Provincia di Asti Normativa AUA per le autorizzazioni allo scarico
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- Ida Cavallaro
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1 Provincia di Asti Normativa AUA per le autorizzazioni allo scarico Dott. Marco Bertolino Dott.ssa Valentina Cerigo
2 Definizione di scarico Qualsiasi immissione di acque reflue in acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo e in rete fognaria, indipendentemente dalla loro natura inquinante, anche sottoposte a preventivo trattamento di depurazione (art. 74 del D.Lgs. n. 152/2006)
3 Definizione di scarico Le acque reflue residue provenienti dai cicli produttivi, riutilizzate agronomicamente, non costituiscono scarico. Possono essere stoccate in vasche a tenuta ed utilizzate agronomicamente, previa comunicazione al Settore Agricoltura della Regione Piemonte (D.P.G.R. 29 ottobre 2007 n.10/r)
4 Esclusioni utilizzo agronomico Per il settore vitivinicolo, NON si possono spargere sui terreni le acque derivanti da processi enologici speciali come ferrocianurazione e desolforazione dei mosti muti, produzione di mosti concentrati e mosti concentrati rettificati Regione Piemonte - Servizio Agricoltura - Asti Piazza San Martino - Tel:
5 Stoccaggio degli scarichi Qualora si intenda procedere allo stoccaggio delle acque reflue di scarico in attesa di smaltimento successivo, le stesse assumeranno connotazione di rifiuto (Parte IV del D.Lgs. n. 152/2006)
6 Stoccaggio degli scarichi Il deposito temporaneo dei rifiuti consiste nel raggruppamento dei rifiuti effettuato nel luogo in cui gli stessi sono prodotti Per gli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del Codice Civile, presso il sito che sia nella disponibilità giuridica della cooperativa agricola di cui gli stessi sono soci (D.Lgs. 152/2006, art. 184, lett. bb)
7 Stoccaggio degli scarichi I rifiuti devono essere depositati nel rispetto delle norme tecniche che regolano lo stoccaggio e l'imballaggio dei rifiuti e devono essere avviati a recupero o smaltimento: - con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantità in deposito; - quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 30 m 3 (di cui al massimo 10 m 3 di rifiuti pericolosi) Il deposito temporaneo non può avere durata superiore ad un anno
8 Autorizzazione allo scarico Tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati (Art. 124 del D.Lgs. n. 152/2006)
9 Competenze Tutti gli scarichi derivanti da aziende agricole che svolgono attività vitivinicola ricadono tra gli scarichi di tipo produttivo e sono di competenza Provinciale (Art. 2, comma 2, Legge Regionale n. 48/1993)
10 Recapito dello scarico Rete fognaria Acque superficiali Suolo / primi strati del sottosuolo
11 Scarico in rete fognaria Domestico Assimilato ai domestici Industriale
12 Scarico in rete fognaria - Domestico, quando derivante dai servizi igienici aziendali - Assimilato ai domestici, quando l azienda vitivinicola produce non più di m 3 /anno di acque reflue (D.P.R. n. 227/2011 All. A)
13 Scarico in rete fognaria Qualora la distanza tra l azienda e la rete fognaria fosse inferiore a 100 m, è obbligatorio l allacciamento Si precisa che queste due tipologie di scarico non sono oggetto di AUA, ma di mera approvazione da parte del Gestore del SII (Art. 124, comma 4 del D.Lgs. n. 152/2006)
14 Scarico in rete fognaria Industriale quando lo scarico proveniente dalle attività produttive non può essere assimilato ai domestici, per portata e qualità In questo caso lo scarico è oggetto di AUA ed è subordinato al parere tecnico del Gestore del SII
15 Scarico su matrice ambientale - Domestico, quando derivante dai servizi igienici aziendali - Assimilato ai domestici per qualità dello scarico e, comunque, quando la materia prima lavorata dall azienda agricola proviene per almeno i 2/3 dall'attività di coltivazione dei fondi di cui ha disponibilità (Art. 14, comma 4, lett. b) della L.R. 13/90)
16 Scarico su matrice ambientale Industriale, quando lo scarico proveniente dalle attività produttive non può essere assimilato ai domestici, per portata e qualità
17 Scarico su matrice ambientale In tutti i casi lo scarico è oggetto di AUA e la Provincia si avvale del parere tecnico di A.R.P.A. - Piemonte
18 Scarico in acque superficiali Gli scarichi devono avvenire nel rispetto dei limiti previsti in Tab. 3 del D.Lgs. n. 152/2006 e delle ulteriori prescrizioni indicate in autorizzazione (Art. 101 comma 2 del D.Lgs. n. 152/2006)
19 Scarico su suolo Lo scarico su suolo è vietato, a meno che non sia accertata l'impossibilità tecnica a recapitare in corpi idrici superficiali In questo caso è necessario rispettare i limiti di cui alla Tabella 4 dell'all. 5 al D.Lgs. n. 152/2006 (Art. 103, comma 1, del D.Lgs. n. 152/2006)
20 Scarico su suolo Si configura uno scarico su suolo anche qualora il recettore dello scarico sia: - un fosso colatore - un corpo idrico con portata naturale nulla per più di 120 giorni all anno (All. 1, comma 4.2 della D.G.R. n /2015)
21 Scarico nei primi strati del sottosuolo Si tratta dei cosiddetti sistemi di subirrigazione, in cui, dopo un trattamento primario le acque reflue vengono immesse nel terreno in cui subiscono una biodegradazione
22 Scarico nei primi strati del sottosuolo In questi casi non è possibile imporre limiti, ma viene richiesta una preventiva relazione geologica e vengono impartite prescrizioni realizzative vincolanti (dimensionamento della trincea disperdente, utilizzo di materiali a tecnologie compatibili, ecc.)
23 Sanzioni per scarichi domestici e/o assimilabili - Chiunque superi i valori limite indicati in autorizzazione è punito con la sanzione amministrativa da a Chiunque effettui scarichi senza autorizzazione è punito con la sanzione amministrativa da a Chiunque effettui uno scarico senza osservare le prescrizioni è punito con la sanzione amministrativa da a (Art. 133 del D.Lgs. n. 152/2006)
24 Sanzioni per scarichi industriali - Chiunque effettui scarichi senza autorizzazione è punito con l'arresto da due mesi a due anni o con l'ammenda da a Se sono presenti sostanze pericolose la pena è dell'arresto da tre mesi a tre anni - Chiunque effettui uno scarico senza osservare le prescrizioni è punito con l'arresto fino a due anni (Art. 137 del D.Lgs. n. 152/2006)
25 Sanzioni per scarichi industriali - Chiunque superi i valori limite indicati in autorizzazione è punito con l'arresto fino a due anni e con l'ammenda da a Se sono superati i limiti di sostanze pericolose, si applica l'arresto da sei mesi a tre anni e l'ammenda da a (Art. 137 del D.Lgs. n. 152/2006)
26 A.U.A. L A.U.A. - Autorizzazione Unica Ambientale è un provvedimento, rilasciato dal SUAP, che accorpa i seguenti titoli autorizzativi: - scarichi di acque reflue - utilizzazione agronomica degli effluenti - emissioni in atmosfera - valutazione di impatto acustico - utilizzo dei fanghi di depurazione in agricoltura - recupero e smaltimento di rifiuti non pericolosi (comunicazione) (D.P.R. n. 59/2013)
27 Ha una durata di 15 anni A.U.A. Anche in presenza di un solo titolo autorizzativo, occorre presentare Istanza di AUA Deve essere rilasciata nel termine di 90/120 giorni Può essere revocata in caso di inadempienze o di mancato rispetto delle prescrizioni Il rinnovo deve essere presentato 6 mesi prima della scadenza
28 Procedimento autorizzativo L Istanza di A.U.A. (rilascio, modifica o rinnovo) deve essere presentata tramite la piattaforma regionale al sito che la invia al SUAP territorialmente competente (D.P.R. n. 59/2013 Regolamento 5/R del 06/07/2015)
29 Grazie per l attenzione Provincia di Asti Servizio Ambiente
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