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1 MODALITA DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA TURISTICO LOCALE DENOMINATO URBINO E IL MONTEFELTRO, ISTITUITO AI SENSI DELL ART. 5 COMMA 2 - DELLA LEGGE 135/2001 E RICONOSCIUTO DALLA REGIONE MARCHE AI SENSI DELLA DELIBERA G.R. N. 578 DEL 19/03/2002. Art.1) Istituzione ed ambito Il Sistema Turistico Locale (S.T.L.) denominato Urbino e il Montefeltro, promosso dai soggetti interessati con il protocollo d intesa sottoscritto in data 24/10/2001, allegato quale parte integrante al presente atto, istituito ai sensi dell art.5 comma 2 - della Legge 135/2001, e riconosciuto dalla Regione Marche ai sensi della delibera G.R. n. 578 del 19/03/2002, ricomprende l ambito territoriale dei seguenti Comuni appartenenti alle Comunità Montane dell Alta Valmarecchia, del Montefeltro, dell Alto e Medio Metauro, del Catria e Nerone: Auditore, Belforte all Isauro, Carpegna, Frontino, Lunano, Macerata Feltria, Mercatino Conca, Montecopiolo, Montecerignone, Piandimeleto, Pietrarubbia, Sassocorvaro, Sassofeltrio, Tavoleto, Acqualagna, Apecchio, Cagli, Cantiano, Piobbico, Borgopace, Mercatello sul Metauro, S. Angelo in Vado, Peglio, Urbania, Urbino, Fermignano, Petriano, Montecalvo in Foglia, casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, Sant Agata Feltria, Talamello, nonché del Comune di Fossombrone, inteso quale bacino integrato di offerta turistica. Art.2) Finalità Al fine di perseguire gli obiettivi fissati nelle linee guida di Sviluppo Turistico, i soggetti aderenti al S.T.L. Urbino e il Montefeltro si impegnano a: Programmare le linee guida dello sviluppo turistico dell area, coordinando le strategie e le azioni dei diversi attori territoriali coinvolti; sostenere attività e processi di aggregazione e di integrazione tra le imprese turistiche; attuare interventi di qualificazione dell offerta turistica, con particolare riferimento: valorizzazione beni ambientali; valorizzazione beni culturali; miglioramento dei servizi; artigianato locale; settore agro-alimentare; salvaguardia ambientale; valorizzazione aree protette; edilizia rurale; centri storici minori; musei partecipati; sostenere l innovazione tecnologica dei centri di informazione e accoglienza ai turisti in rete; sostenere la riqualificazione delle imprese turistiche; graziano/dr.massi/s.t.l. 1
2 promuovere il marketing telematico e la relativa commercializzazione dei prodotti turistici tipici; definire e gestire l uso del marchio; facilitare l accesso alla fruizione dei prodotti del territorio attraverso una articolata rete di informazioni; A tal scopo, gli Enti ed i soggetti aderenti al Sistema, senza dar vita ad ulteriori organismi gestionali, intendono avvalersi degli strumenti della concertazione nonché di idonee intese per la migliore realizzazione del S.T.L.. Per perseguire le finalità di cui al presente articolo il Sistema Turistico Locale Urbino e il Montefeltro può sottoscrivere accordi di collaborazione con altri Sistemi, anche in ambito extra-regionale, per realizzare iniziative comuni e progetti speciali. Art.3) Strumenti di raccordo, concertazione, gestione Al Sistema Turistico Locale Urbino e il Montefeltro, partecipano la Provincia di Pesaro e Urbino, le Comunità Montane dell Alta Valmarecchia, del Montefeltro, dell Alto e Medio Metauro, del Catria e Nerone, le Associazioni di Operatori Turistici ed i Comuni aderenti, al fine di concertare le azioni da attivare, raccordare le potenzialità del territorio e promuovere le iniziative di interesse comune, concordando di utilizzare i seguenti strumenti di relazione e le seguenti modalità di funzionamento: a) istituzione di un comitato di intesa del Sistema Turistico Locale quale organismo istituzionale di indirizzo costituito dai seguenti componenti: -Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino o suo delegato; -Presidente della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino o suo delegato; -Presidente della Comunità Montana dell Alta Valmarecchia o suo delegato; -Presidente della Comunità Montana del Montefeltro o suo delegato; -Presidente della Comunità Montana dell Alto e Medio Metauro o suo delegato; -Presidente della Comunità Montana del Catria e Nerone o suo delegato; -Presidente della Società Montefeltro Leader o suo delegato; -Presidente del Consorzio Turistico Montefeltro o suo delegato; -Sindaci o loro delegati dei Comuni di Urbino e Fossombrone; -Presidente del Parco Sasso Simone e Simoncello o suo delegato; - Rappresentanti designati dalle Associazioni di categoria aderenti al Sistema b) organizzazione di una Cabina di Regia del S.T.L., quale organismo di concertazione dei soggetti aderenti o partecipanti al Sistema, che garantisca la partecipazione e la possibilità di proposta a tutti gli attori territoriali del sistema, siano essi Enti Locali, Enti funzionali, Associazioni di Categoria di operatori turistici, soggetti pubblici o privati interessati allo sviluppo turistico dell area; graziano/dr.massi/s.t.l. 2
3 c) identificazione del Consorzio Turistico Montefeltro già costituito ed operante con sede in Urbino, quale organismo di gestione del S.T.L., Referente per il raccordo con la Regione Marche e soggetto gestore dei progetti, delle attività e dei servizi, delle risorse finanziarie acquisite per lo sviluppo delle attività turistiche nell intera area del Sistema. Il Consorzio Turistico Montefeltro rappresenta a pieno titolo le Associazioni di operatori turistici e di titolari di strutture ricettive dell area in quanto realizzato mediante fusione per incorporazione del Consorzio per la valorizzazione della ospitalità territoriale del Montefeltro avente sede a S. Leo, del Consorzio "Terre di Urbino" avente sede a Urbania e del Consorzio Operatori Turistici Catria e Nerone, avente sede a Cagli, organismi misti pubblico-privato, caratterizzati dalla partecipazione diretta, in qualità di soci, sia di operatori turistici, associazioni di categoria, imprese del settore, che di Enti Pubblici. Gli strumenti di raccordo tra i suddetti organismi sono disciplinati dalle presenti modalità attuative di funzionamento del Sistema, che ogni soggetto aderente al Sistema stesso è tenuto ad accettare e rispettare, previa approvazione da parte dei competenti organi deliberanti se trattasi di Enti Pubblici, ovvero da parte dei competenti organismi decisionali se trattasi di soggetti privati, Art.4) Comitato d intesa Il Comitato d intesa del S.T.L. ha il compito di delineare gli obiettivi strategici del piano di sviluppo turistico, di indicare gli indirizzi d intervento e di garantire che vi sia rispondenza tra gli obiettivi, i contenuti, i programmi e le azioni che vengono intrapresi, tenendo presenti gli interessi generali dei territori di cui gli Enti Locali sono espressione. Il Comitato d intesa in particolare approva le linee guida dello sviluppo turistico dell area, indica gli indirizzi e gli eventuali impegni di cofinanziamento delle iniziative da realizzare, formula le proposte delle strategie d intervento, approva le direttive per la attività dell organismo di gestione di cui all art.6 e ne verifica la coerente applicazione. Il Comitato d intesa si avvale di un gruppo tecnico formato da esperti del settore individuati dagli Enti Locali, anche mediante l utilizzo delle professionalità operanti negli Enti stessi. Art.5) Cabina di Regia La Cabina di Regia del S.T.L. ha il compito di assicurare un processo di partecipazione, di animazione e di concertazione territoriale per costruire un progetto di sviluppo partecipato e fondato sulle scelte degli attori locali, parti sociali ed Enti Locali, individuando linee di intervento che rappresentino e rispecchino le vocazioni e le potenzialità endogene del territorio. L attività di concertazione della Cabina di Regia dovrà coinvolgere direttamente la Provincia, le Comunità Montane, i Comuni aderenti, i soggetti delle rappresentanze degli interessi, le imprese del settore e gli attori locali, e dovrà far emergere e mettere a fuoco quelli che possono essere gli interessi strategici dei territori dell area del Sistema. In particolare, l attività di graziano/dr.massi/s.t.l. 3
4 concertazione dovrà puntare sulla valorizzazione sia dei beni ambientali che di quelli culturali e in generale di tutti i prodotti tipici locali, in modo che lo sviluppo turistico possa avere ricadute positive non solo sul settore dei servizi, ma anche sull artigianato tradizionale e non, oltre che sul settore agro-alimentare. La Cabina di Regia dovrà promuovere interventi di salvaguardia dell ambiente naturale, la valorizzazione delle aree protette, dell edilizia rurale a fini turistici, dei centri storici minori, dei beni culturali, la creazione, riqualificazione e riorganizzazione delle strutture ricettive, la realizzazione e riqualificazione di servizi ed impianti complementari all offerta turistica. Art.6) Organismo di gestione Il Consorzio Turistico Montefeltro con sede in Urbino avrà compiti di assistenza tecnica per la realizzazione del Piano di Sviluppo Turistico del Sistema Turistico Locale, di referente organizzativo nei confronti del partenariato locale e di referente operativo nei confronti della Regione Marche, avvalendosi di professionalità proprie e di quelle del gruppo tecnico di cui all art.4, con la funzione di organismo gestore delle iniziative, dei progetti, dei servizi, dei pacchetti turistici, delle risorse finanziarie messe a disposizione dal Sistema Locale. In particolare, il Consorzio Turistico Montefeltro tramite i propri organi consortili, provvederà a progettare, organizzare a gestire l attuazione degli interventi promossi e finanziati nel settore turistico, predisporrà e realizzerà programmi operativi d intervento e singole azioni attuative, sia con le proprie strutture, sia avvalendosi delle strutture degli Enti e soggetti consorziati, sia affidando le iniziative ed i servizi a soggetti idonei mediante convenzioni, intese od accordi. Nello specifico, il Consorzio Turistico Montefeltro dovrà assicurare lo svolgimento delle seguenti attività e funzioni (in raccordo con le leggi di settore e con la programmazione regionale): rapporto con gli Enti Pubblici; servizi nel settore turistico; rapporto con il territorio del Sistema; definizione ed uso del marchio; comunicazioni interne ed esterne; valorizzazione del prodotto turistico; azioni promo-pubblicitarie; studio del mercato turistico dell area; potenziamento e valorizzazione delle strutture ricettive; potenziamento e valorizzazione delle risorse umane; Al fine di realizzare le attività suddette, il Consorzio potrà utilizzare sia le quote di finanziamento del fondo di cui all art.6 della Legge 135/2001, sia le risorse finanziarie messe a disposizione dai soggetti aderenti, di cui al successivo art.7. graziano/dr.massi/s.t.l. 4
5 Art.7) Partecipazione finanziaria Gli Enti ed i soggetti aderenti al Sistema si impegnano a sostenere una partecipazione finanziaria annua per il funzionamento dell organismo di gestione, previo riconoscimento del S.T.L. da parte della Regione Marche, con le seguenti modalità: la Provincia di Pesaro e Urbino con una quota di. ; la Camera di Commercio di Pesaro e Urbino con una quota di ; le Comunità Montane con una quota fissa di Euro 4.131,66 ( ) oltre ad un a quota di Euro 0,052/abitante (. 100/abitante); i Comuni costituenti (Urbino e Fossombrone) con una quota fissa di Euro 4.131,66 ( ) oltre ad un a quota di Euro 0,052/abitante (. 100/abitante); i soggetti privati con quote determinate annualmente in sede di concertazione nella Cabina di Regia, in relazione ai progetti da attivare, alle iniziative da realizzare ed ai servizi da utilizzare. Art.8) Fasi per la definizione del Sistema Il Sistema Turistico Locale denominato Urbino e il Montefeltro seguirà il seguente percorso costitutivo e le seguenti fasi di sviluppo del Sistema: a) sottoscrizione di un protocollo d intesa da parte dei soggetti promotori, avvenuta in data 24/12/2001; b) adesione al Sistema da parte di Enti Pubblici e Soggetti privati, con la contestuale approvazione del presente regolamento di funzionamento e l impegno di assicurare la partecipazione finanziaria per le finalità di cui al precedente art.7; c) costituzione dell Organismo di Gestione, tramite fusione per incorporazione nel Consorzio Turistico Montefeltro dei tre Consorzi di operatori turistici già operanti nei territori delle Comunità Montane di Carpegna, di Novafeltria, di Cagli e di Urbania; d) realizzazione di una struttura snella nell ambito dell organismo di gestione in grado di seguire l attuazione delle linee di sviluppo turistico, delle iniziative e dei progetti da realizzare sul territorio, delle manifestazioni promozionali, dei pacchetti turistici e di tutte le azioni necessarie per il funzionamento del Sistema. Il Comitato d Intesa del Sistema assicura il monitoraggio delle azioni sviluppate, almeno con cadenza semestrale, al fine di valutare la coerenza della azione con gli obiettivi prefissati e la eventuale ridefinizione delle linee d intervento, in collaborazione con il soggetto gestore del Sistema Turistico Locale. In particolare il monitoraggio verrà svolto attraverso una azione di valutazione per : verificare gli ostacoli ed i problemi che potrebbero nascere nella fase di realizzazione degli interventi, analizzarli e porvi rimedio; verificare lo stato di avanzamento al fine di impostare un eventuale riprogrammazione del programma maggiormente coerente con le realtà e la domanda/offerta del territorio; graziano/dr.massi/s.t.l. 5
6 misurare l impatto socio-economico ed ambientale del Programma a seguito degli interventi realizzati; divulgare le informazioni sull avanzamento degli interventi; operare mediante criteri di efficacia e di efficienza. Art.9) Norma di rinvio Per quanto non previsto nel presente regolamento, si fa rinvio alle norme delle Legge 135/2001, al Piano Turistico Regionale delle Marche, alle direttive della delibera G.R. del 19/03/2002 e alle normative vigenti in materia. MONICA/STL/Reg_def graziano/dr.massi/s.t.l. 6
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