Nord Est, le più sicure.

15 Consulta i grafici interattivi su know.cerved.com

OUTLOOK ABI-CERVED SULLE NUOVE SOFFERENZE DELLE IMPRESE

OUTLOOK ABI-CERVED SULLE NUOVE SOFFERENZE DELLE IMPRESE 1/2 3,6k 1.000 1k 1,5k OUTLOOK ABI-CERVED SULLE NUOVE SOFFERENZE DELLE IMPRESE Stima e previsione dei tassi di ingresso in sofferenza delle società non finanziarie per fascia dimensionale GENNAIO 2017

Dettagli

OUTLOOK ABI-CERVED SULLE SOFFERENZE DELLE IMPRESE

OUTLOOK ABI-CERVED SULLE SOFFERENZE DELLE IMPRESE 1/2 3,6k 1.000 1k 1,5k OUTLOOK ABI-CERVED SULLE SOFFERENZE DELLE IMPRESE Stima e previsione dei tassi di ingresso in sofferenza delle per fascia dimensionale APRILE 2015 #1 (2 a+2b) 12,5% 75,5% 2 SOFFERENZE

Dettagli

Osservatorio su fallimenti,

Osservatorio su fallimenti, ...... Osservatorio su fallimenti,...... Maggio 214 214 Chiusure aziendali in calo nei primi mesi del 214... Sintesi dei risultati Idati dei primi tre mesi del 214 relativi alle procedure concorsuali e

Dettagli

Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa

Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa Settembre 212 Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa Secondo Trimestre 212 Nei primi sei mesi del 212 il numero di fallimenti si attesta sui livelli elevati dell anno precedente Secondo gli archivi

Dettagli

Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa

Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa Maggio 2011 Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa Primo Trimestre 2011 I dati destagionalizzati indicano un calo nel primo trimestre; segnali di miglioramento dall industria Secondo gli archivi

Dettagli

L economia del Piemonte

L economia del Piemonte L economia del Piemonte L economia reale Nel 2015 l economia in Piemonte è tornata a crescere dopo tre anni di recessione Le esportazioni sono cresciute Le aspettative delle imprese per il 2016 prefigurano

Dettagli

IL MERCATO DEI MUTUI IN ITALIA nel II trimestre 2009

IL MERCATO DEI MUTUI IN ITALIA nel II trimestre 2009 IL MERCATO DEI MUTUI IN ITALIA nel II trimestre 2009 Il volume di erogazioni per l acquisto di abitazioni da parte delle famiglie italiane registra, nel secondo trimestre del 2009, una flessione rispetto

Dettagli

COMPRAVENDITE DI IMMOBILI A USO ABITATIVO IN CAMPANIA numero

COMPRAVENDITE DI IMMOBILI A USO ABITATIVO IN CAMPANIA numero IL MERCATO IMMOBILIARE IN CAMPANIA Le compravendite. Il mercato immobiliare residenziale della Campania mostra nel 2007 una flessione degli immobili scambiati che si aggiunge a quella, più contenuta, già

Dettagli

L evoluzione della congiuntura economica: il caso del Piemonte

L evoluzione della congiuntura economica: il caso del Piemonte L evoluzione della congiuntura economica: il caso del Piemonte Roberto Cullino Divisione Analisi e Ricerca Economica Territoriale Banca d Italia Sede di Torino roberto.cullino@bancaditalia.it Factoring

Dettagli

Cruscotto congiunturale

Cruscotto congiunturale La dinamica dell economia italiana a cura della Segreteria Tecnica n. 4 23 marzo 2016 Cruscotto congiunturale Pil e occupazione Nel quarto trimestre l attività produttiva continua ad aumentare. In lieve

Dettagli

CREDITO, NEL 2012 IN ITALIA PRESTITI SOLO A UN IMPRESA SU DUE

CREDITO, NEL 2012 IN ITALIA PRESTITI SOLO A UN IMPRESA SU DUE Roma, 6 maggio 2014 CREDITO, NEL 2012 IN ITALIA PRESTITI SOLO A UN IMPRESA SU DUE In Germania l 82% delle aziende ottiene il finanziamento bancario che richiede Al Sud nel 2012 denaro più caro del 35%

Dettagli

La dinamica occupazionale europea nel 2012

La dinamica occupazionale europea nel 2012 Il peggioramento dell attività economica rilevato nel 2012 ha avuto importanti ripercussioni sulle condizioni del mercato del lavoro. Secondo la contabilità nazionale, nella media del 2012, il numero di

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2015 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2015 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2015 (principali evidenze) 1. A febbraio 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.821 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2015 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2015 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI 1 Novembre 2015 (principali evidenze) 1. Ad ottobre 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.814,5 miliardi di euro (cfr. Tabella 1)

Dettagli

Incontri con gli studenti sulle principali funzioni della Banca d Italia

Incontri con gli studenti sulle principali funzioni della Banca d Italia Incontri con gli studenti sulle principali funzioni della Banca d Italia Università Kore Enna, aprile - maggio 2016 L economia siciliana e la lunga crisi Giuseppe Ciaccio Divisione Analisi e ricerca economica

Dettagli

Mutui Prestiti Personali Cessioni del Quinto Small business

Mutui Prestiti Personali Cessioni del Quinto Small business Quick Mutui Mediazione Creditizia Srl è un Mediatore Creditizio iscritto all OAM (organismo degli agenti e dei mediatori) dal 2013 con il N M67. Quick Mutui distribuisce, attraverso partnership con i principali

Dettagli

Pagamenti e protesti: chiude male il 2011

Pagamenti e protesti: chiude male il 2011 Pagamenti e protesti: chiude male il 2011 L Osservatorio sui protesti e i pagamenti delle imprese realizzato da Cerved Group a febbraio registra come il lento ritorno verso la normalità si sia interrotto:

Dettagli

Il credito in Toscana. I trimestre 2016

Il credito in Toscana. I trimestre 2016 Il credito in Toscana I trimestre 2016 Firenze, GIUGNO 2016 09.1 10.1 11.1 12.1 L andamento dei prestiti 1 I prestiti a imprese e famiglie Con l inizio del 2016 si rafforza la fase espansiva del mercato

Dettagli

IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI IN EUROPA LE CHIUSURE TECNICHE IN ITALIA. Analisi Previsioni

IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI IN EUROPA LE CHIUSURE TECNICHE IN ITALIA. Analisi Previsioni IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI IN EUROPA LE CHIUSURE TECNICHE IN ITALIA Analisi 2014 - Previsioni 2015-2017 Desenzano sul Garda, 30 Gennaio 2015 1 - DINAMICA DEL MERCATO DELL EDILIZIA IN EUROPA Analisi 2014

Dettagli

Flash Costruzioni

Flash Costruzioni 23 dicembre 2016 Flash Costruzioni 3.2016 Nel terzo trimestre del 2016, sulla base dell indagine VenetoCongiuntura, il fatturato delle imprese di costruzioni ha registrato una situazione di sostanziale

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2014

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2014 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2014 1. IL QUADRO MACROECONOMICO L attività economica mondiale nel primo trimestre del 2014 è cresciuta ad un ritmo graduale, subendo un lieve indebolimento

Dettagli

Bollettino Mezzogiorno Basilicata

Bollettino Mezzogiorno Basilicata Bollettino Mezzogiorno 02 2014 Basilicata INDICE IL QUADRO MACROECONOMICO 1.1 1.2 Struttura economica ed andamento del Pil in Basilicata Occupazione e disoccupazione in Basilicata LE IMPRESE 2.1 Struttura

Dettagli

Abruzzo. Cresa traccia il bilancio del 2014: Pil in flessione ma ci sono timidi segnali di ripresa

Abruzzo. Cresa traccia il bilancio del 2014: Pil in flessione ma ci sono timidi segnali di ripresa Abruzzo. Cresa traccia il bilancio del 2014: Pil in flessione ma ci sono timidi segnali di ripresa - 16 giugno 2015 In un contesto nazionale ancora negativo, per il 2014 le stime disponibili ed elaborate

Dettagli

notecongiunturali congiuntura industriale Unioncamere Veneto Flash IV trimestre 2004

notecongiunturali congiuntura industriale Unioncamere Veneto Flash IV trimestre 2004 Unioncamere Flash notecongiunturali Unioncamere Flash Anno XVIII n. 08 febbraio 2005 Pubblicazione periodica settimanale dell Unione Regionale delle Camere di Commercio del Autorizzazione del Tribunale

Dettagli

LA SIDERURGIA ITALIANA. Osservatorio Congiunturale Milano, 14 ottobre 2016

LA SIDERURGIA ITALIANA. Osservatorio Congiunturale Milano, 14 ottobre 2016 LA SIDERURGIA ITALIANA Osservatorio Congiunturale Milano, 14 ottobre La produzione mondiale Produzione mondiale Produzione mondiale 1800 1600 1400 1200 1000 800 600 400 1995 1996 1997 1998 1999 Tasso di

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza l andamento dell economia reale e della finanza PL e Credito Bancario Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre 2014 SE Consulting ha avviato un analisi che mette a disposizione delle

Dettagli

FONDAZIONE NAZIONALE DEI COMMERCIALISTI

FONDAZIONE NAZIONALE DEI COMMERCIALISTI RAPPORTO 2016. Nel 2015 gli Iscritti all Albo sono in crescita (+1%), mentre i redditi medi (dichiarazioni 2015, anno d imposta 2014) sono in calo dell 1,9% a fronte di una crescita del Pil nominale nel

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza l andamento dell economia reale e della finanza PL e Credito Bancario Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre 2014 SE Consulting ha avviato un analisi che mette a disposizione delle

Dettagli

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (I trimestre I trimestre 2016)

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (I trimestre I trimestre 2016) Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (I trimestre 2015- I trimestre 2016) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Giugno 2016 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di

Dettagli

Flash Industria

Flash Industria 30 luglio 2015 Flash Industria 2.2015 Nel secondo trimestre 2015, sulla base dell indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato un incremento del +1,8 per cento rispetto al corrispondente

Dettagli

Occupati e disoccupati in FVG nel 2015

Occupati e disoccupati in FVG nel 2015 15 marzo #lavoro Rassegna stampa TG3 RAI FVG 10mar2016 Messaggero Veneto 11mar2016 Il Piccolo 11mar2016 Il Gazzettino 11mar2016 Occupati e disoccupati in FVG nel 2015 In Friuli Venezia Giulia nell ultimo

Dettagli

Listino prezzi immobili sulla piazza di Milano e Provincia 03 Febbraio 2015. Giancarlo Vinacci, Amministratore Delegato MedioFimaa

Listino prezzi immobili sulla piazza di Milano e Provincia 03 Febbraio 2015. Giancarlo Vinacci, Amministratore Delegato MedioFimaa Listino prezzi immobili sulla piazza di Milano e Provincia 03 Febbraio 2015 Giancarlo Vinacci, Amministratore Delegato MedioFimaa 2 POSITIVI NEGATIVI STABILI Aumento costante della domanda di mutui Aumento

Dettagli

Zeno Rotondi Head of Italy Research

Zeno Rotondi Head of Italy Research Zeno Rotondi Head of Italy Research IL RISPARMIO DELLE FAMIGLIE È DIVENTATA UNA RISORSA PIÙ SCARSA PROPENSIONE AL RISPARMIO, VALORI % 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Dettagli

della provincia di Padova Sintesi anno 2015 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2016

della provincia di Padova Sintesi anno 2015 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2016 Indicatori del mercato del lavoro della provincia di Padova Sintesi anno 2015 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2016 Principali indicatori del mercato del lavoro provinciale Fonti disponibili Inps

Dettagli

VENETO ECONOMIC REPORT 2016

VENETO ECONOMIC REPORT 2016 VENETO ECONOMIC REPORT 2016 L economia regionale nel 2015 e le previsioni 2016 SINTESI DEL RAPPORTO Nel 2015 l economia regionale cresce sotto le attese Secondo le ultime stime, il Pil regionale ha chiuso

Dettagli

Popolazione, offerta di lavoro, valore aggiunto, consumi e demografia delle imprese a L Aquila

Popolazione, offerta di lavoro, valore aggiunto, consumi e demografia delle imprese a L Aquila Popolazione, offerta di lavoro, valore aggiunto, consumi e demografia delle imprese a L Aquila Aprile 2016 UFFICIO STUDI 1 1. La popolazione residente nella regione Abruzzo attualmente supera 1,3 milioni

Dettagli

Dossier Un quadro di sintesi degli andamenti recenti del mercato del lavoro

Dossier Un quadro di sintesi degli andamenti recenti del mercato del lavoro L informazione statistica sul mercato del lavoro: fonti, metodologie e strategie per una maggiore coerenza del quadro informativo di carattere strutturale e congiunturale Dossier Un quadro di sintesi degli

Dettagli

Occupati e forze di lavoro in provincia di Bergamo nel Primi risultati medi annui provinciali dell Indagine sulle forze di lavoro

Occupati e forze di lavoro in provincia di Bergamo nel Primi risultati medi annui provinciali dell Indagine sulle forze di lavoro Occupati e forze di lavoro in provincia di Bergamo nel 2011 Primi risultati medi annui provinciali dell Indagine sulle forze di lavoro Servizio Documentazione economica della Camera di Commercio di Bergamo

Dettagli

8. TESSILE ABBIGLIAMENTO

8. TESSILE ABBIGLIAMENTO 8. TESSILE ABBIGLIAMENTO I NUMERI DEL TESSILE ABBIGLIAMENTO AL 31/12/2015 Imprese 2.459 di cui artigiane 1.573 Localizzazioni 2.814 dati Registro Imprese Il settore tessileabbigliamento della provincia

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2013

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2013 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2013 1. IL QUADRO MACROECONOMICO Gli ultimi indicatori delle indagini congiunturali segnalano una ripresa graduale dell economia mondiale nel quarto trimestre

Dettagli

I prezzi delle Camere di Commercio CEREALI

I prezzi delle Camere di Commercio CEREALI I prezzi delle Camere di Commercio CEREALI Gennaio 2017 in collaborazione con REF Ricerche FRUMENTO DURO DICEMBRE 2016 MERCATO NAZIONALE: CHIUSURA D ANNO CON PREZZI SOSTANZIALMENTE STABILI Le ultime rilevazioni

Dettagli

OPEN - Fondazione Nord Est Ottobre 2011

OPEN - Fondazione Nord Est Ottobre 2011 A4. TENDENZE DELLA NATALITÀ E DELLA MORTALITÀ Il saldo naturale del Nord Est è positivo dal 2004; quello dell Italia rimane negativo Il saldo naturale del Nord Est nel periodo 1992-2003 è risultato sempre

Dettagli

Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia

Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia Roma, 14 dicembre 2012 Alcuni fatti Le imprese in Italia - attive: 5.300.000 - con debiti bancari > 30.000 euro: 1.900.000

Dettagli

... e i pagamenti delle imprese ... M a r z o 2 0 1 414

... e i pagamenti delle imprese ... M a r z o 2 0 1 414 ...... Osservatorio sui protesti...... M a r z o 2 0 1 4 Osservatorio sui protesti In calo protesti, mancati pagamenti e ritardi... Sintesi dei risultati Gli ultimi tre mesi del confermano la positiva

Dettagli

27 settembre 2016 CGIL FISAC TOSCANA

27 settembre 2016 CGIL FISAC TOSCANA 27 settembre 2016 CGIL FISAC TOSCANA Report Banche Credito: davvero in Italia più sportelli che all estero? In Toscana calo più accentuato anche degli addetti. Di seguito vengono presentate alcune analisi

Dettagli

Bollettino Mezzogiorno Molise

Bollettino Mezzogiorno Molise Bollettino Mezzogiorno 02 2014 Molise INDICE IL QUADRO MACROECONOMICO 1.1 Struttura economica ed andamento del Pil nel Mezzogiorno 1.2 Occupazione e disoccupazione nel Mezzogiorno LE IMPRESE 2.1 Struttura

Dettagli

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (I trimestre I trimestre 2015)

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (I trimestre I trimestre 2015) Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (I trimestre 2014- I trimestre 2015) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Giugno 2015 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di

Dettagli

Forze di lavoro in provincia di Brescia

Forze di lavoro in provincia di Brescia Forze di lavoro in provincia di Brescia 2004-2014 (abstract) Rapporto elaborato a cura dell Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Brescia su dati Istat. 1 INDICE 1. Forze lavoro - Tasso

Dettagli

Nota sul mercato del lavoro Ore autorizzate di CIG (Milano, Monza Brianza, Lodi), Cigo (aziende associate), disoccupazione (Italia, altri paesi).

Nota sul mercato del lavoro Ore autorizzate di CIG (Milano, Monza Brianza, Lodi), Cigo (aziende associate), disoccupazione (Italia, altri paesi). Nota sul mercato del lavoro Ore autorizzate di CIG (Milano, Monza Brianza, Lodi), Cigo (aziende associate), disoccupazione (Italia, altri paesi). In sintesi Le ore di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate

Dettagli

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari Cattedra di Mercati e investimenti finanziari I mercati obbligazionari: un analisi dei trend più recenti Prof. Domenico Curcio I mercati obbligazionari internazionali I rendimenti dei titoli di Stato decennali

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 10 settembre 2014 Situazione duale I dati presentati in questo aggiornamento mostrano una frattura tra la situazione delle famiglie e quella delle imprese. Mentre nel primo caso

Dettagli

INDAGINE CONGIUNTURALE FRA LE IMPRESE EDILI DEL PIEMONTE E DELLA VALLE D'AOSTA. Torino, 10 marzo 2010

INDAGINE CONGIUNTURALE FRA LE IMPRESE EDILI DEL PIEMONTE E DELLA VALLE D'AOSTA. Torino, 10 marzo 2010 INDAGINE CONGIUNTURALE FRA LE IMPRESE EDILI DEL PIEMONTE E DELLA VALLE D'AOSTA Torino, 10 marzo 2010 L indagine congiunturale dell ANCE Piemonte, avviata a giugno del 2002 e svolta con cadenza semestrale,

Dettagli

Rilevazione sulle forze di lavoro 4 trimestre 2014 e anno 2014

Rilevazione sulle forze di lavoro 4 trimestre 2014 e anno 2014 Trento, 2 marzo 2015 Rilevazione sulle forze di lavoro 4 trimestre 2014 e anno 2014 L Istat ha diffuso oggi i dati sull occupazione e sulla disoccupazione relativi al 4 trimestre 2014 (da ottobre a dicembre

Dettagli

Campobasso - 27 giugno 2012 - Presentazione del Rapporto. L economia del Molise

Campobasso - 27 giugno 2012 - Presentazione del Rapporto. L economia del Molise Campobasso - 27 giugno 212 - Presentazione del Rapporto L economia del Molise Andamento dei prestiti bancari (variazioni, dati corretti per le cartolarizzazioni) 3 25 2 15 3 25 2 15 Costo del credito Dic.

Dettagli

Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia gennaio 2015 (a cura dell osservatorio sul mercato del lavoro Associazione Bruno Trentin)

Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia gennaio 2015 (a cura dell osservatorio sul mercato del lavoro Associazione Bruno Trentin) Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia gennaio 2015 (a cura dell osservatorio sul mercato del lavoro Associazione Bruno Trentin) Sommario 1. La congiuntura a novembre 2014 (dati destagionalizzati)...3

Dettagli

Depositi e impieghi bancari in provincia di Padova

Depositi e impieghi bancari in provincia di Padova Depositi e impieghi bancari in provincia di Padova al 30 settembre 2011 3 INDICE a pag. - Avvertenze e sintesi delle tendenze 4 Dati assoluti e variazioni % - 30.6-30.9.2011 - Depositi e Impieghi totali

Dettagli

Rapporto ABI 2010 sul settore bancario in Italia. Roma, 24 maggio 2010. Gianfranco Torriero

Rapporto ABI 2010 sul settore bancario in Italia. Roma, 24 maggio 2010. Gianfranco Torriero Rapporto ABI 2010 sul settore bancario in Italia Roma, 24 maggio 2010 Gianfranco Torriero Agenda 1 > Roe: determinanti della redditività 2 > La qualità del credito e l adeguatezza patrimoniale 3 > Attivi

Dettagli

... e i pagamenti delle imprese ... M a r z o 2 0 1 3 10

... e i pagamenti delle imprese ... M a r z o 2 0 1 3 10 ...... Osservatorio sui protesti, e i pagamenti delle imprese...... M a r z o 2 0 1 3 10 MANCATI PAGAMENTI E RITARDI l anno nero delle costruzioni 32.549 47MILA 45.425 45.348 Roma 1/3/2013 43.464 1.000

Dettagli

6 GIORNATA DELL'ECONOMIA ITALO-TEDESCA

6 GIORNATA DELL'ECONOMIA ITALO-TEDESCA 6 GIORNATA DELL'ECONOMIA ITALO-TEDESCA Monica Cellerino, Responsabile Territorio Lombardia Giugno 2012 AGENDA LE BANCHE ITALIANE: ESPOSIZIONE VERSO I PAESI IN DIFFICOLTÀ, RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE BASILEA

Dettagli

LE SCELTE FINANZIARIE DI FAMIGLIE E IMPRESE ITAIANE. Lucidi a cura di Marco Di Antonio

LE SCELTE FINANZIARIE DI FAMIGLIE E IMPRESE ITAIANE. Lucidi a cura di Marco Di Antonio LE SCELTE FINANZIARIE DI FAMIGLIE E IMPRESE ITAIANE Lucidi a cura di Marco Di Antonio IL RISPARMIO DELLE FAMIGLIE Nel 2010 la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici e produttrici è diminuita

Dettagli

Ottobre 2012 1. 1. La Cigo, la Cigs e la Cassa in deroga (settembre 2012 e primi nove mesi 2012)

Ottobre 2012 1. 1. La Cigo, la Cigs e la Cassa in deroga (settembre 2012 e primi nove mesi 2012) Dipartimento Mercato del Lavoro Osservatorio Cassa Integrazione, Occupazione, Politiche attive del lavoro Visita il portale dell Osservatorio: www.cisl.it/osservatoriomdl Ottobre 2012 1 Indice 1. La Cigo,

Dettagli

20 RAPPORTO SULLE RETRIBUZIONI IN ITALIA. Settembre 2015

20 RAPPORTO SULLE RETRIBUZIONI IN ITALIA. Settembre 2015 20 RAPPORTO SULLE RETRIBUZIONI IN ITALIA Settembre 2015 20 RAPPORTO SULLE RETRIBUZIONI IN ITALIA Introduzione Il 20 Rapporto sulle retribuzioni in Italia fornisce nel dettaglio le informazioni sul mercato

Dettagli

La situazione finanziaria delle imprese liguri

La situazione finanziaria delle imprese liguri La situazione finanziaria delle imprese liguri Francesca Querci querci@economia.unige.it DIPARTIMENTO DI TECNICA ED ECONOMIA DELLE AZIENDE UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI GENOVA Genova, 23 ottobre 2009 La redditività

Dettagli

1. La popolazione residente

1. La popolazione residente 1. La popolazione residente La popolazione residente in Italia al 31/12/2009 è pari a 60.340.328 unità, con un incremento di 295.260 unità (+0,5%) rispetto al 31 dicembre dell anno precedente dovuto prevalentemente

Dettagli

Il flussi turistici di Montepulciano nel 2014

Il flussi turistici di Montepulciano nel 2014 Il flussi turistici di Montepulciano nel 2014 1 Il mercato turistico di Montepulciano nel 2014 (Elaborazione CST su dati parziali Amministrazione Provinciale di Siena) Premessa Le informazioni e i dati

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione SERVIZI ALLE IMPRESE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dei servizi alle imprese; come misura dell attività

Dettagli

OSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE

OSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE 1. 1/2 3,6k 1k 1,5k OSSERVATORIO SU FALLIMENTI, PROCEDURE E CHIUSURE DI IMPRESE FEBBRAIO 215 #22 (2 a+2b) 12,5% 75,5% 1.41421356237 Febbraio 215 / n 22 2 FALLIMENTI RECORD NEL OLTRE QUOTA 15 MILA SINTESI

Dettagli

Fondazione Nord Est Settembre 2012

Fondazione Nord Est Settembre 2012 A5. PREVISIONI ISTAT DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE: SECONDO L IPOTESI CENTRALE LA POPOLAZIONE DEL NORD EST CRESCERÀ DI OLTRE IL 9% TRA IL 2011 E IL 2030, RAGGIUNGENDO GLI 8 MILIONI DI ABITANTI Le più recenti

Dettagli

Dossier 2 La crescita del debito pubblico durante la crisi : cause e sostenibilità

Dossier 2 La crescita del debito pubblico durante la crisi : cause e sostenibilità Dossier 2 La crescita del debito pubblico durante la crisi 2008-2010: cause e sostenibilità Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Enrico Giovannini presso la Commissione Programmazione

Dettagli

L osservatorio economico

L osservatorio economico L osservatorio economico Testi e tabelle estratti dai rapporti sull economia della Fondazione Aristeia-Istituto di ricerca del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti a cura di Tommaso Di Nardo

Dettagli

Lavoro e lavori. Le donne nell economia dell Umbria

Lavoro e lavori. Le donne nell economia dell Umbria Lavoro e lavori. Le donne nell economia dell Umbria Andamenti del mercato del lavoro aspetti strutturali e tendenze recenti Lucio Caporizzi Direttore regionale Programmazione, innovazione e competitività

Dettagli

Domanda e offerta di credito alle imprese durante la crisi. Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia

Domanda e offerta di credito alle imprese durante la crisi. Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia Domanda e offerta di credito alle imprese durante la crisi Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia Roma, 29 novembre 2012 Sommario I. Il breve termine: gestire

Dettagli

Convegno di presentazione dei prezzi degli immobili di Milano e provincia

Convegno di presentazione dei prezzi degli immobili di Milano e provincia Convegno di presentazione dei prezzi degli immobili di Milano e provincia 9 febbraio 2016 Palazzo Turati - Milano Giancarlo Vinacci, Amministratore Delegato MedioFimaa 2 Fattori POSITIVI CRITICITA CLIMA

Dettagli

Clima di fiducia (*) ed evoluzione delle vendite nell industria agroalimentare

Clima di fiducia (*) ed evoluzione delle vendite nell industria agroalimentare Panel agroalimentare Indagini congiunturali Panel Agroalimentare Ismea Clima di fiducia (*) ed evoluzione delle vendite nell industria agroalimentare II semestre 26 Risultati generali Grafico 1 Indice

Dettagli

I finanziamenti delle captive. Luglio 2016

I finanziamenti delle captive. Luglio 2016 I finanziamenti delle captive Luglio 2016 Finanziamenti per acquisto di auto in forte aumento Stabili a livelli bassi i default, che però crescono nel Mezzogiorno La decisa ripresa del mercato dell automobile

Dettagli

della provincia di Padova Sintesi anno 2013 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2014

della provincia di Padova Sintesi anno 2013 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2014 Indicatori del mercato del lavoro della provincia di Padova Sintesi anno 2013 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2014 Principali indicatori del mercato del lavoro provinciale Fonti disponibili Inps

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza l andamento dell economia reale e della finanza PL e Credito Bancario Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre 2014 SE ha avviato un analisi che metterà a disposizione delle imprese,

Dettagli

LA DINAMICA DEI PREZZI

LA DINAMICA DEI PREZZI LA DINAMICA DEI PREZZI SINTESI DEI PRINCIPALI RISULTATI DELL INDAGINE PREZZI E MERCATI INDIS UNIONCAMERE 1. Il quadro d insieme Nel corso del 2012 i prezzi sono rimasti complessivamente stabili, nonostante

Dettagli

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO La nuova indagine sulle forze di lavoro condotta dall Istat presenta profonde innovazioni rispetto a quella precedente, al punto che la nuova modalità di rilevazione ha creato

Dettagli

La crisi del settore delle costruzioni: i riflessi sulla filiera del calcestruzzo. aprile

La crisi del settore delle costruzioni: i riflessi sulla filiera del calcestruzzo. aprile La crisi del settore delle costruzioni: i riflessi sulla filiera del calcestruzzo aprile 2012 1 Il settore delle costruzioni nell Unione Europea Nel 2011 nei Paesi dell Unione Europea il settore delle

Dettagli

FIGURA 1 ESPORTAZIONI PER MACROAREA DATI TRIMESTRALI (variazioni percentuali rispetto all anno precedente)

FIGURA 1 ESPORTAZIONI PER MACROAREA DATI TRIMESTRALI (variazioni percentuali rispetto all anno precedente) Le esportazioni delle regioni italiane estre 3 13/6/3 CONGIUNTURA TERRITORIALE ESPORTAZIONI DELLE REGIONI ITALIANE I Trimestre 3 Giugno 3 La dinamica delle esportazioni in valore nel estre 3 registra un

Dettagli

Osservatorio & Ricerca

Osservatorio & Ricerca Osservatorio & Ricerca IL MERCATO DEL LAVORO VENETO NEL TERZO TRIMESTRE 2016 Sintesi Grafica Novembre 2016 IL MERCATO DEL LAVORO VENETO NEL TERZO TRIMESTRE 2016 LE PREVISIONI Nel terzo trimestre del 2016

Dettagli

La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel quarto trimestre 2012

La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel quarto trimestre 2012 CONGIUNTURA & APPROFONDIMENTI Report n. 4 Marzo 2013 La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel quarto trimestre 2012 A cura dell Area Studi e Sviluppo Economico Territoriale

Dettagli

L economia del Veneto dopo la crisi: l export traina una ripresa ancora debole

L economia del Veneto dopo la crisi: l export traina una ripresa ancora debole L economia del Veneto dopo la crisi: l export traina una ripresa ancora debole È un quadro in generale miglioramento quello dell economia del Veneto nel 2010, ma la soglia di attenzione rimane alta perché

Dettagli

UN ILLUSIONE DURATA UN ANNO

UN ILLUSIONE DURATA UN ANNO 36 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com UN ILLUSIONE DURATA UN ANNO Il Governo dei tecnici alla resa dei conti 10 dicembre 2012 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Prodotto Interno Lordo

Dettagli

IL MERCATO DEL LAVORO IN UMBRIA NEL 2010

IL MERCATO DEL LAVORO IN UMBRIA NEL 2010 IL MERCATO DEL LAVORO IN UMBRIA NEL Introduzione Questa scheda ha lo scopo di illustrare per grandi linee la situazione occupazionale nella regione dell Umbria nell anno alla luce dei dati della Rilevazione

Dettagli

PERCHÈ QUESTA BROCHURE

PERCHÈ QUESTA BROCHURE PERCHÈ QUESTA BROCHURE OBIETTIVI DELLA PUBBLICAZIONE: Informare Informare; Formare; Diffondere. Per fornire le informazioni corrette su un fenomeno, che non è solo questione di genere, ma è soprattutto

Dettagli

MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI

MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI RELAZIONE SEMESTRALE AL 29/06/2007 92 MEDIOLANUM AMERIGO VESPUCCI NOTA ILLUSTRATIVA SULLA RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AL 29 GIUGNO 2007 Signori Partecipanti, il semestre

Dettagli

RAPPORTO CERVED PMI 2016 DOPO OLTRE CINQUE ANNI TORNA A CRESCERE IL NUMERO DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE ITALIANE

RAPPORTO CERVED PMI 2016 DOPO OLTRE CINQUE ANNI TORNA A CRESCERE IL NUMERO DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE ITALIANE COMUNICATO STAMPA RAPPORTO CERVED PMI 2016 DOPO OLTRE CINQUE ANNI TORNA A CRESCERE IL NUMERO DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE ITALIANE IN ITALIA OPERANO 10 MILA STARTUP E PMI INNOVATIVE NON ISCRITTE AI REGISTRI

Dettagli

Il lavoro in tempo di crisi Perché l'italia non va meglio dell'europa

Il lavoro in tempo di crisi Perché l'italia non va meglio dell'europa Il lavoro in tempo di crisi Perché l'italia non va meglio dell'europa di Antonio Misiani Premessa La presente nota analizza la dinamica del mercato del lavoro italiano in una prospettiva europea. Il periodo

Dettagli

LAVORO. Giovani e lavoro. A febbraio 2015 sono oltre 868mila i giovani dai 15 ai 24 anni occupati, mentre sono 644mila i disoccupati.

LAVORO. Giovani e lavoro. A febbraio 2015 sono oltre 868mila i giovani dai 15 ai 24 anni occupati, mentre sono 644mila i disoccupati. LAVORO Occupazione. A febbraio 2015, gli occupati in Italia sono 22.2 milioni, mentre i disoccupati sono 3.2 milioni. Lo rivela l'istat nel suo rapporto "Occupati e disoccupati". Il tasso di disoccupazione*

Dettagli

Tab. 1 - POPOLAZIONE RESIDENTE Anno 2003 (valori assoluti e percentuali) PROVINCE E Popolazione al 31/12/03

Tab. 1 - POPOLAZIONE RESIDENTE Anno 2003 (valori assoluti e percentuali) PROVINCE E Popolazione al 31/12/03 La popolazione residente in Liguria nel 2003 risulta pari a 1.577.474 unità. Rispetto al 2002 essa si incrementa di 5.277 unità (+0,3%). Tale incremento è il risultato di andamenti differenziati: mentre

Dettagli

NOTA CONGIUNTURALE I TRIMESTRE 2014

NOTA CONGIUNTURALE I TRIMESTRE 2014 NOTA CONGIUNTURALE I TRIMESTRE 2014 Demografia imprese I dati Movimprese confermano il calo delle imprese anche nel I trimestre 2014 1. Le imprese attive, giunte a quota 15.253, risultano in diminuzione

Dettagli

Tendenze del Mercato del Lavoro

Tendenze del Mercato del Lavoro Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Tendenze del Mercato del Lavoro Primi segnali positivi sulla domanda di lavoro Con l aumento congiunturale del Pil nel quarto trimestre 2013 si è interrotta

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione AGRICOLTURA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell agricoltura; come misura dell attività si utilizza il

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione PESCA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore della pesca; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A FEBBRAIO Provincia di Brescia Indicatori socio-economici -20,5% -0,29%

NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A FEBBRAIO Provincia di Brescia Indicatori socio-economici -20,5% -0,29% Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Marzo 213 BRESCIA NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A FEBBRAIO 213 1 Provincia di Indicatori socio-economici Figura 1 Negli ultimi dieci anni la popolazione

Dettagli

Laboratorio di ricerca Attiva del Lavoro. MODULO 1 Il mercato del lavoro in Molise

Laboratorio di ricerca Attiva del Lavoro. MODULO 1 Il mercato del lavoro in Molise Laboratorio di ricerca Attiva del Lavoro MODULO 1 Il mercato del lavoro in Molise Nel 2014 il mercato del lavoro molisano ha mostrato segnali di miglioramento, (Rilevazione sulle forze di lavoro dell Istat)

Dettagli

I lavoratori stranieri nel settore delle costruzioni V rapporto IRES-FILLEA

I lavoratori stranieri nel settore delle costruzioni V rapporto IRES-FILLEA I lavoratori stranieri nel settore delle costruzioni V rapporto IRES-FILLEA Roma, 13 dicembre 2010 A cura di: Emanuele Galossi Maria Mora La presenza immigrata nel settore delle costruzioni Secondo i dati

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 3 AGOSTO 2015 É in peggioramento la dinamica del commercio mondiale, che vede rallentare i volumi delle importazioni e delle esportazioni sia nei paesi avanzati che nei

Dettagli