Le donne migranti. MADDALENA COLOMBO CIRMiB Università Cattolica di Brescia

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Giuliano Scognamiglio
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1 Le donne migranti MADDALENA COLOMBO CIRMiB Università Cattolica di Brescia

2 L interazione frequente

3 L accesso degli immigrati

4 settore dell istruzione

5 , , ,4

6 ,3 29,2 42,5 ESSERE DONNA

7 Una presenza discreta, con il rischio dell invisibilità

8 1. In tutte le società vi sono disuguaglianze di genere in rapporto a lavoro, istruzione, salute e rappresentanza politica 2. c è una forte correlazione tra sviluppo e «parità di genere» 3. Le donne migranti seguono, ma anche anticipano, le vie di empowerment (emancipazione), aperte dalla scelta migratoria 4. La loro indipendenza sociale, economica e personale è condizionata dallo spazio che esse si guadagnano nelle reti di relazione sia interne (famiglia) che esterne (società di accoglienza)

9 TIPI DI MIGRAZIONE AL FEMMINILE Donne tradizionali/ al seguito del partner (instrumentalistes): subalterne o co protagoniste Donne innovatrici (promotionnelles): apripista (mirano a stabilirsi) o targetearners (turiste o temporanee) Seconde generazioni Ruolo di intermediazione e innovazione culturale

10 INDICATORI DI INTEGRAZIONE FEMMINILE A BRESCIA (2011) Provincia di Brescia: 85 F ogni 100 maschi presenti = 46.6% F e 53,4% maschi

11 Studentesse: Lavoratrici regolari part time Lavoratrici regolari full time Disoccupate: Casalinghe

TRA LE CASALINGHE: escluse dal welfare sociale, sovraccaricate di compiti di cura (ma senza supporto delle donne anziane) TRA LE LAVORATRICI: la gran parte svolge un lavoro di tipo domestico o come

12 TRA LE CASALINGHE: escluse dal welfare sociale, sovraccaricate di compiti di cura (ma senza supporto delle donne anziane) TRA LE LAVORATRICI: la gran parte svolge un lavoro di tipo domestico o come addetta a pulizie senza un contatto diretto con il pubblico TRA LE MOGLI/COMPAGNE: tensioni nei «rapporti di genere» alla luce di nuove aspirazioni che contrastano il destino, la tradizione, il dovere di sacrificio

13 La mia fortuna è stata quella di trovare sempre lavoro subito come badante Ma quando arrivava il sabato ecco il problema: avevo 29 anni e non potevo uscire da nessuna parte.. che poi non è che dovevo andare chissà dove, ma.. Prima facevo l insegnante, era un lavoro sempre movimentato, in mezzo alla gente. Ora per me andare al supermercato era una festa! (31 anni, Russia)

14 Ricerca di un lavoro per moglie/madri/studentesse che prima non ne avevano bisogno: Mio fratello aveva già mollato la scuola ma non trovava lavoro,gli chiedevano soprattutto le ragazze nelle aziende, allora ho detto «provo anche io ad aiutare i miei genitori». Ho lasciato la scuola, ma poi ho fatto fatica a trovare lavoro.(19 anni, Bangadesh)

15 FATTORI PROTETTIVI dall isolamento sociale

16 FATTORI PROTETTIVI dall isolamento sociale

17 Dall esperienza dei corsi di Certifica il tuo italiano rete tra Ctp centri EDA (pubblici) e associazioni del privato sociale nel 2011/12 ha accolto in provincia di BS 814 stranieri = 60% donne Le donne hanno titoli di studio più alti degli uomini Ma sono anche in % superiore «prive di titolo» Una domanda in crescita una chance che le donne stanno imparando a sfruttare per compensare una condizione lavorativa più difficile e irregolare 17

18 Stranieri adulti iscritti ai moduli linguistici di Certifica il tu italiano nella provincia di Brescia, per genere e scopo della frequenza al corso. 2011/12 Uomini Donne Totale Per avere maggiori possibilità di lavoro 37,3 27,8 32,2 Per essere di aiuto alla mia famiglia 5,3 9,4 7,5 Per imparare a lingua e la cultura italiana 43,1 49,0 46,2 Per integrarmi meglio in Italia 12,7 12,4 12,5 Atro (carta di soggiorno, curiosità, casualità, non so..) 1,6 1,4 1,6 Totale %

19 RIDARE VOLTO E VOCE ALLE DONNE VENUTE DA ALTROVE CHE HANNO SCELTO DI VIVERE A BRESCIA in nome di: a. DOVERE DI GUARDARE OLTRE AGLI STEREOTIPI, EVITARE DI RIDURRE LE DONNE MIGRANTI AI LORO MANDATI «DOMESTICI» b. OPPORTUNITA DI RIFLETTERE SULLA NOVITA CULTURALE OFFERTA DALLA LORO PRESENZA SUL TERRITORIO (donne come intermediari culturali) c. DOVERE DI DENUNCIARE LE DISCRIMINAZIONI DI GENERE CHE VENGONO ALLA LUCE NELL INTERAZIONE DIRETTA CON LE DONNE MIGRANTI (violenze, mutilazioni genitali, ripudio, segregazione domestica, unioni combinate, ecc.). d. PROTEGGERE GLI SPAZI DI RELAZIONE IN CUI LE DONNE MIGRANTI SONO PROTAGONISTE, MEZZO PRINCIPALE PER L EMPOWERMENT (fiducia nei servizi, occasioni di scambio nel vicinato, famiglia e contatti transnazionali)

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