L azione dell Unione europea nella prevenzione e repressione dei crimini internazionali
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1 L azione dell Unione europea nella prevenzione e repressione dei crimini internazionali
2 Indice I. L azione dell UE sul piano interno II. L azione esterna dell UE 2
3 I. L azione dell Unione sul piano interno 3
4 1. Le potenzialità insite nel TFUE Cooperazione giudiziaria in materia penale: - art. 82, riconoscimento reciproco delle sentenze e delle decisioni giudiziarie e include il ravvicinamento delle disposizioni legislative e regolamentari degli Stati membri - art. 83, stabilire norme minime relative alla definizione dei reati e delle sanzioni in sfere di criminalità particolarmente grave che presentano una dimensione transnazionale derivante dal carattere o dalle implicazioni di tali reati o da una particolare necessità di combatterli su basi comuni - art. 84, stabilire misure per incentivare e sostenere l'azione degli Stati membri nel campo della prevenzione della criminalità, ad esclusione di qualsiasi armonizzazione delle disposizioni legislative e regolamentari degli Stati membri - art. 85, EUROJUST Cooperazione di polizia: - EUROPOL 4
5 2. Gli strumenti di cooperazione tra gli Stati membri Decisione del Consiglio del 13 giugno 2002 relativa all istituzione di una rete europea di punti di contatto in materia di persone responsabili di genocidio, crimini contro l umanità e crimini di guerra (2002/494/GAI) Decisione 2003/335/GAI del Consiglio dell'8 maggio 2003, relativa all'accertamento e al perseguimento del genocidio, dei crimini contro l'umanità e dei crimini di guerra Decisione quadro 2002/584/GAI del Consiglio del 13 giugno 2002, relativa al mandato d'arresto europeo e alle procedure di consegna tra Stati membri Decisione quadro 2008/909/GAI del Consiglio del 27 novembre 2008, relativa all applicazione del principio del reciproco riconoscimento alle sentenze penali che irrogano pene detentive o misure privative della libertà personale ai fini della loro esecuzione nell UE 5
6 Decisione quadro 2008/913/GAI del Consiglio sulla lotta contro talune forme ed espressioni di razzismo e xenofobia mediante il diritto penale Ciascuno Stato membro adotta le misure necessarie affinché i seguenti comportamenti intenzionali siano resi punibili: 1. ( ) c) l apologia, la negazione o la minimizzazione grossolana dei crimini di genocidio, dei crimini contro l umanità e dei crimini di guerra, quali definiti agli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte penale internazionale, dirette pubblicamente contro un gruppo di persone, o un membro di tale gruppo, definito in riferimento alla razza, al colore, alla religione, all ascendenza o all origine nazionale o etnica, quando i comportamenti siano posti in essere in modo atto a istigare alla violenza o all odio nei confronti di tale gruppo o di un suo membro; d) l apologia, la negazione o la minimizzazione grossolana dei crimini definiti all articolo 6 dello statuto del Tribunale militare internazionale, allegato all accordo di Londra dell 8 agosto 1945, dirette pubblicamente contro un gruppo di persone, o un membro di tale gruppo, definito in riferimento alla razza, al colore, alla religione, all ascendenza o all origine nazionale o etnica, quando i comportamenti siano posti in essere in modo atto a istigare alla violenza o all odio nei confronti di tale gruppo o di un suo membro. 2. Ai fini del paragrafo 1, gli Stati membri possono decidere di rendere punibili soltanto i comportamenti atti a turbare l ordine pubblico o che sono minacciosi, offensivi o ingiuriosi. ( ) 6
7 II. L azione esterna dell Unione 7
8 1. I principi fondanti dell azione esterna Art. 21 TUE: promuovere democrazia, Stato di diritto, universalità e indivisibilità dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, rispetto della dignità umana, principi di uguaglianza e di solidarietà e rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale Un Europa sicura in un mondo migliore - Strategia europea in materia di sicurezza, 12 dicembre 2003: Abbiamo interesse a sviluppare ulteriormente le istituzioni esistenti come l'organizzazione mondiale del commercio e a sostenere quelle di recente costituzione, come la Corte penale internazionale Orientamenti dell'unione europea per favorire l'osservanza del diritto internazionale umanitario (2005/C 327/04) Posizione comune 2003/444/PESC del Consiglio del 16 giugno 2003 sulla Corte penale internazionale Piano d azione a sostegno della posizione comune sulla Corte penale internazionale, 15 febbraio
9 2. Una clausola di condizionalità relativa alla cooperazione con la ICC negli accordi internazionali con Stati terzi? Art. 11 dell Accordo di Cotonou con gli Stati ACP 6. In promoting the strengthening of peace and international justice, the Parties reaffirm their determination to: - share experience in the adoption of legal adjustments required to allow for the ratification and implementation of the Rome Statute of the International Criminal Court; and - fight against international crime in accordance with international law, giving due regard to the Rome Statute. The Parties shall seek to take steps towards ratifying and implementing the Rome Statute and related instruments 9
10 Altri Stati con cui sono stati conclusi accordi che contengono la clausola di condizionalità relativa all ICC: Africa del Sud Corea del Sud Indonesia Iraq Ucraina 10
11 3. I rapporti con gli Stati Uniti d America La questione degli accordi bilaterali sull immunità delle truppe e del personale USA di stanza nel territorio di Stati membri: Conclusioni del Consiglio del 30 settembre 2002 Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE, Risoluzione sulla Corte penale internazionale, ACP-EU 3560/03/def., 3 aprile
12 4. La cooperazione con la Corte penale internazionale Accordo di cooperazione e di assistenza tra la Corte penale internazionale e l'unione europea 12
13 Focus Il dialogo con l Unione africana The Africa-EU Strategic Partnership. A Joint Africa-EU Strategy, 9 dicembre 2007: the partners agree that the establishment and the effective functioning of the International Criminal Court constitute an important development for peace and international justice AU-EU Expert Report on the Principle of Universal Jurisdiction, 16 aprile
14 General Secretariat of the Council, The European Union and the International Criminal Court, Brussels,
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