IL CONCETTO DI DANNO ALLA PERSONA

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Vanessa Genovese
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1 IL CONCETTO DI DANNO ALLA PERSONA

2 Il principio informatore della materia in ambito civile stabilisce che qualsiasi comportamento antigiuridico che sia causa di danni a terzi obbliga chi l ha posto in essere al risarcimento.

3 Il libro IV del codice civile che disciplina le restituzioni e i risarcimenti riconosce due forme di responsabilità: 1. Responsabilità contrattuale Art c.c.: responsabilità debitore - il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno, se non prova che l inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile 2. Responsabilità extracontrattuale Art c.c.: risarcimento per fatto illecito - qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno.

debitore - il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno, se non prova che l inadempimento o il ritardo è stato

4 DANNO INGIUSTO (pregiudizio di un bene individuale giuridicamente protetto) Nesso di causalità Condotta illecita Inadempimento contrattuale Nesso di causalità Responsabilità extracontrattuale o aquiliana Responsabilità contrattuale

illecita Inadempimento contrattuale Nesso di causalità

5 Quale è il valore economico della persona? Melchiorre Gioia ( ), propose la regola del calzolaio: un calzolaio confeziona due scarpe al giorno. A seguito di un danno ingiusto confeziona una sola scarpa al giorno. L entità del risarcimento dovrà essere calcolata moltiplicando il valore di una scarpa per i giorni lavorativi che gli restano. Cazzaniga (primi 900), introduce il concetto di capacità lavorativa generica. Gerin (seconda metà 900), introduce il concetto di validità psicosomatica individuale Corte di cassazione (anni 80), il danno cosiddetto biologico deve essere considerato risarcibile indipendentemente dalla capacità di produrre reddito.

L entità del risarcimento dovrà essere calcolata moltiplicando il valore di una scarpa per i giorni lavorativi che gli restano.

6 LE COMPONENTI DEL DANNO A PERSONA 1. Danno biologico 2. Danno patrimoniale 3. Danno non patrimoniale o morale

7 DANNO BIOLOGICO (o danno alla validità o danno alla salute) Validità (Gerin): efficienza psicosomatica dell individuo a svolgere qualsiasi attività lavorativa ed extralavorativa. In questo senso il concetto di validità coincide con il concetto di salute secondo OMS (stato di benessere fisico, psichico e sociale e non solo assenza di malattia).

8 DETERMINANTI DEL DANNO 1. Evento lesivo Antecedente lesivo esterno all organismo. Si deve verificare: a. Natura, entità, cronologia, modalità b. Efficacia lesiva c. Compatibilità tra la violenza e le modalità dell azione lesiva e le conseguenze prodotte. 2. Lesione È il prodotto dell azione dell antecedente lesivo Va valutata sia come prodotto del fatto lesivo (diretto, indiretto, concausale ) sia nei suoi connotati intrinseci (natura, sede, gravità, estensione). Ha carattere dinamico. 3. Menomazione È l esito dannoso, anatomico o funzionale stabile e durevole 4. Danno risarcibile Conseguenza economicamente valutabile della menomazione

Lesione È il prodotto dell azione dell antecedente lesivo Va valutata sia come prodotto del fatto lesivo (diretto, indiretto, concausale ) sia nei suoi

9 1. DANNO BIOLOGICO TEMPORANEO O INVALIDITÀ TEMPORANEA E la compromissione temporanea della validità psicofisica. Comprende i giorni di malattia + i giorni di convalescenza, desunti dai certificati e dal tipo di lesione 2. DANNO BIOLOGICO PERMANENTE O INVALIDITÀ PERMANENTE Si considera la validità psico-fisica di un individuo come pari a 100% e la compromissione permanente diquesta è espressa in numero percentuale.

Comprende i giorni di malattia + i giorni di convalescenza, desunti dai certificati e dal tipo di

10 DANNO PATRIMONIALE 1. DANNO EMERGENTE: Spese sostenute a causa del danno per terapie, protesi, accertamenti diagnostici, certificazioni, mezzi di trasporto, 2. LUCRO CESSANTE Conseguente alla riduzione della capacità lavorativa in atto (capacità lavorativa specifica). Invalidità permanente > ripercussione di questa sulla capacità lavorativa specifica > ripercussione sulla capacità di guadagno (la % di riduzione è decisa dal Magistrato) = danno da lucro cessante (accrescimento patrimoniale che il daneggiato avrebbe conseguito se non fosse venuto ad impedirlo il fatto generatoredel danno).

LUCRO CESSANTE Conseguente alla riduzione della capacità lavorativa in atto (capacità lavorativa specifica).

11 DANNO MORALE Sofferenza conseguente al danno La risarcibilità è ammessa solo in presenza di un illecito penale Competenza esclusiva del Magistrato. CASI PARTICOLARI DANNO DA MORTE Danno patrimoniale: risarcimento agli eredi in base al reddito che il congiunto avrebbe devoluto agli stessi. Danno morale DANNO A MINORE DI ANNI 15 Invalidità permanente: a causa delle modificazioni a cui andrà incontro il corpo del bambino, gli esiti funzionali si possono apprezzare solo a distanza di tempo. Incapacità lavorativa: un buon compromesso è rappresentato dalla valutazione della riduzione delle chance lavorative.

Danno morale DANNO A MINORE DI ANNI 15 Invalidità permanente: a causa delle modificazioni a cui andrà incontro il corpo del bambino, gli esiti

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