VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011
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1 VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011
2 DEFINIZIONE I deficit visusopazaili si possono definire come disordini che determinano un'erronea stima degli aspetti spaziali fra diversi oggetti che riguardano il rapporto tra la persona e l'oggetto, le relazioni stesse fra diversi oggetti e l'orientamento degli stimoli, associata ad una corrispondente caduta nelle capacità di memoria e di pensiero spaziale (Benton, 1985).
3 Attraverso l analisi delle prestazioni, dei comportamenti e analisi neurologiche di soggetti con questo disturbo, Rourke ha individuato 10 caratteristiche essenziali che li contraddistinguono:
4 Sindrome non verbale (Rourke 1989) Deficit tattile-percettivi bilaterali o nell emisoma sinistro Coordinazione visuo-motoria deficitaria Abilità visuo-spaziali carenti (memoria e attenzione) Problemi in compiti cognitivi e sociali non verbali (mappe mentali e elaborare correttamente le percezioni) Buona memoria verbale meccanica (es. ripetizione) Difficoltà ad adattarsi a nuove situazioni (elaborazione a livelli diversi tra cui elaborazioni visuo-spaziali ) Difficoltà in matematica Deficit nella percezione e nei giudizi sociali (regole e pragmatica del discorso,sembrano inadeguati rispetto al contesto) Ritardo nell acquisizione del linguaggio Discrepanza significativa tra Q.I. verbale, buono e Q.I. di performance,sotto la media
5 Sindrome Non Verbale significa che le aree di deficit sono localizzate nell emisfero destro, quindi nell area del nostro cervello non deputata alle funzioni linguistiche.
6 Le diverse componenti del dominio visuo-spaziale Esistono meccanismi specifici deputati all analisi visiva della forma, del colore, della struttura superficiale Altri sono deputati alla rappresentazione spaziale statica o dinamica (movimento) degli stimoli Il ricordo delle informazioni è controllato da meccanismi di memoria visuo-spaziale (rievocazione e riconoscimento) Passiva (statica) e Attiva (dinamica) Le competenze visuo-costruttive sono necessarie alla copia di figure e integrano analisi visiva ed esecuzione motoria L attività basilare per l esecuzione di gesti riguarda la capacità di coordinazione motoria (grosso corpo vs fine manuale)
7 Dissociazione funzionale Via dorsale ( DOVE ) magnocellulare lobi occipito-parietale inferiori Elabora gli attributi spaziali degli stimoli, funzione di detezione e processamento del mov, localizzaz. e direzione dell ogg nello spazio Agnosia visuomotoria/atassia ottica o misreaching Via ventrale ( COSA ) parvocellulare Lobi occipito-temporali inferiori analizza le informazioni relative alla forma, colore, orientamento e texture funzione di riconoscimento dell oggetto Agnosia visiva
8
9 TEORIA MAGNOCELLULARE "Diversi studi hanno dimostrato che il processo attentivo visuo-spaziale dipende dalle afferenze provenienti dal sistema magnocellulare. Un deficit del sistema magnocellulare, fornendo un'alterata e/o rallentata informazione circa la posizione delle lettere, potrebbe ostacolare l'attenzione visiva nel corso della lettura impedendo il processo di focalizzazione delle lettere o parole rilevanti (che devono essere codificate nel corso della lettura) e insieme impedendo la soppressione delle lettere e parole irrilevanti e distraenti che costituiscono il testo da leggere".
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11 STEIN E WALSH (1997) LA CORTECCIA PARIETALE POSTERIORE,CHE RICEVE AMPIE CONNESSIONI DALLA LAMINA MAGNOCELLULARE DEL NUCLEO GENICOLATO LATERALE, PRESIEDE A TRE IMPORTANTI FUNZIONI IMPLICATE NELLA LETTURA: MOVIMENTO OCULARE VISIONE PERIFERICA ATTENZIONE VISUO-SPAZIALE
12 Tavola spaziale
13 LO SPAZIO PERIPERSONALE E DIRETTAMENTE RAGGIUNGIBILE DALL AZIONE UMANA,SENZA SPOSTARE DIRETTAMENTE IL PROPRIO CORPO; LO SPAZIO EXTRAPERSONALE INCLUDE LO SPAZIO CHE NON E DIRETTAMENTE RAGGIUNGIBILE
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15 V.M.I
16 D.E.M.
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20 GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE
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