Contratto a tempo parziale

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1 Contratto a tempo parziale Disciplinato dal D.Lgs. n. 81/2015, vigente dal 25 giugno Il testo va ad abrogare il D.Lgs. n. 61/2000 Gli articoli del contratto a tempo parziale sono contenuti nel D.Lgs. n. 81/2015, dall art. 4 al 12 Il lavoro subordinato a tempo indeterminato o a tempo determinato essere a tempo pieno oppure a tempo parziale. Nel lavoro a tempo parziale (o part-time) l orario di lavoro previsto dal contratto individuale è inferiore all orario di lavoro a tempo pieno o normale delle 40 ore settimanali (art. 3, D.Lgs. n. 66/2003) o il minor orario previsto dai contratti collettivi I contratti parti time vengono computati in proporzione al ridotto orario di lavoro ai fini dell applicazione di qualsiasi disciplina di fonte legale o contrattuale La novità della nuova disciplina è la previsione di un solo unico tipo di rapporto a tempo parziale inferiore a 40 ore settimanali (o al diverso limite previsto dalla contrattazione collettiva, anche aziendale ); la vecchia distinzione tra part-time orizzontale, verticale o misto (anche se nella pratica resta la possibilità di svolgere la prestazione con riduzione a giornata o a periodi dell anno) non è più contemplata AIRU Associazione Italiana Risorse Umane (33) Luglio

2 Forma: secondo l art. 5 del D.Lgs. il contratto a tempo parziale è stipulato in forma scritta ai fini della prova (in mancanza di forma scritta ed in difetto di prova su domanda del lavoratore in giudizio il contratto viene considerato a tempo pieno, fermo restando che per il periodo precedente il lavoratore ha diritto alla retribuzione ed ai contributi per le prestazioni effettivamente rese) Il contratto deve contenere l indicazione della durata della prestazione (nel caso manchi l indicazione della durata su domanda del lavoratore in giudizio il contratto viene dichiarato a tempo pieno con l obbligo di risarcimento danno) Il contratto deve indicare la collocazione temporale della prestazione, con riferimento al giorno, settimana, mese, anno (in caso mancasse l indicazione della collocazione temporale su domanda del lavoratore questa viene determinata dal giudice con annesso risarcimento danno). La durata e la collocazione dell orario può avvenire anche mediante semplice rinvio a turni programmati di lavoro articolati su fasce orarie prestabilite Lavoro supplementare: anche nel nuovo D.Lgs. n. 81/2015 è data possibilità al datore di lavoro di richiedere al lavoratore prestazioni supplementari; l art. 6 specifica che dette prestazioni possono essere richieste entro il limite dell orario normale di lavoro Il tutto deve avvenire nel rispetto di quanto previsto dai contratti collettivi (anche aziendali ed anche stipulati semplicemente con RSA o RSU). Vi è da aggiungere che risulta abrogato il divieto esplicito di licenziamento in caso di rifiuto del lavoratore a svolgere lavoro supplementare, pertanto si ritiene che tale rifiuto diviene ora un inadempimento contrattuale con tutte le connesse conseguenze, salvo che il lavoratore non possa dimostrare comprovati motivi oggettivi AIRU Associazione Italiana Risorse Umane (33) Luglio

3 Nel caso in cui il contratto collettivo applicato al rapporto di lavoro non disciplini il lavoro supplementare, il datore di lavoro può richiedere al lavoratore lo svolgimento di prestazioni di lavoro supplementare in misura non superiore al 25% delle ore di lavoro settimanali concordate. In tale ipotesi, il lavoratore può rifiutare lo svolgimento del lavoro supplementare ove giustificato da comprovate esigenze lavorative, di salute, familiari o di formazione professionale. Il lavoro supplementare è retribuito con una maggiorazione del 15% della retribuzione oraria globale di fatto, comprensiva dell incidenza della retribuzione delle ore supplementari sugli istituti retributivi indiretti e differiti Vi è sempre la possibilità che il datore di lavoro possa chiedere prestazioni di lavoro straordinario Il D.Lgs. n. 81/2015 prevede, all art. 6, indicazioni riguardanti le clausole elastiche; esse non vengono più distinte tra clausole flessibili ed elastiche, ma con l unica dicitura clausole elastiche. Il comma 4 dell art. 6 dispone che nel rispetto di quanto previsto dai contratti collettivi, le parti del contratto di lavoro a tempo parziale possono pattuire, per iscritto, clausole elastiche relative alla variazione della collocazione temporale della prestazione lavorativa ovvero relative alla variazione in aumento della sua durata Il prestatore di lavoro ha diritto ad un preavviso pari a 2 giorni lavorativi, salvo differenti termini contenuti nei contratti collettivi Nel caso in cui il contratto collettivo applicato al rapporto non disciplini le clausole elastiche queste possono essere pattuite per iscritto dalle parti avanti alle commissioni di certificazione ed in tal caso sono consentite nel limite massimo del 25% dell orario concordato. Le modifiche dell orario di lavoro comportano il diritto del lavoratore ad una maggiorazione del 15% della retribuzione oraria globale di fatto, comprensiva dell incidenza della retribuzione sugli istituti retributivi indiretti e differiti. Lo svolgimento di clausole elastiche senza il rispetto delle condizioni, delle modalità e dei limiti imposti dalla legge o dalla contrattazione collettiva comporta il diritto del lavoratore, in aggiunta alla retribuzione dovuta, ad un ulteriore somma a titolo di risarcimento danno AIRU Associazione Italiana Risorse Umane (33) Luglio

4 Alcune tipologie di lavoratori possono revocare il consenso alla clausola elastica; si tratta dei lavoratori dell art. 8, commi dal 3 al 5 del D.Lgs. n. 81/2015, ossia i lavoratori affetti da patologie oncologiche in capo al lavoratore oppure al coniuge, figli o genitori del lavoratore oppure lavoratore o lavoratrice, con figlio convivente di età non superiore a tredici anni o con figlio convivente portatore di handicap Il rifiuto del lavoratore a prestare consenso a variazioni dell orario di lavoro non costituisce giusta causa di licenziamento Trattamento economico: il lavoratore a tempo parziale non vede ricevere un trattamento meno favorevole rispetto ad un lavoratore a tempo pieno avente lo stesso inquadramento Egli ha i medesimi diritti di un lavoratore a tempo pieno comparabile ed il suo trattamento economico e normativo è riproporzionato in ragione della ridotta entità della prestazione lavorativa I contratti collettivi possono modulare la durata del periodo di prova, del periodo di preavviso in caso di licenziamento o dimissioni e quella del periodo di conservazione del posto di lavoro in caso di malattia ed infortunio in relazione all'articolazione dell'orario di lavoro La trasformazione del rapporto di lavoro: l art. 8 del D.Lgs. stabilisce che il rifiuto del lavoratore di trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno a tempo parziale, o viceversa, non costituisce giustificato motivo di licenziamento. Su accordo delle parti risultante da atto scritto è ammessa la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto a tempo parziale AIRU Associazione Italiana Risorse Umane (33) Luglio

5 Il lavoratore ha diritto di trasformare il contratto a tempo pieno in un contratto a tempo parziale nei casi in cui egli sia affetto da patologie oncologiche nonché da gravi patologie cronico-degenative, con la possibilità in capo al dipendente di poter trasformare di nuovo il contratto da part-time a tempo pieno. Questa possibilità per il lavoratore di trasformazione riguarda anche i casi in cui le gravi patologie cronico-degenative riguardino il coniuge, i figli o i genitori suoi e del coniuge; oppure qualora il lavoratore assista una persona convivente con totale e permanente inabilità; oppure con figlio convivente con età non superiore a 13 anni o portatore di handicap. Il lavoratore il cui rapporto è stato trasformato a tempo parziale ha diritto di precedenza nella assunzione a tempo pieno per le stesse mansioni Il lavoratore può chiedere, per una sola volta, in luogo del congedo parentale od entro i limiti del congedo ancora spettante ai sensi del Capo V del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto a tempo parziale, purché con una riduzione d orario non superiore al 50%. Il datore di lavoro è tenuto a dar corso alla trasformazione entro quindici giorni dalla richiesta Computo dei lavoratori a tempo parziale: ai fini dell applicazione di qualsiasi disciplina di fonte legale o contrattuale, i lavoratori a tempo parziale sono computati in proporzione all orario svolto, rapportato a tempo pieno. Gli arrotondamenti operano per le frazioni di orario che eccedono la somma degli orari a tempo parziale corrispondenti a unità intere di orario a tempo pieno In difetto della prova in ordine alla stipulazione a tempo parziale del contratto di lavoro, il lavoratore può domandare la sussistenza di un rapporto a tempo pieno, fermo restando, per il periodo antecedente la data della pronuncia giudiziale, il diritto alla retribuzione ed il diritto al versamento dei contributi previdenziali dovuti per prestazioni effettivamente rese AIRU Associazione Italiana Risorse Umane (33) Luglio

6 Se nel contratto non è determinata la durata della prestazione lavorativa, su domanda del lavoratore è dichiarata la sussistenza di un rapporto di lavoro a tempo pieno a partire dalla pronuncia. Se manca la sola collocazione temporale, essa è determinata dal giudice. Per le due fattispecie, il lavoratore ha diritto, in aggiunta alla retribuzione dovuta, ad una somma a titolo di risarcimento danno Il risarcimento del danno viene erogato nel caso di esecuzione di clausole elastiche non previste a norma di legge Contribuzione e disciplina previdenziale: la retribuzione minima oraria, da assumere quale base per il calcolo dei contributi previdenziali dovuti per i lavoratori a tempo parziale, si determina rapportando alle giornate di lavoro settimanale ad orario normale il minimale giornaliero e dividendo l importo così ottenuto per il numero delle ore di orario normale settimanale previsto dal contratto Gli assegni per il nucleo familiare spettano ai lavoratori a tempo parziale per l intera misura settimanale in presenza di una prestazione lavorativa settimanale di durata non inferiore al minimo di 24 ore. A tal fine sono cumulate le ore prestate in diversi rapporti di lavoro. In caso contrario spettano tanti assegni giornalieri quante sono le giornate di lavoro effettivamente prestate, qualunque sia il numero delle ore lavorate nella giornata La retribuzione dei lavoratori a tempo parziale, a valere ai fini INAIL è uguale alla retribuzione tabellare prevista dalla contrattazione collettiva per il corrispondente rapporto di lavoro a tempo pieno. La retribuzione tabellare è determinata su base oraria in relazione alla durata normale annua della prestazione di lavoro espressa in ore AIRU Associazione Italiana Risorse Umane (33) Luglio

7 Fac-simile lettera di assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato part-time A seguito delle intese intercorse le comunichiamo l assunzione alle nostre dipendenze con contratto di lavoro a tempo indeterminato part-time, con decorrenza dal., secondo le disposizioni del D.Lgs. n. 81/2015. Le condizioni del contratto sono le seguenti: Contratto collettivo applicato:. Qualifica: Livello/Categoria: Mansioni:. Luogo di lavoro:.. Orario di lavoro:.ore settimanali, distribuite su.giorni la settimana da.a e con il seguente orario giornaliero (è possibile collocare in modo diverso l orario). Clausola elastica: le parti si accordano, che al verificarsi delle seguenti esigenze.. l intensità della prestazione lavorativa potrà essere aumentata fino ad un massimo di ore. L azienda comunicherà con preavviso di..giorni l inizio della nuova prestazione lavorativa. Trattamento economico: la sua retribuzione mensile lorda sarà pari (./00), per mensilità. Periodo di prova: lei dovrà svolgere un periodo di prova iniziale della durata di.durante il periodo di prova ciascuna delle parti potrà risolvere il rapporto di lavoro senza alcun obbligo di preavviso e di corresponsione della relativa indennità. Per quanto non espressamente previsto dalla presente lettera, si rinvia alle vigenti disposizioni legislative in materia di lavoro e al vigente CCNL applicato. Per ricevuta e accettazione Il lavoratore il datore di lavoro.. AIRU Associazione Italiana Risorse Umane (33) Luglio