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1 A.G.C Governo del Territorio, Tutela Beni, Paesistico-Ambientali e Culturali - Settore Politica del Territorio Decreto dirigenziale n. 59 del 12 marzo 2010 ATTIVITA' DI PIANIFICAZIONE DE- GLI ENTI PARCO E RISERVE REGIONALI. LINEE GUIDA SEMPLIFICATE PER LA PREDISPOSI- ZIONE DEI PIANI DEI PARCHI REGIONALI - art. 18 L.R. 33/93 e s. m. i. (con allegato) VISTO: - la legge 6 dicembre 1991, n Legge quadro sulle aree protette - la quale stabilisce i principi fondamentali per l istituzione e la gestione delle aree naturali protette, al fine di garantire e di promuovere, in forma coordinata, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale del Paese ed, in particolare l art. 22, che adotta norme quadro volte alla specifica disciplina delle aree naturali protette regionali; - la legge regionale 1 settembre 1993 n Istituzione dei parchi e delle riserve naturali in Campania di definizione delle finalità e degli ambiti di applicazione della disciplina per le aree naturali protette nella regione Campania; - la direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche così come recepita dal d.p.r. 8 settembre 1997 n. 357, modificato ed integrato dal d.p.r. 120 del 12 marzo 2003; - la legge regionale 22 dicembre 2004 n. 16 Norme sul governo del territorio, che definisce gli obiettivi della pianificazione regionale e l articolazione dei processi di pianificazione; - la legge regionale 16 settembre 2008 n. 13 Piano Territoriale Regionale, con la quale si approvava il principale strumento di pianificazione regionale e si definivano, tra l altro i procedimenti della pianificazione paesaggistica e della tutela ambientale; VISTO altresì: - la delibera di G.R. n del , resa esecutiva il , avente ad oggetto Linee di indirizzo per il funzionamento dei parchi regionale e delle riserve naturali integrazione e modifica alla DGR 1217/05, con la quale si dava mandata, tra l altro, al Settore Politica del Territorio della A.G.C. 16 di definire le linee guida semplificate per la predisposizione dei Piani dei parchi di cui all art. 18 della L.R. 33/93; - l attività di concertazione intervenuta con gli Enti Parco Regionali in data , relativa, tra l altro all attività di pianificazione ed assistenza tecnica; - la deliberazione n del 03 giugno 2000 con la quale la G. R. ha attribuito ai Coordinatori delle Aree tutti i compiti, compresa l adozione di atti che impegnano la amministrazione verso l esterno, per l attuazione di obiettivi e di programmi definiti con gli atti di indirizzo adottati dagli organi di governo; - il decreto del Coordinatore dell'a.g.c. Governo del Territorio n. 18 del 30 gennaio 2008 con il quale è stata delegata al dirigente del Settore Politica del Territorio, architetto Alberto Romeo Gentile, la competenza all adozione di autonomi decreti di gestione del comparto interessato. CONSIDERATO che: - alle Regioni è attribuita una competenza programmatoria generale che definisca le priorità dell'azione ambientale, sia in merito al coordinamento degli interventi, sia in merito alla ripartizione delle risorse finanziarie assegnate;
2 - la regione Campania è tra le regioni a più alta biodiversità e una delle più interessanti dal punto di vista naturalistico e paesaggistico ; - il sistema dei parchi regionali e delle riserve naturali, specificamente normato in Campania, assume un ruolo strategico di laboratorio privilegiato per la sperimentazione di un innovativo approccio metodologico e finanziario, con riguardo anche all utilizzo di risorse comunitarie, finalizzato a concretizzare azioni di sviluppo sostenibile in armonia con le vocazioni dei luoghi e con le tradizioni delle comunità locali. RITENUTO: - quindi, opportuno coadiuvare gli Enti Parco e le Riserve Regionali nella predisposizione di ogni utile adempimento finalizzato all adozione dei Piani Territoriali dei Parchi, anche in funzione dell'utilizzo dei fondi POR; - di dover, pertanto, procedere alla definizione di Linee guida semplificate per la predisposizione dei piani dei parchi, mirate alla accelerazione procedurale di redazione ed approvazione dei piani dei parchi anche al fine di consentire il migliore utilizzo dei fondi strutturali 2007/2013. VERIFICATO - che le suddette linee guida, di cui all'allegato, sono state predisposte dal Settore Politica del Territorio secondo le finalità sopra indicate; alla stregua dell istruttoria del Settore Politica del Territorio, nonché dall espressa dichiarazione di regolarità tecnica resa dalle strutture competenti DECRETA per i motivi di cui alla narrativa, che qui si intendono integralmente riportati, di: - approvare le Linee guida semplificate per la predisposizione dei piani dei parchi di cui all allegato che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto; - di disporre la trasmissione del presente decreto: all A.G.C. n. 16, per le relative attività concertative e di comunicazione; all A.G.C.n Settore n. 02, Stampa, Documentazione ed Informazione e Bollettino Ufficiale, per la relativa pubblicazione sul B.U.R.C.; all Assessore al Governo del Territorio della Giunta Regionale della Campania, per opportuna conoscenza. IL DIRIGENTE DEL SETTORE Arch. Alberto Romeo GENTILE
3 Linee guida semplificate per la predisposizione dei Piani dei Parchi Regionali - art. 18 L.R. 33/93 e s.m.i. - ********************** Con delibera di G.R. n del , resa esecutiva il , avente ad oggetto Linee di indirizzo per il funzionamento dei parchi regionali e delle riserve naturali, si è fatto carico al Settore Politiche del Territorio dell A.G.C. 16 di definire le linee guida semplificate per la predisposizione dei Piani dei Parchi di cui all art. 18 della L.R. n. 33/93, al fine di consentire il miglior utilizzo dei fondi strutturali destinati dalla programmazione regionale ai territori che ricadono in aree naturali protette. Le presenti Linee Guida intendono pertanto fornire agli Enti Parco ed alle Riserve Naturali Regionali un quadro di semplificazione nell attività di programmazione, adozione ed approvazione degli strumenti di pianificazione previsti dalla L.R. n. 33/93. Al riguardo, occorre preliminarmente specificare che i riferimenti legislativi originari di cui alla legge n. 394/91, L.R. n. 33/93 e n. 24/95, sono stati successivamente integrati dalla L.R. 16/04 Norme sul Governo del Territorio e L.R. n. 13/08 Approvazione del Piano Territoriale Regionale, che ne hanno ricalibrato la cornice di riferimento territoriale, ridefinendo un più coerente percorso procedimentale di elaborazione ed approvazione all interno della relativa tipologia di pianificazione territoriale. Di fatto: - con l approvazione della L.R. n. 16/04 si sono espressamente definiti, tra l altro, gli obiettivi della pianificazione territoriale ed urbanistica (art.2), l articolazione dei processi di pianificazione (art.4), nonché la cooperazione istituzionale nei processi di pianificazione (art.5); - con l approvazione della L.R. n. 13/08 è stato espressamente elaborato, tra l altro, il procedimento di pianificazione paesaggistica (art. 3), l attività di copianificazione (art.4) e gli istituti di attuazione delle predette attività individuate nella Conferenza di pianificazione (art.5) e nell Accordo di pianificazione (art.6). 1 di 5
4 Si può pertanto sostenere, anche alla luce di considerazione già confortate dall Ufficio Legislativo del Presidente della Regione, che risultano modificate, dall entrata in vigore della L.R. 16/04, le norme di cui agli artt. 18,19,20,21,22 della L.R. 33/93, disciplinanti il procedimento di approvazione del Piano territoriale del Parco, nonché le diverse disposizioni della stessa Legge regionale che rinviano ad atti, quali il Regolamento del Parco o il Piano pluriennale economico. Quanto sopra esposto, comporta la ridefinizione sia del percorso di approvazione dello specifico strumento di pianificazione definito Piano territoriale del Parco che della sua formalizzazione, attraverso la redazione di un preliminare Piano strutturale territoriale del Parco e di un piano operativo-programmatico del Parco. Al fine quindi di rispondere alla precipua esigenza di razionalizzazione dell attività di pianificazione posta in capo agli Enti Parco ed alla necessaria riduzione dei tempi occorrenti alla predisposizione ed approvazione dello stesso piano, quale strumento prodromico all utilizzo dei fondi strutturali , richiesta dall Amm.ne Regionale con la delibera di G.R. n. 1367/09, viene ridefinito quanto segue. Attività di pianificazione semplificata del Piano territoriale del Parco L attività di pianificazione semplificata potrà essere articolata in due distinte fasi, non necessariamente propedeutiche: 1) Elaborazione di un Piano preliminare strutturale, finalizzato alla realizzazione di interventi pubblici e di interesse pubblico, connessi all utilizzo di risorse anche strutturali 2007/2013 ed ad uno sviluppo strategico e compatibile dell area protetta, in coerenza con quanto previsto dalla L.R. n. 13/08 e per le finalità di cui alla L.R.n. 33/93, nonché alla luce delle esperienze acquisite in tema di autorizzazioni ed utilizzo di fondi europei; 2) Elaborazione del Piano territoriale del Parco, elaborato per le finalità e gli indirizzi di cui alla L.R. n. 33/93, in coerenza con quanto previsto dalla L.R. 16/04; 2 di 5
5 PIANO PRELIMINARE STRUTTURALE Il Piano preliminare Strutturale viene elaborato dall Ente Parco, sulla base della perimetrazione definitiva e sulla già assentita zonizzazione, con lo scopo e la finalità che lo stesso: a) Integri le previsioni strutturali di sviluppo del territorio del Parco, anche con riferimento all impiego di risorse comunitarie , in sinergia con la programmazione e gli indirizzi del PTR di cui alla L.R. n. 13/08; b) Definisca le tipologie di intervento pubblico o di interesse pubblico ritenute rilevanti per la specificità e caratterizzazione del territorio e del suo sviluppo compatibile in coerenza con le finalità di cui alla L.R. n. 33/93; c) Verifichi la compatibilità tra le previsioni programmatiche di sviluppo, la zonizzazione e le norme di salvaguardia vigenti; d) Accerti i necessari adeguamenti regolamentari, con specifico riferimento alle tipologie di intervento ritenute ammissibili; e) Valuti l impatto delle previsioni programmatiche sulle salvaguardie già poste in essere dalla normativa vigente nelle aree protette. Il Piano Preliminare Strutturale è composto da : - una relazione generale strategica e di sviluppo, esplicativa degli obiettivi e delle scelte operate, anche con riferimento ai livelli di pianificazione e programmazione sovraordinata; - cartografia generale di inquadramento e di sviluppo programmatico in scala 1/ /10000 realizzata su basi cartografiche omogenee e relative specifiche tecniche fornite dal Sistema Informativo Territoriale (SIT) di cui alla L.R. n.16/04; - schema di riferimento normativo regolamentare; 3 di 5
6 - studio sugli effetti prodotti dalle azioni di sviluppo del territorio previste nel preliminare di piano e verifica delle compatibilità ambientali e paesaggistiche. ITER PROCEDURALE DI FORMAZIONE ED APPROVAZIONE DEL PIANO PRELIMINARE STRUTTURALE Con riferimento all attività di copianificazione di cui all art. 4 della L.R. n. 13/08, il Piano preliminare Strutturale viene elaborato dall Ente Parco, con il supporto di Laboratori di pianificazione partecipata di cui all art. 7 della medesima L.R. 13/08, adottato da parte del Consiglio del Parco, previo parere della Comunità del Parco ed inviato all Assessorato al Governo del Territorio - AGC 16 Settore 03, per l istruttoria tecnicoamministrativa ed all Assessore al Governo del Territorio per l avvio dei lavori della Conferenza di Pianificazione di cui all art. 5 della L.R. n. 13/08 supportata dallo stesso Settore 03. La Conferenza di Pianificazione all uopo istituita si esprime mediante intesa istituzionale tra Regione ed Ente Parco ed altre amministrazioni interessate, procedendo all Accordo di Pianificazione di cui all art 6 della L.R. n. 13/08, da sottoporre a ratifica, entro 30 giorni, da parte degli organi competenti. PIANO TERRITORIALE DEL PARCO Il Piano territoriale del Parco viene elaborato dall Ente Parco, in coerenza con il Piano preliminare Strutturale, laddove già elaborato, e mira a definire un assetto territoriale dell area indicando obiettivi generali e di settore, precisando perimetrazione, zonizzazione, norme, parametri, vincoli e destinazioni da osservarsi sul territorio in relazione agli usi ed alle funzioni previste, in coerenza con quanto previsto dall art. 19 della L.R. n. 33/93. Il Piano territoriale del Parco, ad avvenuta approvazione, sostituisce ed integra le precedenti previsioni territoriali, di salvaguardia ed urbanistiche vigenti e già previste dalla normativa di salvaguardia e dalle perimetrazione originaria, come integrate dal Piano preliminare strutturale. 4 di 5
7 Gli elementi costitutivi del Piano territoriale del Parco sono quelli previsti dall art. 21 della L.R. n. 33/93. La cartografia di riferimento dovrà essere realizzata su basi omogenee, in scala 1/ e 1/5.000 e sulle relative specifiche tecniche fornite dal Sistema Informativo Territoriale (SIT) di cui alla L.R. n.16/04. ITER PROCEDURALE DI FORMAZIONE ED APPROVAZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DEL PARCO L iter procedurale di formazione ed approvazione del Piano Territoriale del Parco è il medesimo di quello del Piano preliminare strutturale, ma nella fase endoprocedimentale dovrà tenersi in conto la necessità di garantire la prescritta pubblicizzazione degli atti di cui alla L.R. n. 33/93 art. 1 lett a),b),c), sottoponendo lo stesso per competenza alle procedure ed all acquisizione dei pareri di cui alla VAS ed alla VI. ASSISTENZA AGLI ENTI PARCO PER LA SEMPLIFICAZIONE PIANIFICATORIA E PROCEDURALE. Presso il Settore 03 Politica del Territorio della A.G.C. 16 Governo del Territorio è istituita, con apposito decreto dirigenziale n. 447/09, una struttura tecnica di supporto alle attività di pianificazione e procedimentalizzazione per la redazione del Piano preliminare strutturale dl Parco e del Piano territoriale del Parco. Il Dirigente del Settore 03 Arch. Alberto Romeo Gentile 5 di 5
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