La finanza locale. Grafico La composizione delle entrate provinciali. (anno 2006) Entrate derivanti da. accensioni di prestiti 11%

Transcript

1 La finanza locale 1. A partire dall introduzione dell Imposta Comunale sugli Immobili nel 1992, gli Enti Locali sono gradualmente passati da un sistema di finanza derivata ad un sistema basato principalmente sulle entrate proprie, siano esse di natura tributaria o extratributaria. A tale processo di acquisizione di indipendenza dalla finanza erariale hanno contribuito in modo decisivo due fattori: da un lato, la crescita del numero e della varietà degli strumenti impositivi utilizzabili dagli Enti Locali, dall altro, la riduzione progressiva dei trasferimenti erariali. La composizione delle entrate locali 2. Con riferimento ai dati 2006 (grafico 3.1), le entrate tributarie delle Province italiane incidono mediamente per il 34% sul totale delle entrate al netto delle partite di giro, mentre i trasferimenti correnti rappresentano il 28 %. Tali quote, tuttavia, sono notevolmente differenti per gli enti delle Regioni a statuto speciale dove i tributi incidono per il 30%, a fronte di una quota di risorse correnti trasferite del 37%. Le entrate extratributarie, inoltre, forniscono un gettito mediamente pari al 5% delle entrate totali. Le entrate in conto capitale rappresentano il 22% e le entrate derivanti dal ricorso al debito l 11%. Grafico La composizione delle entrate provinciali accensioni di prestiti 11% (anno 2006) alienazione, trasferimenti di capitali e da riscossioni di crediti 22% Entrate tributarie 34% Entrate extratributarie 5% contributi e trasferimenti correnti 28% Fonte: elaborazioni Regione - Direzione Risorse Finanziarie su dati ISTAT 3. Anche per i Comuni si registrano differenze tra enti che ricadono nel territorio delle Regioni a statuto speciale ed enti che ricadono invece nel territorio delle Regioni a statuto ordinario. Per quanto riguarda le entrate tributarie, per i primi l incidenza sul totale delle entrate al netto delle partite di giro è del 35%, mentre per i secondi tale quota è appena pari al 18%. I trasferimenti correnti, invece, rappresentano mediamente l 11% delle entrate complessive delle amministrazioni appartenenti alle Regioni a statuto ordinario, mentre incidono per il 37% nelle Regioni a statuto speciale. Inoltre, a livello medio nazionale, le entrate extratributarie comunali rappresentano il

2 14% delle entrate totali, mentre le entrate in conto capitale il 28% e le entrate da indebitamento l 11% (grafico 3.2). La composizione delle risorse comunali è strettamente correlata alle modifiche normative che intervengono sulla disciplina dei tributi locali. L abolizione dell ICI sulla prima casa deliberata con il D.L. 93/2008 determinerà una contrazione della quota di entrate tributarie a fronte di un ampliamento dei trasferimenti erariali. Grafico La composizione delle entrate comunali (anno 2006) accensioni di prestiti 11% alienazione, trasferimenti di capitali e da riscossioni di crediti 28% Entrate tributarie 32% Entrate extratributarie 14% Fonte: elaborazioni Regione - Direzione Risorse Finanziarie su dati ISTAT contributi e trasferimenti correnti 15% L autonomia finanziaria degli Enti Locali 4. Anche alla luce della L.Cost. 3/2001 che ha riformato il Titolo V della Costituzione, l autonomia finanziaria viene sempre più invocata quale presupposto indispensabile per il corretto funzionamento degli enti; inoltre, viene sempre più enfatizzato il profilo della responsabilità intesa come corollario e principale vantaggio del sistema autonomista, nell ottica di un controllo sociale diffuso finalizzato ad aumentare l efficienza degli enti rappresentativi. 5. Tuttavia, il livello dell autonomia finanziaria si presenta ancora notevolmente inferiore rispetto alle attese e caratterizzato da un evoluzione lenta e in buona parte affidata agli sviluppi della normativa ordinaria, scontando le difficoltà nell avvio del processo di federalismo fiscale. 6. Un primo indicatore utile a dare una rappresentazione del livello di indipendenza degli Enti Locali rispetto ai trasferimenti correnti è dato dall indice di autonomia finanziaria, calcolato come rapporto tra le entrate proprie (tributi e tariffe) ed il complesso delle entrate correnti. Le amministrazioni comunali presentano generalmente un livello di autonomia finanziaria superiore rispetto alle Province. Infatti, se i Comuni hanno progressivamente acquisito margini di manovra su alcune fonti proprie di entrata, per le Province questo non è avvenuto. 7. Per quanto riguarda le Province del, il valore medio di autonomia finanziaria calcolato su dati di bilancio consuntivo del 2006 risulta pari al 69%. Le amministrazioni provinciali del evidenziano un livello di autonomia finanziaria più elevato della media, pari al 60%, inferiore solo alla e al (Grafico 3.3). La manovrabilità effettiva delle entrate tributarie provinciali è del tutto ridotta.

3 8. Nel 2006 i Comuni del evidenziano livelli di autonomia finanziaria mediamente pari all 86%, a fronte di una media nazionale dell 81% (Grafico 3.4). 9. Alla definizione del livello di autonomia finanziaria concorrono principalmente i tributi. L incidenza delle entrate tributarie sulle entrate correnti (o autonomia tributaria) raggiunge in nel 2006 il 62% per le Province ed il 64% per i Comuni, quest ultimo il valore più elevato tra le regioni a statuto ordinario (Grafici 3.5 e 3.6). L altra faccia della medaglia: la dipendenza erariale degli Enti Locali 10. A complemento dell analisi sul livello di autonomia finanziaria, l indicatore di dipendenza erariale evidenzia il ruolo dei trasferimenti correnti rispetto al complesso delle risorse acquisite per la gestione ordinaria. 11. Le amministrazioni provinciali delle regioni a statuto ordinario presentano mediamente un livello di incidenza delle risorse trasferite pari al 40%; le Province del si attestano invece su un livello inferiore, pari al 31%, dopo il e la in cui gli enti provinciali hanno una quota di trasferimenti erariali inferiore al 30% (Grafico 3.7). 12. Sul fronte delle amministrazioni comunali, il livello di risorse trasferite in rapporto alle entrate correnti complessive ammonta mediamente al 19%. I Comuni veneti evidenziano invece un incidenza dei trasferimenti erariali sul totale delle risorse ordinarie pari al 14%, solo di poco superiore alla media di ed Emilia-, in cui gli enti comunali ricorrono alle entrate da trasferimenti statali per il 10% (Grafico 3.8). La pressione tributaria: quale capacità di reperire risorse in loco? 13. Tra gli indicatori di bilancio utilizzati per confrontare le caratteristiche e le scelte delle amministrazioni locali, l indice di pressione tributaria è sicuramente il più diffuso perché di immediata intuizione; si ottiene dal rapporto tra le entrate tributarie, eventualmente escludendo la compartecipazione all Irpef, e la popolazione residente. 14. A tale proposito è opportuno richiamare i limiti connessi all utilizzo degli abitanti come denominatore del rapporto: la popolazione residente può, infatti, non costituire una buona approssimazione dell effettivo bacino di utenza destinatario dei servizi delle amministrazioni comunali. Si pensi, ad esempio, alla situazione di un Comune metropolitano caratterizzato da una forte presenza di pendolari e persone che vivono all interno dei confini amministrativi senza però essere residenti, oppure un Comune a forte vocazione turistica o interessato dalla presenza di un importante polo fieristico, oppure ancora un Comune montano dove siano presenti numerose seconde case, e via dicendo. Inoltre, con specifico riferimento al gettito tributario, si pone il problema che il relativo prelievo grava in larga parte sul patrimonio immobiliare e non sulla popolazione in sé. Ne deriva pertanto che il carico tributario per abitante residente può risultare in certi Comuni largamente sovrastimato rispetto al reale, e di questo occorre tener conto nelle analisi comparative. 15. Tenendo in considerazione i limiti appena evidenziati, il livello medio di pressione tributaria esercitata dalle Province venete ammonta a 86 euro per residente nel 2006, di poco inferiore alla media calcolata per il complesso degli enti delle regioni a statuto ordinario (Grafico 3.9). 16. Molto più elevato è invece il prelievo tributario pro capite delle amministrazioni comunali; nel 2006 la pressione tributaria media dei Comuni delle regioni a statuto ordinario ammonta a 477 euro per residente, mentre gli enti del esercitano un carico tributario per abitante di poco superiore e pari a 480 euro (Grafico 3.10).

4 La composizione delle spese 17. Sul fronte dell impiego delle risorse acquisite dalle amministrazioni provinciali, i dati relativi al 2006 evidenziano per gli enti che ricadono nel territorio delle Regioni a statuto ordinario un incidenza media del 57% per le spese correnti; le spese in conto capitale assorbono il 38% e le spese per rimborso di prestiti il 5%. Le Province appartenenti alle Regioni a statuto speciale, invece, hanno mediamente una maggiore quota di spese correnti (64%), a fronte di spese in conto capitale e per rimborso di prestiti che incidono in misura minore, rispettivamente pari al 33% e al 3%. 18. Per quanto riguarda i Comuni, a livello medio nazionale le spese correnti incidono per il 56%, mentre le spese in conto capitale per il 37% e le spese per rimborso di prestiti per l 8%. Rispetto alla media delle amministrazioni appartenenti alle Regioni a statuto ordinario, le spese correnti degli enti che ricadono nel territorio delle Regioni a statuto speciale presentano un incidenza mediamente superiore (60% a fronte del 56%), mentre le spese in conto capitale assorbono meno risorse (27% a fronte del 37%). La destinazione delle spese: un quadro ampiamente differenziato 19. Con riferimento ai valori pro capite per categoria di spesa, le Province italiane impegnano mediamente 41 euro per le attività istituzionali, 41 euro per i servizi alla persona, 14 euro per gli interventi finalizzati allo sviluppo economico e 44 euro per i servizi di gestione del territorio (Grafico 3.11). Tuttavia, confrontando gli enti per Regione di appartenenza, emergono rilevanti differenze. Le amministrazioni provinciali delle Regioni a statuto speciale spendono mediamente di più per i servizi istituzionali (43 euro pro capite), mentre quelle delle Regioni a statuto ordinario impegnano maggiori risorse per le altre funzioni di spesa. Le Province del destinano un ammontare pro capite relativamente più elevato rispetto alla media nazionale per gli interventi legati al territorio (52 euro pro capite). 20. Le amministrazioni comunali, invece, spendono a livello medio nazionale 315 euro pro capite per le attività istituzionali, 247 euro per i servizi alla persona, 23 euro per lo sviluppo economico e 207 euro per il territorio (Grafico 3.12). Il confronto tra enti di Regioni a statuto ordinario ed enti di Regioni a statuto speciale fa emergere forti differenze per ciascuna categoria di spesa. I Comuni del si caratterizzano per livelli pro capite di spesa mediamente inferiori sia alla media nazionale che alla media delle, per tutte le tipologie di intervento ad eccezione dei servizi finalizzati allo sviluppo economico.

5 GRAFICO 3.3. GRADO DI AUTONOMIA FINANZIARIA DELLE PROVINCE (%): DISTRIBUZIONE REGIONALE ANNO % 73% 69% 66% 62% 62% 60% 57% 56% 54% 54% 50% 49% 49% 43% 30% Emilia Totale GRAFICO 3.4. GRADO DI AUTONOMIA FINANZIARIA DEI COMUNI (%): DISTRIBUZIONE REGIONALE ANNO % 90% 86% 86% 85% 84% 82% 81% 81% 79% 73% 69% 64% 62% 60% 55% Emilia Totale

6 GRAFICO 3.5. GRADO DI AUTONOMIA TRIBUTARIA DELLE PROVINCE (%): DISTRIBUZIONE REGIONALE ANNO % 62% 62% 62% 56% 54% 53% 49% 49% 48% 46% 46% 45% 43% 37% 27% Emilia Totale GRAFICO 3.6. GRADO DI AUTONOMIA TRIBUTARIA DEI COMUNI (%): DISTRIBUZIONE REGIONALE ANNO % 63% 63% 62% 61% 59% 58% 58% 57% 57% 53% 53% 46% 45% 40% 39% Emilia Totale

7 GRAFICO 3.7. GRADO DI DIPENDENZA ERARIALE DELLE PROVINCE (%): DISTRIBUZIONE REGIONALE ANNO % 57% % 27% 31% 34% 38% 38% 40% 43% 44% 46% 46% 50% 51% 51% Emilia Totale GRAFICO 3.8. GRADO DI DIPENDENZA ERARIALE DEI COMUNI (%): DISTRIBUZIONE REGIONALE ANNO % 36% 38% 40% 31% 27% 14% 14% 15% 16% 18% 19% 19% 21% 10% 10% Emilia Totale

8 GRAFICO 3.9. PRESSIONE TRIBUTARIA DELLE PROVINCE (valori pro capite in euro): DISTRIBUZIONE REGIONALE ANNO Totale Emilia GRAFICO PRESSIONE TRIBUTARIA DEI COMUNI (valori pro capite in euro): DISTRIBUZIONE REGIONALE ANNO Molise Totale Emilia

9 Grafico Spese provinciali - anno valori pro capite (euro) Attività istituzionali Servizi alla persona Emilia Emilia Sviluppo economico Territorio Emilia Emilia

10 Grafico Spese comunali - anno valori pro capite (euro) Attività istituzionali Servizi alla persona Trentino Alto Adige Trentino Alto Adige Emilia Emilia Sviluppo economico Territorio 78 Trentino Alto Adige 292 Trentino Alto Adige Emilia Emilia