Gestione infermieristica del Paziente oncologico in riabilitazione
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- Davide Valentino
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1 Continuità Assistenziale nel paziente oncologico fragile. La Riabilitazione oncologica al Pio Albergo Trivulzio Milano 6 aprile 2017 Gestione infermieristica del Paziente oncologico in riabilitazione dott. Emanuel Pezzoli, infermiere UOS Riabilitazione neuromotoria ad indirizzo oncologico, ASP IMMeS e PAT
2 ASSISTENZA INFERMIERISTICA Quando si va verso un obiettivo è molto importante prestare attenzione al cammino. E il cammino che ci insegna sempre la maniera migliore di arrivare e ci arricchisce mentre lo percorriamo. P. Coelho PROCESSO DINAMICO PER LA MIGLIORE RISPOSTA AI BISOGNI REALI O POTENZIALI DEI PAZIENTI ATTENZIONE ALLA QUALITA DI VITA POTENZIANDO LE CAPACITA RESIDUE DEL SINGOLO FAVORISCE LA PRESA IN CARICO GLOBALE (COINVOLGIMENTO DEL PAZIENTE -> CONTINUITA ASSISTENZIALE -> CRESCITA PROFESSIONALE
3 Problemi relazionali: comunicazione con il paziente e i familiari, supporto psicologico, soddisfacimento dei bisogni Problemi etici: rifiuto della malattia perché altamente debilitante, comunicazione della diagnosi. L assistenza infermieristica in oncologia: problematiche Problemi tecnici: c.v.c.(?), cicli chemioterapici, gestione delle stomie, controllo del dolore Problemi organizzativi: mancanza di tempo, relazioni fra l équipe
4 ASSISTENZA INFERMIERISTICA IN ONCOLOGIA: bisogni prioritari Stima e autostima Alimentazione Dolore Eliminazione Mobilizzazione Respirazione e sistema cardiocircolatorio Sicurezza e protezione Paura e stress
5 Stima e autostima Problema: alterazioni dell immagine del proprio corpo e dell autostima legate a modificazioni dell aspetto fisico, delle proprie funzioni e dei ruoli. Obiettivi: miglioramento dell immagine del corpo e dell autostima identificando le potenziali minacce e discutere delle preoccupazioni con il paziente.
6 Alimentazione Problema: Alterazioni nutrizionali, alimentazione inferiore ai bisogni dell organismo, causata da nausea e vomito. Obiettivi: riduzione degli episodi di nausea e vomito prima, durante e dopo la somministrazione di chemioterapia, assicurare apporto nutrizionale adeguato e calibrarto sulle scelte del paziente.
7 Dolore Problema: Dolore e malessere generale. Obiettivi: Diminuire il dolore e il malessere esaminando le caratteristiche del dolore, localizzazione, tipologia, frequenza e durata.
8 Mobilizzazione Problema: presenza di metastasi ossee, fratture patologiche operate e/o non, allettamento prolungato nei precedenti ricoveri Obiettivi: recuperare il massimo grado di autonomia possibile (deambulazione con girello, passaggi lettocarrozzina, utilizzo della carrozzina), evitare le fratture
9 Respirazione e sistema cardiocircolatorio Problema: alterazioni del ritmo cardiaco, scompenso cardiaco, dispnea da sforzo lieve-moderato-grave, riacutizzazione BPCO Obiettivo: garantire un respiro il più possibile eupnoico limitatamente alla patologia di base. Monitoraggio dei parametri vitali per il riconoscimento di alterazioni cardiocircolatorie
10 Sicurezza e protezione Problema: paura, negazione della diagnosi di tumore, del piano di cura e della prognosi, complicanze derivanti dalle chemioterapie e dalla patologia oncologica Obiettivi : consentire alla persona la riacquisizione della sicurezza e della autostima necessaria a consentire una buona qualità di vita
11 Paura e stress Problema:paure e adattamento inefficace al processo clinico, al suo trattamento, alla sua incapacità di contribuire al benessere della famiglia e alla sua (eventuale) prognosi Obiettivi: riduzione dello stress emotivo, del timore e dell ansia, iniziando un percorso psicologico per il paziente(vale anche per il partner e i familiari)
12 SCALE DI VALUTAZIONE BARTHEL NORTON NRS O PAINAID HENDRICH II SCHEDA PARAMETRI DIARI ALIMENTARI SCHEDA LESIONI DA PRESSIONE SCHEDA CATETERI VESCICALI SCHEDA MOBILIZZAZIONE
13 CVC (?) Dall approccio reattivo all approccio proattivo Progetto PICC Scheda valutazione patrimonio venoso PICC come prima scelta per pazienti in chemioterapia
14 ALCUNI DATI DA MAGGIO 2016 (DATA DEL PRIMO IMPIANTO) AL 5 APRILE 2017 POSIZIONATI NEL REPARTO DIONCOLOGIA 19 PICC DURATA MEDIA (DIQUELLI RIMOSSI PER DECESSO O COMPLICANZA ) FINO AD OGGI 86 GIORNI CAUSE DIRIMOZIONE: TROMBOFLEBITE (1), INFEZIONE INTRALUMINALE DA ST.AUREUS(1), DECESSO (8) AD OGGI IN REPARTO PRESENTI 5 PAZIENTI CON PICC 4 PAZIENTI SONO SEGUITI IN DAY HOSPITAL ONCOLOGICO DI OSPEDALI PER ACUTI
15 QUALI PROSPETTIVE? APPLICAZIONE SISTEMATICA E REGOLAMENTATA DI UN PROACTIVE VASCULAR PLANNING PER LA SCELTA DEL GIUSTO DISPOSITIVO ANCHE IN PAZIENTI NON CANDIDATI A CHEMIOTERAPIA MA CHE NECESSITANO DI TERAPIE DI SUPPORTO DI VARIO GENERE (NPT, TRASFUSIONI, ECC.) ALL INGRESSO CON L OBIETTIVO DI AUMENTARE IL CONCETTO DI PRESA IN CARICO GLOBALE ANCHE PRESERVANDO LA SALUTE DEL PATRIMONIO VENOSO, ESSENZIALE PER I VARI PIANI TERAPEUTICI MAGGIOR ENFASI AL CONCETTO DI ALLEANZA TERAPEUTICA, COINVOLGENDO IN MODO ATTIVO IL PAZIENTE NEL PROPRIO PROGETTO DI CURA E RIABILITAZIONE (A LIVELLO DI EQUIPE)
16 SE SI CURA LA MALATTIA SI PUO VINCERE O PERDERE. SE SI CURA LA PERSONA SI VINCE SEMPRE. HUNTER PATCH ADAMS
17 GRAZIE PER L ATTENZIONE!
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