PROVINCIA DI IMPERIA Ambito Territoriale Ottimale

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1 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 1/62 PROVINCIA DI IMPERIA Ambito Territoriale Ottimale Aggiornamento del Piano d Ambito dell ATO Idrico di Imperia Relazione (Parte Seconda) Giugno 2012

2 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 2/62 INDICE 1 LA PIANIFICAZIONE DEGLI INVESTIMENTI A 30 ANNI Introduzione I criteri e la metodologia del Piano GLI INTERVENTI PROPOSTI DALLE GESTIONI ESISTENTI I contenuti dei progetti Acquedotto Fognatura Depurazione GLI INTERVENTI INTEGRATIVI PROPOSTI DALL AATO FABBISOGNO COMPLESSIVO DI INVESTIMENTI NEI 30 ANNI MODELLO GESTIONALE ED ORGANIZZATIVO Generalità Il dimensionamento aziendale L organizzazione territoriale Sede centrale Centri operativi Sportelli al pubblico PIANIFICAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA Introduzione Costi regolati Approvvigionamenti di acqua all ingrosso interambito Costi modellati Costi esogeni Investimenti effettuati dagli Enti Locali Investimenti effettuati dalle società di servizio pubblico locale Pianificazione dei nuovi investimenti Tariffa media ponderata delle gestioni preesistenti (TMPP) Previsione dei volumi d acqua forniti all utenza Previsione del ricavo regolato Conto economico e stato patrimoniale prospettici ANALISI DELLE VARIABILI ECONOMICHE PER SOTTO AREE Introduzione... 55

3 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 3/ Caratteristiche del servizio per aree gestionali Profili economici per sotto area Scenari tariffari per sotto area INDICE DELLE TABELLE Tabella 1 - Investimenti programmati nei 30 anni (Euro) Tabella 2 Ipotesi di attribuzione di funzioni ed attività alle aree organizzative aziendali Tabella 3 Dimensionamento degli addetti con attribuzione per area organizzativa Tabella 4 Numero minimo di ore settimanali di apertura degli sportelli Tabella 5 Composizione % delle voci di spesa Tabella 6 Sviluppo dei costi operativi (Mgl/ ) Tabella 7 Costi di gestione da ricognizione (Mgl/ ) Tabella 8 Costi di riferimento ante e post pianificazione (Mgl/ ) Tabella 9 Debito pregresso degli EELL per area gestionale (Mgl/, anno 2008). 34 Tabella 10 Aspetti patrimoniali e finanziari delle gestioni industriali al netto dei contributi pubblici (Mgl/, anno 2008) Tabella 11 Fabbisogno di investimenti (Mgl/ ) Tabella 12 Sviluppo degli investimenti annui (Mgl/ ) Tabella 13 Aliquote di ammortamento per categoria di cespite (D.M. 31/12/88) 38 Tabella 14 TMPP al 2008 (Mgl/ ; Mgl/mc; /mc) Tabella 15 Sviluppo tariffario ( /mc) Tabella 16 Composizione della TRM per voce di costo ( /mc) Tabella 17 Conto economico prospettico del gestore unico (Mgl/ ) Tabella 18 Stato patrimoniale prospettico (Mgl/ ) Tabella 19 Flussi di cassa previsionali (Mgl/ ) Tabella 20 incidenza popolazione fluttuante per tipologia di gestione Tabella 21 Ricavo obiettivo e spesa media per utenza tipo Tabella 22 Simulazione di articolazione tariffaria per tipologia di gestione e per categoria di utenza APPENDICE (Elenco Interventi Gestori) APPENDICE (Elenco Interventi AATO)

4 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 4/62 1 La pianificazione degli investimenti a 30 anni 1.1 Introduzione Il presente capitolo fa seguito alle attività di ricognizione e pianificazione descritte nella Relazione - Parte Prima, e si propone di fornire una valutazione delle risorse economiche che dovranno essere impegnate nell arco dei prossimi 30 anni per assicurare la continuità di erogazione dei servizi del ciclo idrico nell ATO di Imperia. Si ricorda come già l art.11, comma 3 della L.36/94 a seguito della ricognizione delle opere di adduzione, di distribuzione, di fognatura e depurazione esistenti, individuava il programma degli interventi, accompagnato dal piano finanziario e dal connesso modello gestionale ed organizzativo come contenuti essenziali per la predisposizione del Piano d Ambito. Una prima elaborazione del Piano di ambito di Imperia risale all inizio degli anni Nel frattempo il Dlgs. 152/06 è intervenuto puntualizzando che all interno del Piano, il programma degli interventi deve riguardare le opere di manutenzione straordinaria e le nuove opere da realizzare, compresi gli interventi di adeguamento di infrastrutture già esistenti, necessarie al raggiungimento almeno dei livelli minimi di servizio, nonché al soddisfacimento della complessiva domanda dell'utenza. Nel corso del 2009 l AATO di Imperia all'interno dell'aggiornamento del Piano di Ambito, essendo note le lacune che ancora erano presenti nel quadro informativo del sistema idrico locale, ha inteso avviare una nuova fase di ricognizione dei dati tecnici ed economici e delle proposte di intervento. Ai Gestori è stato chiesto di collegare i progetti che venivano avanzati alla risoluzione di specifiche criticità, essendo queste definite come le circostanze di carattere particolare o generale, impiantistiche ed infrastrutturali che se non oggetto di appropriati interventi tecnici ed organizzativi, portano il sistema nel suo complesso ad almeno una delle seguenti condizioni: - disattendimento diretto od indiretto dei livelli di servizio previsti dalle normative o dalle disposizioni locali; - impossibilità di mantenere inalterato nel tempo uno o più livelli di servizio raggiunti. La valutazione del fabbisogno di interventi avviene attraverso cinque categorie di criticità: A. Potenziale pericolo per la Salute Pubblica; B. Danno progressivo e permanente per l Ambiente con depauperamento della risorsa ambientale; C. Inadeguatezza generica dei Livelli di servizio; D. Danni a persone o cose; E. Sofferenza gestionale-organizzativa. Ciascuna categoria di criticità è ulteriormente specificata secondo 23 classi. A partire dallo schema proposto, che è stato utilizzato anche in altri ATO nazionali, è possibile per via informatica trattare le informazioni acquisite dalla ricognizione dei progetti avanzati ed attraverso apposite queries individuare le criticità del

5 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 5/62 servizio, ottenendosi a seconda delle interrogazioni poste, la lista dei cespiti che non soddisfano i requisiti minimi del servizio, la loro disaggregazione sul territorio, ed ulteriori altre elaborazioni. Allo stato esistono dunque le condizioni tecniche perché nell Ambito di Imperia sia possibile agire con una programmazione degli investimenti che consenta di aumentare la loro efficacia nel tempo e limitare i costi per gli utenti: perché questo percorso si compia, è tuttavia necessario che si completi il processo di riorganizzazione e gestione dei servizi. 1.2 I criteri e la metodologia del Piano La pianificazione degli investimenti nel lungo periodo sconta solitamente una serie di difficoltà che sono in larga parte da collegare alla mancata applicazione al settore idrico delle pratiche dell asset management, attraverso le quali sarebbe possibile garantire nel tempo la conservazione e la buona gestione delle infrastrutture pubbliche esistenti. Ricordiamo che una buona gestione degli asset è anche la condizione per assicurare una equa ripartizione degli oneri connessi al mantenimento delle opere tra le diverse generazioni, e dunque un obbligo sociale, oltre che alla base di una corretta programmazione degli investimenti su un arco temporale di medio-lungo periodo. Perché si consolidi questo obiettivo è necessario che delle gestioni, cui è affidata la conduzione di reti ed impianti nonché il loro mantenimento nel tempo, sia possibile conoscere e valutare : - che i servizi forniti siano stati coperti con i proventi di competenza dello stesso periodo; - che la gestione finanziaria sia coerente con il budget approvato; - i risultati ottenuti e il grado di efficienza raggiunto; - lo stato del patrimonio con riferimento alla posizione finanziaria, alle attività pluriennali, agli impegni, ai rischi,. Questi principi sono alla base dell impianto contabile degli Stati Federali e delle Amministrazioni Locali negli Stati Uniti; Il Governmental Accounting Standard Board (GASB Statement 34) che stabilisce le tecniche di rilevazione contabile e di reporting. Ricordiamo tra gli obblighi previsti: - l Inventario aggiornato delle infrastrutture; - valutazione su base campionaria delle condizioni strutturali delle infrastrutture, registrazione dei risultati, riepilogo almeno una volta nell arco di un triennio; - stima, su base annuale, delle somme necessarie per preservare e mantenere la funzionalità delle infrastrutture a livelli prefissati. Come si può vedere si tratta di obblighi verso i quali, faticosamente ma necessariamente, anche il nostro Paese sta convergendo con le normative più recenti che indirizzano gli atti e gli impegni dei Gestori nel settore dei servizi idrici.

6 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 6/62 Si ricorda che le infrastrutture dell acqua sono tra quelle che richiedono le maggiori intensità di capitale; studi dell EPA hanno dimostrato che le aziende che gestiscono questi servizi, richiedono un impegno di capitale da due a quattro volte maggiore che le aziende del gas e dell energia elettrica. Dal momento che le aziende che operano nel ciclo idrico dispongono di asset la cui realizzazione risale al secolo scorso, è in prospettiva rilevante il fabbisogno di manutenzioni e rinnovi che queste aziende dovranno sostenere. La diffusione raggiunta dall utilizzo degli strumenti informatici, l estensione delle conoscenze tecniche, l organizzazione più attenta delle aziende, rendono possibile la costruzione di un percorso che consentirà di pianificare gli investimenti nel tempo e raggiungere la maggiore efficacia nel ciclo di vita delle opere. La Figura che segue mostra con buona evidenza come sia possibile estendere la vita utile di un opera assicurandone una buona funzionalità, con l utilizzo di manutenzioni programmate anziché attendere il decadimento naturale della sua performance. Questo approccio si ritiene debba essere considerato con sempre maggiore attenzione per la costruzione dei programmi di medio e lungo periodo. Nella proposta di seguito rappresentata, l ATO di Imperia intende assumere i principi sopra accennati come parte integrante del modello di pianificazione, a partire dalle attività svolte durante la ricognizione sullo stato degli impianti e delle gestioni. L arco temporale entro il quale vengono a collocarsi gli interventi di Piano è relativo ad un orizzonte di 30 anni: la pianificazione come illustrato nei successivi paragrafi, ha inteso affrontare la riabilitazione delle Opere Esistenti di cui sia in atto o prevedibile il decadimento qualitativo, e la realizzazione di Nuove Opere con l obiettivo di risolvere gli aspetti di criticità evidenziati a carico dei vari segmenti del servizio. Ricordiamo che nei processi di pianificazione su scala di ambito, una delle difficoltà che più di sovente si incontra è da collegarsi al corretto dimensionamento degli oneri delle manutenzioni sui cespiti esistenti. Mentre infatti sono relativamente collaudate le procedure che portano a costruire una lista degli interventi urgenti, assai raramente si è nella condizione di disporre dei fabbisogni nel tempo per il mantenimento delle opere esistenti. Per sopperire a tali possibili manchevolezze, reti ed impianti censiti nella ricognizione e classificati nel Data-Base in possesso dell ATO sono stati riconsiderati a partire dalle principali tipologie di cespiti: opere di captazione,

7 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 7/62 adduttrici, impianti di potabilizzazione, serbatoi, pompaggi, reti di distribuzione, reti di fognatura e collettamento, stazioni di sollevamento, impianti di depurazione, scarichi a mare: - di tali cespiti è stata definita la vita utile residua, facendo riferimento in prima istanza alle informazioni relative all età e allo stato di conservazione; - si è provveduto quindi a valutare i costi di ricostruzione delle opere che dovranno essere rinnovate nell arco del periodo di pianificazione (30 anni); - il valore di tali interventi è stato determinato con l impiego di curve di costo (per tipologia di opera) applicate sui principali parametri dimensionali delle opere. Per adeguare i livelli di servizio alle normative e agli obiettivi richiesti dalle Amministrazioni, il Piano ha considerato oltre al mantenimento degli asset nel tempo, anche la costruzione di Nuove Opere che andranno a sanare criticità e lacune evidenziate a livello locale. In questo contesto sono state esaminate le proposte avanzate da Comuni ed Aziende all interno del percorso di aggiornamento del presente Piano. In una prospettiva che sicuramente è di lungo periodo, l Autorità di Ambito ha inteso inoltre collocare alcuni interventi di tipo strategico, che per la dimensione degli investimenti e dei tempi necessari, richiederanno comunque di essere avviati nel loro percorso realizzativo all interno della durata del Piano. Questi interventi riguardano: - la riorganizzazione logistica dei depuratori con l obiettivo di giungere a tre piattaforme depurative lungo la costa (Imperia, Sanremo e Ventimiglia); - l estensione della condotta del Roja fino ad Albenga; - la costruzione di un bacino artificiale presso il Ponte di Loreto. 2 Gli interventi proposti dalle gestioni esistenti 2.1 I contenuti dei progetti L attività di pianificazione condotta nell'aggiornamento del piano, con la ricognizione delle proposte avanzate dalle gestioni esistenti, ha consentito di realizzare una banca progetti, che si è andata completando con la successiva analisi ed omogeneizzazione degli interventi che il territorio proponeva per la risoluzione delle criticità esistenti. Da queste premesse trae origine la base del Piano, che individua per segmento del servizio e a livello locale i fabbisogni relativi agli investimenti per Nuove Opere, che al momento non esistono e che sono chiamate a coprire livelli di servizio non ancora soddisfatti. Poiché le proposte di intervento avanzate dagli attuali gestori contengono di sovente un mix di azioni che riguardano la realizzazione di nuove opere ma anche l efficientamento dell esistente, è stato necessario effettuare gli opportuni incroci e collegamenti con quanto previsto per il Mantenimento e la Riabilitazione delle opere esistenti secondo il procedimento più sopra illustrato: l obiettivo era quello di evitare che metodologie diverse di stima dei bisogni potessero generare una duplicazione dei costi.

8 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 8/62 Le opere più significative che vengono proposte per l acquedotto di massima comprendono: - realizzazione di nuove captazioni e di condotte di adduzione verso i centri abitati; - ricerca di alternative alla fornitura dal Roja per l'approvvigionamento; - potenziamento delle volumetrie di compenso dei serbatoi; - interconnessione delle reti. Gli investimenti destinati alla raccolta e smaltimento delle acque reflue prevedono : - il completamento delle reti negli agglomerati sprovvisti e la separazione per alcuni tratti delle reti esistenti; - la costruzione di nuovi collettori di collegamento ai depuratori consortili; - aumento della capacità impiantistica, con opere di piccola taglia ma anche con l entrata a regime della nuova piattaforma depurativa di Imperia; - dismissione e bonifica di impianti a seguito di collettamento sui nuovi poli depurativi. Si riassumono di seguito le caratteristiche degli interventi di maggiore importo e complessità, mentre si rimanda all Appendice per la completa elencazione di quanto è stato presentato dai diversi Gestori e che risultava eligibile ai fini della pianificazione d Ambito. 2.2 Acquedotto Complessivamente sono state consegnate dai soggetti gestori 246 schede progetto, per un ammontare complessivo di investimenti di Euro. Di questo importo si può stimare che Euro (55,2%) siano destinati alla realizzazione di nuove opere sul territorio, e Euro (44,8%) vadano a coprire esigenze di mantenimento delle opere esistenti. Le Aziende che operano attualmente sul territorio Imperiese hanno mostrato in genere una maggiore capacità di lettura dei bisogni di breve e di lungo periodo, con una articolazione di interventi che colgono le diverse necessità insite nelle fasi di approvvigionamento, adduzione, distribuzione della risorsa, e nella continuità di erogazione del servizio. L ammontare dei progetti presentati dalle sole Aziende è di circa di Euro, con approfondimenti di particolare rilievo per AMAIE ed AMAT. Da ARCALGAS non si sono ricevute indicazioni specifiche sui Comuni gestiti, salvo che il Comune di Riva Ligure ha rappresentato con una propria scheda l esigenza di un miglioramento del servizio per le abitazioni isolate. I fabbisogni di mantenimento nel lungo periodo sono stati integrati dalla pianificazione di ambito attraverso l analisi delle infrastrutture esistenti. ACQUEDOTTO DI SAVONA ha presentato schede progetto per un importo totale di Euro; secondo la tipologia di cespite, l importo è ripartito in: - condutture Euro - serbatoi Euro - pompaggi Euro

9 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 9/62 La incidenza delle Nuove Opere è valutabile in Euro (37,5%), mentre il Mantenimento delle Opere esistenti è stimato in Euro (62,5%). Da segnalare tra le nuove opere il collegamento di Camporosso all acquedotto del Roja, unitamente agli interventi di sostituzione/manutenzione straordinaria di cespiti esistenti nei Comuni in gestione. La verifica svolta sui cespiti esistenti circa i fabbisogni di mantenimento ed i successivi colloqui con l Azienda hanno meglio collocato quanto proposto su un orizzonte di breve-medio periodo. Nell arco dei 30 anni del piano si sono pertanto incrementati ulteriormente i fabbisogni per la sostituzione ed il rinnovo delle opere esistenti fino a considerare un importo di Euro/anno. AIGA ha presentato schede progetto nel segmento acquedottistico per un importo totale di Euro; la ripartizione per tipologia di cespite comprende: - condutture Euro - serbatoi Euro La incidenza delle Nuove Opere è stimata in Euro (58,8%), mentre il Mantenimento delle Opere esistenti è relativo a Euro (41,2%). Da segnalare tra le nuove opere la realizzazione di due serbatoi di accumulo per l'aumento delle scorte idriche e la riduzione dei consumi energetici ed il collegamento alla condotta del Roja (AMAIE Spa) per la fornitura e potenziamento della rete cittadina nell'area del costruendo porto turistico e della città medievale. Il progetto relativo all incremento delle capacità di accumulo gode di un finanziamento regionale di Euro e dovrebbe essere completato nel Tra gli interventi strategici si segnala anche lo spostamento della condotta adduttrice principale lungo la sponda sinistra del letto del fiume Roja con abbandono della vecchia linea. Altri interventi riguardano la sostituzione e l ammodernamento di tratte di acquedotto ammalorate. AMAIE ha presentato schede progetto per un importo totale di Euro; secondo la tipologia di cespite, l importo è ripartito in: - condutture Euro - serbatoi Euro - opere idrauliche fisse Euro - telecontrollo, software, macchine ufficio, apparecchi misura Euro La incidenza delle Nuove Opere è valutata in Euro (42,8%), mentre il Mantenimento delle Opere esistenti è stimato in Euro (57,2%). La verifica svolta sui cespiti esistenti circa i fabbisogni di mantenimento ed i colloqui con l Azienda, consentono di affermare che quanto proposto è in grado di soddisfare le esigenze di investimento nell arco dei 30 anni del piano, e pertanto non si è ritenuto di dover oltre intervenire sui fabbisogni avanzati per il territorio in gestione. Il programma abbraccia in maniera diffusa le varie tipologie di cespiti. Da segnalare tra le nuove opere il potenziamento della rete di distribuzione con incremento dei volumi di compenso e il collegamento tra serbatoi esistenti.

10 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 10/62 Particolare attenzione viene dedicata inoltre allo sviluppo della informatizzazione aziendale attraverso la realizzazione del sistema GIS, l aggiornamento di hardware e software, la estensione del telecontrollo e automatizzazione delle centrali e delle reti di adduzione e distribuzione. Rilevante è l impegno anche per il mantenimento delle opere esistenti. In primo piano viene posto il potenziamento e rifacimento della rete distributiva, con l obiettivo dichiarato di coprire circa 5 Km/anno di rete, ma ugualmente impegnativo è il programma che coinvolge l adduzione, con il rifacimento e sostituzione di tratte di condotta, protezione catodica, ripristino pozzetti, modifiche di opere idrauliche di manovra. Preme anche segnalare l intervento straordinario sulla diga di Tenarda, con svasamento diga, rifacimento del paramento deteriorato, impermeabilizzazioni del paramento, lavori edili per la conservazione di opere civili. Infine, si evidenzia il capitolo assai importante per la funzionalità del sistema che comprende la manutenzione e sostituzione di elettropompe, camere di manovra, rinnovo in genere della impiantistica elettromeccanica della centrale di Roverino, e lavori edili per la conservazione delle opere civili. AMAT ha presentato nel segmento acquedottistico, schede progetto per un importo totale di Euro; l insieme delle schede presentate abbracciano opere che interessano il territorio di Imperia e quello dei Comuni di Diano Arentino, Diano San Pietro e Pontedassio. L esame del programma complessivo di AMAT consente di ripartire gli importi dei singoli progetti secondo le seguenti voci: - condutture Euro - costruzioni leggere Euro - opere idrauliche fisse Euro - opere elettromeccaniche Euro - impianti generici Euro - altre opere Euro La incidenza delle Nuove Opere è valutata in Euro (72,9%), mentre il Mantenimento delle Opere esistenti è stimato in Euro (27,1%). All interno delle schede presentate, di assoluto rilievo è il progetto Tanarello per il ravvenamento delle falde idriche e produzione di energia elettrica, stimato in Euro. Si tratta di un intervento strategico per l Azienda, ed il cui significato tecnico ed economico travalicano il territorio Imperiese, coinvolgendo l adiacente comprensorio di Albenga. Le motivazioni che sono alla base del progetto si individuano nelle criticità che sono proprie dell area, e che hanno richiesto in periodi successivi la realizzazione delle infrastrutture del Roja. Questa realizzazione se ha risolto i problemi di approvvigionamento di larga parte della provincia di Imperia, è al tempo stesso non risolutiva quando ad esempio si debba intervenire con operazioni di manutenzione straordinaria finalizzate a tenere in efficienza e/o a ripristinare la funzionalità della condotta tra Ventimiglia e Cervo.

11 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 11/62 Il progetto in sintesi, prevede la realizzazione di una traversa sul torrente Tanarello in località Case d Isola (IM), il trasferimento dell acqua derivata con canaletta e successiva galleria, e a seguire con condotta interrata fino alla località Muzio, dove l acqua derivata verrà rilasciata in ragione del 30-40% nell alveo del Torrente Arroscia che alimenta il subalveo della piana di Albenga (SV), e per il 60-70% al Rio Trexenda, tributario del Torrente Impero (IM). Il ravvenamento della sola falda del Torrente Impero dovrebbe consentire di disporre di un prelievo idrico da subalveo di circa m 3 /g. Al fine di utilizzare il forte dislivello geodetico fra la zona di derivazione e quella di rilascio è prevista anche la realizzazione di due officine elettriche per la Città di Imperia ed altrettante per la Città di Albenga. Oltre al progetto per il ravvenamento delle falde del Torrente Impero e ai fini di una maggiore sicurezza degli approvvigionamenti, l Azienda prevede di attingere acqua per il sistema Roja non più dai pozzi in uso, ma da un impianto di sedimentazione situato a monte di una centrale idroelettrica che preleva la risorsa dall'alveo del Fiume Roja in località Piena (Francia). L investimento previsto per il progetto, pari a di Euro, consentirebbe di ottenere anche notevoli risparmi energetici in quanto non sarebbe più necessario il rilancio attualmente allocato in località Roverino. Di ampio respiro è inoltre il progetto stimato in di Euro, per la nuova adduzione del Roja tra Imperia e Cervo, che utilizza il sedime ferroviario in via di dismissione, a maggiore garanzia degli approvvigionamenti del Dianese. Le previsioni di intervento sono indirizzate oltre che sugli interventi strategici, alla conservazione in buono stato delle opere esistenti e verso il miglioramento del servizio. Da segnalare in questo senso i fabbisogni, Euro, relativi alla messa in sicurezza della parte a mare del Roja, nei tratti da Ventimiglia a Sanremo e tra Capo Verde e S. Lucia, e quelli a terra con lo spostamento di tratti di condotta nei comuni di Diano Marina e San Bartolomeo, il potenziamento e l estendimento della rete distributiva, la messa in sicurezza ed il telecontrollo delle sorgenti montane di Lucinasco e Rezzo. Esteso e dettagliato il capitolo delle manutenzioni di impianti, tubazioni e strutture in genere. COMUNI Quanto alle gestioni dei singoli Comuni, sul totale delle schede progetto esaminate si registrano 128 proposte di intervento, cui corrisponde una domanda di investimenti pari a circa di Euro. Di questi Euro sono ascrivibili a Nuove Opere (46%), e Euro sono relativi ad esigenze di Mantenimento delle Opere Esistenti (54%). Ove si analizzino i contenuti dei progetti secondo le loro caratteristiche prevalenti, si evidenziano le seguenti voci: - condutture Euro - opere idrauliche fisse Euro - serbatoi Euro - impianti generici Euro - sollevamenti Euro - altre opere Euro

12 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 12/62 Circa gli obiettivi che i soggetti gestori si pongono con le proposte avanzate, piuttosto ampia è l articolazione delle descrizioni fornite, anche se di massima si possono individuare opere atte a garantire il necessario grado di sicurezza degli approvvigionamenti, il potenziamento delle captazioni, l aumento delle volumetrie di compenso, il potenziamento e l estensione del sistema distributivo; tali interventi, anche se di limitata entità se rapportati al totale degli investimenti, dovrebbero permettere un miglioramento generale di affidabilità del sistema; gli interventi proposti dai Comuni necessitano viceversa quasi sempre di opportune integrazioni per garantire nell arco dei 30 anni del Piano una adeguata conservazione ed efficienza dei cespiti. Si riportano di seguito alcune delle proposte più significative avanzate dai Comuni, mentre si rimanda alla Appendice per l elenco completo delle schede progetto: - il Comune di Borgomaro prevede l ammodernamento delle reti di distribuzione e la protezione delle fonti di approvvigionamento, per un importo di Euro; - il Comune di Triora propone la sostituzione delle ormai vetuste condutture di collegamento tra le sorgenti poste sul versante meridionale del massiccio Frontè-Saccarello mediante posa di nuove tubazioni, con un costo di Euro e la realizzazione del collegamento in quota tra le sorgenti Rudesco e Maravenna e le frazioni Pin, Borniga, Realdo, con il costo di Euro; - il Comune di Bordighera ritiene necessaria la realizzazione di un serbatoio in località Gerbine (2000 m3) per aumentare la capacità di regolazione, con una spesa di Euro; - il Comune di Taggia prevede il ripristino della strada di collegamento alle sorgenti Messeu Luisa, opere di sistemazione e protezione delle strutture di captazione nonché il ripristino delle stesse. E compreso inoltre il rifacimento della condotta di collegamento tra le strutture e la cabina di raccolta ed il recupero e sostituzione dei tratti danneggiati tra la cabina di raccolta e la vasca di accumulo in regione Tuvi. Importo complessivo di Euro; - i Comuni di Terzorio, Pompeiana, Riva Ligure e Santo Stefano, prevedono la interconnessione delle proprie reti: l intervento (costo Euro), necessita di uno stacco in località Aregai di Cipressa, da una condotta, da posare sulla sede della ex ferrovia, e collegata a levante con i nuovi pozzi posti in regione Prati Inferiore ed a ponente con la derivazione esistente dell'acquedotto del Roja alla foce del torrente San Lorenzo; - il Comune di Riva Ligure ritiene necessaria la costruzione di una vasca di accumulo (capacità 1500 m3 a quota 200 s.l.m.) al fine di meglio servire le case sparse e bilanciare le cadute di pressione nei periodi di maggiore prelievo. Nel progetto è compresa anche la realizzazione della necessaria viabilità di accesso all area e la sistemazione della stessa. L importo previsto è di Euro; - il Comune di Badalucco prevede la manutenzione delle opere esistenti e la estensione della rete alle frazioni non servite, con una spesa di Euro; - il Comune di Bajardo ha in progetto l'utilizzo di acqua proveniente dalla diga di Tenarda al fine di incrementare le proprie dotazioni, specie nel periodo

13 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 13/62 estivo, utilizzando una vasca di accumulo esistente e da ripristinare. Costo dell intervento Euro; - il Comune di Apricale prevede la manutenzione e l estensione della rete dell acquedotto comunale alle aree periferiche non ancora servite, l importo previsto è di Euro; - il Comune di Diano Castello si propone di realizzare una nuova centrale di sollevamento con sfruttamento della pressione in entrata ed aumento della portata utile ai serbatoi mediante pompe in booster. La spesa per l intervento è di Euro; - il Comune di San Lorenzo al Mare ha in programma la realizzazione di un nuovo ramo di acquedotto sulla viabilità di collegamento tra Via Aurelia e Via Civezza e al servizio della zona artigianale del Rio Inferno. Costo previsto Euro. 2.3 Fognatura Complessivamente sono state consegnate dai soggetti gestori 129 schede progetto, per un ammontare complessivo di investimenti di Euro. Di questo importo si può stimare che Euro (55,3%) siano destinati alla realizzazione di Nuove Opere sul territorio, e Euro (44,7%) vadano a coprire esigenze di mantenimento delle Opere Esistenti. Il servizio di raccolta e allontanamento delle acque reflue è allo stato gestito in forma imprenditoriale dalle sole AIGA ed AMAT, le quali hanno presentato progetti per un ammontare complessivo di circa di Euro. Alle gestioni comunali si debbono proposte per complessivi di Euro, con 91 schede progetto avanzate. Nella elaborazione del presente piano degli investimenti sono stati considerati taluni correttivi che hanno portato a: - escludere la parte di proposte che comprendevano interventi sulle fognature bianche e sulle caditoie, essendo queste esterne alla gestione del servizio idrico integrato e in capo ai singoli Comuni (V. Disposizioni Comitato di Vigilanza); - integrare la progettualità emersa dalle schede progetto con ulteriori approfondimenti che hanno interessato in particolare la conservazione dei cespiti correnti nell arco dei prossimi 30 anni. AIGA Per quanto riguarda le opere di fognatura l ammontare complessivo è di Euro. Le nuove opere interessano in particolare il collettamento delle frazioni di Sealza e Villatella alla rete comunale e dunque al depuratore del Capoluogo, nonché la realizzazione di nuove stazioni di sollevamento. A completamento si riportano investimenti per la sostituzione di tratte vetuste e in generale di potenziamento della rete. AMAT L ammontare complessivo degli investimenti per opere di fognatura raggiunge quasi i di Euro; di questi, Euro (55,5%) sono destinati a nuove opere, e Euro (44,5%) al mantenimento dell esistente. L insieme delle schede presentate interessa il territorio dei Comuni attualmente gestiti, ovvero Imperia, Diano Arentino e Diano San Pietro.

14 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 14/62 Tra i progetti che vengono proposti dall Azienda un profilo sicuramente strategico lo assumono i collettamenti verso il nuovo depuratore di Imperia, che vedranno interessati i Comuni del Dianese e quello di Dolcedo. Questi interventi, che hanno già avuto una intensa fase di studio, dovrebbero trovare una positiva realizzazione nel breve medio periodo, essendo prevista anche la disponibilità di finanziamenti diretti da parte della Regione Liguria. Le altre proposte di intervento riguardano estendimenti di rete, potenziamento dei sollevamenti, e manutenzioni straordinarie su condotte e opere elettromeccaniche. COMUNI Quanto alle gestioni dei singoli Comuni, sul totale delle schede progetto esaminate si registrano 91 proposte di intervento, cui corrisponde una domanda di investimenti pari a circa di Euro. Di questi Euro sono ascrivibili a Nuove Opere (56%), e Euro sono relativi ad esigenze di Mantenimento delle Opere Esistenti (44%). Ove si analizzino i contenuti dei progetti secondo le loro caratteristiche prevalenti, si evidenziano le seguenti voci principali: - condutture Euro - sollevamenti Euro - opere idrauliche fisse Euro - impianti generici Euro - altre opere Euro Si riportano di seguito alcune delle proposte più significative avanzate dai Comuni, mentre si rimanda alla Appendice per l elenco completo delle schede progetto: - il Comune di Vallecrosia propone diversi interventi sulle reti del proprio territorio, con rimozione delle condutture esistenti e posa di nuove tubazioni, pozzetti e pezzi speciali, per complessivi Euro. Lo stesso Comune che ospita una importante opera di depurazione, è anche capofila della proposta che dovrà completare i nuovi allacci fognari all impianto consortile da parte dei Comuni delle vallate del Verbone e del Nervia. Il calcolo della spesa è relativo a Euro, anche se la presenza di una componente extra-fognaria ne ha consigliato lo scorporo trasferendo la stessa tra gli interventi della depurazione; - il Comune di Sanremo si propone di effettuare la sostituzione della condotta fognaria in piazza C. Battisti e il potenziamento dell impianto di sollevamento in Lungomare delle Nazioni con un importo previsto di spesa di Euro. Un ulteriore intervento riguarda la realizzazione di una condotta fognaria entro l alveo del torrente San Romolo con un spesa di Euro. Da segnalare ancora gli interventi di relining per il mantenimento dell'efficienza di alcuni tratti di condotta, per un importo di circa Euro; - il Comune di Pontedassio prevede la realizzazione del collettamento delle Frazioni Bestagno, Villa Viani, Villa Guardia e Località Monti, in sostituzione dei depuratori esistenti, alla pubblica fognatura di Pontedassio. L importo previsto per l opera è di di Euro, da segnalare la sostituzione delle tratte vetuste delle reti fognarie delle Frazioni di Bestagno, Villa Viani, Villa Guardia e del Capoluogo per l importo di di Euro. Un ulteriore intervento riguarda l allacciamento alla pubblica fognatura del Campo Sportivo per l ammontare di Euro;

15 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 15/62 - il Comune di Diano Marina ha in programma un importante intervento di risanamento conservativo per il mantenimento in efficienza degli impianti tecnologici esistenti; l obiettivo è di giungere alla sostituzione dell 80% delle condotte esistenti. Sul totale dei Euro previsti sono ritenuti compatibili con il piano quelli relativi alle sole reti nere per un importo stimato in Euro; - il Comune di Taggia ha in programma un nutrito gruppo di interventi, che comprendono lavori di separazione delle reti del centro di Taggia, la manutenzione straordinaria delle reti nel centro di Arma, la realizzazione della nuova passeggiata a mare con rifacimento dei sottoservizi, tra i quali figura la sostituzione delle condotte fognarie. L importo presunto delle opere elegibili a tariffa si stimano in Euro; - il Comune di Santo Stefano a Mare ha in progetto la realizzazione di nuove reti di raccolta per migliorare il convogliamento dei reflui e il mantenimento dei collettori fognari esistenti. L importo previsto è di Euro; - il Comune di Riva Ligure prevede la manutenzione straordinaria di alcuni tratti della rete di raccolta dei liquami con interventi di separazione in numerose situazioni riscontrabili soprattutto nel centro storico. La stima dei costi è di Euro; - il Comune di Chiusavecchia prevede il collegamento dell'intera rete fognaria comunale con il collettore di Imperia e dismissione degli impianti esistenti al costo di Euro; - il Comune di Prelà intende realizzare il collegamento con il depuratore di Imperia e l importo previsto è di Euro; - il Comune di Vallebona ha in progetto una estensione della rete fognaria e la manutenzione dell'esistente, con una stima di spesa di Euro; - il Comune di Dolceacqua prevede l estensione della fognatura per una lunghezza di circa 1 km nella strada di Circonvallazione, con un costo di Euro; - il Comune di Villa Faraldi prevede alcuni interventi sulla condotta di collegamento al depuratore di San Bartolomeo al Mare e su quella tra il Capoluogo e la Frazione Riva Faraldi, oltre che su alcuni tratti della viabilità interna alla Frazione Riva Faraldi; - il Comune di Borghetto d Arroscia propone la ristrutturazione della rete fognaria a servizio delle frazioni comunali con un importo di Euro; - Il Comune di Dolcedo ha in progetto una serie di interventi di nuove condotte e la sostituzione di tratte obsolete per complessivi Euro, oltre al collettamento sul depuratore di Imperia, già evidenziatosi per AMAT; - il Comune di Perinaldo propone lavori di completamento della separazione delle reti nel Centro storico con un importo complessivo di Euro; - il Comune di Castellaro prevede un insieme di opere finalizzate al corretto funzionamento delle reti e la sostituzione delle condotte in fibrocemento e PVC. Il costo presunto è di Euro; - il Comune di Ceriana ha in programma il completamento della rete di collettamento fognario al servizio della Frazione Madonna della Villa e di Località Negre, con un costo di Euro;

16 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 16/62 - il Comune di Chiusavecchia prevede il collegamento dell'intera rete fognaria comunale con il collettore di Imperia e la dismissione degli impianti esistenti. Importo previsto Euro; - il Comune di Cipressa ha in progetto l estendimento della rete di raccolta nelle località Batterie ed Avreghi, nonché il rifacimento di alcune tratte obsolete, per un costo totale di Euro; - il Comune di Badalucco prevede interventi di urgente manutenzione su tratte comunali esistenti e l'ampliamento delle reti nelle frazioni non servite. Importo complessivo di Euro; - il Comune di Ospedaletti prevede il potenziamento delle stazioni di sollevamento esistenti, allargamento delle vasche di ricezione delle acque con messa a norma dei quadri di controllo, oltre alla realizzazione di una nuova linea di convogliamento delle fognature. Costo degli interventi Euro; - il Comune di Apricale propone opere di manutenzione straordinaria della rete esistente nei tratti ammalorati ed estensione della rete a sistema separato alle aree periferiche non ancora servite. Costi previsti Euro; - il Comune di Montalto Ligure ha in progetto la separazione della rete del Centro storico con recapito delle sole acque nere al collettore fognario consortile. Importo presunto Euro. 2.4 Depurazione Complessivamente sono state consegnate dai soggetti gestori 57 schede progetto, per un ammontare complessivo di investimenti di Euro. Di questo importo si può stimare che circa Euro (69,5%) siano destinati alla realizzazione di Nuove Opere sul territorio, e Euro (30,5%) vadano a coprire esigenze di mantenimento delle Opere Esistenti. All interno delle schede progetto su richiamate si evidenzia anche il ruolo che le gestioni attribuiscono agli scarichi a mare, e che costituiscono parte essenziale del servizio per il territorio costiero. Si riassumono di seguito le caratteristiche essenziali delle proposte avanzate da Aziende e Comuni, mentre si rimanda all Appendice per la esposizione completa delle schede progetto. AIGA Gli interventi per il trattamento e lo smaltimento delle acque reflue ammontano a Euro; una parte consistente è assegnata alla realizzazione di scarichi a mare in grado di ridurre il carico sulla rete esistente e sulle stazioni di sollevamento in caso di emergenza. Altri interventi interessano l area del depuratore, nel trattamento dei fanghi e dell aria dei locali. SECOM Complessivamente l Azienda prevede la realizzazione di opere per un importo di Euro. L intervento più significativo riguarda la nuova linea fanghi nell impianto di Riva Ligure, con produzione di biogas e produzione di energia da cogenerazione, per l ammontare di Euro. Si segnalano anche i progetti per la realizzazione di opere di scarico a mare degli scaricatori di piena delle sottostazioni di Arma di Taggia e Riva Ligure in regione Prati, nonché il rifacimento di parte della tubazione di mandata a mare dell'impianto di depurazione e il rifacimento della tubazione di troppo pieno d'emergenza.

17 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 17/62 AMAT Ha avanzato nel settore della depurazione schede progetto per un importo totale di Euro; l insieme delle schede presentate fa riferimento ad opere che sono al servizio dei territori comunali di Imperia e di quelli di Diano Arentino e Diano San Pietro. Non figurano viceversa compresi i fabbisogni necessari per la piena funzionalità del nuovo impianto di Imperia, del quale si è tenuto conto avendo a base le richieste formulate direttamente dal Comune. I progetti previsti riguardano i lavori di adeguamento, potenziamento e manutenzioni straordinarie dell impianto di depurazione di Diano San Pietro, nonché gli scarichi a mare in punti critici della rete di Imperia. COMUNI Quanto alle gestioni dei singoli Comuni, sul totale delle schede progetto esaminate si registrano 43 proposte di intervento, cui corrisponde una domanda di investimenti pari a circa Euro. Di questi Euro sono ascrivibili a Nuove Opere (64%), e Euro sono relativi ad esigenze di Mantenimento delle opere esistenti (36%). I Comuni maggiori della costa che sono interessati dalla presenza di infrastrutture fognarie e depurative il cui impatto può essere rilevante ai fini ambientali ed economici, concentrano gli interventi su alcune opere significative: - il Comune di Imperia nel quale è in via di ultimazione il nuovo depuratore, prevede l adeguamento e rifacimento del sistema di rilancio e la realizzazione del nuovo scarico a mare della lunghezza di m. L importo stimato è di Euro; - il Comune di Sanremo, sede di un importante impianto depurativo, ne prevede il potenziamento con le sezioni di affinamento dei reflui e trattamento UV ai fini del riutilizzo delle acque ad uso vivaistico. La spesa dell intervento è Euro; - il Comune di Cipressa, che gestisce sul proprio territorio un depuratore consortile, considera prioritaria la manutenzione straordinaria dell impianto, unitamente ad interventi sulla vasca di ossidazione dei reflui, ammodernamento del sistema di pressatura fanghi, spostamento dei locali di pressatura. L importo dell intervento è di Euro; - il Comune di Bordighera ritiene necessario il raddoppio del comparto grigliatura e sollevamento iniziale del proprio impianto, con collegamento alla tubazione di scarico a mare, la spesa prevista è di Euro; - il Comune di Diano Marina, in attesa della realizzazione del collettamento su Imperia, prevede il risanamento e completamento della centrale di pretrattamento e sollevamento liquami ubicata in località Sant'Anna, con un importo di Euro; - il Comune di Ospedaletti in vista del prossimo collettamento delle acque reflue generate sul proprio territorio al depuratore di Capo Verde, ritiene necessaria la riparazione dell esistente scarico a mare con sistema di protezione catodica, da utilizzarsi eventualmente come condotto di emergenza del nuovo sistema. Il costo previsto è di Euro. Per molti piccoli Comuni dell entroterra, in particolare quelli che per i propri scarichi si avvalgono di trattamenti semplificati del tipo Imhoff, si pone l esigenza di un adeguamento degli impianti alle normative regionali, il che comporta nella gran parte dei casi di intervenire nelle fasi di pre-trattamento (grigliatura) e di posttrattamento (subirrigazione, fitodepurazione). Queste problematiche sono rese

18 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 18/62 esplicite dalle schede dei Comuni di Armo, Aurigo, Carpasio, Cosio d Arroscia, Pornassio. In altri casi la previsione riguarda la realizzazione ex-novo di impianti che vanno a sanare criticità preesistenti: - il Comune di Pornassio ritiene necessaria la localizzazione più a valle di un nuovo depuratore a fanghi attivi con abbandono delle fosse Imhoff attualmente in servizio al fine di migliorare il trattamento dei reflui nell ambito comunale. L intervento proposto ammonta a Euro; - il Comune di Rezzo per motivi gestionali ed igienico-sanitari prevede la sostituzione di due vasche Imhoff esistenti con un unico impianto posto a valle dell abitato di Lavina con un costo di Euro; - nel Comune di Carpasio si propone la realizzazione di un nuovo impianto di del tipo Imhoff più a valle dell impianto esistente, in modo da migliorare la qualità dell aria in Frazione Costa ( Euro), e la costruzione di un nuovo impianto (grigliatura, vasca Imhoff) nella Frazione Arzene ( Euro); - il Comune di Cesio al fine di razionalizzare i trattamenti esistenti prevede di collettare gli scarichi del Capoluogo, di Arzeno e Colle San Bartolomeo in un unico depuratore con la spesa di Euro; - il Comune di Molini di Triora prevede la realizzazione di una fossa Imhoff nella Frazione di Agaggio con un costo di Euro; - il Comune di Chiusavecchia ha in progetto di realizzare un impianto di classe 7 al servizio della Frazione Olivastri (Euro ), e un impianto di classe 8 a Fanghi attivi al servizio della Frazione Sarola (Euro ); - il Comune di Lucinasco propone lo spostamento del depuratore attuale a causa di vincoli del PRG e il rifacimento dell'impianto in altra area (Euro ). Infine, una serie di ulteriori interventi riguardano la manutenzione straordinaria, il ripristino e dove necessario la sostituzione delle tubazioni ed in generale l efficientamento degli impianti. In conclusione dunque, anche per il trattamento e lo smaltimento delle acque è visibile uno sforzo considerevole da parte dei gestori per l adeguamento alle normative vigenti, anche se questo impegno non appare diffuso ed omogeneo sulle varie realtà territoriali. 3 Gli interventi integrativi proposti dall AATO I progetti e le proposte avanzate dai soggetti che attualmente garantiscono la erogazione dei servizi, offrono in generale una conferma sulla capacità dei diversi operatori di intercettare le criticità legate a bisogni non soddisfatti o di non sufficiente qualità, ma sono anche significativi della scarsa propensione allo sviluppo di programmazioni di più lungo periodo, quando occorre considerare le esigenze di sostituzioni e manutenzioni straordinarie, che sono irrimediabilmente legate al ciclo di vita dei cespiti. In questo senso la pianificazione di ambito ha dovuto integrare le lacune riscontrate attraverso l esame attento delle informazioni

19 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 19/62 raccolte nella fase della ricognizione di reti ed impianti. Le azioni poste in atto hanno pertanto teso a: - rendere omogenei i reali fabbisogni del territorio, che tali non risultano dalla lettura degli interventi proposti, troppo forti essendo le disparità emerse; - questo processo ha portato a considerare per ciascun Comune e per le tipologie dei cespiti i fabbisogni di Mantenimento nei prossimi 30 anni, secondo la metodologia univocamente applicata e sopra descritta; - ove le proposte avanzate dagli attuali gestori siano risultate insufficienti si è proceduto ad una integrazione delle risorse da destinare al mantenimento delle Opere Esistenti nell arco di durata del Piano. Oltre alla integrazione dei fabbisogni per il Mantenimento dell esistente, si è ritenuto di dover intervenire, anche se in misura minore, sul fabbisogno espresso per le Nuove Opere. Tale esigenza ha teso ad equilibrare le proposte avanzate, sia sotto il profilo territoriale che nella evoluzione delle strutture e della qualità dei servizi. Le verifiche svolte incrociando i dati della ricognizione hanno portato a considerare che fosse necessario incrementare le previsioni di investimento in un orizzonte di lungo periodo (30 anni). I bisogni aggiuntivi di Nuove opere sono stati espressi attraverso progetti alla scala provinciale di iniziativa dell ATO. In questo caso si sono utilizzati criteri parametrici per il dimensionamento delle opere necessarie, basati su standard in uso presso Aziende che hanno una consolidata continuità gestionale su territori vasti e sistemi distributivi complessi. Solo una progettazione di maggior dettaglio sarà in grado di allocare nel tempo e sul territorio le risorse che comunque era necessario qui prevedere. Le integrazioni hanno in particolare interessato gli acquedotti con le aree di tutela delle captazioni, gli estendimenti di contatori e reti, le volumetrie di compenso, le fognature con il completamento delle reti di raccolta, la depurazione con l adeguamento dei piccoli impianti alle normative vigenti, e per tutti i servizi il potenziamento del sistema dei telecontrolli. Nelle tabelle riportate in Appendice sono pertanto elencati e riconoscibili attraverso apposita codifica: - i progetti presentati dai Gestori esistenti; - i progetti di Mantenimento delle Opere Esistenti previsti dall AATO; - i progetti di integrazione per Nuove Opere previsti dall AATO. 4 Fabbisogno complessivo di investimenti nei 30 anni L ammontare complessivo degli investimenti nell ATO di Imperia per il Servizio Idrico Integrato, relativo alla realizzazione delle Nuove Opere ed il Mantenimento di quelle Esistenti, è di circa 440 milioni di Euro nell arco di 30 anni. Gli investimenti riguardano principalmente opere afferenti al servizio acquedottistico, in percentuale quasi al 55%; circa il 29% è ascrivibile a interventi riguardanti il servizio di fognatura, mentre circa il 16% è destinato ad opere del servizio di depurazione. Quanto alla ripartizione per tipologia degli interventi, il 59% riguarda il Mantenimento di quelle Esistenti ed il 41% le Nuove Opere. La tabella che segue riassume la dimensione degli investimenti previsti per servizio, per tipologia di cespite e secondo la caratteristica prevalente delle opere, ovvero il Mantenimento dell esistente patrimonio e la realizzazione delle Nuove Opere.

20 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 20/62 Tabella 1 - Investimenti programmati nei 30 anni (Euro) Servizio Acquedotto Nuove Opere Mantenimento Totale Captazioni Serbatoi Sollevamenti Potabilizzatori Adduttrici Reti distribuzione Contatori tot Acquedotto Servizio Fognatura Collettori Reti raccolta Sollevamenti tot Fognatura Servizio Depurazione Impianti Scarichi a mare tot Depurazione Totale complessivo In conclusione, la pianificazione proposta degli investimenti gode sicuramente di una buona affidabilità nel breve e medio orizzonte temporale e sconta maggiori incertezze nel lungo periodo. Tra queste prevalenti risultano: - le modificazioni che andranno ad incidere sugli attuali assetti delle opere con il passaggio ad una gestione industriale del servizio idrico sull intero territorio Imperiese; - la determinazione con cui saranno realizzati gli interventi previsti, nella consapevolezza che i mancati investimenti renderanno sempre più precario il sistema rendendo più oneroso il risanamento.

21 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 21/ Generalità 5 Modello Gestionale ed Organizzativo Il modello gestionale ed organizzativo rappresenta, ai sensi dell art. 149 del D. Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., uno degli atti costituenti il Piano di Ambito; in particolare il modello gestionale ed organizzativo definisce la struttura operativa mediante la quale il gestore assicura il servizio all'utenza e la realizzazione del programma degli interventi. Le ipotesi assunte hanno come obiettivo la definizione della stima dei costi operativi ai fini tariffari sull orizzonte del Piano. Va infatti ricordato che le previsioni in merito agli aspetti organizzativi e gestionali (n. addetti, qualifiche, articolazione sul territorio in strutture centrali e periferiche) devono considerarsi non vincolanti ma puramente orientative o come riferimento di livelli minimi di servizio da assicurare. Il gestore avrà infatti piena autonomia imprenditoriale nel definire la propria struttura e il livello di decentramento secondo propri criteri organizzativi e funzionali, assicurando comunque il rispetto dei criteri generali del Piano e delle obbligazioni che saranno previste a suo carico nella Convenzione di affidamento del Servizio. A tale riguardo, è nelle previsioni dell Autorità di Ambito che siano istituiti opportuni strumenti consultivi e propositivi che favoriscano la possibilità da parte dei cittadini singoli o associati di esercitare attività di controllo e monitoraggio. L Assemblea dell ATO con propria Deliberazione del 22 Dicembre 2011 ha confermato la scelta della forma di gestione in house, ritenendo sia la più confacente all interesse pubblico ed alle peculiarità del territorio, che attualmente è come emerso dalla ricognizione, caratterizzato da una pluralità di gestioni molto frammentate. Questa scelta è compatibile con le esigenze di superamento di tale condizione, in quanto viene prevista una fase di transizione con la graduale acquisizione delle vecchie gestioni al nuovo Gestore. E in grado altresì di affrontare l attuale incertezza normativa, che a fronte degli esiti referendari non ha ancora trovato espressione compiuta negli adeguamenti relativi a tariffe ed investimenti. Il profilo economico adottato all interno del piano è inoltre coerente con le logiche della gestione in house, nel momento in cui i dividendi vengano reinvestiti nella gestione. 5.2 Il dimensionamento aziendale Al fine del dimensionamento aziendale si è ipotizzato di adottare un modello gestionale che minimizzi le esternalizzazioni, prevedendo che vengano effettuate internamente anche attività che in alcuni casi le aziende idriche affidano invece a ditte esterne (es. lettura contatori, realizzazione allacci e posa/sostituzioni contatori, attività di manutenzioni puntuali su reti e impianti ecc. In particolare l utilizzo di personale interno per la realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria si ritiene che possa consentire di creare e poi mantenere la conoscenza delle infrastrutture del servizio, che, almeno inizialmente, potrebbero non essere pienamente note al nuovo Gestore). Coerentemente con le attuali situazioni territoriali, economiche e gestionali è stato ipotizzato il totale delle risorse umane da destinare per l espletamento delle funzioni previste. Nella tabella 2 si evidenziano le funzioni aziendali ipotizzate, suddivise in aree organizzative con l individuazione delle prevalenti attività svolte.

22 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 22/62 Tabella 2 Ipotesi di attribuzione di funzioni ed attività alle aree organizzative aziendali Area Funzione Attività prevalente Direzione Generale Rappresentanza legale Coordinamento Generale Affari istituzionali Gestione affari legali Rapporti istituzionali Area Amministrativa Segreteria Segreteria di direzione Amministrazione Personale Protocollo Contabilità generale e fiscale Finanza Selezione e assunzione Gestione risorse umane Stipendi e buste paga Relazioni sindacali Area commerciale Gestione clienti Gestione sportelli Pianificazione e controllo Call center Customer care Contabilità analitica Budget e piani pluriennali Studi e analisi di settore Comunicazione commerciale Bollettazione/fatturazione Rilevazione consumi Recupero crediti Area tecnica progettazione Progettazione Pianificazione lavori Progettazione lavori Direzione lavori Area tecnica operativa Logistica Acquisti Gestione reti e impianti Sistema informativo Amministrazione Magazzino Gestione patrimonio Gestione parco automezzi Manutenzione e gestione reti e impianti Allacci Laboratorio analisi controllo qualità risorse idriche e scarichi Controllo qualità Telecontrollo Gestione SIT Gestione amministrativa e commerciale decentrata

23 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 23/62 Analizzando il territorio da gestire, considerando il modello gestionale e i livelli minimi di servizio da garantire, si ipotizza che l organico del Gestore sia costituito da 232 unità lavorative, suddivise per area organizzativa come riportato nella tabella 3. Sulla base delle informazioni relative agli addetti delle gestioni aziendali rilevate e alle stime effettuate sul numero di addetti impiegati nel servizio idrico presso i Comuni che svolgono il servizio in economia, si ritiene che il dimensionamento sopra ipotizzato non si discosti di molto dal numero complessivo di addetti attualmente impiegati nel territorio dell Ambito. Tabella 3 Dimensionamento degli addetti con attribuzione per area organizzativa Area organizzativa Unità lavorative Direzione generale 3 Area amministrativa 23 Area commerciale 24 Area tecnica (progettazione) 22 Area tecnica (operativa) 160 Totale L organizzazione territoriale Considerando l estensione del territorio, le situazioni infrastrutturali esistenti e previste e tenendo conto delle situazioni geomorfologiche e della rete viaria, si ipotizza la seguente articolazione territoriale delle unità gestionali: Una sede centrale 3 centri operativi 5 punti di contatto con l utenza (sportelli al pubblico) Sede centrale La sede centrale potrà essere ubicata secondo opportunità funzionali e societarie, e rappresenterà la sede legale e la sede del Consiglio di Amministrazione e Direzione Generale. La sede sarà il luogo dove verranno svolte le principali attività amministrative, commerciali, di pianificazione e indirizzo strategico e di pianificazione e progettazione degli interventi. Si ipotizza che lavorino nella sede centrale 52 unità lavorative di cui 3 nella Direzione Generale, 23 unità nel settore amministrativo,16 nel settore commerciale e 10 nell area tecnica (pianificazione e progettazione interventi su reti e impianti) Centri operativi Nei centri operativi si svolgeranno principalmente le attività tecniche volte a garantire l effettuazione dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione e parte delle attività amministrative e commerciali. Si ipotizza che a tal fine vengano impiegati complessivamente 172 addetti. Le attività che si ipotizza pertanto di svolgere nei centri operativi sono raggruppabili nelle seguenti tipologie: Progettazione degli interventi su reti e impianti (parziale, perché in parte svolta nella sede centrale) e direzione lavori.

24 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 24/62 Interventi operativi sul territorio: manutenzione ordinaria e straordinaria di reti e impianti, esecuzione nuove opere, realizzazione allacci/posa contatori, campionamenti acqua per controlli. Attività di controllo sul territorio: localizzazione delle reti, controllo perdite di rete, gestione del sistema di telecontrollo, verifica stato di funzionamento di reti e impianti. Attività di supporto: gestione SIT, gestione del magazzino, acquisti e logistica, attività amministrativa e commerciale decentrata. Si ipotizzano 3 centri operativi a servizio di altrettante aree di competenza (Aree Operative A.O.), individuati principalmente in base alla viabilità, oltre al fatto che trattasi di 3 dei maggiori insediamenti della provincia: Imperia, Sanremo e Ventimiglia Sportelli al pubblico Si ipotizza che il Gestore garantisca l apertura di 5 sportelli al pubblico, dove verranno assicurati i servizi all utenza, quali stipula, volturazione e cessazione contratti, reclami ecc ; l ubicazione degli sportelli coinciderà con quella dei 3 centri operativi (Imperia, Sanremo e Ventimiglia), con l aggiunta di altri 2 sportelli ubicati in 2 Comuni dell interno, essenzialmente a servizio degli utenti dell entroterra montano, da individuare preferibilmente seguendo criteri di baricentricità rispetto ai territori e alla popolazione da servire e tenendo conto della viabilità esistente. Si ipotizza che per il funzionamento dei 5 sportelli vengano impiegati complessivamente 8 addetti (2 ciascuno negli sportelli coincidenti con i centri operativi e 1 ciascuno negli altri due). Si indica in Tabella 4 il numero minimo di ore settimanali che gli sportelli aperti al pubblico devono garantire: Tabella 4 Numero minimo di ore settimanali di apertura degli sportelli Ubicazione Numero minimo di ore di apertura settimanali Sportello n. 1 (centro operativo n. 1) 20 Sportello n. 2 (centro operativo n. 2) 20 Sportello n. 3 (centro operativo n. 3) 20 Sportello n Sportello n. 5 12

25 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 25/ Introduzione 6 Pianificazione economico finanziaria La pianificazione del servizio idrico integrato nell ATO Imperiese passa attraverso la riorganizzazione del modello di gestione in essere che si articola in un elevato numero di soggetti operanti nel territorio, la maggior parte dei quali si concentra nelle aree costiere o nell immediato entroterra, mentre le zone più interne, caratterizzate da un territorio montagnoso, presentano sistemi di erogazione del servizio facenti capo ai singoli. La frammentazione dell assetto gestionale di partenza rileva fisiologiche inefficienze che scontano la pluralità di criteri di programmazione degli investimenti, la disomogeneità delle politiche volte al risparmio della risorsa e alla riduzione dell impatto ambientale, la diversità dei livelli di servizio offerti ai cittadini. Obiettivo dell Autorità d Ambito è di ridisegnare l organizzazione del SII in modo che esso sia svolto in forma aggregata, superando le progettualità delle singole gestioni. Gli elementi costitutivi dello scenario obiettivo rimangono tuttavia ancorati alle caratteristiche industriali esistenti che si traducono in mezzi, infrastrutture e risorse umane che entrano a far parte di un medesimo modello gestionale. Occorre ricordare che il Piano d Ambito è uno strumento di programmazione del servizio idrico integrato e non ha effetti o valore giuridico in termini di riconoscimento delle gestioni (affidamento del servizio), argomenti rispetto ai quali è l ATO che si riserva di decidere nelle opportune sedi e con gli strumenti adeguati. Nel presente capitolo saranno analizzate le grandezze economiche e finanziarie assoggettate a regolazione, stabilendo i costi operativi che il gestore unico deve sostenere per l erogazione del servizio commisurati anche agli effettivi livelli di efficienza raggiunti. Riguardo le componenti finanziarie si riconoscono le voci relative al debito pregresso degli Enti Locali afferente le opere finanziate dagli stessi ricadente all interno della componente di costo denominato esogeno, l ammortamento e gli oneri finanziari legati agli investimenti realizzati dai soggetti industriali ed infine l ammortamento e la remunerazione relativa agli interventi di futura attuazione. La definizione del ricavo regolato spettante al gestore per lo svolgimento del servizio non può che fare riferimento al D.M. 1/8/96 Metodo Normalizzato che rimane a tutti gli effetti in vigore. Le modifiche apportate dalla consultazione referendaria all art. 154 del D. Lgs 152/2006 (Delega Ambientale) rimangono di difficile attuazione in mancanza di nuovi criteri per la definizione del ricavo regolato, spetta ai soggetti competenti l enunciazione di nuovi principi di riferimento, che siano validi su scala nazionale. Le funzioni di Authority di settore assegnate all Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (AEEG) e ripartite con il Ministero dell Ambiente aprono un quadro totalmente diverso da quello fino ad oggi vigente. Va osservato che il Metodo Normalizzato individua un modello tariffario le cui determinanti sono in stretta relazione funzionale tra loro, l elisione di una variabile, nella fattispecie la componente R, andrebbe ad inficiare l intero modello di calcolo restituendo un valore della tariffa non applicabile. Certamente le future indicazioni che verranno dall AEEG porteranno ad un allineamento dei principi tariffari alle modifiche dell art. 154 D.Lgs 152/06, solo allora, attraverso un processo regolato e non arbitrario, la tariffa potrà subire gli adeguamenti necessari.

26 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 26/62 Ciò premesso la pianificazione economico finanziaria descritta in seguito prende avvio dall individuazione della tariffa media ponderata delle gestioni preesistenti che rappresenta il termine di riferimento rispetto al quale stabilire la variazione massima del ricavo calcolato per il primo anno di gestione (2012). Al paragrafo 6.7 è riportato lo sviluppo del ricavo regolato espresso in termini unitari ( /mc) meglio noto come tariffa reale media (TRM). 6.2 Costi regolati Nelle competenze del Regolatore rientra la progettazione dei costi di gestione effettuata attraverso il flusso di informazione della ricognizione e la valutazione di efficienza dei gestori commisurata ai livelli di servizio offerti e quelli obiettivo. Pertanto il COP così come definito all art. 3.1 del D.M. 1/8/96 è rappresentativo di un valore ex-ante, caratteristico dei modelli di programmazione economica. Spetterà alla successiva attività di regolazione e di revisione stabilire se il gestore ha messo in atto una gestione efficiente ed economica, rispettando gli obiettivi di servizio sottoscritti in convenzione, dimostrando, in caso contrario, gli eventi che hanno ostacolato le previsioni di piano o che sono stati sottovalutati in sede di progettazione. Al di là della capacità del soggetto affidatario del servizio di operare nel rispetto delle soglie di costo previste è necessario che gli oneri pianificati siano realisticamente sufficienti a fronte delle spese che l operatore dovrà sostenere per fornire un servizio di qualità, se così non fosse, infatti, le conseguenze potrebbero ricadere: sul gestore stesso che sarebbe costretto ad operare in condizioni antieconomiche sino al rischio di fallimento; sull utente finale qualora il gestore per risparmiare sui costi sarebbe portato ad offrire un servizio di scarsa qualità. Il costo operativo, nelle componenti riconosciute dal Metodo Normalizzato all articolo 3.1 è così definito: Sono comprese in questi costi, con riferimento alle prescrizioni del citato decreto legislativo n. 127/91, le seguenti categorie: B 6 - Costi per materie di consumo e merci (al netto di resi, abbuoni e sconti) B 7 - Costi per servizi B 8 - Costi per godimento di beni di terzi B 9 - Costo del personale B 11 - Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci B 12 - Accantonamento per rischi, nella misura massima ammessa dalle leggi e prassi fiscali. B 13 - Altri accantonamenti B 14 - Oneri diversi di gestione. In questa ultima voce deve essere iscritto ogni costo della produzione non ricompreso in quelli specificatamente previsti dall'elencazione di cui sopra e ogni altro componente negativo dei reddito che non abbia natura finanziaria, straordinaria o fiscale. Per il primo anno di gestione unitaria del servizio è stato progettato un onere in base ai seguenti elementi: Si è tenuto conto della base informativa in cui sono confluiti i risultati della ricognizione economico-finanziaria dei soggetti operanti nell ATO e su di essa sono stati elaborati parametri di efficienza e coefficienti di costo unitario;

27 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 27/62 Si è valutato il presunto disegno organizzativo del Gestore Unico, integrato nelle sue funzioni, in particolare per la parte di servizio relativa alla raccolta reflui, svolto in larga parte direttamente dagli Enti Locali. Ciò premesso il costo industriale del servizio individuato al primo anno è di 1,0314 /mc (26,61 mln/ ) ripartito tra le principali voci del conto economico descritte in Tabella 5. Tra il 2013 e 2014, con l entrata in funzione del nuovo depuratore di Imperia, i costi di progetto si incrementano ulteriormente fino a raggiungere, al terzo anno l incidenza unitaria di 1,095 /mc pari a complessivi 28,26 Mln/. Tabella 5 Composizione % delle voci di spesa Materie prime 15,0% Acquisto servizi 44,8% Godimento beni terzi 1,8% Personale 35,5% Variazione rimanenze 0,0% Altri accantonamenti 0,6% Oneri diversi 2,3% Totale 100,0% I costi operativi sono comprensivi del contributo ARPAL, di cui alla delibera di Giunta Regionale n del 31/07/09 pari allo 0,1% del canone versato dai gestori all ATO. Le variabili determinanti la funzione di previsione dei costi del Gestore Unico dell ATO di Imperia fanno riferimento a: a) elementi di tipo impiantistico derivanti dall estensione dell infrastruttura per investimenti. Riguardano in particolare i nuovi collettamenti e gli adeguamenti del sistema di depurazione che hanno un effetto di crescita della spesa per la gestione del servizio. Sempre nell ambito delle nuove opere si rilevano gli adeguamenti ed estensioni nel ramo acquedotto comprensive anche di modifiche al sistema di approvvigionamento che potrebbe dare luogo ad una maggiore efficienza gestionale. Vi sono, inoltre, i rifacimenti i quali nel lungo periodo evidenziano una ricaduta positiva sui costi dovuta all ottimizzazione della manutenzione ordinaria; b) fattori legati al consumo di risorsa tradizionalmente considerati come una leva all incremento dei costi, nel caso dell ATO di Imperia è stato ipotizzato un tasso di crescita molto contenuto che ha uno scarso impatto nel contesto generale; c) fattori qualitativi imputabili al miglioramento del livello di servizio i quali solitamente incrementano i costi; d) elementi legati alla riorganizzazione delle società esistenti che dovranno confluire in un unico soggetto. Nell ATO Imperiese la riorganizzazione aziendale potrebbe dare origine nel breve periodo ad un incremento dei costi, infatti, le fasi iniziali dei processi di modifica degli assetti gestionali presentano spesso delle congenite dispersioni di efficienza prima che il nuovo modello organizzativo entri a regime, migliorando la performance di spesa; e) elementi legati all introduzione di tecnologie innovative le quali migliorando alcuni segmenti della filiera di produzione del servizio, possono ridurre anche i costi operativi.

28 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 28/62 Considerato che l evoluzione dei costi operativi è il risultato della combinazione dei fattori sintetizzati nei punti precedenti, certamente non esaustivi, i quali con maggiore probabilità influenzeranno la gestione nei prossimi trenta anni, si è scelto un andamento dei COP cautelativo, in cui a partire dal terzo anno è stato ipotizzato un andamento lievemente crescente nel medio periodo con successivo recupero che determina al 2028 un picco massimo di 29,58 Mln/. La pianificazione negli anni successivi al 2028 considera una potenziale contrazione degli oneri di gestione, infatti, gli investimenti realizzati nei primi dieci anni dovrebbero generare i primi effetti positivi sull organizzazione del servizio. In conclusione, negli ultimi 13 anni il quadro di previsione è caratterizzato da una sostanziale stazionarietà segnata da un lieve profilo decrescente dei costi operativi che determina all ultimo anno un costo di 29,22 Mln/. Nel lungo periodo la curva dei costi è sottoposta ad un maggior grado di indeterminatezza delle variabili che potrebbero influire sulla gestione del servizio. Si tratta di una ipotesi di lavoro che sarà verificata in sede di revisione triennale, momento in cui l ATO ed il Gestore potranno accertare la congruità della funzione di costo adottata nel Piano. Tabella 6 Sviluppo dei costi operativi (Mgl/ ) Anno Costi operativi Recupero efficienza COP riconosciuti ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0%

29 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 29/62 Figura 1 Trend dei COP in tariffa (Mgl/ ) L esame dei dati della ricognizione relativi ai costi di gestione ha evidenziato un onere complessivo di 37,2 Mln/ ripartito. L ammontare include delle voci che vanno in detrazione tra cui si segnalano i costi capitalizzati che nel 2008 si attestavano a 1,5 Mln/ e i canoni versati agli Enti Locali a titolo di concessione per complessivi 925mila euro. Nello specifico si sottolinea che con l affidamento dell Autorità d Ambito vengono meno i contratti di servizio precedentemente sottoscritti dagli operatori esistenti con i singoli Enti Locali e pertanto anche gli impegni economici da essi derivanti. Tabella 7 Costi di gestione da ricognizione (Mgl/ ) Cop Acq Cop Fogn Cop Dep Cop struttura Cop Totali AMAT 4.554, ,9 134, , ,0 AIGA 1.023,9 199,3 401,8 583, ,2 AMAIE 8.474, , ,8 ACQ SAVONA 2.392, ,2 ARCALGAS 925, ,5 SE.COM ,8-804,8 Gestioni Economia 7.650, , , ,9 Totale , , , , ,5 Per giungere ad una ipotesi di costo è stato condotto un approfondimento sulle attività svolte dalle aziende inerenti servizi remunerati con strumenti non pertinenti la tariffa. Rientrano in questa categoria i servizi all utenza, come ad esempio gli allacci, agli Enti Locali, tra cui la pulizia caditoie, ad altri soggetti industriali, come la depurazione dei bottini o servizi di bollettazione o di laboratorio. Il complesso di queste ed altre attività genera per l azienda dei ricavi a fronte di costi sostenuti per lo svolgimento del servizio i quali devono trovare un allocazione distinta dal SII. Pertanto, in sede di definizione del costo operativo regolato sono stati decurtati quegli oneri correlati all erogazione di servizi extra SII che hanno copertura al di fuori del ricavo fissato dall Autorità d Ambito. Riguardo i servizi resi tra operatori all interno dell ambito numerose sono le relazioni che intercorrono tra le gestioni in economia, si rilevano quattro Enti Locali cui fanno capo sistemi di depurazione complessi che trattano reflui

30 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 30/62 provenienti da altri. Il quadro degli scambi economici valorizza la spesa sostenuta dai Comuni che sversano i reflui prodotti presso impianti situati in comprensori comunali limitrofi, per un ammontare complessivo di 317mila euro (competenza finanziaria del 2008) che configura un analogo ricavo nelle casse delle gestioni comunali che svolgono il servizio. Figura 2 Spesa per il trattamento reflui presso depuratori fuori comprensorio comunale Nella ricostruzione dei costi (e come si avrà modo di approfondire in seguito anche della TMPP) dalla base dati sono stati scomputati gli oneri del servizio depurazione per evitare che fossero conteggiati due volte in quanto essi sono presenti sia nella rendicontazione dei costi sostenuti dal Comune che gestisce l impianto sia nei prospetti delle gestioni che usufruiscono del servizio. Il meccanismo della matrice degli scambi di servizio ha interessato, inoltre, le gestioni ricadenti nell area SE.COM (Taggia, Santo Stefano, Riva Ligure, Montalto Ligure, Castellaro) che all anno della ricognizione evidenziavano una spesa di 602mila euro a fronte di 804mila rendicontati da SE.COM nello stesso periodo le aree servite dall acquedotto di Bordighera (Ospedaletti, Vallecrosia, Camporosso, e Vallebona) per un importo di 110mila euro, e quelle di minore entità che conferiscono i reflui all impianto del comune confinante (Castelvittorio servito da depuratore di Pigna e Diano Castello da quello di Diano Marina, per un totale di 25mila euro). Sempre nel segmento della depurazione vi è un'altra infrastruttura di grande rilievo la cui entrata in funzione è prevista per il 2013 e che tratterà i reflui provenienti da Imperia e Comuni limitrofi. L avvio del nuovo impianto avrà un impatto sui costi gestione (incrementandoli) a fronte di un immediata riduzione della pressione antropica sulle coste liguri, con evidente beneficio ambientale.

31 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 31/ Approvvigionamenti di acqua all ingrosso interambito La matrice degli scambi include anche la compravendita di acqua all ingrosso, al riguardo si è diffusamente descritto il profilo industriale del sistema di approvvigionamento idrico e di distribuzione. La traduzione economica dei flussi di risorsa scambiati all interno dell ambito dà luogo a circa 6 mln/ di costi generati dall acquisto di acqua all ingrosso da subforniture, parte di questo valore è stato decurtato dagli oneri esposti. Infatti, nella prospettiva di gestione unica della provincia di Imperia vengono meno i presupposti per la compravendita di acqua tra i soggetti operanti nell ambito, siano essi società o gestioni in economia. Tuttavia l Ambito imperiese presenta un evidente deficit di risorsa che ha dato origine, nel corso degli anni, allo sviluppo di strutture di approvvigionamento molto complesse e costose. Il sistema Roja, nella fattispecie, si caratterizza per la sua onerosità e rilevante impegno nella manutenzione ordinaria. Ne segue che la pianificazione dei costi ha tenuto conto di questa voce di spesa che determina anche un profilo di rigidità dei costi gestionali Costi modellati I costi di riferimento (detti anche costi modellati) sono costi parametrici calcolati in base a specifici criteri indicati all articolo 3.1 del Metodo normalizzato che tengono conto di dati tecnici e infrastrutturali, relativi agli impianti e alle reti (volume erogato, volume trattato, lunghezza reti, abitanti serviti, caratteristiche degli impianti di depurazione e di potabilizzazione, costi di energia, etc.). I costi modellati si articolano in COAP, COFO e COTR che rappresentano nello specifico i costi di riferimento per singolo servizio, di seguito si riportano le formule di calcolo: a) SERVIZIO ACQUE POTABILI COAP 1,1 ( VE) dove: 0,67 ( L) 0,32 ( IT) 0,1 e Utdm 0,2 UtT EE AA COAP = Spese funzionali per l approvvigionamento e la distribuzione dell acqua potabile (ml lire/anno) VE = Volume erogato (migliaia m3/anno) L = Lunghezza rete (km) Utdm = UtT = Utenti totali Utenti domestici con contatore del diametro minimo EE = Spese energia elettrica (ml lire/anno) AA = Costo dell'acqua acquistata da terzi (ml lire/anno) IT = Indicatore di difficoltà dei trattamenti di potabilizzazione: IT 100 dove: N i 1 ( V Cu ) Vnt 0,01 i N i 1 i V Vnt i

32 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 32/62 V i = Volume trattato dall'impianto i-esimo ed erogato all'utenza Cui = Coefficiente di costo unitario per l'impianto i-esimo, individuato in apposita tabella in base al volume trattato ed alle tipologie di trattamento N = Numero impianti gestiti V nt = Volume non sottoposto a trattamento b) SERVIZIO FOGNATURE COFO 0,15 ( Lf ) 0,4 ( Ab) 0,6 EE dove: COFO = Spese funzionali per il collettamento fognario (ml lire/anno) Lf = Lunghezza rete fognaria (km) Ab = Abitanti serviti EE = Spese energia elettrica (ml lire/anno) c) SERVIZIO TRATTAMENTO REFLUI COTR i ( Ct) 1 dove: COTR = n A F i i Costo operativo per i trattamenti (ml lire/anno) Ct = Carico inquinante trattato (kg/giorno di COD) N = Numero impianti = Coefficiente funzione della classe di impianto = Esponente funzione della classe di impianto A = Coefficiente per la difficoltà dei trattamenti -Linea Acque F = Coefficiente per la difficoltà dei trattamenti -Linea Fanghi La ricognizione dei profili tecnici del SII svolta a tutti i livelli gestionali, Comuni e società, ha permesso di ricostruire un quadro esaustivo della dotazione impiantistica dell ATO e delle sue principali caratteristiche, tali informazioni sono confluite nelle formule parametriche descritte da cui si rileva che il costo modellato riferito al 2008 è pari a 25 mln/. I presupposti in base ai quali viene riorganizzato il servizio configura un nuovo assetto nel quale la componente di costo AA del COAP, relativa al costo dell acqua acquistata da terzi, si riduce fortemente e di conseguenza anche il risultato del calcolo è inferiore. Di contro lo sviluppo di nuove infrastrutture nel servizio depurazione, di cui si è già detto influisce, sui costi parametrici incrementandoli. Nella tabella 8 si riassume la dinamica dei costi modellati, il cui ammontare incorpora i fenomeni illustrati.

33 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 33/62 Tabella 8 Costi di riferimento ante e post pianificazione (Mgl/ ) Anno 2008 Anno 2012 Anno 2013 COAP COFO COTR Totale La simulazione dal 2013 in poi ipotizza costante questa variabile, in sede di revisione periodica il regolatore verificherà gli effettivi impatti degli investimenti realizzati sulle infrastrutture. 6.3 Costi esogeni Il canone rientra nei costi sostenuti dal gestore esso merita una trattazione a parte perché si riferisce a delle partite finanziarie non soggette ad efficientamento come previsto all articolo 6 del D.M. 1/8/96. Attraverso il canone si riconoscono una serie oneri a carico di soggetti terzi e non costituisce una remunerazione del servizio in affidamento né tanto meno un affitto di beni dati in concessione d uso nel rispetto di quanto prescritto all articolo 153 comma 1 del D.Lgs. 152/06. Per distinguere con maggiore forza il significato del canone di servizio da quello d uso è stata utilizzata la dizione costi esogeni ad indicare quegli oneri non pertinenti la gestione diretta o indiretta del SII. Fra questi rientrano anche quota delle spese ATO; infatti, per effetto dell art. 148 comma 4 del D.Lgs. 152/2006, i costi di funzionamento della struttura operativa dell'autorità d'ambito, determinati annualmente, fanno carico agli Enti Locali ricadenti nell'ambito Territoriale Ottimale, in base alle quote di partecipazione di ciascuno di essi. Ai sensi dell art. 154 dello stesso Decreto, una quota parte dei costi di funzionamento dell'autorità d'ambito è destinata ad essere coperta dalla Tariffa del Servizio Idrico Integrato che è stata stabilita pari a 320mila euro annui. Il canone si compone di altre due voci: Rimborso delle rate di mutuo in capo ai Comuni relative al SII Riconoscimento degli oneri di ammortamento legati agli investimenti pregressi delle aziende Investimenti effettuati dagli Enti Locali La rata di rimborso dei mutui pregressi degli EELL è stata individuata a seguito della ricognizione svolta su tutti i Comuni dell Ambito ed è stata depurata degli eventuali contributi percepiti. Il prospetto riportato nella tabella 9 descrive il quadro dell indebitamento degli Comuni al 2008 ripartito per aree gestionali. Al primo anno di piano la tariffa rimborsa 3,47 Mln/ che decrescono fino ad azzerarsi nel 2038.

34 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 34/62 Tabella 9 Debito pregresso degli EELL per area gestionale (Mgl/, anno 2008) GEST ECONOMIA Comuni area AMAT Ventimiglia (AIGA) Comuni area AMAIE Comuni area ACQ SAVONA Comuni area ARCALGAS TOTALE RATA , ,2 185, ,8 173,9 43, , , ,2 185, ,8 173,0 43, , , ,6 185, ,8 171,8 43, , , ,6 185, ,4 171,0 43, , , ,4 153, ,4 164,2 37, , , ,4 153, ,4 148,8 37, , , ,4 153,4 677,9 148,8 37, , , ,4 153,4 677,9 148,8 37, , , ,4 151,3 677,9 148,8 37, , , ,4 107,5 677,9 148,8 37, , , ,5 107,5 677,9 136,8 37, , , ,5 103,3 677,9 136,8 37, , , ,5 103,3 651,2 128,3 37, , , ,5 103,3 614,0 128, , ,5 331,5 103,3 614,0 8, , ,0 331,5 103,3 614,0 8, , ,0 331,5 103,3 590,2 8, , ,4 331,5 103,3 488,3 8, , ,9 245,1-456,2 8,2-854, ,0 239,2-421,0 8,2-805, ,0 225,4-374,6 8,2-745, ,0 225,4-374,6 8,2-745, ,0 225,4-374,6 8,2-745, ,6 208,0-29,8 8,2-324, ,3 187,4-29,8 8,2-266, ,6 187,4-29, , L indebitamento degli Enti Locali è un valore che racchiude molteplici fattori a partire dalle scelte sulle modalità di finanziamento delle opere (ricorso a mezzi propri o di terzi) per giungere ai criteri di pianificazione degli interventi che hanno indirizzato la gestione del SII verso investimenti in manutenzione straordinaria piuttosto che di vero e proprio rinnovo o estensione delle infrastrutture. Questi presupposti determinano importi molto diversificati tra i Comuni dell ATO tuttavia per poter confrontare il grado di indebitamento pregresso è necessario fare riferimento al valore pro capite della rata di mutuo annua a carico dei singoli Comuni. La disamina del costo per abitante rileva per un Comune dell Ambito un importo massimo di 70,19 /ab che si riduce a 38,58 se al denominatore del rapporto si considera oltre alla popolazione residente anche i flussi turistici potenziali espressi dalle disponibilità delle strutture ricettive. Questo tipo di analisi per tutti gli Enti Locali, mette a confronto la graduatoria del debito annuo per abitante presente nel Comune rispetto all incidenza pro capite per abitante residente. Dagli scostamenti sembrerebbe emergere come in molte realtà della provincia imperiese l incidenza dell indebitamento si ridimensioni in modo significativo se commisurato ai fabbisogni espressi dal territorio nella sua

35 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 35/62 interezza tanto che l incidenza media della rata del mutuo si riduce da 13,75 /ab residente a 7,49 /ab presente. Figura 4 Incidenza pro capite dei mutui per comune ( /ab) Investimenti effettuati dalle società di servizio pubblico locale La pianificazione di ambito non può prescindere dagli assetti patrimoniali preesistenti relativi alle gestioni industriali, infatti, così come sono stati inclusi i debiti pregressi legati alle opere del SII realizzate dagli Enti Locali, allo stesso modo è necessario considerare gli investimenti realizzati dalle aziende i cui effetti economici si traducono nei costi di ammortamento e negli eventuali oneri finanziari (per la parte di opere finanziate con mutuo). La tabella 10 sintetizza le principali informazioni, in alcuni casi esse sono state ricostruite indirettamente in altri, invece, non è stato possibile individuare un valore di riferimento. Questo si è verificato in modo particolare per le aziende che operano in territori fuori ATO o per le multiutility per le quali l enucleazione delle voci patrimoniali relative ad un area specifica o ad un segmento di business diviene più complessa. Tabella 10 Aspetti patrimoniali e finanziari delle gestioni industriali al netto dei contributi pubblici (Mgl/, anno 2008) Ammortamento Oneri Finanziari Stock Capitale Fondo Amm. Netto Contabile AMAT 1.126,9 197, , , ,5 AIGA 222,5 71, , , ,5 AMAIE 1.739,1 225, , , ,6 ACQ. SAVONA 621,2 115, ,0 nd 9.575,8(*) ARCALGAS nd nd 1.981, ,2 820,4 SECOM 55,7-615,4 402,8 212,6 TOTALE 3.765,5 609, , , ,4 Nota: (*)Stima A valle dei dati di ricognizione si è giunti ad una stima dello stock di capitale investito preesistente pari a 91,7 mln/ sul quale maturano ammortamenti per 3,7 mln/. Si è scelto di supportare in tariffa questo costo simulando la rata di

36 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 36/62 rimborso di un mutuo calcolata sul valore residuo dei cespiti stimato 1 a 63,59 mln/ ad un tasso dell 1,5% per un periodo di rimborso di 20 anni. L ipotesi di lavoro corrisponde ad una rata costante di 3,7 mln/ che nei primi anni non sostiene completamente gli ammortamenti e gli oneri finanziari, va considerato, tuttavia, che il flusso degli accantonamenti è decrescente nel tempo quindi l insufficienza iniziale nella copertura delle due componenti di costo del capitale pregresso sono recuperate negli anni successivi. 6.4 Pianificazione dei nuovi investimenti I contenuti del piano degli investimenti sono stati ampiamente argomentati nei capitoli precedenti da cui è desumibile il quadro descritto nella tabella seguente del fabbisogno di interventi suddiviso per servizio e macro tipologia che individua uno stock complessivo di 440,2 mln/ Tabella 11 Fabbisogno di investimenti (Mgl/ ) Nuove Opere Manutenzione Totale Acquedotto Fognatura Depurazione TOTALE La pianificazione temporale degli investimenti ha seguito criteri tra loro diversi con priorità, in certi casi, in antitesi. Infatti, in una prospettiva di maggior efficienza finanziaria della gestione l ipotesi di lavoro seguita è stata quella di contenere il valore residuo degli investimenti al termine dell affidamento. Tale finalità si è dovuta misurare con vincoli endogeni quali l effettiva capacità del gestore di cantierare gli investimenti, nonché le priorità assegnate a ciascun intervento sulla base dello stato di adeguatezza e vetustà delle infrastrutture. Non da ultimo il limite di crescita tariffario ha imposto una modulazione della spesa che potesse essere compatibile con la sostenibilità della TRM. Facendo riferimento alle considerazioni esposte, si riporta nella tabella 12 la pianificazione degli investimenti per ciascun anno di Piano. Tabella 12 Sviluppo degli investimenti annui (Mgl/ ) Anni Investimento 6.602, , , , , , , , , ,5 annuo Anni Investimento , , , , , , , , , ,4 annuo Anni Investimento annuo , , , , , , , , , ,7 1 Il valore residuo dei cespiti di Acquedotto di Savona è stato stimato ipotizzando un tempo residuo di ammortamento pari alla media delle durate residue osservate nei principali gestori dell ATO (Amaie, Aiga, Amat)

37 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 37/62 La percentuale cumulata degli investimenti rappresentata nella figura 5 è un utile strumento di lettura per comprendere le dinamiche tariffarie e finanziarie che saranno esposte nel seguito. La pianificazione prevede che al 2026 sia effettuato il 50% degli interventi individuati, ne segue che le opere realizzate a questa data con vita utile inferiore o uguale a 15 anni saranno state ammortizzate completamente al termine dell affidamento. Figura 4 Distribuzione cumulata % degli investimenti Come noto l impatto tariffario degli investimenti è rilevabile nella componente di costo individuata dagli ammortamenti definita all articolo 3.2 del D.M. 1/8/96 come segue: Sono comprese in questa componente, con riferimento alle notazione dei citato decreto legislativo n.127/91, le seguenti categorie: B 10 a - Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali B 10 b - Ammortamento delle immobilizzazioni materiali B 10 c - Altre svalutazioni delle immobilizzazioni. I cespiti conferiti al soggetto gestore saranno determinati sulla base della ricognizione degli impianti prevista dall'articolo 11, comma 3 della legge Su tali cespiti e su quelli realizzati dal soggetto gestore, come risultanti dai libri contabili e dei piano economico finanziario, si applicano le aliquote previste dai principi contabili di riferimento, nel limite massimo delle aliquote ammesse dalle leggi fiscali. Nella fattispecie sono state considerate le aliquote di riferimento indicate nel D.M. 31/12/88 riportate sotto che determinano un aliquota media del 5,5% sulla cui base sono state svolte le elaborazioni.

38 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 38/62 Tabella 13 Aliquote di ammortamento per categoria di cespite (D.M. 31/12/88) Categoria di cespite Aliquota Fabbricati destinati all'industria 3,5% Costruzioni leggere 10% Opere idrauliche fisse 2,5% Serbatoi 4% Impianti di filtrazione 8% Condutture 5% Impianti di sollevamento 12% Impianti di depurazione acque reflue 15% Attrezzatura varia e minuta - Apparecchi di misura e controllo laboratori 10% Mobili e macchine ordinarie d'ufficio 12% Macchine d'ufficio elettromeccaniche ed elettroniche, compresi i computer e i sistemi 20% telefonici elettronici Autoveicoli da trasporto 20% Autoveicoli, motoveicoli e simili 25% Impianti generici 12% L ammortamento permette la ricostruzione del valore del bene in rapporto alla sua vita utile e rappresenta un importante flusso monetario destinato anche all autofinanziamento delle opere. La seconda componente di costo, originata dalla spesa per la realizzazione delle opere, ha una natura prettamente finanziaria ed è destinata a sostenere gli oneri che gravano sui capitali impiegati per gli investimenti. Rispetto a quanto già anticipato nell introduzione del presente capitolo è stato applicato quanto previsto all articolo 3.3 del Metodo Normalizzato che per chiarezza espositiva si riporta nel seguito: ( ) Il capitale investito è definito dalla media dei valori dei capitale iniziale e finale dell'esercizio ed esprime il valore dell'investimento medio aziendale. Indicati con: V 0 = Valore dei capitale investito al tempo 0 Vi = Valore dei capitale investito al tempo 1I 1= Investimenti effettuati al tempo 1 A 1 = Ammortamenti relativi agli investimenti al tempo 1 t = tasso di ritorno sul capitale investito R = remunerazione sul capitale investito e quindi: Il Capitale investito al tempo 1 =V 0+ (I 1 A 1) / 2 = (V 0 + V 1) / 2 Reddito sul capitale investito al tempo 1 = [(V 0 + V 1 ) / 2] t = R Sul capitale investito, come risultante dai libri contabili alla data di emanazione del metodo e dal piano economico finanziario, si applica un tasso di remunerazione fissato nella misura dei 7%. Il piano finanziario di cui all'articolo 11 della legge n. 36/94 deve tener conto che i finanziamenti pubblici, a qualsiasi titolo erogati, affluiscono all'ambito e non al gestore e devono essere mantenuti separati nel momento della valutazione del tasso di rendimento dei capitale investito. il tasso di remunerazione degli investimenti

39 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 39/62 L andamento temporale delle voci di costo legate agli investimenti è desumibile dalla figura 6 come prevedibile l ammortamento costituisce l onere di maggior rilievo risentendo direttamente dell attuazione del piano degli investimenti, mentre la remunerazione si caratterizza per un trend decrescente dovuto proprio alla modalità di calcolo, costruito su una quantità, il valore netto contabile dell investimento medio, che decresce nel tempo a causa degli ammortamenti. Figura 5 Ammortamento e remunerazione degli investimenti pianificati 6.5 Tariffa media ponderata delle gestioni preesistenti (TMPP) La Tariffa Media Ponderata (d ora in avanti TMP) è definita dall articolo 4 del D.M. 1/8/96, Metodo Normalizzato. Lo stesso decreto ne detta le linee guida per il suo calcolo: La tariffa media ponderata delle gestioni preesistenti equivale al fatturato di tutte le gestioni interessate riferito alla fornitura dell'acqua, compresi i canoni sulle acque reflue, ed è riferita al quantitativo di acqua potabile venduta. Al fatturato globale come sopra definito è aggiunto l'importo corrispondente ai canoni di fognatura e depurazione, nei valori massimi previsti dalle leggi alla data di entrata in vigore della citata legge n. 36, per le quantità non applicate per la mancata effettuazione dei servizio. Nella determinazione dei fatturato delle gestioni preesistenti, per il calcolo della relativa tariffa media ponderata, si deve fare riferimento all'esercizio annuale immediatamente precedente alla adozione dei piano economico - finanziario per la nuova gestione. Per la determinazione della tariffa reale media della nuova gestione, da applicare all'esercizio iniziale, si farà ricorso all'applicazione dei tasso programmato di inflazione sulla tariffa intercorrente tra l'anno per il quale quest'ultima tariffa è stata calcolata e l'anno iniziale previsto per la nuova gestione. Nel caso in cui dal fatturato globale, a causa delle disfunzioni e delle diseconomie delle precedenti gestioni, non fosse possibile ricavare una base attendibile per il calcolo della tariffa media ponderato, questa è fissata dall'ambito, su parere dei Comitato per la vigilanza sull'uso delle risorse idriche. che si esprime su documentata e motivata richiesta. Alla tariffa media ponderata delle gestioni preesistenti sono aggiunte le voci, ove non già comprese nelle spese documentate, relative a:

40 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 40/62 - canoni dell'utilizzazione di acqua pubblica; - costo dell'acqua acquistata da terzi; - canone di concessione dei servizio idrico integrato; - oneri per le aree di salvaguardia derivanti dalla normativa vigente; - i ratei dei mutui in essere. La TMP del SII è, quindi, il quoziente che deriva dal rapporto tra ricavi e i volumi fatturati inerenti il servizio idrico integrato. Si giunge alla definizione del nominatore del rapporto mediante una ricostruzione delle partite attive del servizio, così come descritta nell articolo della norma sopra riportato. Ai ricavi da tariffa, riferiti a tutte le gestioni preesistenti (sia industriali che in economia), si aggiungono le rate dei mutui a carico dei Comuni laddove non vi è una esplicita imputazione nel capitolo di spesa relativo al SII. Nella determinazione della TMP, non si tiene conto dei ricavi derivanti da attività extra tariffa (ricavi straordinari ed attività non regolate) e degli incrementi di immobilizzazioni eventualmente realizzati. Tabella 14 TMPP al 2008 (Mgl/ ; Mgl/mc; /mc) Ricavi Ricavi Ricavi Acqua Rata Acq Fogn Dep Acquistata Mutui Totale Voci attive , , , , , ,1 Volumi fatturati ,7 TMPP 1,210 Si segnala che nell ambito del calcolo della tariffa media ponderata è stato incluso l importo relativo alla compravendita di acqua che ricopre il significato più rilevante: quello riguardante le aziende AMAIE (venditrice) e AMAT (acquirente). Come già diffusamente detto con l avvento della gestione unica tutti gli scambi di acqua all ingrosso si azzerano, tuttavia questo costo/ricavo rappresenta un onere effettivo non elidibile, determinato dalla gestione della condotta del Roja che interconnette ampie aree del territorio dell ATO di Imperia. Alla TMPP è stato applicato il tasso di inflazione rilevato nel triennio giungendo ad un valore finale di 1,2731 /mc. 6.6 Previsione dei volumi d acqua forniti all utenza Gli scenari vagliati hanno preso in considerazione lo sviluppo demografico della provincia di Imperia che indica tassi di crescita fino ai prossimi trent anni rendendo verosimile l ipotesi di incremento della domanda futura di risorsa. Di segno opposto sono, invece, alcuni fattori di contesto che potrebbero dare luogo ad una contrazione o comunque ad una stazionarietà dei quantitativi di acqua venduta nei prossimi anni, essi possono essere sintetizzati come segue: Presenza di numerosi Comuni con tariffazione a forfait che nell adeguare i criteri di misurazione mediante l attivazione del contatore, potrebbero evidenziare volumi d acqua consumati inferiori a quelli stimati; Incidenza dei flussi turistici sui consumi di risorsa, tale componente di domanda oltre ad essere di tipo endogeno è soggetta a fluttuazione e nel lungo periodo e può modificare il suo peso nella composizione delle tipologie di utenza;

41 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 41/62 Promiscuità dei sistemi di distribuzione inerente la fornitura d acqua alle utenze agricole (floricoltura), in diversi casi l approvvigionamento di queste categorie avviene tramite acquedotto pubblico e non dedicato. Variazioni della domanda del comparto o razionalizzazione della rete di distribuzione possono avere dei potenziali effetti di riduzione dei volumi fatturati. Per quanto evidenziato è stato sviluppato un Piano d Ambito con volumi costanti per l intero periodo pari a mc. 6.7 Previsione del ricavo regolato Il risultato della pianificazione di ambito è il ricavo regolato spettante al gestore per il SII descritto nella Figura 7. Figura 6 Ricavo regolato annuo spettante (Mgl/ ) La TRM (tariffa reale media), determinata rapportando il ricavo regolato ai volumi fatturati, si attesta al primo anno di gestione a 1,341 /mc con un trend in crescita fino al 2031 anno in cui viene corrisposta l ultima rata di mutuo maturata sul capitale preesistente. Negli ultimi anni il rallentamento della spesa per investimenti è la principale leva di riduzione della tariffa. Tabella 15 Sviluppo tariffario ( /mc) Anni TRM 1,344 1,407 1,467 1,523 1,587 1,658 1,722 1,800 1,880 1,943 K 5,6% 4,6% 4,3% 3,8% 4,1% 4,5% 3,8% 4,5% 4,4% 3,3% K max 7,5% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% TRM 1,997 2,074 2,138 2,190 2,214 2,265 2,319 2,366 2,398 2,423 K 2,8% 3,9% 3,1% 2,4% 1,1% 2,3% 2,4% 2,0% 1,3% 1,1% K max 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% TRM 2,300 2,303 2,296 2,272 2,238 2,109 1,969 1,932 1,894 1,849 K -5,1% 0,1% -0,3% -1,1% -1,5% -5,8% -6,6% -1,9% -2,0% -2,4% K max 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0% 5,0%

42 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 42/62 Tabella 16 Composizione della TRM per voce di costo ( /mc) Costi operativi di progetto 1,031 1,063 1,095 1,101 1,109 1,116 1,125 1,132 1,135 1,139 Canone Servizio 0,147 0,147 0,146 0,146 0,134 0,133 0,117 0,116 0,116 0,114 Capitale pregresso 0,144 0,144 0,144 0,144 0,144 0,144 0,144 0,144 0,144 0,144 Ammortamento 0,014 0,028 0,042 0,070 0,103 0,136 0,174 0,211 0,253 0,286 Remunerazione 0,008 0,025 0,040 0,063 0,096 0,129 0,163 0,198 0,232 0,261 TRM 1,344 1,407 1,467 1,523 1,587 1,658 1,722 1,800 1,880 1, Costi operativi di progetto 1,141 1,142 1,143 1,144 1,145 1,146 1,146 1,146 1,145 1,144 Canone Servizio 0,105 0,104 0,103 0,098 0,064 0,063 0,062 0,055 0,046 0,044 Capitale pregresso 0,144 0,144 0,144 0,144 0,144 0,144 0,144 0,144 0,144 0,144 Ammortamento 0,324 0,371 0,408 0,446 0,486 0,523 0,566 0,608 0,639 0,662 Remunerazione 0,284 0,314 0,340 0,358 0,375 0,389 0,402 0,415 0,425 0,430 TRM 1,997 2,074 2,138 2,190 2,214 2,265 2,319 2,366 2,398 2, Costi operativi di progetto 1,143 1,142 1,140 1,139 1,138 1,137 1,136 1,135 1,134 1,133 Canone Servizio 0,041 0,041 0,041 0,025 0,023 0,021 0,012 0,012 0,012 0,012 Capitale pregresso Ammortamento 0,686 0,693 0,694 0,694 0,678 0,659 0,636 0,620 0,603 0,576 Remunerazione 0,431 0,427 0,420 0,414 0,400 0,292 0,184 0,164 0,145 0,128 TRM 2,300 2,303 2,296 2,272 2,238 2,109 1,969 1,932 1,894 1,849 Figura 7 Variazione della TRM e investimenti (Mgl/, %) Giova sottolineare che la crescita tariffaria non raggiunge mai il limite massimo del 5%, evidenziano solo per alcuni anni incrementi di poco superiori al 4%. Solo per il primo anno l avvio dei nuovi criteri origina un salto fisiologico del 5,6% che rimane comunque nei limiti stabiliti dalla norma. Il grafico descrive sinteticamente la relazione TRM e variazione K.

43 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 43/62 Figura 8 TRM e K (%) 6.8 Conto economico e stato patrimoniale prospettici La costruzione del conto economico prospettico utilizza i valori definiti nei paragrafi precedenti, considerando come componente di costo della produzione il COP coperto da TRM al netto del recupero di efficienza incluse le componenti negative di natura esogena (canone di servizio). Gli accantonamenti per ammortamento sono pari alla somma dei flussi derivanti dal capitale pregresso e dai nuovi investimenti. Il profilo dei ricavi considera nelle partite attive, unicamente i ricavi regolati da tariffa, si tratta perciò di una simulazione. Relativamente alla gestione non caratteristica e finanziaria si evidenzia quanto segue: Il tasso di interesse attivo è fissato all 1%, Il tasso di interesse passivo di breve periodo è fissato al 7%, Il tasso di interesse passivo di medio/lungo periodo è fissato al 5%, La durata media dei mutui è di 20 anni, non è stato previsto alcun versamento di dividendi, I giorni medi di incasso sono stati ipotizzati pari a 60. Dei ricavi il 90% è stato valutato con IVA al 10% il rimanente con IVA al 23%, Il pagamento fornitori fissato a una media di 120 giorni, con IVA al 23% per l 80% della spesa, La simulazione non attiva le componenti di reddito relative alla gestione straordinaria (plusvalenze o minusvalenze) considerate nulle, Sono state simulate le componenti positive di reddito dei ricavi derivanti dalla vendita del servizio (SII inclusa la quota fissa). La voce incrementi di immobilizzazioni è nulla in quanto i costi sono valutati al netto delle capitalizzazioni, non sono state fatte ipotesi su altre componenti di reddito quali contributi in conto esercizio e/o conto capitale e altri ricavi.

44 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 44/62 L esito dei conti economici prospettici evidenzia il risultato positivo d esercizio per l intero periodo di pianificazione, fatta eccezione per il primo anno, con andamento lievemente crescente. Per quanto attiene al profilo patrimoniale, nelle ipotesi di costruzione dello Stato Patrimoniale il capitale pregresso è stato considerato come conferimento in natura delle società preesistenti, ed entra a far parte del capitale sociale. I debiti verso istituti bancari sono stati considerati complessivamente sotto la voce mutui, in una ipotesi di base, non molto distante dalla realtà, che il finanziamento sia totalmente corporate.

45 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 45/62 Tabella 17 Conto economico prospettico del gestore unico (Mgl/ ) Ricavi da tariffa , , , , , , , , , ,7 Lavori c/utenti Allacci VALORE DELLA PRODUZIONE , , , , , , , , , ,7 Costi operativi , , , , , , , , , ,2 ammortamenti 4.067, , , , , , , , , ,3 COSTI DELLA PRODUZIONE , , , , , , , , , ,6 DIFFERENZA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE 218,4 642, , , , , , , , ,1 Gestione di Tesoreria - 315,3-422,4-506,3-868, , , , , , ,9 TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI - 315,3-422,4-506,3-868, , , , , , ,9 + plusvalenze - minusvalenze prov. straord. - oneri straord TOTALE PROVENTI E ONERI STRAORD RISULTATO ANTE IMPOSTE - 97,0 220,0 534,8 764, , , , , , ,2 Imposte sul reddito 9,3 67,9 220,7 321,6 501,4 704,5 899, , , ,1 RISULTATO NETTO DI ESERCIZIO - 106,2 152,1 314,1 442,7 698, , , , , ,1 Segue

46 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 46/62 Conto economico prospettico del gestore unico (Mgl/ ) Ricavi da tariffa , , , , , , , , , ,0 Lavori c/utenti Allacci VALORE DELLA PRODUZIONE , , , , , , , , , ,0 Costi operativi , , , , , , , , , ,9 ammortamenti , , , , , , , , , ,0 COSTI DELLA PRODUZIONE , , , , , , , , , ,9 DIFFERENZA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE 7.340, , , , , , , , , ,1 Gestione di Tesoreria , , , , , , , , , ,3 TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI , , , , , , , , , ,3 + plusvalenze - minusvalenze prov. straord. - oneri straord TOTALE PROVENTI E ONERI STRAORD RISULTATO ANTE IMPOSTE 4.478, , , , , , , , , ,8 Imposte sul reddito 1.790, , , , , , , , , ,4 RISULTATO NETTO DI ESERCIZIO 2.688, , , , , , , , , ,4

47 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 47/62 Conto economico prospettico del gestore unico (Mgl/ ) Ricavi da tariffa , , , , , , , , , ,4 Lavori c/utenti Allacci VALORE DELLA PRODUZIONE , , , , , , , , , ,4 Costi operativi , , , , , , , , , ,6 ammortamenti , , , , , , , , , ,5 COSTI DELLA PRODUZIONE , , , , , , , , , ,1 DIFFERENZA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE 7.408, , , , , , ,8 531,0 42,6-405,7 Gestione di Tesoreria , ,9-890,5-613,2-345,2-85,6 147,5 346,9 529,8 678,3 TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI , ,9-890,5-613,2-345,2-85,6 147,5 346,9 529,8 678,3 + plusvalenze - minusvalenze prov. straord. - oneri straord TOTALE PROVENTI E ONERI STRAORD RISULTATO ANTE IMPOSTE 6.008, , , , , , ,3 877,9 572,4 272,6 Imposte sul reddito 2.297, , , , , , RISULTATO NETTO DI ESERCIZIO 3.710, , , , , , ,3 877,9 572,4 272,6

48 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 48/62 ATTIVITA' Tabella 18 Stato patrimoniale prospettico (Mgl/ ) Immobilizzazioni materiali 6.602, , , , , , , , , ,7 Immobilizzazioni immateriali Investimenti pregressi , , , , , , , , , ,4 Liquidità 2.643, , , , , , , , , ,7 Crediti v/clienti 5.505, , , , , , , , , ,5 Crediti v/erario IVA TOTALE ATTIVITA' , , , , , , , , , ,3 PASSIVITA' Debiti a breve Debiti a lungo (mutui) 6.602, , , , , , , , , ,1 Debiti v/fornitori 3.961, , , , , , , , , ,9 Debiti tributari(imposte sul reddito) 9,3 67,9 220,7 321,6 501,4 704,5 899, , , ,1 Debiti tributari(saldo IVA) 216,6 231,8 246,5 150,1 128,8 146,2 125,0 144,0 126,8 215,4 Fondi ammortamento imm. Materiali 4.067, , , , , , , , , ,6 Fondi ammortamento imm. Immateriali Fondo Rischi Fondo TFR TOTALE PASSIVITA' , , , , , , , , , ,1 Capitale sociale , , , , , , , , , ,4 Risultato di esercizio - 106,2 152,1 314,1 442,7 698, , , , , ,1 Risultati esercizi precedenti ,2 38,2 336,6 757, , , , , ,6 Distribuzione utili Riserva legale - - 7,6 23,3 45,4 80,4 130,4 194,6 275,8 373,2 TOTALE PATRIMONIO NETTO , , , , , , , , , ,3 TOTALE A PAREGGIO , , , , , , , , , ,3 Segu

49 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 49/62 Stato patrimoniale prospettico (Mgl/ ) ATTIVITA' Immobilizzazioni materiali , , , , , , , , , ,3 Immobilizzazioni immateriali Investimenti pregressi , , , , , , , , , ,4 Liquidità 7.148, , , , , , , , , ,2 Crediti v/clienti 8.179, , , , , , , , , ,0 Crediti v/erario IVA TOTALE ATTIVITA' , , , , , , , , , ,9 PASSIVITA' Debiti a breve Debiti a lungo (mutui) , , , , , , , , , ,2 Debiti v/fornitori , , , , , , , , , ,5 Debiti tributari(imposte sul reddito) 1.790, , , , , , , , , ,4 Debiti tributari(saldo IVA) 191,9 137,2 226,1 238,7 222,5 257,0 233,4 244,9 252,5 295,4 Fondi ammortamento imm. Materiali , , , , , , , , , ,2 Fondi ammortamento imm. Immateriali Fondo Rischi Fondo TFR TOTALE PASSIVITA' , , , , , , , , , ,8 Capitale sociale , , , , , , , , , ,4 Risultato di esercizio 2.688, , , , , , , , , ,4 Risultati esercizi precedenti 9.239, , , , , , , , , ,7 Distribuzione utili Riserva legale 491,9 626,3 777,3 952, , , , , , ,6 TOTALE PATRIMONIO NETTO , , , , , , , , , ,1 TOTALE A PAREGGIO , , , , , , , , , ,9

50 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 50/62 Stato patrimoniale prospettico (Mgl/ ) ATTIVITA' Immobilizzazioni materiali , , , , , , , , , ,9 Immobilizzazioni immateriali Investimenti pregressi , , , , , , , , , ,4 Liquidità , , , , , , , , , ,1 Crediti v/clienti 9.420, , , , , , , , , ,0 Crediti v/erario IVA TOTALE ATTIVITA' , , , , , , , , , ,4 PASSIVITA' Debiti a breve Debiti a lungo (mutui) , , , , , , , , , ,0 Debiti v/fornitori , , , , , , , , , ,2 Debiti tributari(imposte sul reddito) 2.297, , , , , , Debiti tributari(saldo IVA) 265,5 302,8 301,1 295,2 382,5 365,8 331,7 322,7 313,5 302,6 Fondi ammortamento imm. Materiali , , , , , , , , , ,9 Fondi ammortamento imm. Immateriali Fondo Rischi Fondo TFR TOTALE PASSIVITA' , , , , , , , , , ,6 Capitale sociale , , , , , , , , , ,4 Risultato di esercizio 3.710, , , , , , ,3 877,9 572,4 272,6 Risultati esercizi precedenti , , , , , , , , , ,7 Distribuzione utili Riserva legale 2.674, , , , , , , , , ,5 TOTALE PATRIMONIO NETTO , , , , , , , , , ,1 TOTALE A PAREGGIO , , , , , , , , , ,7

51 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 51/62 DIFFERENZA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE Tabella 19 Flussi di cassa previsionali (Mgl/ ) ,4 642, , , , , , , ,8 + ammortamenti 4.067, , , , , , , , ,0 + accantonamenti a fondi rischi accantonamenti a fondi TFR e IFR /- plusvalenze/minusvalenze liquidazioni di TFR e IFR CCN: -ricavi non monet. + costi non monet ,4-240,4-232, , ,5-276, ,9-301,7 975,8 FLUSSO DI CASSA DELLA GESTIONE CORRENTE 2.958, , , , , , , , ,6 - investimenti , , , , , , , , ,4 + disinvestimenti FLUSSO DI CASSA DELLA GESTIONE INVESTIMENTI , , , , , , , , ,4 + aumenti di capitale sociale distribuzione dividendi aumenti di debiti finanziari 6.602, , , , , , , , ,7 - riduzione di debiti finanziari ,7-289,6-365,1-628,3-945, , , ,9 +/- posizione finanziaria netta iniziale , , , , , , , ,5 VARIAZIONE POSIZIONE FINANZIARIA NETTA FLUSSO DI CASSA ANTE ONERI -PROVENTI FINANZIARI E ONERI TRIBUTARI 6.602, , , , , , , , , , , , , , , , , ,5 Oneri/proventi finanziari - 315,3-422,4-506,3-868, , , , , ,3 Oneri tributari - - 9,3-67,9-220,7-321,6-501,4-704,5-899, ,5 FLUSSO DI CASSA NETTO CUMULATO 2.643, , , , , , , , ,7 FLUSSO DI CASSA NETTO DI ESERCIZIO 2.643,0 240,1 156, , ,6 129, ,8-359,8 687,2

52 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 52/62 DIFFERENZA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE Flussi di cassa previsionali (Mgl/ ) , , , , , , , , ,7 + ammortamenti , , , , , , , , ,4 + accantonamenti a fondi rischi accantonamenti a fondi TFR e IFR /- plusvalenze/minusvalenze liquidazioni di TFR e IFR CCN: -ricavi non monet. + costi non monet , , , ,7-200,2 678,4-968, ,7-181,8 FLUSSO DI CASSA DELLA GESTIONE CORRENTE , , , , , , , , ,3 - investimenti , , , , , , , , ,4 + disinvestimenti FLUSSO DI CASSA DELLA GESTIONE INVESTIMENTI , , , , , , , , ,4 + aumenti di capitale sociale distribuzione dividendi aumenti di debiti finanziari 3.218, , , , riduzione di debiti finanziari , , , , , , , , ,1 +/- posizione finanziaria netta iniziale , , , , , , , , ,5 VARIAZIONE POSIZIONE FINANZIARIA NETTA FLUSSO DI CASSA ANTE ONERI - PROVENTI FINANZIARI E ONERI TRIBUTARI , , , ,0 934, , , , , , , , , , , , , ,4 Oneri/proventi finanziari , , , , , , , , ,8 Oneri tributari , , , , , , , , ,2 FLUSSO DI CASSA NETTO CUMULATO 7.095, , , , , , , , ,4 FLUSSO DI CASSA NETTO DI ESERCIZIO ,0 52, , , ,1-992,9-196,3 879,8 870,9

53 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 53/62 DIFFERENZA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE Flussi di cassa previsionali (Mgl/ ) , , , , , , , ,7 + ammortamenti , , , , , , , ,4 + accantonamenti a fondi rischi accantonamenti a fondi TFR e IFR /- plusvalenze/minusvalenze liquidazioni di TFR e IFR CCN: -ricavi non monet. + costi non monet , ,6 473, ,0 27,1 93, ,5-15,9 FLUSSO DI CASSA DELLA GESTIONE CORRENTE , , , , , , , ,2 - investimenti , , , , , , , ,7 + disinvestimenti FLUSSO DI CASSA DELLA GESTIONE INVESTIMENTI , , , , , , ,1 + aumenti di capitale sociale distribuzione dividendi aumenti di debiti finanziari riduzione di debiti finanziari , , , , , , , ,0 +/- posizione finanziaria netta iniziale 2.988, , , , , , , , ,7 VARIAZIONE POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ,2 384, , , , , , ,2 FLUSSO DI CASSA ANTE ONERI -PROVENTI FINANZIARI E ONERI TRIBUTARI 9.995, , , , , , , ,7 Oneri/proventi finanziari , , , ,9-890,5-613,2-345,2-85,6 Oneri tributari , , , , , , , ,3 FLUSSO DI CASSA NETTO CUMULATO 4.806, , , , , , , ,8 FLUSSO DI CASSA NETTO DI ESERCIZIO 1.818, , , , , , , ,6

54 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 54/62 Flussi di cassa previsionali (Mgl/ ) DIFFERENZA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE 1.049,8 531,0 42,6-405,7 + ammortamenti , , , ,5 + accantonamenti a fondi rischi accantonamenti a fondi TFR e IFR /- plusvalenze/minusvalenze liquidazioni di TFR e IFR CCN: -ricavi non monet. + costi non monet. 540,3 142,6 146,3 173,1 FLUSSO DI CASSA DELLA GESTIONE CORRENTE , , , ,0 - investimenti , , , ,7 + disinvestimenti FLUSSO DI CASSA DELLA GESTIONE INVESTIMENTI , , , ,7 + aumenti di capitale sociale distribuzione dividendi aumenti di debiti finanziari riduzione di debiti finanziari , , , ,2 +/- posizione finanziaria netta iniziale , , , ,3 VARIAZIONE POSIZIONE FINANZIARIA NETTA , , , ,1 FLUSSO DI CASSA ANTE ONERI -PROVENTI FINANZIARI E ONERI TRIBUTARI , , , ,4 Oneri/proventi finanziari 147,5 346,9 529,8 678,3 Oneri tributari , FLUSSO DI CASSA NETTO CUMULATO , , , ,7 FLUSSO DI CASSA NETTO DI ESERCIZIO 8.740, , , ,3

55 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 55/62 7 Analisi delle variabili economiche per sotto aree 7.1 Introduzione Dalla sintesi delle informazioni derivanti dalla ricognizione tecnica ed economica dell ATO trae origine l approfondimento presentato nelle pagine successive, che mette in relazione le sub aree coincidenti con specifiche forme di gestione del SII con i corrispondenti aggregati economici e le peculiarità del territorio. In particolare nel paragrafo 7.2 si rileva come la variabile demografica influenzata dai flussi turistici raffiguri i caratteri distintivi delle modalità organizzative del servizio. Anche il livello di spesa individuato dalla bolletta tipo descrive incidenze peculiari a seconda della sub area territoriale considerata, lo stesso dicasi per il peso del debito pregresso degli Enti Locali che presenta specificità legate alla forma gestionale (paragrafo 7.3). L analisi delle variabili tecnico-economiche articolata per sotto area gestionale ha l obiettivo di descrivere la natura delle congenite diversità esistenti all interno dell ATO mettendo in luce i vantaggi ed i punti deboli che l Autorità deve affrontare nella riorganizzazione del servizio idrico integrato. La visione unitaria di gestione del SII permette di mediare i divari esistenti e soprattutto di sussidiare le aree che se organizzate in modo completamente autonomo sarebbero economicamente meno sostenibili. Tale considerazione acquista particolare significato nella simulazione proposta al paragrafo 7.4 in cui si illustra un ipotesi di articolazione tariffaria per le sole utenze domestiche, correlata alle sub aree individuate, che fa riferimento ai risultati tariffari presentati nel capitolo 6. Quindi nell eventualità che sia operata la scelta di una gestione unica e sia definito un costo medio di Ambito, si espone quale potrebbe essere la spesa delle famiglie per la bolletta del SII calcolata rispetto ai consumi medi specifici identificati per singola sub area. 7.2 Caratteristiche del servizio per aree gestionali La disamina svolta per sub aree si riconduce a due livelli di stratificazione dell ATO, in base all organizzazione del servizio che distingue gli operatori con profilo industriale, che vengono ricompresi in un unico comprensorio territoriale, dagli Enti Locali che svolgono in forma diretta il SII. In quest ultimo gruppo è stata fatta un ulteriore distinzione mettendo in evidenza quei Comuni con popolazione inferiore ai 1000 abitanti Dalla segmentazione proposta emerge che l acquedotto fa capo, per il 76% dei volumi distribuiti, a soggetti organizzati in forma industriale quota che scende al 35% circa per il servizio di raccolta e trattamento reflui in cui è preponderante la gestione diretta.

56 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 56/62 Figura 9 Distribuzione % dei volumi acquedotto per tipologia di gestione Le sotto aree con popolazione inferiore a 1000 abitanti, gestite in economia, ricoprono un peso marginale in termini di volumi, sia nella distribuzione di risorsa sia nella filiera a valle del servizio. Figura 10 Distribuzione % dei volumi fognatura per tipologia di gestione Passando alla verifica delle variabili di contesto relative alla popolazione residente e alla superficie, descritte nella figura 11, emerge con maggior enfasi quanto rilevato in precedenza nella parte dedicata all inquadramento territoriale, ovvero che i comprensori gestionali di dimensione inferiore ai 1000 abitanti interessano aree dell ambito con maggior estensione originando un rapporto di densità abitativa molto basso. Gli operatori industriali si confrontano con bacini di utenza dalle densità elevate, mentre il rimanente delle gestioni dirette ha un rapporto abitanti/superficie vicino all unità.

57 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 57/62 Figura 11 Ripartizione della popolazione e del territorio per tipologia di gestione Anche l incidenza dei flussi turistici tra le sotto aree individuate delinea un impatto sulla popolazione residente molto differenziato, il fenomeno è influenzato dalla entità dei bacini rispetto ai quali viene misurato. Ne deriva che i territori del comprensorio industriale, fortemente urbanizzato, rilevano un incidenza minore dei movimenti turistici rispetto ad altre zone in cui nei periodi di picco stagionale l affluenza dei villeggianti duplica o addirittura triplica la popolazione presente. Tabella 20 incidenza popolazione fluttuante per tipologia di gestione Area gestionale Pop residente Incidenza Fluttuanti In Economia <1000 Ab ,00 Comprensorio Industriale ,56 In Economia sup Ab ,01 Le analisi proposte tracciano un sintetico quadro, peraltro in parte già emerso nei precedenti capitoli, della relazione esistente tra caratteristiche geomorfologiche e socioeconomiche del territorio e modelli organizzativi del SII ad oggi esistenti. 7.3 Profili economici per sotto area Le risultanze della ricognizione delle variabili economiche ha permesso di pianificare un nuovo scenario gestionale dell Ambito basato su una visione unitaria dell organizzazione del servizio la cui elaborazione presentata nel precedente capitolo ha definito la tariffa reale media (TRM) di ambito. Si propone nel seguito una breve disamina delle informazioni grezze di carattere economico, ovvero ante progettazione del regolatore, per evidenziare alcuni aspetti di discontinuità presenti nell ATO legati alla segmentazione territoriale adottata nel presente capitolo. Tra le risultanze di maggior rilievo si pone l attenzione ai diversi livelli tariffari che coesistono nell Ambito imperiese. Dalla ricognizione delle articolazioni tariffarie distinte per categoria di utenza è stato possibile desumere la spesa media per utenza riferita a due ipotesi di consumo: 80 mc anno e 150 mc, quest ultima corrispondente ad un nucleo familiare di tre componenti.

58 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 58/62 Figura 12 Bolletta utenze domestiche per consumo e sotto area gestionale (Euro anno per utenza; 2008) La bolletta media ATO per 80 mc di consumo annuo di un utenza domestica si attesta a 65,6, le sotto aree di analisi rilevano una spesa media di 61,2 /mc per le gestioni in economia con popolazione inferiore ai 1000 abitanti, mentre per i territori organizzati in forma industriale la spesa media è di 70 /anno. Al crescere dei consumi aumentano le diversità tra le sotto aree individuate ed acquista maggior rilievo la spesa sostenuta dalle utenze che si trovano nei bacini governati dalle gestioni in economia con popolazione superiore ai 1000 abitanti e dalle aziende preesistenti (137 /anno medio per utenza). La bolletta rimane su una soglia di 96 /anno nei Comuni di piccola dimensione organizzati in forma diretta, tuttavia in questi territori contribuisce a contenere la spesa media anche il fatto che si concentrano tutti i sistemi di tariffazione a forfait (8 Comuni rilevati) i quali non misurando l effettivo uso della risorsa tariffano sulla base di consumi presunti solitamente inferiori all effettivo impiego. La tariffazione a forfait ha il duplice difetto di non responsabilizzare l utenza nell uso della risorsa, disincentivandone il risparmio, ed in secondo luogo mette a rischio l equilibrio finanziario della gestione in quanto vengono perse potenziali quote di introito tariffario, limitando le potenzialità di investimento nelle infrastrutture idriche e il mantenimento degli standard di servizio. E stato illustrato il quadro dell indebitamento degli Enti Locali derivante dagli investimenti effettuati nel SII, ed è stato messo in evidenza come la pianificazione del servizio risenta anche del fabbisogno espresso dai flussi turistici attraverso la costruzione dell indicatore costruito sugli abitanti presenti anziché residenti. In questa sede si propone un analoga analisi dove la base di riferimento non è più l intero ATO indistinto ma le sub aree gestionali. Il quadro descritto mette in luce come la rata annua sostenuta dalle gestioni in economia dei Comuni di piccola dimensione abbia l incidenza procapite maggiore, sia riferita alla popolazione residente (17,6 /ab res/anno) sia presente (8,9 /ab pres/anno).

59 Aggiornamento del Piano di Ambito dell ATO idrico di Imperia Relazione pag. 59/62 Figura 13 Incidenza dei Mutui degli EELL per tipologia di gestione Le rimanenti sotto aree sono tra loro sostanzialmente allineate con valori identici nel caso di incidenza procapite per abitante residente (10 /ab re/anno) che si discostano lievemente nello scenario che include il peso delle presenze turistiche A conferma delle evidenze emerse è stato condotto un approfondimento valutando il peso della rata annua di rimborso del debito pregresso rispetto ai volumi d acqua forniti all utenza. Il risultato è riportato sotto. Figura 14 Incidenza dei mutui sui volumi fatturati per tipologia di gestione 7.4 Scenari tariffari per sotto area A completamento del quadro economico per sotto area si propone uno scenario di articolazione tariffaria a partire dalle risultanze della pianificazione della TRM di Ambito condotta nel capitolo Pianificazione economico finanziaria ponendo a riferimento le tre aree territoriali individuate. Si rammenta che l articolazione descritta nel seguito è applicabile solo a condizione che sia attuata una gestione

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