Gli indicatori per l analisi della congiuntura

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1 Gli indicatori per l analisi della congiuntura

2 Cos èla congiuntura Con il termine congiuntura si tende ad indicare la coesistenza, in ogni momento, di elementi diversi, la cui composizione dà luogo ad un evoluzione o ad un fatto specifico. La congiuntura economica può allora definirsi come il combinarsi, in ogni momento, di fenomeni socio-economici che determinano una particolare evoluzione del sistema economico. (Congiuntura economica e previsione; I.Cipolletta)

3 La congiuntura Il compito di chi svolge un analisi di tipo congiunturale è quello di osservare i fenomeni economici nel presente o comunque in un arco temporale riguardante il breve/brevissimo periodo (giorni/mesi/trimestri). L analisi del presente non può prescindere dalla conoscenza del passato per capire quale momento stia attraversando il ciclo economico (l entrata in un periodo di recessione; l inizio della ripresa, pur continuando a stare in una situazione economica di recessione; la fase di espansione).

4 La congiuntura L analisi del presente è poi fondamentale per effettuare una diagnosi del prossimo futuro (quindi per proiettare le tendenze di lungo periodo) e per formulare le scelte di politica economica considerate più opportune. Il conginturalista utilizza degli strumenti per misurare l evoluzione ciclica di un economia. Questi sono chiamati Indicatori congiunturali.

5 Gli Indicatori congiunturali Gli indicatori congiunturali sono di due tipi: - indicatori quantitativi, che misurano la dinamica effettiva delle variabili. Essi sono rilevati dall Istat con cadenza mensile o trimestrale. - indicatori qualitativi, le cosiddette survey, che misurano l umore dei principali attori del mercato (famiglie e imprese) e ne anticipano i comportamenti. Hanno cadenza mensile e ottengono informazioni sullo stato corrente e sulle aspattative fino ai 3 mesi. Essi sono stati prodotti dall Isae fino al 31 Dicembre del 2010, dal 1 Gennaio 2011 sono prodotte dall Istat.

6 Gli indicatori quantitativi I principali indicatori quantitativi sono: - Le componenti del Conto risorse e impieghi; -L indice di produzione industriale; - Le statistiche del commercio estero di beni; - L indice dei prezzi al consumo; - La rilevazione campionaria sulle forze di lavoro.

7 L indice di produzione industriale L indice di produzione industriale misura la variazione nel tempo del volume fisico della produzione effettuata dall industria in senso stretto (industria con esclusione delle costruzioni). Si tratta di una rilevazione statistica campionaria (un panel di circa 4300 imprese), che misura il volume di produzione dei beni inclusi in un paniere rappresentativo di 541 voci di prodotto. La classificazione delle attività economiche è quella Ateco La rilevazione èmensile ed èresa disponibile dall Istat con quasi due mesi di ritardo rispetto al dato che si osserva (l ultimo dato reso disponibile il 10 Maggio si riferisce all indice di produzione del mese di Marzo).

8 L indice di produzione industriale Il comunicato dell Istat rende noti l indice di produzione generale e quelli per Raggruppamenti Principali di Industrie (Rpi): beni di consumo durevoli, beni di consumo non durevoli, beni strumentali, beni intermedi e energia. Una disaggregazione maggiore è disponibile sulla banca dati congiunturale ConIstat. Le serie rese disponibili sono in dati grezzi; dati destagionalizzati (i dati vengono depurati da quelle variazioni stagionali, che impediscono di cogliere correttamente l evoluzione di breve termine dei fenomeni considerati, come ad es. il picco di consumi per il Natale o la caduta della produzione ad Agosto); dati corretti per gli effetti di calendario (i dati vengono depurati della componente attribuibile agli effetti del diverso numero di giorni di lavoro presenti nei singoli periodi dell anno: festività mobili (festività pasquali, anno bisestile).

9 L Indice di produzione industriale Possiamo cogliere movimenti in espansione o in contrazione, nel breve periodo, calcolando le variazioni delle variabili che stiamo osservando in termini congiunturali o tendenziali. Definiamo variazioni congiunturali quelle che si hanno sul periodo precedente: g=(x 1 /x 0-1)*100 Definiamo variazioni tendenziali quelle che si hanno sullo stesso periodo dell anno precedente: g=(x 12 /x 0-1)*100

10 Tabella 1. Indici generali della produzione industriale: destagionalizzati, corretti per gli effetti di Periodo calendario e grezzi (base 2005=100). Produzione industriale: dati destagionalizzati (a) INDICI Variazioni congiunturali percentuali SERIE STORICHE Produzione industriale: dati corretti per gli effetti di calendario (b) INDICI Variazioni tendenziali percentuali Produzione industriale: dati grezzi (c) INDICI Variazioni tendenziali percentuali ,8-3,4 102,4-3, ,6-18,9 83,2-18, ,9 6,4 88,6 6, II-trim. 88,3 1,7 91,4 9,1 92,5 10,5 III-trim. 89,3 1,1 82,2 7,3 83,2 6,7 IV-trim. 88,8-0,6 90,1 5,0 91,2 4, I-trim. 88,7-0,1 89,5 1,9 89,3 2, marzo 80,0-3,7 87,3-25,9 88,4-19,9 aprile 80,3 0,4 79,1-25,9 81,3-27,2 maggio 81,6 1,6 87,6-21,8 84,1-24,2 giugno 81,2-0,5 84,8-23,3 85,8-20,8 luglio 83,7 3,1 93,5-18,6 96,3-18,6 agosto 82,0-2,0 46,3-18,3 45,8-15,8 settembre 83,6 2,0 90,1-16,1 92,0-16,1 ottobre 84,7 1,3 94,2-12,9 94,1-15,5 novembre 84,8 0,1 90,1-9,4 91,2-6,6 dicembre 83,8-1,2 73,2-6,5 75,7-3, gennaio 87,1 3,9 81,4 0,6 77,5-2,4 febbraio 86,7-0,5 87,7 4,2 87,2 4,2 marzo 86,6-0,1 94,2 7,9 97,6 10,4 aprile 87,6 1,2 86,3 9,1 89,4 10,0 maggio 88,4 0,9 95,1 8,6 94,1 11,9 giugno 88,8 0,5 92,9 9,6 94,0 9,6 luglio 89,1 0,3 100,0 7,0 99,9 3,7 agosto 90,6 1,7 51,4 11,0 52,5 14,6 settembre 88,3-2,5 95,1 5,5 97,1 5,5 ottobre 88,0-0,3 97,8 3,8 94,7 0,6 novembre 89,1 1,3 94,8 5,2 95,9 5,2 dicembre 89,2 0,1 77,8 6,3 83,0 9, gennaio 87,7-1,7 81,7 0,4 80,2 3,5 febbraio 89,0 1,5 89,8 2,4 89,3 2,4 marzo 89,4 0,4 97,1 3,1 98,4 0,8

11 Tabella 2. Indici destagionalizzati della produzione industriale per raggruppamenti principali di industrie (base 2005=100) (a) Periodo Beni di consumo Beni di consumo durevoli Beni di consumo non durevoli INDICI Variazioni congiunturali percentuali INDICI Variazioni congiunturali percentuali INDICI Variazioni congiunturali percentuali marzo ,6-0,1 101,7-1,1 105,4 0,2 aprile 105,4 0,8 101,5-0,2 106,4 0,9 maggio 101,6-3,6 101,8 0,3 101,5-4,6 giugno 105,2 3,5 103,9 2,1 105,5 3,9 luglio 102,6-2,5 99,7-4,0 103,4-2,0 agosto 101,4-1,2 93,6-6,1 103,4 0,0 settembre 100,5-0,9 95,0 1,5 102,0-1,4 ottobre 101,0 0,5 96,0 1,1 102,3 0,3 novembre 100,4-0,6 86,3-10,1 104,1 1,8 dicembre 98,9-1,5 88,5 2,5 101,7-2,3 gennaio ,1-1,8 85,8-3,1 100,1-1,6 febbraio 96,3-0,8 79,8-7,0 100,7 0,6 marzo 90,2-6,3 79,0-1,0 93,2-7,4 aprile 92,5 2,5 81,8 3,5 95,3 2,3 maggio 93,8 1,4 74,9-8,4 98,8 3,7 giugno 94,2 0,4 75,5 0,8 99,2 0,4 luglio 95,6 1,5 76,1 0,8 100,8 1,6 agosto 97,5 2,0 84,2 10,6 101,0 0,2 settembre 95,7-1,8 81,1-3,7 99,6-1,4 ottobre 96,0 0,3 80,5-0,7 100,1 0,5 novembre 96,8 0,8 81,3 1,0 100,9 0,8 dicembre 97,1 0,3 77,3-4,9 102,3 1,4 gennaio ,8 2,8 81,9 6,0 104,5 2,2 febbraio 97,3-2,5 80,3-2,0 101,8-2,6 marzo 96,3-1,0 81,0 0,9 100,3-1,5 aprile 96,6 0,3 79,7-1,6 101,1 0,8 maggio 98,4 1,9 80,8 1,4 103,1 2,0 giugno 97,1-1,3 78,3-3,1 102,1-1,0 luglio 97,4 0,3 78,4 0,1 102,4 0,3 agosto 97,6 0,2 79,4 1,3 102,4 0,0 settembre 95,9-1,7 74,9-5,7 101,4-1,0 ottobre 94,8-1,1 74,4-0,7 100,2-1,2 novembre 95,6 0,8 78,1 5,0 100,2 0,0 dicembre 96,7 1,2 78,0-0,1 101,7 1,5 gennaio ,6-2,2 81,4 4,4 98,1-3,5 febbraio 95,9 1,4 80,4-1,2 100,0 1,9 marzo 95,3-0,6 77,7-3,4 100,0 0,0

12 Tabella 2(segue). Indici destagionalizzati della produzione industriale per raggruppamenti principali di ind (base 2005=100) (a) Periodo INDICI Beni strumentali Beni intermedi Energia Variazioni congiunturali percentuali INDICI Variazioni congiunturali percentuali INDICI Variazioni congiunturali percentuali marzo ,5-1,1 103,5-0,3 100,0 2,5 aprile 116,7 1,0 104,1 0,6 101,7 1,7 maggio 113,8-2,5 101,2-2,8 96,3-5,3 giugno 112,9-0,8 102,1 0,9 98,1 1,9 luglio 109,9-2,7 100,5-1,6 95,1-3,1 agosto 105,0-4,5 101,7 1,2 97,9 2,9 settembre 105,0 0,0 95,4-6,2 98,8 0,9 ottobre 102,3-2,6 91,0-4,6 94,3-4,6 novembre 97,4-4,8 87,0-4,4 91,0-3,5 dicembre 93,1-4,4 80,9-7,0 90,0-1,1 gennaio ,9-5,6 76,9-4,9 89,4-0,7 febbraio 83,7-4,8 72,6-5,6 87,6-2,0 marzo 81,2-3,0 69,7-4,0 85,9-1,9 aprile 79,8-1,7 69,5-0,3 86,7 0,9 maggio 80,1 0,4 71,6 3,0 87,9 1,4 giugno 78,2-2,4 71,6 0,0 86,2-1,9 luglio 80,9 3,5 74,1 3,5 88,6 2,8 agosto 75,9-6,2 71,3-3,8 91,0 2,7 settembre 80,7 6,3 75,3 5,6 88,5-2,7 ottobre 82,8 2,6 75,8 0,7 89,9 1,6 novembre 83,6 1,0 75,7-0,1 87,9-2,2 dicembre 81,6-2,4 76,0 0,4 87,0-1,0 gennaio ,8 6,4 77,7 2,2 88,8 2,1 febbraio 86,0-0,9 78,7 1,3 90,9 2,4 marzo 85,9-0,1 78,6-0,1 90,5-0,4 aprile 87,0 1,3 79,5 1,1 90,0-0,6 maggio 88,2 1,4 79,5 0,0 89,6-0,4 giugno 90,3 2,4 80,1 0,8 90,3 0,8 luglio 90,9 0,7 79,7-0,5 92,2 2,1 agosto 96,1 5,7 81,9 2,8 89,8-2,6 settembre 91,7-4,6 80,3-2,0 87,5-2,6 ottobre 91,4-0,3 80,6 0,4 89,4 2,2 novembre 93,1 1,9 81,3 0,9 89,7 0,3 dicembre 91,6-1,6 82,1 1,0 93,3 4,0 gennaio ,6 0,0 81,4-0,9 88,9-4,7 febbraio 92,5 1,0 81,9 0,6 88,3-0,7 marzo 93,6 1,2 82,3 0,5 89,6 1,5

13 ,0 110,0 105,0 100,0 95,0 90,0 85,0 80,0 75,0 Indice destagionalizzato della produzione industriale (dati Istat) Indice mensile

14 GRAFICO PRODUZIONE INDUSTRIALE E PRODOTTO INTERNO LORDO (variazioni % tendenziali) 5,0 10,0 5,0 3,0 2,2 1,0 1,7 1,5 0,1 0,3 0,6 1,5 1,4 1,5 1,0 0,0-5,0-1,0-0,4-10,0-1,8-15,0-3,0-3,4-2,9-20,0-5,0-4,9-25,0-7,0-6, ,3-30,0 Prodotto interno lordo ( ) Produzione industriale ISTAT ( ), scala dx

15 L indice di diffusione industriale del Cer Il Cer utilizzando le serie rese disponibili dalla banca dati congiunturale ConIstat calcola un indice di diffusione industriale dell industria manifatturiera impiegando le serie corrette per i giorni lavorativi di 23 settori. Per ogni settore ne viene calcolata la variazione tendenziale. Se la variazione èmaggiore di zero il settore è considerato in espansione ed assume valore 1, diversamente assume valore 0. g=(x 12 /X 0-1)*100>0 espansione g=(x 12 /X 0-1)*100 0 contrazione

16 L indice di diffusione industriale La somma dei valori indicanti espansione/contrazione di tutti i settori, per ogni mese, diviso il totale dei settori considerati, ci danno due tipi di informazioni: -la quota del numero di comparti in espansione -la quota dei comparti in espansione pesata per il valore aggiunto di ogni singolo settore (il valore aggiunto è quello calcolato dall Istat nella struttura di ponderazione utilizzata per calcolare la serie di produzione industriale).

17 120,0 115,0 110,0 105,0 100,0 95,0 90,0 85,0 80,0 Italia Produzione manifatturiera e indice di diffusione (dati mensili destagionalizzati; base 2005=100; diffusione: quota del numero di comparti Ateco a 2 cifre in espansione tendenziale) 100,0 90,0 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 75,0 2007/1 2008/1 2009/1 2010/1 2011/01 0,0 Diffusione (scala dx) Indice mensile Indice mensile (m.m. 3 termini)

18 Produzione manifatturiera e indice di diffusione (dati destagionalizzati 2005=100; diffusione: quota del valore aggiunto 2005 dei comparti in espansione tendenziale) 120,0 115,0 110,0 105,0 100,0 95,0 90,0 85,0 80,0 75,0 2007/1 2008/1 2009/1 2010/1 2011/ Diffusione (scala dx) Indice mensile Indice mensile (m.m. 3 termini)

19 Le statistiche del commercio estero di beni Le statistiche del commercio estero di beni sono il risultato di due rilevazioni che hanno come oggetto gli scambi dell Italia con i Paesi dell Unione Europea (Ue) e con i paesi extra-ue. Le serie hanno frequenza mensile e sono fornite con circa due mesi di ritardo rispetto al periodo considerato (l ultimo dato disponibile è quello di Marzo ed èstato diffuso il 16 Maggio)

20 Le statistiche del commercio estero di beni L Istat fornisce la serie di esportazioni e importazioni generale, secondo la classificazione ATECO 2007 dei RPI (beni di consumo durevoli; beni di consumo non durevoli; beni strumentali; prodotti intermedi; Energia) e per settori di attività economica. I dati sono grezzi e destagionalizzati.

21 Tabella 3- Esportazioni, importazioni e saldi della bilancia commerciale (milioni di euro) Dati grezzi Dati mensili destagionalizzati Periodo Esportazioni Variazioni Importazioni Variazioni Saldo Esportazioni Variazioni Importazioni Variazioni Saldo (valori FOB) tendenziali perc. (valori CIF) tendenziali perc. (valori FOB) congiunturali perc. (valori CIF) congiunturali perc , , , , , , I trim , , , , II trim , , , , III trim , , , , IV trim , , , , I trim , , , , II trim , , , , III trim , , , , IV trim , , , , I trim , , , , marzo , , , ,8-597 aprile , , , ,7-693 maggio , , , ,6 200 giugno , , , ,0-771 luglio , , , ,6 81 agosto , , , , settembre , , , ,9-148 ottobre , , , , novembre , , , ,1-691 dicembre , , , , gennaio , , , , febbraio , , , , marzo , , , , aprile , , , , maggio , , , , giugno , , , , luglio , , , , agosto , , , , settembre , , , , ottobre , , , , novembre , , , , dicembre , , , , gennaio , , , , febbraio , , , , marzo , , , ,

22 Tabella 3 (segue) - Esportazioni, importazioni e saldi della bilancia commerciale con i paesi appartenenti all Unione (milioni di euro) Dati grezzi Dati mensili destagionalizzati Periodo Esportazioni Variazioni Importazioni Variazioni Saldo Esportazioni Variazioni Importazioni Variazioni Saldo (valori FOB) tendenziali perc. (valori CIF) tendenziali perc. (valori FOB) congiunturali perc. (valori CIF) congiunturali perc , , , , , , I trim , , , ,3 584 II trim , , , , III trim , , , , IV trim , , , , I trim , , , , II trim , , , , III trim , , , , IV trim , , , , ,0 0,0 0,0 0,0 I trim , , , , marzo , , , ,1-287 aprile , , , ,0-545 maggio , , , ,2 87 giugno , , , ,9-667 luglio , , , ,9-333 agosto , , , ,4-380 settembre , , , ,5-520 ottobre , , , ,3-555 novembre , , , ,0-261 dicembre , , , , gennaio , , , ,3-383 febbraio , , , ,7-656 marzo , , , ,5-374 aprile , , , ,6-532 maggio , , , , giugno , , , , luglio , , , ,0-729 agosto , , , ,0-955 settembre , , , ,3-567 ottobre , , , ,5-724 novembre , , , ,5-708 dicembre , , , , gennaio , , , ,3-769 febbraio , , , ,1-653 marzo , , , ,

23 Tabella 3 (segue) - Esportazioni, importazioni e saldi della bilancia commerciale con i paesi extra Ue (milioni di euro) Dati grezzi Dati mensili destagionalizzati Periodo Esportazioni Variazioni Importazioni Variazioni Saldo Esportazioni Variazioni Importazioni Variazioni Saldo (valori FOB) tendenziali perc. (valori CIF) tendenziali perc. (valori FOB) congiunturali perc. (valori CIF) congiunturali perc , , , , , , I trim , , , , II trim , , , ,8-139 III trim , , , ,6-131 IV trim , , , , I trim , , , , II trim , , , , III trim , , , , IV trim , , , , I trim , , , , marzo , , , ,1-310 aprile , , , ,3-148 maggio , , , ,2 113 giugno , , , ,6-104 luglio , , , ,1 414 agosto , , , ,3-917 settembre , , , ,2 372 ottobre , , , ,7-627 novembre , , , ,2-430 dicembre , , , , gennaio , , , , febbraio , , , , marzo , , , , aprile , , , , maggio , , , , giugno , , , , luglio , , , , agosto , , , , settembre , , , , ottobre , , , , novembre , , , , dicembre , , , , gennaio , , , , febbraio , , , , marzo , , , ,

24 Grafico Commercio estero variazioni tendenziali ( ) 35,00 30,00 25,00 20,00 15,00 10,00 5,00 0,00-5,00-10,00-15,00-20,00-25,00-30,00-35, EXP IMP

25 L indice dei prezzi al consumo I numeri indice dei prezzi al consumo misurano le variazioni nel tempo dei prezzi di un paniere di beni e servizi rappresentativi di tutti quelli destinati al consumo finale delle famiglie presenti sul territorio economico nazionale e acquistabili sul mercato monetario attraverso transazioni monetarie. L Istat produce tre diversi indici dei prezzi al consumo: - L Indice Nazionale dei prezzi al consumo per l Intera Collettività (NIC); -L Indice dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (FOI); -L indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato per i paesi dell Unione Europea (IPCA).

26 L Indice dei prezzi al consumo Il NIC è utilizzato come misura dell inflazione a livello dell intero sistema economico. Il FOI si riferisce ai consumi dell insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente. E l indice generalmente usato per adeguare periodicamente i valori monetari (affitti, assegni dovuti al coniuge separato). L IPCA è stato sviluppato per assicurare una misura dell inflazione comparabile a livello europeo.

27 L Indice dei prezzi al consumo Il NIC e il FOI si basano sullo stesso paniere e si riferiscono ai consumi finali individuali indipendentemente se la spesa sia a totale carico delle famiglie o, in misura parziale o totale, della Pubblica Amministrazione o delle istituzioni non aventi scopo di lucro. Il peso attribuito a ogni bene o servizio è diverso nei due indici, a seconda dell importanza che i diversi prodotti assumono nei consumi della popolazione di riferimento. Per il NIC la popolazione di riferimento è l intera popolazione, per il FOI è l insieme di famiglie che fanno capo a un operaio o a un impiegato.

28 L Indice dei prezzi al consumo L IPCA ha come riferimento l intera popolazione, ma si riferisce alla spesa monetaria per consumi finali sostenuta esclusivamente dalle famiglie; esclude, sulla base di regolamenti comunitari, alcuni prodotti come le lotterie, il lotto e i concorsi pronostici. L IPCA si riferisce al prezzo effettivamente pagato dalle famiglie (ad es. per i farmaci la quota effettivamente a carico delle famiglie) e tiene conto delle riduzioni temporanee di prezzo (saldi, sconti, promozioni).

29 L Indice dei prezzi al consumo La classificazione dei prodotti adottata per gli indici dei prezzi al consumo si basa sulla COICOP (Classification of Individual Consumption by Purpose), che prevede la disaggregazione in divisioni, gruppi e classi di prodotto. Il comunicato dell Istat fornisce le serie per le 12 divisioni, le altre disaggregazioni sono disponibili sulla banca dati congiunturale ConIstat. Le serie hanno frequenza mensile e sono fornite dall Istat con un mese di ritardo rispetto al periodo considerato (l ultimo comunicato del 16 Maggio fa riferimento al dato del mese di Aprile).

30 Tabella 6. Indice generale nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo dei tabac e indice generale armonizzato dei prezzi al consumo per i paesi dell Unione europea (IPCA), comprensivo delle riduzioni temporanee di prezzo Italia NIC - Compresi i tabacchi IPCA Periodo Indici SERIE STORICHE Rispetto al periodo precedente Variazioni % Rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente Rispetto al periodo precedente (a) Rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente (a) Base 1995=100 Base 2005= ,1 - +1,9 100,0 - +2,2 129,8 - +2,1 102,2 - +2,2 132,2 - +1,8 104,3 - +2,0 136,6 - +3,3 108,0 - +3,5 137,7 - +0,8 108,8 - +0,8 139,8 - +1,5 110,6 - +1,6 aprile 137,4 +0,2 +1,2 109,1 +0,6 +1,2 maggio 137,7 +0,2 +0,9 109,3 +0,2 +0,8 giugno 137,8 +0,1 +0,5 109,5 +0,2 +0,6 luglio 137,8 0,0 0,0 108,2-1,2-0,1 agosto 138,2 +0,3 +0,1 108,4 +0,2 +0,1 settembre 137,9-0,2 +0,2 109,2 +0,7 +0,4 ottobre 138,0 +0,1 +0,3 109,6 +0,4 +0,3 novembre 138,0 0,0 +0,7 109,7 +0,1 +0,8 dicembre 138,3 +0,2 +1,0 109,9 +0,2 +1, gennaio 138,5 +0,1 +1,3 108,3-1,5 +1,3 febbraio 138,6 +0,1 +1,2 108,3 0,0 +1,1 marzo 139,0 +0,3 +1,4 109,9 +1,5 +1,4 aprile 139,5 +0,4 +1,5 110,9 +0,9 +1,6 maggio 139,6 +0,1 +1,4 111,0 +0,1 +1,6 giugno 139,6 0,0 +1,3 111,1 +0,1 +1,5 luglio 140,1 +0,4 +1,7 110,1-0,9 +1,8 agosto 140,4 +0,2 +1,6 110,3 +0,2 +1,8 settembre 140,1-0,2 +1,6 111,0 +0,6 +1,6 ottobre 140,4 +0,2 +1,7 111,8 +0,7 +2,0 novembre 140,4 0,0 +1,7 111,8 0,0 +1,9 dicembre 140,9 +0,4 +1,9 112,2 +0,4 +2,1 Base 2010=100 Base 2005=100 Coefficiente di raccordo da base 1995 a base , gennaio 101,2 +0,4 +2,1 110,4-1,6 +1,9 febbraio 101,5 +0,3 +2,4 110,6 +0,2 +2,1 marzo 101,9 +0,4 +2,5 113,0 +2,2 +2,8 aprile 102,4 +0,5 +2,6 114,1 +1,0 +2,9 (a) Il procedimento di calcolo delle variazioni medie annue sono conformi alle regole stabilite in ambito comunitario ed è illustrato nelle note informative. Indici Variazioni %

31 Tabella 7. Indici nazionali NIC per divisione di spesa Periodo Prodotti alimentari e bevande analcoliche Bevande alcoliche e tabacchi Abbigliamento e calzature Divisioni Abitazione, acqua, elettricità e combustibili Mobili, articoli e servizi per la casa Servizi sanitari e spese per la salute Base 1995= ,2 154,4 129,2 136,0 122,7 122,1 124,3 162,0 130,9 143,7 124,6 121,9 127,9 167,5 132,7 147,4 127,6 121,5 134,8 174,6 135,0 156,8 131,6 121,7 137,2 181,2 136,7 156,7 134,0 122,4 137,5 186,3 138,0 158,6 135,5 122,8 aprile 137,5 181,2 136,5 156,8 133,6 122,8 maggio 137,8 181,3 136,6 156,9 133,9 122,9 giugno 137,7 181,3 136,7 157,1 134,0 122,3 luglio 137,3 181,4 136,7 156,1 134,1 122,1 agosto 137,0 181,5 136,6 155,9 134,2 122,1 settembre 137,0 181,6 136,9 155,8 134,3 122,2 ottobre 137,1 181,7 137,3 155,7 134,4 122,3 novembre 137,1 181,8 137,4 155,7 134,5 122,3 dicembre 137,2 185,0 137,5 155,4 134,6 122, gennaio 137,2 185,1 137,5 155,8 134,8 123,0 febbraio 137,2 185,2 137,5 156,2 135,0 123,1 marzo 137,2 185,2 137,6 156,8 135,2 122,7 aprile 137,2 185,3 137,7 157,6 135,3 122,8 maggio 137,2 185,3 137,9 158,2 135,4 122,7 giugno 137,3 185,3 138,0 158,3 135,5 122,5 luglio 137,2 185,4 138,0 159,6 135,6 122,5 agosto 137,2 185,9 137,9 159,6 135,6 122,5 settembre 137,5 185,9 138,2 159,7 135,8 122,6 ottobre 137,9 188,8 138,6 159,9 136,0 122,9 novembre 138,0 188,9 138,7 160,5 136,1 123,0 dicembre 138,3 188,9 138,8 161,0 136,2 123,0 Base 2010=100 Coefficiente di raccordo da base 1995 a base ,375 1,863 1,380 1,586 1,355 1, gennaio 101,4 101,5 100,6 102,2 100,8 100,5 febbraio 101,8 101,5 100,6 102,8 101,0 100,8 marzo 102,1 101,5 100,9 103,3 101,2 100,8 aprile 102,1 101,6 101,2 104,5 101,3 100,7

32 segue: Tabella 7. Indici nazionali NIC per divisione di spesa Divisioni Periodo Trasporti Comunicazioni Ricreazione, spettacoli e cultura Istruzione Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi Altri beni e servizi Base 1995= ,8 81,1 119,0 130,1 139,2 133,5 134,7 78,3 120,2 133,6 142,4 137,1 137,7 71,7 121,5 136,6 146,2 140,3 144,9 68,7 122,5 139,8 149,8 144,5 141,7 68,5 123,2 142,9 151,6 148,2 147,6 67,9 124,0 146,5 154,0 152,9 aprile 140,1 68,7 122,9 141,9 151,5 147,5 maggio 140,9 69,3 122,5 141,9 151,9 147,8 giugno 142,2 68,5 123,2 141,9 151,9 148,0 luglio 142,6 68,6 123,7 142,0 152,1 148,3 agosto 145,1 68,4 124,5 142,0 152,3 148,5 settembre 142,9 69,0 122,9 143,6 152,4 148,9 ottobre 142,4 68,8 123,2 145,3 152,6 149,1 novembre 143,1 68,6 123,1 145,3 151,9 149,8 dicembre 143,8 68,3 124,0 145,3 151,8 150, gennaio 144,5 67,8 123,5 145,4 151,9 150,8 febbraio 144,3 68,3 123,9 145,4 151,9 151,1 marzo 145,9 68,2 124,0 145,4 152,4 151,4 aprile 147,8 68,2 124,2 145,5 153,9 151,7 maggio 147,9 67,9 123,4 145,5 154,1 152,3 giugno 147,5 67,8 123,7 145,5 154,2 152,9 luglio 149,1 67,7 124,2 145,5 155,0 153,3 agosto 150,6 68,5 124,5 145,5 155,0 153,4 settembre 148,0 67,6 123,3 147,4 155,2 153,7 ottobre 147,9 67,0 124,0 149,0 156,0 154,4 novembre 147,8 67,5 124,3 149,1 154,4 154,6 dicembre 149,9 67,9 124,9 149,0 154,1 155,0 Base 2010=100 Coefficiente di raccordo da base 1995 a base ,476 0,679 1,240 1,465 1,540 1, gennaio 102,1 100,0 100,3 101,7 100,4 101,7 febbraio 102,9 100,0 100,3 101,7 100,5 101,8 marzo 104,3 99,9 99,7 101,7 101,3 102,0 aprile 106,2 99,1 100,0 101,7 102,0 102,2

33 Indice dei prezzi al consumo (variazioni tendenziali; ) 4,5 10 4,0 3,5 3,0 2, ,0 1,5 1,0 0, , totale elettricità e combustibili (asse secondario)

34 GRAFICO INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO ARMONIZZATI (variazioni % tendenziali) 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0-1, Italia ( ) Area euro ( )

35 La rilevazione campionaria sulle forze di lavoro La rilevazione campionaria sulle forze di lavoro costituisce la principale fonte statistica sul mercato del lavoro italiano. Dal 2004 la rilevazione è stata adeguata agli standard comunitari e viene effettuata su tutte le settimane dell anno e per questo viene definita continua. I risultati dell indagine di frequenza trimestrale, grazie alla rilevazione continua, restituiscono un immagine media del trimestre piuttosto che relativa a un preciso istante temporale. Le serie trimestrali sono disponibili a circa 90 giorni dal trimestre di riferimento. Da Ottobre 2009 è iniziata la diffusione delle stime mensili dei principali indicatori del mercato del lavoro. Esse sono diffuse a distanza di circa 30 giorni dalla fine di ciascun mese di riferimento

36 La rilevazione campionaria sulle forze di lavoro L universo di riferimento dell indagine è costituito da tutti i componenti delle famiglie residenti in Italia, anche se temporaneamente all estero. La popolazione residente comprende le persone, di cittadinanza italiana e straniera, che risultano iscritte alle anagrafi comunali. L unità di rilevazione è la famiglia di fatto (vincoli di matrimonio, parentela, convivenza) i cui componenti hanno dimora abituale nello stesso comune, anche se non residenti nello stesso domicilio. Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona.

37 La rilevazione campionaria sulle forze di lavoro Le serie storiche trimestrali forniscono indicatori sul tasso di occupazione, sul tasso di disoccupazione, sul tasso di inattivitàin base al genere e all età. I livelli delle forze lavoro, degli occupati e delle persone in cerca di occupazione totale e per genere. Gli occupati totali, dipendenti e indipendenti per ripartizione geografica, per settore di attività economica (Agricoltura, Industria in senso stretto, Costruzioni, Servizi).

38 La rilevazione campionaria sulle forze di lavoro Gli occupati per tipologia di orario e genere (a tempo pieno, a tempo parziale). Le persone in cerca di occupazione, il tasso di disoccupazione, gli inattivi e il tasso di inattività per ripartizione geografica (Totale, Centro e Mezzogiorno). Altre serie sono fornite a livello regionale e provinciale e per le forze di lavoro straniere.

39 Tabella 14. Tasso di disoccupazione per ripartizione geografica - dati destagionalizzati (valori percentuali e differenze congiunturali assolute) Periodo Valori assouti Totale Nord Centro Mezzogiorno Variazioni in punti percentuali rispetto al trimestre precedente Valori assouti Variazioni in punti percentuali rispetto al trimestre precedente Valori assouti Variazioni in punti percentuali rispetto al trimestre precedente Valori assouti Variazioni in punti percentuali rispetto al trimestre precedente 2007 IV Trimestre 6,3 0,1 3,6-0,1 5,6 0,3 11,3 0, I Trimestre 6,5 0,2 3,7 0,1 5,7 0,1 11,8 0,4 II Trimestre 6,8 0,3 3,9 0,3 6,4 0,7 11,9 0,1 III Trimestre 6,8 0,0 3,8-0,1 6,4 0,0 12,1 0,2 IV Trimestre 7,0 0,2 4,2 0,3 6,4 0,0 12,2 0, I Trimestre 7,4 0,4 4,7 0,5 6,9 0,4 12,3 0,2 II Trimestre 7,6 0,2 5,1 0,4 7,0 0,1 12,3 0,0 III Trimestre 8,0 0,5 5,7 0,6 7,3 0,3 12,7 0,4 IV Trimestre 8,3 0,2 5,9 0,2 7,7 0,4 13,0 0, I Trimestre 8,4 0,1 6,0 0,1 7,8 0,1 13,2 0,2 II Trimestre 8,5 0,1 6,0 0,0 7,6-0,2 13,5 0,3 III Trimestre 8,4-0,1 5,8-0,2 7,6 0,0 13,5 0,0 IV Trimestre 8,5 0,1 6,0 0,2 7,6 0,0 13,6 0,1

40 Tabella 7. segue - Occupati per settore di attività economica - dati destagionalizzati (variazioni congiunturali percentuali) Periodo Totale Agricoltura Industria in senso Costruzioni Servizi 2007 IV Trimestre 0,3-1,5-0,2-0,2 0, I Trimestre 0,5 1,6-0,2 0,3 0,7 II Trimestre -0,3-4,0-0,1 1,1-0,3 III Trimestre -0,2 1,1-0,8 0,6-0,2 IV Trimestre -0,4 0,2-1,2-0,5-0, I Trimestre -0,5-0,4-1,3-1,0-0,2 II Trimestre -0,4-2,2-1,0-0,7-0,1 III Trimestre -0,4 0,7-1,7-0,4 0,0 IV Trimestre -0,4-1,0-1,1 0,6-0, I Trimestre 0,0 1,1-1,1 0,0 0,2 II Trimestre 0,0 3,8-1,3 0,0 0,1 III Trimestre -0,3-3,2 0,1-1,5 0,0 IV Trimestre 0,2-0,1-0,2-0,7 0,4

41 Tabella Occupati per tipologia di orario e sesso (migliaia di unità e variazioni tendenziali assolute e percentuali) A tempo pieno A tempo parziale Variazioni Variazioni Periodo Valori assouti Assolute Percentuali Valori assouti Assolute Percentuali Maschi e Femmine 2007 IV Trimestre , , I Trimestre , ,0 II Trimestre , ,3 III Trimestre , ,9 IV Trimestre , , I Trimestre , ,3 II Trimestre , ,3 III Trimestre , ,8 IV Trimestre , , I Trimestre , ,6 II Trimestre , ,6 III Trimestre , ,9 IV Trimestre , ,9 Maschi 2007 IV Trimestre , , I Trimestre , ,0 II Trimestre , ,8 III Trimestre , ,8 IV Trimestre , , I Trimestre , ,9 II Trimestre , ,9 III Trimestre , ,9 IV Trimestre , , I Trimestre , ,8 II Trimestre , ,6 III Trimestre , ,7 IV Trimestre , ,7 Femmine 2007 IV Trimestre , I Trimestre , ,5 II Trimestre , ,7 III Trimestre , ,9 IV Trimestre , , I Trimestre , ,2 II Trimestre , ,3 III Trimestre , ,0 IV Trimestre , , I Trimestre , ,5 II Trimestre , ,8 III Trimestre , ,9 IV Trimestre , ,9

42 La rilevazione campionaria sulle forze di lavoro Le serie storiche mensili sul mercato del lavoro ci permettono di avere un analisi più aggiornata rispetto al dato trimestrale. Le serie storiche mensili forniscono il tasso di attività, il tasso di occupazione, il tasso di disoccupazione per età e per genere. I livelli su Forze lavoro, Occupati, Persone in cerca di occupazione per genere. Gli inattivi e il tasso di inattivitàper genere.

43 Periodo Maschi e Femmine Tasso di disoccupazione Totale anni Maschile Femminile Tasso di attiv ità totale Tasso di occupazione 2008 Gennaio 6,5 21,0 5,3 8,3 63,3 59,2 Febbraio 6,5 20,6 5,1 8,5 63,3 59,2 Marzo 6,4 20,8 5,1 8,4 62,9 58,8 Aprile 6,8 20,4 5,5 8,7 63,5 59,1 Maggio 6,7 21,2 5,3 8,8 63,0 58,7 Giugno 7,0 21,8 5,7 8,9 63,0 58,5 Luglio 6,7 22,1 5,5 8,5 63,1 58,7 Agosto 7,0 21,8 5,6 9,0 63,0 58,5 Settembre 6,9 22,4 5,7 8,6 63,0 58,7 Ottobre 7,0 22,5 6,0 8,3 63,0 58,6 Novembre 7,0 23,5 6,0 8,5 62,8 58,3 Dicembre 6,9 22,8 5,9 8,4 62,6 58, Gennaio 7,1 23,9 5,9 8,8 62,5 58,1 Febbraio 7,2 23,9 5,9 9,0 62,6 58,0 Marzo 7,8 24,4 6,9 9,0 62,7 57,8 Aprile 7,3 24,7 6,2 9,0 62,3 57,7 Maggio 7,5 23,9 6,5 8,9 62,5 57,8 Giugno 7,7 25,1 6,7 9,2 62,4 57,6 Luglio 7,9 25,8 7,0 9,2 62,5 57,5 Agosto 7,9 25,8 6,9 9,4 62,5 57,5 Settembre 8,3 26,6 7,5 9,4 62,4 57,1 Ottobre 8,2 27,3 7,1 9,6 62,3 57,1 Novembre 8,3 26,4 7,3 9,7 62,2 56,9 Dicembre 8,4 26,7 7,4 9,9 62,3 57, Gennaio 8,4 26,4 7,4 9,9 62,4 57,1 Febbraio 8,5 28,0 7,5 10,0 62,3 56,9 Marzo 8,5 27,3 7,5 10,0 62,2 56,9 Aprile 8,6 28,7 7,8 9,7 62,5 57,0 Maggio 8,6 28,6 7,7 9,9 62,3 56,9 Giugno 8,4 27,3 7,6 9,5 62,2 56,9 Luglio 8,4 26,7 7,5 9,6 62,1 56,9 Agosto 8,3 26,7 7,6 9,2 61,9 56,7 Settembre 8,3 28,3 7,4 9,6 62,0 56,9 Ottobre 8,5 27,9 7,7 9,8 62,2 56,8 Novembre 8,4 28,7 7,5 9,6 62,1 56,8 Dicembre 8,3 28,4 7,5 9,4 62,0 56, Gennaio 8,3 29 7,5 9,4 61,9 56,7 Febbraio 8,2 28,3 7,5 9,1 62,0 56,8 Marzo 8,3 28,6 7,6 9,2 62,3 57,1

44 v ar tend tot v ar tend var tend maschile var tend femminile var tend tasso di attività var tend tasso di occupazione 2009 Gennaio 0,6 2,9 0,6 0,5-0,8-1,1 Febbraio 0,7 3,3 0,8 0,5-0,7-1,2 Marzo 1,4 3,6 1,8 0,6-0,2-1,0 Aprile 0,5 4,3 0,7 0,3-1,2-1,4 Maggio 0,8 2,7 1,2 0,1-0,5-0,9 Giugno 0,7 3,3 1,0 0,3-0,6-0,9 Luglio 1,2 3,7 1,5 0,7-0,6-1,2 Agost o 0,9 4,0 1,3 0,4-0,5-1,0 Set t embre 1,4 4,2 1,8 0,8-0,6-1,6 Ot t obre 1,2 4,8 1,1 1,3-0,7-1,5 Novembre 1,3 2,9 1,3 1,2-0,6-1,4 Dicembre 1,5 3,9 1,5 1,5-0,3-1, Gennaio 1,3 2,5 1,5 1,1-0,1-1,0 Febbraio 1,3 4,1 1,6 1,0-0,3-1,1 Marzo 0,7 2,9 0,6 1,0-0,5-0,9 Aprile 1,3 4,0 1,6 0,7 0,2-0,7 Maggio 1,1 4,7 1,2 1,0-0,2-0,9 Giugno 0,7 2,2 0,9 0,3-0,2-0,7 Luglio 0,5 0,9 0,5 0,4-0,4-0,6 Agost o 0,4 0,9 0,7-0,2-0,6-0,8 Set t embre 0,0 1,7-0,1 0,2-0,4-0,2 Ot t obre 0,3 0,6 0,6 0,2-0,1-0,3 Novembre 0,1 2,3 0,2-0,1-0,1-0,1 Dicembre -0,1 1,7 0,1-0,5-0,3-0, Gennaio -0,1 2,6 0,1-0,5-0,5-0,4 Febbraio -0,3 0,3 0,0-0,9-0,3-0,1 Marzo -0,2 1,3 0,1-0,8 0,1 0,2

45 Grafico 3 - Tasso di disoccupazione (valori %) 9,0 8,5 8,0 7,5 7,0 6,5 6,0 5, Totale

46 Disoccupazione per classi di età (variazioni tendenziali ) 6,0 4,0 2,0 0,0-2,0-4,0-6, Tasso di disoccupazione Tasso di disoccupazione giovanile (15-24)

47 Tasso di disoccupazione per genere (variazioni tendenziali ) 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0-0,5-1,0-1,5-2,0-2, Tasso di disoccupazione maschile Tasso di disoccupazione femminile

48 Domanda e offerta di lavoro (variazioni tendenziali ) 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0-0,5-1,0-1,5-2, Tasso di attività (offerta nel breve periodo) Tasso di occupazione (domanda)

49 Gli indicatori qualitativi I principali indicatori qualitativi sono: L inchiesta mensile sulle imprese manifatturiere. L inchiesta mensile presso i consumatori.

50 L Inchiesta mensile sulle imprese manifatturiere Le inchieste sugli indicatori di fiducia vengono prodotte in concomitanza del periodo di riferimento, ciò ci permette di avere delle indicazioni in tempo reale, che le rilevazioni statistiche non consentono di ottenere. Inoltre, alcuni indicatori sono forniti con un ipotesi di previsione a 3-4 mesi.

51 L inchiesta mensile sulle imprese manifatturiere L inchiesta sulle imprese manifatturiere è condotta mensilmente su un panel di circa 4000 imprese. L inchiesta comprende diciotto domande di natura qualitativa finalizzate ad ottenere informazioni sulle principali variabili aziendali (ordinativi, produzione, giacenze di prodotti finiti, liquidità, prezzi) e una valutazione della tendenza generale dell economia italiana.

52 L Inchiesta mensile sulle imprese manifatturiere Con cadenza trimestrale sono richieste ulteriori informazioni (scambi internazionali, posizione concorrenziale, capacità produttiva, numero di ore lavorate, nuovi ordinativi, scorte di materie prime, volume delle esportazioni, tendenza della manodopera occupata, ostacoli alla produzione, durata della produzione assicurata e grado di utilizzo degli impianti).

53 L Inchiesta mensile sulle imprese manifatturiere Per ogni domanda i risultati sono espressi in termini di frequenze relative delle singole modalità di risposta (alto, normale, basso). Indicazioni sintetiche dei fenomeni osservati sono espresse dai saldi, che consistono nelle differenze fra le modalità favorevoli e sfavorevoli. L indicatore del clima di fiducia è elaborato come media aritmetica dei saldi destagionalizzati relativi alle domande riguardanti il giudizio sul livello degli ordini totali, il livello delle scorte e le attese a breve termine sull andamento della produzione.

54 L Inchiesta mensile sulle imprese manifatturiere Le tipologie di imprese partecipanti all inchiesta sono disaggregate in base al tipo di bene prodotto (beni di consumo, beni intermedi, beni strumentali), alla localizzazione geografica (Nord-ovest, Nordest, Centro e Mezzogiorno). L Istat produce, inoltre, le inchieste sulle imprese dei servizi, del commercio e delle costruzioni.

55 Tabella 1. Clima di fiducia delle imprese manifatturiere e serie componenti (indice destagionalizzato base 2005 = 100 e saldi destagionalizzati) Periodo Clima di fiducia Ordini Totali Interni Esteri GIUDIZI Scorte di prodotti finiti Livelli di produzione 2008 gennaio 106, febbraio 104, marzo 102, aprile 100, maggio 100, giugno 98, luglio 96, agosto 94, settembre 92, ottobre 87, novembre 82, dicembre 76, gennaio 75, febbraio 73, marzo 71, aprile 74, maggio 78, giugno 78, luglio 80, agosto 85, settembre 85, ottobre 87, novembre 89, dicembre 91, gennaio 92, febbraio 94, marzo 94, aprile 96, maggio 96, giugno 96, luglio 98, agosto 99, settembre 99, ottobre 100, novembre 101, dicembre 102, gennaio 103, febbraio 102, marzo 103, aprile 103,

56 Tabella 1. Clima di fiducia delle imprese manifatturiere e serie componenti (indice destagionalizzato base 2005 = 100 e saldi destagionalizzati) Periodo ATTESE Ordini Produzione Prezzi Economia Occupazione 2008 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile

57 Tabella 4. Domande trimestali sulla capacità produttiva (saldi destagionalizzati e utilizzo degli impianti in percentuale, dato destagionalizzato) Periodo Ecceso capacità produttiva Numero ore lavorate Nuovi ordinativi Scorte materie prime e semilav. Attese volume esportazioni Durata produzione assicurata (in mesi) Grado di utilizzo degli impianti 2005 I trim ,3 75,2 II trim ,2 74,9 III trim ,2 75,9 IV trim ,6 76, I trim ,8 77,0 II trim ,5 77,7 III trim ,4 77,2 IV trim ,3 77, I trim ,1 78,3 II trim ,5 77,9 III trim ,4 77,4 IV trim ,6 76, I trim ,8 76,1 II trim ,8 76,0 III trim ,4 75,3 IV trim ,9 69, I trim ,9 65,1 II trim ,8 64,7 III trim ,6 65,5 IV trim ,6 65, I trim ,0 67,8 II trim ,9 69,6 III trim ,8 71,7 IV trim ,0 72, I trim ,3 72,9

58 Grafico 5. Clima di fiducia delle imprese (Indice 2005=100; Dati Istat) Italia ( )

59 GRAFICO GIUDIZI SULLA SITUAZIONE CONGIUNTURALE (saldi ISAE destagionalizzati, perequati e standardizzati) 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0-0,5-1,0-1,5-2,0-2,5-3,0-3,5-4,0-4,5-5, Ordini ( ) Produzione ( ) Scorte ( )

60 GRAFICO PREVISIONI A 3-4 MESI (saldi ISAE destagionalizzati, perequati e standardizzati) 1,0 0,0-1,0-2,0-3,0-4,0-5, Ordini ( ) Produzione ( ) Tendenza economia ( )

61 L Inchiesta mensile sui consumatori L indagine è compiuta su un campione di 2000 unità, è casuale, a due stadi (abbonati al telefono, consumatori). La lista utilizzata è costituita dall elenco degli abbonati al telefono: l unità di rilevazione è l abbonato; l unità statistica è costituita dal consumatore, inteso come persona maggiorenne, appartenente al nucleo familiare individuato dal numero telefonico, che contribuisca alla formazione del reddito della famiglia stessa.

62 L Inchiesta mensile sui consumatori Il questionario comprende quindici domande, di tipo qualitativo, caratterizzate da tre a cinque modalità ordinali di risposta (ad es. molto in aumento, in aumento, stazionario, in diminuzione, molto in diminuzione), articolate su tre temi principali: opinioni riguardo alla situazione economica generale, opinioni riguardo alla situazione economica personale, opinioni circa il mercato dei beni durevoli.

63 L Inchiesta mensile sui consumatori Per ogni domanda i risultati sono espressi in termini di frequenze relative delle singole modalità di risposta. Indicazioni sintetiche dei fenomeni osservati sono espresse dai saldi, che consistono nelle differenze fra le modalità favorevoli e sfavorevoli.

64 L Inchiesta mensile sui consumatori Il clima di fiducia è un indicatore sintetico complessivo dell inchiesta. E elaborato sulla base di nove domande ritenute maggiormente idonee per valutare l ottimismo/pessimismo dei consumatori (situazione economica generale expost ed ex-ante; aspettative sulla disoccupazione; possibilità e convenienza del risparmio; convenienza all acquisto di beni durevoli; bilancio finanziario della famiglia. I risultati sono aggregati tramite media aritmetica semplice.

65 L Indagine mensile sui consumatori L Istat elabora anche quattro sub-indici relativi al quadro generale, a quello personale, alla situazione presente e alla situazione futura. Il quadro generale è costruito come media aritmetica semplice dei saldi ponderati relativi a tre domande (situazione economica generale ex-post ed ex-ante, aspettative sulla disoccupazione).

66 L Indagine mensile sui consumatori Il quadro personale è la media delle rimanenti sei domande costituenti il clima di fiducia (situazione economica personale ex-post ed ex-ante; possibilità e convenienza del risparmio; convenienza dell acquisto di beni durevoli; bilancio finanziario della famiglia). Il quadro sulla situazione presente è calcolato come media delle domande relative ai giudizi (situazione economica generale e personale ex-post; convenienza del risparmio e all acquisto di beni durevoli; bilancio finanziario della famiglia).

67 L Indagine mensile sui consumatori Il quadro sulla situazione futura è dato dalla media delle attese (situazione economica e generale ex-ante; aspettative sulla disoccupazione; possibilità di risparmiare). Tutti questi indicatori sono anche ripartiti per area geografica (Nord-ovest, Nord-est, Centro e Mezzogiorno).

68 Grafico 4. Clima di fiducia consumatori (Indice 2005=100; Dati Istat) Italia ( )

69 Clima di fiducia e crescita dei consumi delle famiglie 2, , ,0 0, , ,5 95-1,0-1, Variazioni congiunturali consumi delle famiglie ( ) Indice di fiducia dei consumatori ( )

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