Centri Accoglienza e Servizi: 2010 a che punto siamo? RISULTATI

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1 CrossOver Centri Accoglienza e Servizi: 2010 a che punto siamo? 25 Ottobre 2010 Città Studi Biella RISULTATI

2 MANDATO affidato ai 5 gruppi: Siete l organo direttivo che rappresenta tutti i CAS della Rete e che può liberamente discutere su qualunque punto ritenga opportuno. A ogni gruppo verrà affidato un punto caldo, DITE: 1.Cosa c è che va bene (citare i percorsi virtuosi). 2.Cosa manca e cosa fareste per risolverlo (proposte operative)

3 GRUPPO 1 Composto da: CAS ospedale di Casale Monferrato, CAS IRCC Candiolo, CAS AOU Maggiore della Carità di Novara, CAS AOU San Giovanni Battista (COES), CAS AOU San Giovanni Battista (Breast Unit), CAS ASL VCO ospedale di Verbania, CAS ASL TO5 (Carmagnola, Moncalieri, Chieri), CAS ospedale di Borgomanero, CAS ospedale Mondovì, CAS ospedale di Ovada. Tema di discussione : GESTIONE PRENOTAZIONI Esaminate i percorsi virtuosi e quelli non, sia riguardo la gestione delle prenotazioni di visite ed esami all interno della ASL/ASO di appartenenza, sia riguardo alle prenotazioni di visite ed esami nelle ASL/ASO della Rete Oncologica del Piemonte e Valle d Aosta Aosta. Indicate quali sono gli ostacoli per le buone soluzioni e fate delle proposte operative e concrete per risolvere i problemi.

4 GRUPPO 1 Premessa: E necessario applicare la norma su prenotazione 1^ visite e prenotazioni successive alla 1^ visita e non interpretarla. Filosofia condivisa: Prendersi cura del paziente che viene accompagnato nel percorso diagnostico-terapeutico assistenziale nel più breve tempo possibile All interno del gruppo, i tempi che sono stati individuati per la 1^ visita Da un minimo di 48 ore > ad un massimo di 10 giorni Criticità: rimane il dubbio di come inserire le prime visite che servono al paziente per il 2^, 3^, 4^ parere

5 GRUPPO 1: PROBLEMATICHE Gran mole di lavoro telefonico Carenza di personale Carenza di spazi Assenza di tecnologia (risponditore automatici, cuffie per telefonia ) Assenza di supporti informatici Esigenza di liste dedicate ai Centri accoglienza e Servizi per prenotare gli esami nei vari servizi Difficoltà a prenotare visite/esami in altri ospedali/strutture Mancanza delle impegnative del SSN da parte dei medici Difficoltà a partire dall esenzione del ticket Referti istologici che non ovunque arrivano ai Centri Accoglienza e Servizi

6 GRUPPO 1: PROPOSTE Calcolo degli esami settimanalmente necessari (facendo un calcolo retrospettivo) > concordare delle liste dedicate Passare attraverso i Centri Accoglienza e Servizi di altri ospedali per prenotare visite/esami al di fuori della propria struttura Incrementare l interazione fra i Centri Accoglienza e Servizi Implementare la formazione del personale dei Centri Accoglienza e Servizi Maggiore coinvolgimento dei Medici di famiglia Valutare la possibilità di un triage infermieristico Difficoltà a prenotare visite/esami in altri ospedali/strutture Per i controlli a lungo termine sarebbe meglio affidare al paziente la prenotazione degli esami in strutture esterne all ospedale di riferimento.

7 GRUPPO 2 Composto da: CAS ospedale di Casale Monferrato, CAS ospedale Cottolengo, CAS ASL BI ospedale Degli Infermi, CAS ospedale di Saluzzo, CAS AOU Maggiore della Carità di Novara, CAS ASL CN1 (Cure Palliative), CAS ospedale di Ovada, CAS IRCC Candiolo Tema di discussione: ESENZIONI / REGISTRAZIONE PRESTAZIONI Esaminate i percorsi virtuosi e quelli non, sia per quanto riguarda la richiesta dell esenzione esenzione per i pazienti sia per quanto riguarda la registrazione delle prestazioni (compresa la visita GIC). Indicate quali sono gli ostacoli per le buone soluzioni e fate delle proposte operative e concrete per risolvere i problemi.

8 GRUPPO 2: CRITICITA 1. Mancanza di uniformità di procedure presso i diversi Centri Accoglienza e Servizi 2. Difficoltà nel percorso data dal fatto che non tutte le specialità (chirurgia, ginecologia, ecc ) inseriscono la visita CAS 3. In mancanza di visita CAS e quindi di esenzione 048, impossibile inserire la visita GIC 4. Incongruenza di percorso 5. Il medico di famiglia non è collaborativo o non è informato 6. Il personale amministrativo non sempre è dedicato oppure è poco formato segue che viene poco valorizzato dall Azienda di appartenenza

9 GRUPPO 2: PROPOSTE OPERATIVE Proporre Linee Guida della Rete Oncologica del Piemonte e Valle d Aosta in cui sia obbligatorio che la visita CAS sia inserita dallo specialista che per primo rileva la patologia tumorale (tra l altro così facendo la specialità in questione avrebbe riconosciuta un riscontro economicamente maggiore di una vista normale) La richiesta di esenzione (048) deve essere fatta dal Centro Accoglienza e Servizi al distretto di riferimento Possibilità di emissione di esenzioni temporanee, per esentare i pazienti che stiano facendo esami diagnostici per l accertamento della patologia

10 GRUPPO 3 Composto da: CAS ospedale di Asti, CAS ospedale Cottolengo, CAS ASL VC, CAS ospedale di Saluzzo, CAS AOU Maggiore della Carità di Novara, CAS ospedale Sant Anna di Torino, CAS IRCC Candiolo, CAS A.O. CTO/Maria Adelaide Tema di discussione : PRIVACY e PASSAGGIO DA UNA STRUTTURA AD UN ALTRA Esaminate i percorsi virtuosi e quelli non, sia per quanto riguarda la privacy per i pazienti sia per quanto riguarda lo scambio di documentazione di pazienti tra un CAS ed un altro. Indicate quali sono gli ostacoli per le buone soluzioni e fate delle proposte operative e concrete per risolvere i problemi.

11 GRUPPO 3: Valore e ricchezza del CAS 1 ) LA COMUNICAZIONE E L ESSENZA DELLA RETE PRENOTAZIONI E STORIE CLINICHE GIRANO IN RETE, MA SENZA IL CONSENSO DEL PAZIENTE 2 ) CI SONO INFORMAZIONI VITALI PER GLI OPERATORI I CLINICI POSSONO FARE A MENO DELLA STORIA CLINICA DEL PAZIENTE? NO E SERVONO PROPRIO TUTTI GLI AMMINISTRATIVI? SI 3 ) TUTTE LE PRESTAZIONI DELLE AZIENDE SANITARIE SONO: ambulatoriali prenotazioni referti - SDO IL RESTO NON ESISTE

12 GRUPPO 3: segue 4 ) LA SCHEDA SINTETICA ONCOLOGICA DEVE RIENTRARE NELLE PRESTAZIONI E DEVE COMPRENDERE IL PROGRAMMA DELLE PRENOTAZIONI CON IL RELATIVO CONSENSO AL RECUPERO E ALLA TRASMISSIONE DELLE INFORMAZIONI 5 ) LA SCHEDA SINTETICA ONCOLOGICA DEVE CONTENERE IL CONSENSO INFORMATO ALLA PRIVACY, IN EQUILIBRIO DI COMPLETEZZA E SEMPLICITA

13 GRUPPO 4 Composto da: CAS ospedale di Borgomanero, CAS ospedale Martini, CAS ASL VC, CAS ospedale Valdese, CAS AOU Maggiore della Carità di Novara, CAS ospedale San Giovanni Bosco (ASL TO2), CAS ospedale Maria Vittoria (ASL TO2) Tema di discussione: DEFINIZIONE MANSIONI AMMINISTRATIVA / INFERMIERA PROFESSIONALE e DOCUMENTAZIONE INFORMATIVA Esaminate i percorsi virtuosi e quelli non, sia per quanto riguarda le mansioni di amministrativi ed infermieri CAS sia per quanto riguarda le mansioni della segreteria CAS e GIC. Indicate quali sono gli ostacoli per le buone soluzioni e fate delle proposte operative e concrete per risolvere i problemi. Inoltre, esaminate i materiali/progetti di informazioni date ai pazienti, indicate quali sono le difficoltà oggettivamente incontrate e proponete, anche in questo caso, soluzioni concrete.

14 GRUPPO 4: suddivisione delle mansioni MANSIONI AMMINISTRATIVO Accogliere il paziente spiegando l attività del Centro Accoglienza e Servizi Raccogliere i dati anagrafici Procedere alle prenotazioni in relazione a quanto richiesto dal medico del CAS Raccogliere i referti degli esami richiesti e con il medico programmare il successivo iter Preparare l agenda e la documentazione per i GIC (= gruppi interdisciplinari cura) Prenotare gli esami di follow-up MANSIONI INFERMIERE Accogliere il paziente spiegando l attività del Centro Accoglienza e Servizi Raccolta dell anamnesi infermieristica Consegna delle impegnative per gli esami e spiegazioni delle varie preparazioni Partecipa alla prima visita con il medico CAS Partecipa al GIC e riporta al CAS l esito collegiale

15 GRUPPO 4: ostacoli e proposte OSTACOLI Identificazione del CAS con l oncologia Mancanza di personale formato Mancanza di continuità per l amministrativo Mancanza di informazione e conoscenza del CAS all interno della stessa struttura Mancanza di percorsi standardizzati Mancanza di collegamento informatico fra CAS, GIC e specialisti PROPOSTE Ripromuovere la figura del Centro Accoglienza e Servizi nelle ASL e nel territorio Attivare corsi di formazione Implementare un sistema informatico condiviso La discussione GIC deve avvenire in un unico luogo, in prossimità del CAS

16 GRUPPO 5 Composto da: CAS ospedale di Borgomanero, CAS ospedale Gradenigo, CAS ospedale di Mondovì, call center Fondo Edo Tempia (Biella), Radiologia ospedale Sant Anna Torino (Prevenzione serena), CAS ospedale di Lanzo, CAS ospedale di Verbania (ASL VCO) Tema di discussione: LIMITI DI PRESA IN CARICO Esaminate i percorsi virtuosi e quelli non, per quanto riguarda la presa in carico dei pazienti dalla diagnosi ai controlli/fine vita. Indicate quali sono gli ostacoli per le buone soluzioni e fate delle proposte operative e concrete per risolvere i problemi.

17 GRUPPO 5: FASI DELLA PRESA INCARICO PRIMO ACCESSO > sospetto di patologia tumorale o diagnosi certa FOLLOW-UP FUNZIONE DEL CENTRO ACCOGLIENZA E SERVIZI Funzione di orientamento fra tutte le strutture e gli specialisti coinvolti nel percorso di cura del paziente oncologico NO CUP

18 PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA GRUPPO 5: PRIMO ACCESSO Tempi di attesa ben gestiti Attivazione dei GIC Corsie preferenziali per la prenotazione degli esami utili alla diagnosi e alla stadiazione Possibilità di un oculata gestione dei flussi di richieste Accesso diretto alle prenotazioni per una maggiore autonomia operativa Segnalazione al CAS di ogni cito/istologico positivo e conseguente archiviazione su data base Invio sistematico da parte di reparti e specialisti dei pazienti al CAS PDTA Esenzione non disponibile fino a diagnosi certa Scarsa conoscenza del PDTA da parte dei medici di famiglia e specialisti Maggiori sforzi di coordinamento da parte delle Direzioni Sanitarie tramite una presentazione del servizio

19 GRUPPO 5: FOLLOW-UP Il Cas deve per forza occuparsi di prenotare tutto per garantire una corretta assistenza al paziente? Oppure deve porsi come riferimento gestionale organizzativo, indirizzando il paziente lungo l intero percorso del follow-up? In un ottica di supporto alla storia clinica del malato è preferibile il secondo approccio (follow-up a 6 mesi/1 anno) PERCHE? 1 Il paziente è più attivamente coinvolto 2 il medico di famiglia, anche PER RI-ORIENTARE IL PAZIENTE VERSO UN CORRETTO RAPPORTO CON IL CURANTE

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