La libertà religiosa nell'ordinamento. Breve evoluzione storica e norme costituzionali

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1 La libertà religiosa nell'ordinamento costituzionale italiano Breve evoluzione storica e norme costituzionali

2 La rilevanza del fenomeno religioso in una prospettiva storica 2 Il concetto di libertà religiosa come diritto fondamentale della persona viene elaborato compiutamente nel Settecento attraverso la rivendicazione illuministica della libertà di coscienza. Il nucleo di tale libertà è però più antico ed affonda le sue radici nei problemi istituzionali e religiosi provocati ocati dallo sviluppo del cristianesimo nel contesto dell Impero romano. Da allora si è posto per gli Stati e per il potere politico i il problema del rapporto tra tra potere temporale e potere spirituale. ii

3 Alcuni riferimenti storici: d.c. l imperatore Costantino concede con l editto di Milano agli abitanti dell Impero romano di professare la religione che vogliono. 380 d.c. l imperatore Teodosio con l editto di Tessalonica stabilisce che il Cristianesimo è la religione di Stato. XVI secolo: riforma protestante che nell originaria concezione luterana prevedeva il diritto itt all interpretazione t i personale della Bibbia 1648, con il Trattato di Westfalia si introduce il principio territorialistico: negli Stati la religione di Stato dioveva corrispondere con quella del Re. XVII secolo: frange marginali e dissidenti rispetto al cattolicesimo ed al protestantesimo fuggono oltreoceano in quelli che diventeranno gli Stati Uniti d America. Rivoluzione francese: segna la nascita della separazione tra Chiesa e Stato

4 I modelli che indicano i rapporti tra Stato e confessioni religiose: 4 Modello confessionista: i lo Stato t ha una religione i ufficiale (es. Paesi islamici) Modello laicista: non c è nessuna religione posta in una specifica posizione prioritaria. Modello della separazione: l ordinamento statuale e quello confessionale sono separati per cui, a) o lo Stato si disinteressa completamente del fenomeno religioso oppure b) regola autonomamente il fenomeno religioso. Modello concordatario: si sviluppano accordi singoli tra gli Stati e le confessioni religiose.

5 Il fenomeno religioso nella storia italiana: 5 Statuto Albertino del 1848 fa una scelta di tipo confessionale. L art. 1 dello St. stabilisce che la religione cattolica è la sola religione dello Stato. Al contempo a livello di legislazione ordinaria si attuano scelte tolleranti. Periodo liberale tende verso il modello della separazione (principio della libera Chiesa in libero Stato). Es. legge Casati e legge Siccardi 20 settembre 1870 i bersaglieri entrano a Roma e si apre la cd. questione romana: problema dei rapporti Stato-Vaticano e non expedit papale del Papa Pio IX (1874) sul divieto per i cattolici di partecipare alla vita politica con un partito cattolico. Patto Gentiloni del 1911 permette ai cattolici un primo rientro nella vita politica del Paese a condizione che la loro opera politica segua alcuni indirizzi religiosi. Patti ilateranensi chiudono nel 1929 la questione romana: accordi di diritto internazionale tra lo Stato italiano e la Santa Sede. La Costituzione italiana ingloba nell art. 7 i Patti Lateranensi: modello concordatario.

6 Le norme della Costituzione del 1948 che riguardano la religione: 6 Art. 2 Cost. (diritti itti inviolabili) i Art. 3 Cost. (divieto di discriminazione) Art. 7 Cost. (rapporti tra lo Stato t e la Chiesa Cattolica) Art. 8 Cost. (rapporti tra lo Stato e le confessioni religiose in generale) Art. 19 Cost.(libertà religiosa) Art. 20 Cost. (tutela delle istituzioni e delle associazioni religiose) Art. 117, secondo comma, Cost. (competenza legislativa esclusiva dello Stato in materia di religione.

7 La libertà religiosa 7 Art. 19: Tutti hanno diritto di professare liberamente, la propria religione in qualsiasi forma, libera o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume Sono quindi riconosciuti i tiin tale formulazione: a) il diritto di professare liberamente una religione; b) Il diritto di propaganda religiosa (inteso nel senso di proselitismo e diffusione); c) Libertà di culto, in pubblico ed in privato (limite esplicito del buon costume)

8 Artt. 7 e 8 Cost.: due modelli distinti 8 Il Costituente ha scelto un sistema diverso dallo statuto albertino: non c è più una religione di Stato. Si scelgono due modi distinti per regolare i rapporti tra Stato e confessioni religiose, motivati dalla diversa importanza assunta dalle varie confessioni nella storia italiana. L art Lart 7 si basa sul riconoscimento della Chiesa cattolica come Stato sovrano (Concordato, accordo internazionale). L art. 8 prevede il modello dell intesa tra Stato e rappresentanze religiose i non cattoliche. h

9 9 Questa scelta di differenziare ha di fatto dato una maggiore tutela alla Chiesa cattolica rispetto alle altre confessioni religiose. Grossi ritardi nella stipula delle intese con le altre confessioni religiose. Lungo periodo prima della revisione dei Patti Lt Lateranensi stipulati ltinel periodo id fascista, it avvenuta solo nel 1984.

10 Art. 7 Cost. 10 Principio cardine : Stato e Chiesa sono reciprocamente indipendenti e sovrani ciascuno nel proprio ordine. C è un reciproco riconoscimento. I Patti Lateranensi sono una fonte atipica e rinforzata: una legge ordinaria non può derogarli senza una nuova intesa con la Chiesa. Non possono essere sottoposti a referendum.

11 Dopo oltre 30 anni di trattative si è giunti alla revisione dei patti nel Essi infatti prevedevano norme in violazione dell art. 19 Cost. La revisione ha permesso di mettere la religione cattolica su un piano di maggiore eguaglianza rispetto alle altre religioni. In particolare: - scompare la definizione della religione cattolica come religione di Stato; - si introduce il principio i i della libera scelta di ognuno riguardo all insegnamento della religione cattolica nelle scuole. 11

12 Interventi della Corte costituzionale 12 La Corte cost. è intervenuta in vari casi in tema di libertà religiosa. Sent. 167/2005: la Corte ha dichiarato illegittima una norma del c.p. che prevedeva pene più severe per le offese fatte contro la religione i cattolica rispetto alle offese ad altri culti: necessaria equidistanza dello Stato nei confronti del fenomeno religioso. Sent. 508/2000: in base alla nostra Cost. vige il principio di laicità actàdello Stato. Tale principio p è un principio p supremo dell ordinamento e caratterizza il nostro Stato in senso pluralistico: devono convivere in posizione di eguaglianza libertà, religioni e culture diverse, a prescindere dai loro proseliti. La Corte richiama spesso il principio. i i

13 Art. 8 Cost. 13 Libertà ed eguaglianza g di tutte le confessioni religiose davanti alla legge e diritto di organizzarsi. Lo strumento previsto per regolare i rapporti tra lo Stato e le altre religioni è l intesa: all intesa deve seguire una legge. Intese concluse solo a partire dal 1984: Unione delle comunità ebraiche, Chiesa luterana, l Unione cristiana evangelica battista, Unione buddista, testimoni di Geova.