Torino, 18 gennaio Dott.ssa Elena De Carlo

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1 Torino, 18 gennaio 2012 Dott.ssa Elena De Carlo

2 - Abbassamento soglie di punibilità - Proroga dei termini per l accertamento IVA - Preclusione degli accertamenti presuntivi in relazione agli studi di settore - Liste selettive per l accertamento - Partecipazione dei Comuni all attività di accertamento

3 SOGLIE DI PUNIBILITA L art. 2, c. 36 vicies semel e c. 36 vicies bis DL 138/2011 ha introdotto modifiche al DLgs 74/2000, riducendo i limiti inferiori di sanzionabilità penale di alcuni reati tributari.

4 DICHIARAZIONE FRAUDOLENTA - per operazioni inesistenti: art 2 DLgs 74/ per altri artifici: art 3 DLgs 74/2000

5 DICHIARAZIONE FRAUDOLENTA MEDIANTE ALTRI ARTIICI Novità DL 138/2011: - la soglia dell imposta evasa si è ridotta: da ,53 a ,00 con riferimento alle singole imposte evase - la soglia dell ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti ad imposizione o degli elementi passivi fittizi si è ridotta: da ,70 a ,00

6 DICHIARAZIONE INFEDELE art 4 DLgs 74/2000 Condotta tesa ad evadere le imposte attraverso l indicazione in dichiarazione di elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo o elementi passivi fittizi

7 DICHIARAZIONE INFEDELE Novità DL 138/2011: - la soglia dell imposta evasa si è ridotta: da ,38 a ,00 con riferimento a ciascuna imposta - la soglia dell ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti ad imposizione (anche indicando elementi passivi fittizi) si è ridotta: da ,60 a ,00

8 OMESSA DICHIARAZIONE Novità DL 138/2011: art 5 DLgs 74/ la soglia dell imposta evasa si è ridotta: da ,53 a ,00 con riferimento alle singole imposte

9 Imposte sui redditi: art. 43 DPR 600/73 IVA: art. 57 DPR 633/72 Gli avvisi di accertamento devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione. Nel caso di omessa presentazione della dichiarazione: 31 dicembre del quinto anno a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata.

10 In caso di violazione che comporta l obbligo di denuncia penale per un reato di cui al DLgs 74/2000, i termini sono raddoppiati per il periodo in cui è stata commessa la violazione.

11 I termini decadenziali: - NON possono essere INTERROTTI - ma possono essere PROROGATI per effetto di disposizioni legislative

12 PROROGA TERMINI PER L ACCERTAMENTO IVA Art. 2, c. 5 ter DL 138/2011: per i soggetti che hanno aderito al condono Legge 289/2002 e con esclusivo riferimento all iva i termini di decadenza dal potere di accertamento pendenti al 31 dicembre 2011 sono prorogati di 1 anno

13 CUMULO CON ALTRE PROROGHE Corte Costituzionale (sentenza n. 247/2011): il termine lungo per reati penali non può cumularsi con altre proroghe, a meno che non sia lo stesso legislatore a stabilire il contrario.

14 Anno Termine ordinario: 31 dicembre Proroga termine DL 138/2011 in presenza di condono L 289/2002: 31 dicembre 2012 (anche se 2006 non oggetto di condono) - Raddoppio termine in presenza di reati penali: 31 dicembre 2015

15 Anno Termine ordinario: 31 dicembre Raddoppio termine in presenza di reati penali: 31 dicembre Proroga termine DL 138/2011 in presenza di condono L 289/2002: 31 dicembre 2012 (Corte Cost. 247/2011: la proroga dei termini da reato non si cumula con altra disposizione di proroga, per cui l anno 2002 rimarrebbe decaduto il 31/12/2011)

16 Anno 2002 in caso di mancata adesione ai condoni L 289/ Termine prorogato L 289/2002: 31 dicembre Raddoppio termine in presenza di reati penali: 31 dicembre 2013 Problema cumulo proroghe (Corte Cost. 247/2011)

17 Sentenza Corte Costituzionale n. 247 del 25/7/2011 Raddoppio dei termini per l accertamento tributario in presenza di violazioni fiscali per le quali vi sia l obbligo di denuncia. Giudici della Commissione Tributaria di Napoli: l illegittimità delle disposizioni censurate emerge quando la segnalazione di reato venga effettuata in un momento successivo al termine di decadenza ordinario dell accertamento tributario.

18 Corte Costituzionale (sentenza 247/2011): il raddoppio dei termini per l accertamento è legittimo in presenza di comportamenti suscettibili di denuncia, anche se emersi dopo la scadenza dei termini ordinari.

19 Secondo la Corte, in presenza della condizione oggettiva dell obbligo di denuncia penale per reati tributari, il raddoppio dei termini si applica indipendentemente dall effettiva denuncia o da un accertamento penale definitivo circa la sussistenza del reato, essendo sufficiente la mera sussistenza dell obbligo di denuncia.

20 Il giudice tributario infatti dovrà controllare, se richiesto con i motivi di impugnazione, la sussistenza dei presupposti dell obbligo di denuncia con una valutazione ora per allora circa la loro ricorrenza.

21 In caso di contestazione sollevata dal contribuente l onere di provare detti presupposti è a carico dell AF e la valutazione del giudice tributario è circoscritta al riscontro dei presupposti dell obbligo di denuncia penale e non riguarda l accertamento del reato.

22 => - In caso di notifica di un avviso di accertamento oltre il termine ordinario, nel ricorso è opportuno censurare l operatività del raddoppio dei termini rilevando che non sussistevano gli estremi per l obbligo di denuncia - sarà a carico dell AF l onere di provare la sussistenza dei presupposti di denuncia

23 I casi di inapplicabilità del maggior termine sono quei casi che non comportano in automatico una responsabilità penale: - accertamenti sul cd abuso del diritto - accertamenti ex art 37 bis DPR 600/73 (clausola antielusiva) - accertamenti sul transfer pricing - accertamenti basati sul cd redditometro

24 Raddoppio dei termini di accertamento: - non è una sanzione penale - consegue non dall accertamento della commissione di un reato, ma solo dall insorgere dell obbligo di denuncia dei reati previsti dal DLgs 74/ è irrilevante che l azione penale non sia iniziata, non sia proseguita o intervenga una decisione penale di proscioglimento, assoluzione o condanna

25 Argomentazioni della Corte: non si può parlare di riapertura o proroga dei termini per l accertamento in quanto i termini brevi e quelli raddoppiati si riferiscono a fattispecie ab origine diverse che non interferiscono tra di loro e alle quali si riconnettono diversi termini di accertamento (discutibile secondo Assonime)

26 PRECLUSIONE DAGLI ACCERTAMENTI PRESUNTIVI IN RELAZIONE AGLI STUDI DI SETTORE Art. 2, c. 35 ter DL 138/2011: il contribuente deve risultare congruo e coerente agli studi di settore, anche a seguito di adeguamento, per il periodo d imposta precedente a quello oggetto di controllo.

27 Le altre condizioni per beneficiare dell esclusione dagli accertamenti presuntivi restano valide: contribuente congruo e coerente agli studi di settore, ammontare attività accertate entro un massimo di pari o inferiore al 40% dei ricavi o compensi dichiarati, non applicabilità delle sanzioni maggiorate del 10% per infedele dichiarazione ai fini degli studi di settore.

28 LISTE SELETTIVE PER L ACCERTAMENTO Art. 2, c. 36 undevicies DL 138/2011: l Agenzia delle Entrate può formare specifiche liste selettive di contribuenti da sottoporre ad accertamento sulla base dei dati presenti nell archivio dei rapporti finanziari presso l Anagrafe Tributaria.

29 PARTECIPAZIONE DEI COMUNI ALL ATTIVITA DI ACCERTAMENTO Art. 1, c. 12 bis e 12 ter DL 138/2011: viene modificata la partecipazione dei Comuni all attività di accertamento, prevedendo, tra l latro, l aumento della quota delle maggiori somme riscosse spettante ai Comuni, il potenziamento del ruolo dei Consigli tributari, la pubblicazione sui siti dei Comuni, in forma aggregata, dei dati delle dichiarazioni dei redditi.

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