IL MERCATO DEL LAVORO IN PROVINCIA DI PIACENZA

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1 PROVINCIA DI PIACENZA Assessorato al Sistema Scolastico e della Formazione, Politiche del Lavoro, Sostegno all Artigianato e al Commercio, Innovazione tecnologica, Sportello Europa IL MERCATO DEL LAVORO IN PROVINCIA DI PIACENZA ANDAMENTO GENNAIO/OTTOBRE 2009 A cura dell Osservatorio del Mercato del Lavoro Area servizi alle imprese, politiche del lavoro e sistema formativo Servizio Mercato del Lavoro e Formazione

2 L ANDAMENTO DEL MERCATO DEL LAVORO IN EMILIA ROMAGNA E IN ITALIA SECONDO I DATI ISTAT Prima di esaminare i dati relativi alla situazione occupazionale provinciale risulta interessante inquadrare la situazione del mercato del lavoro nazionale e regionale. ITALIA. Gli ultimi dati disponibili relativi all andamento del mercato del lavoro italiano fanno riferimento al secondo trimestre In questo periodo l offerta di lavoro ha registrato, rispetto allo stesso periodo del 2008, una riduzione dell 1,0 per cento ( unità); tale diminuzione ha interessato sia la componente femminile (-0,6 per cento) che, soprattutto, quella maschile (-1,2 per cento). Con riferimento alla popolazione in età lavorativa (15-64 anni) il tasso di attività nel secondo trimestre 2009 si è attestato al 62,6%, in discesa di nove decimi di punto rispetto a un anno prima. Alla flessione del livello di attività della componente maschile (dal 74,9% del secondo trimestre 2008 al 73,8%) si associa quella della componente femminile (dal 52,1% al 51,5%). Forze di lavoro per condizione, migliaia di unità e variazioni tendenziali % - 1 trim trim Forze di lavoro Occupati Persone in cerca di occ. Valori assoluti Variazioni % tendenziali Valori assoluti Variazioni % tendenziali Valori assoluti Variazioni % tendenziali Periodo 2008 I Trim , , ,2 II Trim , , ,6 III Trim , , ,0 IV Trim , , , I Trim , , ,5 II Trim , , ,1 Fonte: Istat, Rilevazione continua sulle Forze di Lavoro Il numero di occupati, pari a unità, ha subito un forte calo su base annua (-1,6 per cento, pari a unità), a causa prevalentemente del protrarsi della caduta dell occupazione autonoma delle piccole imprese (soprattutto di quelli con un attività artigianale o commerciale e nei servizi alle imprese), dell accentuarsi del calo dei dipendenti a termine e della riduzione del numero dei collaboratori. Nell occupazione dipendente, in particolare, si è registrata una forte riduzione del lavoro a termine (-9,4 per cento, pari a unità), che coinvolge per i tre quarti i giovani fino a 34 anni. La caduta tendenziale dell occupazione sintetizza il forte calo della componente maschile (-2,2 per cento) e la flessione di quella femminile (-0,7 per cento). Il tasso di occupazione della popolazione in età lavorativa è sceso dal 59,2% del secondo trimestre 2008 all attuale 57,9%. A fronte del più contenuto calo del tasso di occupazione femminile al 46,9%, sei decimi di punto in meno rispetto a un anno prima, quello maschile manifesta un significativo calo passando dal 70,8% del secondo trimestre 2008 al 69,0%. A livello territoriale si è registrato un nuovo restringimento della base occupazionale nel Nord, con l eccezione delle province autonome di Trento e Bolzano e dell Emilia Romagna dove il numero degli occupati è aumentato, grazie al contributo fornito dagli occupati italiani con almeno 50 anni di età e dagli stranieri. Nel Mezzogiorno il calo dell occupazione si è manifestato in misura accentuata. In termini settoriali l agricoltura ha registrato una modesta contrazione del numero di occupati (- 0,7%, pari a unità), concentrata nelle regioni meridionali; l industria in senso stretto ha invece evidenziato una notevole riduzione tendenziale dell occupazione (-3,9%, pari a unità). Così come le costruzioni (-2,1%, pari a unità). Già in discesa nel precedente trimestre, il terziario ha segnalato una nuova riduzione tendenziale dell occupazione (-0,9%, pari a - 1 -

3 unità) a sintesi del protrarsi del calo degli autonomi e dell interruzione del processo di crescita dei dipendenti. Nell industria e nei servizi occupati (oltre sei volte quelli del secondo trimestre 2008) hanno dichiarato di non avere lavorato nella settimana di riferimento dell indagine, o di avere svolto un numero di ore inferiore alla norma, perché in Cassa integrazione guadagni. Il numero delle persone in cerca di occupazione nel secondo trimestre 2009 è salito invece a unità ( unità rispetto al secondo trimestre 2008): questo fa aumentare il tasso di disoccupazione dal 6,7% del secondo trimestre 2008 all attuale 7,4%. La crescita del numero dei disoccupati ha interessato per la quasi totalità la componente maschile ( unità), ed ha riguardato in gran parte il Nord. Principali indicatori del mercato del lavoro, Italia (valori percentuali) Periodo Tasso di attività Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione 2008 I Trim. 62,8 58,3 7,1 II Trim. 63,5 59,2 6,7 III Trim. 62,8 59,0 6,1 IV Trim. 63,0 58,5 7, I Trim. 62,4 57,4 7,9 II Trim. 62,6 57,9 7,4 Fonte: Istat, Rilevazione continua sulle Forze di Lavoro EMILIA ROMAGNA. Nel corso del secondo trimestre 2009 l occupazione regionale è cresciuta rispetto allo stesso periodo dell anno precedente di unità (+0,3%), con un andamento differenziato in base al genere: gli uomini occupati e le donne occupate. Per effetto di questi andamenti il tasso di occupazione della popolazione in età attiva scende dal 70,4% del secondo trimestre 2008 al 69,7% di un anno dopo; quello maschile si attesta al 76,2%, in contrazione di 2,1 punti, e quello femmine al 63,0%, in crescita di sette decimi di punto. Principali indicatori del mercato del lavoro, Emilia-Romagna (valori percentuali) Periodo Tasso di attività Tasso di occupazione Tasso di disoccupazione 2008 I Trim. 72,7 70,1 3,4 II Trim. 72,8 70,4 3,2 III Trim. 72,6 70,6 2,7 IV Trim. 72,3 69,8 3, I Trim. 72,2 69,2 4,1 II Trim. 72,9 69,7 4,4 Fonte: Istat, Rilevazione continua sulle Forze di Lavoro Il saldo occupazionale positivo è da imputarsi, oltre che alla componente femminile, all andamento positivo dell agricoltura ( occupati) e, in misura inferiore, dell industria in senso stretto ( addetti). L analisi settoriale evidenzia forti segnali di crisi nelle costruzioni e nel commercio, in calo entrambi di addetti. Nei servizi l andamento occupazionale negativo è interamente da imputare al settore del commercio ( addetti). Il numero di disoccupati nel secondo trimestre del 2009 aumenta rispetto allo stesso periodo dell anno precedente di unità, attestandosi a quota unità; si tratta di una crescita in gran parte maschile: gli uomini in cerca di occupazione sono infatti passati in un anno da 26mila a 46mila unità, mentre le donne sono cresciute da 40 a 45mila. Il tasso di disoccupazione si attesta al 4,4%, 1,2 punti in più rispetto allo stesso periodo del 2008, con i maschi al 4,0%, e le femmine al 4,9%

4 (migliaia) I Trim. II Trim. III Trim. Andamento del numero di disoccupati in Emilia-Romagna per trimestre, M e F IV Trim. I Trim. II Trim. III Trim. IV Trim. I Trim. II Trim. III Trim. IV Trim. maschi femmine I Trim. II Trim Il quadro più aggiornato relativo alla provincia di Piacenza fa riferimento all anno L Istat, infatti, fornisce solo a cadenza annuale le stime dell occupazione e disoccupazione a livello provinciale. Nella tabella seguente è riportato l andamento dei principali indicatori del mercato del lavoro provinciale nel triennio 2006/2008. Provincia di Piacenza: tassi di occupazione, disoccupazione e attività, 2006/2008 FORZE DI LAVORO TASSO DI OCCUPAZIONE anni 66,4 67,9 67,9 maschi 76,5 79,4 77,5 femmine 55,9 56,0 58,1 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 2,6 2,2 1,9 maschi 1,7 1,1 1,9 femmine 3,9 4,0 1,9 TASSO DI ATTIVITA' anni 68,2 69,5 69,3 maschi 77,9 80,3 79,1 femmine 58,2 58,4 59,2 Fonte: Istat, Rilevazione Continua sulle forze di lavoro - 3 -

5 LA SITUAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO IN PROVINCIA DI PIACENZA Introduzione Nell attuale fase di crisi economica e finanziaria risulta molto importante poter disporre in modo tempestivo di un quadro aggiornato sullo stato e sulle tendenze in atto nel sistema locale di riferimento. E per questo motivo che l Amministrazione Provinciale ritiene di particolare utilità offrire a tutti i Soggetti operanti sul territorio informazioni che possano rappresentare un utile strumento per l analisi del mercato del lavoro locale. Lo studio sull andamento congiunturale del mercato del lavoro provinciale nei primi dieci mesi del 2009 inizia dai dati relativi all utilizzo degli ammortizzatori sociali da parte delle imprese piacentine (cassa integrazione, mobilità, sussidi di disoccupazione, ecc.), e prosegue prendendo in esame i flussi di assunzione e cessazione dei rapporti di lavoro che le aziende sono obbligate per legge a comunicare ai Centri per l Impiego. L utilizzo degli archivi amministrativi dei Centri per l Impiego consente di ricostruire l andamento della domanda di lavoro a livello locale, di monitorare le dinamiche dei flussi di assunzione e cessazione dei rapporti di lavoro, osservandone la tipologia contrattuale, l inquadramento, la durata, il settore di attività, ecc. Lo stesso database, inoltre, fornisce i dati sui licenziamenti collettivi ed individuali che danno luogo ad inserimento nelle apposite liste di mobilità. Quadro riassuntivo di alcuni indicatori sulla crisi economica in provincia di Piacenza INDICATORE FONTE VALORE Flusso di iscrizioni nelle liste di mobilità ex L. 223/91 (gennaio ottobre 2009) Provincia 315 Flusso di iscrizioni nelle liste di mobilità ex L. 236/93 (gennaio - ottobre 2009) Provincia Stock di lavoratori iscritti nelle liste di mobilità ex L. 223/91 al 30 novembre 2009 Provincia 641 Stock di lavoratori iscritti nelle liste di mobilità ex L. 236/93 al 30 novembre 2009 Provincia Ore di CIG ordinaria autorizzate (gennaio - ottobre 2009) Inps Ore di CIG straordinaria autorizzate (gennaio - ottobre 2009) Inps Lavoratori con ammortizzatori in deroga (gennaio settembre 2009) RER 876 Domande di disoccupazione ordinaria presentate all Inps (genn.-giu. 2009) Inps Variazione tendenziale delle assunzioni in prov. Pc (gennaio ottobre 2009) Provincia -13% - 4 -

6 ANDAMENTO DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI I dati Inps relativi alla Cassa integrazione con riferimento ai primi dieci mesi dell anno (gennaioottobre 2009) consentono di comprendere in termini congiunturali qual è stato il ricorso a tale strumento da parte delle imprese localizzate sul territorio piacentino. I dati evidenziano altissimi livelli di utilizzo della CIG ordinaria: nel periodo gennaio-ottobre 2009 le ore autorizzate in provincia di Piacenza per interventi ordinari sono risultate complessivamente , corrispondenti a circa unità di lavoro equivalenti 1. La tabella seguente consente di osservare in dettaglio quali settori economici hanno usufruito dello strumento della cassa integrazione. Il settore che ha mostrato i maggiori segnali di difficoltà congiunturale e che ha fatto maggiore ricorso allo strumento della cassa integrazione ordinaria è stato l industria meccanica, con oltre un milione e mezzo di ore autorizzate, quasi l 80% delle ore complessivamente concesse nella gestione ordinaria. Considerevole è stato il ricorso alla cassa ordinaria anche da parte delle imprese dell industria chimica (96mila ore), dei trasporti (72mila ore) e della trasformazione dei minerali non metalliferi (quasi 69mila ore). CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI. ORE AUTORIZZATE. INTERVENTI ORDINARI / gennaio-ottobre genn.-ottobre 2009 ATTIVITA' AGRICOLE INDUSTRIALI INDUSTRIE ESTRATTIVE LEGNO ALIMENTARI METALLURGICHE MECCANICHE TESSILI ABBIGLIAMENTO CHIMICHE PELLI, CUOIO E CALZATURE LAVORAZIONE MINERALI NON METALLIFERI CARTA, STAMPA, EDITORIA INSTALLAZIONE IMPIANTI PER L'EDILIZIA ENERGIA ELETTRICA, GAS E ACQUA TRASPORTI E COMUNICAZIONI SERVIZI E VARIE T O T A L E di cui: Industria in senso stretto Fonte: Inps Le ore concesse per interventi di CIG straordinaria, legati a crisi o ristrutturazioni, riconversioni o riorganizzazioni aziendali, hanno registrato un forte incremento nel corso degli ultimi mesi, tanto da superare di gran lunga i livelli significativi raggiunti nello scorso anno: 475mila ore nei primi dieci mesi dell anno, contro ore di tutto il 2008). 1 E possibile tradurre le ore concesse di CIG in lavoratori equivalenti, ipotizzando un orario di lavoro medio annuo di ore. In questo modo non si avrà il numero esatto di lavoratori interessati, ma solo il numero (teorico) di lavoratori sospesi nel periodo considerato

7 Anche in questo caso è il settore meccanico ad essere il più colpito dalla crisi: le ore autorizzate sono state complessivamente 178mila. Anche i settori del commercio e della grafica-editoria, rispettivamente con 119mila e 83mila ore autorizzate, dimostrano di attraversare un periodo di forte difficoltà congiunturale. CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI. ORE AUTORIZZATE. INTERVENTI STRAORDINARI / gennaio-ottobre genn.-ottobre 2009 ATTIVITA' AGRICOLE INDUSTRIALI INDUSTRIE ESTRATTIVE LEGNO ALIMENTARI METALLURGICHE MECCANICHE TESSILI ABBIGLIAMENTO CHIMICHE PELLI, CUOIO E CALZATURE LAVORAZIONE MINERALI NON METALLIFERI CARTA, STAMPA, EDITORIA INSTALLAZIONE IMPIANTI PER L'EDILIZIA ENERGIA ELETTRICA, GAS E ACQUA TRASPORTI E COMUNICAZIONI COMMERCIO T O T A L E di cui: Industria in senso stretto Fonte: Inps Ore di cassa integrazione ordinaria e straordinaria per settori, genn.-ott.2009 Ind. alimentare; Ind. abbigliamento; Ind. lavorazione minerali non metall.; Trasporti; Edilizia extra-gestione; Ind. tessile; Altre industrie; Ind. legno; Grafica, editoria; Ind. chimica; Commercio; Ind. meccanica;

8 Di pari passo con la generale crescita del ricorso allo strumento della cassa integrazione, anche la gestione speciale edilizia ha mostrato un significativo incremento nelle ore autorizzate. Si tratta di ore concesse a favore di operai di aziende industriali ed artigiane operanti nel settore dell edilizia ed affini, nel caso in cui la riduzione dell attività sia dovuta a situazione metereologiche avverse o a fattori non imputabili all imprenditore o ai lavoratori. Le ore autorizzate in questa gestione sono passate da 113mila ore nel 2008 a 286mila nei primi dieci mesi del Sono cresciute soprattutto le ore concesse per l edilizia artigianale (passate da 41mila nel 2008 a quasi 118mila ore nei primi dieci mesi del 2009) e quelle per l edilizia industriale (da a ore). ORE DI INTEGRAZIONE SALARIALI AUTORIZZATE DALLE SEDI INPS. GESTIONE SPECIALE EDILIZIA. OPERAI E IMPIEGATI genn.-ott Artigianato edile Industria edile Lapidei TOTALE Fonte: Inps Ore di Cassa Integrazione autorizzate in provincia di Piacenza ordinaria straordinaria edilizia genn./ott

9 Le richieste di sussidio di disoccupazione a requisiti ordinari o ridotti per lavoratori licenziati da imprese industriali o terziarie sono state nel primo semestre del 2009 quasi 4.300, con un incremento rispetto allo stesso semestre dell anno precedente del 38%. L incremento riguarda quasi esclusivamente i percettori di indennità di disoccupazione ordinaria che hanno lavorato almeno 52 settimane nell arco dei due anni precedenti (da a 2.111), mentre quelli a requisiti ridotti, con almeno 78 giornate lavorative nell anno precedente, sono pressoché stabili (da a 2.184). Domande di disoccupazione presentate in 1^ istanza all INPS* nel periodo gennaio/giugno 2008 e Valori assoluti e tassi di variazione assoluta e percentuale Provincia di Piacenza Tipologia di indennità 1 sem sem Variazione ass. Variazione % ORDINARIA % A REQUISITI RIDOTTI % TOTALE % Fonte: Elaborazione Regione Emilia-Romagna su dati Inps * Possono presentare domanda di disoccupazione all Inps anche i lavoratori sospesi dalle aziende colpite da eventi temporanei e quindi non solo coloro che hanno perso il lavoro. Gli inserimenti nelle liste di mobilità a seguito di licenziamenti collettivi (Legge 223/91) sono stati, nei primi dieci mesi del 2009, 315. Si tratta in larga maggioranza di lavoratori di genere maschile (61%), equamente distribuiti nelle differenti classi di età. I principali settori di provenienza sono soprattutto l industria metalmeccanica (28%), il commercio (17%), l industria alimentare, quella della carta e i trasporti e magazzinaggio (tutti al 10%). Flusso di iscritti nelle liste di mobilità ex Legge 223/91 per genere - gennaio/ottobre 2009 GENERE n % Maschi % Femmine % Totale % Fonte: Provincia di Piacenza, Elaborazione su dati SILER Flusso di iscritti nelle liste di mobilità ex Legge 223/91 per classi di età - gennaio/ottobre 2009 CLASSI DI ETA' n % Fino a 29 anni 22 7% anni % anni 97 31% 50 anni e oltre 93 30% Totale % Fonte: Provincia di Piacenza, Elaborazione su dati SILER - 8 -

10 Flusso di iscritti nelle liste di mobilità ex L.223/91 per settore di provenienza genn./ottobre 2009 SETTORI Maschi Femmine Totale Incidenza % IND METALMECCANICA % COMMERCIO % IND ALIMENTARE % TRASP E MAGAZZINAGGIO % IND CARTA % EDILIZIA % IND GOMMA E PLASTICA % IND LATERIZI % IND LEGNO E ARREDAMENTO % IND CHIMICA % ALTRI INDUSTRIA % ALTRI SERVIZI % CONTRATTI DIVERSI % Totale complessivo % Fonte: Provincia di Piacenza, Elaborazione su dati SILER In fortissimo aumento sono risultati i licenziamenti individuali realizzati dalle piccole imprese e, quindi, gli inserimenti in lista di mobilità ex L. 236/93: nei primi dieci mesi dell anno sono stati 1.019, hanno riguardato in maggioranza lavoratori di genere maschile (63%) e appartenenti alle fasce di età centrali (il 60% ha tra i 30 e i 49 anni). Osservando la composizione degli inserimenti in lista per settore di provenienza si registra un forte peso dell industria metalmeccanica (30%), del commercio (18%) e dell edilizia (16%), seguiti dai trasporti/magazzinaggio (9%) e dai pubblici esercizi (6%). Flusso di iscritti nelle liste di mobilità ex Legge 236/93 per genere - gennaio/ottobre 2009 GENERE n % Maschi % Femmine % Totale % Fonte: Provincia di Piacenza, Elaborazione su dati SILER Flusso di iscritti nelle liste di mobilità ex Legge 236/93 per classi di età - gennaio/ ottobre 2009 CLASSI DI ETA' n % Fino a 29 anni % anni % anni % 50 anni e oltre % Totale % Fonte: Provincia di Piacenza, Elaborazione su dati SILER Flusso di iscritti nelle liste di mobilità ex L.236/93 per settore di provenienza genn./ ott SETTORI Maschi Femmine Totale Incidenza % IND. METALMECCANICA % COMMERCIO % EDILIZIA % TRASP. E MAGAZZINAGGIO % PUBBLICI ESERCIZI % - 9 -

11 IND. TESSILE % IND. ALIMENTARE % PULIZIE % IND. GOMMA E PLASTICA % GRAFICA EDITORIA % AGRICOLTURA % IST. SOCIO-ASSISTENZIALI % IND. CHIMICA % IND. LEGNO E ARREDAMENTO % BANCHE E ASSICURAZIONI % PARRUCCHIERI % ALTRI SERVIZI % ALTRI INDUSTRIA % NON INDICATO % Totale complessivo % Fonte: Provincia di Piacenza, Elaborazione su dati SILER Flusso di lavoratori iscritti nelle liste di mobilità per settori di provenienza, gennaio-ottobre 2009 Ind. carta 2% Ind. tessile 3% Ind. alimentare 4% Pubblici esercizi 5% Ind. gomma 1% Altri settori 14% Ind. metalmeccanica 30% Trasp. e magazz. 9% Edilizia 14% Commercio 18% Mettendo a confronto il flusso di iscrizioni dei primi dieci mesi del 2009 con quanto rilevato negli anni passati si osservano livelli di licenziamenti in base alla L. 223/91 in linea con quanto osservato nel 2008, mentre risultano in fortissimo aumento e quindi piuttosto preoccupanti i licenziamenti realizzati dalle piccole imprese (ex L. 236/93), molto al di sopra rispetto ai valori osservati negli anni precedenti. Flusso di iscrizioni nelle liste di mobilità per genere ex L. 223/91, 2006/gennaio-ottobre 2009 genn.-ottobre GENERE Maschi Femmine Totale Fonte: Provincia di Piacenza, Elaborazione Osservatorio del Mercato del lavoro su dati SILER

12 Flusso di iscrizioni nelle liste di mobilità per genere ex L. 236/93, anni 2006/gennaio-ottobre 2009 genn.-ottobre GENERE Maschi Femmine Totale Fonte: Provincia di Piacenza, Elaborazione Osservatorio del Mercato del lavoro su dati SILER Le liste di mobilità subiscono nel corso dell anno notevoli cambiamenti, dovuti da un lato alle nuove iscrizioni e, dall altro, alle cancellazioni determinate dal termine del periodo di mobilità o dall avviamento al lavoro degli iscritti nelle liste. Nel complesso lo STOCK di lavoratori presenti nelle liste provinciali di mobilità al 30 novembre 2009 risulta pari a unità, in forte crescita rispetto al dato rilevato il 31 dicembre 2008 (+738 iscritti, +51%). Stock di lavoratori iscritti nelle liste di mobilità per tipo di intervento - Provincia di Piacenza 31/12/ /12/ /12/ /11/2009 Legge 223/ Legge 236/ Totale Fonte: Provincia di Piacenza, Elaborazione Osservatorio del Mercato del lavoro su dati SILER

13 ANDAMENTO DEGLI AVVIAMENTI E CESSAZIONI Confronto avviamenti gennaio-ottobre 2008 e 2009 in provincia di Piacenza per CCNL, variazione assoluta e %* Avviamenti Avviamenti Variazione CCNL APPLICATO genn.-ott genn.-ott assoluta 2009/08 Variazione % AGRICOLTURA % Industria metalmeccanica % Industria alimentare % Industria gomma e plastica % Industria legno e arredamento % Industria tessile e abbigliamento % Industria chimica - farmaceutica % Industria pelli e cuoio % Industria cemento % Industria carta % Industria vetro % Edilizia % Grafica ed editoria % Energia, acqua, gas % Altri settori industria e artigianato % TOTALE INDUSTRIA % Commercio % Pubblici esercizi % Trasporti e magazzinaggio % Cinema, teatro, radio, tv % Pulizie % Cooperative sociali % Studi professionali % Case di cura, ist. socio-assistenziali % Scuole private % Barbieri, parrucchieri, estetiste % Formazione professionale % Banche ed assicurazioni % Palestre e impianti sportivi % Interinale % Servizi sanitari % Università % Vigilanza privata % Igiene urbana e rifiuti % Altri servizi (settore privato) % TOTALE SERVIZI PRIVATI % Pubblica Amministrazione % Non specificato/contratti diversi % TOTALE GENERALE % Fonte: Provincia di Piacenza, Elaborazione su dati SILER * escluso il settore domestico

14 L impatto della congiuntura economica negativa si riflette non solo nell utilizzo degli ammortizzatori sociali, ma anche sui flussi di assunzione registrati presso i Centri per l Impiego, che evidenziano un forte sensibilità alle dinamiche congiunturali in atto. L andamento delle assunzioni osservato in provincia di Piacenza evidenzia un rallentamento: nel periodo gennaio-ottobre 2009 si è infatti osservata una caduta del 14% degli inserimenti lavorativi nel confronto con i primi 10 mesi del 2009 (5.700 movimenti in meno). La contrazione delle assunzioni, che trova spiegazione sia con l abbassamento del turn-over che con la riduzione dell occupazione, risulta rilevante in particolare nel comparto manifatturiero, che riduce le assunzioni del 35% nei primi dieci mesi del 2009 ( avviamenti). Quanto alle tipologie contrattuali, la dinamica negativa degli avviamenti ha interessato sia i contratti a tempo indeterminato (-24% in termini tendenziali 2 nei primi dieci mesi del 2009) che l apprendistato (-37%) e i contratti di somministrazione (-32%). Sono diminuiti, in misura inferiore, anche i contratti a progetto ed occasionale (-12%), mentre sono aumentati i contratti di associazione in partecipazione e i tirocini (rispettivamente +49% e +11%). Avviamenti al lavoro in provincia di Piacenza per tipologia contrattuale, gennaio-ottobre 2008 e 2009 valori assoluti e variazione % tendenziale gennaio/ottobre 2008 gennaio/ottobre 2009 variazione % Tempo indeterminato % Tempo determinato % Apprendistato/Inserimento % Somministrato % Lavoro a progetto e occas % Associazione in partecipaz % Tirocini % TOTALE % Fonte: Provincia di Piacenza, Elaborazione su dati SILER Analizzando l incidenza dei contratti di lavoro sul totale delle assunzioni verifichiamo che i contratti a tempo determinato (la tipologia più diffusa) aumentano il loro peso sulle assunzioni totali, arrivando ad incidere per il 54% negli avviamenti realizzati nel periodo gennaio-ottobre 2009, in forte crescita rispetto al 48% dello stesso periodo dell anno precedente. Perdono d incidenza i contratti di lavoro a tempo indeterminato, scesi dal 26% al 23% e quelli di lavoro somministrato, passati dal 14% all 11%. Avviamenti al lavoro in provincia di Piacenza per tipologia contrattuale, gennaio-ottobre 2008 e 2009 incidenza % gennaio/ottobre 2008 gennaio/ottobre 2009 Tempo indeterminato 26% 23% Tempo determinato 48% 54% Apprendistato/Inserimento 5% 4% Somministrato 14% 11% Lavoro a progetto e occasionale 6% 6% Associazione in partecipazione 0% 1% Tirocini 1% 2% TOTALE 100% 100% Fonte: Provincia di Piacenza, Elaborazione su dati SILER 2 Variazione tendenziale: variazione rispetto allo stesso periodo dell anno precedente

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