Diffondere i veicoli elettrici (impresa improba?)

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1 Diffondere i veicoli elettrici (impresa improba?) Torino, 8 aprile 2011 Energethica Eco Mobility Event Torino 2011 Umberto Novarese, Fondazione Telios

2 Diffondere i veicoli elettrici. nonostante coloro che remano contro La Stampa, sabato 29 novembre 2008, pag. 31 nasce Phylla, l auto solare targata Fiat e Piemonte la Fiat non lo ha in programma, ha precisato l AD del Centro Ricerche del Lingotto La Stampa, sabato 9 ottobre 2010, pag. 31 l auto elettrica cresce, ma non è molto verde ilsole24ore, martedì 21 settembre 2010, vicino l obiettivo del motore pulito c è poi l illusione dell auto elettrica garanzia assoluta di una mobilità pulita. Ma non consideriamo che per generare la corrente necessaria emettiamo 60 o 70 grammi di CO2 per ogni chilometro percorso Cronacaqui giovedì 31 marzo 2011 pag. 5 Requiem per le auto elettriche Per la Fiat l auto elettrica è morta quello che i vertici del Lingotto hanno posto ieri su questo progetto di mobilità pulita è un epitaffio destinato a rimanere, almeno nei prossimi anni n.b.: sono solo alcuni estratti da alcuni media, ma la strisciante campagna contro è più vasta e articolata.

3 un'immagine satellitare della pianura padana e del centro-italia con evidenza del ristagno di polveri sottili ed emissioni inquinanti

4 Eppur si asfissia, si potrebbe dire, parafrasando un celebre detto; forse non a sufficienza? L auto elettrica inquina da un altra parte? perché, allora, non si è fatto lo stesso ragionamento quando gli utenti della Stazione di Porta Susa, oggi sotterranea e quindi senza ricambio d aria, hanno protestato per l ingresso e la sosta delle motrici a gasolio? averle sostituite con motrici elettriche ha ben portato l inquinamento da un altra parte, perbacco!

5 Diffondere i veicoli elettrici. Vogliamo ripulire (gradualmente) l aria delle città? Renderci indipendenti (gradualmente) dal petrolio? Utilizzare energia elettrica prodotta (gradualmente) da fonti rinnovabili? Per quanto riguarda il trasporto su gomma, il traffico urbano e metropolitano, i veicoli elettrici sono lo strumento ideale! già oggi!

6 Incentivare la diffusione dei veicoli elettrici valutazione unanime: misure di privilegio nel traffico urbano possono essere un forte incentivo alla diffusione dei veicoli elettrici senza costi per la pubblica amministrazione l esempio di Londra: come mai in quella città si vedono numerose auto elettriche?

7 Per inquadrare meglio le risposte dei candidati sindaci a Torino, rivediamo insieme un cartello della ZTL torinese a uno dei tanti ingressi (via dei Mille): a destra del taxi, ecco il via libera a tutti i motocicli. mentre di veicoli elettrici non se ne parla, sono come gli altri

8 Domande e risposte abbiamo inviato ai candidati sindaci di Torino alcune domande, scritte insieme ad API-Torino e CIVES-Milano dei candidati Coppola e Fassino, riportiamo le risposte ricevute punto per punto del candidato Musy riportiamo il documento ricevuto

9 - consentire la libera circolazione dei veicoli elettrici, senza aggravi fiscali, all'interno della ZTL COPPOLA: SI FASSINO: SI non sarebbe coerente incentivare l uso di mezzi non inquinanti per poi gravarli di nuova imposizione fiscale. Già oggi è consentito l accesso alla ZTL previa richiesta di un permesso. - consentire la libera circolazione dei veicoli elettrici, senza aggravi fiscali, negli spazi preferenziali riservati ai mezzi autorizzati COPPOLA: per quanto compete all amministrazione comunale, SI FASSINO: NO verrebbe meno la funzione per cui nascono le corsie preferenziali. - consentire la sosta gratuita dei veicoli elettrici, negli spazi a pagamento COPPOLA: SI FASSINO: DIPENDE da come viene realizzata e in quali aree ma non vi sarebbe preclusione a esaminare un progetto coerente. - consentire la libera e gratuita circolazione ai ciclomotori e motocicli elettrici, all interno della ZTL COPPOLA: SI FASSINO: OGGI E GIA COSI e per il momento non c è motivo di cambiare. - assoggettare a tassazione la circolazione dei ciclomotori e motocicli endotermici, all interno della ZTL COPPOLA: solo quelli ad alta emissione di gas nocivi FASSINO: N. Se si intende una forma di eco-pass non si capisce perché escludere altri mezzi a motore, se si pensa a tassazione vera e propria non è nelle disponibilità dei Comuni.

10 - dotare la società di car-sharing, partecipata dal Comune di Torino, di veicoli elettrici sia persone che merci COPPOLA: SI FASSINO: SI già c è un servizio di car-sharing e van-sharing si tratta di diversificare i mezzi per conciliare le esigenze ambientali con quelle di utilizzazione finale. - installare presso tutti i parcheggi riservati al car-sharing colonnine di ricarica (accessibili a tutti gli utenti di veicoli elettrici) COPPOLA: FASSINO: SI SI - incrementare il numero di parcheggi riservati al car-sharing, e consentire la sosta in questi spazi anche a tutti gli altri veicoli elettrici COPPOLA: FASSINO: SI SI l aumento del numero di parcheggi è già previsto, ma è difficile pensare di consentire la sosta ad altre vetture negli spazi riservati al car-sharing o al van-sharing in quanto si rischierebbe il blocco del servizio o gravi disfunzioni nel suo utilizzo.

11 -introdurre, nel regolamento edilizio della Città, norme che assicurino l'installazione di punti di ricarica nelle nuove realizzazioni o trasformazioni COPPOLA: SI e sicuramente norme che ne favoriscano la diffusione FASSINO: SI se si intende la possibilità concessa ai privati di dotarsi di punti di ricarica condominiali o alle imprese commerciali di prestare un servizio. NO se si intende come parametro obbligatorio. - promuovere, nei confronti delle attività commerciali dotate di parcheggi-utenti, l'installazione di punti di ricarica COPPOLA: FASSINO: SI SI se non comporta costi per l amministrazione pubblica - lo stesso, nei confronti di attività aziendali dotate di parcheggio interno COPPOLA: FASSINO: SI SI se non comporta costi per l amministrazione pubblica

12 ALBERTO MUSY Candidato Nuovo Polo Da una recente indagine è emerso che Torino è fra le città italiane più inquinate dalle polveri sottili. Se si considera che ogni giorno entrano nel suo perimetro 340mila automobili solo dai comuni della cintura, si capisce quanto il problema dell inquinamento atmosferico vada affrontato in modo serio. Promuovere politiche di mobilità sostenibile, incentivare l uso dei veicoli elettrici, valorizzare il car-sharing sono strade obbligate per salvaguardare la qualità dell aria che respiriamo. Siamo quindi favorevoli alle proposte avanzate da Api Torino, Fondazione Telios e CIVES. Un primo passo fondamentale per la diffusione di un nuovo modello di mobilità è sicuramente l'acquisto di mezzi puliti da parte delle aziende di trasporto pubblico. Bisogna evitare errori come quelli commessi dalla gtt che l'estate scorsa ha perso l'opportunità di dotarsi di una flotta di minibus a idrogeno, grazie a un cofinanziamento dell'unione Europea. Tale scelta avrebbe permesso alla nostra città di allinearsi alle più importanti capitali europee che stanno promuovendo, per quanto riguarda la mobilità, ogni tipo di energia rinnovabile e di vettore energetico. Basti dire che il posto di Torino in questo progetto l'ha preso la città di Sanremo che disporrà di una sua flotta di 5 bus a idrogeno. Altro passo è incentivare il rinnovamento delle flotte aziendali, a partire da quella comunale. Crediamo, inoltre, necessario permettere ai cittadini che scelgono di dotarsi di veicoli elettrici di ricaricare il mezzo nel garage di casa propria, oltre che nei punti di ricarica pubblici.