PROVE STRUTTURATE ASSEGNATE ALLE GARE NAZIONALI PER OPERATORI ELETTRICI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROVE STRUTTURATE ASSEGNATE ALLE GARE NAZIONALI PER OPERATORI ELETTRICI"

Transcript

1 PROVE STRUTTURATE ASSEGNATE ALLE GARE NAZIONALI PER OPERATORI ELETTRICI IPSIA A. PONTI GALLARATE anno scolastico 2002/2003 BLOCCO TEMATICO: MACCHINE ELETTRICHE MAC01 MAC02 MAC03 MAC04 MAC05 MAC06 MAC07 A carico molto ridotto il rendimento del trasformatore risulta: A) Molto alto. B) Molto basso. C) Massimo. D) Nullo. Quali conseguenze comporta la saturazione magnetica in un trasformatore? A) Aumento della tensione secondaria. B) Aumento della corrente di magnetizzazione. C) Aumento delle perdite per effetto joule. D) Diminuzione della potenza resa sull utilizzatore. Quali accorgimenti sono utili per limitare le perdite nel ferro? A) Uso di lamierini con elevata induzione residua. B) Uso di lamierini al silicio. C) Avvicinamento e sovrapposizione degli avvolgimenti primario e secondario. D) Collegamento a terra del nucleo magnetico. Quale conseguenza comporta il flusso disperso del circuito magnetico di un trasformatore? A) Aumento delle perdite per effetto joule. B) Aumento della correte di magnetizzazione. C) Aumento delle perdite nel ferro. D) Maggiore caduta di tensione a carico. La f.e.m. indotta negli avvolgimenti di rotore di motore asincrono trifase, all atto dell avviamento A) Massima. B) Minima. C) Zero. D) Trascurabile. Nel funzionamento da motore di una macchina sincrona trifase, come devono essere collegati gli avvolgimenti posti sui poli rotorici? A) Devono essere alimentati in corrente alternata. B) Devono essere alimentati in corrente continua. C) Devono essere lasciati aperti, cioè non collegati. D) Devono essere collegati alla resistenza di carico. In un generatore sincrono trifase come possono essere collegati i tre avvolgimenti statorici? A) In serie. B) In parallelo. C) A triangolo o a stella. D) In qualsiasi modo (serie, parallelo, triangolo, stella). PROVA_STRUTTURATA_2003_GALLARATE pagina 1 di 16-23/05/2005

2 MAC08 MAC09 MAC10 Da quali grandezze dipende il numero di giri del campo rotante in un motore asincrono trifase? A) Dal numero di conduttori per cava. B) Dal numero di poli e dal numero di cave. C) Dalla frequenza e dallo scorrimento. D) Dalla frequenza e dal numero di poli. Nel motore asincrono lo scorrimento rappresenta? A) Lo spazio vuoto fra statore e rotore. B) La differenza di velocità fra campo magnetico e rotore. C) La velocità del rotore. D) La corrente nella gabbia rotorica. In quale dei seguenti casi si può utilizzare l avviamento stella-triangolo? A) Per motori da sollevamento, collegati normalmente a stella. B) Per motori sottoposti a coppia di carico costante a tutte le velocità. C) Per motori con alimentazione elettronica, che regola la frequenza. D) Per motori di compressori collegati normalmente a triangolo. PROVA_STRUTTURATA_2003_GALLARATE pagina 2 di 16-23/05/2005

3 BLOCCO TEMATICO: MISURE MIS11 MIS12 MIS13 MIS14 MIS15 MIS16 MIS17 MIS18 Volendo eseguire la prova di corto circuito su un trasformatore monofase avente i seguenti dati di targa: S n = 1000 VA V 1n = 230 V V 2n = 24 V quali portate può avere il wattmetro posto al primario? A) 2,5A 100V. B) 5A 15V. C) 10A 3V. D) 15A 50 V. Cosa si intende per tensione di corto circuito di un trasformatore? A) La tensione misurabile al primario quando il secondario e' in corto. B) La tensione che bisogna applicare al primario, con il secondario in corto, per ottenere la corrente nominale. C) La tensione misurabile al secondario, quando é in corto. D) La tensione indotta sull'utilizzatore a causa di un corto circuito fra primario e secondario. Con quale misura si determina l'impedenza degli avvolgimenti di un trasformatore? A) Prova a vuoto. B) Prova in corto circuito. C) Prova a carico. D) Misura col tester della resistenza degli avvolgimenti. La prova a vuoto di un trasformatore consente di determinare? A) Il rendimento. B) Le perdite nel ferro e la caduta di tensione a carico. C) L impedenza degli avvolgimenti e il rapporto spire. D) Le perdite nel ferro e il rapporto spire. Quale inconveniente si può verificare nel circuito di misura di potenza su un sistema monofase se la resistenza interna del voltmetro è piccola? A) Un errore nel valore di tensione misurato. B) Il voltmetro si danneggia, perché l indice va oltre il fondo scala. C) Nessun inconveniente: la resistenza interna del voltmetro deve essere piccola. D) Il valore di corrente misurato dall amperometro può essere errato. Dove deve essere collegato il morsetto di ingresso della bobina volumetrica nel circuito per la misura di potenza su un sistema monofase? A) Può essere collegato solo sul morsetto di ingresso dell amperometrica. B) Può essere collegato solo sul morsetto di uscita dell amperometrica. C) Può essere collegato su uno dei 2 morsetti dell amperometrica. D) Deve essere collegato al morsetto di uscita del carico. Nell inserzione Aron su un circuito trifase a 3 fili se il secondo wattmetro dà una indicazione negativa possiamo dedurre che: A) Il carico è ohmico. B) Il carico è fortemente induttivo. C) Il carico è fortemente capacitivo. D) Il collegamento del wattmetro è errato. Che cosa bisogna misurare per determinare la potenza resa da un motore asincrono? A) Tensione e corrente di alimentazione. B) Numero di giri e scorrimento. C) Potenza elettrica assorbita e coppia. D) Numero di giri e coppia. PROVA_STRUTTURATA_2003_GALLARATE pagina 3 di 16-23/05/2005

4 MIS19 MIS20 Quanti strumenti è necessario inserire in un circuito monofase per determinare la potenza attiva e reattiva? A) 2: voltmetro e amperometro. B) 3: voltmetro, amperometro e wattmetro. C) 1: solo il wattmetro. D) Non è possibile determinare anche la potenza reattiva. Quanti strumenti è necessario inserire in un circuito trifase simmetrico ed equilibrato a 3 fili per determinare tutte le grandezze elettriche in gioco? A) 4: 1 voltmetro, 1 amperometro, 2 wattmetri. B) 5: 1 voltmetro, 1 amperometro, 3 wattmetri. C) 7: 3 voltmetri, 3 amperometri, 1 wattmetro. D) 9: 3 voltmetri, 3 amperometri, 3 wattmetri. PROVA_STRUTTURATA_2003_GALLARATE pagina 4 di 16-23/05/2005

5 BLOCCO TEMATICO: NORME NOR21 NOR22 NOR23 NOR24 NOR25 NOR26 NOR27 NOR28 Che valore legale hanno le norme CEI? A) Hanno valore di legge, il non rispetto comporta sanzioni penali. B) Hanno un valore di codice professionale, che gli elettricisti si impegnano a rispettare al momento dell iscrizione all albo. C) Il loro rispetto è sufficiente alla esecuzione di impianti a regola d arte, secondo le prescrizioni di legge. D) Non hanno alcun valore legale. Che cosa è l istituto marchi di qualità (IMQ)? A) Un organismo normativo nel campo dei materiali elettrici. B) Un organismo di unificazione nel campo dei materiali elettrici. C) Un ente per l attestazione di qualità di apparecchiature elettriche. D) Un laboratorio di ricerca per lo sviluppo di apparecchiature elettriche. Quali dispositivi di protezione sono obbligatori per legge per gli impianti elettrici in edifici civili? A) Protezione di massima corrente + differenziale. B) Impianto di terra + differenziale. C) Solo il differenziale ad alta sensibilità. D) Protezione di massima corrente + impianto di terra + differenziale. Per poter esercitare l installazione di impianti elettrici è necessario: A) Essere iscritti nell apposito albo. B) Avere il titolo scolastico di qualifica professionale. C) Avere almeno due anni di esperienza nel settore. D) Nessun requisito: chiunque può installare impianti elettrici, purché abbia le necessarie conoscenze. Quali delle seguenti protezioni non è utile contro i pericoli di contatto diretto? A) Impianto di terra. B) Differenziale ad alta sensibilità. C) Isolamento doppio. D) Alimentazione in BTS (Bassissima tensione di sicurezza). Il coordinamento fra interruttore automatico differenziale ed impianto di terra consiste nel: A) Dimensionare R t (resistenza di terra) in modo che il prodotto R t per la corrente I di intervento sia <=50V. B) Dimensionare R t (resistenza di terra) in modo che il prodotto R t per la corrente nominale I n sia <=50V. C) Dimensionare l interruttore in modo che la corrente nell impianto non superi la portata dell impianto di terra. D) Collegare l interruttore in serie all impianto di terra. In quale dei seguenti casi un sistema può essere definito in BTS: A) Alimentazione con tensione nominale inferiore a 25 V ca. B) Sistema alimentato con un trasformatore di sicurezza con tensione secondaria inferiore a 25 V ca. C) Sistema con tensione non superiore a 220 V ca con le masse collegate a terra. D) Sistema alimentato in continua con tensione nominale non superiore a 220 V cc. Il collegamento all impianto di terra delle masse estranee serve per: A) Sostituire i dispersori, quando questi mancano. B) Evitare che queste masse possano andare in tensione. C) Evitare il pericolo di tensioni di contatto indiretto. D) Non serve: le masse estranee non devono essere collegate all impianto di terra. PROVA_STRUTTURATA_2003_GALLARATE pagina 5 di 16-23/05/2005

6 NOR29 NOR30 Come va calcolato il potere di interruzione di un interruttore automatico posto a protezione di un impianto in un edificio civile? A) In base alla corrente di impiego degli utilizzatori. B) In base alla portata dei cavi. C) In base alla impedenza della linea derivata dall interruttore. D) In base all impedenza della linea a monte dell interruttore. In quale dei seguenti casi non è richiesta la protezione contro i sovraccarichi? A) Impianto di illuminazione interno ad un edificio civile. B) Linea che alimenta un motore asincrono trifase. C) Derivazione che alimenta una sola presa da 16A. D) Cavo di distribuzione dell energia elettrica ad utenze civili. PROVA_STRUTTURATA_2003_GALLARATE pagina 6 di 16-23/05/2005

7 BLOCCO TEMATICO: IMPIANTI IMP31 Il rifasamento serve per: A) Ridurre la corrente di linea. B) Ridurre la potenza attiva assorbita dall utilizzatore. C) Migliorare il rendimento dell utilizzatore. D) Aumentare la potenza resa dai motori. IMP32 Per un impianto avente cosϕ medio mensile pari a 0,85: A) Non si paga alcuna maggiorazione. B) Si paga una maggiorazione del 5%. C) Si paga una maggiorazione del 15%. D) L utente è tenuto al rifasamento. IMP33 IMP34 IMP35 IMP36 IMP37 IMP38 La terna di condensatori necessari a rifasare un impianto trifase può essere collegata: A) A stella o a triangolo con gli stessi valori di capacità. B) A stella o a triangolo, ma con diversi valori di capacità. C) Solo a stella. D) Solo a triangolo. Da quale dei seguenti fattori è indipendente la temperatura di regime di un cavo? A) Temperatura massima ammessa per l isolante. B) Sezione del conduttore. C) Temperatura ambiente. D) Corrente d impiego. Da quale dei seguenti fattori è indipendente la portata di un cavo? A) Tipo di materiale isolante. B) Tipo di utilizzatore. C) Tipo di posa. D) Temperatura ambiente. Quale protezione deve intervenire se un motore non riesce a raggiungere la velocità di normale funzionamento, a causa di un carico eccessivo? A) La termica. B) Il fusibile. C) Il differenziale. D) Deve intervenire l operatore, a staccare il carico. Si verifica sovraccarico quando: A) Circola una sovracorrente a causa di un guasto. B) La portata del conduttore supera la corrente di impiego. C) La tensione supera il valore nominale. D) La corrente di impiego supera la portata del conduttore. Il relé magnetico serve per la protezione contro: A) I sovraccarichi. B) Le dispersioni. C) I cortocircuiti. D) Le cadute di tensione. PROVA_STRUTTURATA_2003_GALLARATE pagina 7 di 16-23/05/2005

8 IMP39 IMP40 Da quale fattore non dipende la corrente di corto circuito: A) Dalla corrente di impiego della linea. B) Dalla tensione di alimentazione della linea. C) Dalla potenza del trasformatore che alimenta la linea. D) Dalla sezione dei conduttori. La soglia di intervento del relé magnetico, appartenente ad un interruttore magneto-termico posto a protezione di un motore, deve essere scelta in base: A) Alla portata del conduttore. B) Alla corrente nominale del motore. C) Alla corrente di spunto del motore. D) Alla corrente di soglia del relé termico. PROVA_STRUTTURATA_2003_GALLARATE pagina 8 di 16-23/05/2005

9 BLOCCO TEMATICO: ELETTROPNEUMATICA EPN41 EPN42 EPN43 EPN44 Quale strumento dà l indicazione della pressione su un circuito pneumatico: A) Pressostato. B) Termostato. C) Manometro. D) Il distributore di pressione. Quali sano gli elementi di comando pneumatico: A) I relé. B) Le valvole. C) I cilindri. D) I sensori. Come può essere regolata la velocità della corsa di un cilindro a doppio effetto: A) Per mezzo degli strozzatori opportunamente collegati. B) Diminuendo la pressione. C) Aumentando la forza della molla. D) Agendo sul diametro dei tubi di collegamento. I cilindri a semplice effetto vengono denominati così perchè: A) Si muovono in una sola direzione. B) Il moto di lavoro e di ritorno sono ottenuti pneumaticamente. C) Forniscono il moto di lavoro in un solo senso. D) Possono essere utilizzate entrambe le corse. EPN45 La valvola selettrice a due pressioni, di seguito rappresentata, assume il comportamento logico di : A) Una porta OR. B) Una porta NOT. C) Una porta NAND. D) Una porta AND. EPN46 EPN47 Il rapporto di compressione di un compressore è dato da: A) Il rapporto fra il volume specifico dell aria in ingresso e quello in uscita. B) Il rapporto fra la temperatura dell aria in ingresso e quella in uscita. C) Il rapporto fra la pressione dell aria in ingresso e quella in uscita. D) Non dipende dalle condizioni dell aria in ingresso ed uscita, ma dalle caratteristiche del motore asincrono accoppiato al compressore stesso. Nella figura è rappresentata: A) Una valvola 3/2 a comando manuale. B) Una elettrovalvola 4/2. C) Una elettrovalvola 5/2 monostabile. D) Una elettrovalvola 5/2 bistabile a comando manuale. PROVA_STRUTTURATA_2003_GALLARATE pagina 9 di 16-23/05/2005

10 EPN48 EPN49 EPN50 Nel diagramma temporale (o passo-corsa) di un ciclo compiuto da uno o più cilindri: A) Non c è nessuna corrispondenza fra i tratti riportati ed il movimento del cilindro. B) I tratti obliqui significano cilindro in movimento, quelli orizzontali cilindro fermo. C) Si stabiliscono le dimensioni dei cilindri e le relative forze di spinta. D) I tratti obliqui rappresentano i segnali relativi ai finecorsa. Uno schema elettropneumatico presenta: A) Circuito di potenza pneumatico, quello di comando elettrico. B) Circuito di potenza e di comando pneumatico. C) Gli elementi di comando pneumatici i sensori sui cilindri di tipo elettrico. D) Lo schema elettropneumatico è quello realizzato con logica programmabile. In una elettrovalvola bistabile 5/2 la posizione del cassetto: A) Dipende dall ultimo impulso ricevuto. B) Ritorna nella posizione di riposo. C) Ritorna ella posizione di riposo per mancanza di pressione. D) Ritorna nella posizione di riposo per mancanza di corrente. PROVA_STRUTTURATA_2003_GALLARATE pagina 10 di 16-23/05/2005

11 BLOCCO TEMATICO: CONTROLLI CON51 CON52 CON53 CON54 CON55 CON56 CON57 CON58 Si definiscono sensori: A) Gli apparecchi capaci di convertire le grandezze fisiche in grandezze elettriche. B) Gli apparecchi capaci di azionare macchine elettriche, pneumatiche, meccaniche. C) I sensori sono esclusivamente apparecchi di manovra. D) Gli apparecchi capaci di fornire in uscita un segnale esclusivamente di tipo analogico. Nei sensori di tipo ON/OFF oppure di livello 0/1, la commutazione avviene quando: A) La grandezza da controllare rimane in certi limiti. B) La grandezza da controllare supera il valore preimpostato. C) C è una variazione della grandezza da controllare. D) I sensori ON/OFF non sono adatti a controllare grandezze fisiche. Che cos è un segnale binario? A) E un segnale che varia con continuità nel tempo. B) E un segnale che varia con discontinuità nel tempo. C) E un segnale che può assumere solo due valori. D) E un segnale che può avere qualsiasi caratteristica. Una valvola che aziona un cilindro pneumatico rappresenta: A) Un sensore. B) Un attuatore. C) Un trasduttore. D) Un apparecchio di comando. Quale apparecchiatura adotteresti per il controllo del sovraccarico nei motori: A) Relé di minima tensione. B) Relé a mancanza di fase. C) Nessuna, bastano i fusibili. D) Relé di massima corrente (termica). Quale tra queste apparecchiature ritieni capace di controllare un valore di pressione: A) Un manometro. B) Un pressostato. C) Una elettrovalvola. D) Un distributore di pressione. Per controllare la corsa di un cilindro pneumatico a doppio effetto è necessario: A) Un controllo di time out su entrambe le corse. B) Bastano dei finecorsa per verificare le posizioni. C) Controllare solo la corsa dio lavoro con un time out. D) La corsa dei cilindri non può essere controllata. In un diagramma di flusso o Flow-Chart a cosa corrisponde il segno grafico sotto rappresentato: A) Un blocco di azione. B) Un blocco di sottoprogramma. C) Un blocco di condizione. D) Un blocco di assegnazioni. PROVA_STRUTTURATA_2003_GALLARATE pagina 11 di 16-23/05/2005

12 CON59 CON60 L isolamento galvanico fra due circuiti, che comunque devono scambiarsi dei segnali, è ottenuto: A) Tramite dei fotorivelatori. B) Per mezzo di normali collegamenti elettrici, facendo particolare attenzione all isolamento del materiale conduttore. C) Tramite degli optoisolatori. D) Per mezzo di circuiti elettronici costituiti da diodi e da transistor. In quale tipo di interfacciamento i bit di informazione vengono trasmessi uno alla volta, separandoli con bit di controllo: A) Interfacciamento parallelo. B) Interfacciamento seriale. C) Interfacciamento misto. D) Interfacciamento digitale. PROVA_STRUTTURATA_2003_GALLARATE pagina 12 di 16-23/05/2005

13 BLOCCO TEMATICO: PLC PLC61 PLC62 PLC63 In quale dei seguenti casi ritieni giustificato l uso del PLC: A) In un impianto per l azionamento di un motore. B) In un impianto per l azionamento di un cilindro a doppio effetto. C) In un impianto semaforico. D) In un impianto di illuminazione pubblica. Quale è l elemento estraneo in una logica cablata: A) Pulsante. B) Contattore. C) Lampada di segnalazione. D) PLC. I collegamenti esterni al quadro di comando con logica programmabile, rispetto add uno con logica cablata sono: A) Più difficili. B) Uguali. C) Più semplici. D) Più costosi. PLC64 La realizzazione di un quadro con la tecnologia dei PLC rispetto ad uno con tecnologia cablata è: A) Più costosa. B) Più difficile. C) Più semplice. D) Uguale. PLC65 PLC66 La ricerca di un guasto in un quadro realizzato con logica programmabile rispetto ad uno realizzato in logica cablata è: A) Più semplice. B) Più difficile. C) Di uguale difficoltà. D) Si impiega più tempo. Quando una automazione richiede flessibilità, integrazioni di comandi preesistenti, limitato lavoro di cablaggio, si adotta: A) Un controllore a logica programmabile. B) Una scheda dedicata. C) Una soluzione in logica cablata. D) Si adottano tecnologie miste. PLC67 La programmazione con lista di istruzioni AWL è: A) Un linguaggio grafico. B) Un linguaggio evoluto. C) Un linguaggio letterale. D) Un linguaggio simbolico. PLC68 Quale funzione logica rappresenta il seguente circuito: A) AND. B) OR. C) OR LD. D) OR NOT. PROVA_STRUTTURATA_2003_GALLARATE pagina 13 di 16-23/05/2005

14 PLC69 In uno schema con blocchi di funzioni FUP quale lettera identifica la funzione logica AND all interno del blocco? B) >=1. C) &. D) =1. PLC70 Nel linguaggio di programmazione grafica LADDER il simbolo sotto rappresentato è: A) Una bobina. B) Un temporizzatore. C) Un contatto. D) Un condensatore. PLC71 Quale espressione booleana rappresenta correttamente la programmazione a blocchi logici FUP sotto rappresentato: A) ( S1 S2) + ( S3+ S4) = K1 B) ( S1 S2) ( S3 S4) = K1 C) ( S1+ S2) ( S3+ S4) = K1 D) ( S1+ S2) + ( S3+ S4) = K1 PLC72 Quale tra gli schemi a contatti proposti è quello corrispondente allo schema a blocchi funzionale precedente: PROVA_STRUTTURATA_2003_GALLARATE pagina 14 di 16-23/05/2005

15 PLC73 Qual è la lista di istruzioni corrispondente allo schema a contatti sotto rappresentato: PLC74 Quale diagramma di flusso tra quelli proposti è corrispondente allo schema a contatti precedente: PROVA_STRUTTURATA_2003_GALLARATE pagina 15 di 16-23/05/2005

16 PLC75 Quando si devono acquisire grandezze variabili con continuità è necessario che il PLC sia equipaggiato da un modulo? A) Ingressi digitale. B) Ingressi analogici. C) Uscite a relé. D) Uscite digitali. PLC76 Volendo controllare una variazione di temperatura con continuità fra due valori, 230 C e 250 C con una precisione di circa 1/10 di C è preferibile usare una scheda d ingressi: A) Analogica con convertitore A/D a 4 bit. B) Analogica con convertitore A/D a 8 bit. C) E sufficiente una scheda di ingressi digitali, perché la temperatura può essere rivelata da un termostato. D) Non è possibile controllare variazioni di grandezze con il PLC. PLC77 PLC78 PLC79 PLC80 In quale delle seguenti memorie l informazione è volatile? A) ROM. B) EPROM. C) EEPROM. D) RAM. Quali delle seguenti funzioni sono tipiche del BUS? A) Memorizzare informazioni. B) Eseguire e controllare le operazioni del sistema. C) Trasferire le informazioni tra i vari blocchi. D) Eseguire i calcoli. Il programma viene scritto dall utente nella: A) Memoria di sistema. B) Memoria dati. C) CPU. D) Memoria applicativa. Con una CPU quanti processi si possono eseguire? A) Uno. B) Due. C) Cinque. D) Nessuno. PROVA_STRUTTURATA_2003_GALLARATE pagina 16 di 16-23/05/2005

Istituto Tecnico dei Trasporti e Logistica Nautico San Giorgio Genova A/S 2012/2013 Programma Didattico Svolto Elettrotecnica ed Elettronica

Istituto Tecnico dei Trasporti e Logistica Nautico San Giorgio Genova A/S 2012/2013 Programma Didattico Svolto Elettrotecnica ed Elettronica Docenti: Coppola Filippo Sergio Sacco Giuseppe Istituto Tecnico dei Trasporti e Logistica Nautico San Giorgio Genova A/S 2012/2013 Programma Didattico Svolto Classe 3A2 Elettrotecnica ed Elettronica Modulo

Dettagli

Classe 35 A Anno Accademico 2005-06

Classe 35 A Anno Accademico 2005-06 Classe 35 A Anno Accademico 2005-06 1) In un bipolo C, in regime sinusoidale, la tensione ai suoi capi e la corrente che l attraversa sono: A) in fase; B) in opposizione di fase; C) il fasore della corrente

Dettagli

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI

Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica. Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Le verifiche negli impianti elettrici: tra teoria e pratica (Seconda parte) Guida all esecuzione delle verifiche negli impianti elettrici utilizzatori a Norme CEI Concluso l esame a vista, secondo quanto

Dettagli

1). Descrizione dell impianto attraverso uno schema e specifica della funzione dei componenti.

1). Descrizione dell impianto attraverso uno schema e specifica della funzione dei componenti. SOLUZIONE TEMA MINISTERIALE TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE 2012 1). Descrizione dell impianto attraverso uno schema e specifica della funzione dei componenti. L impianto elettrico a

Dettagli

L equipaggiamento elettrico delle macchine

L equipaggiamento elettrico delle macchine L equipaggiamento elettrico delle macchine Convegno La normativa macchine: obblighi e responsabilità 4 giugno 05 Ing. Emilio Giovannini Per. Ind. Franco Ricci U.F. Prevenzione e Sicurezza Verifiche Periodiche

Dettagli

Specializzazione Elettronica ed Elettrotecnica Articolazione Elettrotecnica. Elettronica ed Elettrotecnica - Classe 3^

Specializzazione Elettronica ed Elettrotecnica Articolazione Elettrotecnica. Elettronica ed Elettrotecnica - Classe 3^ Specializzazione Elettronica ed Elettrotecnica Articolazione Elettrotecnica Elettronica ed Elettrotecnica - Classe 3^ 1- Reti elettriche in corrente continua Grandezze elettriche fondamentali e loro legami,

Dettagli

Libri di testo adottati: Macchine Elettriche, HOEPLI di Gaetano Conte;

Libri di testo adottati: Macchine Elettriche, HOEPLI di Gaetano Conte; Libri di testo adottati: Macchine Elettriche, HOEPLI di Gaetano Conte; Obiettivi generali. Laboratorio di Macchine Elettriche, HOEPLI di Gaetano Conte; Manuale di Elettrotecnica e Automazione, Hoepli;

Dettagli

Istituto d Istruzione Superiore Statale Cigna - Garelli - Baruffi Sede: IPSIA "F. Garelli" Via Bona n 4 12084 Mondovì (CN) tel.

Istituto d Istruzione Superiore Statale Cigna - Garelli - Baruffi Sede: IPSIA F. Garelli Via Bona n 4 12084 Mondovì (CN) tel. Istituto d Istruzione Superiore Statale Cigna - Garelli - Baruffi Sede: IPSIA "F. Garelli" Via Bona n 4 12084 Mondovì (CN) tel. 0174/42611 A. s. 2014 / 15 Corso: MANUTENZIONE ASSISTENZA TECNICA Materia:

Dettagli

Regole della mano destra.

Regole della mano destra. Regole della mano destra. Macchina in continua con una spira e collettore. Macchina in continua con due spire e collettore. Macchina in continua: schematizzazione di indotto. Macchina in continua. Schematizzazione

Dettagli

Fondamenti di macchine elettriche Corso SSIS 2006/07

Fondamenti di macchine elettriche Corso SSIS 2006/07 9.13 Caratteristica meccanica del motore asincrono trifase Essa è un grafico cartesiano che rappresenta l andamento della coppia C sviluppata dal motore in funzione della sua velocità n. La coppia è legata

Dettagli

I motori elettrici più diffusi

I motori elettrici più diffusi I motori elettrici più diffusi Corrente continua Trifase ad induzione Altri Motori: Monofase Rotore avvolto (Collettore) Sincroni AC Servomotori Passo Passo Motore in Corrente Continua Gli avvolgimenti

Dettagli

PREMESSA AUTOMAZIONE E FLESSIBILITA'

PREMESSA AUTOMAZIONE E FLESSIBILITA' PREMESSA In questa lezione analizziamo i concetti generali dell automazione e confrontiamo le diverse tipologie di controllo utilizzabili nei sistemi automatici. Per ogni tipologia si cercherà di evidenziare

Dettagli

I.T.I.S. Magistri Cumacini. Ricavare il valore di K del conduttore con la relativa unità di misura

I.T.I.S. Magistri Cumacini. Ricavare il valore di K del conduttore con la relativa unità di misura Classe Nome I.T.I.S. Magistri Cumacini Cognome Data ESERCIZIO 1 Un conduttore di un circuito trifase di sezione 4 mm 2 è interessato da una corrente di corto circuito di valore efficace 10 ka per un tempo

Dettagli

COMPITI PER LE VACANZE ESTIVE DI TEEA

COMPITI PER LE VACANZE ESTIVE DI TEEA COMPT PE LE VCNZE ESTVE D TEE CLSSE 4P.S. 2014-15 Per tutta la classe: l rientro verranno controllati e valutati i quaderni, saranno considerati sufficienti i lavori con almeno 15 esercizi svolti. Per

Dettagli

Le macchine elettriche

Le macchine elettriche Le macchine elettriche Cosa sono le macchine elettriche? Le macchine elettriche sono dispositivi atti a: convertire energia elettrica in energia meccanica; convertire energia meccanica in energia elettrica;

Dettagli

Protezione dai contatti indiretti

Protezione dai contatti indiretti Protezione dai contatti indiretti Se una persona entra in contatto contemporaneamente con due parti di un impianto a potenziale diverso si trova sottoposto ad una tensione che può essere pericolosa. l

Dettagli

Libri di testo adottati: Elettrotecnica generale HOEPLI di Gaetano Conte;

Libri di testo adottati: Elettrotecnica generale HOEPLI di Gaetano Conte; Libri di testo adottati: Elettrotecnica generale HOEPLI di Gaetano Conte; Obiettivi generali. Macchine Elettriche, HOEPLI di Gaetano Conte; Laboratorio di Macchine Elettriche, HOEPLI di Gaetano Conte;

Dettagli

L avviamento dei motori asincroni

L avviamento dei motori asincroni L avviamento dei motori asincroni Un problema rilevante è quello dell avviamento dei motori. Nei motori asincroni infatti, durante l avviamento, circolano nel motore correnti notevoli sia perché la resistenza

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO T.E.E.A. CLASSE IV Opzione manutentore impianti elettrici e automazione

PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO T.E.E.A. CLASSE IV Opzione manutentore impianti elettrici e automazione PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO T.E.E.A. (TECNOLOGIE ELETTRICO - ELETTRONICHE ) CLASSE IV Opzione manutentore impianti elettrici e automazione 1 Modulo 1 Circuiti e reti in corrente alternata 1.1 Risoluzioni

Dettagli

I.T.I.S. M. FARADAY - Programmazione modulare

I.T.I.S. M. FARADAY - Programmazione modulare I.T.I.S. M. FARADAY - Programmazione modulare A.S. 2015/2016 Indirizzo: ELETTROTECNICA Disciplina: ELETTROTECNICA E ELETTRONICA Classe: 5Aes Ore settimanali previste: 5 (2) INSEGNANTI: SCIARRA MAURIZIO

Dettagli

MACCHINE ELETTRICHE ROTANTI IN CORRENTE ALTERNATA

MACCHINE ELETTRICHE ROTANTI IN CORRENTE ALTERNATA RICHIAMI SUI SISTEMI TRIFASE E SUI TRASFORMATORI - Ripasso generale sui sistemi trifase. - Ripasso generale sulle misure di potenza nei sistemi trifase. - Ripasso generale sui trasformatori monofase e

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca M334 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca M334 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca M334 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE CORSO DI ORDINAMENTO Indirizzo: ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE Tema di: ELETTROTECNICA (Testo

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO T.E.E. CLASSE IV. (opzione: Manutentore meccanico)

PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO T.E.E. CLASSE IV. (opzione: Manutentore meccanico) Materia: TECNOLOGIA ELETTRICO ELETTRONICA E APPLICAZIONI - 201/15 ( ore/settimana programmate su 30 settimane/anno, di cui 2 ore/settimana di compresenza) 120 ore/anno PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO T.E.E.

Dettagli

DISCIPLINA: TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI CLASSE DI CONCORSO: A035 - C270

DISCIPLINA: TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI CLASSE DI CONCORSO: A035 - C270 A: Quadri elettrici OBIETTIVI DEL Conoscere i principali apparecchi di comando, segnalazione e protezione degli impianti elettrici. Conoscere il CAD elettrico. Saper descrivere le caratteristiche degli

Dettagli

Motori Sincroni. Motori Sincroni

Motori Sincroni. Motori Sincroni Motori Sincroni Motori Sincroni Se ad un generatore sincrono, funzionante in parallelo su una linea, anziché alimentarlo con una potenza meccanica, gli si applica una coppia resistente, esso continuerà

Dettagli

MISURE DI GRANDEZZE ELETTRICHE

MISURE DI GRANDEZZE ELETTRICHE MISURE DI GRANDEZZE ELETTRICHE La tecnologia oggi permette di effettuare misure di grandezze elettriche molto accurate: precisioni dell ordine dello 0,1 0,2% sono piuttosto facilmente raggiungibili. corrente:

Dettagli

NORME E DEFINIZIONI PER GLI STRUMENTI DI MISURE DELLE GRANDEZZE ETTROMAGNETICHE

NORME E DEFINIZIONI PER GLI STRUMENTI DI MISURE DELLE GRANDEZZE ETTROMAGNETICHE NORME E DEFINIZIONI PER GLI STRUMENTI DI MISURE DELLE GRANDEZZE ETTROMAGNETICHE Strumenti indicatori Strumento che indica in modo continuo il valore efficace, medio o di cresta della grandezza misurata

Dettagli

Istituto d Istruzione Superiore Statale Cigna - Garelli - Baruffi Sede: IPSIA "F. Garelli" Via Bona n 4 12084 Mondovì (CN) tel.

Istituto d Istruzione Superiore Statale Cigna - Garelli - Baruffi Sede: IPSIA F. Garelli Via Bona n 4 12084 Mondovì (CN) tel. Istituto d Istruzione Superiore Statale Cigna - Garelli - Baruffi Sede: IPSIA "F. Garelli" Via Bona n 4 12084 Mondovì (CN) tel. 0174/42611 A. s. 2013 / 14 Corso: MANUTENZIONE ASSISTENZA TECNICA Materia:

Dettagli

Produzione e distribuzione di en. Elettrica

Produzione e distribuzione di en. Elettrica (persona fisica) (persona giuridica) Produzione e distribuzione di en. Elettrica SCHEMA DELLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ DELL IMPIANTO ALLE REGOLE TECNICHE PER LA CONNESSIONE DI IMPIANTI DI PRODUZIONE

Dettagli

ITI M. FARADAY Programmazione modulare

ITI M. FARADAY Programmazione modulare ITI M. FARADAY Programmazione modulare A.S. 2015/16 Indirizzo: ELETTROTECNICA ed ELETTRONICA Disciplina: ELETTROTECNICA ed ELETTRONICA Classe: V A elettrotecnica settimanali previste: 6 INSEGNANTI: ERBAGGIO

Dettagli

Sistemi di Protezione e Coordinamento. Impianti Elettrici in BT. Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali:

Sistemi di Protezione e Coordinamento. Impianti Elettrici in BT. Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali: Sistemi di Protezione e Coordinamento Impianti Elettrici in BT Qualunque linea elettrica è caratterizzata da tre caratteristiche principali: 1. carico elettrico da alimentare; 2. protezione (interruttore

Dettagli

INDICE BOBINATRICI BOBINATRICE MATASSATRICE MANUALE COLONNA PORTAROCCHE CON TENDIFILO BOBINATRICE PER MOTORI E TRASFORMATORI

INDICE BOBINATRICI BOBINATRICE MATASSATRICE MANUALE COLONNA PORTAROCCHE CON TENDIFILO BOBINATRICE PER MOTORI E TRASFORMATORI INDICE BOBINATRICI BOBINATRICE MATASSATRICE MANUALE COLONNA PORTAROCCHE CON TENDIFILO BOBINATRICE PER MOTORI E TRASFORMATORI DL 1010B DL 1010D DL 1012Z KIT PER TRASFORMATORI E MOTORI KIT PER IL MONTAGGIO

Dettagli

PROGRAMMA PRELIMINARE DI TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI

PROGRAMMA PRELIMINARE DI TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "G. VERONESE - G. MARCONI" SEZIONE ASSOCIATA G. MARCONI Via T. Serafin, 15-30014 CAVARZERE (VE) Tel. 0426/51151 - Fax 0426/310911 E-mail: ipsiamarconi@veronesemarconi.it

Dettagli

PDF created with pdffactory trial version www.pdffactory.com

PDF created with pdffactory trial version www.pdffactory.com 1 INTRODUZIONE La Norma CEI 64-8/6 tratta delle verifiche per gli impianti elettrici in BT. Le prove eseguibili sono in ordine sequenziale dirette a verificare e/o misurare: continuità dei conduttori di

Dettagli

Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico

Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico Rotatoria ingresso cittadella universitaria Premessa: La presente relazione tecnica è finalizzata ad indicare la caratteristiche dei principali componenti

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO T.E.E. CLASSE IV. (opzione: Manutentore Termoidraulico)

PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO T.E.E. CLASSE IV. (opzione: Manutentore Termoidraulico) Materia: TECNOLOGIA ELETTRICO ELETTRONICA E APPLICAZIONI - 201/15 ( ore/settimana programmate su 30 settimane/anno, di cui 2 ore/settimana di compresenza) 120 ore/anno PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTO T.E.E.

Dettagli

PIANO di LAVORO A. S. 2013/ 2014

PIANO di LAVORO A. S. 2013/ 2014 Nome docente DAGHERO LUIGI Materia insegnata MANUTENZIONE ELETTRICA Classe Testo in adozione 4G TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE/2 ED. Calderini 1 PIANO di LAVORO Punti della relazione

Dettagli

A BCDEFBCD A AA F AA A A A A

A BCDEFBCD A AA F AA A A A A ABCDEFBCD AAAFAA AAAA AA A AABCDECFDACDDD BBECDCDBBCEC AADDD DCDCDDCDBAD CFCFAADCFACDCD DDCD CEADCEEDDDCDADCE DD CADDDCDDCCBDD DDCBDB DEEDCBECDDA ACBCCECFBD DDBDDCBCCDACA ACCDDDDDC CDDBDDDBABDDD AAECBFCDDFB

Dettagli

COMANDO E PROTEZIONE DEI MOTORI ELETTRICI NEGLI AZIONAMENTI INDUSTRIALI

COMANDO E PROTEZIONE DEI MOTORI ELETTRICI NEGLI AZIONAMENTI INDUSTRIALI COMANDO E PROTEZONE DE MOTOR ELETTRC NEGL AZONAMENT NDUSTRAL l comando e la protezione dei motori asincroni possono essere ottenuti in diversi modi: a) interruttore automatico magnetotermico salvamotore;

Dettagli

Lezione 16. Motori elettrici: introduzione

Lezione 16. Motori elettrici: introduzione Lezione 16. Motori elettrici: introduzione 1 0. Premessa Un azionamento è un sistema che trasforma potenza elettrica in potenza meccanica in modo controllato. Esso è costituito, nella sua forma usuale,

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE. SETTORE TECNOLOGICO Indirizzo: Elettrotecnica ed Elettronica

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE. SETTORE TECNOLOGICO Indirizzo: Elettrotecnica ed Elettronica ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE Basilio Focaccia via Monticelli (loc. Fuorni) - Salerno PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE SETTORE TECNOLOGICO Indirizzo: Elettrotecnica ed Elettronica Anno scolastico:

Dettagli

Formazione Tecnica Schneider Corso C1 Studio e progettazione di una cabina di trasformazione MT/BT

Formazione Tecnica Schneider Corso C1 Studio e progettazione di una cabina di trasformazione MT/BT Formazione Tecnica Schneider Corso C1 Studio e progettazione di una cabina di trasformazione MT/BT Finalità del corso Il corretto allestimento delle cabine di trasformazione MT/BT di utente, anche per

Dettagli

Il motore asincrono (4 parte): avviamento, funzionamento da generatore. Lucia FROSINI

Il motore asincrono (4 parte): avviamento, funzionamento da generatore. Lucia FROSINI Il motore asincrono (4 parte): avviamento, funzionamento da generatore Lucia FROSINI Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell Informazione Università di Pavia E-mail: lucia@unipv.it 1 Avviamento del

Dettagli

VERIFICA E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI NEI LOCALI AD USO MEDICO. RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI

VERIFICA E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI NEI LOCALI AD USO MEDICO. RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI VERIFICA E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI NEI LOCALI AD USO MEDICO RELATORI: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI OGGETTO E SCOPO DELLE VERIFICHE Per verifica si intende l insieme delle operazioni

Dettagli

ISIS C.Facchinetti Sede: via Azimonti, 5 21053 Castellanza. INDIRIZZO: manutenzione assistenza tecnica

ISIS C.Facchinetti Sede: via Azimonti, 5 21053 Castellanza. INDIRIZZO: manutenzione assistenza tecnica Tel. 0331635718 INDIRIZZO: manutenzione assistenza tecnica OPZIONE apparati,impianti e servizi tecnici industriali e civili DISCIPLINA: tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione PIANO DELLE

Dettagli

Scheda di progettazione generale (UFC effettivamente svolte) UNITÀ DIDATTICHE 1. Elettromagnetismo 2. Le macchine elettromagnetiche

Scheda di progettazione generale (UFC effettivamente svolte) UNITÀ DIDATTICHE 1. Elettromagnetismo 2. Le macchine elettromagnetiche Elettrotecnica-Elettronica AREA DI RIFERIMENTO Professionale Docenti: INGROSSO Pasquale DANZA Salvatore Libro di testo adottato: Gaetano Conte, Corso di Elettrotecnica ed Elettronica per l articolazione

Dettagli

PROVE SULLA MACCHINA A CORRENTE CONTINUA

PROVE SULLA MACCHINA A CORRENTE CONTINUA LABORATORIO DI MACCHINE ELETTRICHE PROVE SULLA MACCHINA A CORRENTE CONTINUA PROVE SULLA MACCHINA A C. C. Contenuti Le prove di laboratorio che verranno prese in esame riguardano: la misura a freddo, in

Dettagli

Generatore radiologico

Generatore radiologico Generatore radiologico Radiazioni artificiali alimentazione: corrente elettrica www.med.unipg.it/ac/rad/ www.etsrm.it oscar fiorucci. laurea.tecn.radiol@ospedale.perugia.it Impianto radiologico trasformatore

Dettagli

Interventi di manutenzione ordinaria dello stabile di proprietà comunale sito in piazzale Zaccari. PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO ELETTRICO

Interventi di manutenzione ordinaria dello stabile di proprietà comunale sito in piazzale Zaccari. PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO ELETTRICO Ing. Fabio Gramagna Via V. Emanuele, 131-18012 Bordighera (IM) - Tel./Fax. 0184/26.32.01 fgramagna@gmail.com - fabio.gramagna@ingpec.eu Comune di Bordighera Provincia di Imperia Interventi di manutenzione

Dettagli

PREMESSA caratteristiche di funzionamento metodo diretto metodo indiretto

PREMESSA caratteristiche di funzionamento metodo diretto metodo indiretto pag. 1 PREMESSA Le prove di collaudo o di verifica delle macchine elettriche devono essere eseguite seguendo i criteri stabiliti dalle Norme CEI a meno che non vi siano accordi particolari tra le parti.

Dettagli

Integrazione degli impianti fotovoltaici nella rete elettrica

Integrazione degli impianti fotovoltaici nella rete elettrica Integrazione degli impianti fotovoltaici nella rete elettrica G. Simioli Torna al programma Indice degli argomenti Considerazioni introduttive Quadro normativo - Norma CEI 11-20 Isola indesiderata - Prove

Dettagli

Impianto di controllo automatico ZTL Comune di Como. Relazione tecnica di calcolo impianto elettrico SOMMARIO

Impianto di controllo automatico ZTL Comune di Como. Relazione tecnica di calcolo impianto elettrico SOMMARIO SOMMARIO 1. Finalità... 2 2. Dati del sistema di distribuzione e di utilizzazione dell energia elettrica... 2 3. Misure di protezione dai contatti diretti... 2 4. Misure di protezione dai contatti indiretti...

Dettagli

LA CONNESSIONE DI IMPIANTI DI PRODUZIONE ALLA RETE DI DISTRIBUZIONE DI BASSA

LA CONNESSIONE DI IMPIANTI DI PRODUZIONE ALLA RETE DI DISTRIBUZIONE DI BASSA ELETTRICA DI.T. (< 1KV) DELLA G.I.E. S.R.L. E MODALITÀ DI RICHIESTA DELLA SCHEMA DELLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ DELL IMPIANTO ALLE REGOLE TECNICHE PER LA DI IMPIANTI DI PRODUZIONE ALLA RETE DI DISTRIUZIONE

Dettagli

Tema di ELETTROTECNICA, ELETTRONICA ED APPLICAZIONI

Tema di ELETTROTECNICA, ELETTRONICA ED APPLICAZIONI ESAME DI STATO Istituto Professionale Industriale Anno 2004 Indirizzo TECNICO INDUSTRIE ELETTRICHE Tema di ELETTROTECNICA, ELETTRONICA ED APPLICAZIONI Un impianto funicolare è alimentato, oltre che dalla

Dettagli

PREMESSA Differenza tra i vari dispositivi meccanici di manovra?

PREMESSA Differenza tra i vari dispositivi meccanici di manovra? PREMESSA Differenza tra i vari dispositivi meccanici di manovra? CONTATTORE / TELERUTTORE e RELÈ / RELAIS DEFINIZIONE (Norma CEI 17 3) : dispositivo meccanico di manovra, generalmente previsto per un numero

Dettagli

Tensione alternata negli impianti civili

Tensione alternata negli impianti civili Tensione alternata negli impianti civili Tensione di alimentazione negli impianti civili: Veff=Vp/ 2 = 220-230 V, 1/T= f = 50 Hz Sistema di distribuzione di energia: MONOFASE con due fili: uno di FASE

Dettagli

Programmazione Individuale

Programmazione Individuale Programmazione Individuale A.S. 2015/2016 MATERIA: Tecnologie Elettriche, Elettroniche, Automazione ed Applicazioni DOCENTE: Cisci Giuseppe Serra Carmelo CLASSE: 3 Serale DATA:15/12/2015 SEDE CENTRALE:

Dettagli

Motori asincroni monofase

Motori asincroni monofase Motori asincroni monofase Pubblicato il: 30/07/2003 Aggiornato al: 30/07/2003 di Massimo Barezzi I motori asincroni monofase possono essere utilizzati nelle più svariate applicazioni, in particolare nell'ambito

Dettagli

E INTERRUTTORI AUTOMATICI

E INTERRUTTORI AUTOMATICI Corso di sist. elettrici per telecomunicazioni - 2 prova di laboratorio PROVE SU FUSIBILI E INTERRUTTORI AUTOMATICI Docente del corso: prof.ssa Angela Russo Galletti Riccardo Matr. 1265 Prove su fusibili

Dettagli

Tabella 1 dati di targa del trasformatore

Tabella 1 dati di targa del trasformatore Ingegnere sezione Industriale - I sessione 205 TEMA N. - Diploma di Ingegneria Elettrica Macchine Elettriche Un trasformatore trifase, le cui caratteristiche di targa sono indicate nella Tabella, alimenta

Dettagli

La caratteristica meccanica rappresenta l'andamento della coppia motrice C in

La caratteristica meccanica rappresenta l'andamento della coppia motrice C in MOTORI CORRENTE ALTERNATA: CARATTERISTICA MECCANICA La caratteristica meccanica rappresenta l'andamento della coppia motrice C in funzione della velocità di rotazione del rotore n r Alla partenza la C

Dettagli

LA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI IN BASSA TENSIONE

LA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI IN BASSA TENSIONE Q U A D E R N I P E R L A P R O G E T T A Z I O N E LA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI IN BASSA TENSIONE Guida alla progettazione ed all installazione secondo le norme tecniche CEI e UNI di MARCO

Dettagli

RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO

RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE DI CALCOLO IMPIANTO ELETTRICO File: Relazione tecnica Data 11-11-2009 1 INDICE RELAZIONE DI CALCOLO E CRITERI DI DIMENSIONAMENTO... 3 CRITERI DI PROGETTO... 3 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DELLE

Dettagli

OPENLAB APPLICAZIONI

OPENLAB APPLICAZIONI IL SISTEMA DL 10280 È COSTITUITO DA UN KIT DI COMPONENTI ADATTO PER ASSEMBLARE LE MACCHINE ELETTRICHE ROTANTI, SIA PER CORRENTE CONTINUA CHE PER CORRENTE ALTERNATA. CONSENTE ALLO STUDENTE UNA REALIZZAZIONE

Dettagli

ELEMENTI FORMATIVI DI BASE PER LO STUDIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI:

ELEMENTI FORMATIVI DI BASE PER LO STUDIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI: ATTIVITA DIDATTICA Obiettivi specifici della disciplina Requisiti minimi Requisiti per l eccellenza METODO DI LAVORO Metodologia Strumenti e materiali didattici Strategie di recupero Conoscere i fondamenti

Dettagli

CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE

CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE CALCOLO ELETTRICO DELLE LINEE ELETTRICHE Appunti a cura dell Ing. Stefano Usai Tutore del corso di ELETTROTECNICA per meccanici e chimici A. A. 2001/ 2002 e 2002/2003 Calcolo elettrico delle linee elettriche

Dettagli

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE

CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE Cabtrasf_parte_prima 1 di 8 CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE parte prima Una cabina elettrica è il complesso di conduttori, apparecchiature e macchine atto a eseguire almeno una delle seguenti funzioni:

Dettagli

Macchine elettriche. La macchina sincrona. Corso SSIS 2006-07. 07 prof. Riolo Salvatore

Macchine elettriche. La macchina sincrona. Corso SSIS 2006-07. 07 prof. Riolo Salvatore Macchine elettriche La macchina sincrona 07 prof. Struttura Essa comprende : a) albero meccanico collegato al motore primo b) circuito magnetico rotorico fissato all albero (poli induttori) i) c) avvolgimento

Dettagli

Sistemi di protezione e coordinamento negli impianti elettrici di BT

Sistemi di protezione e coordinamento negli impianti elettrici di BT VENETO Sistemi di protezione e coordinamento negli impianti elettrici di BT Relatore: Ing. Raoul Bedin Interruttore automatico Le funzioni fondamentali sono quelle di sezionamento e protezione di una rete

Dettagli

GENERATORE MESSO A TERRA CON TRASFOMATORE PRIMARIO FUNZIONAMENTO CON AVVIATORE STATICO

GENERATORE MESSO A TERRA CON TRASFOMATORE PRIMARIO FUNZIONAMENTO CON AVVIATORE STATICO GENERATORE MESSO A TERRA CON TRASFOMATORE PRIMARIO FUNZIONAMENTO CON AVVIATORE STATICO Durante il funzionamento in fase di avviamento, il turbogas è alimentato da un avviatore statico; lo schema di funzionamento

Dettagli

Esame di Stato 2015. Materia: SISTEMI AUTOMATICI PRIMA PARTE

Esame di Stato 2015. Materia: SISTEMI AUTOMATICI PRIMA PARTE Esame di Stato 2015 Materia: SISTEMI AUTOMATICI PRIMA PARTE Il problema proposto riguarda un sistema di acquisizione dati e controllo. I dati acquisiti sono in parte di natura digitale (misura del grado

Dettagli

Gamma BRUSHLESS CROUZET

Gamma BRUSHLESS CROUZET Gamma BRUSHLESS CROUZET - Presentazione La ITE Industrialtecnoelettrica Srl di Bologna (tel.5.386.6) presenta la nuova gamma Crouzet di micromotori brushless di elevata qualità con coppie da 6 e 85 mnm

Dettagli

SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA CORSI DI LAUREA MAGISTRALI DI INGEGNERIA ELETTROTECNICA ED ENERGETICA

SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA CORSI DI LAUREA MAGISTRALI DI INGEGNERIA ELETTROTECNICA ED ENERGETICA SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA CORSI DI LAUREA MAGISTRALI DI INGEGNERIA ELETTROTECNICA ED ENERGETICA LIBRETTO DELLE LEZIONI DEL CORSO MACCHINE ELETTRICHE MACCHINE E AZIONAMENTI ELETTRICI Anno Accademico 2014-2015

Dettagli

LE MACCHINE ELETTRICHE

LE MACCHINE ELETTRICHE LE MACCHINE ELETTRICHE Principi generali Le macchine sono sistemi fisici in cui avvengono trasformazioni di energia. Quelle particolari macchine in cui almeno una delle forme di energia, ricevuta o resa,

Dettagli

REGIONE VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI FOLLINA

REGIONE VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI FOLLINA REGIONE VENETO PROVINCIA DI TREVISO COMUNE DI FOLLINA IMPIANTO FOTOVOLTAICO SU COPERTURA EX SCUOLA DI VALMARENO PROGETTO PRELIMINARE DEFINITIVO 10) CALCOLO PRELIMINARE DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI

Dettagli

Premessa 1. CARATTERISTICHE GENERALI DI PROGETTO. - Sistema di fornitura: corrente alternata trifase frequenza nominale pari a 50 Hz

Premessa 1. CARATTERISTICHE GENERALI DI PROGETTO. - Sistema di fornitura: corrente alternata trifase frequenza nominale pari a 50 Hz Premessa L impianto in questione è relativo ad un progetto per la realizzazione di un campo polivalente coperto e di un immobile adibito a spogliatoio presso la zona PIP. La documentazione di progetto

Dettagli

Gestione dei segnali analogici nei sistemi di automazione industriale con PLC.

Gestione dei segnali analogici nei sistemi di automazione industriale con PLC. Gestione dei segnali analogici nei sistemi di automazione industriale con PLC. Nelle automazioni e nell industria di processo si presenta spesso il problema di gestire segnali analogici come temperature,

Dettagli

IMP2200/ ITP2200 INVERTER MONOFASE E TRIFASE DA 2200W

IMP2200/ ITP2200 INVERTER MONOFASE E TRIFASE DA 2200W INVERTER MONOFASE E TRIFASE DA 2200W SPECIFICHE Tensione alimentazione inverter monofase Tensione alimentazione inverter trifase Corrente max all uscita delle 3 fasi Potenza massima in uscita IP da 100

Dettagli

P od o u d z u io i n o e n e d e d l e l l a l a c o c r o ren e t n e e a l a t l er e na n t a a alternatori. gruppi elettrogeni

P od o u d z u io i n o e n e d e d l e l l a l a c o c r o ren e t n e e a l a t l er e na n t a a alternatori. gruppi elettrogeni Produzione della corrente alternata La generazione di corrente alternata viene ottenuta con macchine elettriche dette alternatori. Per piccole potenze si usano i gruppi elettrogeni. Nelle centrali elettriche

Dettagli

MODULO PREREQUISITI OBIETTIVI CONTENUTI ORE

MODULO PREREQUISITI OBIETTIVI CONTENUTI ORE 1 POTENZA ED ENERGIA Conoscenze di fisica del primo biennio biennio Lettura di schemi elettrici di potenza e di comando per impianti industriali Uso di internet per ricerca materiali e cataloghi. Concetto

Dettagli

Antonino Condipodero Giuliano Guido Consulenti progettazione elettrica

Antonino Condipodero Giuliano Guido Consulenti progettazione elettrica Antonino Condipodero Giuliano Guido Consulenti progettazione elettrica Il rifasamento degli impianti elettrici viene realizzato quando il fattore di potenza raggiunge un valore tale da introdurre svantaggi

Dettagli

GARA NAZIONALE OPERATORI ELETTRICI Prova teorica di Elettrotecnica ed Applicazioni

GARA NAZIONALE OPERATORI ELETTRICI Prova teorica di Elettrotecnica ed Applicazioni ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO PIER ANGELO FIOCCHI Via Belfiore n.4-23900 LECCO - Tel. 0341-363310 - Fax.0341-286545 Sito web: www.istitutofiocchi.it E-mail: segreteriafiocchi@genie.it

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

Vengono detti attuatori i dispositivi in grado di agire sull ambiente esterno comandati da segnali elettrici.

Vengono detti attuatori i dispositivi in grado di agire sull ambiente esterno comandati da segnali elettrici. GLI ATTUATORI Vengono detti attuatori i dispositivi in grado di agire sull ambiente esterno comandati da segnali elettrici. La casistica è assai vasta ; sono comuni i semplici azionamenti magnetici (elettromagneti

Dettagli

Circuiti pneumatici. Prof. Luciano Scattolini

Circuiti pneumatici. Prof. Luciano Scattolini Circuiti pneumatici Circuiti pneumatici È un insieme di attuatori pneumatici comandati da valvole Lo scopo consiste nel trasformare energia pneumatica in energia meccanica Comando di cilindro a semplice

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI T.T.I.M. CLASSE IV. Opzione Manutentore Impianti Elettrici e Domotici

PROGRAMMAZIONE DI T.T.I.M. CLASSE IV. Opzione Manutentore Impianti Elettrici e Domotici PROGRAMMAZIONE DI T.T.I.M. (TECNOLOGIE E TECNICHE DELL'INSTALLAZIONE E DELLA MANUTENZIONE ) CLASSE IV Opzione Manutentore Impianti Elettrici e Domotici 1 0 SICUREZZA Normativa fondamentale sulla sicurezza

Dettagli

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO

RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE TECNICA IMPIANTO ELETTRICO (Decreto n. 37 del 22 Gennaio 2008) Pagina 1 di 9 INDICE 1. OGGETTO...3 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO...3 3. DESCRIZIONE LAVORO....4 3.1.ALIMENTAZIONE IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE

Dettagli

I moduli fotovoltaici saranno prodotti con celle in silicio policristallino ad alta efficenza, tolleranza di resa ± 4,5%, collegamento delle celle

I moduli fotovoltaici saranno prodotti con celle in silicio policristallino ad alta efficenza, tolleranza di resa ± 4,5%, collegamento delle celle RELAZIONE TECNICA La presente relazione tecnica ha per oggetto gli impianti solari fotovoltaici da realizzare presso i seguenti edifici di proprietà comunale: Scuola media P.D. Frattini potenza 20 kwp;

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI

IMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI Tutte le masse, le masse estranee e i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere collegati ad un unico impianto di messa a terra, ovvero

Dettagli

PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI NEI SISTEMI TT

PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI NEI SISTEMI TT POTEZONE DA CONTATT NDETT NE SSTEM TT Appunti a cura dell ng. Emanuela Pazzola Tutore del corso di Elettrotecnica per meccanici, chimici e biomedici A.A. 2005/2006 Facoltà d ngegneria dell Università degli

Dettagli

Norme di rappresentazione grafica di reti e impianti elettrici. Classificazione dei materiali d interesse in relazione alle proprietà elettriche

Norme di rappresentazione grafica di reti e impianti elettrici. Classificazione dei materiali d interesse in relazione alle proprietà elettriche IPIA PLANA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 SEDE PROGRAMMA DI TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI CLASSE 3A MANUTENTORI E ASSISTENZA TECNICA PROF S. SECCIA CONTENUTI Norme di rappresentazione grafica

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE DOCENTI

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE DOCENTI ISS IPSIA SILVIO CECCATO di MONTECCHIO MAGGIORE ( VI ) classe QUINTA A e B PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE DOCENTI Anno scolastico 2015/16 Materia: LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI Indirizzo :

Dettagli

IMPIANTO ELETTRICO RELATIVO A STABILE ADIBITO AD USO BAITA-BIVACCO, REALIZZATO IN ZONA PIAN VADA (COMUNE DI AURANO - VB)

IMPIANTO ELETTRICO RELATIVO A STABILE ADIBITO AD USO BAITA-BIVACCO, REALIZZATO IN ZONA PIAN VADA (COMUNE DI AURANO - VB) RELATIVO A STABILE ADIBITO AD USO BAITA-BIVACCO, REALIZZATO IN ZONA PIAN VADA (COMUNE DI AURANO - VB) 1. INTRODUZIONE Il bivacco di Pian Vadà è costituito da un edificio a due piani, ciascuno di superficie

Dettagli

SPD: che cosa sono e quando devono essere usati

SPD: che cosa sono e quando devono essere usati Antonello Greco Gli SPD, o limitatori di sovratensione, costituiscono la principale misura di protezione contro le sovratensioni. La loro installazione può essere necessaria per ridurre i rischi di perdita

Dettagli

MOTORI ELETTRICI MOTORI ASINCRONI TRIFASE

MOTORI ELETTRICI MOTORI ASINCRONI TRIFASE MOTORI ELETTRICI MOTORI ASINCRONI TRIFASE I motori elettrici più utilizzati sono quelli asincroni trifasi a gabbia di scoiattolo. Possono avere forme e dimensioni differenti a seconda della potenza, della

Dettagli

SENSORI E TRASDUTTORI

SENSORI E TRASDUTTORI SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo

Dettagli

Sistemi Elettrici }BT }AT

Sistemi Elettrici }BT }AT Sistemi Elettrici DEFINIZIONE (CEI 11-1) Si definisce SISTEMA ELETTRICO la parte di impianto elettrico costituita dai componenti elettrici aventi una determinata TENSIONE NOMINALE (d esercizio). Un sistema

Dettagli

GUIDA ALLA PREPARAZIONE DELL ESAME

GUIDA ALLA PREPARAZIONE DELL ESAME GUIDA ALLA PREPARAZIONE DELL ESAME INTRODUZIONE Questa guida è rivolta a tutti gli studenti che intendono sostenere l esame del corso di Macchine e Azionamenti Elettrici in forma orale. I testi consigliati

Dettagli

TEMA DI : IMPIANTI ELETTRICI

TEMA DI : IMPIANTI ELETTRICI ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE CORSO DI ORDINAMENTO INDIRIZZO: ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA SESSIONE ORDINARIA 2006 TEMA DI : IMPIANTI ELETTRICI Un piccolo ristorante

Dettagli

Sistemi Trifase. invece è nel senso degli anticipi (+) il sistema è denominato simmetrico inverso.

Sistemi Trifase. invece è nel senso degli anticipi (+) il sistema è denominato simmetrico inverso. Sistemi Trifase Un insieme di m generatori che producono f.e.m. sinusoidali di eguale valore massimo e sfasate tra di loro dello stesso angolo (2π/m) è un sistema polifase simmetrico ad m fasi. Se lo sfasamento

Dettagli