Le professioni sociali nei sistemi di welfare regionali
|
|
- Giorgio Andreoli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Le professioni sociali nei sistemi di welfare regionali di Emilia Presutti Bari, 12 Aprile 2006
2 Contesto nazionale Ricerche ed analisi sull offerta formativa professionale nel comparto sociale hanno evidenziato un quadro disomogeneo e farraginoso in cui la professionalità sociale risulta atomizzata in un numero eccessivo di qualifiche a cui corrispondono competenze, abilità e prospettive differenziate e difficilmente comparabili anche all interno dei medesimi contesti regionali.
3 Contesto nazionale La proliferazione delle qualifiche è riconducibile a diversi fattori: -mancanza di integrazione tra assessorati e uffici con competenza in materia di politiche sociali e analoghe strutture sul versante della formazione professionale; -introduzione di leggi di settore che hanno accompagnato le misure per nuovi servizi con fondi per la formazione di specifici operatori; servizi per l infanzia (L.285/97), inserimento dei disabili (L.68/99), accoglienza di immigrati (L.40/98) che hanno promosso nuovi interventi e contestualmente nuove figure; -discontinuità dei punti di raccordo tra domanda ed offerta, con eccessivo sovradimensionamento di quest ultima; -formazione di qualifiche ad alta occupabilità che spesso rispondono a nicchie di mercato che si saturano in breve.
4 Contesto nazionale Contesto nazionale In assenza di una regolamentazionequadro a livello nazionale sulle professioni sociali i sistemi di welfare regionali avvertono l esigenza di qualificare i servizi e gli interventi sociali assicurando standard operativi, funzionali e professionali in grado di garantire livelli uniformi delle prestazioni.
5 ELEMENTI COMUNI AI DIVERSI SISTEMI DI WELFARE REGIONALI Le esperienze regionali che hanno avviato percorsi di riordino delle professioni sociali individuano diverse aree professionali emergenti caratterizzate dalle seguenti funzioni: - accoglienza ad ampio spettro per tutti i cittadini, non solo per quelli che richiedono una presa incarico professionale - accoglienza di persone provenienti da paesi e culture diverse, per abbassare la soglia di accesso ai servizi pensati per la popolazione locale; - bisogno di cura delle famiglie; - Integrazione della cura (sociale e sociosanitaria) - sostegno alle risorse associative della comunità: interventi socio-educativi e servizi di mediazione familiare - inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati
6 AREA PROFESSIONALE EMERGENTE Rientrano in quest area tutte le funzioni legate alle innovazioni che caratterizzano il nuovo sistema di welfare locale, definito dalla L.328/200 dalle modifiche al Titolo V della Costituzione e che si riversano sui livelli di governo e di gestione (management Piani Sociali di Zona, comunicazione sociale, monitoraggio e valutazione delle politiche sociali, gestione dei servizi, gestione del sistema informativo sociale). In tale ambito, tuttavia, non si ravvisa l esigenza di nuove qualifiche professionali quanto di percorsi di specializzazione e di aggiornamento per l acquisizione di competenze specialistiche e capacità necessarie per: -programmare in modo partecipato, -attivare finanziamenti, -contrattare coi fornitori, -accreditare i servizi e incentivarne la qualità, -promuovere forme innovative di gestione sovracomunale -mettere a regime il sistema informativo sociale e gli strumenti per il monitoraggio e la valutazione delle politiche sociali
7 MACRO - FASI DEL PERCORSO DI DEFINIZIONE DEL REPERTORIO DELLE PROFESSIONI SOCIALI 1. Ricostruzione dei fabbisogni formativi e di competenza determinati dall attivazione di nuovi servizi sociali o da evoluzioni degli assetti organizzativi; 2. Ricostruzione dell offerta formativa erogata sul territorio regionale e analisi degli sbocchi occupazionali attuali; 3. Definizione dei profili rispondenti a concrete opportunità di sviluppo e qualificazione del sistema di welfare regionale; 4. Costruzione dei percorsi di aggiornamento e riqualificazione e delle misure compensative; 5. Stesura del regolamento regionale
8 CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEI PROFILI PROFESSIONALI accorpare titoli e qualifiche simili, evitando sovrapposizioni e ridondanze che ostacolano la crescita di una identità professionale precisa mantenere uno stretto raccordo tra figure professionali e tipologie di servizi costruire figure dotate di polivalenza, per aumentare lo spazio occupazionale di ciascuna e la possibilità di interscambio nei servizi convergere su alcune piste di sviluppo seguite dalle altre Regioni italiane per assicurare agli operatori una professionalità spendibile su tutto il territorio nazionale o quanto meno comparabile con altre qualifiche regionali
9 VINCOLI E CRITICITÀ Condizioni necessarie per rendere praticabile proposte di riordino: a) costruire i percorsi di avanzamento professionale. Si tratta di elaborare il profilo, indicando: requisiti di accesso, durata, crediti formativi per la formazione ulteriore, riconoscimento della professionalità acquisita nel lavoro, misure compensative rispetto alle qualifiche attualmente riconosciute dalla Regione
10 VINCOLI E CRITICITÀ b) l attivazione di un programma formativo dedicato agli operatori attualmente in servizio, che sono in possesso di qualifiche deboli o incongrue rispetto al ruolo svolto; si tratta di costruire dei moduli formativi flessibili dedicati agli operatori che intendono conseguire le nuove qualifiche, valorizzando l esperienza e i titoli posseduti.
11 VINCOLI E CRITICITÀ c ) Definizione del profilo e ei criteri di progettazione formativa: - Descrizione profilo - Contesto operativo - Profilo competenze (di base, tecnico professionali, trasversali) - Requisiti di ingresso nella formazione - Modalità certificatorie in uscita dalla formazione - Durata del percorso formativo (aula + tirocinio espressa in aree disciplinari, ore, discipline)
12 PERCORSI DI LAVORO REGIONALI Recentemente molte Regioni hanno sviluppato un importante lavoro per la definizione delle professioni sociali: 1. Toscana, Emilia Romagna e Marche hanno avviato il percorso di regolamentazione delle professioni sociali, progettando alcune figure dal profilo netto (Assistente Familiare e Mediatore interculturale) a cui ricondurre le qualifiche formate negli ultimi anni; 2. Il Piemonte nella legge regionale (LR 2/2004, art.32) di riordino del settore, oltre alle figure nazionali, aggiunge l animatore professionale socio-educativo di cui definisce profilo e criteri di accesso; 3. L Umbria nel 2000 ha deliberato in merito al riordino complessivo delle figure professionali sociali. 4. La Campania nel 2003 con deliberazione della Giunta regionale ha introdotto un nuovo repertorio delle qualifiche sociali.
13 Certificazione Competenze Qualifiche di base(1 liv.) Qualifiche tecniche (2 liv.) Lauree Alta qualificazione REGIONE CAMPANIA Deliberazione n 2843/03 Assistente familiare (120 ore) Assistente socio assistenziale (600 ore); Assistente socio sanitario (1000 ore) Tecnico dell Accoglienza Sociale (1000 Ore);Mediatore Culturale (600 Ore); Operatore Infanzia(600 Ore); Animatore Sociale (1000 Ore); Tecnico Inserimento Lavorativo (1000 Ore) Assistente Sociale (4500 ore); Educatore professionale (4500 ore) Mediatore Familiare (220 ore)
14 PROPOSTA DI RICONVERSIONE Qualifiche riconosciute in Campania Accompagnatore turistico per disabili e anziani (600 ore) Assistente portatori di handicap e minori disabili (600 ore) Assistente geriatrico e servizi tutelari (600 ore) Proposta di riconversione OSA Operatore socio-assistenziale per disabili e anziani (1.200 ore) OSS Baby sitter (600 ore) Addetto ai servizi per l infanzia e l adolescenza (600 ore) Animatore minori ospedalizzati (600 ore) Animatore per l infanzia (600) Animatore di ludoteca (600) Educatore di strada (600 ore) Esperto in servizi alla famiglia e minori (600 ore) Operatore socio-culturale (600) Animatore di comunità (1.200) Animatore terza età (600) Operatore infanzia Educatore Animatore sociale
15 Nome REGIONE UMBRIA Requisiti di ingresso Formazione Qualifica di base Specializz azione di contesto Operatore sociosanitario Anziani Dipl. secondari a inferiore Totale ore Teoria Tirocin io Qualifica Disabili di base Dipendenza patologica esperienza Psichiatria Specializz azione gestionale Responsabi le unità di lavoro Qualifica di base + esperienza
16 Qualifiche tecniche Regione Puglia Animatore/Educa tore Operatore accoglienza sociale Mediatore sociale Infanzia adolescenza REGIONE UMBRIA Dipl. secondaria superiore Anziani e disabili Specializzazion e di contesto Dipendenze Qualifica tecnica Psichiatria Marginalità Intercultura Lavoro Specializzazion e gestionale Responsabile servizio semplice esperienza
17 Quadri Regione Puglia Educatore professionale Assistente sociale REGIONE UMBRIA Dipl. secondaria superiore Tre anni 4500 Specializza zione di contesto Mediatore familiare Laurea + esperienza Specializza zione gestionale Responsabile sviluppo sociale Responsabile servizio complesso Laurea + esperienza Alta qualificazio ne Lauree specialistiche Laurea 1 livello 2 anni
OPERATORE SOCIO ASSISTENZIALE Misure compensative
Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 3 del 17 gennaio 2005 Allegato A REGIONE CAMPANIA OPERATORE SOCIO ASSISTENZIALE Misure compensative Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 3 del 17
Dettagli15243 17/12/2008. Identificativo Atto n. 1674 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO
15243 17/12/2008 Identificativo Atto n. 1674 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO INDICAZIONI REGIONALI PER PERCORSI FORMATIVI DI ASSISTENTE FAMILIARE IL DIRIGENTE DELLA UO ATTUAZIONE DELLE
DettagliDIREZIONE GENERALE CULTURA FORMAZIONE LAVORO Servizio Formazione Professionale
I professionisti del care Figure professionali la cui definizione e formazione è di competenza Ministeriale (Università) Medici Assistente Sociale Fisioterapista Infermiere professionale Terapista della
DettagliINDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA
INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA (in attuazione di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta della Società della Salute
DettagliCatalogo Welfare. Attività formative e servizi
Catalogo Welfare Attività formative e servizi Irecoop Emilia Romagna, in qualità di ente di formazione di emanazione di Confcooperative Emilia Romagna, dal 1979 sviluppa progetti di formazione a servizio
DettagliErice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI
Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito
DettagliIntesa 2 sottoscritta il 25 ottobre 2012 in sede di Conferenza Unificata Ministro Pari opportunità, Regioni e Autonomie locali
Roma, 7 maggio 2013 Intesa 2 sottoscritta il 25 ottobre 2012 in sede di Conferenza Unificata Ministro Pari opportunità, Regioni e Autonomie locali E la naturale prosecuzione degli interventi previsti da
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliAmbito Distrettuale 6.1
Ambito Distrettuale 6.1 Piano di Zona 2013-2015 AREE DI INTERVENTO: OBIETTIVI STRATEGICI, PRIORITA DEL PDZ, AZIONI, TEMPI E RISORSE 4.2 AREA DISABILITA PREMESSA. Negli ultimi anni l azione progettuale
DettagliAnno Accademico 2005/2006. 3 Corso di perfezionamento. Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale.
Università degli Studi di Bergamo Centro Servizi del Volontariato Anno Accademico 2005/2006 3 Corso di perfezionamento Gestione di organizzazioni non profit e Progettazione sociale Presentazione Giunto
DettagliTABELLA D ESPERIENZA DEI SOGGETTI CHE RICHIEDONO L ACCREDITAMENTO. di cui all art. 6
TABELLA D ESPERIENZA DEI SOGGETTI CHE RICHIEDONO L ACCREDITAMENTO di cui all art. 6 1 Tabella D: ESPERIENZA - SERVIZI PER IL LAVORO GENERALI OBBIGATORI Aree Funzionali I, II, III e IV Documenti da presentare
DettagliLE POLITICHE SOCIOSANITARIE Relative alle IPAB - ASP CON RIFERIMENTO ALLA MAPPA-RETE
LE POLITICHE SOCIOSANITARIE Relative alle IPAB - ASP CON RIFERIMENTO ALLA MAPPA-RETE POLITICHE SOCIOSANITARIE I.P.A.B. - Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza SCHEDA ISTITUZIONALE ENTI AUTONOMI
Dettagliwww.consorzioulisse.net OFFERTA FORMATIVA per Professioni Sanitarie
www.consorzioulisse.net OFFERTA FORMATIVA per Professioni Sanitarie Provider ECM Regione Siciliana Il Consorzio Ulisse è un Ente di Formazione accreditato dall Assessorato Regionale della Salute della
DettagliPROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE
PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali
DettagliLa nuova Legge regionale in materia di Istruzione, Formazione e Lavoro
La nuova Legge regionale in materia di Istruzione, Formazione e Lavoro Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia Valentina Aprea
DettagliF O R M A T O E U R O P E O. INFORMAZIONI PERSONALI Nome CONTI SIMONETTA. Via Bari,9 / A 00055 Ladispoli, Roma. Telefono 0699231202 Fax 06 99231494
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo CONTI SIMONETTA Telefono 0699231202 Fax 06 99231494 E-mail Nazionalità Italiana Data di nascita
DettagliMASTER IN RICONOSCIUTO DAL FORUM DELLE FAMIGLIE EUROPEE
MASTER IN Adeguato agli standard definiti dal Forum Europeo di Formazione e Ricerca in Mediazione Familiare e del Forum Europeo dell Integrazione Interculturale DENOMINAZIONE MEDIATORE INTERCULTURALE DESCRIZIONE
DettagliLa Garanzia Giovani in Veneto. Maggio 2014
Maggio 2014 La strategia è rivolta a: prevenire e contrastare la dispersione scolastica e formativa; rafforzare le competenze dei giovani a vantaggio dell occupabilità; favorire le occasioni di efficace
DettagliCittà di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema
DettagliBozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute
IPOTESI A Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute Art. 1. Al fine di garantire la nuova organizzazione dei servizi sanitari
DettagliAllegato A) al capitolato speciale d appalto. Standard dei servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro
Allegato A) al capitolato speciale d appalto Standard dei servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro SERVIZIO/AZIONE OBIETTIVI ATTIVITÀ Informazione orientativa (Macro intervento 1) Raccogliere
DettagliFacoltà di Economia e Commercio
Facoltà di Economia e Commercio Una analisi comparata degli obiettivi dei Piani Sanitari e Socio Sanitari delle Regioni e delle Province Autonome : 2003-2005 di: Eleonora Todini (*) (*) Il presente contributo
DettagliAccreditamento: I requisiti La qualificazione del personale La qualificazione dei soggetti
Accreditamento: I requisiti La qualificazione del personale La qualificazione dei soggetti Raffaele Fabrizio Direzione Sanità e politiche sociali Regione Emilia-Romagna a. REQUISITI vigenti (DGR 1378/1999):
DettagliMEDIATORE INTERCULTURALE
Allegato 1 REGIONE LAZIO MEDIATORE INTERCULTURALE Il Mediatore Inter svolge attività di mediazione tra cittadini immigrati e la società locale, promuovendo, sostenendo e accompagnando entrambe le parti:
DettagliLA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Atto deliberativo di Giunta numero 464 del 7/ 4/ 2008 Oggetto: DISPOSIZIONI PER RICONOSCIMENTO DELLE COMPETENZE PROF. POSSEDUTE DA CITTADINI STRANIERI IN AMBITO SANITARIO AL FINE DEL CONSEGUIM. DELLA QUALIFICA
DettagliDisabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento
Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Area Disabilità La politica regionale lombarda in quest area è particolarmente attiva, con servizi ed interventi a carattere educativo, formativo
DettagliRUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO
RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO La rete degli operatori - L.R. 22/2006 Il sistema regionale è composto da
DettagliI nuovi ITS centri speciali di alta tecnologia
Dipartimento per l istruzione n. 3 in ABRUZZO n. 1 nel MOLISE n. 3 in CAMPANIA n. 3 in PIEMONTE n. 7 in EMILIA ROMAGNA n. 3 in PUGLIA n.2 in FRIULI VENEZIA GIULIA n. 1 in SARDEGNA n. 7 nel LAZIO n. 5 in
Dettaglii giovani non sono soggetti da integrare ma parte della comunità con propri ruoli, potenzialità e responsabilità
Chiara Criscuoli chiara.criscuoli@giovanisi.it Il Progetto Giovanisì: i motivi I giovani sono coinvolti da alcuni cambiamenti dovuti sia a fattori socio economici che culturali: -Il prolungamento della
DettagliDELIBERAZIONE N. DEL
Oggetto: Istituzione del Repertorio Regionale dei Profili di Qualificazione e del Sistema regionale per l individuazione, validazione e certificazione delle competenze. L Assessore del Lavoro, Formazione
DettagliAlternanza scuola lavoro: che cosa significa
Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 572 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI LAFFRANCO, BIANCONI Disciplina della professione di educatore di asilo nido e istituzione
Dettagli5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI
5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI: Sono funzioni strategiche nell organizzazione della scuola autonoma, che vengono assunte da docenti incaricati i quali, oltre alla
DettagliIl sistema di governo della programmazione. Ruoli, compiti, responsabilità e funzioni dei soggetti coinvolti nel processo programmatorio
Il sistema di governo della programmazione Ruoli, compiti, responsabilità e funzioni dei soggetti coinvolti nel processo programmatorio Gli organismi coinvolti nel processo programmatorio Assemblea Distrettuale
DettagliREGIONE PUGLIA Assessorato Sanità e Servizi Sociali Settore Servizi Sociali
REGIONE PUGLIA Assessorato Sanità e Servizi Sociali Settore Servizi Sociali PIANO REGIONALE DELLE POLITICHE SOCIALI Interventi e Servizi Sociali in Puglia (approvato con Del. G.R. n. 1104/2004 in attuazione
DettagliObiettivo generale del Programma Nazionale
Obiettivo generale del Programma Nazionale Realizzazione a livello nazionale di un sistema integrato di azioni finalizzate alla qualificazione dei servizi di cura e di assistenza alla persona, su tre linee
DettagliDIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO
1608 27/02/2014 Identificativo Atto n. 167 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO ASSEGNAZIONE DEI CONTINGENTI DI DOTI PER LA REALIZZAZIONE DI PERCORSI DI QUALIFICA TRIENNALI DI ISTRUZIONE
DettagliPROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE. Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia
PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE Qualità, innovazione ed internazionalizzazione nei sistemi di istruzione, formazione e lavoro in Regione Lombardia Art. 1 (Innovazione nel sistema educativo di istruzione
Dettagliadatta formazione sviluppo e formazione storia, attività, obiettivi
adatta formazione sviluppo e formazione storia, attività, obiettivi ENTE ACCREDITATO DALLA REGIONE VENETO ai sensi della Legge Regionale n. 19 del 09/08/2002 per la FORMAZIONE CONTINUA CODICE ENTE: 4034
Dettaglida Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi
da Centri Territoriali Permanenti a Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi Introduzione QuickTime e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. Attualmente
DettagliLa certificazione delle competenze: il caso dei valutatori/certificatori del sistema regionale delle competenze. Silvia Marconi
1 La certificazione delle competenze: il caso dei valutatori/certificatori del sistema regionale delle competenze Silvia Marconi Firenze, 18 febbraio 2011 2 La Regione Toscana ha definito un sistema per
DettagliINFORMAZIONI PERSONALI
CURRICULUM VITAE Emilia Palomba Via san Luca 11/8 16124 Genova INFORMAZIONI PERSONALI Nome Struttura di appartenenza Palomba Emilia Comune di Genova Telefono 3355699402 Direzione Sviluppo Economico - UCIL
DettagliLegge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006)
Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Art.1 (Oggetto e finalità) 1. La Regione con la presente legge, in armonia
DettagliAZIONE DI SISTEMA FILO. Formazione Imprenditorialità Lavoro Orientamento
AZIONE DI SISTEMA FILO Formazione Imprenditorialità Lavoro Orientamento Azione di sistema: FILO- Formazione, imprenditorialità, lavoro e orientamento Il ruolo delle Camere di Commercio sui temi dello sviluppo
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia
DettagliUfficio I Funzioni vicarie. Affari generali. Personale docente, educativo ed ATA. Legale, contenzioso e disciplinare.
Prot.n. 13320 Bologna, 07/10/2015 AVVISO PUBBLICO INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONE DI CORSI DI FORMAZIONE PER PERSONALE ATA DESTINATARIO DELL ATTRIBUZIONE DELLE POSIZIONI ECONOMICHE DI
DettagliSERVIZI PER L IMPIEGO E ORIENTAMENTO IN FRIULI VENEZIA GIULIA
SERVIZI PER L IMPIEGO E ORIENTAMENTO IN FRIULI VENEZIA GIULIA Evoluzione nelle professionalità e nei sistemi di erogazione dei servizi Carlos Corvino Servizio Osservatorio Mercato del lavoro del FVG, Monitoraggio
DettagliMinistero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)
PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) "Rafforzare il rapporto tra
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO Ente proponente il progetto COMUNE DI SARROCH Titolo del progetto PARLA CON NOI Settore ed area di intervento del progetto Settore E) EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 Oggetto: LR 20/ 97, art. 3. Finanziamento di progetti d intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive.
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato LIVIA TURCO
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3047 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato LIVIA TURCO Norme per la promozione della partecipazione dei giovani immigrati al servizio
Dettagli4. GESTIONE DELLE RISORSE
Pagina 1 di 6 Manuale Qualità Gestione delle Risorse INDICE DELLE EDIZIONI.REVISIONI N DATA DESCRIZIONE Paragraf i variati Pagine variate 1.0 Prima emissione Tutti Tutte ELABORAZIONE VERIFICA E APPROVAZIONE
DettagliSpecialista Attività Socio Educative Amministrazione. Comune di Corciano Responsabile Area Socio Educativa/Istituzione Incarico attuale
CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome CARLA BORGHESI Data di nascita 25.12.1952 Qualifica Specialista Attività Socio Educative Amministrazione Comune di Corciano Responsabile Area Socio Educativa/Istituzione
DettagliIl contributo del FSE per lo sviluppo dei Servizi per la prima infanzia nella Regione Friuli Venezia Giulia: la formazione degli operatori
Investire nei bambini in Italia: strumenti dell'ue e opportunità di finanziamento Il contributo del FSE per lo sviluppo dei Servizi per la prima infanzia nella Regione Friuli Venezia Giulia: la formazione
DettagliFORUM P.A. SANITA' 2001
FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como Direzione Sanitaria, Dipartimento Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.) Dipartimento Servizi Sanitari di Base, Staff Educazione
DettagliCollocamento mirato: Servizi in rete. Lidia Prato
REGIONE PUGLIA WORKSHOP IL COLLOCAMENTO MIRATO: L integrazione tra politiche, attori e strumenti convenzionali ex l.68/99 Collocamento mirato: Servizi in rete L esperienza della Provincia di Genova Lidia
DettagliAvviso n. 2/2008 ACCREDITAMENTO AL REPERTORIO DELLE STRUTTURE FORMATIVE
Avviso n. 2/2008 ACCREDITAMENTO AL REPERTORIO DELLE STRUTTURE FORMATIVE Art. 1 Premesse ed indicazioni di carattere generale FORMAZIENDA istituisce con il presente avviso il Repertorio delle strutture
DettagliTECNICO NELLA GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE
TECNICO NELLA GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE DESCRIZIONE SINTETICA Il o nella gestione e sviluppo delle risorse è in grado di realizzare la programmazione del, prefigurare percorsi di sviluppo
DettagliEmpowerment e comunità ciclo di incontri seminariali
Empowerment e comunità ciclo di incontri seminariali Bologna, 4 febbraio 2015 Community welfare ed empowerment di comunità Evoluzione dello stato sociale o arretramento del pubblico? Il dubbio nasce dalla
DettagliProve Esame di Stato
Prove Esame di Stato 2012 SEZ. A 1 Prova L Assistente Sociale specialista responsabile di un servizio sociale riceve dal proprio riferimento politico (Assessore alle politiche sociali) l incarico di redigere
DettagliAllegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri
Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono
DettagliSCHEDE INTERVENTI ANNO 2011
Pablo Picasso Donna allo specchio Piano di zona AREA IMMIGRAZIONE SCHEDE INTERVENTI ANNO 2011 Triage Multimediale Potenziamento Immigrazione - Altro intervento Il triade multimediale è un collegamento
Dettagli1. CHE COS È LA CARTA DEI SERVIZI
CARTA DEI SERVIZI 1. CHE COS È LA CARTA DEI SERVIZI 2. PRESENTAZIONE 3. SERVIZI FORNITI E AREE DI INTERVENTO 4. I PRINCIPI FONDAMENTALI 5. TUTELA E VERIFICA 6. DATI DELLA SEDE 1. CHE COS È LA CARTA DEI
DettagliPASSO DOPO PASSO. Progetti per il Reinserimento sociale e lavorativo di persone appartenenti a categorie fragili
PASSO DOPO PASSO 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Esclusione Sociale 5. Macrotipologia Progetti per il Reinserimento sociale
DettagliIl Volontariato e i piani di zona 2011-2015: attività e prospettive
Il Volontariato e i piani di zona 2011-2015: attività e prospettive Fattori da considerare: Guardando al futuro Il Libro bianco 2009 sul futuro del welfare promette di essere un punto di svolta nel sistema
DettagliLINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI
AREA WELFARE SETTORE SERVIZIO SOCIALE E SOCIO-SANITARIO LINEE GUIDA DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA EDUCATIVA TERRITORIALE RIVOLTA A MINORI E AD ADULTI IN SITUAZIONE DI DISAGIO, NON AFFETTI DA HANDICAP CERTIFICATO
DettagliPERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Alternanza scuola/lavoro l alternanza non è uno strumento formativo, ma si configura piuttosto come una metodologia formativa, una vera e propria modalità di apprendere PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA
DettagliGaranzia Giovani PON Iniziativa Occupazione Giovani. Valentina Curzi
Garanzia Giovani PON Iniziativa Occupazione Giovani Valentina Curzi Garanzia Giovani (2013) Raccomandazione del Consiglio (22/4/2013) Entro 4 mesi i giovani < 25 anni devono ricevere un offerta qualitativamente
DettagliI percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie
L impegno per le famiglie adottive in Toscana. Lavorare insieme per favorire l inserimento e l accoglienza a scuola I percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie 1 Adottare
DettagliIl Centro Formazione Professionale di Milano via della Chiusa Fondazione ENAC Lombardia C.F.P. Canossa. Il mestiere d insegnare un mestiere
Il Centro Formazione Professionale di Milano via della Chiusa Fondazione ENAC Lombardia C.F.P. Canossa Il mestiere d insegnare un mestiere Il Centro Formazione Professionale di Milano via della Chiusa
Dettagliampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51
ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51 Campania al Lavoro, un piano di azione per favorire l, occupazione Qualità e innovazione per l occupazione.
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI Questo documento si propone quale parte integrante del P.O.F. e intende presentare un modello di accoglienza che illustri una modalità comune, corretta
DettagliIl voucher per la conciliazione lavoro-famiglia. Franca De Battista
Il voucher per la conciliazione lavoro-famiglia Franca De Battista Definizione di voucher Strumento di conciliazione vita lavoro Supporto nei percorsi di politiche attive del lavoro Bonus spendibile per
DettagliComune di Lastra a Signa (Provincia di Firenze)
ALLEGATO (A) AVVISO DI SELEZIONE PUBBLICA PER ATTUAZIONE DELLA PROCEDURA SELETTIVA E COMPARATIVA PER INCARICHI DI RICERCA, STUDIO E CONSULENZA IL RESPONSABILE DELL AREA N. 2 SERVIZI ALLA PERSONA RENDE
DettagliArt. 1 Finalità. Art. 2 Apprendistato.
Regione Umbria LEGGE REGIONALE 30 maggio 2007, n. 18 Disciplina dell'apprendistato. Pubblicazione: Bollettino Ufficiale n. 25 del 06/06/2007 Il Consiglio regionale ha approvato. La Presidente della Giunta
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso
Dettagli5. AZIONI DI SISTEMA PER L ATTUAZIONE DEL PIANO
5. AZIONI DI SISTEMA PER L ATTUAZIONE DEL PIANO TABELLA 2.C ACCESSO AL SISTEMA DEGLI INTERVENTI E SERVIZI 2. C. 1. ATTIVAZIONE SPORTELLO SOCIALE ZONA SOCIALE RIMINI SUD Per l accesso ai servizi ed alle
DettagliLINEE GUIDA PER I PIANI DI ZONA
Milano Milano LINEE GUIDA PER I PIANI DI ZONA La legge 328/00 attribuisce agli enti locali, alle regioni ed allo Stato il compito di realizzare la programmazione degli interventi e delle risorse del sistema
DettagliRegolamento dei soggiorni residenziali per vacanza rivolti a bambini e ragazzi fino a 18 anni ex art. 11 della LR 14 aprile 1999, n. 22.
COMUNE DI GAVORRANO Provincia di Grosseto Regolamento dei soggiorni residenziali per vacanza rivolti a bambini e ragazzi fino a 18 anni ex art. 11 della LR 14 aprile 1999, n. 22. TITOLO I - Oggetto Art.
DettagliBANDO PUBBLICO VOUCHER SOCIALE PER L ACCESSO AI SERVIZI DI CONCILIAZIONE. Periodo settembre 2015 giugno 2016
Area Distretto e Ufficio di Piano A S L L e c c o Premesso che: BANDO PUBBLICO VOUCHER SOCIALE PER L ACCESSO AI SERVIZI DI CONCILIAZIONE Periodo settembre 2015 giugno 2016 La D.g.r. n. 1081 del 12/12/2013
DettagliRegolamento. Funzionamento del Servizio Sociale Professionale. Ambito S9
Regolamento Funzionamento del Servizio Sociale Professionale Ambito S9 1 Art.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO In conformità del quadro normativo definito dalla legge 328/2000, della legge regionale 11/2007 (art.
DettagliDOTE LAVORO 2012 MOBILITÀ IN DEROGA
DOTE LAVORO 2012 MOBILITÀ IN DEROGA CONTINUIAMO " A DOTARCI CONTRO LA CRISI Per il quarto anno consecutivo La Regione del Veneto ha promosso attraverso lo strumento della Dote Lavoro, percorsi di politica
DettagliDISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 24 2. TITOLO AZIONE EDUCATIVA DOMICILIARE 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno
Dettagliin collaborazione con PROGETTO
in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI
ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: INTER_ AZIONE SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI OBIETTIVI DEL PROGETTO Con il presente progetto
DettagliLE PROPOSTE DEL FORUM A.S. ALLA XIII COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA
LE PROPOSTE DEL FORUM A.S. ALLA XIII COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA Consegnate alla Commissione agricoltura della Camera dei deputati il 26 aprile 2012 1. Il Forum per una legge nazionale Il Forum
Dettagli5516 25/06/2014 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO. Identificativo Atto n. 537
5516 25/06/2014 Identificativo Atto n. 537 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO APPROVAZIONE DEGLI AVVISI PER LA FRUIZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA DEI PERCORSI DI QUALIFICA TRIENNALI DI ISTRUZIONE
DettagliDIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE DETERMINAZIONE. Estensore BORELLI FEDERICA. Responsabile del procedimento BORELLI FEDERICA
REGIONE LAZIO Dipartimento: Direzione Regionale: Area: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA E AI MINORI DETERMINAZIONE N. B8709 del 17/11/2011
DettagliL assistenza domiciliare integrata nella ASL di Lecce. Cabina di regia aziendale Polo didattico 07.2.2013
L assistenza domiciliare integrata nella ASL di Lecce Cabina di regia aziendale Polo didattico 07.2.2013 Definizione (da Flussi informativi ministeriali per la costruzione degli indicatori LEA) Per ADI
DettagliINPS Gestione Dipendenti Pubblici. ricerca e seleziona, per il loro accreditamento
Direzione Centrale Credito e Welfare AVVISO Nell ambito delle iniziative Homo Sapiens Sapiens, azioni in favore della formazione universitaria e post universitaria, quale strumento di aggiornamento professionale
DettagliLEGGE REGIONALE N. 28 DEL 13-11-2006 REGIONE BASILICATA. Disciplina degli aspetti formativi del contratto di apprendistato.
Page 1 of 9 LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 13-11-2006 REGIONE BASILICATA Disciplina degli aspetti formativi del contratto di apprendistato. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA N. 71 del 17
DettagliMIUR. La Nuova Secondaria Superiore
La Nuova Secondaria Superiore Una Riforma complessiva Con l approvazione del Consiglio dei Ministri del 4 febbraio nasce la Nuova Scuola Secondaria Superiore. E la prima riforma complessiva del secondo
DettagliProgetto: Equal ESSERE Economia Sociale e Solidale, Economia Razionale contro l Esclusione IT-G-LIG-0008
IRSEA Associazione senza fini di lucro Via Paride Salvago, 18/2 scala destra 16136 Genova Italy Tel. +39 010 215641 Fax + 39 010 213665 www.learningvision.net e-mail: irsea@learningvision.net Partita IVA:
DettagliProgetto. Inserimento lavorativo per disabili psichici (borse lavoro) Comune di Foggia - Ufficio Città Sane. Città di Foggia
Progetto Inserimento lavorativo per disabili psichici (borse lavoro) Comune di Foggia - Ufficio Città Sane Inserimento lavorativo per disabili psichici Il progetto ha previsto l inserimento lavorativo
Dettaglicooperazione e sviluppo locale via Borgosesia, 30 10145 Torino tel. 011.74.12.435 fax 011.77.10.964 cicsene@cicsene.org www.cicsene.
cooperazione e sviluppo locale via Borgosesia, 30 10145 Torino tel. 011.74.12.435 fax 011.77.10.964 cicsene@cicsene.org www.cicsene.org cooperazione e sviluppo locale progetto CASA tecniche urbane percorsi
DettagliLINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE AL REGISTRO PUBBLICO DEGLI ASSISTENTI FAMILIARI DELLA PROVINCIA DELLA SPEZIA
LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE AL REGISTRO PUBBLICO DEGLI ASSISTENTI FAMILIARI DELLA PROVINCIA DELLA SPEZIA 1 INDICE 1. Definizione e finalità...3 2. Soggetti che possono presentare domanda di iscrizione...3
DettagliACCORDO. tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. e Regione Lombardia
ACCORDO tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Regione Lombardia SPERIMENTAZIONE DI PERCORSI FORMATIVI IN APPRENDISTATO PER L ESPLETAMENTO
DettagliVERSO UN SISTEMA REGIONALE AMPLIATO DEI SERVIZI AL LAVORO Giornata di confronto sui sistemi di accreditamento. Palermo 30 novembre 2010
VERSO UN SISTEMA REGIONALE AMPLIATO DEI SERVIZI AL LAVORO Giornata di confronto sui sistemi di accreditamento Palermo 30 novembre 2010 Cosa si intende per accreditamento? L art. 2 del DLgs 276/2003 definisce:
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
DettagliACCORDO TERRITORIALE TRA REGIONE DEL VENETO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE
ALLEGATO 1 ACCORDO TERRITORIALE TRA REGIONE DEL VENETO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE per la realizzazione di un offerta sussidiaria di percorsi di istruzione e formazione
Dettagli