AGGIORNAMENTO DICHIARAZIONE AMBIENTALE

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1 Pag. 1 di 43 Revisione 7 del 21/02/2014 LAMINAZIONE SOTTILE S.P.A. Sede Legale Via Cannola al Trivio n. 28 Napoli Sito Produttivo Strada Statale 87 al km , S. Marco Evangelista (CE) Tel.: Fax: C.F. e P. IVA: AGGIORNAMENTO DICHIARAZIONE AMBIENTALE NACE: (Trattamento e rivestimento di metalli) (Laminazione a freddo di nastri)

2 Pag. 2 di 43 STATO DELLE REVISIONI DEL DOCUMENTO 7 21/02/2014 Aggiornamento dati /03/2013 Aggiornamento dati /03/2012 Aggiornamento dati /03/2011 Aggiornamento dati /04/2010 Aggiornamento dati 2009 e adeguamento al Regolamento CE 1221/ /06/2009 Modifiche richieste dall Organismo di Certificazione. 1 20/05/2009 Modifiche dei dati. 0 24/04/2009 Prima emissione. Rev. Data Motivo della revisione

3 Pag. 3 di 43 INDICE COMPLETO DCHIARAZIONE AMBIENTALE 1. PREMESSA 2. PRESENTAZIONE DELLA LAMINAZIONE SOTTILE SPA 3. POLITICA PER L AMBIENTE DELLA LAMINAZIONE SOTTILE SPA 4. INQUADRAMENTO DEL SITO 4.1 INFORMAZIONI GENERALI 5. ANALISI DELL ATTIVITA PRODUTTIVA 5.1 ORGANIGRAMMA DELL ORGANIZZAZIONE 5.2 STORIA TECNICO PRODUTTIVA DELL ATTIVITA 5.3 DEFINIZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO E LAY-OUT DELLO STABILIMENTO 5.4 SUDDIVISIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO IN FASI ELEMENTARI FASE 1: MAGAZZINO SCORTE E MATERIE PRIME FASE 2: FONDERIA FASE 3: FRESATURA FASE 4: LAMINAZIONE A CALDO FASE 5: LAMINAZIONE A FREDDO FASE 6: TRATTAMENTO TERMICO ROTOLI FASE 7: TRATTAMENTI SUPERFICIALI FASE 8: FINITURA E IMBALLAGGIO FASE 9: STOCCAGGIO PRODOTTO FINITO E SPEDIZIONE 5.5 PRODUZIONE 5.6 SERVIZI AUSILIARI:IMPIANTO DI DEPURAZIONE SIMPEC 5.7 SERVIZI AUSILIARI: PRODUZONE DI ARIA COMPRESSA 6. ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI E INDIRETTI 6.1 VALUTAZIONE ASPETTI DIRETTI 6.2 VALUTAZIONE ASPETTI INDIRETTI 7. RIEPILOGO CONSUMO MATERIE E PRODOTTI 7.1 MATERIE PRIME E MATERIE AUSILIARIE PRODOTTI E SOTTOPRODOTTI 7.2 CALCOLO DEGLI INDICATORI 7.3 CONSUMO RISORSE ENERGETICHE ENERGIA ELETTRICA GAS METANO GASOLIO CONSIDERAZIONI GENERALI SULLE RISORSE ENERGETICHE 7.4 CONSUMO RISORSE IDRICHE ACQUA POTABILE DA ACQUEDOTTO ACQUA DI POZZO CONSIDERAZIONI GENERALI SULLE RISORSE IDRICHE

4 Pag. 4 di EMISSIONI IN ATMOSFERA GESTIONE EMISSIONE IN ATMOSFERA EMISSIONE GAS AD EFFETTO SERRA 7.6 SCARICHI IDRICI 7.7 RIFIUTI RACCOLTA E DEPOSITO TEMPORANEO DEI RIFIUTI RIFIUTI SPECIALI, PERICOLOSI E NON PERICOLOSI 7.8 RUMORE ESTERNO 7.9 SUOLO E SOTTOSUOLO/SITI INQUINATI 7.10 SOSTANZE LESIVE DELLO STRATO DI OZONO E DI SOSTANZE FLUORURATE AD EFFETTO SERRA 7.11 AMIANTO 7.12 PCB/PCT 7.13 CAMPI ELETTROMAGNETICI 7.14 RADIAZIONI IONIZZANTI 7.15 RISCHIO INCENDIO 7.16 INQUINAMENTO LUMINOSO 7.17 BIODIVERSITA 7.18 APPROCCIO INTEGRATO PER LA RIDUZIONE DELL INQUINAMENTO E APPLICAZIONE DELLE MTD (PUNTO 2.5.B IPPC) 7.19 APPROCCIO INTEGRATO PER LA RIDUZONE DELL INQUINAMENTO E APPLICAZIONE DELLE MTD (PUNTO 2.6 IPPC) 8. IL PROGRAMMA AMBIENTALE 9. PARTECIPAZIONE DEL PERSONALE 10. AGGIORNAMENTO DELLE INFORMAZIONI A DISPOSIZIONE DEL PUBBLICO 11. PUBBLICAZIONE DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE

5 Pag. 5 di PREMESSA In data 14 dicembre 2010 la Laminazione Sottile SpA ha ottenuto la registrazione EMAS con il numero IT con validità fino al 25 giugno In data 19 dicembre 2012 la sezione EMAS Italia del Comitato per l Ecolabel e l Ecoaudit ha deliberato il mantenimento della Registrazione con validità fino al 27 maggio Il presente documento costituisce il secondo aggiornamento della Dichiarazione Ambientale relativa al triennio ; essa, pertanto, descrive le prestazioni ambientali e il consuntivo del programma ambientale del La dichiarazione e il sistema di gestione ambientale si riferiscono al seguente campo di applicazione: Ricerca, sviluppo e produzione di laminati di alluminio e sue leghe mediante le fasi di fonderia, laminazione a caldo e a freddo, trattamenti termici, superficiali e taglio. Rispetto alla Dichiarazione Ambientale precedente si segnalano i seguenti cambiamenti: LAMINAZIONE SOTTILE SPA ha richiesto ed ottenuto dalla Provincia di Caserta, l autorizzazione per la ricerca di acque di origine sotterranee per uso industriale mediante la trivellazione di un nuovo pozzo e contestualmente ha richiesto la chiusura di uno esistente; di questo argomento se ne parla nel paragrafo LAMINAZIONE SOTTILE SPA rientrando nell ambito della Direttiva 2009/29/CE nell anno 2013 ha provveduto ad aprire sul registro europeo delle quote di CO2 un conto di deposito operatore, individuando due rappresentanti autorizzati (AR) ed un rappresentante supplementare (AAR); di questo argomento si parla nel paragrafo LAMINAZIONE SOTTILE SPA ha richiesto alla Regione Campania una variazione in misura inferiore al 30% della capacità di stoccaggio oli minerali ai sensi della Legge 23/2004 e successivamente ha provveduto a richiedere l autorizzazione all ampliamento dello stesso deposito per una volumetria superiore al 30%; di questo argomento se ne parla al paragrafo 7.20 LAMINAZIONE SOTTILE SPA ha provveduto al rinnovo del CPI e successivamente ha provveduto ad installare nuovi impianti/serbatoi con richiesta preventiva di pareri progettuali; di questo argomento se ne parla nel paragrafo 7.15 Rispetto alla precedente dichiarazione si omettono i seguenti paragrafi in quanto non sono stati oggetto di cambiamenti: Paragrafo 2: Presentazione della Laminazione Sottile SpA Paragrafo 5: Analisi dell Attività Produttiva Paragrafo 7.1: Materie prime e materie ausiliarie Paragrafo 7.1.1: Prodotti e sottoprodotti Paragrafo 7.4: Consumi risorse idriche Paragrafo Acqua potabile da acquedotto Paragrafo 7.5.1: Gestione emissioni in atmosfera Paragrafo 7.7.1: Raccolta e deposito temporaneo dei rifiuti Paragrafo 7.7.2: Rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi Paragrafo 7.8 Rumore esterno Paragrafo7.9: Suolo e sottosuolo/siti inquinati Paragrafo 7.11: Amianto Paragarfo 7.12: PCB/PCT Paragarfo 7.13: Campi elettromagnetici Paragrafo 7.14: Radiazioni ionizzanti Paragrafo 7.16: Inquinamento luminoso

6 Pag. 6 di 43 Paragafo 7.18: Approccio integrato per la riduzione dell inquinamneto e applicazione delle MTD (punto 2.5b IPPC) Paragrafo 7.19: Approccio integrato per la riduzione dell inquinamneto e applicazione delle MTD (punto 2.6 IPPC) Paragrafo 9: Partecipazione del personale Paragrafo 10: Aggiornamento delle informazioni a disposizione del pubblico

7 Pag. 7 di POLITICA PER L AMBIENTE DELLA LAMINAZIONE SOTTILE S.P.A.

8 Pag. 8 di INQUADRAMENTO DEL SITO Tale sezione mira a organizzare e descrivere sinteticamente le informazioni utili ad una caratterizzazione preliminare dell area dove insiste l attività produttiva della Laminazione Sottile S.p.A. 4.1 Informazioni Generali Le informazioni generiche relative al sito produttivo sono riportate nella presente Scheda Aziendale. Legale Rappresentante Amministratore Delegato Direttore Generale/Datore di Lavoro Responsabile del S. P. P e. Responsabile Ambientale Dati occupazionali (dato al 31/12/2013) Ing. Guido Moschini Ing. Massimo Moschini - Sig. Luca Moschini Sig. Pietro Moschini Ing. Giuiseppe de Simone Dirigenti 10 Impiegati 101 Operai 261 TOTALE ANALISI DELL ATTIVITA PRODUTTIVA 5.5 Produzione L andamento produttivo complessivo a partire dall anno 2009 è riportato in Figura 1 Andamento produzione Tonnellate di Alluminio Andamento produzione Anno Figura 1 Andamento Produzione 6. ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI E INDIRETTI Nel corso del 2013 sono stati riconsiderati gli aspetti ambientali significativi alla luce dell installazione die nuovi impianti; di seguito i risultati:

9 Pag. 9 di 43 Aspetti ambientali significativi di Stabilimento: Aspetto Ambientale NORMALI ANOMALE EMERGENZA Consumo energia elettrica S S - Consumo combustibili fossili S S - Consumo risorse idriche S S - Consumo materie prime S S - Consumo materie ausiliarie S S - Consumo sostanze pericolose S S S Emissioni in atmosfera S S S Scarichi idrici S S S Produzione rifiuti S S S Rumore esterno S S S Suolo e sottosuolo S S S Sostanze lesive dello strato di ozono - S S Pcb/pct Radiazioni ionizzanti S S S Rischio incendio - S S Inquinamento luminoso esterno S - - Odori - S - Polveri - S - Impatto Visivo Biodiversità - - -

10 Pag. 10 di 43 Aspetti ambientali significativi per Area: Aspetto Ambientale Uffici e Servizi Sociali Officina manutenzione Magazzino MP Fonderia Fresatura Laminazione a caldo Laminazione a freddo Trattamenti termici Trattamenti Superficiali Taglio e imballo Magazzino PF e Spedizioni Aree Esterne Consumo energia elettrica A N A N N A N A N A N A N A N N Consumo combustibili fossili A A N A N A N A N A N A A Consumo risorse idriche A N A N A Consumo materie prime N A Consumo materie ausiliarie N N A N A N A N A E N A N A N A A Consumo sostanze pericolose N N A N A N A N A E A N A N A A Emissioni in atmosfera N A A N A E N A E N A E N N E E A Scarichi idrici N A A E N A E N E E N A E A A E Produzione rifiuti N A N E N E N A E N A E N A E N A E N A E N A E N A E E E Rumore esterno N A E N A N N A N N N N N A N E Suolo e sottosuolo E A E N A E A E E A E A E A E A E N E Sostanze lesive dello strato di ozono A E A E A E A E Pcb/Pct Radiazioni ionizzanti N A E A E N A E Rischio incendio E E E E E A E N A E E E E E E Inquinamento luminoso esterno N Odori A Polveri A Impatto Visivo Biodiversità

11 Pag. 11 di Valutazione Aspetti Indiretti I criteri utilizzati per la valutazione della significatività degli aspetti ambientali indiretti si basano su: - Selezione e qualificazione del fornitore non solo sulla base di valutazioni economiche e tecniche ma tenendo conto delle caratteristiche rilevanti ai fini ambientali, preferendo i fornitori in possesso di certificazione ambientale. - Influenza dell azienda che può avere sul fornitore al fine di ridurre l impatto ambientale; - Conformità dei fornitori alla politica ambientale dell azienda quando svolgono le attività in oggetto al contratto. Sulla base di tale valutazione sono risultati significativi i seguenti aspetti ambientali indiretti: - Prestazioni e pratiche ambientali degli appaltatori, subappaltatori e fornitori. - Gestione traffico indotto. I fornitori della LS sono distinti in: fornitori di materie prime fornitori di materie ausiliarie fornitori di servizi e manutenzione fornitori di servizi di trasporto Su di essi si esercita il controllo per verificare un comportamento adeguato e responsabile riguardo gli aspetti ambientali di loro pertinenza, e dalle valutazioni effettuate gli aspetti ambientali indiretti correlati alle loro attività sono risultati significativi. Valutazione degli aspetti ed impatti indiretti per i fornitori Attività Aspetti Impatti Fornitura di materie prime Produzione di rifiuti Gestione di sostanze pericolose Scarichi idrici Gestione materiale ausiliare Rumore Consumo risorse naturali Fornitura di materie ausiliarie Produzione di rifiuti Gestione di sostanze pericolose Consumo risorse naturali Rumore Consumo materie prime Scarti Inquinamento atmosferico Incendio Sversamento negli scarichi idrici durante la fase di produzione dell alluminio Scarti Inquinamento atmosferico Inquinamento del suolo Incendio Fornitura di servizi e manutenzione Fornitura di servizi di trasporto Produzione di rifiuti (per imballo di materiale) Produzione di rifiuti Rumore Consumo risorse naturali Rumore Consumo di gasolio Scarti Inquinamento atmosferico Inquinamento del suolo Incendio Inquinamento atmosferico incendio

12 Pag. 12 di RIEPILOGO CONSUMO MATERIE E PRODOTTI Nella tabella che segue si riportano le materie prime consumate nel corso dell anno 2013 suddivise per tipologia quali: alluminio in pani, rottami, madre leghe e alliganti, gas tecnici, lubrificanti e sostanze chimiche, materiali refrattari, imballaggi ecc. Materiale Unità di Misura Quantità 2013 MATERIE PRIME DI PROCESSO ALLUMINIO E ROTTAMI Alluminio con grado di purezza > 99% t Rottami t Madre Leghe e Alliganti t MATERIE AUSILIARIE SOSTANZE CHIMICHE t 802,7 Prodotti chimici per trattamento alluminio t 334,10 Prodotti chimici depurazione acque t 168,83 Prodotti filtranti per Laminazione a Freddo t 160 Prodotti trattamento bagni di fusione t 110,23 Prodotti per trattamento acqua industriale t 25,86 Prodotti chimici per Laboratorio e Manutenzione t 3,65 GRASSI E LUBRIFICANTI t 748,73 Fluido di laminazione esente da aromatici t 511,35 Oli Lubrificanti e grassi ad uso manutentivo t 102,32 Additivi di laminazione a freddo t 39,40 Oli da taglio per lubrificazione prodotto finito t 81,84 Oli emulsionabili t 13,83 MATERIALI REFRATTARI Materiali refrattari per Fonderia t 246,035 GAS TECNICI 6.470,93 Azoto liquido in cisterna t 3.602,74 Gas Argon in cisterna t 94,96 Gas Ossigeno tecnico in bombola m Gas Propano in bombola t 2 Gas Cloro in bombola kg Esafloruro di zolfo in bombola kg 0 IMBALLAGGI t 1.654,20 Imballaggi in legno t 1302,6 Imballaggi in plastica t 47,54 Imballaggi in alluminio t 130,08 Imballaggi in cartone t 122,03 Imballaggi in ferro t 51,99

13 Pag. 13 di Calcolo degli indicatori Per l utilizzo di materie prime è stato scelto come indicatore il consumo di Alluminio totale di stabilimento in relazione alla produzione di stabilimento in tonnellate; di seguito si riportano i consumi assoluti e l andamento specifico dal Andamento consumo alluminio totale 1,40 t Al cosumato ,20 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 0,00 t Al consumo/t Al prodotto Consumo Alluminio (t) Consumo specifico di Alluminio [t Al consumato/t Al prodotto] 1,22 1,24 1,22 1,14 1,20 Anno Figura 2 Andamento Consumo Alluminio La % di rottame sull Alluminio totale consumato è pari al 43%. Per l utilizzo di sostanze pericolose sono stati scelti due indicatori di prestazione rispetto alla totalità delle materie ausiliarie utilizzate, il primo per l area laminazione a freddo ed il secondo per l area trattamenti superficiali. In particolare per l area laminazione a freddo è stato scelto l indicatore relativo al consumo di fluido di laminazione in relazione ai chilometri di alluminio laminato; di seguito si riportano i consumi assoluti e l andamento specifico dal Si tenga presente un coil di alluminio può subire vari passaggi di laminazione, dando così luogo ai km totali rappresentati nei grafici. kg cosumati Andamento consumo Fluido di Laminazione ,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 kg consumo/km Al Consumo fluido di laminazione [kg] Consumo specifico fluido di laminazione [kg/km Al] 2,10 2,19 2,45 2,30 0,77 Anno Figura 3: Andamento Consumo Fluido di Laminazione per l area a freddo

14 Pag. 14 di 43 Per l area trattamenti superficiali è stato scelto l indicatore relativo al consumo di sostanze chimiche utilizzate per il trattamento superficiale dell alluminio in funzione dei chilometri di passaggio di alluminio trattato; di seguito si riportano i consumi assoluti e l andamento specifico dal Andamento consumo Prodotti per Trattamento Superficiale 2,50 kg cosumati ,00 1,50 1,00 0,50 kg consumo/km Al Consumo prodotti chimici per trattamenti superficiali [kg] Consumo specifico prodotti chimici per trattamenti superficiali [kg/km Al] ,90 2,16 1,99 1,56 1,65 Anno 0,00 Figura 4 Andamento Consumo Prodotti di Trattamento Superficiale L aumento del consumo di prodotti per il trattamento superficiale è legato ad una sperimentazione dell utilizzo di Cromo free a base di Zirconio secondo le MTD di settore. Gestione Sostanze Relativamente ai consumi di fluido di laminazione si evidenzia come nell ultimo anno ci sia stata una netta riduzione die consumi (-64%); anche il dato indicizzato è notevolmente ridotto (-66%). I consumi assoluti del fluido di laminazione si sono ridotti significativamente a seguito di un programma di investimenti avviato nel corso del 2012, che ha portato alla realizzazione di un nuovo impianto per il trattamento e la purificazione dei fumi di laminazione estratti dalle cappe dei laminatoi a freddo; ciò ha consentito da un lato di ridurre i consumi di fluido di laminazione, dall altro di ridurre la concentrazione di inquinanti emessi dai camini dei laminatoi. Relativamente ai consumi di sostanze per il trattamento superficiale dell alluminio si evidenzia come nell ultimo anno ci sia stata un leggero aumento sia in termini assoluti (2%) che in termini indicizzati ( 6%). 7.3 Consumo risorse energetiche Energia elettrica Si riportano nella tabella che segue i consumi relativi all anno 2013, che, per semplicità, sono stati accorpati per singola area e relative utenze principali. AREA CONSUMO 2013 [kwh] Percentuale rispetto al totale CONSUMO 2013 [kwh/t] Fonderia ,7% 61,5 Area Laminazione a Freddo ,7% 293,4 Area Laminazione a Caldo ,3% 206,1 Area Trattamenti Termici ,4% 66,5 Finitura ,7% 39,9 Servizi Generali e altro ,6% 67,5 TOTALE

15 Pag. 15 di 43 Nella figura di seguito, si riportano i consumi di energia elettrica dello Stabilimento a partire dal 2009, indicati sia in valore assoluto che indicizzati secondo la produzione dell anno di riferimento. MWh Andamento Consumi Energetici MWh kwh/t prodotte 761, Anno 900,0 800,0 700,0 600,0 500,0 400,0 300,0 200,0 100,0 0,0 kwh/t prodotte Figura 5 Andamento consumi energetici normalizzati Gestione consumo Energia Elettrica I consumi energetici hanno subito un leggero aumento rispetto all anno precedente sia in valore assoluto (5%) sia in valore indicizzato (4%); ciò è dovuto alla messa in esercizio di nuovi impianti tra cui le Torri Airpure Gas metano Di seguito si riportano i consumi per l anno 2013 suddivisi per le utenze principali. AREA CONSUMO 2013 [Nm 3 ] Percentuale rispetto al totale CONSUMO 2013 [Nm 3 /t] Fonderia ,2% 110,0 Area Laminazione a Caldo ,4% 52,5 Area Laminazione a Freddo ,2% 2,5 Area Trattamenti Termici ,8% 26,4 Finitura ,3% 15,2 Altro ,1% 0,1 TOTALE Nella figura successiva, si riportano i consumi di metano dello Stabilimento a partire dall anno 2009, indicati in valore assoluto e indicizzati secondo la produzione dell anno di riferimento.

16 Pag. 16 di Andamento Consumi Metano 250, ,0 Nm ,0 100,0 50,0 Nm 3 /t Nm Nm3/t 217, Anno Figura 6 Andamento consumi metano normalizzati 0,0 Gestione consumo Metano I consumi di metano hanno subito un leggero aumento rispetto all anno precedente sia in valore assoluto (circa il 5%), sia in valore indicizzato ( 4%) in virtu della messa in esercizio di nuovi impianti produttivi, quali Forno Placche e Forni Trattamenti termici, alimentati a metano Gasolio Nella Figura 7 si riportano i consumi di gasolio (utilizzato per la sola movimentazione interna) dello Stabilimento a partire dall anno 2009, indicati in valore assoluto e indicizzati secondo la produzione dell anno di riferimento. l Andamento Consumi di Gasolio l l/t 3,02 3,00 3,09 3,13 3,49 Anno 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 l/t Gestione consumo Gasolio Figura 7 Andamento consumi gasolio normalizzati Il consumo di gasolio in termini assoluti e in termini indicizzati ha subito un aumento pari a circa l 11% rispetto all anno precedente L incremento dei consumi di gasolio registrati si giustificano in quanto sono stati

17 Pag. 17 di 43 inseriti nuovi carrelli diesel per la movimentazione interna e dal punto di vista produttivo è aumentato il peso della placche movimentate Considerazioni Generali sulle risorse Energetiche Nel grafico che segue, si riportano, i valori assoluti (rappresentati in Tonnellate Equivalenti di Petrolio) ed indicizzati delle tre principali fonti energetiche dello Stabilimento (energia elettrica, metano e gasolio) con riferimento anche ai valori degli anni precedenti per poter visualizzare il trend dei consumi. Andamento Consumi Energetici Complessivi tep ,500 0,450 0,400 0,350 0,300 0,250 0,200 0,150 0,100 0,050 0,000 tep/t Gasolio [tep] Energia Elettrica [tep] Metano [tep] Equivalente globale [tep] TOTALE [tep/t] 0,447 0,444 0,439 0,425 0,409 Anno Figura 8 Andamento dei consumi energetici totali normalizzati In riferimento al metano, le maggiori voci di consumo sono legate alla fonderia (53,2% sul totale dei consumi); per tale motivo l azienda ha da tempo installato sui forni di fusione una tecnologia di bruciatori rigenerativi. Tale tecnologia permette, nel caso dell utilizzo su forni di fusione per alluminio, un risparmio medio del 49% rispetto ai bruciatori di tipo tradizionale. Nonostante i consumi di gasolio, energia elettrica e metano sia aumentati rispetto all anno precedente, è bene evidenziare come il dato relativo alle tonnellate equivalenti di gasolio in termini indicizzati si sia ridotto del -4% Acque di pozzo L azienda dispone di 3 pozzi che garantiscono l intero fabbisogno idrico tecnologico dello stabilimento dotati di regolare autorizzazione all emungimento rilasciata dall Amministrazione provinciale di Caserta in data 30/07/1996 prot. 4641/EC. Ad Aprile 2013 l Azienda ha ricevuto dalla Provincia di Caserta l autorizzazione per la ricerca di acqua sotterranea attraverso la realizzazione di un nuovo pozzo in sostituzione di uno dei tre regolarmente autorizzati che, negli anni ha perso la propria efficienza, ovvero quello denominato Fonderia. Nel corso del 2013 è stato realizzato un nuovo pozzo per l emungimento dell acqua industriale e contestualmente si è provveduto a chiedere definitivamente il pozzo denominato Fonderia. A Gennaio 2014 si è provveduto a presentare alla Provincia di Caserta, l istanza di concessione per l utilizzo dell acqua sotterranea per uso industriale. Si resta in attesa di ricevere la nuova autorizzazione. Alla luce delle modifiche effettuate, i pozzi presenti nello stabilimento presentano le seguenti caratteristiche:

18 Pag. 18 di 43 Pozzo Profondità pozzo [m] Potenza Pompa [cv] Portata Nominale Pompa [m 3 /h] Profondità falda indisturbata [m] Livello dinamico falda [m] Vecchio Sbozzatore ,5 Laminatoio Quarto ,5 Nuovo Pozzo ,50 I volumi emunti nell anno 2013, di cui viene data debita comunicazione alla Provincia di Caserta, al Comune di San Marco Evangelista e alla ASI Agglomerato Ponteselice, sono riportati nella successiva Tabella. Fonte Prelievi 2013 [m 3 ] Pozzo 1 (Fonderia) Pozzo 2 (Vecchio Sbozzatore) Pozzo 3 (Laminatoio Quarto) TOTALE Considerazioni generali sulle risorse idriche In Figura successiva si riportano i consumi di acqua potabile e di pozzo degli ultimi anni sia in valore assoluto sia normalizzati in rapporto alla produzione annua espressa in tonnellate di alluminio prodotto (m 3 /t) m^ Andamento Consumi Idrici Acqua potabile Acqua di pozzo Consumo Totale Produzione LS+Sbozz TOTALE [m^3/t] 5,98 5,37 6,11 5,89 5,18 Anno m^3/t Figura 9 Andamento dei consumi totali idrici normalizzati Gestione risorse Idriche Relativamente ai consumi di risorse idriche si evidenzia che rispetto all anno 2012 c è stata una riduzione dei consumi in valore assoluto (-13%); anche il dato indicizzato rispetto alla produzione ha subito una riduzione pari al -12%.

19 Pag. 19 di Emissioni in atmosfera Tale sezione si pone l obiettivo di descrivere in modo esaustivo tutte le sorgenti di emissioni in atmosfera significative realizzate dal complesso produttivo della Laminazione Sottile S.p.A. L Azienda per ottemperare in maniera sostenibile, anche da un punto di vista economico/finanziario, ad una prescrizione inserita nel Decreto Dirigenziale di Autorizzazione Integrata Ambientale n. 56 del 19/03/2012, a partire dall anno 2012 ha avviato un programma di investimenti volto al rinnovamento ed al miglioramento del proprio parco impianti per contrastare le negative conseguenze della crisi economica e finanziaria che dalla fine del 2008 ha sconvolto le economie di tutti i paesi del mondo. Gli elementi oggetto di modifica sono stati i seguenti: - Installazione di due Torri di Distillazione per il Recupero del Fluido di Laminazione che sostituiranno i n. 4 camini dei Laminatoi a Freddo; - Installazione di una caldaia di piccola entità per il riscaldamento dell olio diatermico necessario per il processo di distillazione; - Installazione di un nuovo Forno a Pozzo Placche che convoglierà nell attuale camino del Forno a pozzo esistente; - Ottimizzazione dei bruciatori dei Forni Fusori di Fonderia; - Installazione di due nuovi Forni di Trattamento Termico rotoli di potenza inferiore a 3MW; - Installazione di un nuovo Laminatoio intermedio Quarto - Installazione nuovo Laminatoio Finitore Alla luce di questa revisione tutti i dati relativi alle emissioni in atmosfera dello Stabilimento, sono stati autorizzati con un nuovo Decreto di Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciato con D.D. Regione Campania n. 39 del 14/02/2012. Si sottolinea che i nuovi limiti di emissione prescritti dal nuovo D.D. 39 del 14/02/2013 sono più alti di quelli imposti nel precedente Decreto Dirigenziale n. 56 del 19/03/2012. Nel 2013 sono state eseguite n.2 campagne di analisi. Nelle tabelle che seguono si riportano i valori dell autocontrollo di settembre 2013 effettuato nelle condizioni più gravose di esercizio. Punto di emissione Provenienza Portata [Nm 3 /h] Sostanze inquinanti Conc. inquinante [mg/nm 3 ] Flusso di massa [kg/h] Limite di Emissione [mg/nm^3] Camino E1 Camino E11 Camino E16 Forni Fusori e di attesa (FF50, FF55, FFC50 FA75, FA32) Forno fusorio FF85 Fonderia Deposito schiumature CO SO x NO X NH 3 < 1 // 3 F ,1 Pb ,1 Polveri HCl COV nessuno CO SOx NOx NH 3 < 1 // 3 F ,1 Pb < 0.01 // 0,1 Polveri HCl COV nessuno Polveri Ammoniaca (NH3)

20 Pag. 20 di 43 Punto di emissione Provenienza Portata [Nm 3 /h] Sostanze inquinanti Conc. inquinante [mg/nm 3 ] Flusso di massa [kg/h] Limite di Emissione [mg/nm^3] Camino E17 Camino E18 Camino E22 Camino E24 Camino E26 Camino E3 Camino E4 Camino E6 Forno di attesa FA65 Forno fusorio FFRC75 Forno fusorio a doppia camera FR50 Forno fusorio a doppia camera FR50 Forno fusorio a doppia camera FFRC75 Torre K1.2 Laminatoio Intermedio IV Torre K1.1. Laminatoi Finitori Forno a spinta CO SOx NOx NH 3 < 1 // 3 F ,1 Pb ,1 Polveri HCl COV nessuno CO SOx NOx NH 3 < 1 // 3 F ,1 Pb ,1 Polveri HCl COV nessuno CO SOx < 1 // 15 NOx NH 3 < 1 // 3 F ,1 Pb < 0.01 // 0,1 Polveri HCl COV nessuno CO SOx < 1 // 15 NOx NH 3 < 1 // 3 F ,1 Pb < 0.01 // 0,1 Polveri HCl COV nessuno CO SOx NOx NH 3 < 1 // 3 F ,1 Pb < 0.01 // 0,1 Polveri HCl COV nessuno Fluido di laminazione espresso come eptano Fluido di laminazione espresso come eptano Ossidi di azoto

21 Pag. 21 di 43 Punto di emissione Provenienza Portata [Nm 3 /h] Sostanze inquinanti Conc. inquinante [mg/nm 3 ] Flusso di massa [kg/h] Limite di Emissione [mg/nm^3] Camino E7 Camino E25 Laminatoio Sbozzatore Nebbie oleose Forni a pozzo Ossidi di azoto

22 Pag. 22 di 43 Al fine di monitorare gli impatti delle emissioni in atmosfera dello Stabilimento Laminazione Sottile S.p.A., si è scelto come inquinanti l emissione di COV, NOx, SOx, Polveri e CO 2 tra tutti gli inquinanti significativi emessi. La scelta è ricaduta su: - COV in quanto rappresentano uno dei principali problemi ambientali sulle risorse biologiche e sull inquinamento locale a causa dell entità, modalità di emissione, i tempi di persistenza, grado di rimescolamento con l aria e possibilità di reazione con formazione di composti più nocivi dei precursori. - NOx in quanto rappresentano un inquinante fondamentale nella formazione dello smog nei contesti urbani e rappresentano un gas dannoso per l apparato respiratorio. - SOx in quanto sono coinvolti con gli NOx nella formazione delle piogge acide e rappresentano gas con un alto grado di tossicità per gli organismi viventi. - Polveri in quanto inquinanti che possono causare irritazioni e allergie alle mucose degli organismi animali. - CO 2 in quanto gas ad effetto serra. Di seguito si riportano i valori degli indicatori prescelti a partire dall anno 2009 sia espressi come flusso di massa annuo che normalizzati in rapporto alla produzione in tonnellate di alluminio. Si precisa che i Kg di emissioni dei vari parametri sono stati calcolati nel seguente modo: Flusso di massa Massimo (tra le 2 analisi effettuate nel 2013) x 320 gg x 24 ore x frequenza emissioni kg COV Andamento Emissioni COV ,90 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 0,10 0,00 kg COV/t Al Emissioni di COV [kg] Emissioni di COV specifiche [kg/t Al] 0,78 0,59 0,82 0,82 0,77 Anno Figura 10: Andamento emissioni di COV

23 Pag. 23 di Andamento Emissioni Ossidi di Azoto 2,50 2,00 kg NOx ,50 1,00 0,50 kg NOx/t Al ,00 Emissioni di NOX [kg] Emissioni di NOx specifiche [kg/t Al] 0,71 0,53 0,66 1,00 2,11 Anno Figura 11 Andamento emissioni di NO X L unico parametro che ha subito un aumento sia in termini assoluti sia in valore indicizzato rispetto alla produzione, è l NOx. Si sottolinea che tale aspetto è legato principalmente alla tecnologia riconosciuta dalle Best Available Techniques nella BREF dei metalli ferrosi del 2001 e dei metalli non ferrosi nel Draft del Come indicato nella BREF Ferrous Metals Process Industry (Industria di lavorazione dei materiali ferrosi), con i forni rigenerativi, come quelli in dotazione in Laminazione Sottile SpA, attraverso una regolazione adeguata si possono raggiungere significativi risparmi di metano, anche se in tal caso i valori di NOx ammessi sono maggiori di quelli relativi ai forni tradizionali. I forni adoperati in fonderia, essendo a camera aperta, comportano una naturale immissione di aria falsa, che modifica la concentrazione di O2 al camino a valori anche pari a 17% 18%. Ciò comporta dei valori apparenti di NOx rapportati all O2 al 3% anche dell ordine di grandezza pari a 6 8 volte i valori assoluti.. kg SOx Andamento Emissioni Ossidi di Zolfo ,045 0,040 0,035 0,030 0,025 0,020 0,015 0,010 0,005 0,000 kg SOx/t Al Emissioni di SOX [kg] Emissioni di SOx specifiche [kg/t Al] 0,041 0,032 0,04 0,03 0,01 Anno Figura 12 Andamento emissioni di SO X

24 Pag. 24 di Andamento Emissioni di Polveri 0, ,025 kg Polveri ,020 0,015 0,010 0,005 kg Polveri/t Al ,000 Emissioni di Polveri [kg] Emissioni di Polveri specifiche [kg/t Al] 0,026 0,021 0,03 0,008 0,012 Anno Figura 13 Andamento emissioni di Polveri kg CO Andamento Emissioni Anidride Carbonica ,0 450,0 400,0 350,0 300,0 250,0 200,0 150,0 100,0 50,0 0,0 kg CO2/t Al Emissioni di CO2 [kg] Emissioni di CO2 specifiche [kg/t Al] 423,6 447,69 422,86 383,40 406,62 Anno Figura 14 Andamento emissioni di CO 2 Le emissioni di Anidride Carbonica sono state determinate a partire dai consumi di Metano e Gasolio utilizzando i fattori unitari inseriti nella Tabella dei Parametri Standard Nazionali pubblicata dal Ministero dell'ambiente nell'ultimo Inventario UNFCCC. I valori di CO2 sia assoluti sia indicizzati sono aumentati rispetto all anno precedente in virtù della messa in esercizio dei nuovi forni di Trattamento Termico e del nuovo Forno di Preriscaldo placche autorizzati con decreto AIA n. 39 del 14/02/2013

25 Pag. 25 di 43 In virtù delle perdite di gas R22 riscontrate nel corso del 2013 (si veda il par per i dettagli) dagli impianti di condizionamento/essiccazione il quantitativo totale di CO2 emessa nel 2013 è pari a: Indicatore Unità 2013 Emissioni di CO2 da consumi metano [kg] kg Emissioni di CO2 da perdita gas R22 [kg] kg Totale Emissioni di CO2 kg Produzione t Emissioni di CO2 specifiche [kg/t Al] kg/t 407,74 kg CO Andamento Emissioni Anidride Carbonica ,0 450,0 400,0 350,0 300,0 250,0 200,0 150,0 100,0 50,0 0,0 kg CO2/t Al Emissioni di CO2 [kg] Emissioni di CO2 specifiche [kg/t Al] 423,6 447,69 422,86 383,40 407,74 Anno Figura 15 Andamento emissioni di CO 2 complessivo equivalente Emission Trading Dal punto di vista delle emissioni di CO2, si fa riferimento ad emissioni indirette determinate dai consumi di metano e gasolio; non ci sono emissioni dirette di CH4, N2O, HFC, PFC e C3F6. Non si registrano perdite di gas fluorurati. La Direttiva 2009/29/CE che modifica la direttiva 2003/87/CE ha integrato il campo di applicazione del sistema comunitario di scambio delle quote di emissione di gas a effetto serra inserendo nuove attività prima escluse. Tra queste è stata inserita nell Allegato 1 l'attività di: Produzione di alluminio secondario ove siano in funzione unità di combustione di potenza termica nominale totale superiore a 20 MW. La direttiva stabilisce che il quantitativo comunitario di quote di emissioni da rilasciare nel periodo sia adeguato per tener conto delle emissioni degli impianti che esercitano le attività addizionali incluse nel campo di applicazione ai sensi della Direttiva 2009/29/CE. In attuazione della suddetta Direttiva il Comitato Nazionale ETS ha approvato la Deliberazione n. 22/2011 recante Disciplina dell autorizzazione ad emettere gas a effetto serra per gli impianti o parti di impianto non autorizzati ai sensi del D.lgs 4 aprile 2006 n. 216 e successive modificazioni.

26 Pag. 26 di 43 Tale Delibera ha permesso alla Laminazione Sottile SpA di entrare nel sistema Emissions Trading a partire dal 2013, pertanto, con data 30 giugno 2011 il Comitato ha emanato la successiva Delibera 25/2011 con la quale la Laminazione Sottile SpA ha ottenuto l autorizzazione ad emettere gas ad effetto serra. (Deliberazione 2210) A seguito del rilascio dell Autorizzazione, l Azienda ha proceduto ad effettuare la raccolta dati richiesta dal Ministero dell Ambiente, necessaria per determinare la quantità di quote da assegnare a titolo gratuito nel periodo , scegliendo come periodo di riferimento il senza esclusioni; tale scelta è stata operata sulla base dei dati storici di produzione e di consumo. Nel 2013 con l avvio ufficiale del terzo periodo ( ) per il sistema Emission Trading, la Laminazione Sottile SpA, ha provveduto a monitorare con frequenza mensile le emissioni di CO2 sulla base delle fatture del gas metano. A fine 2013 si è provveduto, inoltre, ad aprire a nome della LAMINAZIONE SOTTILE SPA un conto operatore sul registro europeo, sezione italiana, individuando ai sensi del Regolamento 389/2013 n. due Rappresentanti autorizzati e n. 1 Rappresentante autorizzato Supplementare, che per nome e per conto della Laminazione Sottile SpA potranno effettuare tutte le operazioni restituzione quote CO Scarichi Idrici L azienda dispone di autorizzazione allo scarico delle acque reflue in pubblica fognatura ai sensi del D. Lgs. 152/2006 rilasciata dalla Regione Campania nell ambito dell Autorizzazione Integrata Ambientale AIA (D.D. 56 del 19/03/2012 integrata dal D.D. n. 39 del 14/02/2013). Nella successiva tabella sono indicati, per singolo punto di analisi monitorato, i risultati analitici dell ultimo autocontrollo sui punti di immissione effettuati nel 2013.

27 Pag. 27 di 43 Provenienza Interna dello scarico Portata annua [m 3 /anno] Tipo di trattamento Parametri caratteristici Risultati Analitici Limite normativo Flusso di Massa [kg/anno] Recapito PUNTO DI EMISSIONE: POZZETTO FINALE 1 - LATO PARCHEGGIO Fase 2: Fonderia ph 7,1 5,5-9,5 1 - Collettore (dato stimato) Temperatura ( C) Non percepibile Fase 5: Laminazione Colore Non percepibile con diluizione a Freddo Fase 7: Trattamenti Superficiali Impianto di trattamento chimicofisico aerea trattamenti superficiali Odore Non causa molestia 1:40 1 Non percepibile Non deve causare Non causa molestia 1 molestia Materiali grossolani Assenti Assenti 1 Assenti Solidi sospesi totali (mg/l) < ,2 3 BOD5 (O2 mg/l) ,2 COD (O2 mg/l) ,5 Alluminio (Al mg/l) ,0 1 21,2 Arsenico (As mg/l) < ,5 1 1,5 3 Bario (Ba mg/l) ,1 Boro (B mg(l) ,2 Cadmio (Cd mg/l) < , ,2 3 Cromo Totale (Cr mg/l) ,0 1 21,2 Cromo esavalente (Cr mg/l) < 0.1 0, ,3 3 Ferro (Fe mg/l) ,0 1 30,3 Manganese (Mn mg/l) ,0 1 15,2 Mercurio (Hg mg/l) < ,05 1 0,2 3 Nichel (Ni mg/l) ,0 1 6,1 Piombo (Pb mg/l) < ,3 1 3,0 3 Rame (Cu mg/l) ,4 1 1,5 3 Selenio (Se mg/l) < ,03 1 3,0 3 Zinco (Zn mg/l) < ,0 1 3,0 3 Cianuri Totali (CN mg/l) < ,1 3 Cloro attivo libero (Cl- mg/l) < ,3 1 9,1 3 Solfuri (H2S mg/l) < 1 2, ,2 3 Solfiti (SO3 mg/l) < 0.1 2,0 1 30,3 3 Solfati (come SO4 mg/l) ,3 Cloruri (Cl- mg/l) ,5 Floruri (F- mg/l) ,9 regionale S.S. 87 San Marco Evangelista

28 Pag. 28 di 43 Provenienza Interna dello scarico Portata annua [m 3 /anno] Tipo di trattamento Note: 1 Limite D. Lgs. 152/06 Parte III All. 5 Punto 4 Tab 3 Limiti Scarico in rete fognaria 2 Limite D. Lgs. 152/06 Parte III All. 5 Punto 4 Tab 3 Limiti Scarico in acque superficiali Parametri caratteristici Risultati Analitici Limite normativo Flusso di Massa [kg/anno] Fosforo Totale (P mg/l) ,2 Grassi e oli minerale e vegetali (mg/l) < ,6 3 Idrocarburi totali (mg/l) ,7 Fenoli (mg/l) < ,3 3 Aldeidi (mg/l) < ,0 3 Solventi Organici Aromatici (mg/l) < ,4 1 6,1 3 Solventi Organici Azotati (mg/l) < ,2 1 3,0 3 Tensioattivi totali (mg/l) < ,3 3 Pesticidi Fosforati totali (mg/l) < 0.1 0,1 1 30,3 3 Pesticidi totali esclusi Fosforati (mg/l) < , ,2 3 Aldrin (mg/l) < ,01 1 0,3 3 Dieldrin (mg/l) < ,01 1 0,3 3 Endrin (mg/l) < , ,3 3 Isodrin (mg/l) < , ,3 3 Solventi Clorurati (mg/l) < ,1 3 Escherichia Coli (UFC/ 100ml) Azoto ammoniacale (NH4+mg/l) ,4 Azoto nitroso (N mg/l) < 0.1 0,6 2 30,3 3 Azoto nitrico (N mg/l) ,1 Stagno (mg/l) < ,3 3 Saggio tossicità acuta a 24h su Daphnia Magna (% di immobilizzazione) 70 50, ,4 Recapito 3 Misure al di sotto del limite di rilevabilità strumentale. Assunto ai fini del calcolo del flusso di massa il valore dello scarico coincidente con il limite stesso. Provenienza Interna dello scarico Portata annua [m 3 /anno] Tipo di trattamento Parametri caratteristici Risultati Analitici Limite normativo Flusso di Massa [kg/anno] Recapito PUNTO DI EMISSIONE: POZZETTO FINALE 2 - LATO PORTINERIA Fase 3: Fresatrice Nessuno ph 7,3 5,5-9,5 1 Collettore (dato stimato) Temperatura ( C) 14,2 - regionale S.S. Non percepibile 87 San Marco Fase 4: Laminazione Colore Non percepibile con diluizione Evangelista a Caldo 1:40 1

29 Pag. 29 di 43 Provenienza Interna dello scarico Fase 5: Laminazione a Freddo (solo Laminatoio IV) Portata annua [m 3 /anno] Tipo di trattamento Parametri caratteristici Risultati Analitici Limite normativo Non deve causare molestia 1 Flusso di Massa [kg/anno] Odore Non causa molestia Materiali grossolani Assenti Assenti 1 Solidi sospesi totali (mg/l) < ,0 3 BOD5 (O2 mg/l) < ,1 3 COD (O2 mg/l) < ,3 3 Alluminio (Al mg/l) ,0 1 2,6 Arsenico (As mg/l) < ,5 1 0,4 3 Bario (Ba mg/l) ,5 Boro (B mg(l) ,0 Cadmio (Cd mg/l) < , ,4 3 Cromo Totale (Cr mg/l) < ,0 1 0,4 3 Cromo esavalente (Cr mg/l) < 0.1 0,02 1 8,8 3 Ferro (Fe mg/l) ,0 1 6,2 Manganese (Mn mg/l) ,0 1 7,9 Mercurio (Hg mg/l) < ,05 1 0,04 3 Nichel (Ni mg/l) < ,0 1 0,4 3 Piombo (Pb mg/l) < ,3 1 0,9 3 Rame (Cu mg/l) < ,4 1 0,4 3 Selenio (Se mg/l) < ,03 1 0,9 3 Zinco (Zn mg/l) ,0 1 0,9 Cianuri Totali (CN mg/l) < ,8 3 Cloro attivo libero (Cl- mg/l) < ,3 1 2,6 3 Solfuri (H2S mg/l) < 1 2,0 1 88,0 3 Solfiti (SO3 mg/l) < 0.1 2,0 1 8,8 3 Solfati (come SO4 mg/l) < ,2 3 Cloruri (Cl- mg/l) ,7 Floruri (F- mg/l) ,6 Fosforo Totale (P mg/l) < ,8 3 Grassi e oli minerale e vegetali (mg/l) < ,2 3 Idrocarburi totali (mg/l) ,8 Fenoli (mg/l) < ,8 3 Aldeidi (mg/l) < ,9 3 Solventi Organici Aromatici (mg/l) < ,4 1 1,8 3 Recapito

30 Pag. 30 di 43 Provenienza Interna dello scarico Portata annua [m 3 /anno] Tipo di trattamento Note: 1 - Limite D. Lgs. 152/06 Parte III All. 5 Punto 4 Tab 3 Limiti Scarico in rete fognaria 2 - Limite D. Lgs. 152/06 Parte III All. 5 Punto 4 Tab 3 Limiti Scarico in acque superficiali Parametri caratteristici Risultati Analitici Limite normativo Flusso di Massa [kg/anno] Solventi Organici Azotati (mg/l) < ,2 1 0,9 3 Tensioattivi totali (mg/l) < ,8 3 Pesticidi Fosforati totali (mg/l) < 0.1 0,1 1 8,8 3 Pesticidi totali esclusi Fosforati (mg/l) < ,05 1 4,4 3 Aldrin (mg/l) < ,01 1 0,1 3 Dieldrin (mg/l) < ,01 1 0,1 3 Endrin (mg/l) < , ,1 3 Isodrin (mg/l) < , ,1 3 Solventi Clorurati (mg/l) < ,8 3 Escherichia Coli (UFC/ 100ml) ,0 Azoto ammoniacale (NH4+mg/l) ,3 Azoto nitroso (N mg/l) < 0.1 0,6 2 8,8 3 Azoto nitrico (N mg/l) ,0 Stagno (mg/l) < ,8 3 Saggio tossicità acuta a 24h su Daphnia Magna (% di immobilizzazione) 70 50, ,1 Recapito 3 - Misure al di sotto del limite di rilevabilità strumentale. Assunto ai fini del calcolo del flusso di massa il valore dello scarico coincidente con il limite stesso. Provenienza Interna dello scarico Portata annua [m 3 /anno] Tipo di trattamento Parametri caratteristici Risultati Analitici Limite normativo Flusso di Massa [kg/anno] Recapito PUNTO DI MONITORAGGIO INTERMEDIO: POZZETTO DI SCARICO INTERMEDIO 3 - IMPIANTO DI DEPURAZIONE SIMPEC Fase 7: Trattamenti Superficiali (dato stimato) ph Temperatura ( C) ,5-9, Collettore Impianto di trattamento chimicofisico aerea trattamenti superficiali Colore Odore Non percepibile Non molesto Non percepibile con diluizione 1: Non deve causare molestia Materiali grossolani Assenti Assenti 1 Solidi sospesi totali (mg/l) ,0 BOD5 (O2 mg/l) ,2 COD (O2 mg/l) ,9 regionale S.S. 87 San Marco Evangelista

31 Pag. 31 di 43 Provenienza Interna dello scarico Portata annua [m 3 /anno] Tipo di trattamento Parametri caratteristici Risultati Analitici Limite normativo Flusso di Massa [kg/anno] Alluminio (Al mg/l) ,0 1 7,5 Arsenico (As mg/l) < ,5 1 0,3 3 Bario (Ba mg/l) ,1 Boro (B mg(l) ,2 Cadmio (Cd mg/l) < , ,2 3 Cromo Totale (Cr mg/l) ,0 1 4,8 Cromo esavalente (Cr mg/l) < 0.1 0,02 1 5,4 3 Ferro (Fe mg/l) ,0 1 6,6 Manganese (Mn mg/l) ,0 1 2,2 Mercurio (Hg mg/l) < ,05 1 0,03 3 Nichel (Ni mg/l) ,0 1 1,1 Piombo (Pb mg/l) ,3 1 0,5 Rame (Cu mg/l) ,4 1 0,6 Selenio (Se mg/l) < ,03 1 0,5 3 Zinco (Zn mg/l) ,0 1 0,5 Cianuri Totali (CN mg/l) < ,1 3 Cloro attivo libero (Cl- mg/l) < ,3 1 1,6 3 Solfuri (H2S mg/l) < 1 2,0 1 53,8 3 Solfiti (SO3 mg/l) < 0.1 2,0 1 5,4 3 Solfati (come SO4 mg/l) ,7 Cloruri (Cl- mg/l) ,5 Floruri (F- mg/l) ,9 Fosforo Totale (P mg/l) ,9 Grassi e oli minerale e vegetali (mg/l) < ,9 3 Idrocarburi totali (mg/l) ,1 Fenoli (mg/l) < ,4 3 Aldeidi (mg/l) < ,5 3 Solventi Organici Aromatici (mg/l) < ,4 1 1,1 3 Solventi Organici Azotati (mg/l) < ,2 1 0,5 3 Tensioattivi totali (mg/l) < ,4 3 Pesticidi Fosforati totali (mg/l) < 0.1 0,1 1 5,4 3 Pesticidi totali esclusi Fosforati (mg/l) < ,05 1 2,7 3 Aldrin (mg/l) < ,01 1 0,1 3 Dieldrin (mg/l) < ,01 1 0,1 3 Endrin (mg/l) < , ,1 3 Recapito

32 Pag. 32 di 43 Provenienza Interna dello scarico Portata annua [m 3 /anno] Tipo di trattamento Note: 1 - Limite D. Lgs. 152/06 Parte III All. 5 Punto 4 Tab 3 Limiti Scarico in rete fognaria 2 - Limite D. Lgs. 152/06 Parte III All. 5 Punto 4 Tab 3 Limiti Scarico in acque superficiali Parametri caratteristici Risultati Analitici Limite normativo Flusso di Massa [kg/anno] Isodrin (mg/l) < , ,1 3 Solventi Clorurati (mg/l) < ,1 3 Escherichia Coli (UFC/ 100ml) ,0 Azoto ammoniacale (NH4+mg/l) ,1 Azoto nitroso (N mg/l) < 0.1 0,6 2 5,4 3 Azoto nitrico (N mg/l) ,4 Stagno (mg/l) < ,4 3 Saggio tossicità acuta a 24h su Daphnia Magna (% di immobilizzazione) 65 50, ,2 Recapito 3 - Misure al di sotto del limite di rilevabilità strumentale. Assunto ai fini del calcolo del flusso di massa il valore dello scarico coincidente con il limite stesso.

33 Pag. 33 di 43 Di seguito si riportano i valori dell indicatore prescelto per il monitoraggio degli scarichi idrici a partire dall anno 2009 sia espresso come flusso di massa annuo che normalizzato in rapporto alla produzione in tonnellate di alluminio. Si precisa che i grammi di tensioattivi sono stati calcolati moltiplicando il flusso di massa per la portata annua rispetto al punto significativo SIMPEC Emissioni di Tensioattivi Totali [g] Emissioni di Tensioattivi Totali specifiche [g/t Al] 0 Andamento Tensioattivi Totali ,43 2,24 2,35 1,04 0,47 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 g Tensioattivi Totali/t Al Anno Figura 16 Andamento emissioni di Tensioattivi Totali 7.7 Rifiuti Nella successiva Tabella è riportato il dettaglio dei rifiuti smaltiti nel corso del CODICE CER DESCRIZIONE RIFIUTO PROVENIENZA INTERNA DESTINAZIONE CODICE QUANTITA' SMALTITA 2013 [kg] RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI AVVIATI A RECUPERO schiumature diverse da quelle di cui alla Schiumature di Fonderia Recupero R voce imballaggi in carta e cartone Imballaggi provenienti da magazzino materie prime, scarti area imballaggio ecc Recupero R imballaggi in plastica Imballaggi provenienti da magazzino materie prime, scarti area imballaggio ecc Recupero R imballaggi in legno assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da a componenti rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce Imballaggi provenienti da magazzino materie prime, scarti area imballaggio ecc Recupero R Filtri dell'aria provenienti da automezzi Recupero R Apparecchiature elettroniche intero stabilimento (Gruppo frigo e motori elettrici) Recupero R Cartucce esauste Recupero R Batterie alcaline esauste Batterie alcaline esauste Recupero R rivestimenti e materiali refrattari a base di carbone provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce Materiali refrattari fonderia in grafite Area Fonderia Recupero R

34 Pag. 34 di 43 CODICE CER DESCRIZIONE RIFIUTO PROVENIENZA INTERNA DESTINAZIONE CODICE QUANTITA' SMALTITA 2013 [kg] altri rivestimenti e materiali refrattari provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce Materiali refrattari forni fusori Area Fonderia Recupero R13, R Vetro Manutenzione edile di stabilimento Recupero R Ferro e acciaio Manutenzione meccanica ed edile di stabilimento Recupero R Cavi, diversi da quelli di cui alla voce Manutenzione elettrica di stabilimento Recupero R RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI AVVIATI A SMALTIMENTO rifiuti prodotti dal trattamento dei fumi, diversi da quelli di cui alla voce Impianti di abbattimento fumi fonderia Smaltimento D rifiuti non specificati altrimenti Impianto di depurazione reparto Sgrssaggi Smaltimento D imballaggi in materiali misti assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce Imballaggi misti non reciclabili, provenienti da intero stabilimento Materiali Filtranti provenienti dalla Laminazione a Caldo e Freddo (terre) Smaltimento D Smaltimento D Pneumatici fuori uso Pneumatici fuori uso Smaltimento D Rifiuti inorganici diversi da quelli di cui alla voce Sostanze chimiche inorganiche obsolete Smaltimento D soluzioni acquose di scarto, diverse da quelle di cui alla voce Acque derivanti dalla pulizia torri di raffreddamento Smaltimento D altri rivestimenti e materiali refrattari provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, Materiali refrattari di colata Area Fonderia Smaltimento D diversi da quelli di cui alla voce fanghi delle fosse settiche Espurgo fosse settiche servizi igienici Smaltimento D rifiuti della pulizia delle fognature Espurgo fognature stabilimento Smaltimento D RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI AVVIATI A RECUPERO Altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze Macchinari e automezzi intero stabilimento Recupero R Cisternette sostanze chimiche e fusti contaminati Recupero R3/ R filtri dell olio Filtri dell olio e gasolio provenienti da impianti e automezzi Recupero R batterie al piombo Manutenzione veicoli di stabilimento Recupero R Oli e grassi commestibili Olio vegetale Recupero R RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI AVVIATI A SMALTIMENTO Altri rifiuti contenenti sostanze pericolose Pulizia Impianti di Trattamento Superficiali Smaltimento D emulsioni e soluzioni per macchinari, non contenenti alogeni fanghi di lavorazione, contenenti sostanze pericolose Laminatoio a Caldo Smaltimento D Serbatoi Laminatoi a Freddo Smaltimento D Cere e grassi esauriti Grassi esausti Smaltimento D fanghi metallici (fanghi di rettifica, affilatura e lappatura) contenenti olio Rettifica Cilindri Smaltimento D

35 Pag. 35 di 43 CODICE CER DESCRIZIONE RIFIUTO PROVENIENZA INTERNA DESTINAZIONE CODICE QUANTITA' SMALTITA 2013 [kg] imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose Imballaggi pericolosi, provenienti da intero stabilimento Materiali Filtranti pericolosi provenienti da intero stabilimento Smaltimento D Smaltimento D Rifiuti contenenti altre sostanze pericolose Rifiuti contenenti da intero stabilimento Smaltimento D Miscele bituminose conteneti catrame di carbone rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio Manutenzione edile di stabilimento Smaltimento D Infermeria Smaltimento D15 35 Manutenzione elettrica di stabilimento Smaltimento D Tabella 1: Quadro riassuntivo produzione rifiuti QUADRO RIASSUNTIVO QUANTITATIVI Quantità [t] Percentuale rispetto al totale del tipo [%] Percentuale rispetto al totale generale [%] Totale rifiuti speciali non pericolosi avviati a recupero 6049,6 87,7% 76,1% Totale rifiuti speciali non pericolosi avviati a smaltimento 847,8 12,3% 10,7 % TOTALE RIFIUTI NON PERICOLOSI 6897,4-86,7% Totale rifiuti speciali pericolosi avviati a recupero 138,8 13,2% 1,7% Totale rifiuti speciali pericolosi avviati a smaltimento 914,7 86,8 % 11,5% TOTALE RIFIUTI PERICOLOSI 1053,6-13,3% TOTALE RIFIUTI PRODOTTI AVVIATI A RECUPERO 6188,4-77,8% TOTALE RIFIUTI PRODOTTI AVVIATI A SMALTIMENTO 1762,5-22,2% TOTALE RIFIUTI PRODOTTI 7950,9 - - Come si può evincere dal quadro riassuntivo delle tipologie di rifiuti prodotti riportato nella tabella, l 86,7% del totale della produzione di rifiuti risulta essere non pericolosa mentre solo il 13,3% è classificabile come pericolosa; inoltre sul totale dei rifiuti il 77,8 % risulta avviato al recupero, mentre il 22,2 a smaltimento. Gli indicatori di prestazione prescelti per il monitoraggio dell aspetto ambientale Rifiuti sono: - produzione di rifiuti totali in funzione delle tonnellate di alluminio prodotto. - produzione di rifiuti pericolosi in funzione delle tonnellate di alluminio prodotto. - produzione di schiumature di fonderia in funzione delle tonnellate di alluminio prodotto. - produzione di fanghi dall impianto di depurazione in funzione dei km di alluminio trattato. Di seguito si riportano i valori degli indicatori prescelti a partire dall anno 2009 sia espressi in valore assoluto che normalizzati in rapporto alla produzione in tonnellate di alluminio o km di alluminio trattato.

36 Pag. 36 di 43 Andamento Rifiuti Totali kg Rifiuti ,00 90,00 80,00 70,00 60,00 50,00 40,00 30,00 20,00 10,00 0,00 kg Rifiuti/t Al Produzione rifiuti [kg] Produzione rifiuti specifica [kg/t] 77,59 86,09 92,59 81,17 83,65 Anno Figura 17 Andamento produzione rifiuti totali Andamento Rifiuti Pericolosi 25,00 kg Rifiuti ,00 15,00 10,00 5,00 kg Rifiuti/t Al 0 Produzione rifiuti pericolosi [kg] Produzione rifiuti pericolosi specifica [kg/t] ,37 11,13 20,98 13,01 11,08 Anno 0,00 Figura 18 Andamento produzione rifiuti pericolosi

37 Pag. 37 di 43 kg fanghi Andamento Fanghi impianto di depurazione ,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 kg fanghi/km Al Produzione fanghi impianto di depurazione [kg] Produzione fanghi impianto di depurazione specifica [kg/km] ,6 2,6 2,6 1,9 2,0 Anno Figura 19 Andamento produzione fanghi impianto di depurazione Produzione schiumature fonderia [kg] Produzione schiumature fonderia specifiche [kg/t Al] 0 Andamento schiumature fonderia ,9 52,5 51,8 46,2 55,0 Anno 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 kg schiumature/t Al Figura 20 Andamento produzione schiumature di fonderia E bene evidenziare come rispetto al 2012 benché la produzione di rifiuti sia aumentata sia in valore assoluto (+2%) sia in valore indicizzato (+3%) la produzione dei rifiuti pericolosi si è notevolmente ridotta sia in valore assoluto (-16%) sia in valore indicizzato (-15%); ciò significa che è stata effettuata una migliore gestione dei rifiuti prediligendo i non pericolosi ai pericolosi. Gestione rifiuti prodotti Al fine di poter visualizzare il trend dei rifiuti prodotti, mensilmente, sono monitorati e parametrati in relazione alla produzione alcune tipologie di rifiuto, che in relazione ai quantitativi prodotti, sono ritenuti a maggior impatto ambientale ed economico. Tali indici permettono di evidenziare eventuali scostamenti dagli obiettivi pianificati permettono di porre in atto, se necessario, le opportune misure correttive.

38 Pag. 38 di Sostanze lesive dello strato di ozono e di sostanze fluorurate ad effetto serra Nel corso del 2013 è stata effettuata una campagna di sotituzione apparecchiature contenenti gas refrigeranti. Precedentemente tale modifica impiantistica, l assetto completo presente in Azienda tra impianti di condizionamento uffici, impianti di raffreddamento quadri elettrici, e impianti di essiccazione ad aria compressa era così costituito: Impianto Sala Quadri Laminatoio a Caldo Sostanza contenuta Quantità [kg] Nome composto (Formula chimica) R407C 37,2 Difluorometano (CH 2F 2) Pentafluoroetano (C 2HF 5) Tetrafluoroetano (C 2H 2F 4) Distillatore Area Caldo R407C 48 Difluorometano (CH 2F 2) Pentafluoroetano (C 2HF 5) Tetrafluoroetano (C 2H 2F 4) Essiccatore Atlas Copco FD750 1 Essiccatore Atlas Copco FD750 2 CED Condizionatore Frigorifero Unilair CED Condizionatore Frigorifero Unilair Sala Quadri Foil Mino Sala Quadri Dx Laminatoio Achenbach 1 Sala Quadri Sx Laminatoio Achenbach 1 Laminatoio Achb 1 Sala PLC Sala Quadri Laminatoio Achenbach 2 Essiccatore Atlas Copco FD516 Essiccatore Atlas Copco FD1600W Condizionatore Aermec Sala Mensa Condizionatore Aermec Sala Mensa Condizionatore Palazzina Uffici Mc-Quay R404A 4,5 Miscela: Pentafluoretano (CHF 2CF 3) Trifluoretano (CH 3CF 3) Tetrafluoroetano (CF 3CH 2F) R404A 4,5 Miscela: Pentafluoretano (CHF 2CF 3) Trifluoretano (CH 3CF 3) Tetrafluoroetano (CF 3CH 2F) R407C 5 Difluorometano (CH 2F 2) Pentafluoroetano (C 2HF 5) Tetrafluoroetano (C 2H 2F 4) R407C 5 Difluorometano (CH 2F 2) Pentafluoroetano (C 2HF 5) Tetrafluoroetano (C 2H 2F 4) R22 8,4 Clorodifluorometano (CHClF 2) R22 9,2 Clorodifluorometano (CHClF 2) R22 9,2 Clorodifluorometano (CHClF 2) R22 7,4 Clorodifluorometano (CHClF 2) R22 18 Clorodifluorometano (CHClF 2) R22 12 Clorodifluorometano (CHClF 2) R22 16 Clorodifluorometano (CHClF 2) R22 4,2 Clorodifluorometano (CHClF 2) R22 5 Clorodifluorometano (CHClF 2) R22 23 Clorodifluorometano (CHClF 2) Riepilogo presenza gas refrigeranti nelle varie apparecchiature presenti in azienda: Tipologia gas Quantità [kg] R404a 9 R407C 95,2 R22 112,4

39 Pag. 39 di 43 Gli impianti che sono stati sostituiti sono i seguenti: Impianto Sala Quadri Foil Mino Sala Quadri Dx Laminatoio Achenbach 1 Sala Quadri Sx Laminatoio Achenbach 1 Laminatoio Achb 1 Sala PLC Sala Quadri Laminatoio Achenbach 2 Sostanza contenuta Quantità [kg] R22 8,4 R22 9,2 R22 9,2 R22 7,4 R22 18 Gli impianti di cui sopra sono stati sotituiti con un unico impianto di condizionamento centralizzato, marca ClimaVeneta Modello NX/CA 1214T Matr contenente 40 kg di gas R410a. Sono stati inoltre dismessi i seguenti due impianti: Impianto Essiccatore Atlas Copco FD516 Essiccatore Atlas Copco FD1600W Sostanza contenuta Quantità [kg] R22 12 R22 16 Inoltre, per l impianto di condizionamento McQuay Matr Z2 installato in palazzina uffici, è stato effettuata una riconversione del gas R22 in R407C per un totale di 23 kg. All atto della sostituzione e dismissione degli impianti di condizionamento e di essiccazione si è riscontrato che il gas presente negli impianti era stato in parte perso in atmosfera. Di fatto il quantitativo di gas perso ammonta a kg 62,2, mentre il gas smaltito è pari a kg 41. Alla luce di ciò il nuovo assetto impiantistico presente in Azienda è il seguente: Impianto Sostanza contenuta Quantità [kg] Sala Quadri Laminatoio a Caldo R407C 37,2 Distillatore Area Caldo R407C 48 Essiccatore Atlas Copco FD750 1 R404A 4,5 Essiccatore Atlas Copco FD750 2 R404A 4,5 CED Condizionatore Frigorifero Unilair CED Condizionatore Frigorifero Unilair Impianto di condizionamento centralizzato Sale quadri lam freddo Condizionatore Aermec Sala Mensa Condizionatore Aermec Sala Mensa Condizionatore Palazzina Uffici Mc-Quay R407C 5 R407C 5 R410a 40 R22 4,2 R22 5 R407C 23

40 Pag. 40 di 43 Tali apparecchiature sono sottoposte a manutenzione periodica e a controllo della presenza di fughe nel circuito di refrigerazione secondo quanto previsto dal D. P. R. 15/02/2006 n. 147, dal Regolamento CE 842/2006 e Regolamento CE 1005/2009. Entro al fine del 2014 saranno smaltiti gli ultimi due impianti di condizionamento contenenti il gas R Rischio incendio La Laminazione Sottile S.p.A. dispone del Certificato di Prevenzione Incendi pratica rilasciato dai VVF di Caserta con scadenza relativo alle seguenti attività secondo il DPR 151/2011: 51.3.C: Stabilimenti siderurgici e/o con lavorazioni metalli a caldo oltre 25 addetti 12.3.C- Depositi e rivendite liquidi infiammabili, combustibili. oli di ogni tipo, capacità >50 mc; 74.3.C- Impianti di produzione calore con potenzialità superiore a 700KW 10.2.C- Impianti produzione/uso liquidi infiammabili e combustibili (P.I.<125 C)>50 mc; 1.1.C- Stabilimenti ed impianti di gas infiammabili, comburenti (quantità>25 Nmc/h) 2.2.C Impianti di de/compressione gas combustibili, comburenti (potenz. >50 Nmc/h) 3.5.A Depositi di GPL in recipienti mobili (massa complessiva da 75 a 300 Kg) 6.2.B- Reti di trasporto gas infiamm. con densità rel.<0,8 (pressione >2,4 MPa) 9.1.B Officine saldature e taglio con gas infiammabili-comburenti (da 5 a 10 addetti) 12.2.B Depositi e rivendite liquidi con P.I.>65 C, da 9 a 50 MC, o infiamm. da 1 a 50 MC 13.2.B Distributori fissi di carburanti liquidi (combustibili) per autotrazione 36.1.B Depositi di legnami, carbone, sughero e affini, quantità da a Kg 49.1.A- Gruppi elettrogeni e/o di cogenerazione con motori di potenza da 25 a 350 KW 58.1.B- Pratiche di cui a D.Lgs.320/95 e L.1860/62 soggette a Nulla Osta Cat.B (art.29) 70.1.B- Depositi di merci (materiali combust. > 5000Kg), con superf. da 1000 a 3000 mq 70.2.C- Depositi di merci (materiali combust. >5000Kg), con superf. oltre 3000mq 74.1.A- Impianti di produzione calore con potenzialità superiore a 116kW (fino a 350 KW) 74.2.B- Impianti di produzione calore con potenzialità superiore a 350kW (fino a 700kW) 74.3.C- Impianti di produzione calore con potenzialità superiore a 700 kw Il livello di Rischio valutato è Medio. Nel corso del 2013 sono state effettuate le seguenti attività: Richiesta parere progetto per installazione di un impianto di distillazione Airpure più Forni Trattamento Termico e Preriscaldo con successiva SCIA. Richiesta parere progetto per un nuovo distillatore, essiccatore terre filtranti e n. 2 nuovi serbatoi di stoccaggio kerosene con successiva SCIA Richiesta parere progetto per nuovo impianto di Laminatoio intermedio Quarto più n. 2 nuovi serbatoi per lo stoccaggio kerosene Biodiversità Tale sezione mira ad evidenziare l effetto del complesso industriale alla biodiversità del territorio. In particolare l aspetto risulta non significativo in quanto il sito rientra in una zona prettamente industriale per un totale di superficie occupata pari a mq. L andamento dell indicatore Superficie occupata in m 2 in relazione alle tonnellate di alluminio prodotto, è riportato di seguito a partire dall anno 2009.

41 Pag. 41 di Andamento superficie occupata 2,50 Superficie Occupata m ,00 1,50 1,00 0,50 0,00 m2 superficie/t Al prodotto Superfice occupata (m2) Superficie occupata specifica [m2 superficie/t Al prodotto] 1,97 1,83 1,76 1,57 1,58 Anno Figura 21 Andamento superficie occupata 7.20 Aggiornamento Autorizzazione Integrata Ambientale Nel corso del 2013 c è stata una generale revisione del sistema di lavorazione, al fine di ammortizzare in un arco temporale congruo per una sostenibile gestione aziendale il costo del sistema AIRPURE per la riduzione degli impatti ambientali legati ai fluidi di laminazione. E in tale ottica che la Laminazione Sottile Spa ha individuato come possibile fonte di recupero di parte dei costi un utilizzo più efficiente del suo settore della fonderia, le prime devono necessariamente essere aumentate in linea con le BAT di settore e le seconde sono drasticamente diminuite in linea con gli obiettivi del protocollo di Kyoto. Per quanto riguarda la fonderia, è stata effettuata una ottimizzazione dell attività dei forni fusori, così come indicato nella precedente Dichiarazione Ambientale anno 2013 Per quanto riguarda il sistema di recupero fluidi di laminazione di seguito si sintetizza il suo funzionamento: Dalle specifiche di progetto emerge infatti che l impianto di recupero prescelto, che consterà di due scrubber, garantisce, tra le altre, le seguenti prestazioni: separazione completa dei vapori del fluido di laminazione dalla corrente di aria esausta, con il massimo recupero del fluido; alto livello di purezza dell aria esausta; durata maggiore dei fluidi di laminazione grazie ad un trattamento sotto vuoto a basse temperature; contenimento dei costi di gestione e dei consumi attraverso il recupero del calore durante il lavaggio dei fluidi. Il processo di purificazione dell aria si articola in tre sub processi: Captazione delle frazioni volatili dal laminatoio: attraverso l ausilio di ventilatori, il sistema AIRPURE garantisce un ottimizzazione del convogliamento dell aria esausta proveniente dagli impianti; Purificazione dell aria esausta (assorbimento): l aria esausta entra alla base dello scrubber, che è dotato di elementi di separazione. La separazione del fluido di laminazione dall aria esausta è effettuato tramite uno speciale sistema di lavaggio e filtraggio dell aria; Separazione del fluido di laminazione e dell olio di lavaggio: i fluidi di laminazione e di lavaggio sono separati termicamente tramite colonne di distillazione in sottovuoto. Inoltre, il fluido recuperato è rigenerato, tanto da ottenere una qualità analoga a quella del fluido nuovo ed è pertanto pronto a rientrare direttamente nel processo di laminazione. Il fluido di lavaggio è invece rinviato allo scrubber, in accordo con il principio del ciclo chiuso. L intero processo è mostrato nella figura che segue.

42 Pag. 42 di 43 Fig. 1: Schema del processo di recupero del fluido di laminazione e di purificazione dell aria L intero progetto, stimato della durata di 3 anni si suddivide nelle seguenti fasi: Fase Descrizione installazione torri di distillazione Termine lavori Messa a regime ipotizzata Messa a regime effettiva Fase 1 Fase 2 Fase 3 installazione nuovo forno a pozzo placche Ottimizzazione bruciatori forni fusori in fonderia installazione 2 nuovi forni di trattamento termico rotoli installazione nuovo laminatoio intermedio quarto Installazione nuovo laminatoio finitore Dic Dic Giu Luglio 2013 E opportuno evidenziare che il nuovo forno placche ed i nuovi forni di trattamento rotoli sono a supporto dell attività vera e propria di laminazione dell alluminio, in quanto destinati uno al preriscaldamento del materiale in ingresso nel sistema e gli altri due al trattamento termico superficiale dei rotoli a valle della laminazione. La messa a regime dei impianti prevista per la fase 1 è stata tardata di circa 6 mesi per esigenze impiantistiche.

43 Pag. 43 di Deposito oli minerali La Laminazione Sottile nel corso dell anno 2013 ha avviato un programma di investimenti, volto al rinnovamento ed al miglioramento del proprio parco impianti. L intero progetto ha comportato l installazione di nuovi impianti di produzione tra cui un nuovo laminatoio quarto intermedio e un sistema di abbattimento di recupero fluido di laminazione. Per questo motivo, nel corso dell anno 2013, è stato necessario richiedere un aumento delle capacità di stoccaggio del deposito degli oli minerali. A tal fine le attività svolte sono state le seguenti: A Maggio 2013 ai sensi della Legge 239/2004 è stata presentata alla Regione Campania una comunicazione di aumento della capacità di stoccaggio in misura inferiore al 30%. Contestualmente è stato richiesto all Agenzia delle Dogane territorialmente competente, l aggiornamento delle licenze doganali alla luce delle nuove volumetrie di stoccaggio. In data 06 agosto è stato effettuato un sopralluogo di verifica da parte degli ispettori delle Dogane di Caserta a seguito del quale sono state rilasciate le nuove licenze aggiornate con i nuovi volumi di stoccaggio pari a 531 mc. A Ottobre 2013 è stata richiesta alla Regione Campania Settore Regolazione dei Mercati, l autorizzazione all ampliamento del deposito oli minerali per una volumetria superiore al 30% di quelal autorizzata. In data 13/12/2013 con n. 162 è stato rilasciato il nuovo decreto di autorizzazione per lo stoccaggio degli oli minerali portando la volumetria di deposito autorizzata a 791 mc. Così come prescritto dall autorizzazione è stata successivamente comunicata alla Regione Campania l ultimazione dei lavori e richiesta collaudo, il quale è stato effettuato in data 23/01/2014 con esito positivo. In data 21 febbraio è stato effettuato un sopralluogo di verifica da parte dei tecnici dell Agenzia delle Dogane ai fini del rilascio delle licenze doganali aggiornate con le nuove volumetrie autorizzate.

44 Pag. 44 di IL PROGRAMMA AMBIENTALE Di seguito si riporta il programma ambientale del triennio con indicazione dello stato di raggiungimento dell obiettivo consuntivato al secondo anno. Indicatore Obiettivo Traguardo Indicatore Riduzione emissioni COT Riduzione consumi specifici di metano in Fonderia Riduzione dei quantitativi di COT dai laminatori a freddo mediante l installazione di un impianto che recupera il fluido di laminazione Riduzione della quantità di metano nell area produttiva della Fonderia Emissione di Fluido di Laminazione espresso come flusso di massa di eptano su tonnellate di prodotto finito (Kg//tonsPF) Consumo specifico di metano per tonnellata prodotta in Fonderia (Nm3/t) Target 2012 Consuntivo Consuntivo 2013 Obiettivo finale ,82 0,819 0,80 0,50 0, , ,6 95 Azioni da intraprendere Installazione nell'anno 2012 e messa in servizio dell'impianto a partire da gennaio 2013 Introduzione di pompe elettromagnetiche sui forni allo scopo di incrementare la relativa produttività e quindi a parità di metano consumato ridurre il consumo Miglioramento del controllo di pressione dei forni Automatizzazione delle valvole aria e fumi sui forni fusori al fine di migliorare il rendimento dei bruciatori rigenerativi Migliore pianificazione a regime dei forni fusori e linee Responsabile AT2 Responsabile AT1 CDG Riduzione emissione di CO2 dall'area Fonderia Riduzione della quantità di CO2 emessa dall'area Fonderia Emissione di CO2 per tonnellata di alluminio prodotto in Fonderia (kgco2/t) Monitorare i consumi di metano e verificare l'efficienza delle Responsabile AT1 pompe elettromagnetiche CDG montate sui forni fusori doppia camera

45 Pag. 45 di 43 Indicatore Obiettivo Traguardo Indicatore Target 2012 Consuntivo Consuntivo 2013 Obiettivo finale 2014 Azioni da intraprendere Monitoraggio mensile della produzione di schiumature Responsabile Riduzione differenza % tra schiumature attese e prodotte Riduzione rifiuti Riduzione % delle schiumature ottenute rispetto alle schiumature teoriche Riduzione della quantità di emulsione pesante prodotta dall Area Laminazione a caldo Delta % tra livello di scorie prodotte e livello di "scorie minime" determinate per tipologia di materia prima utilizzata Kg di emulsione pesante smaltita su tons di prodotto sbozzato (kg/t) 0,35% 0,34% 0,33 % 0,43 % 0,31% 2 1,9 1,5 0 1 Incremento della capacità produttiva dei forni fusori FDC tramite l'utilizzo di pompe elettromagnetiche, di conseguenza i rottami che oggi non sono processati nei forni FDC, potranno essere fusi nelle migliori condizioni permettendo la riduzione della differenza percentuale tra le scorie attese e quelle prodotte Ottimizzazione del processo con conseguente minor produzione di polverino di ossido di alluminio come parte residua solido nell emulsione. Responsabile AT1 Responsabile di processo Responsabile di processo Come si evince dalla tabella, rispetto ai primi due anni, l unico obiettivo non raggiunto è stato quello relativo alla riduzione della differenza % tra le schiumature attese e quelle prodotte. Il motivo è riconducibile ad alcuni guasti meccanici sulle elettropompe asservite ai forni fusori.

46 Pag. 46 di PUBBLICAZIONE DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE La Dichiarazione Ambientale convalidata, con attribuzione del numero di registrazione all Albo europeo, è stata comunicata ai soggetti interessati. Tali informazioni sono rispondenti ai requisiti richiesti dal Regolamento EMAS n 1221/2009 e riportati nell Alleg ato III Dichiarazione Ambientale. La dichiarazione Ambientale è stata stampata e distribuita ai soggetti istituzionali più diretti, nonché pubblicata sul sito Informazioni al pubblico Per informazioni e approfondimenti contattare: Rappresentante della Direzione della Laminazione Sottile S.p.A.: ing. Giuseppe de Simone - Tel Fax info@laminazionesottile.com La registrazione EMAS Il Verificatore Ambientale accreditato che ha convalidato la Dichiarazione Ambientale ai sensi del Regolamento EMAS è: SGS Italia S.p.A. I-V-0007 Indirizzo: Via G. Gozzi 1/A Milano - Italy accreditamento NACE 24 ed altri Il prossimo aggiornamento convalidato sarà presentato tra un anno; la prossima Dichiarazione Ambientale convalidata sarà predisposta entro aprile 2015 con riferimento ai dati del 2014 come previsto dal Regolamento EMAS. Ad aprile 2015 è prevista la chiusura del secondo ciclo di audit del sistema.

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