LA GESTIONE DELL INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA

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1 LA GESTIONE DELL INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA Parte II: Ricerca & Sviluppo Angelo Bonomi

2 LA RICERCA & SVILUPPO La ricerca & sviluppo costituisce il tipo principale di attività per realizzare l innovazione tecnologica, soprattutto quando questa possiede un certo grado di radicalità. Se con il paesaggio tecnologico possiamo seguire il percorso che questa effettua alla ricerca di condizioni ottimali per la tecnologia, questo non ci dice nulla delle condizioni, dei fattori e della dinamica di questa esplorazione. Su questi aspetti sono stati sviluppati vari modelli che descrivono vari aspetti di questa complessa attività e che hanno subito anche un evoluzione in funzione dell evoluzione che la stessa attività di ricerca & sviluppo ha avuto negli anni. I modelli elaborati si possono dividere in due categorie: i modelli dinamici che descrivono l evoluzione nel tempo dell attività di R&S nella realizzazione di un innovazione e i modelli strutturali che descrivono le relazioni che la R&S ha con altre attività a lei esterne ma che la condizionano. Esistono infine delle rappresentazioni delle possibili strategie d impresa che si possono avere per i progetti di R&S.

3 I MODELLI DINAMICI DELLA RICERCA & SVILUPPO Un primo modello dinamico dell attività di R&S venne presentato da Freeman in uno studio fatto per l OCSE nel 1974 e divide questa attività in tre fasi: la prima di ricerca di base, la seconda di ricerca applicata e infine di sviluppo industriale dell innovazione. Questo schema, molto diffuso è ancora adesso un riferimento quando si parla di R&S. Questo modello, anche se corretto sotto molti aspetti, è però molto semplificato rispetto al processo reale della R&S che è molto complesso. Ad esempio la ricerca di base è si essenziale per iniziare un innovazione ma può rivelarsi utile anche in tutte le altre fase di sviluppo. Un modello alternativo può essere derivato dal paesaggio tecnologico in cui la dinamica dell innovazione è vista come un esplorazione del paesaggio e inizia con attività di R&S per poi andare verso attività di learning by doing che può accompagnare la tecnologia fino alla fine del suo utilizzo. In questo caso la ricerca di base interviene continuamente come aiuto nell esplorazione del paesaggio. Infine un ultima maniera di vedere la dinamica della R&S è quella di considerare un gran numero di progetti iniziali e vedere come questi vengano via via abbandonati in funzione di vari fattori tecnici, economici, sociali, commerciali e industriali.

4 MODELLO OCSE (Freeman 1974) RICERCA DI BASE (ORIENTATA) RICERCA APPLICATA (RICERCA INDUSTRIALE) SVILUPPO INDUSTRIALE (PRECOMPETITIVO)

5 MODELLO DEL PAESAGGIO TECNOLOGICO (Bonomi 2001) Attività di ricerca & sviluppo RICERCA SCIENTIFICA Attività di learning by doing

6 N PROGETTI D INNOVAZIONE TECNOLOGICA (SCALA LOGARITMICA) ZONA DEL RISCHIO TECNOLOGICO ZONA DEL RISCHIO SOCIO-ECONOMICO VALLE DELLA MORTE DEI PROGETTI DI R&S ZONA DEL RISCHIO INDUSTRIALE E COMMERCIALE STUDI DI FATTIBILITA SVILUPPO INDUSTRIALE INDUSTRIALIZZAZIONE GRADO DI AVANZAMENTO DEI PROGETTI TEMPO

7 I MODELLI STRUTTURALI DELLA RICERCA & SVILUPPO I modelli strutturali della R&S presentano lo schema dei flussi di informazioni e finanziamenti che avvengono tra l attività di R&S e le sorgenti di finanziamenti (mercato dei capitali, aiuti pubblici, ecc) e di informazione (ricerca scientifica, letteratura, banche dati, ecc.) che sono necessari per il funzionamento di questa attività. Uno dei primi schemi di questo tipo è stato proposto da Dumbleton nel 1986 e riguarda la tipica attività di ricerca che è svolta praticamente completamente all interno di un impresa. Questo modo di fare ricerca ha subito con gli anni dei cambiamenti per il ruolo assunto dai laboratori esterni in grado di condurre progetti di R&S su contratto e offrire le competenze necessarie per svolgere questa attività non disponibili nell impresa. Questo tipo di R&S, studiato da Mordchelles-Regnier e chiamato nel 1990 ricerca & sviluppo adattativa, modifica in una certa misura lo schema originario di Dumbleton. Negli ultimi anni si è infine assistito a una ulteriore evoluzione dell attività di R&S in cui l impresa ricerca attraverso cooperazioni, cosviluppi con altre imprese e vari organismi in grado di fare R&S (laboratori esterni, start up) il mix ottimale di competenze necessarie per il progetto ricorrendo anche ad aiuti e capitali esterni come il venture capital (Haour, 2004).

8 MODELLO DELLA RICERCA & SVILUPPO (Dumbleton 1986) Margini di profitto Finanziamenti Informazione Aiuti pubblici Capitali : Seed, Venture, Sviluppo ATTIVITA R & S Informazio ne da: Scienza Tecnologia R&S Progetti CICLO INTERNO CICLO ESTERNO Nuovi prodotti e processi Rapporti Campioni Prototipi Informazione Pubblicazioni Documenti Brevetti

9 MODELLO DELLA R&S ADATTATIVA (Mordchelles-Regnier 1990) Margini di profitto Finanziamenti Informazione Aiuti pubblici Capitali : Seed, Venture, Sviluppo ATTIVITA R & S ORGANIZZAZIONI DI RICERCA SU CONTRATTO Informazio ne da: Scienza Tecnologia R&S Progetti CICLO INTERNO CICLO ESTERNO Nuovi prodotti e processi Rapporti Campioni Prototipi Informazione Pubblicazioni Documenti Brevetti

10 MODELLO DELL INNOVAZIONE DISTRIBUITA (Haour 2004) Venture Capital Ricerca su contratto Start up IMPRESA Cooperazione (rete aperta) Licenze Co-sviluppo (rete chiusa)

11 LE RAPPRESENTAZIONI DELLA RICERCA & SVILUPPO La R&S rappresenta un attività strategica di un impresa e deve quindi coordinarsi con la strategia generale di questa. Una caratteristica di questa attività è la grande incertezza sui risultati di un progetto di R&S soprattutto all inizio. Occorre però distinguere tra incertezza e rischio poiché il rischio riguarda la probabilità di certi risultati mentre l incertezza rappresenta l impossibilità di valutare il rischi. L attività di R&S è quindi in un certo senso un modo di trasformare l incertezza in un rischio. E possibile rappresentare la relazione tra rischio e incertezza in un grafico che mostra come variano nel tempo i vari tipi di incertezza di un progetto in funzione dell investimento necessario per questo. Esistono poi molte possibili rappresentazioni delle strategie e i rischi associati alla R&S. Due utili rappresentazioni sono: la prima che mette in relazione il ritorno di investimento con l incertezza del progetto mentre la seconda che mette in relazione, innovazione tecnologica, mercati e rischio.

12 EVOLUZIONE DELL INCERTEZZA NELLA R&S TIPO DI INCERTEZZA INCERTEZZA O INVESTIMENTI R&S ALTA Punto critico Fattibilità tecnologica Performance Costi Accettabilità del mercato INVESTIMENTI R&S MEDIA BASSA TEMPO (anni)

13 TECNOLOGIA E MERCATO NELLA R&S INNOVAZIONE TECNOLOGICA NUOVA TECNOLOGIA IN MERCATO ESISTENTE INNOVAZIONE RADICALE (Nuova tecnologia in nuovo mercato) Crescita del rischio INNOVAZIONE INCREMENTALE TECNOLOGIA ESISTENTE IN NUOVO MERCATO INNOVAZIONE DI MERCATO

14 RISCHIO E REDDITIVITA NELLA R&S REDDITIVITA DEL PROGETTO DI R&S ALTA BASSA A B C P P : progetto iniziale per innovazione radicale A : progetto con risultato di elevata redditività (5% - 10% di probabilità) B : progetto con risultato di bassa redditività (30% - 55% di probabilità) C : progetto abbandonato o senza redditività (40% - 60% di probabilità) BASSA ALTA INCERTEZZA/RISCHIO DEL PROGETTO DI R&S

15 INDUSTRIA BASSA % R&S (Tessile, Costruzione, Meccanica, ecc.) MEDIA % R&S (Chimica, Elettronica. ecc.) ALTA %R&S (Farmaceutica, ICT, ecc.) ORGANIZZAZIONI DI RICERCA SU CONTRATTO SOCIETA CON ATTIVITA DI R&S (Start up, ecc.) 0% 3% 5% 10% 60% 80% 90% 100% % TIPICA DI INVESTIMENTI IN R&S SUL FATTURATO

16 RIFLESSIONE FINALE SULLA R&S FARE R&S SIGNIFICA OPERARE IN AMBIENTE OSTILE E CAOTICO CON REGOLE MALDEFINITE CHE DEVONO ESSERE INTERPRETATE DI VOLTA IN VOLTA E CHE POSSONO CAMBIARE IMPROVVISAMENTE SENZA PREAVVISO SAPENDO CHE NIENTE RICERCA NIENTE FUTURO

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