All. 1 alla Convenzione per la disciplina delle attività di controllo e vigilanza della discarica per rifiuti urbani in loc. Maza di Arco ANNO 2015.
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1 Allegato n. 1 alla delibera della Giunta della Comunità n. 66 dd IL SEGRETARIO F.to Dott. Copat Paulo Nino All. 1 alla Convenzione per la disciplina delle attività di controllo e vigilanza della discarica per rifiuti urbani in loc. Maza di Arco ANNO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO COMUNITÀ ALTO GARDA E LEDRO DISCIPLINARE DI SERVIZO PER LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO E VIGILANZA DELLA DISCARICA PER RIFIUTI URBANI IN LOC. "MAZA" DI ARCO E DISCIPLINA DELL UTILIZZO DI STRUTTURE E BENI DI PROPRIETA DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO.
2 DISCIPLINARE DI SERVIZIO OGGETTO: attività di controllo e vigilanza della discarica per rifiuti urbani sita in loc. "Maza" nel c.c. Oltresarca per rifiuti non pericolosi e disciplina dell utilizzo di strutture e beni di proprietà della Provincia Autonoma di Trento. ART. 1 - OGGETTO DEL DISCIPLINARE 1. Il disciplinare ha per oggetto la messa a disposizione da parte della Comunità del personale secondo le necessità che sono state individuate da parte della Provincia stessa, per consentire l'esecuzione di attività connesse al controllo e vigilanza della discarica sita in loc. "Maza" nel c.c. di Oltresarca, per rifiuti non pericolosi, come di seguito elencati: a) controllo e vigilanza sull impianto di smaltimento; b) controllo e vigilanza dell impianto di aspirazione e combustione del biogas; c) vigilanza su tutte le fasi relative allo smaltimento del percolato dell intera discarica provvedendo al coordinamento degli interventi da parte della ditta incaricata per la gestione operativa; d) tenuta dello scadenziario degli adempimenti e prescrizioni previste dall Autorizzazione Integrata Ambientale dell impianto riguardanti anche i monitoraggi indicati nel piano di sorveglianza e controllo di cui all allegato 2 del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 ed i monitoraggi delle emissioni gassose, della qualità dell aria e del biogas secondo le linee guida di cui al punto b) dell allegato C del decreto del Presidente della Provincia n /2005 e secondo le indicazioni contenute nel piano di sorveglianza e controllo, dando tempestiva indicazione al Servizio Gestione degli impianti (di seguito ADEP) di eventuali azioni da porre in atto; e) vigilare sul corretto smaltimento dei rifiuti solidi urbani, che dovrà essere conforme ai criteri indicati nel piano di gestione operativa della discarica. Inoltre disciplina l utilizzo da parte del personale della Comunità delle strutture e beni di proprietà della Provincia. ART. 2 - DURATA DEL DISCIPLINARE 1. Il presente disciplinare ha durata dalla sottoscrizione della convenzione tra le parti e fino al Alla scadenza, nel rispetto della vigente normativa, potrà essere rinnovato per un ulteriore periodo di 1 anno o superiore, con apposito provvedimento. ART. 3 - DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL DISCIPLINARE
3 1. Oltre al presente disciplinare, si deve far riferimento a tutti gli atti legislativi vigenti, provvedimenti e documenti inerenti la gestione delle discariche e dei rifiuti, con particolare riferimento, per quanto gli stessi non vengano materialmente allegati: - Decreto del presidente della giunta provinciale 26 gennaio 1987, n. 1-41/Legisl. - Testo unico delle leggi provinciali in materia di tutela dell'ambiente dagli inquinamenti. - D.M. 3 agosto definizione di ammissibilità dei rifiuti in discarica; - Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 norme in materia ambientale. - Decreto del presidente della provincia 9 giugno 2005, n Disposizioni regolamentari relative alle discariche di rifiuti, ai sensi dell'art. 11 della legge provinciale 15 dicembre 2004, n. 10; - D.M relativo alla definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica; - Autorizzazione integrata ambientale alla gestione della discarica della Comunità per rifiuti non pericolosi Maza di Arco rilasciata dall Agenzia Provinciale per la Protezione dell Ambiente; - Piano di sorveglianza e controllo della; - Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (art. 26 comma 1 lett.b), D.Lgs 81/2008). ART. 4 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO PER INADEMPIENZA 1. Il contratto si risolverà nei seguenti casi: - mancata assunzione del servizio entro la data stabilita; - inadempienza grave, previa contestazione scritta alla controparte. ART. 5 - NORME GENERALI DEL SERVICE TECNICO 1. Il service tecnico è relativo alla sola discarica per rifiuti non pericolosi situata in località Maza nel c.c. Oltresarca di Arco. Le attività devono essere mirate al controllo e verifica della corretta conduzione della discarica da parte della ditta all uopo incaricata, che deve operare nel rispetto del contratto di appalto, delle autorizzazioni, disposizioni e norme di legge vigenti in materia di tutela dell ambiente dagli inquinamenti, oltre che delle prescrizioni, istruzioni per l uso e delle norme di sicurezza. 2. Nell esercizio delle attività oggetto del presente disciplinare il personale messo a disposizione dalla Comunità dovrà adottare un comportamento improntato sulla massima collaborazione, relazionandosi direttamente ed aggiornando periodicamente il personale della Provincia o da essa indicato come Coordinatore del servizio. 3. Vista la specificità e l estensione della discarica (lotti attivi e lotti chiusi), il personale messo a disposizione dalla Comunità nella qualifica professionale di tecnico diplomato
4 (categoria C base o superiore) opera, nel rispetto delle disposizioni contrattuali vigenti, nei giorni lavorativi infrasettimanali, per n. 4 ore settimanali, comprensive del tempo di accesso e recesso da e per la sede della Comunità in Riva del Garda via Rosmini 5b, per un totale presunto di n. 155 ore, all interno dell orario di apertura della discarica, o su chiamata da parte del coordinatore del servizio della PAT, in caso di situazioni di criticità od emergenza. 4. La Comunità dovrà comunicare alla Provincia entro una settimana dall attivazione del servizio il nominativo del tecnico incaricato - referente per le attività oggetto di convenzione. Si prevede la possibilità da parte della Comunità di indicare anche il nominativo di un ulteriore tecnico sostituto per i periodi di assenza od impedimento del tecnico incaricato. 5. Il tecnico incaricato riferirà, direttamente alla Provincia o al coordinatore da essa nominato, l aggiornamento sulle attività svolte in discarica ed eventuali anomalie riscontrate. Tale aggiornamento potrà essere svolto anche mediante verbale descrittivo delle operazioni svolte. ART. 6 - ONERI, OBBLIGHI E RESPONSABILITA' A CARICO DELLA COMUNITA 1. La Comunità dovrà rispettare tutte le norme contenute nel contratto collettivo di lavoro nonché gli obblighi assicurativi e previdenziali nei confronti dei propri lavoratori. 2. Osservare le norme derivanti dalle vigenti leggi e decreti relativi alle assicurazioni varie contro gli infortuni sul lavoro, la disoccupazione involontaria, invalidità e vecchiaia, e le altre disposizioni in vigore o che potranno intervenire durante il servizio. 3. Adottare nell'esecuzione delle attività, per quanto di diretta competenza, i procedimenti e le cautele necessarie per garantire la vita e l'incolumità del proprio personale e dei terzi nonché per evitare danni ai beni pubblici e privati (la Provincia Autonoma di Trento, quale proprietaria dell area di discarica ove le prestazioni lavorative devono essere effettuate, assume a proprio carico le responsabilità di legge in ambito di sicurezza sui luoghi di lavoro ed in quanto gestore dell impianto). 4. Rispettare le direttive comunitarie in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, recepite con decreto legislativo n. 81/2008 e ss.mm.ii, per quanto di diretta competenza. 5. Assicurare la formazione e il costante aggiornamento del personale addetto al service. ART. 7 - MODALITA' PER LA CONDUZIONE DEL SERVICE 1. Mediante il service tecnico e secondo quanto previsto dalla convenzione e dal presente disciplinare, sarà vigilato sul corretto svolgimento delle attività di discarica, e sulla conformità delle stesse attività ai criteri indicati nel piano di gestione operativa.
5 ART. 8 OBBLIGHI E FACOLTA DELLA PROVINCIA 1. La Provincia in quanto titolare dell AIA assume la responsabilità relativa alla gestione della discarica. 2. La Provincia in quanto proprietario dell area e gestore dell impianto assume a proprio carico le responsabilità di legge in ambito di sicurezza sui luoghi di lavoro. 3. La Provincia si riserva la facoltà di dare disdetta del presente disciplinare per motivi di pubblico interesse. ART. 9 ATTIVITA OGGETTO DELLA CONVENZIONE 1. Mediante il personale messo a disposizione dalla Comunità, in attuazione di quanto stabilito all articolo 1 e 3 della convenzione e all art. 5, comma 3 e 4 del presente disciplinare, sarà provveduto ai seguenti adempimenti: - vigilare sul rispetto, da parte della Società appaltatrice del servizio di coltivazione della discarica, delle indicazioni e procedure previste dal Piano di gestione operativo ai sensi del d.lgs. n. 36/2003 e secondo le indicazioni del Piano di sorveglianza e controllo; - vigilare sulla corretta conduzione della raccolta dei percolati, dando istruzioni, qualora necessario, alla società operatrice, per il suo allontanamento. Controllare lo stato della rete di allontanamento delle acque meteoriche, segnalando inoltre eventuali anomalie o criticità nell impermeabilizzazione superficiale delle pareti del catino o anomalie nelle vasche o nella stazione di pompaggio; - controllare la funzionalità degli impianti tecnici segnalando ad ADEP la necessità di verifiche periodiche dell efficienza degli impianti elettrici e apparecchiature connesse o della manutenzione e sostituzione di componenti usurati; analogamente dovrà essere garantito per quanto riguarda la pesa e l impiantistica antincendio; - collaborare con la Provincia per la stesura, entro il 28 febbraio di ogni anno, della relazione per l Agenzia Provinciale per la Protezione dell Ambiente sulla situazione generale in discarica comprensiva dei dati analitici previsti dal piano di sorveglianza e controllo che verranno forniti dalla Provincia; - controllare la funzionalità dell impianto di estrazione e combustione del biogas presso la discarica, segnalando eventuali anomalie; - tenere lo scadenziario degli adempimenti e prescrizioni previste dall Autorizzazione Integrata Ambientale dell impianto, riguardanti anche i monitoraggi indicati nel piano di sorveglianza e controllo di cui all allegato 2 del decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 e il monitoraggio delle emissioni
6 gassose, della qualità dell aria e del biogas secondo le linee guida di cui al punto b) dell allegato C del decreto del Presidente della Provincia n /2005 e secondo le indicazioni contenute nel piano di sorveglianza e controllo dando tempestiva indicazione al Servizio Gestione degli impianti (ADEP) di eventuali azioni da porre in atto. 2. una volta espletate le attività sopra elencate, eventualmente sulla base di un programma di attività che potrà essere concordato con la Comunità nel rispetto delle disposizioni contrattuali vigenti, il personale potrà eseguire ulteriori eventuali mansioni dietro richiesta e istruzione da parte della Provincia, sempre entro il limite massimo autorizzato di complessive n. 155 ore. ART. 10 DISPOSIZIONI IN MERITO ALLA GESTIONE DELLE PARTI COMUNI ED UTILIZZO DI BENI E STRUTTURE DI PROPRIETA DELLA PROVINCIA 1. La Provincia autorizza il personale messo a disposizione dalla Comunità ad utilizzare, negli orari di apertura della discarica, i manufatti ed i beni di proprietà della Provincia, come descritti di seguito: - palazzina-servizi posta all accesso della discarica, comprensiva di locale di controllo all accettazione, servizi, spazi comuni; - pesa posta all accesso della discarica, - centro di raccolta zonale. 2. I beni devono essere utilizzati esclusivamente per lo svolgimento delle attività previste dalla presente convenzione. 3. La Comunità solleva la Provincia da qualsiasi responsabilità per danni arrecati a persone o cose in conseguenza dell utilizzo dei beni di cui al comma 1 dal parte del proprio personale. Letto, approvato e sottoscritto mediante firma digitale ai sensi di legge. COMUNITÀ ALTO GARDA E LEDRO arch. Piero Parolari PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Giovanni Battista Gatti
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