BANCA DATI ASSISTITO 2014

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1 BANCA DATI ASSISTITO 2014 Dicembre

2 BANCA DATI ASSISTITO 2014 (consumi 2013) Un raccordo storico Come noto, la BDA è un link tra i diversi flussi informativi che registrano i consumi sanitari dei residenti in provincia di Mantova (assistiti), ovunque essi avvengano, purché effettuati in regime di assistenza SSN, in strutture pubbliche o private accreditate/convenzionate. Questi flussi ricevono un doppia validazione, seppur in termini di coerenza interna dei dati, prima dalla Regione e poi ancora dalla ASL. Sulla base di determinati criteri a-priori, vengono stabiliti degli eventi mappanti, cioè specifici consumi, che includono il soggetto in una determinata categoria epidemiologica, che, a propria volta, definisce una patologia cronica con diverso grado di dettaglio (sottogruppi). Ovviamente le patologie croniche a carico di un soggetto, e di conseguenza le categorie epidemiologiche, possono essere più di una. Quindi è stata costruita una gerarchia di tali categorie, sempre a-priori, che consente di attribuire ad uno stesso soggetto la cosiddetta categoria principale, cioè quella categoria epidemiologica che meglio lo caratterizza sotto il profilo dei suoi bisogni e quindi dello spettro di assistenza che si rende necessario. Ne consegue che le analisi condotte sulla categoria principale esprimono questo punto di vista orientato al malato, mentre quelle dirette sulla categoria epidemiologica descrivono l occorrenza della malattia come stima di prevalenza (casi presenti) o incidenza (nuovi casi insorti) nell anno esaminato. I criteri a-priori di inclusione in una categoria epidemiologica, e il loro ordinamento gerarchico, sono definiti a livello regionale, allo scopo di consentire confronti interni omogenei. Pur essendo questi criteri fondati su base clinica, e quindi prospetticamente abbastanza stabili, risentono tuttavia della progressiva traslazione dei consumi sanitari dal regime ospedaliero ordinario al day-hospital ed alla specialistica ambulatoriale e, in alcuni casi, anche al trattamento domiciliare. Ne deriva, a parità di patologia, una mutazione degli eventi mappanti nei diversi flussi. Per tale ragione la costruzione della BDA si è arricchita, e continua progressivamente ad arricchirsi, in termini di numero, completezza e qualità dei flussi informativi coinvolti nella mappatura delle patologie. La categorizzazione per patologie si è arricchita quest anno delle diagnosi presenti nel flusso delle prestazioni specialistiche che, ancorché lontano da una completa esaustività, ha comunque dato un buon contributo alla definizione epidemiologica di soggetti che altrimenti sarebbero rimasti genericamente classificati come consumatori. Al proposito si osserva una progressiva diminuzione di questa categoria generica a favore delle categorie patologiche. La BDA si configura quindi come uno strumento dinamico la cui interpretazione ed utilizzo rimanda comunque sempre ad un ragionamento clinico, soprattutto quando si colgono delle differenze temporali inattese. 2

3 DEMOGRAFIA Dalle tabelle sottostanti si evidenzia che la popolazione residente nella provincia di Mantova si mantiene decisamente al di sopra dei 400 mila abitanti, pur con un saldo complessivo di segno negativo, con un massimo per il Distretto di Ostiglia e un minimo per quello di Guidizzolo. DISTRETTO F M TOTALE NATI MORTI SALDO ASOLA ,15 GUIDIZZOLO ,06 MANTOVA ,16 OSTIGLIA ,65 SUZZARA ,20 VIADANA ,40 TOTALE ,20 Le due successive tabelle mostrano una percentuale di popolazione straniera pari al 15,7% (aumentata rispetto al 2012 che era pari al 13,5%), di cui un terzo concentrata nel Distretto capoluogo di provincia. POPOLAZIONE ITALIANA DISTRETTO F M TOTALE ASOLA GUIDIZZOLO MANTOVA OSTIGLIA SUZZARA VIADANA TOTALE POPOLAZIONE STRANIERA DISTRETTO F M TOTALE ASOLA GUIDIZZOLO MANTOVA OSTIGLIA SUZZARA VIADANA TOTALE

4 OSPEDALIZZAZIONE Si riporta l Ospedalizzazione (tasso x 1000 assistiti) della popolazione Italiana e Straniera a confronto disaggregata in fasce di età. Dalla fascia di età adulta-matura a quella progressivamente più anziana, l ospedalizzazione della popolazione italiana sopravanza sempre quella straniera. Viceversa nella fascia di età giovane-adulta. Rispetto all anno 2012 il tasso di ospedalizzazione della popolazione straniera di età superiore ai 74 anni è diminuito di circa un terzo, anche se in termini di valore assoluto il delta di popolazione è pari a 33 soggetti in meno. Anche disaggregando per Distretto l ospedalizzazione prevale sempre nella popolazione italiana. 4

5 CONSUMI SANITARI E STATO DI SALUTE Nel corso del 2013 sono state assistite dall ASL di Mantova persone. Dall identificazione della patologia principale, risultano consumatori non cronici, consumatori cronici e non consumatori. La distribuzione percentuale rimane sostanzialmente stabile negli ultimi anni. CATEGORIA PRINCIPALE NUMERO % NON CONSUMATORI ,2 CONSUMATORI NON CRONICI ,4 CRONICI ,4 TOTALE ,0 Nel grafico sotto riportato, i consumatori non cronici, che rappresentano il 50% del totale, sono stati ulteriormente ripartiti in base alla valorizzazione economica delle prestazioni consumate. Si evince che poco più della metà di questo sottoinsieme (26,8% del totale) è rappresentato da coloro la cui spesa sostenuta è compresa tra gli 0 e la mediana (136 euro), mentre l altra parte ( 20% del totale) da coloro la cui spesa è compresa tra la mediana ei 999 euro. Si segnala la presenza di 5 consumatori con valore di spesa particolarmente elevato. TIPOLOGIA DI CONSUMATORI NUMERO % NON CONSUMATORI ,2 CRONICI ,4 CONSUMATORI NON CRONICI DA 0 A 136 EURO ,8 CONSUMATORI NON CRONICI DA 137 A 999 EURO ,1 CONSUMATORI NON CRONICI DA A EURO ,2 CONSUMATORI NON CRONICI DA A EURO ,3 CONSUMATORI NON CRONICI > EURO 5 0,0 TOTALE ,0 5

6 Nella tabella che segue si riportano le 13 tipologie di patologie croniche o condizioni morbose e i parti. Il gruppo di patologie a prevalenza maggiore risulta quello appartenente alle malattie del sistema cardiocircolatorio, a causa dell elevato numero di soggetti interessati, seguito dal diabete e dalle neoplasie. I numeri assoluti, con esclusione dei parti e dei deceduti, sono aumentati di qualche centinaia di unità rispetto all anno precedente. PATOLOGIA_PRINCIPALE TOTALE CARDIOPATICI DIABETICI NEOPLASTICI MAL. ENDOCRINE BRONCOPATICI GASTRO-EPATOPATICI DECEDUTI MAL. AUTOIMMUNI PARTI NEUROPATICI INS. RENALE MAL. RARE HIV-AIDS 625 TRAPIANTATI 448 TOTALE

7 ANDAMENTO E DISTRIBUZIONE PER PATOLOGIA PRINCIPALE Nella seguente tabella si riproduce la spesa sanitaria, in valore assoluto, per ogni gruppo di patologie. Si confrontano gli anni 2012 e Considerando la spesa totale, si nota, complessivamente nel bilancio, una sua diminuzione, il cui delta si dimezza nel confronto tra il biennio e Le malattie del sistema cardiocircolatorio costituiscono il gruppo a più alta spesa complessiva, per l elevato numero di soggetti interessati. FLUSSI 2012 FLUSSI 2013 PATOLOGIA PRINCIPALE SPESA SANITARIA SPESA SANITARIA BILANCIO BRONCOPATICI CARDIOPATICI CONSUMATORI DECEDUTI DIABETICI GASTRO-EPATOPATICI HIV-AIDS INS. RENALE MAL. AUTOIMMUNI MAL. ENDOCRINE MAL. RARE NEOPLASTICI NEUROPATICI NON CONSUMATORI PARTI TRAPIANTATI TOTALE Per la spesa assistenziale, diversamente da quella sanitaria, si osserva un incremento per tutti i gruppi di patologie ad eccezione dell HIV, dei consumatori, dei deceduti e degli insufficienti renali. Si osserva come la differenza in difetto della spesa sanitaria sia sostanzialmente sovrapponibile alla differenza in eccesso spesa assistenziale, anche se 7

8 nell ultimo anno è rimasta costante. Questa compensazione è coerente con la progressiva tendenza alla deistituzionalizzazione delle cure. FLUSSI 2012 FLUSSI 2013 PATOLOGIA_PRINCIPALE SPESA ASSISTENZIALE SPESA ASSISTENZIALE BILANCIO BRONCOPATICI CARDIOPATICI CONSUMATORI DECEDUTI DIABETICI GASTRO-EPATOPATICI HIV-AIDS INS. RENALE MAL. AUTOIMMUNI MAL. ENDOCRINE MAL. RARE NEOPLASTICI NEUROPATICI NON CONSUMATORI PARTI TRAPIANTATI TOTALE E stato osservato l andamento della spesa sanitaria per le diverse categorie principali nel triennio Cinque di queste categorie presentano una direzione più evidente per eccesso o per difetto nel confronto tra il primo e l ultimo anno e quindi vengono analizzate nel dettaglio. La spesa assistenziale tende ad aumentare in maniera più evidente nell insufficienza renale cronica. 8

9 Per quanto riguarda i soggetti che hanno subito trapianti (in particolare renale e midollo osseo) la spesa assistenziale cresce in maniera importante e progressiva, viceversa quella dei pazienti affetti da HIV ha subito un impennata nel 2012 rispetto all anno precedente ridimensionandosi, invece, in maniera apprezzabile nel successivo anno

10 FREQUENZA DELLE MALATTIE Si riportano i numeri assoluti e le relative frequenze percentuali delle malattie incluse in categorie epidemiologiche, cioè delle singole patologie che possono interessare il medesimo soggetto. La somma delle categorie epidemiologiche eccede quindi sempre il totale della popolazione inclusa nella patologia principale di cronicità. 10

11 DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DELLE MALATTIE Si riportano i tassi standardizzati (x1000) sulla popolazione italiana al censimento 2011, suddivisi per le diverse categorie epidemiologiche di patologia. Si analizzano secondo tre blocchi distinti in funzione della loro diversa frequenza. I tassi permangono sistematicamente più elevati nelle femmine, senza rilevanti variazioni per distretto. Nel confronto con l anno precedente emerge che il distretto di Mantova rimane ancora collocato al valore più basso, mentre i valori più alti si riscontrano rispettivamente a Viadana per entrambi i sessi. L anno precedente Ostiglia includeva invece maschi e femmine tra i valori più elevati. CARDIOPATIA F M ASOLA 243,5 229,4 GUIDIZZOLO 219,9 205,1 MANTOVA 218,3 214,9 OSTIGLIA 252,8 239,6 SUZZARA 228,5 214,5 VIADANA 260,5 243,6 11

12 Il distretto in cui si rileva la maggiore frequenza di tassi minimi di patologia (evidenziati in verde) è quello di Guidizzolo, seguito da Suzzara e Viadana. Una situazione specularmente opposta caratterizza il distretto di Ostiglia, sempre relativamente al gruppo di patologie che costituiscono questo corpo intermedio di numerosità, in cui aumenta la frequenta dei tassi che mostrano valori più elevati nel confronto con gli altri distretti. DISTRETTO DIABETICI NEOPLASTICI BRONCO PNEUMOPATICI ENDOCRINO PATICI MALATTIE AUTOIMMUNI F M F M F M F M F M ASOLA 57,0 66,4 55,0 42,0 35,9 43,5 115,2 86,1 36,3 6,8 GUIDIZZOLO 55,8 62,0 44,7 37,9 34,6 36,8 96,8 71,4 29,6 5,7 MANTOVA 48,6 60,6 47,6 38,6 35,2 39,0 116,4 84,0 37,5 6,4 OSTIGLIA 67,1 74,4 50,8 39,9 35,8 40,0 138,8 102,3 42,3 7,4 SUZZARA 57,0 59,3 48,3 39,4 40,3 45,6 134,6 91,7 37,6 6,7 VIADANA 54,0 63,1 44,4 39,2 39,0 41,9 118,6 90,9 25,7 4,2 Per il gruppo delle patologie meno frequenti, il distretto più virtuoso risulta essere quello di Mantova DISTRETTO TRAPIANTATI GASTRO- ENTEROPATICI INSUFFICIENTI RENALI NEUROPATICI MALATTIE RARE F M F M F M F M F M ASOLA 0,7 0,9 48,2 42,3 5,8 5,4 25,5 17,0 6,9 4,3 GUIDIZZOLO 0,6 1,6 46,8 40,6 7,2 8,1 26,5 17,7 6,8 4,5 MANTOVA 0,9 1,3 53,2 47,5 5,2 7,3 25,5 18,1 6,6 4,0 OSTIGLIA 0,6 1,6 58,2 48,8 8,0 11,6 22,4 16,5 8,1 5,0 SUZZARA 1,1 1,4 38,3 28,8 5,3 7,7 20,5 15,8 7,1 4,3 VIADANA 0,9 1,3 44,4 34,3 7,9 9,4 28,7 18,9 6,0 4,0 12

13 CONFRONTO TEMPORALE DELL ANDAMENTO DELLE MALATTIE SUL TERRITORIO PROVINCIALE Anche nel confronto con l intera provincia le oscillazioni dei tassi, da un anno all altro, sono molto contenute. Anche se si tratta di piccoli numeri, pare emergere una tendenza all aumento delle patologie endocrine, in entrambi i generi, più evidente confrontando il 2011 con il La stessa considerazione vale per le patologie dell apparato gastroenterico. CATEGORIA EPIDEMIOLOGICA TASSI STANDARDIZZATI PER PROVINCIA - CONFRONTO PROVINCIA CARDIOPATIE ANNO F M ,3 219, ,1 218, ,3 220,1 PROVINCIA DIABETE NEOPLASIE BRONCO- PNEUMOPATIE ENDOCRINO PATIE MALATTIE AUTOIMMUNI ANNO F M F M F M F M F M ,9 61,5 50,6 39,4 35,2 40,9 108,3 79,3 30,7 5, ,8 46,8 37,9 35,5 39, ,7 33,2 5, ,9 62,1 48,0 39,0 36,3 40,2 118,6 86,1 35,3 6,2 13

14 PROVINCIA TRAPIANTATI GASTRO- ENTERO-PATICI IUSUFFICIENTI RENALE NEUROPATICI MALATTIE RARE ANNO F M F M F M F M F M ,7 1,2 40,8 36,1 6,6 8 25,4 16,9 5,7 3, ,8 1,3 48,3 41,8 6,4 7,8 25,4 17,4 6,2 3, ,8 1,4 51,8 44,6 6,3 8,0 24,9 17,3 6,8 4,2 14

15 CONFRONTO TRA POPOLAZIONE ITALIANA E STRANIERA FLUSSI SANITARI 2013 CATEGORIA EPIDEMIOLOGICA TASSI STANDARDIZZATI: CONFRONTO POPOLAZIONE ITALIANA E STRANIERA POPOLAZIONE CARDIOPATIE F M ITALIANA 233,5 223,3 STRANIERA 159,4 127,7 Il tasso della popolazione straniera è inferiore di quasi la metà nei maschi. Nelle femmine la differenza si riduce ma rimane molto marcata. La prevalenza di genere nella popolazione italiana è molto modesta, mentre in quella straniera risulta più accentuata, sempre a sfavore delle femmine. POPOLAZIONE DIABETE NEOPLASIE BRONCO- PNEUMOPATIE ENDOCRINO- PATIE MALATTIE AUTOIMMUNI F M F M F M F M F M ITALIANA 51,0 60,5 49,6 40,0 36,3 40,4 121,6 88,1 37,7 6,5 STRANIERA 66,6 66,5 22,7 15,8 36,6 37,9 61,4 38,3 13,4 2,8 15

16 Se si eccettuano le patologie respiratorie dove la differenza tra le diverse nazionalità è molto contenuta, i tassi di prevalenza per neoplasia sono più che dimezzati nella popolazione straniera, così come quelli per endocrinopatie e malattie autoimmuni. Anche per le altre patologie indicate nella successiva tabella, si osserva un simile rapporto. Unica eccezione apprezzabile il diabete che interessa invece maggiormente la popolazione straniera in entrambi i sessi. I tassi delle patologie appaiono aumentati in misura analoga nelle due popolazioni nel confronto , di conseguenza le differenze sono rimaste sostanzialmente costanti. POPOLAZIONE TRAPIANTATI GASTRO- ENTEROPATICI INSUFFICIENTI RENALI NEUROPATICI MALATTIE RARE F M F M F M F M F M ITALIANA 0,9 1,4 52,3 45,3 6,3 8,0 25,7 17,9 7,6 4,7 STRANIERA 0,3 0,4 28,1 22,3 1,8 3,4 7,0 8,4 2,5 1,7 16

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