Decisione N del 25 marzo 2014

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1 COLLEGIO DI NAPOLI composto dai signori: (NA) CARRIERO (NA) CONTE (NA) PATRONI GRIFFI Presidente Membro designato dalla Banca d'italia Membro designato dalla Banca d'italia (NA) RUSSO Membro designato da Associazione rappresentativa degli intermediari (NA) GUIZZI Membro designato da Associazione rappresentativa dei clienti Relatore RUSSO GIUSEPPE Nella seduta del 25/02/2014 dopo aver esaminato: - il ricorso e la documentazione allegata - le controdeduzioni dell intermediario e la relativa documentazione - la relazione della Segreteria tecnica FATTO Con ricorso presentato in data , il ricorrente premettendo di essere titolare di un conto corrente presso la resistente, lamentava lo smarrimento di un effetto cambiario di euro ,00 (emesso il e con scadenza ) presentato alla banca resistente per l incasso; affermava che nel maggio 2012 presentava il titolo alla banca resistente ma, nel giugno 2012, alla scadenza non si vedeva accreditare nessuna somma bensì era addebitato sul conto l importo di euro 400,80 a titolo di spese; nell ottobre 2012, tramite legale, chiedeva la restituzione del titolo e il risarcimento del danno subito per non poter azionare il credito nei confronti della debitrice a mezzo di esecuzione forzata; nel novembre 2012, la resistente rispondeva che il titolo era stato smarrito nel luglio 2012 dall agenzia di recapiti incaricata della trasmissione e la Pag. 2/6

2 denuncia di smarrimento presentata ai Carabinieri, nell ottobre 2012; in un incontro tenutosi nel novembre 2012, la banca resistente proponeva di farsi carico delle spese di ammortamento e chiedeva che la ricorrente rinunziasse al pagamento dell intero importo del titolo smarrito; tali condizioni non erano accettate dal legale della ricorrente; nel dicembre 2012, la ricorrente chiedeva il risarcimento dei danni e la refusione delle spese; nello stesso mese, richiedeva al Tribunale di dichiarare l ammortamento del titolo e otteneva il provvedimento di ammortamento nel gennaio 2013, pagando euro 66,28 a titolo di spese; nel giugno 2013, a seguito di ulteriore reclamo, la banca respingeva ogni addebito in quanto lo smarrimento del titolo non le era attribuibile; con ricorso dell ottobre 2013, chiedeva il risarcimento del danno subito per lo smarrimento del titolo, pari all intero importo dello stesso, alle spese sostenute per il protesto e l ammortamento, oltre a quelle per l assistenza del legale. La banca, nelle controdeduzioni, affermava che lo smarrimento del titolo non sarebbe a sé imputabile in quanto la cambiale era stata regolarmente presentata per il pagamento alla sua scadenza e protestata, quindi ricevuta come insoluto e tempestivamente inviata alla ricorrente tramite raccomandata a/r; pertanto, ritiene di aver osservato la diligenza dell accorto banchiere ; richiama le norme contrattuali che escludono la responsabilità della banca in caso di smarrimento, sottrazione e distruzione del titolo per cause non imputabili direttamente all intermediario medesimo; tra l altro, afferma che la ricorrente, sin dal luglio 2012, era a conoscenza dello stato di decozione della società emittente la cambiale, ammessa alla procedura di concordato preventivo nell ottobre 2012, e che avrebbe potuto insinuarsi nel passivo per ottenere il pagamento dell importo del titolo; quanto all addebito delle spese, rappresenta di aver trasmesso al cliente, la contabile di addebito di euro 400,80 di cui euro 28,00 per commissioni di incasso, euro 340,11 per recupero spese di protesto, euro 6,65 per recupero spese interbancarie, euro 26,04 per spese per effetti protestati; inoltre, tali spese erano conformi a quanto previsto dal foglio informativo; infine, chiede il rigetto della domanda di refusione delle spese legali giacché aveva proposto alla ricorrente un accordo transattivo in cui si rendeva disponibile a sostenere a proprie spese la procedura di ammortamento; peraltro, a fronte di tale richiesta, il legale del ricorrente aveva curato personalmente la procedura di ammortamento, reclamando le relative spese e chiedendo un compenso di euro 2.000,00 assolutamente sproporzionato rispetto alle tariffe professionali. Pag. 3/6

3 Il ricorrente chiedeva la condanna dell intermediario alla restituzione di euro ,00 pari all importo del titolo smarrito, al rimborso di euro 400,80 addebitatogli sul proprio conto corrente e di euro 2.269,49 per le spese sostenute per la procedura di ammortamento. La Banca chiedeva all Arbitro di respingere tutte le domande del ricorrente. DIRITTO Il ricorso è solo parzialmente fondato. L intermediario ha provato di aver presentato regolarmente il titolo alla scadenza alla banca negoziatrice, di averlo registrato come insoluto e di averlo restituito alla ricorrente con raccomandata a/r inviata tramite agenzia di recapito che successivamente andava smarrita (cfr. la distinta dei titoli presentati per l incasso; l inviata all agenzia di recapito in cui chiede l esito della raccomandata; l atto di protesto cfr. doc. 1-2-parte ricorrente). Inoltre, ha specificato i motivi dello smarrimento del titolo, imputandolo all agenzia di recapito (cfr. corrispondenza intercorsa con l agenzia di recapiti e la denuncia di smarrimento ai Carabinieri da parte dell agenzia stessa) e ha affermato di aver proposto alla parte attrice un accordo in cui si accollava le spese di ammortamento del titolo per limitare il danno derivato alla ricorrente. Peraltro, la banca si è limitata con le proprie difese a riferire dell avvenuto smarrimento del titolo senza fornire alcun elemento di prova idoneo a escludere l assenza di colpa. In particolare, nella denuncia ai Carabinieri l addetto dell agenzia di recapito dichiarava che la raccomandata era stata smarrita in data e luogo imprecisato senza null altro aggiungere; inoltre, il titolo era stato smarrito nel luglio 2012 e la denuncia era stata presentata soltanto nell ottobre Secondo decisione Napoli 3724/2013 vi è responsabilità della banca in caso di mancata prova del fatto che lo smarrimento è dipeso da circostanze del tutto estranee alla sfera organizzativa e che comunque egli ha fatto qualunque cosa per minimizzare il danno al creditore. Pertanto, in caso di colpa, l esonero di responsabilità della banca non può derivare dalla clausola contrattuale richiamata dalla parte resistente, in quanto sarebbe in contrasto con l art c.c. (cfr. Collegio di Roma, n. 2744/2011; Collegio di Milano, n. 74/2011) ma è necessaria una prova nei termini sopra descritti. Pag. 4/6

4 All esito dell istruttoria documentale è emerso pacificamente lo smarrimento della cambiale da parte della banca nell ambito della sua spedizione e trasporto. Priva di pregio è la tesi dell intermediario, secondo cui tale smarrimento debba essere imputato alla fase di spedizione che non sarebbe sotto il controllo diretto dell intermediario. A questo proposito deve, infatti, osservarsi che l inadempimento dell obbligo di restituzione del titolo obbligo che innegabilmente gravava sul resistente, appunto in quanto intermediario che aveva negoziato il titolo per conto della società integra un ipotesi di responsabilità ex recepto. Prova, questa, che nella specie non può dirsi raggiunta, atteso che da un lato l intermediario nel momento in cui ricorre ad un vettore esterno ha senz altro operato una scelta organizzativa riferibile al proprio ambito di azione (uno dei compiti della banca è quello di provvedere allo scambio dei titoli) a nulla rilevando che abbia usato un vettore esterno e, dall altro, l intermediario non ha dato piena prova di aver fatto tutto quanto possibile per minimizzare il danno (Cfr. decisione ABF Milano n. 452 del 17 febbraio 2012, nonché, per un caso sostanzialmente analogo, quanto precisato in ABF Napoli n ). In merito al quantum del rimborso, se si inquadra la domanda restitutoria dell importo del titolo come risarcimento del danno da perdita di chance (Collegio di Roma, n. 2744/2011 e n. 1271/2010), il debitore dovrebbe provare la piena copertura della cambiale e la solvibilità del debitore ovvero che la pretesa creditoria non sarebbe stata comunque soddisfatta. Nel caso di specie, la banca dichiara che il debitore del titolo cambiario era in stato di insolvenza ed era stato ammesso alla procedura di concordato preventivo (i documenti della banca sono visualizzati con grande difficoltà perché è caricato un file di difficle lettura- ad ogni buon conto risulta in atti ATT0054 della banca che la Procedura di concordato preventivo della debitrice è stata accolta con un piano che prevedeva al 27% i creditori chirografari). Quanto alla richiesta di refusione delle spese addebitate sul conto corrente e di quelle relative alla procedura di ammortamento: le prime (euro 400,80) sarebbero composte di euro 28,00 per commissioni di incasso, euro 340,11 per recupero spese di protesto, euro 6,65 per recupero spese interbancarie, euro 26,04 per spese per effetti protestati; le seconde (euro 2.269,49) sarebbero relative alla procedura di ammortamento, di cui euro 2.000,00 per compenso professionale. Pag. 5/6

5 Peraltro, la ricorrente ha prodotto soltanto una fattura attestante il pagamento delle spese di ammortamento (per euro 80,20) e non risultano agli atti altre evidenze documentali relative alle spese di cui si chiede il rimborso, eccetto una contabile di addebito per spese per effetti protestati (per euro 340,11). Per questi motivi, l intermediario va condannato al risarcimento del danno subito dalla propria condotta negligente che in via equitativa può liquidarsi in euro 1.425,00 comprensivo delle spese sostenute per l ammortamento del titolo. P.Q.M. In parziale accoglimento del ricorso, il Collegio dichiara l intermediario tenuto al risarcimento del danno nella misura complessiva di euro 1.425,00. Il Collegio dispone inoltre, ai sensi della vigente normativa, che l intermediario corrisponda alla Banca d Italia la somma di 200,00 quale contributo alle spese della procedura e al ricorrente la somma di 20,00 quale rimborso della somma versata alla presentazione del ricorso. IL PRESIDENTE firma 1 Pag. 6/6