ASSEMBLEA PARLAMENTARE PARITETICA ACP-UE

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1 ASSEMBLEA PARLAMENTARE PARETICA ACP-UE Commissione per gli affari politici AP/ /AM1-24 EMENDAMENTI 1-24 Progetto di relazione (AP/ ) Corelatori: Ruth Magau (Sudafrica) e Filip Kaczmarek sulle sfide per la gestione democratica delle diversità etniche, culturali e religiose nei paesi ACP e UE Proposta di risoluzione Emendamento presentato da Ruth Magau Emendamento 1 Considerando B B. considerando che, pertanto, tutte le democrazie hanno l'esigenza di definire politiche che riconoscano in modo esplicito le differenze culturali, garantendo nel contempo l'inclusione e promuovendo vincoli comuni e il senso di solidarietà, vale a dire elementi necessari al funzionamento delle società democratiche, Emendamento presentato da Jo Leinen Emendamento 2 Considerando B B. considerando che, pertanto, la vasta maggioranza delle democrazie ha l'esigenza di definire politiche che riconoscano in modo esplicito le differenze culturali, garantendo nel contempo l'inclusione e promuovendo vincoli comuni e il senso di solidarietà, vale a dire elementi necessari al funzionamento delle società democratiche, AM\ doc PEAPP/ /AM1-24

2 Emendamento presentato da Ruth Magau Emendamento 3 Considerando D D. (non concerne la versione italiana) Emendamento presentato da Jo Leinen Emendamento 4 Considerando D D. (non concerne la versione italiana) Emendamento presentato da Jo Leinen Emendamento 5 Considerando E E. considerando che, in un mondo globalizzato, il rispetto della diversità diventa ancora più essenziale, sia per gli Stati che per la comunità internazionale, onde evitare conflitti sociali, etnici e religiosi, Emendamento presentato da Jo Leinen Emendamento 6 Considerando E bis (nuovo) E bis. considerando che l'unione europea vede la diversità culturale come una preziosa risorsa e il rispetto della diversità come un importante pilastro della cooperazione nell'ue, PEAPP/ /AM1-24 2/8 AM\ doc

3 Emendamento presentato da Jo Leinen Emendamento 7 Paragrafo 1 1. sottolinea l'importanza del rispetto degli strumenti e delle strutture giuridici regionali e interregionali, nonché il ruolo importante svolto dai tribunali dei diritti dell'uomo e dal Tribunale penale internazionale; Emendamento 8 Paragrafo 3 3. invita tutti gli Stati membri dell'ue e i paesi ACP a ratificare e attuare le convenzioni internazionali e regionali in tema di diritti dell'uomo, compresi gli strumenti giuridici specifici per la tutela dei diritti delle minoranze, e a sviluppare una legislazione antidiscriminazione in linea con tali convenzioni internazionali; richiama l'attenzione, a tale proposito, sulla difficile situazione delle minoranze emergenti, quali le persone che hanno contratto l'hiv/aids, gli sfollati interni, i profughi e i lavoratori migranti; Emendamento 9 Paragrafo 7 bis (nuovo) 7 bis. ritiene che la cooperazione allo sviluppo tra operatori regionali e locali si presti particolarmente allo scambio di prassi eccellenti per la gestione della diversità e per soddisfare le esigenze specifiche di alcune comunità; invita, pertanto, i governi degli Stati membri dell'ue e dei paesi ACP a sostenere iniziative congiunte per lo sviluppo a livello locale e regionale, garantendo loro lo spazio politico necessario affinché possano prosperare indipendentemente dalla cooperazione governativa; AM\ doc 3/8 PEAPP/ /AM1-24

4 Emendamento proposto da Ruth Magau Emendamento 10 Paragrafo 7 bis (nuovo) 7 bis. ritiene opportuno avviare una valutazione multilaterale inter pares analoga al meccanismo africano di valutazione inter pares, al fine di valutare le condizioni nei diversi Stati e fissare criteri per la gestione democratica della diversità; Emendamento 11 Paragrafo 7 bis (nuovo) 7 bis. rileva il fatto che la rappresentanza democratica dei gruppi minoritari, nonché la capacità di partecipare al dibattito politico, sociale e culturale, costituiscano premesse fondamentali per assicurare l'attuazione dei principi di una buona governance; Emendamento 12 Paragrafo 7 ter (nuovo) 7 ter. sottolinea che un cittadino non deve necessariamente appartenere a un gruppo religioso affinché gli siano riconosciuti pieni diritti civili e sociali; Emendamento 13 Paragrafo sottolinea che le stesse pratiche culturali e religiose devono rispettare gli standard internazionali in tema di diritti umani, compresi i diritti delle minoranze, i diritti delle donne e i diritti dei fanciulli, come sancito, per esempio, nell'articolo 5 e nell'articolo 16, paragrafo 2, dell'udhr, e nell'articolo 4, paragrafo 2 della dichiarazione sulle minoranze, e che la libertà di scelta dei membri di comunità religiose o culturali deve essere garantita; (soppressione) PEAPP/ /AM1-24 4/8 AM\ doc

5 Emendamento proposto da Ruth Magau Emendamento 14 Paragrafo 10 bis (nuovo) 10 bis. fa presente che i diritti tradizionali, culturali o religiosi di un gruppo non possono mettere in discussione le norme internazionalmente riconosciute in materia di diritti umani applicabili a tutti gli individui; Emendamento 15 Paragrafo 10 bis (nuovo) 10 bis. rammenta che il culto religioso è il frutto di una scelta personale che attiene alla sfera privata ed esprime la convinzione che, nelle diverse società, le organizzazioni religiose e le istituzioni dello Stato debbano rimanere nettamente separate; Emendamento 16 Paragrafo invita tutti i paesi ACP e gli Stati membri dell'ue ad assicurare che il diritto di tutti i gruppi linguistici minoritari a utilizzare la loro lingua materna sia rispettato, a norma dell'articolo 2 dell'unhr; rammenta l'obbligo degli Stati, ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 3 della dichiarazione sulle minoranze, di adottare misure adeguate affinché, ove possibile, le persone appartenenti a gruppi minoritari riconosciuti possano disporre di opportunità adeguate di imparare la loro lingua materna o avere un'istruzione nella loro lingua materna, e di evitare una separazione dei sistemi scolastici su linee etniche, religiose o linguistiche; pone in rilievo la necessità di promuovere e assicurare l'apprendimento della lingua predominante; AM\ doc 5/8 PEAPP/ /AM1-24

6 Emendamento proposto da Ruth Magau Emendamento 17 Paragrafo invita tutti i governi dei paesi ACP e degli Stati membri dell'ue ad assicurare che, in linea con l'articolo 19 UDHR, tutti i cittadini abbiano accesso ai mezzi di comunicazione, in modo da poter esprimere appieno la loro identità etnica, religiosa o linguistica, fornendo inoltre un sostegno mirato ai mezzi di comunicazione nelle lingue minoritarie e a quelli che consentono una presentazione equa ed equilibrata di tutti i gruppi che compongono la società; ritiene che tali diritti debbano essere garantiti alla pluralità delle voci, tramite un'adeguata rappresentanza nei mezzi di comunicazione e l'accesso agli stessi, quale vantaggio insito nell'appartenenza a uno Stato democratico; Emendamento 18 Paragrafo invita tutti i governi dei paesi ACP e degli Stati membri dell'ue ad assicurare che, in linea con l'articolo 19 UDHR, tutti i cittadini abbiano accesso ai mezzi di comunicazione, in modo da poter esprimere appieno la loro identità etnica, religiosa o linguistica, fornendo inoltre un sostegno mirato ai mezzi di comunicazione nelle lingue minoritarie e a quelli che consentono una presentazione equa ed equilibrata di tutti i gruppi che compongono la società; evidenzia l'importanza di un ampio accesso ai mezzi di comunicazione nazionali per garantire un certo livello di informazione; Emendamento 19 Paragrafo 13 bis (nuovo) 13 bis. ritiene che, laddove l'esclusione e i pregiudizi pongano un problema di fondo, la cooperazione ACP-UE dovrebbe sostenere iniziative specifiche nell'ambito dei mezzi di comunicazione e dell'istruzione per promuovere la tolleranza e la comprensione; PEAPP/ /AM1-24 6/8 AM\ doc

7 Emendamento 20 Paragrafo 14 bis (nuovo) 14 bis. invita tutti i paesi ACP e gli Stati membri dell'ue a mettere a punto i propri sistemi elettorali e la propria legislazione sui partiti in modo da incoraggiare un'equa rappresentanza degli interessi minoritari, evitando al contempo che l'etnicità diventi il principale motivo di disaccordo; Emendamento 21 Paragrafo 16 bis (nuovo) 16 bis. invita tutti i paesi ACP e gli Stati membri dell'ue a promuovere l'inclusione sociale delle minoranze e ad adottare politiche attive per assicurarne la parità di accesso all'occupazione, all'istruzione e ai servizi sociali; Emendamento 22 Paragrafo invita gli Stati membri dell'ue a tenere fede al loro impegno di aiutare i paesi ACP nel loro compito di raggiungere gli obiettivi di sviluppo del millennio; Emendamento 23 Paragrafo riconosce che fattori quali la globalizzazione, i conflitti per le risorse naturali o il cambiamento climatico possono generare ulteriori flussi migratori tra i paesi ACP e l'ue; AM\ doc 7/8 PEAPP/ /AM1-24

8 Emendamento 24 Paragrafo insiste affinché i redditi derivanti dalle risorse naturali dei paesi ACP e dell'ue siano utilizzati a vantaggio dello sviluppo di tutti i settori della società all'interno di quei paesi; invita i governi a garantire che tutte le comunità siano consultate per assicurare che traggano beneficio dai profitti commerciali e che le preoccupazioni in tema di ambiente e cultura siano tenute in considerazione; riconosce la necessità di mettere a punto dei meccanismi che assicurino la distribuzione di tali benefici; PEAPP/ /AM1-24 8/8 AM\ doc

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