SISTRI Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti previsto dal DM N. 52 del 18/02/2011
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1 SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI SISTRI Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti previsto dal DM N. 52 del 18/02/2011 Pagina 1 di 11
2 INTRODUZIONE Il SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) nasce nel 2009 su iniziativa del Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nel più ampio quadro di innovazione e modernizzazione della Pubblica Amministrazione per permettere l'informatizzazione dell'intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale e dei rifiuti urbani per la Regione Campania. Il SISTRI è stato istituito con Decreto del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 17/12/2009 Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell'articolo 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e s.m.i. e dell'articolo 14-bis del decretolegge n. 78 del 2009 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009», successivamente recepito dal Decreto del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare N. 52 del 18/02/2011 Regolamento recante istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei riþ uti, ai sensi dell articolo 189 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e dell articolo 14-bis del decreto-legge 1 luglio 2009, n. 78, convertito, con modifiazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n StudioSMA è in grado di offrire assistenza nell introduzione del sistema SISTRI presso le aziende e nella successiva gestione del sistema stesso. RIFERIMENTI NORMATIVI Legge 27 dicembre 2006, n. 296 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007) Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n.4 Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale Legge 3 agosto 2009, n. 102 Conversione in legge, con modificazioni, del decretolegge 1º luglio 2009, n. 78, recante provvedimenti anticrisi, nonchè proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali Pagina 2 di 11
3 Direttiva UE 2008/98/CE Direttiva 2008/98/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive (Testo rilevante ai fini del SEE) Decreto Legislativo N. 205 del 3 Dicembre 2010 Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive SCOPO DEL SISTEMA SISTRI Obiettivo dell istituzione del sistema SISTRI è la semplificazione delle procedure e degli adempimenti relativi alla gestione dei rifiuti: da un sistema cartaceo - imperniato sui tre documenti costituiti dal Formulario di identificazione dei rifiuti, Registro di carico e scarico, Modello unico di dichiarazione ambientale (MUD) - si passa a soluzioni tecnologiche avanzate in grado, da un lato, di semplificare le procedure e gli adempimenti con una riduzione dei costi sostenuti dalle imprese e, dall altro, di gestire in modo innovativo e più efficiente, e in tempo reale, un processo complesso e variegato che comprende tutta la filiera dei rifiuti, con garanzie di maggiore trasparenza e conoscenza. Nell ottica di controllare in modo più puntuale la movimentazione dei rifiuti speciali lungo tutta la filiera, viene pienamente ricondotto nel SISTRI il trasporto intermodale e posta particolare enfasi alla fase finale di smaltimento dei rifiuti. Il SISTRI costituisce, quindi, strumento ottimale di una nuova strategia volta a garantire un maggior controllo della movimentazione dei rifiuti speciali. CAMPO DI APPLICAZIONE DEL SISTEMA SISTRI L iscrizione al sistema SISTRI è obbligatoria per le seguenti aziende/imprese/enti, come previsto dall articolo 3 del DM M. 52 del 18/02/2011: PRODUTTORI INIZIALI DI RIFIUTI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI Produttori iniziali di rifiuti pericolosi, compresi quelli previsti all articolo 212, comma 8, del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.; i soli produttori di rifiuti pericolosi non tenuti all iscrizione sono i produttori non inquadrati in un organizzazione di ente o di impresa, come ad Pagina 3 di 11
4 esempio liberi professionisti (medici, dentisti, ecc.) e altre categorie di soggetti differenti da imprenditori o artigiani, come previsto dall art. 6 del DM 17/12/09 e s.m.i. Produttori iniziali rifiuti non pericolosi di cui all articolo 184, comma 3, lettera c), d) e g) del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. con più di dieci dipendenti; tali rifiuti sono in specifico: rifiuti da lavorazioni industriali; rifiuti da lavoratori artigianali; rifiuti da attività di recupero e smaltimento rifiuti, fanghi prodotti da trattamento acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi. REGIONE CAMPANIA Comuni, Enti ed Imprese che gestiscono i rifiuti urbani nel territorio della Regione Campania, al fine di attuare quanto previsto dall articolo 2, comma 2-bis, D. Legge 06/11/08 N. 172 convertito dalla Legge N. 210 della Regione Campania. COMMERCIANTI ED INTERMEDIARI Commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione; CONSORZI Consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti che organizzano la gestione di tali rifiuti per conto dei consorziati. TRASPORTATORI PROFESSIONALI Imprese di cui all articolo 212, comma 5, del decreto legislativo n. 152/2006 che raccolgono e trasportano rifiuti speciali. OPERATORI DEL TRASPORTO INTERMODALE Terminalista concessionario dell area portuale di cui all articolo 18 della legge n. 84/1994 e l impresa portuale di cui all articolo 16 della medesima legge, ai quali sono affidati i rifiuti in attesa dell imbarco o allo sbarco per il successivo trasporto; Responsabili degli uffici di gestione merci e gli operatori logistici presso le stazioni ferroviarie, gli interporti, gli impianti di terminalizzazione e gli scali merci ai quali sono Pagina 4 di 11
5 affidati i rifiuti in attesa della presa in carico degli stessi da parte dell impresa ferroviaria o dell impresa che effettua il successivo trasporto. TRASPORTATORI IN CONTO PROPRIO DI RIFIUTI PERICOLOSI Imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti pericolosi di cui all art. 212, comma 8, del decreto legislativo n. 152/2006. RECUPERATORI E SMALTITORI Imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento di rifiuti. Possono inoltre aderire al sistema SISTRI su base facoltativa le seguenti aziende/imprese/enti: PRODUTTORI INIZIALI DI RIFIUTI NON PERICOLOSI Imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all articolo 184, comma 3, lettere c), d) e g), del decreto legislativo n. 152/2006, che non hanno più di dieci dipendenti; Imprenditori agricoli di cui all art del codice civile che producono rifiuti non pericolosi; Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti speciali non pericolosi derivanti da attività diverse da quelle di cui all art. 184, comma 3, lettere c), d) e g), del decreto legislativo n. 152/2006; tali rifiuti sono in specifico: rifiuti derivanti da attività agricole e agro industriali; rifiuti derivanti da attività di demolizione, costruzione, da attività di scavo; rifiuti da attività commerciali; rifiuti da attività di servizio; rifiuti derivanti da attività sanitarie; macchinari e apparecchiature deteriorati ed obsoleti; veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti; combustibile derivato da rifiuti. Pagina 5 di 11
6 TRASPORTATORI IN CONTO PROPRIO DI RIFIUTI NON PERICOLOSI Imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi di cui all articolo 212, comma 8, del decreto legislativo n. 152/2006. Inoltre, come previsto dall art. 39 del D.Lgs. 205 del 03/12/10, fino al 31 dicembre 2011 sono esclusi dall obbligo di iscrizione al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) gli imprenditori agricoli che producono e trasportano ad una piattaforma di conferimento, oppure conferiscono ad un circuito organizzato di raccolta, i propri rifiuti pericolosi in modo occasionale e saltuario. TEMPISTICHE Il sistema SISTRI, come previsto dal DM N. 52 del 18/02/2011 è pienamente operativo a partire dal 01/10/2010. In accordo a quanto previsto dall at. 12, comma 2 del DM 17/12/09 e s.m.i., sino al 31/05/2011 i soggetti iscritti al SISTRI rimangono comunque tenuti agli adempimenti di cui agli articoli 190 e 193 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n, 152. ; i suddetti articoli riguardano l obbligo di compilazione ed archiviazione dei Registri di carico e scarico e dei formulari di identificazione dei rifiuti. Sino a tale data, dunque, bisognerà procedere utilizzando in parallelo i due sistemi, cartaceo ed elettonico, al fine di adempiere agli obblighi di legge e testare la piena funzionalità del sistema SISTRI. Le sanzioni relative al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti entreranno in vigore dal 01/06/2011. Come previsto dall Art. 28 del DM N. 52 del 18/02/2011 entro tale termine i soggetti produttori iscritti al SISTRI dovranno registrare sul sistema le giacenze di rifiuti secondo quanto registrato sul Registro di Carico e Scarico. Pagina 6 di 11
7 DISPOSITIVI ELETTRONICI E REQUISITI DEL SISTEMA Agli utenti del SISTRI vengono consegnati: Un dispositivo elettronico per l accesso in sicurezza dalla propria postazione al sistema, definito dispositivo USB, idoneo a consentire la trasmissione dei dati, a firmare elettronicamente le informazioni fornite e a memorizzarle sul dispositivo stesso. Ciascun dispositivo USB può contenere fino ad un massimo di tre certificati elettronici associati alle persone fisiche individuate durante la procedura di iscrizione come delegati per le procedure di gestione dei rifiuti. Tali certificati consentono l identificazione univoca delle persone fisiche delegate e la generazione delle loro firme elettroniche ai sensi dell art. 21 del D.lgs. 7 marzo 2005, n. 82. Ciascun dispositivo USB contiene: l identificativo utente (username), la password per l accesso al sistema, la password di sblocco del dispositivo (PIN) e il codice di sblocco personale (PUK); (per i trasporatori) Un dispositivo elettronico da installarsi su ciascun veicolo che trasporta rifiuti, con la funzione di monitorare il percorso effettuato dal medesimo, definito black box. La consegna e l installazione della black box avviene presso le officine autorizzate, il cui elenco è fornito contestualmente alla consegna del dispositivo USB e disponibile sul Portale SISTRI. Apparecchiature di sorveglianza per monitorare l ingresso e l uscita degli automezzi dagli impianti di discarica. (per gli impianti di incenerimento e coincenerimento e impianti di coincenerimento destinati esclusivamente al recupero energetico dei rifiuti) Sistema di videosorveglianza a supporto delle attivita di tracciamento dei rifiuti attuate dal SISTRI composto da sensori per il monitoraggio. Il sistema di videosorveglianza opera in maniera continuativa e consente l analisi e la raccolta dei dati di accesso agli impianti di gestione dei rifiuti. Il sistema permette l identificazione dei veicoli attraverso la lettura della targa mediante l impiego di telecamere opportunamente installate e di uno specifico software. Tali dati possono essere utilizzati per la verifica e il controllo delle informazioni inserite dagli utenti nel sistema SISTRI nelle varie fasi della movimentazione dei rifiuti. Il sistema di videosorveglianza e completamente gestito dalla centrale del SISTRI per Pagina 7 di 11
8 tutto quel che riguarda le attività di installazione e manutenzione e per la normale operatività non richiede alcun intervento da parte degli utenti. Il software SISTRI risiede interamente su server remoti accessibili solo tramite una connessione Internet. Per utilizzare il sistema SISTRI è necessario dotarsi di un Personal Computer dotato di porte USB, di una stampante e di connessione ad Internet. Per ulteriori informazioni si rimanda al Manuale Operativo del Sistema di tracciabilità dei Rifiuti SISTRI, scaricabile dal sito DESCRIZIONE E FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA Gli utenti del sistema SISTRI accedono al sistema inserendo nel pc dedicato il proprio dispositivo USB e fornendo il codice di identificazione PIN associato al dispositivo (contenuto nel tabulato presente nella busta insieme al dispositivo elettronico). Successivamente il sistema chiede di inserire l username e la password di identificazione dell utente, anch essi contenuti nel tabulato consegnato insieme al dispositivo. I trasportatori possiedono inoltre una black box per ciascun mezzo di trasporto, associata al dispositivo USB. Tale black box si attiva inserendo il dispositivo USB associato. Per ulteriori informazioni si rimanda al Manuale Operativo del Sistema di tracciabilità dei Rifiuti SISTRI, scaricabile dal sito PRODUTTORI DI RIFIUTI I produttori di rifiuti devono procedere alla compilazione delle schede Registro cronologico per ciascun carico di rifiuto prodotto, entro 10 giorni dalla produzione e comunque prima dell inizio della movimentazione del rifiuto. Pagina 8 di 11
9 Una volta concordato con il trasportatore il ritiro del suddetto rifiuto devono poi provvedere alla compilazione della scheda Area movimentazione SISTRI per tutti i carichi per i quali sia stata richiesta la movimentazione. Tale scheda deve essere compilata prima dell inizio della movimentazione del rifiuto e, nel caso di rifiuti pericolosi, almeno quattro ore prima della movimentazione del rifiuto Una volta ricevuta la conferma dell accettazione del carico presso l impianto di destinazione (l accettazione del rifiuto viene comunicata al produttore via mail generata automaticamente dal sistema il produttore deve provvedere alla compilazione della scheda di scarico del rifiuto entro 10 giorni dalla conferma. Per ulteriori informazioni si rimanda al Manuale Operativo del Sistema di tracciabilità dei Rifiuti SISTRI, scaricabile dal sito TRASPORTATORI L azienda di trasporto deve procedere alla compilazione della scheda Area movimentazione per i carichi per i quali è stato concordato il trasporto; tale scheda deve essere compilata prima dell inizio del trasporto nel caso di rifiuti non pericolosi, e almeno due ore prima del trasporto nel caso di rifiuti pericolosi. Il conducente, una volta giunto presso l impianto di produzione del rifiuto, inserisce il proprio dispositivo USB nel PC dedicato del produttore ed in seguito nel dispositivo black box installato sul mezzo di trasporto per registrare la presa in carico del rifiuto. Va ricordato che, durante il trasporto, i rifiuti sono accompagnati dalla copia cartacea della Scheda SISTRI Area Movimentazione stampata dal produttore/trasportatore al momento della presa in carico del rifiuto da parte del conducente (vedi paragrafo precedente). Una volta giunto presso l impianto di destinazione, nel caso il carico venga accettato, il conducente inserisce il dispositivo USB nel pc dedicato dell impianto di destinazione per registrare lo scarico del rifiuto dal registro cronologico del trasportatore ed il carico nel registro cronologico dell impianto di destinazione. Pagina 9 di 11
10 Per ulteriori informazioni si rimanda al Manuale Operativo del Sistema di tracciabilità dei Rifiuti SISTRI, scaricabile dal sito IMPIANTI DI GESTIONE RIFIUTI (SMALTIMENTO/RECUPERO) L impianto di gestione rifiuti (smaltimento//recupero), una volta accertata l accettabilità del carico in ingresso accede al sistema, apre la Scheda SISTRI Area Movimentazione relativa al carico in ingresso, imposta lo stato della spedizione su Accettato nella sezione di propria competenza e appone la propria firma elettronica. In questo modo il sistema: invia la comunicazione di accettazione al produttore (mail), sollevandolo da ogni responsabilità riguardante la corretta gestione dei rifiuti accettati dall impianto; effettua la registrazione di scarico dal Registro Cronologico del trasportatore; effettua la regist1razione di carico sul Registro Cronologico del gestore. Per ulteriori informazioni si rimanda al Manuale Operativo del Sistema di tracciabilità dei Rifiuti SISTRI, scaricabile dal sito Il supporto di StudioSMA nella gestione del sistema SISTRI si svilupperà secondo i seguenti step: Assistenza nell introduzione del sistema SISTRI presso l azienda/impianto; Assistenza nella gestione del sistema e nella compilazione delle schede previste dallo stesso; Redazione di una procedura di gestione dei rifiuto e/o aggiornamento delle procedure già esistenti; Aggiornamento del Piano di Monitoraggio dell azienda/impianto (se presente); Esecuzione di audit di verifica della corretta gestione del Sistema SISTRI. Pagina 10 di 11
11 Referenze relative al sistema SISTRI Clothing Company S.p.A. Il presente documento è proprietà esclusiva di StudioSMA e non può essere riprodotto in nessuna forma senza autorizzazione del proprietario. Il presente documento non rappresenta in nessun modo un riferimento Normativo e/o tecnico per quanti operino nel settore del monitoraggio delle emissioni. Pagina 11 di 11
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