L ETÁ GIOLITTIANA. Pag /09/2013. Elettra Gambardella - Pisogne
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1 L ETÁ GIOLITTIANA Pag
2 CRISI DI FINE SECOLO 1898 Difficile processo di modernizzazione: decollo industriale vs stabilità politica non consolidata Frantumazione unità liberale: in Parlamento 2 schieramenti: 1. liberal-conservatore e 2. liberal-progressista risposte differenti 1. Sidney Sonnino: ritorno allo statuto- centralità assoluta del sovrano, interpretazione letterale dello statuto: governo responsabile solo di fronte al sovrano 2. Giuseppe Zanardelli e Giovanni Giolitti: centralità del Parlamento, integrazioni nelle istituzioni di socialisti e ceti proletari. Necessità di una politica di riforme: accordo con il movimento operaio e ampliamento rappresentanza politica appoggio socialisti a Giolitti in Parlamento: dominio vita politica italiana sino al
3 L Italia di Giolitti IL GOVERNO GIOLITTI 3
4 POLITICA SOCIALE Nuova politica sociale: interventi nel complesso disorganici se comparati con analoghi provvedimenti assunti in Europa 1902: istituzione Ufficio del Lavoro 1902: legge sui limiti dell impiego delle donne in fabbrica, viene perfezionata la legge sul lavoro minorile 1898: obbligatorietà leggi su assicurazione obbligatoria contro gli infortuni 1912: istituzione INA (Istituto Nazionale Assicurazioni) 1905: nazionalizzazione Ferrovie 1906: nascita Confederazione Generale del Lavoro..in realtà Giolitti fu accusato di un riformismo provo di riforme, perché non attento alla questione meridionale e perché interessato ad una visione industrialista e settentrionalista 4
5 QUESTIONE MERIDIONALE divario Nord/Sud alcuni distretti meridionali continuano a prosperare mandorle, agrumi, marsala, olio, frutta mancato decollo produzione industriale al Sud andamento alterno zone agricole/latifondo per la produzione del grano formazione gruppi criminali organizzati mafia in Sicilia camorra in Campania ritmi lenti, ostacoli strutturali, mancanza reti ferroviarie e acquedotti abolizione istituzioni feudali solo a inizio 800. Gli armigeri dei feudi si mettono in proprio e offrono la loro protezione 5
6 GIOVANNI GIOLITTI E GAETANO SALVEMINI 6
7 GAETANO SALVEMINI ( ) Storico dell età medievale Fino al 1911, membro del PSI Pubblica scritti di denuncia sulla questione sociale e sul malgoverno giolittiano accusato di non aver fatto nulla per il Sud Italia Definirà Giolitti ministro della malavita 7
8 La realtà italiana POLITICA ECONOMICO-SOCIALE DI GIOLITTI 8
9 ECONOMIA ITALIANA andamento andamento positivo economia italiana indice valore complessivo merci e servizi prodotti da un Paese su base annua PIL aumento PIL Servizi: attività generatrici di beni di consumo immateriali per usufruirne occorre pagare un corrispettivo dinamica positiva economia italiana CRESCITA ITALIANA take off comparabile a quella inglese, inferiore tuttavia a quella tedesca 9
10 Politica e società civile IL PROGETTO POLITICO GIOLITTIANO 10
11 PROGETTO POLITICO inclusione di sinistra, radicali e socialisti manovre personalistiche dopo iniziale appoggio esterno, i socialisti si collocano all opposizione 11
12 IL PARTITO SOCIALISTA PSI Linea riformista (appoggio al governo Zanardelli) Filippo Turati dall appoggio al governo borghese alla rivoluzione Turati spiega così il suo riformismo come una tattica in vista della conquista del potere Linea intransigente 1904 congresso del PSI Dal 1903 i socialisti ritirano il loro appoggio primo sciopero generale della storia d Italia. Il governo Giolitti non reagisce 12
13 PARTITO SOCIALISTA ITALIANO Dal 1904 al 1911 il PSI è guidato dalla corrente riformista Mancata fiducia ai governi liberali Voto a favore solo di leggi di carattere riformatore 13
14 I CATTOLICI Per lungo tempo, il non expedit aveva tenuto i cattolici italiani fuori dalla vita politica. Per la prima volta proclamato da Pio IX e più volte riconfermato, solo nel 1919 la Santa Sede cancellò il divieto Nascita progetto compiuto di Democrazia Cristiana per la conciliazione delle classi sociali, ruolo della piccola proprietà contadina e delle classi medie 14
15 I CATTOLICI Rerum Novarum Tendenza clerico-moderata Papa Leone XIII con l enciclica incoraggia l impegno sociale dei cattolici 1905: primi accordi tra liberali e cattolici 15
16 MURRI E I DEMOCRATICI CRISTIANI 1904 i cattolici appoggiano i candidati liberali alle elezioni percorso travagliato realizzato contro le spinte autoritarie del 1898 creazione di sindacati 16
17 LA CRISI DEL SISTEMA GIOLITTIANO Dopo i governi Sonnino ( ) e Luzzatti ( ), Giolitti torna al governo Giolitti promuove un programma di riforme ma si prepara anche ad una nuova fase di politica coloniale Intesa come contrappeso all espansione austriaca nei Balcani, la guerra fu decisa da Giolitti nel 1911, quando la conquista francese del Marocco rese il quadro internazionale favorevole all iniziativa italiana LA GUERRA DI LIBIA Molti erano gli interessi che si muovevano per questa guerra. Consenso di tutte le potenze europee con il Trattato di Ouchy 17
18 GUERRA DI LIBIA Difficoltà conquista italiana per la resistenza delle popolazioni arabe 1912, dichiarazione annessione Libia all Italia La Pace di Losanna concedeva all Italia anche le isole di Rodi e del Dodecanneso, appartenenti alla Turchia 18
19 Nazione-nazionalità-nazionalismo IL NAZIONALISMO ITALIANO 19
20 NAZIONALISTI Giolitti si era spinto verso la Libia anche per soddisfare le esigenze dei giovani intellettuali e dei nazionalisti Questo modello ipotizzava la proiezione del conflitto sociale (classista)all esterno i nazionalisti auspicavano la formazione di una nuova classe dirigente stretta attorno al concetto di nazione In questo itinerario la critica al giolittismo diventava la critica alla democrazia rappresentativa 20
21 1912: IL SUFFRAGIO UNIVERSALE MASCHILE Giolitti riuscì a definire la sua politica riformista 1913: nuova dimensione di massa per le elezioni; diritto di voto fu esteso al 24 per cento della popolazione, il 60% dell elettorato. Successo elettorale di socialisti, bilanciato dall affluenza cattolica alle urne tramite il Patto Gentiloni 21
22 GOVERNO SALANDRA Nella nuova Camera e nel Paese si era ormai affermato un blocco sociale e politico intenzionato a porre fine alla democrazia liberale di Giolitti Nel marzo 1914 venne chiamato dal sovrano a formare il nuovo governo Antonio Salandra, esponente di tale blocco sociale Terminava così l età giolittiana 22
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