PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE DELL OPERA

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2 BIENN ANNU PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTUR DELL OPERA Il seguente PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTUR DELL OPERA contiene l elenco delle operazioni di manutenzione ordinaria da effettuare (relativamente alle parti oggetto del presente progetto) affinchè il degrado non pregiudichi le prestazioni della struttura in termini di resistenza, stabilità e funzionalità, nel corso della sua vita nominale. Variazioni al piano di manutenzione possono essere proposte e annotate sul libretto dell edificio, qualora venga redatto. Per quanto concerne le parti oggetto di intervento, si ritiene di prevedere una manutenzione specifica per le parti in legno e le strutture in acciaio. In aggiunta a quanto detto ed alle schede sotto riportate, si ricorda che, ai sensi del paragrafo 8.3 delle Norme Tecniche approvate con DM , la costruzione deve essere sottoposta a valutazione della sicurezza (ad opera di un Tecnico abilitato allo scopo) quando ricorra anche una delle seguenti situazioni: riduzione evidente della capacità resistente e/o deformativa della struttura o di alcune sue parti dovuta ad azioni ambientali (sisma, vento, neve e temperatura), significativo degrado e decadimento delle caratteristiche meccaniche dei materiali, azioni eccezionali (urti, incendi, esplosioni), situazioni di funzionamento ed uso anomalo, deformazioni significative imposte da cedimenti del terreno di fondazione; provati gravi errori di progetto o di costruzione; cambio della destinazione d uso della costruzione o di parti di essa, con variazione significativa dei carichi variabili e/o della classe d uso della costruzione; interventi non dichiaratamente strutturali, qualora essi interagiscano, anche solo in parte, con elementi aventi funzione strutturale e, in modo consistente, ne riducano la capacità o ne modifichino la rigidezza. Qualora le circostanze di cui ai punti precedenti riguardino porzioni limitate della costruzione, la valutazione della sicurezza potrà essere limitata agli elementi interessati e a quelli con essi interagenti, tenendo presente la loro funzione nel complesso strutturale. 1 Elementi strutturali in legno esposti Ispezioni a cura dell Utente, eventualmente coadiuvato da Tecnologo del legno e/o un Ingegnere. Dovranno essere controllate le sedi di appoggio e le superfici di contatto legno-legno nonché quelle tra legno e altri materiali, per verificare l assenza di ostruzioni al deflusso o di ristagno d acqua ed eventualmente ripristinare il corretto deflusso. Pulire le sedi di appoggio e tutti quei punti dove tendono ad accumularsi detriti (foglie, vegetazione, polvere, terra) a ridosso del legno. Controllare l integrità ed efficienza degli elementi di protezione (scossaline, coperture, consigliabile ispezione dopo la pioggia). Controllo della presenza di fori di sfarfallamento. Dovranno essere ripristinate e/o sostituite le parti di protezioni non efficienti. Dovrà essere controllato lo stato di ossidazione degli elementi metallici ed eventualmente sostituiti. Controllare il serraggio degli elementi quali bulloni e specialmente degli elementi regolabili come i tenditori dei controventi. Una attenzione particolare andrà dedicata alle ispezioni puntuali ed a distanza ravvicinata dell intradosso del manto (tavelle di laterizio, etc.), da effettuare in occasione di piogge importanti per rilevare la presenza di infiltrazioni, condense, macchie di umidità, o altre evidenze anomale. Nel caso del verificarsi di una situazione di degrado, effettivo o potenziale, occorrerà intervenire mediante la rimozione della causa, poi con l'utilizzo di idonei prodotti di protezione dai funghi previa pulitura e asportazione dello strato soggetto a degrado, ovvero con opere di consolidamento con legno o sostituzioni nei casi più gravi, comunque sulla base di una specifica progettazione. Dovrà essere controllato lo stato del trattamento impregnante protettivo, che andrà ripetuto con cadenza annuale per i primi due anni e poi successivamente con cadenza triennale, previa asportazione mediante spazzolatura di eventuali parti di trattamento cadenti. Ispezione a cura del Tecnologo del legno, eventualmente coadiuvato da Ingegnere. Controllo dell ossidazione delle parti metalliche. Piano di manutenzione 1

3 DOPO FORTE VENTO DOPO PERDITE DA IMPIANTI DOPO FORTI PIOGGE QUINQ UIENN BIENN 2 Elementi strutturali in legno protetti (parti completamente protette di strutture civili sia all interno che all esterno, quali sono le travi in legno ed il piano in OSB di copertura). Ispezioni a cura dell Utente, eventualmente coadiuvato da Tecnologo del legno e Ingegnere. Dovranno essere controllate le sedi di appoggio di travi, pilastri e pareti, con particolare attenzione alle zone di contatto con muratura o c.a., per verificare l assenza di condense o percolazioni. Controllo della presenza di fori di sfarfallamento. Controllare il serraggio degli elementi quali bulloni e specialmente degli elementi regolabili come i tenditori dei controventi. Per le coperture andrà controllata l efficienza del manto e di tutte le opere di lattoneria, verificando l'assenza di perdite e/o ostruzioni che potrebbero causare infiltrazioni d'acqua verso le strutture portanti. Una attenzione particolare andrà dedicata alle ispezioni puntuali ed a distanza ravvicinata dell intradosso del manto (tavelle di laterizio, etc.), da effettuare in occasione di piogge importanti per rilevare la presenza di infiltrazioni, condense, macchie di umidità, o altre evidenze anomale. Nel caso si riscontrasse una situazione di infiltrazione potenziale o molto limitata (che si asciuga entro 1 settimana), occorrerà intervenire ripristinando e/o riparando come necessario. Nel caso di presenza di infiltrazioni occorrerà valutare l'eventuale stato di degrado degli elementi lignei mediante ispezione effettuata da un Tecnologo del legno. Nel caso del verificarsi di una situazione di degrado, effettivo o potenziale, occorrerà intervenire mediante la rimozione della causa, poi con l'utilizzo di idonei prodotti di protezione dai funghi previa pulitura e asportazione dello strato soggetto a degrado, ovvero con opere di consolidamento con legno o sostituzioni nei casi più gravi, comunque sulla base di una specifica progettazione. Ispezione a cura del Tecnologo del legno, eventualmente coadiuvato da Ingegnere. 3 Elementi strutturali in legno protetti e non protetti Ispezioni a cura dell Utente eventualmente coadiuvato dal Tecnologo del legno. Dopo eventi piovosi eccezionali occorrerà effettuare un controllo globale di tutti gli elementi strutturali verticali ed orizzontali di legno per l'eventuale infiltrazione di acque meteoriche, nonché verificare la corretta tenuta del manto di copertura e degli elementi di protezione e nel caso di degrado intervenire come sopra descritto. Ispezioni a cura dell Utente eventualmente coadiuvato dal Tecnologo del legno. Dopo perdite da impianti o allagamenti anche parziali occorrerà effettuare un controllo globale di tutti gli elementi strutturali verticali ed orizzontali di legno per l'eventuale infiltrazione e ristagno di acqua, in particolare nelle zone di appoggio in basso delle strutture verticali anche rimuovendo le finiture (rivestimenti, contropareti, cartongessi). Intervenire eliminando la fonte di inumidimento, garantire l asciugatura mediante ventilazione, controllare nel tempo il livello di umidità e l eventuale degrado e nel caso di degrado intervenire come sopra descritto. Ispezioni a cura dell Utente. Dopo episodi ventosi eccezionali andrà controllata la tenuta del manto di copertura e del suo collegamento alle strutture portanti, nonché l efficienza di tutti gli elementi di protezione, ripristinandone l efficienza in caso di danneggiamento. Piano di manutenzione 2

4 ISPEZIONI PERIODICHE 4 Elementi strutturali in acciaio Le ispezioni visive consistono in un attento esame a vista di tutti gli elementi precedentemente indicati al fine di rilevare eventuali sintomi di degrado, di danneggiamento, di sconnessioni o di anomalie di funzionamento; esse vanno eseguite su ogni parte dell elemento strutturale ed i risultati vanno riportati in uno specifico manuale di ispezione. Nello specifico le ispezioni visive devono essere eseguite sulle strutture principali: dovranno essere pertanto segnalati eventuali difetti affioranti delle saldature e le zone con eventuali aree di corrosione e rilevate eventuali deformazioni locali dovute ad alterazioni determinate dalle condizioni di servizio. Durante le ispezioni si dovrà controllare anche lo strato di vernice antiruggine dei profili metallici non diversamente protetti dalla corrosione; in particolare ci si dovrà soffermare su quelle zone interessate da saldature realizzate in cantiere o che mostrano i segni di urti violenti; una attenzione particolare andrà posta anche a tutte le regioni di collegamento (flange, collegamenti aste-nodi, etc.), dove i fenomeni di corrosione sono attivabili anche dalla formazione di condensa, ristagno di umidità, differenze di potenziale elettrico, etc.. Qualora lo strato protettivo risultasse intaccato, si dovrà intervenire al suo ripristino. Dovrà altresì essere controllato lo stato delle connessioni aste-sfere, con particolare riguardo alle condizioni di serraggio dei bulloni (controllo delle spie di serraggio, della aderenza manicotto-sfera, etc.). Infine, si dovrà controllare il corretto funzionamento degli appoggi scorrevoli, ossia che le superfici di scorrimento siano pulite, lubrificate, non danneggiate ed efficienti. Manutenzione della protezione delle strutture zincate Manutenzione della protezione delle strutture zincate Per quanto riguarda la manutenzione della protezione delle strutture metalliche zincate si potrà fare riferimento alle specifiche contenute nella normativa UNI EN ISO /2009 Rivestimenti di zincatura per immersione a caldo su prodotti finiti ferrosi e articoli di acciaio -Specificazioni e metodi di prova Le aree complessive da riparare da parte dello zincatore non devono essere maggiori dello 0.5% della superficie totale di un elemento strutturale. Ciascuna area da riparare non deve essere maggiore di 10 cmq. Se le aree danneggiate sono più grandi l elemento strutturale contenente tali aree deve essere nuovamente zincato se non diversamente concordato tra committente e zincatore. La riparazione deve avvenire mediante spruzzatura a caldo di zinco (vedere la norma EN 22063) o mediante una vernice ricca di zinco tenendo conto dei limiti pratici di tali sistemi. Il committente o l utilizzatore finale devono essere messi al corrente dallo zincatore circa il metodo di riparazione. Se sono comunicati dal committente particolari requisiti, per esempio verniciature da applicare successivamente, il procedimento di riparazione proposto deve essere prima comunicato al committente da parte dello zincatore. Il trattamento deve includere la rimozione di ogni irregolarità, la pulitura con particolare riguardo alla rimozione degli ossidi ed ogni pretrattamento necessario per garantire l aderenza. Il programma di manutenzione per la protezione anticorrosiva delle strutture in acciaio verniciate deve essere esteso a tutta la durata in servizio delle strutture. Secondo la normativa UNI EN ISO Si deve prevedere, per la struttura in oggetto, una manutenzione ordinaria da tenersi con cadenza regolare e una manutenzione straordinaria da effettuarsi quando si manifestino le condizioni previste dalle norme. Piano di manutenzione 3

5 ANNU/BIENN QUINQ UIENN ANNU/BIENN CONTROLLI GEOMETRICI I controlli geometrici consistono in una rilevazione topografica di precisione delle parti salienti dell opera: risulta necessario prevedere stazioni di lettura protette. Tutti i risultati vanno verbalizzati ed archiviati in uno specifico manuale di ispezione. Se, nel corso delle ispezioni, si dovessero rilevare delle difformità, il professionista incaricato dovrà redigere un piano d intervento per ripristinare le geometrie di progetto (o comunque valutare gli effetti delle anomalie riscontrate e verificare che siano compatibili con le condizioni di sicurezza e di esercizio previste). Una descrizione dettagliata dei successivi interventi di rimedio completata con eventuali disegni o relazioni, dovrà essere allegata al piano d intervento e conservata. A seguito di fenomeni straordinari quali terremoti e abbondanti nevicate, deve essere effettuato un controllo approfondito di tutte le parti dell opera. 5 Elementi strutturali in muratura, rinforzi con malte fibro-rinforzate Ispezioni a cura dell Utente, eventualmente coadiuvato da Tecnologo del materiale e Ingegnere. Gli elementi strutturali devono garantire il livello minimo di prestazioni indicato nel progetto, comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti. Le ispezioni visive consistono in un attento esame di tutti gli elementi al fine di rilevare eventuali anomalie quali: - fessurazioni - lesioni - cavillature - comparsa di macchie di umidità - difetti di verticalità (nel caso di elementi verticali) - sfondellamenti (nel caso di solai) Se, nel corso delle ispezioni, si dovessero rilevare le anomalie menzionate, il professionista incaricato dovrà redigere un piano d intervento nel quale si prevede il ripristino delle difformità. Nello specifico, alla comparsa di umidità, è necessario deumidificare e impermeabilizzare, mediante l ausilio di vernici, malte e trattamenti specifici, prodotti contenenti resine idrofuganti e altri additivi specifici. Nel caso di esposizione di armature verificare il processo di ossidazione del ferro prevedendo una completa sigillatura per le fessure ed un ripristino delle zone danneggiate Ispezione a cura del Tecnologo, eventualmente coadiuvato da Ingegnere. 6 Rinforzi in fibre di vetro Per le parti in vista o in occasione di interventi che le rendano visibili a seguito di rimozioni di intonaci, massetti, etc. si prevede quanto segue: Ispezioni a cura dell Utente, eventualmente coadiuvato da Tecnologo del materiale e Ingegnere. Gli elementi strutturali devono garantire il livello minimo di prestazioni indicato nel progetto, comunque non inferiori alle prestazioni prescritte dalle normative vigenti. Le ispezioni visive consistono in un attento esame di tutti gli elementi al fine di rilevare eventuali anomalie quali: - distacco dalla sede di applicazione - lesioni/rottura di parti di materiale Se, nel corso delle ispezioni, si dovessero rilevare le anomalie menzionate, il professionista incaricato dovrà redigere un piano d intervento nel quale si prevede il ripristino delle difformità. Nello specifico, è necessario attraverso prodotti specifici ripristinare il rinforzo, quindi rimuovere il composito ammalorato, preparare di nuovo la superficie di contatto e riapplicare la fasciatura. La lavorazione deve essere effettuata da personale specializzato. Piano di manutenzione 4

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