Il risarcimento equitativo.

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1 Il risarcimento equitativo. Firenze, 26 novembre Corso di Diritto civile Prof. Giuseppe Vettori Mario Mauro

2 Abstract Rapporto tra risarcimento equitativo e principio di integrale riparazione del danno. Questioni connesse Quale significato ha l equità? Quali sono i presupposti? Quali sono i limiti? Dubbio nasce dall art. 1226: se il danno non può essere provato nel suo preciso ammontare

3 Risarcimento secondo equità. Le norme. Art Valutazione equitativa del danno. Se il danno non può essere liquidato nel suo preciso ammontare, è liquidato dal giudice con valutazione equitativa Che significato ha il richiamo all equità? Art Valutazione dei danni. Il lucro cessante è valutato con equo apprezzamento delle circostanze del caso.

4 Risarcimento secondo equità. Art. 1226, Impossibilità di liquidare il danno nel suo preciso ammontare Il procedimento equitativo è finalizzato a colmare le lacune insuperabili nella determinazione del danno (Cass /2007) Fatto illecito e conseguenze dannose sono già state provate. Non è stata (e non è possibile) provata la misura patrimoniale delle conseguenze. Giudizio di equità c.d. correttiva o integrativa (Cass., 20990/2011) Caso diverso dall art. 113 c.p.c., giudizio che investe l intera fattispecie.

5 Risarcimento secondo equità. I presupposti. 113 c.p.c. Fatto illecito Conseguenze Liquidazione Fatto illecito e conseguenze sono già state provate c.c. Provare impossibilità di liquidare il danno nel preciso ammontare

6 La struttura del giudizio. Limiti EQUITA Controllo Non significa arbitrio Strumento di adattamento del caso concreto (ADEGUATEZZA) Garantire l intima coerenza dell ordinamento (PROPORZIONE)

7 Risarcimento secondo equità. Finalità. Cass., 7 giugno 2011, n : L equità sarebbe la regola del caso concreto, individuata non attraverso una interpretazione o estrapolazione del testo della legge, ma dello spirito di quest ultima, inteso quale regola di adeguatezza della fattispecie astratta al caso sub iudice. Adeguatezza L equità ha la funzione di garantire l intima coerenza dell ordinamento, assicurando che casi uguali non siano trattati in modo disuguale o viceversa: sotto questo profilo l equità vale ad eliminare le disparità di trattamento e ingiustizie. Proporzione È regola del caso concreto ma anche parità di trattamento

8 Struttura del giudizio. Articolazione del giudizio Criteri negativi Criteri positivi Giudice dovrà dare adeguato riscontro del ricorso al criterio equitativo, indicando il processo logico e gli elementi della fattispecie concreta considerati (Cass., 13288/2007) Illegittima una motivazione che si fondi su motivazioni tautologiche, contraddittorie, insufficienti e che non dia conto della realtà dei fatti (Cass., 1529/2010) Cass., 19148/2005: Ø Il giudice non è tenuto ad una dimostrazione particolareggiata di ogni singolo elemento Ø Sufficiente che il suo accertamento sia scaturito da un esame della situazione processuale globalmente considerata

9 Limiti. Limiti al giudizio equitativo Garantire a chi abbia subito un danno un ristoro efficiente del pregiudizio subito Per rispondere alle esigenze odierne poste dal dato sociale Mediante meccanismi probatori agevolati ed efficienti LIMITI Evitare automatismi risarcitori Parità di trattamento Rispetto delle regole sulla causalità giuridica Rispetto del principio di integralità del risarcimento

10 Esempi Il danno alla persona Conseguenze patrimoniali Conseguenze non patrimoniali Riguarda la capacità di produrre reddito della persona. ü Gravità del fatto ü Condizioni soggettive ü Entità della sofferenza ü Turbamento d animo

11 Risarcimento secondo equità. Danno patrimoniale alla persona 2056: Il lucro cessante è valutato con equo apprezzamento delle circostanze del caso Danno patrimoniale alla persona Lucro cessante: Perdite che non costituiscono depauperamenti connessi all evento di danno ma alla mancata percezione di un reddito Accertare se e come la compromissione psicofisica di una persona abbia prodotto conseguenze sulla sua capacità lavorativa e sul suo reddito Gravità della lesione Reddito della vittima Età della persona

12 Risarcimento secondo equità. Il danno emergente. Risarcibile anche il danno emergente Spese mediche Spese per acquisto di farmaci Terapie Personale infermieristico Etc. ü Risarcibili solo se utili e necessarie ü Legate da un nesso di causalità con il danno

13 Risarcimento secondo equità. Il lucro cessante. Il lucro cessante: Capacità del soggetto leso di produrre reddito Per fare questa valutazione bisogna esprimere due giudizi A. Accertamento della diminuzione della integrità fisica B. Proiezione di questa nell ambito della vita lavorativa della persona Difficile stabilire un rapporto tra lesione e riduzione del reddito

14 Risarcimento secondo equità. Danno patrimoniale alla persona. Accertamento della diminuzione della integrità fisica D. Lgs. 23 febbraio 2000, n. 38 (INAIL) prevede tre tabelle Tabella medico legale delle menomazioni Tabella per indennizzo del danno biologico Tabella per indennizzo del danno patrimoniale ü Tabella per le menomazioni è strumentale alla valutazione dell invalidità ü Stabilita l invalidità bisogna valutare come questa incida nella capacità di produrre reddito

15 Risarcimento secondo equità. Danno patrimoniale alla persona. Invalidità temporanea e permanente ü La malattia può provocare conseguenze di carattere permanente nella vittima ü Tuttavia può accadere che gli effetti dannosi si esauriscano nel periodo di invalidità temporanea Invalidità temporanea assoluta: Impedisce totalmente e di fatto all infortunato di attendere al proprio lavoro (D.P.R.1124/1965, art. 3) Invalidità temporanea parziale: Inabilità che impedisce solo in parte di attendere al lavoro Parametro è il reddito annuale percepito

16 Risarcimento secondo equità. Danno patrimoniale alla persona. Invalidità temporanea Lavoratore dipendente Danno è sopportato dal datore di lavoro che continua a pagare lo stipendio Ad eccezione degli extra eventualmente percepiti dal lavoratore Lavoratore autonomo Danno calcolato sul denuncia dei redditi più alta degli ultimi tre anni Possono concorrere criteri che tengono conto il solo differimento della produzione del reddito e riducono il risarcimento

17 Risarcimento secondo equità. Danno patrimoniale alla persona. INVALIDITA PERMANENTE. Capacità lavorativa generica e specifica Per il medesimo danno, diversi sono i criteri per valutare come abbia inciso sulla capacità di produrre reddito di un determinato soggetto Capacità lavorativa generica: Prende a riferimento il lavoro dell uomo medio o dell operaio tipo Capacità lavorativa specifica: Riguarda gli esiti peggiorativi della lesione sullo specifico lavoro esercitato dalla vittima In che rapporto stanno la capacità lavorativa generica e specifica? La misura è data dal caso concreto.

18 Risarcimento secondo equità. Danno patrimoniale alla persona. Esempio Perdita di un dito della mano Incapacità lavorativa generica del 8-10 % Incapacità lavorativa specifica Impiegato, la generica coincide con la specifica Pianista Specifica: perdita totale della capacità lavorativa MA potrà dedicarsi ad altre attività: insegnamento, composizione, arrangiamento Invalidità specifica totale dovrà essere proporzionalmente ridotta in considerazione della generica micropermanente. Diversamente, arricchimento ingiustificato della vittima

19 Risarcimento secondo equità. Danno patrimoniale alla persona. Danno subito dal minore e riduzione della futura capacità lavorativa Massima espressione del giudizio equitativo Se il minore non lavora, non significa che non abbia patito un danno Il risarcimento va compiuto in base alla futura capacità lavorativa (Cass., 13953/2007 e 4017/2013) Studi compiuti Inclinazioni Posizione economicosociale della famiglia Criterio residuale: Professione dei genitori

20 Risarcimento secondo equità. Danno non patrimoniale alla persona. È regola del caso concreto ma anche parità di trattamento Cass., 17 aprile 2013, n. 9231: Qualora il giudice, al fine di soddisfare esigenze di uniformità di trattamento su base nazionale, proceda alla liquidazione equitativa del danno non patrimoniale in applicazione delle "tabelle" predisposte dal Tribunale di Milano è tenuto ad esplicitare, in motivazione, se e come abbia considerato tutte le circostanze del caso concreto per assicurare un risarcimento integrale del pregiudizio subìto da ciascun danneggiato. Utilizzo delle tabelle di Milano per il risarcimento del danno non patrimoniale biologico. Garantire l intima coerenza dell ordinamento

21 Risarcimento secondo equità. Danno non patrimoniale alla persona. Danno non patrimoniale: ü è refrattario ad un esatta e precisa determinazione ü Non è misurabile in denaro Tabelle milanesi, le più diffuse Tabelle proprie (Roma, 2013) Criterio equitativo puro Liquidazione di singole voci Alcuni ponevano un tetto massimo Sistema a punto, media delle decisioni giudiziarie dello stesso ufficio Liquidazione unitaria?

22 Risarcimento secondo equità. Danno non patrimoniale alla persona. Lesione 80%: da a Morte di un figlio: da a Perdita congiunto: a volte la moglie vale più del figlio; altre volte il contrario ü Viola principio di uguaglianza ü Mina la fiducia nella giustizia ü Lede la certezza del diritto ü Affida al caso l entità del risarcimento ü Ostacola conciliazioni e transazioni ü Alimenta le liti Costruire un sistema che parta dall equità e garantisca l uguaglianza

23 Risarcimento secondo equità. Le tabelle milanesi. I Danno permanente da lesione dell integrità psico-fisica Comprende, unitariamente, danno biologico e morale. Più personalizzazione. II Liquidazione del danno non patrimoniale da inabilità temporanea III Liquidazione del danno da morte dei prossimi congiunti

24 Risarcimento secondo equità. Le tabelle. Sono applicate in molti Tribunali Elaborate dall Osservatorio sulla giustizia civile, su dialogo tra giudici, avvocati e medici Nell elaborazione si sono considerati i principi affermati da Cass., 26972/2008 I criteri non sono fissati in astratto. C è la possibilità di personalizzare il danno. Cass., 12408/2011: Costituiranno d ora innanzi, per la giurisprudenza di questa Corte, il valore da ritenersi equo, e cioè quello in grado di g a r a n t i r e l a p a r i t à d i trattamento da applicare in tutti i casi in cui la fattispecie c o n c r e t a n o n p r e s e n t i circostanze idonee ad alimentare o ridurne l entità. La mancata applicazione è censurabile in Cassazione non per illogicità o incongruità della motivazione ma per violazione di legge.

25 Conclusioni. Equità e principio di integralità del risarcimento: Il principio di integrale risarcimento non può subire restrizioni, soprattutto quando riguarda la tutela di un diritto fondamentale della persona. L equità non si può discostare da questo principio ma lo declina Si svolge un operazione necessaria, di conformazione del principio alle caratteristiche del contesto di riferimento

26 Aristotele, l Etica Nicomachea, 350 a. C. Ciò che produce l aporia è il fatto che l equo è si giusto, ma non è il giusto secondo la legge, bensì un correttivo del giusto legale. Il motivo è che la legge è sempre una norma universale, mentre in alcuni casi singoli non è possibile trattare correttamente in universale. ( ). Quando, dunque, la legge parla in universale, ed in seguito avviene qualcosa che non rientra nella norma universale, allora è legittimo, laddove il legislatore ha trascurato qualcosa e non ha colto nel segno, per aver parlato in generale, correggere l omissione, e considerare prescritto ciò che il legislatore stesso direbbe se fosse presente, e che avrebbe incluso nella legge se avesse potuto conoscere il caso in questione. Perciò l equo è giusto, anzi migliore di un certo tipo di giusto, non del giusto in senso assoluto, bensì del giusto che è approssimativo per il fatto di essere universale. Ed è questa la lettura dell equo: un correttivo della legge, laddove è difettosa a causa della sua universalità Etica Nicomachea, V, 10, 1137b, 11-27

27 GRAZIE!

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