METODI DI RICERCA E DI VALUTAZIONE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO

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1 METODI DI RICERCA E DI VALUTAZIONE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO LUMSA Dott.ssa Giulia Pecora giulia.pecora@uniroma1.it

2 pensando a ciò che ci siamo detti nelle prime lezioni, dopo la spiegazione sulle BSID-III e l osservazione delle videoregistrazioni Come può essere intesa la valutazione infantile e quali finalità ha? Punti di forza Aree deficitarie Progettazione di interventi educativi e riabilitativi e/o monitoraggio

3 La valutazione dello sviluppo cognitivo Sviluppo: modificazione strutturale e funzionale di un individuo, che ha effetti diretti o indiretti permanenti Cognitivo: capacità intellettive, processi mentali, pensiero, ragionamento Diagnosi: descrizione accurata del bambino ed individuazione del rischio evolutivo Prognosi: pianificazione dell intervento considerando risorse e fattori di rischio Quali limiti della valutazione precoce? Scarso valore predittivo dei test Difficoltà di comparazione con test utilizzati in tappe evolutive successive Linguaggio ancora assente o limitato

4 Le scale utilizzate per valutare lo sviluppo nella prima infanzia hanno lo scopo di individuare i bambini a rischio, ovvero coloro che si discostano dalla media rispetto ad un area di competenza Non sono stati ideati per predire lo sviluppo futuro a lungo termine, ma forniscono una fotografia dello stato attuale Continuità vs Discontinuità: approcci teorici diversi che si riferiscono allo sviluppo come un continuum (es., comportamentismo) oppure come un processo discontinuo di stadi (es., Piaget) Rutter (1987) sulla stabilità dello sviluppo: 1. Invarianza: assenza di cambiamenti nel corso dello sviluppo 2. Regolarità: nelle modalità di cambiamento 3. Stabilità normativa: posizione mantenuta rispetto al gruppo di riferimento 4. Stabilità ipsativa: evoluzione dello stessa persona nel tempo (confronto fra aspetti diversi nella stessa persona)

5 Fattori che possono influenzare la stabilità dello sviluppo secondo Cairns & Hood (1983): Maturazione biologica Ambiente sociale Acquisizione di nuove strategie di comportamento e di apprendimento Consapevolezza di sé e delle proprie caratteristiche distintive Ecologia dell ambiente di vita Importanza dell integrazione delle informazioni provenienti da campi di indagine diversi e test differenti importante anche per diagnosi differenziale Ricorda: delimitazione del campo, applicazione del protocollo, flessibilità

6 Nonostante i limiti e le difficoltà della diagnosi precoce, questa è molto importante per prevenire l aggravarsi di situazioni a rischio Quando il bambino è molto piccolo, la diagnosi dovrebbe essere ottimista e possibilista A partire dai 2 anni di età, è bene allertare i genitori sulla possibilità che i problemi presentati dal bambino continuino a presentarsi anche in futuro, in modo da intervenire il prima possibile con trattamenti mirati I test cognitivi per bambini più grandi si fondano prevalentemente su prove di tipo verbale e compiti di problem solving I test cognitivi per l infanzia si basano sulla valutazione delle capacità sensomotorie (es., coordinazione dello sguardo, manipolazione) e delle prima capacità di comprensione delle proprietà degli oggetti e delle persone (es., permanenza dell oggetto, causalità, conservazione)

7 Lo sviluppo cognitivo secondo Piaget ( ) 1. Stadio senso-motorio (0-2 anni): non c è distinzione tra realtà esterna ed interna; il mondo coincide con ciò che il bambino percepisce; il bambino interagisce con l ambiente attraverso azioni e percezioni Video: Errore A-non-B (fino a circa 1 anno; ma se si mostra spostamento, bambino riesce a individuare l oggetto nella posizione B)

8 Lo sviluppo cognitivo secondo Piaget 2. Stadio pre-operatorio (2-6 anni): compaiono le prime rappresentazioni mentali (es., gioco simbolico), ma il bambino ancora non riesce a coordinarle tra loro; egocentrismo percettivo; principio di conservazione Video: Compito di conservazione (sostanza, volume, numero) Egocentrismo percettivo (cambio di prospettiva)

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12 Lo sviluppo cognitivo secondo Piaget 3. Stadio operatorio concreto (6-12 anni): i bambini ragionano in termini logici davanti a problemi concreti; comprendono relazioni causali; classificano gli oggetti in base a proprietà comuni; operazioni (addizione, divisione, moltiplicazione e divisione); reversibilità Video: Hammer vs Feather (pensiero legato a caratteristiche concrete dell oggetto)

13 Lo sviluppo cognitivo secondo Piaget 4. Stadio operatorio formale (da 12 anni in poi): processi mentali astratti, pensiero ipotetico-deduttivo; relazioni tra fatti specifici e leggi generali Video: Formal operational child

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